GIORNALE DI SICILIA
PROVINCIA
Buscemi convoca nuova seduta del Consiglio
Nuova convocazione del Consiglio provinciale, decisa dal presidente Raimondo Buscemi, per il 27 marzo alle i, nella sala Silvia Pellegrino. La convocazione è stata concordata nell'ultima riunione della commissione dei Capigruppo. Ventisei i punti inseriti all'ordine del giorno. Ventuno sono, invece, i debiti fuori bilancio da approvare,a seguita di sentenze della magistratura per un totale di, circa, 10 mila euro.
(PAPI)
LETTERA A NAPOLITANO
«Liberate quei soldati»
La giunta della Provincia ha inviato ieri mattina, una lettera al Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano sull'iniziativa «liberiamoli» per liberare i due fanti di Marina che da diversi giorni sono detenuti in India. «Sollecitiamo - si legge in una nota - il rispetto dei trattati internazionali».
UNIVERSITA'. La proposta di Aldo Capitano per la facoltà di Architettura
Cupa, nuove convenzioni per creare posti di lavoro
Una collaborazione fra il consorzio universitario di Agrigento e le facoltà di Architettura, Archeologia e le accademie delle Belle Arti. Una collaborazione che potrebbe far materializzare la possibilità di realizzare posti di lavoro per talenti nel campo del restauro e della creazione di opere d'arte, nonché delle riproduzioni o ricostruzioni di restauro di copie del passato archeologico (vasi attici di epoca ellenistico - romana ) o architetture di epoca più recente, come riproduzioni di porticati in rame o in bronzo. Se ne è discusso durante una delle ultime sedute del Consorzio universitario riguardanti le proposte di Aldo Capitano congiuntamente con il maestro Enzo Gennaro. L'idea potrebbe essere fucina di una intensa attività che, dal 1950, è stata "depredata" ed esportata al Nord Italia e all'estero. "La mia idea - spiega Capitano - è di proporre oltre al laboratorio di restauro, anche l'iniziativa, del maestro Gennaro, di creare una fonderia. Nell'incontro avuto con il presidente Jopseph Mifsud, ho evidenziato queste proposte, in seno ad una cornice commerciale che potrebbe sorgere come appendice dell'università». (CR)
I NODI DELLA REGIONE
IL MONITO DEI MAGISTRATI: ORGANICI SOVRADIMENSIONATI NEI COMUNI, NON AVREBBERO LAVORI DA FARE
La Corte dei Conti stoppa i precari
«Sono troppi, alt alle assunzioni»
Cifre da record nel dossier sugli sprechi:«A ogni siciliano costano oltre 50 euro all'anno»
Giacinto Pipitone
PALERMO
Giuseppa Cernigliaro, magistrato della sezione di Controllo della Corte dei Conti, ha sommato i dati dei precari in servizio nei soli Comuni isolani e li ha rapportati alla spesa e al numero di abitanti. Il risultato è un record: in Sicilia ci sono 4,3 precari per ogni mille abitanti e per mantenerli ogni cittadino, bambini inclusi, spende 50,83 euro all'anno. La conclusione è che la situazione non più sostenibile e che la stabilizzazione che si sta tentando avrebbe effetti disastrosi per l'economia e per il mercato del lavoro.
La Corte dei Conti ha messo sotto i riflettori il fenomeno dei precari. Ne è venuta fuori una indagine senza precedenti, che in 100 pagine mette in fila sprechi attuali e rischi futuri. La sezione di Controllo, presieduta da Rita Arrigoni, ha concluso che «in considerazione del difficile contesto economico e della condizione finanziaria estremamente critica in cui versano molti Comuni, la stabilizzazione dei precari - anche se pagata dalla Regione - va attentamente valutata sotto il profilo dell'ulteriore ingrandimento della spesa per il personale e della stia incidenza sulla spesa corrente. Il tutto perchè, a conti fatti, «il tendenziale aumento della spesa per i precari lascia minore disponibilità per gli scopi istituzionali degli enti». I Comuni, è la sintesi, hanno soldi solo per pagare stipendi e non riescono più a finanziare i servizi.
