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Rassegna stampa dal 28/29/30 gennaio 2012

 

 La Sicilia
 

Consiglio straordinario sulle Province
Martedì prossimo nell'aula Pellegrino. E intanto D'Orsi ha assegnato le deleghe agli ultimi tre assessori
Il presidente del Consiglio provinciale, RaimondoBuscemi, chiama tutti a raccolta: chiede a
consiglieri, assessori, e dipendenti di partecipare numerosi alla riunione del Consiglio Straordinario
prevista per martedì prossimo, 31 gennaio. Anche Agrigento, infatti, assieme alle altre
106 Province d'Italia partecipa alla giornata di mobilitazione straordinaria convocata dall'Upi
(l'Unione delle Province Italiane) per discutere sul loro futuro dopo l'approvazione del decreto
legge "Salva Italia". «Modificare le competenze delle Province, svuotandole di fatto di tutti i
compiti essenziali, non è il modo migliore di abbattere il costo della Pubblica Amministrazione
- ha dichiarato Raimondo Buscemi - il rischio che si corre è proprio quello di creare un ente
inutile e dare vita a seri disservizi ai cittadini, basti pensare alla viabilità e alla edilizia scolastica
nelle scuole medie superiori». Il motto della giornata è: "No all'Italia senza le Province". Esiste, poi, la questione dell'autonomia statutaria della Sicilia, che aveva istituito nel 1986 le Province Regionali, aumentandone le competenze. Anche per questo l'Unione delle Province siciliane, ha dato il via al gruppo di lavoro per l'elaborazione di un disegno di legge sul riordino delle competenze delle Province da proporre all'Ars. Ad Agrigento la seduta del Consiglio Provinciale Straordinario (alle 18 nell'aula Pellegrino) è aperta alla partecipazione dei dipendenti e della cittadinanza, delle forze economiche, sociali e delle Istituzioni territoriali. Carrozzoni inutili o istituzioni necessarie? È questo l'argomento centrale. Intanto, un'altra questione ha sollevato un polverone all'interno della Provincia. Ad accendere la miccia la nota di mercoledì scorso dei consiglieri del Pdl Paci e Lazzano che denunciavano una situazione da loro definita «paradossale e quasi comica ». Si faceva riferimento ai tre assessori senza delega, che per i consiglieri, per diversi mesi si sono «limitari a percepire l'indennità di carica ».
E intanto giovedì il presidente D'Orsi ha provveduto ad assegnare il settore ai tre membri
della giunta. Così Ignazio Amato di Fli, nominato il 3 novembre, dopo 84 giorni ottiene la
delega. Si occuperà di Pubblica Istruzione ed Edilizia Scolastica. Vito Terrana del Mpa, nominato
il 7 ottobre ha avuto assegnati i Lavori Pubblici. È stato senza delega per 111 giorni. Infine
il ciminiano Giuseppe Montana si occuperà di Cultura, Sport e Spettacolo. Nominato assessore
il 16 agosto, ha ottenuto la delega solo dopo ben 162 giorni. Sulla polemica politica i tre protagonisti, Amato, Terrana e Montana, hanno definito le dichiarazioni dell'opposizione come «illazioni prive di fondamento». Perché, a loro avviso, «il ruolo politico e amministrativo degli assessori non è limitato dalle deleghe che vengano loro conferite. Né l'assenza di queste si traduce
nell'assenza di attività amministrativa».
 

ATO IDRICO
Si è insediato il tavolo tecnico per il caro bollette
Si è insediato, il "tavolo tecnico" tra i vertici dell' Ato idrico e le associazioni dei consumatori voluto dal Presidente della Provincia D'Orsi al
fine di dare voce ai cittadini - consumatori. All' incontro, presieduto dal vicepresidente della Provincia Paolo Ferrara, hanno partecipato Livio Sutera Sardo di Adiconsum, Ilenia Capodici e Floriana Bruccoleri di Federconsumatori, Alessandra Parla della Lega Consumatori, Giuseppe
Spataro del Movimento dei consumatori, Manlio Cardella e Marco Mantisi dell'Unione Nazionale Consumatori e Sergio Spallino della Confederazione Consumatori. Un incontro costruttivo, che ha affrontato alcune problematiche sulla gestione ed il miglioramento del servizio idrico nell'agrigentino, alla luce del decreto di finanziamento, da parte della Regione Siciliana, per l'ammodernamento della rete idrica di diversi Comuni del territorio. L'incontro è servito anche a distribuire ai presenti la Carta dei servizi ed il Regolamento per l' utenza, approvati dall' assemblea dei soci a fine 2011. Sull'applicazione dei due documenti, le associazioni hanno chiesto
un ulteriore confronto per eventuali aggiustamenti. Altro punto in discussione ha riguardato la struttura tariffaria adottata dal c.d.a dell' Ato idrico. Su questo argomento le associazioni hanno dimostrato qualche perplessità, riservandosi la possibilità di approfondire il tema e formulare
alcuni suggerimenti.
 

