10/03/2012
GIORNALE DI SICILIA
POLITICA
Provincia, il Pd» chiuderà il cerchio
Fine settimana "decisivo" per il Partito democratico chiamato a chiudere il cerchio aperto alla Provincia con la nomina di Pietro Giglione ad assessori che sancisce l'ingresso del Pd nella giunta D'Orsi. Manca soltanto il passaggio del giuramento del secondo assessore, che sarà Giuseppe Sferrazza, componente Panepinto del Pd, e poi il presidente D'Orsi potrà ridistribuire le deleghe alla giunta. Lunedì Sferrazza dovrebbe, il condizionale è sempre d'obbligo quando c'è dimezzo il Pd, andare a giurare. A distanza, in pratica, di due settimane dall'ingresso di Giglione in giunta, potrebbe essere arrivato il momento di Sferrazza per il giuramento. Resta da chiarire infine la posizione di Piero Giglione che ancora non si è dimesso da Consigliere impedendo a Maurizio Masone di sostituirlo nell'Aula Pellegrino. Il segretario politico del Pd, Messana, spiega che attualmente il partito è impegnato in vicende elettorali pre amministrative di maggio e che non ha avuto tempo di chiudere il cerchio alla Provincia. Attualmente l'esecutivo D'Orsi è composto da 11 assessori, manca il dodicesimo che sarà Sferrazza, e sono attese le dimissioni di Maria Teresa La Marca e di Lillo Volpe. Quindi, se il capo della Provincia manterrà la parola, cioè quanto annunciato in una conferenza stampa congiunta con Emilio Messana, il numero degli assessori dovrebbe essere massimo 10.11 Pdl, tramite Ivan Paci e Mario Lazzano, da una parte, ed il Patto per il territorio con Giuseppe Picone dall' altra, chiedono a D'Orsi di ridurre ad 8 gli assessorati, in modo da far risparmiare circa 200 mila euro all'ente. Ma per il presidente sarebbe un problema serio perché non può "scaricate" nessuno degli imbarcati. (PAPI)
RSU
Soddisfatta la segreteria della Cisl Fp
Il segretario della Cil Fp Giovanni Farruggia esprime soddisfazione per i risultati raggiunti nell' ultima tornata elettorale delle Rsu. «Nel comparto Sanità - scrive - la Cisl ha raddoppiato i voti nei confronti della Cgil e triplicato nei confronti della Uil distaccandosi, quindi, in modo considerevole dalle altre sigle sindacali. Raddoppio anche nell'Ente Provincia regionale e al Comune". (LOG)
UNIVERSITÀ
Lunedì prossimo seminario con Marco Antisari
Proseguano le attività d'aula e i seminari del Master livello in "Ricercatore Esperto di Nano- tecnologie e Nanomateriali per i Beni Culturali al Polo Universitario di Agrigento organizzato da Patrizia Livreri, Federica Fernandez e Matteo Lo Raso. Il 12 marzo è previsto l'intervento di Marco Vittori Antisari, responsabile della "Unità Tecnica Tecnologie dei Materiali" dell'ENEA. (LoG)
L'assessore Schembri sollecita il voto sul bilancio del Polo
Il Polo Univer5itario della Provincia di Agrigento non ha ancora approvato il bilancia di previsione per l'esercizio finanziario 2011. Sulla vicenda interviene l'assessore provinciale, con delega ai rapporti con l'università Schembri che esorta gli organi istituzionali ad una migliore attenzione verso i problemi che interessano l'università. (LOG)
SOLE
Patto di stabi1ità da certificare entro il 31 marzo
I Comuni o lo Province hanno tempo fino al 31 marzo per certi ficare alla Ragioneria generale dello Stato i risultati ottenuti con il Patto di stabilità 2011.
Il termine, insieme alle modalità di certificazione sul rispetto o meno dei vincoli di finanza pubblica dell'anno scorso, è stato fissato dal decreto del ministero dell'Economia diffuso ieri.