I precari in forza nei soli Comuni oscillano fra i 22 mila e i 27 mila e costano circa 260 milioni all'anno finanziati dalla Regione. La sezione di Controllo lamenta nella relazione che illustra l'indagine la mancanza di collaborazione dell'Agenzia regionale per l'impiego perfino nel fornire dati corretti, Questa indagine arriva a pochi giorni dal parere con cui le Sezioni Riunite della stessa Corte, rispondendo ai dubbi di alcuni sindaci, hanno di fatto limitato al minimo una maxioperazione di stabilizzazione che avrebbe permesso a 22 mila precari di ottenere il posto fisso.
Le Sezioni Riunite hanno contestato soprattutto le deroghe ai limiti nazionali che la Regione ha introdotto per legge. La sezione di Controllo punta invece su moti- vidi opportunità legati a un contesto che si fa sempre più cupo. «La stabilizzazione comporta - scrive ancora il magistrato Cernigliaro - la traslazione di un consistente onere finanziario a carico della collettività, spesso non collegato a concreti fabbisogni di personale dei Comuni».
La Corte dei Conti avverte che il problema della stabilizzazione «è cruciale per gli effetti che è destinato a produrre sugli equilibri finanziari di medio-lungo periodo». Se si va avanti adesso, le conseguenze saranno ultradecennali. Con organici giù sovradimensionati, la prospettiva è saturare per sempre il mercato del lavoro nel settore pubblico: «L'appesantimento delle strutture burocratiche locali attraverso le stabilizzazioni - segnala la Corte - impedirà per lungo tempo nuove assunzioni di giovani qualificati ponendo in essere un inevitabile conflitto generazionale». Dunque «la stabilizzazione dei precari andrebbe coniugata con le effettive esigenze dell'amministrazione» perchè servirebbe «maggiore flessibilità nell'utilizzo di questo personale in modo davvero funzionale». La Corte suggerisce «mobilità territoriale e specifiche azioni formative» perchè, in fondo, «questi soggetti entrerebbero nella pubblica amministrazione senza aver partecipato a una rigorosa selezione pubblica e quindi senza una preventiva adeguata verifica del merito e delle capacità personali».
Infine, la Corte dei Conti teme che gli oltre 30 mila precari già in servizio fra Comuni, Regione, enti della sanità e varie altre realtà pubbliche, non siano neppure gli ultimi. «Va assolutamente evitata
- conclude l'indagine della Cernigliaro - la creazione di ulteriore precariato perchè fatalmente porrebbe il problema della proroga e successivamente della stabilizzazione. La recente esperienza dimostra infatti che le ripetute situazioni di emergenza non permettono di effettuare scelte sufficientemente ponderate.
LA SICILIA
CONSIGLIO PROVINCIALE
Nuova seduta il 27 marzo
c.mi.) Nuova riunione del Consiglio Provinciale per il 27 marzo alle 18 nella sala Silvia Pellegrino. La convocazione è stata concordata nell'ultima riunione della commissione dei Capigruppo. 26 i punti inseriti all'ordine del giorno. L'ordine del giorno, dopo la lettura ed approvazione del verbale delle sedute precedenti e le comunicazioni del Presidente Buscemi prevede la discussione della interrogazione del consigliere Lazzano sulla situazione degli Istituti
Scolastici Fermi e Bonachia di Sciacca e della mozione dei Consiglieri Ivan Paci, Mario Lazzano, Giuseppe Picone e Roberto Gallo, relativa alla riduzione dei costi della politica. Sari quindi discussa la proposta n. 01 del 20/01/12 del settore politiche del lavoro riguardante la modifica della deliberazione del Consiglio Provinciale per l'approvazione dei nuovo schema dello statuto del Consorzio Universitario della provincia di Agrigento.