Di Sicilia
 

Un sorso di vino stasera nella Valle dei templi
"Un sorso di vino nella valle dei templi". E' il primo seminario, nonché la presentazione, di 5 appuntamenti, in programma oggi alle 17,30 alle Sto ai di Agrigento. Si tratta di un evento dedicato alla promozione dei vini, dei cibi e della cultura enogastronomica agrigentina, voluto
dall'assessorato provinciale all'Agricoltura. Al progetto denominato: "Qualità in viaggio - tour enogastronomico nella provincia di Agrigento" hanno aderito la Camera di Commercio di Agrigento e la Sua Azienda Speciale Pro Gest, il Parco Archeologico, i comuni di Casteltermini,
Licata, Canicattì e Sciacca ed ancora le Soat, l'Associazione Regionale Allevatori della Sicilia, l'Ais (Associazione Italiana Sommelier). Slow Food e l'Associazione Culturale "Utile Dulce" cureranno rispettivamente gli aspetti di presentazione del cibo, le conversazioni e le fasi sceniche
di ogni singolo appuntamento. Il calendario prevede altri 4 appuntamenti: 1° marzo ore 9,30 Casteltermini presso la biblioteca comunale, 3 marzo ore 17,30 Licata - Teatro Re Grillo, 7 marzo ore 17,30 Canicattì presso convento La Badia, 10 marzo ore 17,30 Sciacca presso l'istituto Sant'Anna.
 

Cammarata, la Sp 26 sempre più pericolosa
Nessun intervento è stato effettuato finora per migliorare la viabilità sulla provinciale 26 del Melaco che congiunge la statale 189 con i paesi di Cammarata e San Giovanni Gemini. La strada, pericolosa già d'estate, con il maltempo si trasforma in una vera e propria trappola. Lunga circa sette chilometri, l'arteria costituisce un serio rischio per gli automobilisti. L'ultimo intervento di manutenzione del manto stradale, e solo in alcuni punti, risale al 2010 quando era assessore provinciale il cammaratese Salvatore Tuzzolino.
Come sostengono gli stessi automobilisti, si è trattato allora di semplici rattoppi. Si può dire che, attualmente, la provinciale, divenuta l'unica via di accesso ai centri montani, è completamente abbandonata a stessa malgrado le segnalazioni di pericolo fatte anche attraverso il nostro giornale. Ma più che dal manto stradale sconnesso, i veri pericoli percorrendo questa arteria, vengono dai diversi burroni lasciati senza alcuna protezione. Neppure dei semplici guardrail, sono stati messi per salvaguardare dai profondi precipizi che fanno davvero paura a quanti percorrono la provinciale in direzione della statale 189 Palermo - Agrigento.
Intanto, se non si dovesse intervenire in tempo da parte della Provincia, soprattutto per migliorarne il tracciato, si potrebbe anche arrivare ad un isolamento dei due paesi.
 

Il 31 gennaio giornata di mobilitazione
Una giornata di mobilitazione straordinaria è stata convocata in tutta Italia, Il 31 gennaio dal'Upi,  Unione delle Province Italiane, per discutere del future delle Province. La seduta del Consiglio Provinciale di Agrigento è aperta alla partecipazione dei dipendenti e della cittadinanza, delle economiche, sociali e delle Istituzioni territoriali .La richiesta del Consiglio Straordinario è stata avanzata dal capogruppo del  PDL  Ivan Paci e dal consigliere Mario Lazzano.
 