Il decreto, che arriva al traguardo dopo aver ottenuto il 1° marzo scorso il «via libera» in Conferenza unificata, ristruttura la disciplina in base alle novità introdotte dai decreto legislativo «federalista» sui premi e sanzioni per gli enti locali (Dlgs 149/con). In particolare, in caso di mancato rispetto del Patto di stabilità non è detta l'ultima parola, perché l'ente ha la possibilità di verificare che lo sforamento non sia dipeso da un incremento della spesa di investimenti collegati a finanziamenti Ue. La clausola riguarda solo gli sforzi finanziati locali nei progetti cofinanziati dall'Europa e salva l'ente dalle sanzioni solo se questa spesa ha superate nel 2011 la media delle risorse dedicata alla stessa voce nel triennio precedente.
Per gli enti che non vengono salvati da questa seconda opportunità, scattano le sanzioni previste dallo stesso decreto legislativo «federalista»: blocco delle assunzioni a qualsiasi titolo, compresi i contratti a termine, taglio delle indennità degli amministratori, stop all'indebitamento, obbligo di compensazione e stretta alle spese correnti. Le penalità colpiscono anche chi non trasmette i certifìcati, e viene considerato automaticamente inadempiente, o chi li invia ma in ritardo, in particolare, per i ritardatari sono illegittime le assunzioni effettuate fino a quando il certificato non arriva a Via XX Settembre.
G.Tr.
PA. Parere della Funzione pubblica.
Addio ai certificati con lungaggini ma senza imposta
Maurizio Caprino
ROMA
La "decertificazione" potrà anche essere un boomerang, ma almeno non avrà l'ulteriore effetto di far costare le pratiche 14,62 euro in più, Come stava iniziando ad accadere. Lo ha reso noto il Collegio nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati, che aveva sollevato il caso con il dipartimento della Funzione pubblica. La questione, però, riguarda tutti i cittadini e le categorie produttive.
Tra queste ultime, le preoccupazioni erano iniziate già lo scorso novembre, quando la legge di stabilità (la n. ib od, con l'articolo 15, aveva introdotto la decertificazione, Essa consiste nel vietate alle pubbliche amministrazioni di accettare certificati da parte di chi richiede loro una pratica: dovranno essere le amministrazioni stesse a richiedere agli altri uffici pubblici gli elementi necessari a mandare avanti la pratica. 4 suggellare il principio, l'obbligo di riportare su ogni certificato (che altrimenti è nulla il fatto che il documento stesso non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi.
Nel mondo professionale e produttivo, si era subito notato che questa semplificazione avrebbe potuto essere e controproducente: il fatto che un ufficio pubblico debba attendere la risposta di un altro per acquisire gli elementi utili a espletare la pratica, rischia di prolungarne i tempi (se non addirittura bloccarla). Tanto più che, se un ufficio fornisce gli elementi in tempi lunghi, non c'è una sanzione specifica e deterrente; la nonna prevede solo che il ritardo costituisce violazione dei doveri d'ufficio e viene in ogni caso presa in considerazione ai fini della misurazione e della valutazione della performance individuale dei responsabili dell'omissione». Così, imprese e professionisti preferiscono spesso dover portare un certificato in più (com'era consentito fare prima).
Il Collegio degli agrotecnici aveva denunciato un ulteriore problema. Secondo alcune amministrazioni, l'invio di documenti ad altri uffici pubblici è da sottoporre a imposta di bollo, con una tariffa di 14,62 euro. Dunque, la decertifìcazione sarebbe "a pagamento": un esito paradossale, date le intenzioni che sembrava avere il legislatore nell'introdurla.