LA CORTE DE CONTI APPARATI INGESSATI E SPESA IN AUMENTO
Sicilia, boom di precari in Enti Locali
PALERMO. Nel 2009 i contrattisti degli enti locali siciliani finanziati dal Fondo unico per il precariato erano 21.567 (su un totale di 27.374 in tutti gli enti della Sicilia), di cui 17.544 con contratto a tempo determinato e 3.968 impegnati in attività socialmente utili, che rappresentavano il 52% dei contrattisti impiegati in tutto il comparto nazionale delle autonomie locali. Un esercito di precari impiegati nei Comuni che finisce per ipotecare i bilanci pubblici bloccando investimenti e ricambio generazionale e provocando un "appesantimento delle strutture burocratiche". E' uno dei dati che emerge dall'indagine della Sezione di controllo della Corte dei Conti sulle politiche attive del lavoro e sul precariato in Sicilia, che dà anche due suggerimenti: coniugare l'esigenza di stabilizzare progressivamente i precari con le esigenze dell'amministrazione, evitare la creazione di ulteriore precariato.
Il dossier ha riguardato in particolare il funzionamento dell'Agenzia regionale per l'impiego e la gestione del Fondo unico per il precariato, segnalando le conseguenze finanziarie "prodotte dall'assorbimento di personale precario con un consistente aumento della spesa corrente anche originata dalla stabilizzazione di un elevato numero di lavoratori". La relazione evidenzia come "gli obiettivi assegnati all'Agenzia regionale per l'impiego negli ultimi anni siano stati spesso generici e più orientati al miglioramento dei processi interni e alle attività di studio piuttosto che allo sviluppo delle funzioni strategiche normativamente attribuite all'Agenzia" rendendo poco incisive le azioni a sostegno del mercato del lavoro.
La struttura regionale, secondo i magistrati contabili, avrebbe affidato alcuni compiti istituzionali a strutture esterne "ma non è immediatamente percepibile - si legge nella relazione
- quale sia stata la convenienza dell'amministrazione", I magistrati contabili, poi, puntano il dito contro il sovradimensionamento degli organici, con la presenza nel 2009 di 125 dipendenti, di cui 17 dirigenti e 18 funzionari direttivi. Nello stesso anno l'Agenzia ha impegnato oltre 427 milioni di euro, di cui 5,2 per il personale interno, poco meno di 63 milioni per gli Sportelli Multifunzionali, 6 milioni per il Ciapi, 936 mila per la convenzione con la Multiservizi. La relazione si sofferma poi sulla carenza dei controlli nei confronti degli organismi privati che utilizzano soggetti impegnati in attività socialmente utili.
ANTONIO DI GIOVANNI
Lettera ai vertici dello Stato La Giunta provinciale chiede più impegno per salvare i due marò
c.mi.) La Giunta provinciale di Agrigento ha inviato una lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al premier Mario Monti, e ai ministri dell'interno, Anna Maria Cancellieri, degli Esteri, Giulio Terzi, e della Difesa, Giampaolo Di Paola sulla vicenda dei due marò arrestati in India.
"Con grande emozione - scrivono gli assessori - la Giunta della Provincia regionale di Agrigento pone al centro dell'attenzione la campagna dì solidarietà e sensibilizzazione, avviata dal nostro presidente Eugenio D'Orsi, denominata 'Liberiamoli', nei confronti dei due fanti di marina del reggimento San Marco, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, che da diversi giorni sono detenuti in India per le tristi vicende conosciute".
"La Giunta provinciale - continua la missiva - solidarizza con le Forze armate italiane, ed in particolar modo con il corpo dei Lagunari del reggimento San Marco, e nello stesso tempo intende spronare il mondo politico e sociale a lanciare un forte monito a favore dei nostri militai così da risvegliare le coscienze del nostro popolo e stimolare l'orgoglio di essere cittadini italiani. Siamo consapevoli che i valori della tradizione italiana sono incarnati anche in una divisa il cui valore significa coraggio, audacia, dignità, orgoglio e capacità di affrontare i compiti a cui sono demandati in nome della nostra Patria".