 La Sicilia
TRA ENOGASTRONOMIA E TURISMO
Metti «Un sorso di vino nella Valle dei Templi»
"Un sorso di vino nella Valle dei Templi", gustato in abbinamento ai prodotti culinari del nostro territorio, circondati da buona musica e poesie, in perfetto stile "slow food". E' stata l'atmosfera vissuta sabato sera alle Stoai, in occasione del primo seminario dei cinque del progetto
"Qualità in viaggio", dedicato alla promozione dei vini, dei cibi e della cultura enogastronomica agrigentina, voluto dall'assessorato provinciale all'Agricoltura. «Un'iniziativa che vuole che la
gente, soprattutto quella della Provincia, la più ignara delle bellezze e delle bontà offerte dai propri territori, conosca quali sono questi prodotti, li assaggi, li assapori, in serate, la cui atmosfera
è ben lontana dalla frenesia di tutti i giorni», ha dichiarato Massimo Brucato, della Slow Food, una delle associazioni che hanno aderito. Per il Direttore dell'Ente Parco Archeologico Valle dei Templi, Giuseppe Parello, la promozione della Valle dei Templi, può passare dal viaggio nella cultura enogastronomica del nostro territorio: «bisogna riprendere la quotidianità, l'economia e le forme di colture dell'antica Akragas prima, di Agrigentum dopo, e del periodo mediovale.Il Parco ha stipulato una convenzione con una cantina della provincia di Agrigento per la produzione di vini
autoctoni, ma c'è anche la volontà di tentare di riprodurre antiche colture vinicole della Valle, attraverso un'analisi archeobotonica da sviluppare negli scavi archeologici». Più che di promozione
del territorio, di occupazione e crescita, ha parlato, invece, il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi: «mi auguro che il progetto non si esaurisca in questa iniziativa. Visto il disinteresse dei politici dei piani superiori verso il nostro territorio, è proprio la promozione dei suoi prodotti
che può metterci nelle condizioni di creare occasioni di lavoro e competenze per i giovani». Tra gli enti che hanno aderito, anche l'Associazione Italiana Sommelier, che organizza corsi di specializzazione per ristoratori, ma anche seminari brevi per semplici appassionati di vino. «Dal punto di vista organolettico tante sono le caratteristiche che si possono riscontrare annusando
un vino, ma il primo passo è insegnare la degustazione, poi le proprietà del vino e infine il suo abbinamento al cibo», ha raccontato Giovanni Alessi, delegato provinciale dell'Ais, che del progetto cura le conversazioni sul vino. Partner di questo viaggio nella qualità enogastronomica nella provincia di Agrigento, anche la Camera di Commercio e la Sua Azienda Speciale ProGest, i comuni di Casteltermini, Licata, Canicattì e Sciacca e ancora le Soat, l'Associazione Regionale
Allevatori della Sicilia, che si occupa della presentazione del cibo e l'Associazione Culturale "Utile Dulce", per le fasi sceniche di ogni singolo appuntamento.
 