Per questo, il 16 gennaio il Collegio ha inviato una nota al dipartimento della Funzione pubblica della presidenza del Consiglio, per chiedere chiarimenti. La risposta (protocollata Dfp ooo9347 P-4.17.i.23.4.3 e datata marzo) è arrivata l'altro ieri. E molto breve e si limita a riportare il comma5 dell'articolo 43 del Dpr 445/00 (il Testo unico sulla documentazione amministrativa), secondo il quale le informazioni relative a stati, qualità personali e fatti sanno acquisite dagli uffici pubblici «senza oneri». Dal che si deduce che l'imposta di bollo non è dovuta.
PREVIDENZA. Il ministero obbliga alla pensione i dipendenti che hanno maturato i requisiti nel 2011
Pubblici, niente opzione per restare in ufficio
Fabio Venanzi
Le novità presidenziali introdotte dal decreto «salva Italia» hanno trovato chiarimenti nella circolare 2/ 2012 della funzione pubblica, resa nota giovedì. Il documento conferma quanto già preannunciato (si veda «il Sole 24 Ore del 17 febbraio scorso). Palazzo Vidoni chiarisce che i dipendenti che hanno maturato i requisiti pei il pensionamento entro il 31dicembre 2011 rimangono soggetti al regime previgente per l'accesso e per la decorrenza del trattamento pensionistico di vecchiaia e di anzianità e pertanto, anche se ancora in servizio, tali dipendenti non sono soggetti neanche su opzione, al nuovo regime sui requisiti di età e di anzianità contributiva. Infatti la norma prevede che i nuovi requisiti si applicano esclusivamente nei confronti dei dipendenti clic maturano il diritto a pensione a decorrere dal i gennaio 20t2. La circolare prosegue affermando che le amministrazioni, negli anni 2012 e seguenti, dovranno collocare a riposo al compimento del 65esimo anno di età i dipendenti che al 31 dicembre 2011 erano già in possesso di un diritto a pensione, tale diritto, eccetto quello per il conseguimento della pensione di vecchia la, fa si che sia applicabile l'età ordinamentale che costituisce un limite non superabile in presenza del quale l'ente deve far cessare il rapporto di lavoro; salve le prosecuzioni per effetto di trattenimento e per la finestra.
Un altro aspetto importante riguarda la prosecuzione del rapporto di lavoro fino a 70 anni il quale non può essere applicato nel settore pubblico eccetto i casi in cui il prosieguo sia finalizzato alla maturazione del diritto a pensione poiché l'introduzione del limite minimo (1,5 volte l'assegno sociale) potrebbe non confluire il trattamento pensionistico neppure alla prescritta età anagrafica. Il concetto di anzianità massima contributiva deve ritenersi superati per i dirigenti civili dello Stato nonché per il personale del comparto scuola. Per quanto riguarda la risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro i requisiti previsti devono essere rimodulati sulla base dei nuovi limiti richiesti per l'accesso al pensionamento; pertanto dal 2013 saranno richiesti 42 anni e 5 mesi per gli uomini 41 anni e5 mesi per le donne. Tuttavia, tali nuovi parametri potrebbero concorrere con la penalizzazione prevista per le cessazioni con età inferiori a 62 anni. La Funzione pubblica raccomanda alle amministrazioni di non esercitare la risoluzione unilaterale nei confronti dei soggetti per i quali potrebbe operare la penalizzazione locale Ne deriva che la risoluzione potrà essere esercitata al raggiungimento degli aiuti contributivi richiesti per l'accesso a pensione con un'età anagrafica non inferiore a 62 anni. I nuovi limiti previsti per il conseguimento della pensione di vecchiaia fanno sì che, a decorrere dal 2012, i dipendenti che manifesteranno la volontà di permanere in servizio per un ulteriore biennio accedei anno al trattamento pensionistico al compimento del 68esimo anno di età. Tuttavia tale problematica è rinviata al 2013 poiché nell'anno in corso potranno cessare solo coloro i quali hanno maturato i 65 anni di età nel 2011 e sono in regime di finestra oppure coloro che sono nel biennio.
