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Rassegna stampa del 9 marzo 2012

 

  DI SICILIA
 

SAN GIACOMO D'ALTOPASSO I sindaci Rosario Bonfanti ed Angelo Graci, insieme ai rispettivi assessori, ieri, hanno lavorato all'interno della struttura
Protesta a oltranza per il «punto nascite»
Le giunte di Palma e Licata nella tenda
All'assessore alla Sanità, Russo, viene chiesto di mantenere in vita il reparto di Ginecologia ed Ostetricia
Giunte al lavoro congiuntamente, ma nella tenda. Le amministrazioni comunali di Palma di Montechiaro e Licata ieri mattina si sono riunite nella tensostruttura che dallo scorso lunedì è allestita nel parcheggio del San Giacomo d'Altopasso. L'iniziativa rientra nella protesta che i due esecutivi si sono intestati per lamentare la chiusura, decisa dalla Regione Siciliana, del Punto Nascite del presidio. "E' nostra intenzione — ha annunciato il sindaco di Palma di Montechiaro Rosario Bonfanti — non lasciare nulla di internato per ottenere il mantenimento del reparto di Ostetricia e Ginecologia. Stileremo un documento congiunto che invieremo al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ed all'assessore alla Sanità, Massimo Russo". Bonfanti, ieri, ha raggiunto Licata insieme al vice sindaco Angelo Cottitto ed agli assessori Vincenzo Taibi Giuseppe Vinciguerra. Nel corso della mattinata è arrivato anche l'arciprete di Palma di Montechiaro, don Antonio Castronovo, il quale si è confrontato con i numerosi rappresentanti del clero di Licata che si sono fermati a lungo nel sito per sostenere la protesta portata avanti dalle due amministrazioni comunali. In quattro giorni sono già oltre 1.000 le firme raccolte da parte di cittadini che raggiungono appositamente la tenda per essere solidali con quanti stanno sostenendo una battaglia in difesa del reparto di Ostetricia e Ginecologia del San Giacomo d'Altopasso. Ma ci sono anche altre manifestazioni in programma. "Nei prossimi giorni — ha annunciato il sindaco di Licata, Angelo Graci — ci raggiungeranno i primi cittadini di Riesi Mazzarino. Oltre 50 bambini dei due paesi del nisseno, infatti, sono nati a Licata nel 2011 e c'è stato apprezzamento per l'assistenza sanitaria ricevuta. Questo è un motivo in più per sostenete che il Punto Nascita non deve chiudere", Intanto martedì prossimo si terrà un'assemblea cittadina alla quale parteciperanno le organizzazioni sindacali e l'amministrazione comunale di Palma. Ieri sera si sono riuniti i partiti politici che oggi diffonderanno un documento, La Fidapa, guidata in Città da Cettina Callea, - con la consigliera regionale Ester Rizzo ha preso posizione sulla questione. "Condividiamo e supportiamo — scrive Ester Rizzo - la forte manifestazione di dissenso delle amministrazioni di Licata e Palma, delle associazioni locali e dei licatesi avverso il decreto dell'assessore Russo che dispone la soppressione del Punto Nascite dell'Ospedale San Giacomo d'Altopasso". "All'interno della locale sezione — aggiunge Cettina Callea - si è costituita una commissione che cercherà di elaborare un piano di interventi e di richieste da indirizzare, oltre che agli organi regionali competenti, anche al Ministro della Salute, Renato Balduzzi, alla Commissione Sanità del Senato, ed al Ministro alle Pari Opportunità Elsa Fornero. (AAU)
 

 