Sole 24 ore
Minimi, paracadute per chi perde il. lavoro
Deroga al criterio della non prosecuzione se la fine del vecchio rapporto esula dalla volontà delle parti
Accesso ai nuovi minimi dopo la fine di rapporto di lavoro dipendente o in caso di attività che procede ti "parallelo" all'impiego subordinato o ancora se in precedenza il contribuente aveva effettuato collaborazioni o prestazioni occasionali. Sono i principali argomenti sui quali si sono concentrati i quesiti dei partecipanti a Telefìsco 2012. In generale, il tema dei minimi, con le nuove regole scattate il 5 gennaio per accedere al prelievo del 5%, ha catalizzato di gran lunga l'interesse delle domande giunte online e via sms.
Per fruire del regime delineato dalla manovra del luglio scorso (Dlp8/zon) l'attività deve essere «nuova» e non deve essere proseguita quella precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo. Questo nell'ottica di evitare che si aggiri la disciplina modificando semplicemente la veste giuridica dell'attività svolta e ottenendo in tal modo un risparmio impositivo (e di contributi per il datore di lavoro). Dall'altro lato, però, la norma punta a favorire la costituzione di nuove imprese da parte di giovani e di «coloro che perdono il lavoro», Pertanto, il provvedimento delle Entrate n. 185820/2011 ha stabilito che la condizione in esame «non opera laddove il contribuente dia prova di aver perso il lavoro o di essere immobilità per cause indipendenti dalla propria volontà». Rientrano, pertanto, nel nuovo regime anche i lavoratori dipendenti che — a causa della crisi — hanno aperto la partita Iva per svolgere la stessa attività esercitata prima. Tuttavia la perdita del lavoro non deve dipendere dalla volontà delle parti.
Al di fuori ditale deroga,costituisce <(mera prosecuzione» dell'attività già esercitata quella «svolta in sostanziale continuità, utilizzando, ad esempio, gli stessi beni dell'attività precedente, nello stesso luogo e nei con fronti degli stessi clienti» (così la circolare o. 8/E del naos, punto L2). Si tratta di un riscontro da effettuare caso per caso.
Si ritiene, comunque, che la «discontinuità» sussista senz'altro in caso di attività di lavoro autonomo (ad esempio di un medico) che inizia successivamente alla cessazione di un lavoro come dipendente pubblico, non essendo più utilizzabili i beni e i locali dell'attività precedente ed essendo di regola diversa anche la clientela.
Più delicato il caso dello svolgimento di un'attività d'impresa o del lavoro autonomo
contemporaneamente a quella di lavoro dipendente. La norma non richiede che l'attività per cui si è minimi sia l'unica svolta dai soggetto interessato, fermo restando che, in presenza di un rapporto di lavoro dipendente, l'ulteriore attività non deve confliggere con gli interessi del datore. Anche in queste circostanze, però, potrebbe configura rai la prosecuzione informa autonoma di una parte delle attività già svolte in qualità di dipendente. Si pensi ai casi in cui si opera prevalentemente nei confronti del datore o di clienti già seguiti in qualità di dipendente, senza impiego di beni e locali diversi.
La risoluzione n. 239/E del 2009 aveva già precisato che è configurabile la prosecuzione di un'attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro autonomo anche se quest'ultima è stata esercitata in modo occasionale. La. Norma parla, infatti, di attività svolta sotto forma di lavoro «autonomo» senza specificare sedi carattere continuativo od occasionale.
Inoltre, è ipotizzabile che tra le attività la cui prosecuzione impedisce di accedere ai minimi possano rientrare anche le collaborazioni coordinate e continuative e quelle a progetto, che producono redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente.
 

Di Sicilia
Il <> si avvicina. a Marco Zambuto E il Pd porta i politici nella giunta D'Orsi
L'auspicio del movimento, «patto per il territorio» è quello di creare attorno alla figura del sindaco uscente un governo, «di larghe intese».
Comune e Provincia tra alleanze elettorali e di governo .Mentre Marco Zambuto si "gode" l'investitura ufficiale di candidato sindaco per le amministrative di primavera, il presidente Eugenio D'Orsi "si mette dentro" il Partito democratico.
Terzo polo implode. Alla fine l'implosione è stata inevitabile. Troppo diverse le sigle che si erano unite per dare vita ad un centro moderato. I "funerali" del Terzo polo sono stati celebrati con il "Requiem eterna" di Gianfranco D'Alia al termine dei lavori del comitato direttivo Udc dove è uscita fuori l'investitura ufficiale di Zambuto ricandidato sindaco. "La coalizione che dice di far parte del Terzo polo - ha detto D'Alia seguendo il governò Lombardo, ha sancito la rottura delle forze di centro, in modo insanabile ad Agrigento. Il Terzo polo non è un'ammucchiata - prosegue il senatore Udc - non può vedere insieme Mpa che del Terzo polo non fa parte se non come ipotesi di alleanza, stessa cosa per Forza del sud e Pd, forze che Con il terzo polo non c'entrano nulla. Questa sembra un' ammucchiata contro Zambuto e non mi sembra che sia un buon modo per presentarsi agli agrigentini". Chi invece fa parte del Terzo polo è I'Api,Alleanza per l'Italia di Rutelli che sostiene Zambuto. "L'Udc porta avanti il progetto Zambuto, sembrerebbe escludendo il Pdl - conclude D'Alia - se davvero il progetto del "Terzo polo" è quello di essere alternativo anche al centrodestra".
Il Patto cerca il Pdl "Appoggiamo Zambuto ma cerchiamo l'alleanza con il Pdl - dice il consigliere provinciale Riccardo Gallo - stiamo fermi ad appoggiare Marco Zambuto e a capire come vogliono muoversi gli altri partiti. Se invece il Pdl farà la sua candidatura, poi valuteremo". Piero Macedonio, presidente del Patto, pensa di proporre un "Governo civico". L'auspicio del movimento è quello di creare attorno alla figura del sindaco uscente un governo,"di larghe intese", formato da tutte le aree moderate e che si proietti totalmente sul territorio. "Zambuto - aggiunge Macedonio - ha alle spalle un' esperienza di cinque anni e se aiutato può dare ancora di più".
D'Orsi e Il Pd In giunta. Quella che inizia oggi dovrebbe essere la settimana giusta per l'ingresso del Pd in giunta alla Provincia, con propri rappresentanti politici. Entreranno nell'esecutivo il campobellese Giuseppe Sferrazza che sostituirà la sua compaesana Teresa La Marca e Piero Giglio- ne, in sostituzione di Felice Lo Faso, e che per entrare in giunta si dimetterà da consigliere provinciale. Al suo posto entra nell'Aula Pellegrino, Maurizio Masone "In settimana - ha detto il coordinatore provinciale del Pd Emilio Messana - faremo questa operazione". D'Orsi gongola, non attendeva altro. Contestualmente dovrebbe avvenire il passaggio tra Lillo Volpe e Rosario Marino, pure lui consigliere che lascerà il suo posto a  Saro  Cutaia di Palma di Montechiaro. Da sostituire anche il tecnico Domenico Alaimo con un politico indicato da Totò Montaperto. Infine il presidente D'Orsi potrebbe decidere di lasciare 10 assessori e non nominare nessun altro. Al massimo, se ci sarà l'opportunità, si potrebbe arrivare a 11 con l'ingresso in giunta di un uomo di Giancarlo Granata che andrebbe a sostituire il dimissionario Lillo Crapanzano.