L'istituto dell'esonero è Stato soppresso dal 28 dicembre scorso e la norma di salvaguardia continua ad applicarsi agli esonerati fino al 3dicembre 2011. Tali soggetti potranno accedere al trattamento pensionistico secondo il presente regime ma a condizione che risulti la capienza nel contingente di spesa (articolo 24, comma 1 Dl 201); l'eventuale in capienza comporterà l'applicazione del nuovo regime previdenziale e la prosecuzione del rapporto di esonero con il dipendente fino alla maturazione dei nuovi requisiti di accesso. La finalità del periodo transitorio (comma 20), istituita con lo scopo di agevolare il processo di riduzione degli assetti organizzativi e di contenimento della spesa pubblica, è quella di far salvi solo i collocamenti a riposo per raggiunti limiti di età disposti con procedimenti prima del 6 dicembre anche se aventi decorrenza successiva al 2011.
Tutte le altre casistiche (dipendenti che maturato la quota oppure che hanno raggiunto l'anzianità massima contributiva) ma sprovvisti dei nuovi requisiti di accesso alla data di decorrenza dell'atto dovranno maturare i nuovi requisiti. Per il comparto Scuola si rinvia alle indicazioni di prossima emanazione da parte del Ministero dell'Istruzione.
12/03/2012
GIORNALE DI SICILIA
Primarie della sinistra, vince Carta
Il candidato di Italia dei valori Giampiero Carta ha vinto le primarie della lista Agrigento Bene Comune", nata dalla coalizione costituita da Sel, Italia dei Valori e Federazione della Sinistra. Alle urne si sono recati 1.030 elettori. Carta ha ottenuto 510 voti ed ha battuto a sorpresa l'ex deputato regionale Lillo Miccichè che ha avuto solo 301 preferenze. Terza Ausilia Eccelso che ha avuto 159 voti. Carta, molto soddisfatto, ieri sera dopo Io sfoglio ha indicato le priorità della sua azione politica. 'Mi batterò - ha detto Carta - perla giustizia sociale ed una politica di solidarietà clic tenga conto del bisogni degli ultimi'. Tanti i giovani che hanno deciso di partecipare a questa consultazione. Beniamino Biondi un giovane intellettuale molto attento alla vita politica locale è andato a votare perché ha considerato questa occasione 'uno strumento di reale partecipazione alla vita politica della città in funzione di una scelta compiuta sostenendo le ragioni di una pluralità necessaria". Per Tiziana Lanza si tratta "dell'unica possibilità che hanno avuto i cittadini di Agrigento di esprimere il proprio gradimento, il proprio parere intorno ad un candidato sindaco.
UDC. L'unione di centro ha concluso la settimana dedicandosi alla formazione della lista elettorale. Al momento, oltre i consiglieri comunali uscenti, saranno in lizza per l'Udc Pietro Vitellaro, Pietro Mirotta, Giovanni Di Maida, Nino Galante.
FORZA DEL SUD. Michele Cimino insiste sulla candidatura a sindaco dell'avvocato Nicola Gru
lo. «Nei prossimi giorni - dice il leader di Grande sud - chiederò a Mario Baldacchino, coordinatore provinciale e a Mario Cerchia, coordinatore cittadino, una riunione perché è necessario insistere e perseverare sulla candidatura Grillo». Il problema principale, che ha messo in dubbio la candidatura dell'avvocato Grillo è stato il veto posto dal Mpa all'ingresso in coalizione anche del Pdl. «Proverò nei prossimi giorni - aggiunge l'onorevole Cimino - a convincere l'Mpa e l'onorevole Di Mauro».
