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Interrogazioni, nomine e regolamenti all'ordine del giorno del Consiglio Provinciale

Agrigento 18 gennaio 12
Riprenderanno, domani, giovedì 19 gennaio, alle ore 18:00 i lavori del Consiglio Provinciale. I lavori prevedono, oltre all'approvazione del verbale della seduta precedente, anche la discussione delle interrogazioni presentate dal Consigliere Carmelo D'Angelo sulla situazione dell'Istituto Saetta e Livatino di Ravanusa e sui costi delle comunicazioni ai Consiglieri Provinciali e quella dei Consiglieri Ivan Paci e Mario Lazzano sulla pubblicità istituzionale sui siti web, giornali e tv locali della provincia. Inoltre saranno discussi l'ordine del giorno presentato dal Cons. Ripepe sulla chiusura dell'Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini e  quello sulla chiusura del punto nascite dell'ospedale di Licata presentato dai Consiglieri Spoto, Avarello e Bennici.
L'ordine del giorno prevede, anche, la discussione di due proposte del settore Affari Generali e Segreteria Generale di modifica del regolamento per le adunanze ed il funzionamento del Consiglio Provinciale e delle commissioni consiliari. La prima proposta, già esaminata in Consiglio, prevede tra le modifiche alcune disposizioni sugli uffici di Presidenza del Consiglio e  la possibilità di convocare il Consiglio con una semplice e-mail o un sms per ridurre i costi delle convocazioni dei Consiglieri. La seconda modifica, proposta dalla Commissione "Affari Generali", riguarda la variazione dell'art. 13 con l'inserimento di un nuovo comma per la creazione di una P.E.C. e una password di accesso agli atti amministrativi per i Consiglieri Provinciali che consentiranno di evitare di stampare determinazioni, deliberazioni e altri atti amministrativi, con un notevole risparmio dei costi di stampa.
Il Consiglio dovrà, infine, nominare due consiglieri provinciali in seno al gruppo di lavoro dell'U.R.P.S. che si occuperà di definire una eventuale proposta di legge regionale ad iniziativa dei Consigli Provinciali che affronti il riordino delle competenze delle Province ed il loro ritorno alle funzioni di liberi consorzi previste dalla Legge Regionale n. 9/86.


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