La Sicilia
Polo universitario, gara per il centro stampa
Il Polo universitario di Agrigento deve rinnovare la concessione dei locali di via Quartararo adibiti a
centro stampa. Il vecchio concessionario, infatti, dovrebbe lasciare quegli ambienti per far posto a chi vincerà la nuova gara. Non sembra tuttavia che la cosa sia così semplice, dato che lo "sfratto" al momento é rimasto ineseguito ed anzi pare che ci sia in corso una controversia tra il Polo e lo stesso ex concessionario che non vorrebbe chiudere la propria attività. Ma nel frattempo gli uffici del Polo
hanno già bandito la gara per individuare il nuovo concessionario che dovrà gestire il centro stampa.
Quest'ultimo é a servizio soprattutto degli studenti di architettura e di ingegneria per la riproduzione
di lucidi, progetti e quant'altro serve di supporto al corso di studi di questi ragazzi. Esclusa, almeno
sulla carta, ovviamente la riproduzione di libri. I locali sono ampi 32 mq (più un sottoscala di 8 mq)
e saranno ceduti in uso con un prezzo annuo a base di gara di 4.800 euro che dovranno essere versate in rate annuali anticipate. La durata della concessione sarà di sei anni dalla data in cui i locali in questione saranno stati consegnati dall'Amministrazione al concessionario, senza possibilità di rinnovo tacito. Le offerte da parte degli interessati (che possono essere privati, strutture societarie, cooperative, eccetera) dovranno pervenire al Polo entro le 12 del 29 febbraio 2012, mentre le operazioni di gara verranno espletate il successivo, 1 marzo 2012, alle 10.
 