Per la Giunta provinciale di Agrigento si tratta di "una iniziativa simbolica che vuole al tempo stesso impegnare il Governo affinché si moltiplichino gli sforzi per garantire la liberazione dei due marò e far si che ritornino in Italia. Alle Illustri autorità si chiede di sollecitare con vigore il rispetto dei trattati internazionali anche attraverso l'ausilio dell'alto rappresentante per le politiche di sicurezza dell'Unione europea dell'Onu".
SOLE
Lavoro, ultima mediazione sull'art 18
Oggi l'incontro a Palazzo Chigi ma il confronto potrebbe durare tutta la settimana
Davide Colombo
ROMA
Si capirà solo oggi se Governo e sindacati sono arrivati a una sintesi capace di aprire la strada all'accordo sulla riforma del mercato del la> oro. E si capirà anche se, sciolto il «nodo» dell'articolo 18, anche sugli altri dossier s'è trovata la quadra cui guardano con particolare attenzione Confindustria, Rete imprese Italia, l'Alleanza delle cooperativa, l'Abi e l'Ania, sale a dire la cosiddetta «bonifica» sui contratti d'ingresso, le partite Iva e il finanziamento dei nuovi ammortizzatori sociali.
Ieri, al termine di una giornata fitta di incontri e contatti a tutto campo, il presidente del Consiglio, Mario Monti, e il ministro del Lavoro, Elisa Fornero, hanno riferito in un colloquio di oltre un'ora al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lo stato della trattativa. Che poi è proseguita con un incontro notturno, convocato dal ministro Fornero, con i segretari di Cgil, Cisl, Uil e Ugl.
Sono ore decisive per un confronto aperto ormai da due mesi che dovrebbero chiudersi se non oggi comunque entro la settimana, assicurino tutte le fonti istituzionali, prima della partenza di Monti per la programmata missione in Asia. L'obiettivo prioritario resta l'accordo con tutte le parti sociali che — come ha ripetuto in mattina— Elsa Fornero partecipando in videoconferenza all'evento del So1c24 Ore"Tuttopensioni"—darebbe il massimo valore aggiunto a una riforma cui guardano l'Europa e i mercati e che può garantire maggiore dinamicità al mercato del lavoro. Altrimenti il Governo presenterà la sua riforma da solo.
Ieri mattina Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angelctti si sono incontrati nella sede della Cgil senza però raggiungere un'intesa condivisa sull'articolo 18. Poi contatti sono proseguiti per l'intera giornata, tant'è vero che prima del nuovo incontro con Fornero, Bonanni ha detto al
Tg3: «Abbiamo affinato le proposte che , metteremo in campo, e, ha assicurato, ci sono «più accordi che disaccordi tra di noi».
Riguardo alle regole sui licenziamenti, anche sci sindacati preferiscono puntare l'attenzione sull'intero disegno della riforma, a dividere di più è l'intervento ipotizzato dal Governo sui licenziamenti disciplinari, con l'idea di affidare al giudice la decisione tra reintegro o indennizzo. Bonanni propone che, in questo caso, si alzi l'asticella» dell'indennizzo e si specifichino le causali nel contratto di lavoro. Una soluzione «ragionevole» che potrebbe «fermare» il Governo clic, in caso di mancata intesa, potrebbe decidere di proporre solo l'indennizzo. Sui licenziamenti per ragioni economiche, invece, la Cgil sarebbe al massimo disponibile a media e sulla possibilità che si lasci al giudice il potere discrezionale di decidere tra reintegra e adeguati indennizzo. La Uil, disponibile a intervenire sui licenziamenti economici, avrebbe detto invece che i licenziamenti disciplinari non si toccano, a meno di specificarne le causali per ridurre il più possibile la discrezionalità del giudice.
