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Rassegna stampa 13 gennaio 2012

 

 LA SICILIA
Ravanusa, ventimila euro per il Museo
Stanziati dalla Provincia su richiesta del sindaco Savarino. Ma il progetto del Comune ne prevede 40 mila euro
Arrivano fondi per il museo di Ravanusa. Un finanziamento di 20 mila euro infatti è stato concesso dalla Provincia al museo archeologico «Salvatore Lauricella». La Provincia ha infatti facoltà di promuovere e sostenere iniziative artistiche e culturali di interesse sovra comunale ed in sede di approvazione del Bilancio di previsione, il Consiglio comunale ha istituito l'apposito capitolo di spesa avente per oggetto contributo al Museo Archeologico di Ravanusa. A richiedere il contributo è stato il sindaco di Ravanusa, Armando Savarino, che ha presentato un progetto sulla valorizzazione del patrimonio storico-archeologico del sito Monte Saraceno e del museo archeologico con un preventivo di spesa di 40 mila euro. Dopo aver esaminato gli atti, il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi ha dato mandato al direttore del settore Attività culturali e sportive di concedere il contributo di 20 mila euro al Comune di Ravanusa per la realizzazione di un progetto sulla valorizzazione del patrimonio storico-archeologico del Monte Saraceno e del museo. Una volta concluso il progetto la Provincia dovrà approvare il rendiconto presentato dal sindaco di Ravanusa. Di recente il presidente della quinta commissione Promozione culturale della Provincia, Giovanni D'Angelo aveva scritto al presidente Eugenio D'Orsi per chiedere notizie sulla realizzazione di alcune iniziative contenute negli emendamenti approvati dal Consiglio provinciale durante la votazione del bilancio di previsione 2011. D'Angelo aveva lamentato il fatto che l'amministrazione avesse disatteso la volontà del Consiglio non portando avanti iniziative per il museo di Ravanusa. GIOVANNI BLANDA
 

Il Consiglio discute l'addio al Cupa
Torna a riunirsi martedì 17 gennaio, il consiglio comunale di Canicattì. Lo ha stabilito la commissione dei capigruppo. Sarà la prima seduta del 2012. Infatti, dopo lo stop del periodo natalizio, l'assemblea si raduna per discutere quattro punti all'ordine del giorno. In discussione le interrogazioni, otto in tutto, cinque non discusse nella scorsa riunione e tre depositate di recente all'ufficio di presidenza. Successivamente l'attenzione dell'aula si sposterà sulla volontà dell'amministrazione di recesso del comune di Canicattì dal consorzio polo universitario della provincia di Agrigento. Se la proposta della giunta municipale passerà l'esame dell'aula, si proseguirà con la rescissione del contratto che lega l'ente al Cupa attraverso il versamento di una somma annua. Ad occuparsi di questo tema l'ottava commissione consiliare. Infine i consiglieri discuteranno della ricognizione di partecipazione dell'Ente a forme associative. Anche questo argomento sarà illustrato dall'ottava commissione. Il quarto e il quinto punto arrivano dall'ordine del giorno della riunione del 29 dicembre scorso, che però era stata sciolta per mancanza del numero legale. V.G.
 

DI SICILIA
 

ENTI PUBBLICI. Lo hanno stabilito i capigruppo
Provincia, giovedì nuova seduta per il Consiglio
La commissione dei capigruppo, convocata dal Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi, ha deciso di convocare giovedì 19 gennaio, alle ore 18 il consiglio provinciale. L'ordine del giorno del nuovo consiglio provinciale prevede, oltre all'approvazione del verbale della seduta precedente, anche la discussione delle interrogazioni presentate dal consigliere Carmelo D'Angelo sulla situazione dell'Istituto Saetta e Livatino di Ravanusa e sui costi delle comunicazioni ai consiglieri provinciali e quella dei consiglieri Ivan Paci e Mario Lazzano sulla pubblicità istituzionale sui siti web, giornali e tv locali della provincia. Inoltre sarà discusso un ordine del giorno presentato dal consigliere Ripepe sulla chiusura dell'Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini. L'ordine del giorno prevede, anche, la discussione di due proposte del settore affari generali e segreteria generale di modifica del regolamento per le adunanze ed il funzionamento del consiglio provinciale e delle commissioni consiliari.
 