Miccichè, andremo da soli
Grande Sud annuncia che avrà un suo candidato. L'Udc con D'Alia conferma la candidatura di Zambuto
La campagna elettorale ormai è alle porte. Ancora niente manifesti per le strade ma comincia la
"passerella" dei Big della politica. Ieri, in contemporanea, hanno fatto tappa ad Agrigento
Gianfranco Miccichè leader di Grande Sud e il coordinatore regionale dell'Udc Gianpiero D'Alia.
Il primo è intervenuto al corso di formazione del suo partito, il secondo ha chiuso il comitato
provinciale. Occasioni per definire i contorni della competizione elettorale. La novità più importante è l'ufficializzazione della corsa "autonoma" di Grande Sud. Il primo a lanciare la
proposta è Gianfranco Miccichè: «in questa confusione, nessuno è credibile e io sono fortemente
tentato di andare da soli ovunque». E Michele Cimino prende la palla al balzo e annuncia che Grande Sud avrà il suo candidato sindaco. Notizia che segna l'uscita definitiva dalla "grande coalizione" e che porta i ciminiani a distaccarsi da Mpa, Fli e Pd. «Grande casino non grande coalizione» l'aveva definita Miccichè sottolineando che questa «non è una delle soluzioni
che piace né a me né alla gente». E Cimino rilancia: «ho apprezzato la volontà di ascoltare,
di creare un Forum e momenti di dibattito ma devo dire francamente che questa è la fase per
far crescere il nostro partito». E vista la presenza nei giorni scorsi dei rappresentanti di Grande
Sud al Forum insieme a Mpa, Fli e Pd, Cimino aggiunge: «francamente non siamo stati mai
confusi, io ho sempre detto che avremmo avuto un candidato del nostro partito con un proprio
programma». E Miccichè scioglie l'ultimo dubbio: «sicuramente, a queste Amministrative, non staremo in coalizione con il Pdl». Si prospetta pertanto una corsa solitaria di Grande Sud; e pensare che il consigliere Andrea Cirino martedì scorso ha lasciato il partito proprio per quell'alleanza (oggi
saltata) e per non aver avuta confermata l'intenzione di candidarlo a sindaco. Comunque a fare
da apripista nella lista di Agrigento potrebbe essere lo stesso Michele Cimino: «questa - ha detto - è stata una proposta che io ho lanciato per aprire un dibattito fra i parlamentari dentro il Consiglio comunale di Agrigento. Nessuno ha sposato la mia proposta ma io rimango disponibile - ha concluso - e sono pronto a mettere la mia faccia». Da un hotel del Villaggio Mosè a un altro a
San Leone dove l'Udc annuncia la presentazione di due liste alle comunali del capoluogo. La prima sarà quella ufficiale, la seconda si chiamerà "Terzo polo per Agrigento", che ospiterà i "delusi"
di Pd e Pdl. Tutti a sostegno della ricandidatura di Marco Zambuto. Ma non sono mancati
gli attacchi a Mpa e Fli: «c'è troppa confusione - ha detto il senatore D'Alia - più che un'alleanza
questa sembra un'ammucchiata contro Zambuto.
Riteniamo - ha aggiunto - che la chiarezza sia fondamentale, per cui andiamo avanti per la nostra strada e non ci facciamo intimorire da nessuno». E il segretario provinciale Firetto rincara la dose:
«aprono forum, fanno riunioni a più non posso alla ricerca di un identikit di un candidato
che non c'è. Questo la dice lunga sul momento di difficoltà che stanno attraversando».
L'unico alleato, al momento, rimane l'Api di Cusumano. Una cosa è stata riconfermata. L'Udc su
Zambuto non farà alcun passo indietro: «pensare di fare passi indietro quando non ci sono altri
che fanno passi avanti mi pare veramente una contraddizione», ha concluso Firetto.
 

Biondi-Graci, pace con il turismo
Il Comune ha dato ampia collaborazione al progetto della Provincia sulla rete informativa
Il Comune di Licata aderirà alla cosiddetta «rete informativa territoriale», la nuova iniziativa voluta
dal presidente D'Orsi e sviluppata dall'assessore provinciale al Turismo Angelo Biondi finalizzata
a promuovere e sviluppare il turismo in provincia di Agrigento. Un progetto ambizioso che punta
ad eliminare il vero punto debole della nostra offerta turistica, ovvero la assenza di un disegno
organico e unitario che coinvolga i Comuni, le Pro Loco e tutte le associazioni e imprese che operano in questo settore. L'assessore comunale al turismo, Paolo Licata ha confermato che il Comune aderirà al progetto, offrendo, così come previsto dal protocollo d'intesa, i locali e i consumi per le utenze, la Pro Loco, invece contribuirà con il proprio personale. «Si tratta tutti di argomenti ed obiettivi che a noi stanno a cuore» ammette Paolo Licata, che loda la bontà del progetto e conferma che «allorquando si è parlato di collaborazione tra l'Amministrazione
comunale e la Pro loco, personalmente, posso assicurare che già questa collaborazione a Licata da tempo è attiva, con grandi benefici reciproci ed in particolare per l'intera collettività». «Sicuramente - ha aggiunto - ci sarà ancora qualcosa da migliorare, ed anche da questo punto di vista abbiamo in corso un proficuo e continuo scambio di vedute. Rapporto che, alla pari della Pro Loco
è anche in corso con l'assessore provinciale al turismo Angelo Biondi». L'iniziativa dell'assessore
Biondi, sposata con entusiasmo da Paolo Licata, segna un disgelo tra le parti, non sono mai state un
mistero le critiche che l'ex sindaco ha mosso più volte nei confronti dell'amministrazione in carica,
così come non è segreto il fatto che Grazi e i suoi imputino proprio all'amministrazione Biondi la
gran parte delle responsabilità sulle attuali difficoltà economiche di Palazzo di città.