Alla riunione notturna s'è discusso anche di contratti, visto che le regole più strette contro gli abusi della flessibilità in ingresso vengono lette dai sindacati come oggetto di scambio con l'articolo 18. Non è noto, infine, se Elisa Fornero (che ieri si è sentita telefonicamente con Emma Marcegaglia e ha incontrato una delegazione tecnica di Rete imprese Italia) abbia anticipato ai sindacati l'entità delle risorse messe in campo per gli ammortizzatori e come abbia accolti) le richieste delle piccole imprese sulla maggiore contribuzione richiesta per finanziare l'assicurazione sociale per l'impiego (Aspi). «Siamo all'ultimo miglio, sono sicuro che un accordo è alla nostra portata», ha assicurato il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera. Oggi si saprà se è davvero così.
Agrigentoflash
Laboratorio di restauro al polo universitario, un'idea di Capitano
Si è aperto un colloquio durante una delle ultime sedute del Consorzio Universitario riguardanti delle proposte di Aldo Capitano congiuntamente con il famoso artista M° Enzo Gennaro , di fama nazionale. "Si tratta di iniziative- commenta Capitano- di una importanza peculiare in quanto oltre a determinare un' interfaccia collaborativa tra il Consorzio Universitario e l'Università di Architettura e Archeologia e le Accademie delle Belle Arti , rende alla Città la possibilità di realizzare posti di lavoro , per talenti nel campo del restauro e della creazione di opere d'arte , riproduzioni o ricostruzioni di restauro di copie del passato archeologico( vasi attici di epoca ellenistico - romana ) o architetture di epoca più recente ( riproduzioni di porticati in rame o in bronzo) e opere contemporanee . Il tutto potrebbe essere fucina di una intensa attività , la fonderia e le Maestranze che dal 1950 ai giorni nostri ,ci sono state depredate ed esportate al Nord italia e all'estero". L'idea di Aldo Capitano è quella di proporre oltre al laboratorio di restauro , portare avanti l'idea del famoso artista M° Enzo , ricondotta alla possibilità di creare una fonderia.
Marò detenuti in India. La Giunta della Provincia scrive a Napolitano
La Giunta della Provincia Regionale di Agrigento ha inviato, questa mattina, una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti, al Ministro degli Interni, Anna Maria Cancellieri, al Ministro degli Affari Esteri , Giulio Terzi ed al Ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola. "Con grande emozione - scrivono gli assessori - la Giunta della Provincia Regionale di Agrigento pone al centro dell'attenzione la campagna dì solidarietà e sensibilizzazione, avviata dal nostro Presidente Prof. Eugenio D'Orsi, denominata "Liberiamoli", nei confronti dei due fanti di marina del Reggimento San Marco, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, che da diversi giorni sono detenuti in India per le tristi vicende conosciute. La Giunta Provinciale -continuano- solidarizza con le Forze Armate italiane, ed in particolar modo con il corpo dei Lagunari del Reggimento San Marco, e nello stesso tempo intende spronare il mondo politico e sociale a lanciare un forte monito a favore dei nostri militai così da risvegliare le coscienze del nostro popolo e stimolare l'orgoglio di essere cittadini italiani. Siamo consapevoli che i valori della tradizione italiana sono incarnati anche in una divisa il cui valore significa coraggio, audacia, dignità, orgoglio e capacità di affrontare i compiti a cui sono demandati in nome della nostra Patria. Una iniziativa simbolica -conclude la Giunta - che vuole al tempo stesso impegnare il Governo affinché sì moltiplichino gli sforzi per garantire la liberazione dei due Marò e far si che ritornino in Italia. Alle Illustri autorità si chiede di sollecitare con vigore il rispetto dei trattati internazionali anche attraverso l'ausilio dell'Alto Rappresentante per le Politiche di Sicurezza dell'Unione Europea dell'Onu".