PENNICA SCRIVE A RAMETTA. Il candidato sindaco di Epolis Salvatore Pennica replica alle recenti dichiarazioni di Renato Rametta, coordinatore cittadino del Pdl in merito alla eventuale convergenza del Popolo della libertà sulla figura dell'avocato penalista alle prossime elezioni comunali. Rametta aveva dichiarato: "Se l'Mpa manterrà il veto contro di noi, il Pdl guarderà con iù attenzione alla candidatura dell' avvocato di Epolis". Pennica replica: "Non è accettabile la forma in cui tale disponibilità è stata manifestata." Epolis non accetterà mai scelte di ripiego, perchè il movimento è nato all'insegna della distinzione sulle qualità morali e professionali dei suoi candidati".
(EDB) (PAPI))
SOLE
Manutenzione delle scuole, una chance dall'otto per mille
La destinazione di una quota dell'otto per mille all'edilizia scolastica trova il favore del ministro dell'istruzione, anche se per tradurre in pratica la ripartizione della quota dell'Irpef che i contribuenti devolvono allo Stato (oggi riservata a calamità naturali, lotta contro la fame nel mondo, assistenza ai rifugiati e beni culturali) è necessaria una modifica legislativa.
Lo ha sottolineato il sottosegretario all'istruzione, Marco Rossi Doria, rispondendo la settimana scorsa in commissione Cultura della Camera a un'interrogazione di Rosa De Pasquale
(Pd), la quale aveva chiesto al Governo di spiegare quali iniziative ha intenzione di prendere per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, a iniziare dall'impiego dell'otto per mille e dall'allenta- mento dei vincoli del patto di stabilità per i comuni che si dedichino all'edilizia scolastica.
L'esponente pidiessina ha, infatti, spiegato che secondo un rapporto del 2011 di Legambiente il 36°/ delle strutture scolastiche ha bisogno di interventi di manutenzione urgenti e uno studio della Krls network of business ethics rileva che solo il 46% delle scuole ha il certificato di agibilità tecnica, contro il 98% della Germania e il 93% della Francia.
Il sottosegretario Ressi Doria ha sottolineato che la costruzione di nuove scuole e la messa in sicurezza di quelle esistenti rappresenta una priorità del ministero, che si è già mosso in questo
senso anche attraverso l'inserimento nel decreto legge sulle semplificazioni — ora all'esame della Camera — di norme per la modernizzazione del patrimonio immobiliare scolastico.
Invece, niente da fare, almeno nell'immediato, sull'otto per mille (riforma sulla quale il Pd insiste da tempo). Così come possono essere escluse dal patto di stabilità — ha fatto sapere l'Economia, interpellata a proposito dall'Istruzione — solo le voci di spesa previste dalla legge. E l'edilizia scolastica non è tra quelle.
10/03/2012
Agrigentoflash
Polo Universitario. Schembri: "Fondamentale l'approvazione del bilancio"
Il Polo Universitario della Provincia di Agrigento non ha ancora approvato il bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2011. Sulla vicenda interviene e l'assessore provinciale, con delega ai rapporti con l'università, Francescochristian Schembri. L'Assessore sottolinea che "la Provincia regionale ha sempre rispettato gli obblighi amministrativi imposti dallo statuto del Polo Universitario , contribuendo alla crescita ed al normale funzionamento della complessa macchina burocratica universitaria a garanzia dei cittadini della provincia che hanno potuto, in questi anni, usufruire di un presidio didattico vitale per gli studenti e le loro famiglie, soprattutto in questo periodo di crisi economica". Schembri, inoltre, esorta gli Organi istituzionali ad una migliore attenzione verso le problematiche che afferiscono l'università, richiamando gli stessi ad una maggiore e più responsabile presenza alle adunanze, alle quali finora non hanno partecipato , sottolineando, altresì, l'importanza dell'approvazione, in tempi brevi, del fondamentale strumento finanziario.