TEATRO. E' stato presentato l'evento alla stampa nella "Sala dei sindaci"
Ecco la XIX Rassegna
Conferenza stampa ieri mattina nella "Sala dei Sindaci" del Palazzo di Città per la presentazione della XIX Rassegna Teatrale "Ribera città delle arance" promossa dal comune, dalla provincia regionale di Agrigento, dal Cineteatro Lupo e da un noto istituto di credito. A presentare la manifestazione culturale riberese che "aprirà" il 20 gennaio e che prevede nove rappresentazioni teatrali con attori di un certo calibro e professionalità, tra cui Corrado Tedeschi, Gianfranco Jannuzzo, Debora Caprioglio e Paola Quattrini, Enrico Guarneri, Paola Gassman e Pietro Longhi, Toti e Totino e tanti altri ancora, sono stati il sindaco Carmelo Pace e il vice sindaco e assessore alla cultura Giuseppe Cortese. "Siamo orgogliosi di presentare una Rassegna con grandi nomi dello spettacolo e del teatro - ha detto il sindaco Carmelo Pace - realizzata anche grazie al contributo della Provincia Regionale di Agrigento". "La nostra è una Rassegna teatrale riconosciuta in ambito territoriale - ha affermato il vice sindaco Giuseppe Cortese - che ogni anno vede un gran numero di appassionati riempire il Cineteatro Lupo e che è il fiore all'occhiello delle attività culturali della nostra città". Anche per questa edizione è prevista la possibilità di acquistare dei biglietti da parte di chi vorrà assistere anche al singolo spettacolo. Per gli abbonamenti, che sono ancora disponibili, si possono contattare i numeri telefonici 0925561206 o 0925561266. Il costo dell'abbonamento è stato fissato in euro 100 per la platea e in euro 80 per la galleria, mentre per i singoli spettacoli il prezzo di euro 100 di euro 20 a seconda degli spettacoli. Alcuni attori in programma arriveranno per la prima volta in città. Per altri, come Paola Gassman, Corrado Tedeschi, Enrico Guarneri si tratta di un ritorno in rassegna. Per i comici Toti e Totino sarà la prima volta al cine Teatro Lupo di via Roma. (TC)
 

TRIBUNALE. L'inchiesta riguarda gli acquisti di penne, pranzi e caffè. L'ipotesi di reato è abuso d'ufficio. Fondi di rappresentanza, la Procura conclude l' inchiesta sulla Provincia
Coinvolti io funzionari. Il pm: «Rimborsavano pure le spese non istituzionali del presidente»
Si tratta di Piero Hamel, Ignazio Gennaro, Antonino Amato, Paolo Muratore, Giuseppina Miccichè, Antonino Graci, Gaetano Gucciardo, Anna Capizzi, Bernardo Barone e Stefano Mammo Zagarella
Fra dieci giorni inizierà il processo a carico del presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, sotto accusa per falso, truffa, peculato, concussione e abuso di ufficio. Nel frattempo la Procura chiude anche il primo filone dell' inchiesta sulle presunte irregolarità nelle spese di rappresentanza dell'ente e si appresta a mandare a giudizio dieci, fra dirigenti e funzionari, che avrebbero avallato i rimborsi delle spese sostenute da D'Orsi "in assenza di un concreto fine istituzionale". Si tratta di Piero Hamel, Ignazio Gennaro, intonino Amato, Paolo Muratore, Giuseppina Micciché, Antonino Graci, Gaetano Gucciardo, Anna Capizzi, Bernardo Barone e Stefano Mammo Zagarella. L'accusa, per tutti, è abuso di ufficio, il procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e il pubblico ministero Giacomo Forte, titolari dell'inchiesta, hanno fatto notificare l'avviso di conclusione delle indagini preliminari. Si tratta dell'atto che prelude alla richiesta dì rinvio a giudizio e alla fissazione dell'udienza preliminare. A decorrere dalla ricezione dell'atto, i difensori dei dieci indagati hanno venti giorni di tempo per chiedere un nuovo interrogatorio (a giugno erano stati ascoltati tutti dai finanzieri) o produrre memorie. Nel fascicolo iniziale erano inseriti i nomi di altri tre funzionari, indagati con la stessa accusa. Sono Giuseppe Montana Lampo, Antonia Giglione, Giuseppe Morreale. Le loro posizioni sono state stralciate. La procura valuterà se chiedere l'archiviazione (statisticamente è l'ipotesi più probabile quando si separano i fascicoli) o mandarli a processo in un secondo momento. L'inchiesta è stata svolta sul campo dalle Fiamme Gialle e rappresenta il primo filone investigativo che poi ha portato al coinvolgimento del presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, I finanzieri hanno passato al setaccio anni di acquisti con denaro pubblico all'interno dell'ente, Il periodo analizzato va dalla fine del 2008 all'estate del 2010. Gli inquirentiipotizzano diverse irregolarità nelle spese effettuate. Dalle fatture e dalle "pezze giustificative" di tanti acquisti non emergerebbe il fine istituzionale. Troppi, secondo i pm, i pranzi e le cene ma anche le pause caffè consumate in un bar non molto distante dal palazzo della Provincia regionale, I rimborsi di queste spese, quasi sempre sostenute dal presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, non risulterebbero sufficientemente motivati. I funzionari avrebbero commesso un abuso di ufficio liquidando il pagamento delle spese sostenute anche se le ricevute erano generiche e il fine istituzionale non era specificato. Ma c'è dell'altro: la Procura contesta pure l'acquisto di alcuni beni di rappresentanza. Altre ipotesi di abuso di ufficio sono relative all'affidamento di alcuni contratti nel campo dell'edilizi senza avere preventivamente accertato se era possibile svolgerli con risorse interne all'ente. Contestate anche le spese connesse all'organizzazione di alcuni eventi: secondo i pm l'affidamento diretto senza "trattativa privata" sarebbe stato illegittimo. (GECA)

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