 Di Sicilia
 

Una <> per promuovere il turismo
La creazione di una «rete informativa  per la promozione turistica territoriale» è stato il tema dell'incontro che si è tenuto nella sala Convegni della Provincia di Agrigento.
Erano presenti amministratori, dirigenti e funzionari del settore turismo dei Comuni e della Provincia delle Pro Loco e dei componenti del tavolo tecnico provinciale del turismo L'iniziativa, promossa dal presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e portata avanti dall' assessore al turismo Angelo Biondi, è finalizzata alla realizzazione di una efficace azione promozionale per il turismo del territorio agrigentino nel suo insieme.
L'incontro è servito ad illustrare il protocollo d'intesa per l'istituzione di una rete di Info-point provinciali, a presentare le schede descrittive degli eventi certi, oltre a ragionare sul modello più adeguato per la Costruzione del nuovo portale per la promozione turistica che la Provincia si appresta a realizzare.
 

L'Ato idrico apre ai consumatori
Si è insediato, ieri, il 'tavolo tecnico' tra i vertici dell' Ato idrico e le associazioni dei consumatori voluto - si legge in una nota dal Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi al fine di dare voce ai cittadini - consumatori. All' incontro, presieduto dal vicepresidente della Provincia Paolo Ferrara, hanno partecipato Livio Sutera Sardo di Adiconsum, Ilenia Capodici e Floriana Bruccoleri di Federconsumatori, Alessandra Parla della Lega Consumatori, Giuseppe Spataro del Movimento dei consumatori, Manlio Cardella e Marco Mantisi dell'Unione Nazionale Consumatori e Sergio Spalline della Confederazione Consumatori.
 

Manutenzione delle strade Nuove piante nelle piazzole
Nuovi interventi di manutenzione delle piazzole di sosta realizzate alcuni anni
dal settore Ambiente e  Territorio della Provincia sono stati eseguiti sulle provinciali 36 bivio Verdura- Sant'Anna, 16 Grotte- Scintilia, 24 Cammarata-Santo Stefano di Quisquina e 20 Casteltermi-S.Biagio. Gli interventi 'consistono nella sistemazione degli steccati, nella messa
a dimora di nuove piante e nella potatura di quelle collocati negli anni passati, e mirano a rendere, più pulite e accoglienti le piazzole che, negli anni  sono diventate ben più di semplici punti di sosta per tutte le esigenze degli automobilisti che transitano lungo le strade interne. Si trovano, in alcuni casi, in una posizione strategica per visite ed escursioni in alcuni tra i demani più belli gestiti
dall' Azienda Foreste Demaniali.
Particolarmente frequentate la piazzola lungo la provinciale 16 e le sei piazzole lungo la
24 Cammarata-Santo Stefano di Quisquina, a ridosso delle aree attrezzate della Forestale. Le piazzole lungo la provinciale 24 sono inoltre strategiche  per quanti visitano la riserva naturale di Monte Cammarata, una delle più belle in assoluto della Sicilia. Il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, rileva come «anche la gestione di queste aree di sosta da parte del settore Ambiente sia un segnale importante dell'impegno della Provincia per la tutela dell' ambiente e per migliorare la percorribilità delle stesse strade interne. Un segnale di attenzione - continua il presidente D'Orsi - anche per i cittadini che possono fruirne per escursioni e soste con le rispettive famiglie». E in questo contesto sono stati effettuati gli interenti di manutenzione delle piazzole di sosta che contribuiscono a rendere più fruibili queste zone del territorio agrigentino che si trovano in varie aree del territorio provinciale.
 