Lo statuto del Cupa e la relazione semestrale all'ordine del giorno del consiglio provinciale
Nuova convocazione del Consiglio Provinciale, decisa dal Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi, per il 27 marzo alle ore 18:00, nella sala Silvia Pellegrino. La convocazione è stata concordata nell'ultima riunione della commissione dei Capigruppo. Ventisei i punti inseriti all'ordine del giorno. L'ordine del giorno, dopo la lettura ed approvazione del verbale delle sedute precedenti e le comunicazioni del Presidente Buscemi prevede la discussione della interrogazione del Cons. Lazzano sulla situazione degli Istituti Scolastici Fermi e Bonachia di Sciacca e della mozione dei Consiglieri Ivan Paci, Mario Lazzano, Giuseppe Picone e Roberto Gallo, relativa alla riduzione dei costi della politica. Successivamente sarà discussa la proposta n. 01 del 20/01/12 del settore politiche del lavoro riguardante la modifica della deliberazione del Consiglio Provinciale per l'approvazione del nuovo schema dello statuto del Consorzio Universitario della provincia di Agrigento. Tra le novità introdotte la riduzione dei componenti del Consiglio di Amministrazione da 9 a 5, come previsto dalle nuove norme in materia. Sarà discussa, inoltre, la relazione del presidente del I^ semestre 2011. Ventuno sono, invece, i debiti fuori bilancio da approvare, a seguito di sentenze della magistratura, per un totale di, circa, 150 mila euro.
Raimondo Buscemi appoggia la candidatura di Totò Parello a sindaco di Aragona
Intervento del presidente del consiglio provinciale Raimondo Buscemi sulla candidatura di Totò Parello a sindaco di Aragona, deciso dal raggruppamento politico "Coesione per Aragona". "La scelta del candidato Sindaco, avvenuta nel corso di una manifestazione pubblica, caduta sulla persona di Totò Parello, per governare nei prossimi cinque anni il comune di Aragona, è il segno della compattezza dell'aggregazione politica che lo ha proposto. Dalle reazioni avute in sala si è registrato un crescente entusiasmo che testimonia la bontà della scelta operata. Totò Parello rappresenta il prototipo del candidato a Sindaco che incarna tutte le aspettative del territorio aragonese, persona semplice, onesta, alla portata di tutti che ha già e saprà conquistare il cuore dei suoi concittadini con il suo costante impegno".
Infoagrigento
Torna in aula il consiglio provinciale di Agrigento
Nuova convocazione del Consiglio Provinciale, decisa dal Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi, per il 27 marzo alle ore 18:00, nella sala Silvia Pellegrino. La convocazione è stata concordata nell'ultima riunione della commissione dei Capigruppo. Ventisei i punti inseriti all'ordine del giorno.
L'ordine del giorno, dopo la lettura ed approvazione del verbale delle sedute precedenti e le comunicazioni del Presidente Buscemi prevede la discussione della interrogazione del Cons. Lazzano sulla situazione degli Istituti Scolastici Fermi e Bonachia di Sciacca e della mozione dei Consiglieri Ivan Paci, Mario Lazzano, Giuseppe Picone e Roberto Gallo, relativa alla riduzione dei costi della politica.
Successivamente sarà discussa la proposta n. 01 del 20/01/12 del settore politiche del lavoro riguardante la modifica della deliberazione del Consiglio Provinciale per l'approvazione del nuovo schema dello statuto del Consorzio Universitario della provincia di Agrigento. Tra le novità introdotte la riduzione dei componenti del Consiglio di Amministrazione da 9 a 5, come previsto dalle nuove norme in materia. Sarà discussa, inoltre, la relazione del presidente del I^ semestre 2011.
Ventuno sono, invece, i debiti fuori bilancio da approvare, a seguito di sentenze della magistratura, per un totale di, circa, 150 mila euro.
Marò detenuti in India. La Giunta della Provincia scrive a Napolitano
La Giunta della Provincia Regionale di Agrigento ha inviato, questa mattina, una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti, al Ministro degli Interni, Anna Maria Cancellieri, al Ministro degli Affari Esteri , Giulio Terzi ed al Ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola.