Infoagrigento
Elezioni RSU alla Provincia: ecco i risultati
Rinnovata la Rappresentanza sindacale unitaria alla Provincia Regionale di Agrigento. La Uil funzione pubblica ha conquistato la maggioranza ottenendo 227 voti validi e conquistando cinque seggi interi ed uno con i resti; a seguire la Cisl con 154 preferenze di lista che si aggiudica tre seggi interi ed uno con i maggiori resti; infine la Cgil si posiziona a 138 voti di lista e tre seggi. Un seggio ciascuno è andato alla lista n. 4 della Polizia Provinciale ed al sindacato autonoma "Diccap".
Il seggio, allestito nella sala convegni "Pellegrino" di via Acrone ha visto una massiccia affluenza di dipendenti. Alla chiusura delle urne avevano votato l'88,74% degli aventi diritto al voto. Sono stati, infatti, 599 dipendenti provinciali a recarsi al seggio su una popolazione di 675 aventi diritto di cui 406 uomini e 193 donne. Sono stati 76 i dipendenti che si sono astenuti dal voto. Le schede nulle sono state 15 mentre solo due le bianche.
Il seggio era presieduto da Sergio Miccichè, vice presidente Vera Spaziani e gli scrutatori Carmelo Bugio, Angelo Longo e Maurizio Saia. La commissione elettorale era composta da Natalia Viviano (Presidente) e da Giovanni Moncada e Gaetano Ravalli.
Questi gli eletti.
Uil: Biagio Aurelio Bruno (Voti 66), Angelo Di Mauro (54), G. Lorena Midulla (46), Totò Cacciatore (44), Ludovico Dulcetta (38), Vito Parrino (36).
Cisl:Floriana Russo Introito (voti 60), Salvatore Cipolla (55), Mario Concilio (29),
Tonino Librici (voti 24).
Cgil: Antonio Sorce (42), Giuseppe Costanza (38), Pietro Aquilino (30).
S.I.L.Po.L : Giuseppe Spoto (20)
Diccap: Tommaso Avola (20).
CUPA : le "ipotesi progettuali" di Aldo Capitano
Creare nuovi posti di lavoro ed opportunità imprenditoriali per i giovani attraverso la valorizzazione dei talenti nel campo del restauro e della creazione di opere d'arte.
E' questa una ipotesi progettuale che il componente del Consiglio di Amministrazione del Polo universitario di Agrigento, Aldo Capitano ha lanciato nei giorni scorsi al presidente del Consorzio universitario Joseph Mifsud.
"Ho già avuto un primo incontro con il Presidente del Polo - ha spiegato Capitano - al quale ho evidenziato anche la proposta avanzata dal laboratorio di fonderia dell' artista di fama internazionale Enzo Gennaro che ha proposto l'idea della creazione di un laboratorio permanente del restauro dei vasi attici ellenistico romani , oltre a quelli da realizzare da parte di artisti contemporanei che potrebbero essere commercializzati dagli stessi talenti , nel contesto di una cornice di merchandising che potrebbe sorgere come appendice della università. Il tutto - conclude Capitano - dovrebbe nascere attraverso la firma di un protocollo d'intesa tra il maestro Gennaro , il Presidente dell'Accademia delle Belle Arti, ed il Presidente del Consorzio Universitario".
"Il progetto che prevede anche la riproduzione o ricostruzione di manufatti del passato o architetture di epoca più recente e opere contemporanee , con la possibilità di creare una fonderia, ha trovato l'immediato interesse del Presidente del Polo Joseph Mifsud il quale ha detto: "Ho condiviso l'idea di portare avanti questa proposta progettuale con la possibilità di coinvolgere la Comunità Europea un' iniziativa che oltre ad avvantaggiare il Consorzio Universitario ,darebbe la possibilità a tanti studenti e giovani talenti di aprirsi a nuovi interessi culturali , sociali oltre che economici", conclude Capitano.