24 ore
Burocrazia a crescita zero  e meno oneri per le Pmi
Dal 2013 banca dati sui contrati pubblici e «appalti solidali»
Il 2013 non passerà alla storia solo come l'anno del pareggio di bilancio. Insieme con il deficit sarà azzerata anche la crescita degli adempimenti burocratici prodotti da ogni singola amministrazione. La «norma- madre» del decreto che verrà e arato oggi dal Consiglio dei ministri è fissata nell'articolo 3 e promette una svolta epocale nei rapporti di imprese e cittadini con la Pa. Si prevede che entro gennaio ogni amministrazione invii alla presidenza del Consiglio un «bilancio» dei nuovi atti introdotti di quelli soppressi e, in caso di saldo positivo, il Governo adotta regolamenti propri per cancellare gli oneri in eccesso.
Sempre dal prossimo anno è prevista una drastica semplificazione delle procedure per l'esercizio dell'attività d'impresa o l'avvio di nuovi impianti produttive i: il Governo indicherà, sulla base della sperimentazione di procedure veloci adottate su convenzione con le associazioni datoriali nel corso di quest'anno, quali saranno gli atti fondamentali da produrre (Scia, semplice comunicazione, autorizzazione ambientale o autocertificazione) in ogni ambito di attività. E ancora, sempre in collaborazione con le organizzazioni d'impresa, si avvia un processo di razionalizzazione dei controlli che vengono periodicamente effettuati in azienda,con l'obiettivo di accopparli il più possibile per assicurare un calendario certo di visite. Inoltre le amministrazioni dovranno pubblicare sul proprio sito e sul portale vww. impresainungiorno.gov.it  la lista dei controlli a cui sono assoggettate le imprese.
Ancora: dal gennaio 20t3 sarà operativa la Banca dati nazionale dei contratti pubblici ove sarà raccolta tutta la documentazione necessaria per le imprese che lavorano con la Pa (appalti e gare di ogni genere), documentazione che sarà così a disposizione di tutte le amministrazioni (l'aggiornamento sarà  tenuto dall'Autorità di vigilanza sui contratti e i lavori pubblici) assolvendo le imprese dall'onere di produrli a ripetizione. Per gli appalti arriva la responsabilità solidale tra datore di lavoro, appaltatore ed eventuali subappaltatori.
Accanto a semplificazioni  procedurali il decreto, che è già  stato ribattezzato «libera Italia», prevede poi tagli immediati. Viene eliminato, per esempio, l'obbligo di redazione del Documento programmatico per la sicurezza, ultima tappa di una semplificazione degli adempimenti in materia  di privacy introdotti l'anno scorso. Per le piccole imprese arriva poi una semplificazione  attesa da anni: l'autorizzazione unica  ambientale, che le libera dall'obbligo di inviare  comunicazioni  e certificati di idoneità a diverse amministrazioni.
Per meglio lavorare con una Pa sempre più orientata alla digitalizzazione integrale le imprese che ancora non l'hanno fatto dovranno dotarsi, entro giugno, di un indirizzo di posta elettronica certificata, perchè sarà questo il canale di dialogo privilegiato con ogni ufficio le cui pratiche amministrative dovranno  essere assicurate in tempi certi, altrimenti ci si potrà rivolgere a un dirigente responsabile con il quale concordare nuove scadenze.
Novità anche in materia di lavoro. Vengono rese più rapide le assunzioni di lavoratori extra-Ue per impieghi stagionali. Nel caso il datore di lavoro proponga il contratto a termine allo stesso dipendente che ha già lavorato  con lui l'anno prima e poi è reimpatriato, questo lavoratore sì vedrà riconosciuto entro venti giorni il rinnovo del permesso di soggiorno. Alle aziende coinvolte il programmi di ricerca è riconosciuta la facoltà di definire una società «capofila» che potrà rappresentare con voce unita tutte le altre nei rapporti con le Pa. Il decreto si completa, come anticipato ieri, con una serie di micro-semplificazioni  per il commercio al minuto (dagli ambulanti ai panificatori agli autoriparatori) e con la proroga  fino al maggio 2013 del  credito d'imposta per le nuove assunzioni nelle imprese del sud.

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