PROVINCIA REGIONALE. Pubblicato il bando per la fornitura di telecamere e sistema informatico. Le sedi saranno videosorvegliate
Saranno più protetti gli uffici della Provincia Regionale di Agrigento. E' stato infatti pubblicato il bando di gara per la fornitura delle telecamere e del sistema informatico di supporto per dotare tutti gli uffici della Provincia Regionale di un impianto di videosorveglianza allo scopo, si legge nella relazione, di evitare l'intrusione di estranei negli uffici. Per questo, è stato spiegato subito, gli impianti saranno attivi durante le ore non lavorative nel rispetto delle normative vigenti sulla privacy del personale in servizio. L'importo complessivo ammonta a 12.195,00 euro, dei quali 11.951,10 a base d'asta e 243,90 per oneri della sicurezza e dell' iva. In particolare il progetto, approvato dal dirigente del settore edilizia e gestione patrimoniale Gaetano Gucciardo ed elaborato dal'arch. Tommaso Avola e dal geom. Fabrizio Mallia, riguarda cinque telecamere da sistemare negli uffici di piazza Aldo Moro ed altrettante da sistemare in quelli di via Acrone.
Oltre ad esse dovranno essere forniti monitor e tutte le attrezzature di supporto per il funzionamento dell'impianto, ma anche la prestazione di manodopera in normale orario di lavoro per le opere di montaggio, registrazione e prove di funzionamento da parte di tecnici specializzati, lo smaltimento di materiali, la fornitura di un magazzino idoneo per depositare il materiale. Le ditte interessate dovranno presentare l'istanza di partecipazione alla gara entro il prossimo 30 marzo, poi la vincitrice, espletate le formalità di rito, avrà 30 giorni di tempo per fornire e montare i materiali e rendere funzionante l'impianto. E' presumibile che l'impianto possa essere già funzionante prima dell'inizio dell'estate. La collocazione delle telecamere davanti gli uffici provinciali allargherà, indirettamente, l'area videosorvegliata nella zona centrale della città. Come si sa, il Comune ha già attivato le telecamere in piazza Marconi, piazza Cavour e piazzale Aster a San Leone. Tra poco sarà installata una telecamera (forse due) a Porta di Ponte per far rispettare la zona a traffico limitato, ma che indirettamente garantirà pure la video - sorveglianza del tratto iniziale di via Atenea. A queste si aggiungono quelle della Provincia che riprenderanno, anche se solo nelle ore di chiusura degli uffici, la zona antistante la prefettura e via Acrone. Dovrebbe aumentare dunque la percezione della sicurezza nel centro città. Da non dimenticare poi che il Comune ha avuto finanziato dal ministero dell'interno un progetto ("Agrigento città sicura"), elaborato dal comando della polizia locale, d'intesa con l'Amministrazione municipale, per l'installazione di altre 60 telecamere nei punti del territorio cittadino dove la percezione della sicurezza risulta minore. (S.F.)
 

LA SICILIA
 

Costano 323.608 euro
Consiglieri provinciali. E' questa la cifra pagata nel 2011 tra rimborsi, oneri e indennità
La Provincia nel 2011 ha pagato la somma complessiva di euro 146.548,18 ai propri consiglieri a titolo di indennità chilometrica che viene riconosciuta per rimborsare il viaggio sostenuto per recarsi dal Comune di residenza agli uffici dell'ente in occasione dei Consigli odi altre attività istituzionali, Il rimborso maggiore lo ha avuto Leo Vinci con euro 13.068, mentre chi ha preso di meno è stato Calogero Martello con 731,68 euro. Ma vediamo quali sono le somme che sono state riconosciute agli altri: Carmelo Avarello euro 8,045,68, Angelo Bennici euro 4.209,30, Raimondo Buscemi euro 2.258,40, Daniele Cammilleri euro 4.422,60, Carmelo D'Angelo 7.773,16, Giovanni D'Angelo euro 7.792,96, Ignazio Di Prima euro 5.886,52, Ettore Di Ventura euro 3.022,60, Davide Gentile 2.909,04, Pietro Giglione euro 1.285,76, Stefano Girasole euro 8,644,23, Orazio Guarraci euro 915,45, Francesco La Porta euro 2.441,60, Mario Lazzano euro 7.861,14, Calogero lo Leggio euro 5.936,84, Rosario Marino euro 3.981,00, Gaetano Militello euro 8.322,00, Salvatore Montaperto euro 1.669,20, Gaetano Nobile euro 1.531,14, Ivan Paci cui-o 4.030,18, Pellegrino Quartararo euro 3.561,32, Arturo Ripepe euro 5.92566, Matteo Ruvolo euro 4.249,28, Salvatore Scozzati euro 5.636,28, Antonino Spoto euro 2.918,40, Luigi Sutera Sardo euro 1.596,82, Ignazio Tavormina euro 3.825,60, Vincenzo Terrazzino euro 1.811,52, Nicolò Testone euro 8.605,80, Calogero Zarbo euro 1.678,82. Ma la Provincia nello stesso anno ha speso anche la somma di euro 177.060,69 per il rimborso di oneri ai datori di lavoro (per le ore di servizio retribuite ma non prestate a causa delle attività istituzionali per conto della Provincia) di alcuni consiglieri che non sono pubblici dipendenti. Si tratta di Carmelo Avarello per il quale sono stati rimborsati euro 23.770,50 allo Spi-Cgil di Agrigento, Carmelo D'Angelo (euro 37.078.14 a tre società private), Ignazio Di Prima (euro 10.379,41 ad Acli service ed alla Federazione anziani pensionati delle Acli), Rosario Marino (euro 14.584,53 alla Cedim srl di Canicattì), Leo Vinci (euro 41.847,23 alla Mangi- mi Armato di Sambuca si Sicilia) e Calogero Zarbo (euro 49.400,88 alla società della dott. Giovanna Alba di Favara). In totale, tra oneri e indennità, dunque nel 2011 la Provincia ha speso per i suoi consiglieri la somma di euro 323.608,87. SALVATORE FUCÀ
 