"Con grande emozione - scrivono gli assessori - la Giunta della Provincia Regionale di Agrigento pone al centro dell'attenzione la campagna dì solidarietà e sensibilizzazione, avviata dal nostro Presidente Prof. Eugenio D'Orsi, denominata "Liberiamoli", nei confronti dei due fanti di marina del Reggimento San Marco, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, che da diversi giorni sono detenuti in India per le tristi vicende conosciute.
La Giunta Provinciale -continuano- solidarizza con le Forze Armate italiane, ed in particolar modo con il corpo dei Lagunari del Reggimento San Marco, e nello stesso tempo intende spronare il mondo politico e sociale a lanciare un forte monito a favore dei nostri militai così da risvegliare le coscienze del nostro popolo e stimolare l'orgoglio di essere cittadini italiani.
Siamo consapevoli che i valori della tradizione italiana sono incarnati anche in una divisa il cui valore significa coraggio, audacia, dignità, orgoglio e capacità di affrontare i compiti a cui sono demandati in nome della nostra Patria.
Una iniziativa simbolica -conclude la Giunta - che vuole al tempo stesso impegnare il Governo affinché sì moltiplichino gli sforzi per garantire la liberazione dei due Marò e far si che ritornino in Italia.
Alle Illustri autorità si chiede di sollecitare con vigore il rispetto dei trattati internazionali anche attraverso l'ausilio dell'Alto Rappresentante per le Politiche di Sicurezza dell'Unione Europea dell'Onu".
CUPA: proseguono le attività d'aula dei master
Proseguono le attività d'aula e i seminari del Master II livello in "Ricercatore Esperto di Nanotecnologie e Nanomateriali per i Beni Culturali presso la sede del Polo Universitario della Provincia di Agrigento organizzato Prof.ssa Patrizia Livreri, dalla responsabile delle Attività Esterne Arch. Federica Fernandez e dal Segretario amministrativo Rag. Matteo Lo Raso. Lunedì 19 Marzo 2012 dalle ore 13.00 alle ore 18.00 è previsto l'intervento del Prof. Ulderico Santamaria, Direttore dei Laboratori Scientifici dei Musei Vaticani che terrà un Seminario sulle tecnologie innovative per la conservazione dei Beni Culturali.
Sicilia24h
Consiglio Provinciale convocato il 27 marzo
Nuova convocazione del Consiglio Provinciale, decisa dal Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi, per il 27 marzo alle ore 18:00, nella sala Silvia Pellegrino. La convocazione è stata concordata nell'ultima riunione della commissione dei Capigruppo. Ventisei i punti inseriti all'ordine del giorno.
L'ordine del giorno, dopo la lettura ed approvazione del verbale delle sedute precedenti e le comunicazioni del Presidente Buscemi prevede la discussione della interrogazione del Cons. Lazzano sulla situazione degli Istituti Scolastici Fermi e Bonachia di Sciacca e della mozione dei Consiglieri Ivan Paci, Mario Lazzano, Giuseppe Picone e Roberto Gallo, relativa alla riduzione dei costi della politica.
Successivamente sarà discussa la proposta n. 01 del 20/01/12 del settore politiche del lavoro riguardante la modifica della deliberazione del Consiglio Provinciale per l'approvazione del nuovo schema dello statuto del Consorzio Universitario della provincia di Agrigento. Tra le novità introdotte la riduzione dei componenti del Consiglio di Amministrazione da 9 a 5, come previsto dalle nuove norme in materia. Sarà discussa, inoltre, la relazione del presidente del I^ semestre 2011.
Ventuno sono, invece, i debiti fuori bilancio da approvare, a seguito di sentenze della magistratura, per un totale di, circa, 150 mila euro.
Marò detenuti in India. La Giunta della Provincia scrive a Napolitano
La Giunta della Provincia Regionale di Agrigento ha inviato, questa mattina, una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti, al Ministro degli Interni, Anna Maria Cancellieri, al Ministro degli Affari Esteri , Giulio Terzi ed al Ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola.