Agrigentonotizie
Marò arrestati in India, da Agrigento una campagna di solidarietà e sensibilizzazione
La campagna consiste in manifesti giganti, rappresentanti il tricolore italiano e l'immagine dei due Marò, e la frase del presidente D'Orsi: "Per riscoprire l'orgoglio di essere italiani e la dignità di un popolo"
"Liberiamoli": è il titolo della campagna di solidarietà e di sensibilizzazione che il presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, ha lanciato, stamani, in favore dei due Militari del Battaglione San Marco, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, che da diversi giorni sono detenuti nel carcere di Kerala, in India.
La campagna consiste in manifesti giganti, rappresentanti il tricolore italiano e l'immagine dei due Marò, e la frase del presidente D'Orsi: "Per riscoprire l'orgoglio di essere italiani e la dignità di un popolo". I manifesti sono stati affissi in tutti i comuni della provincia.
"Con grande emotività ho voluto lanciare questa campagna di sensibilizzazione in favore dei due militari italiani - ha spiegato D'Orsi - mi dispiace che essa avvenga in un momento molto triste per la morte dell'ingegner Franco Lamolinara avvenuta in Nigeria nel corso in un' operazione internazionale molto critica dove, ancora una volta, il Governo Italiano non è stato avvisato circa la delicatezza di un blitz che riguardava anche l'incolumità di un cittadino italiano. Questa iniziativa - prosegue D'Orsi - vuole avere anche un significato simbolico e risvegliare le coscienze di tutti noi cittadini che, al termine della propria giornata lavorativa, rientriamo nella quiete domestica a fronte di servitori dello Stato o di uomini e donne impegnati in iniziative di cooperazione di sicurezza internazionale che rischiano quotidianamente la propria vita per tenere alto il prestigio e l'onore del nostro Paese".
Agrigentooggi
La Protezione civile della Provincia è pronta a fronteggiare l'emergenza maltempo
di Redazione
Il Gruppo Protezione Civile della Provincia Regionale di Agrigento, diretto dall'ing Bernardo Barone e coordinato dal geologo Marzio Tuttolomondo, ha messo in atto tutte le procedure necessarie per fronteggiare ogni eventuale emergenza legata a questa ondata eccezionale di maltempo.
Il personale del Gruppo Protezione civile della Provincia, è operativo e la situazione metrologica viene monitorata continuamente.
Il Personale del Gruppo è in continuo contatto con gli organi regionali.
In ogni caso si consigliano le persone a non mettersi in viaggio, in questo fine settimana, se non è strettamente necessario.
Il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e l'assessore Paolo Ferraro seguono l'evolversi della situazione meteorologica.
Agrigento - L'effetto domino del "Patto per il Territorio"
di Redazione
Il Patto per il territorio di Agrigento allarga, giorno dopo giorno, i suoi confini geografici per assumere, sempre più, una dimensione interprovinciale.
Appena qualche settimana fa il Movimento, che fa riferimento a Riccardo Gallo e a Piero Macedonio, si era federato con il Patto per il Territorio di Ragusa, oggi l'annuncio di un altro gruppo siciliano, presente negli Enti Locali, pronto a condividere il progetto. Sarà così "invaso" anche il territorio palermitano.
Sabato prossimo, all'Hotel Baya di Ulisse, nella città dei templi, alle ore 10,30 è in programma un incontro, riservato ai dirigenti, nel corso del quale verrà formalizzata l'adesione al Patto per il Territorio di sindaci e amministratori di Piana degli Albanesi, Sancipirello, Bolognetta, Contessa Entellina.
"Un altro momento straordinario che certifica la bontà della nostra iniziativa in una fase in cui i partiti non riescono ad avere credibilità e fiducia tra i cittadini" - afferma con entusiasmo Riccardo Gallo, consigliere provinciale, ma anche e soprattutto lucido regista di un'altra brillante intuizione. "E non è finita qui - osserva ancora Gallo - questo nostro modello sbercherà, a breve, in altre realtà isolane con sorprese, ma non per noi, davvero clamorose". "Siamo ormai proiettati verso una connotazione regionale, grazie alla quale - osserva l'Assessore comunale di Agrigento, Giuseppe Gramaglia - il Movimento potrà indirizzare, orientare, nell'esclusivo interesse del territorio e dunque della gente, le scelte e le decisioni assunte nelle Istituzioni".