 

SEDUTA SEMIDESERTA
Nulla di fatto mercoledì sera in Consiglio Provinciale, riunito in seduta di prosecuzione, per continuare la trattazione dell'ordine del giorno. A inizio dei lavori il presidente della seduta, il consigliere anziano per voti, Riccardo Gallo Afflitto, ha provveduto con l'assistenza del vice segretario generale, Ignazio Gennaro, a chiamare l'appello al quale hanno risposto solo 10 consiglieri: Carmelo D'Angelo, Giovanni D'Angelo, Ignazio Di Prima, Roberto Gallo, Stefano Girasole, Giuseppe Picone, Pellegrino Quartararo, Nino Spoto e Nicola Testone, oltre allo stesso Gallo Afflitto. Constatata la mancanza del numero legare per rendere valida la seduta, Gallo ha dichiarato decaduta la sessione dei lavori, Il Consiglio provinciale sarà riconvocato dal Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi, dopo la riunione dei capigruppo consiliari.
 

 

SOLE 24 ORE
 

«Pa» più veloce ok alla fiducia
Martedì il sì 1a Camera: certificati addio, ai via web ma resta il nodo tle
Addio ai certificati cartacei. Pratiche burocratiche in tempo reale. Iscrizioni online alle università. Possibilità di produrre il pane la domenica. Un anno in più per il bonus Sud. Piano triennale taglia oneri burocratici in tempi brevi. Cartella clinica elettronica e nuova sperimentazione della social card, estesa a tutti i cittadini comunitari. Con questa fisionomia, rivista in diversi punti dalle commissioni della Camera, il decreto semplificazioni si accinge ad approdare al Senato. Il via libera di Montecitorio al testo arriverà martedì dopo che ieri il Governo ha incassato la fiducia della Camera (la decima) con 479 si, 75 no e 7 astenuti. Almeno due i nodi che restano irrisolti: la limitazione del del ministero dell'Economia (calamità naturali) e il pacchetto telecomunicazioni. Un pacchetto, quest'ultimo, che prevede cito gli operatori non debbano pagare per servizi non richiesti: per le "attività" accessorie le società potranno rivolgersi anche a imprese terze. Ma queste misure, secondo l'associazione europea degli operatori di telecomunicazioni (Etno), e anche a parere dell'Agcom, sarebbero in contrasto con la normativa comunitaria (si veda l'altro articolo in pagina). Appare probabile. quindi, che la questione venga affrontata al Senato. E lo stesso ministro della Pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi, a non chiudere la porta a nuovi ritocchi: «Al Senato c'è abbastanza tempo  per un esame approfondito del testo (va convertito entro il 9 aprile, ndr), "valuteremo le proposte emendative". Il ministro si dichiara comunque soddisfatto per il lavoro della Camera. Tra i correttivi quasi certi c'è quello per eliminare, o attenuare, la limitazione, decisa in commissione a Montecitorio, del fondo spese impreviste del Tesoro, utilizzato per le prime emergenze in caso di calamità. Il testo che esce dalla Camera prevede anche lo stop all'obbligo per le Regioni di sovvenzionare gli interventi della protezione civile dopo le calamità naturali aumentando le uccise stilla benzina. Al Senato potrebbe riaprirsi anche la partita sull'assunzione di 10mila insegnanti, saltata alla fine di un duro braccio di ferro tra Pd e Pdl e non senza tensioni con il Governo, così come peraltro sul «sfondo imprevisti». Anche se il compromesso trovato in extremis a Montecitorio, che prevede lo sblocco degli organici dei docenti rispettando però i tagli introdotti tre anni fa dal Governo Berlusconi, sembra destinato a tenere. Sul fronte scuola arrivano anche misure contro il bullismo. Anche dopo le modifiche della Camera l'obiettivo di fondo del provvedimento resta la velocizzazione della Pa. Dal 2014 le comunicazioni con gli uffici pubblici dovranno avvenire esclusivamente attraverso i canali telematici e la posta elettronica certificata. I certificati potranno essere chiesti via web e le iscrizioni agli atenei saranno possibili solo online. Dal prossimo anno accademico (2013-2014) pure il libretto degli esami universitari sarà"virtuale". Anche le multe viaggeranno sul web e i pagamenti all'Inps non potranno essere cash. I cambi di residenza e altri documenti saranno concessi in tempo reale. Viene prolungata la validità del bollino blu perle auto e sono eliminate le duplicazioni per i certificati dei disabili, Diventano più semplici le procedure per l'assunzione di immigrati extracomunitari mentre la semplificazione dei controlli sulle imprese non si applicherà a salute e sicurezza sul lavoro. MARCO ROGARI

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