"Con grande emozione - scrivono gli assessori - la Giunta della Provincia Regionale di Agrigento pone al centro dell'attenzione la campagna dì solidarietà e sensibilizzazione, avviata dal nostro Presidente Prof. Eugenio D'Orsi, denominata "Liberiamoli", nei confronti dei due fanti di marina del Reggimento San Marco, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, che da diversi giorni sono detenuti in India per le tristi vicende conosciute.
La Giunta Provinciale -continuano- solidarizza con le Forze Armate italiane, ed in particolar modo con il corpo dei Lagunari del Reggimento San Marco, e nello stesso tempo intende spronare il mondo politico e sociale a lanciare un forte monito a favore dei nostri militai così da risvegliare le coscienze del nostro popolo e stimolare l'orgoglio di essere cittadini italiani.
Siamo consapevoli che i valori della tradizione italiana sono incarnati anche in una divisa il cui valore significa coraggio, audacia, dignità, orgoglio e capacità di affrontare i compiti a cui sono demandati in nome della nostra Patria.
Una iniziativa simbolica -conclude la Giunta - che vuole al tempo stesso impegnare il Governo affinché sì moltiplichino gli sforzi per garantire la liberazione dei due Marò e far si che ritornino in Italia.
Alle Illustri autorità si chiede di sollecitare con vigore il rispetto dei trattati internazionali anche attraverso l'ausilio dell'Alto Rappresentante per le Politiche di Sicurezza dell'Unione Europea dell'Onu".
Agrigentooggi
Da Agrigento parte una proposta di collaborazione tra Università e Accademie di Belle Arti
di Redazione
Durante una delle ultime sedute del Consorzio Universitario si è discusso sulle proposte avanzate dal dott. Aldo Capitano congiuntamente con il prof. Enzo Gennaro, al fine di determinare un' interfaccia collaborativa tra il Consorzio Universitario e l'Università di Architettura e Archeologia e le Accademie delle Belle Arti, con la possibilità di realizzare posti di lavoro , per talenti nel campo del restauro e della creazione di opere d'arte, riproduzioni o ricostruzioni di restauro di copie del passato archeologico (vasi attici di epoca ellenistico - romana ) o architetture di epoca più recente (riproduzioni di porticati in rame o in bronzo) e opere contemporanee.
"Il tutto - sostiene il consigliere d'amministrazione del CUPA - potrebbe essere fucina di una intensa attività, la fonderia e le Maestranze che dal 1950 ai giorni nostri,ci sono state depredate ed esportate al Nord italia e all'estero".
L'idea del dott. Aldo Capitano è quella di proporre oltre al laboratorio di restauro, portare avanti l'idea del famoso artista Enzo Gennaro di fama nazionale, ricondotta alla possibilità di creare una fonderia. Nell'incontro avuto con il Presidente Jopseph Mifsud, il dott. Capitano ha evidenziato la proposta del laboratorio di fonderia del maestro Gennaro ed ha avanzato l'idea del laboratorio permanente del restauro dei vasi attici ellenistico romani , oltre a quelli da realizzare di tempi contemporanei che potrebbero essere venduti dagli stessi talenti, in seno ad una cornice commerciale che potrebbe sorgere come appendice della università.
Il tutto dovrebbe nascere , come ha detto il Presidente Mifsud che ha subito accolto positivamente la proposta, tra un protocollo d'intesa tra il prof. Enzo Gennaro Presidente dell'Accademia delle Belle Arti e il Presidente del Consorzio Universitario prof. Joseph Mifsud che nell'ultima riunione dei componenti del Consorzio Universitario hanno approvato l'idea di Aldo Capitano di portare avanti queste proposte con le possibilità di attivare le possibilità che la Comunità Europea mette a disposizione per le realizzazioni di un certo tenore e rilievo.