"Il Patto per il Territorio svolgerà certamente un ruolo significativo - afferma il sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro - per difendere e tutelare chi non ha voce, chi non ha o non vuole avere a che fare con i partiti, con i politicanti, ormai logori e non rispondenti alle esigenze, alle necessità provenienti, in particolare, dalle fasce socialmente ed economicamente più deboli".
11/03/2012
Lavalledeitempli
Mario Lazzano sulle elezioni Amministrative Sciacca
"Una vera Classe Dirigente ha il preciso dovere sia nei confronti dei propri elettori che della Cittadinanza tutta di dare alla stampa senza se e senza ma un proprio Candidato a Sindaco senza infingimenti e senza furbizie che sanno di vecchia politica di basso profilo". Troppi i nomi che circolano in queste ore chi dato per certo chi in attesa,chi ancora vuole vedere se si vince "facile"chi addirittura si prepara al ballottaggio per ricattare i due contendenti finali,insomma un "casino che non trova precedenti".
" Le consultazioni avviate fino ad oggi da parte del Pdl hanno segnato una base di partenza con l'alleanza di Centrodestra che si poggia sul PDL-PID-UDC-Grande Sud.
A questa possibile alleanza si possono coalizzare tutti coloro i quali si riconoscono nel nascente PPE senza alchimie che non portano da nessuna parte,ma aperti a tutti colori i quali hanno a cuore le sorti di Sciacca siano essi di centrodestra che di centrosinistra,senza però veti sul nome del Candidato a Sindaco che deve proporre il PDL partito di maggioranza relativa a Sciacca e fino ad oggi collocatosi all'opposizione di una giunta uscente che ha fallito. Questo a mio avviso è un dato di partenza!
Chi ci vuole stare ad un progetto politico-amministrativo che vuole tentare di risollevare le sorti di questa Città bene altrimenti ognuno per se. Il Cittadino comune non ne può più dei giochetti dei soliti noti che fanno e disfano con incontri segreti,accordi,designazioni di assessori in barba alla gente che aspetta ancora da mesi il Candidato del Centrodestra targato PDL con cui iniziare a stilare un programma vero e liste competitive che possano dare un governo stabile alla Città con i suoi tanti problemi irrisolti da decenni che l'attanagliano (PRG-Piano Parcheggi,Piano Spiagge,Edilizia Popolare,Quartieri,verde pubblico,Mercato Ittico,Mattatoio,Depuratore ed infine il ponte Viadotto Cansalamone chiuso dall'estate scorsa , ed ancora vertenza Tribunale ,rapporto con Girgenti acque,Ato rifiuti ecc.ecc.ecc.) Il Cittadino vuole chiarezza sin dall'inizio della campagna elettorale!!
"Nessuno si illuda che da accordi segreti,da incontri più o meno riservati,da accozzaglie più o meno ibride che nulla hanno a che fare col sentire comune della gente di Sciacca possano alla fine ottenere il necessario consenso per una vittoria certa.
Nessuno si illuda che la candidatura per la poltrona di primo Cittadino si possa affidare all'amico o al parente di turno senza una larga condivisione da parte degli attori dei partiti e soprattutto della pubblica opinione perché sarebbe solo ed esclusivamente un accordo di segreterie per pochi intimi.
I Cittadini reclamano trasparenza sia negli accordi che nelle alleanze.
La gente vede,ascolta,valuta per poi dare il proprio consenso ,ma all'insegna della chiarezza non con improbabili ammucchiate e candidature calate da ras locali di turno che se ne infischiano della gente e della Città perché pensano di piazzare un proprio uomo che si trasformi in uno Yes Man.