LA SICILIA
Nasce il dipartimento uffici stampa
Assostampa. Dovrà monitorare la situazione negli enti locali e combattere casi di abusivismo
E' stato costituito, ufficialmente, il dipartimento "Uffici Stampa" della Sezione di Agrigento dell'Associazione Siciliana della Stampa.
Alla prima riunione erano presenti il Vice segretario dell'Assostampa Angelantonio Palillo e i giornalisti Arturo Attanasio (Comune di Agrigento) , Rita Baio (Girgenti acque), Vittorio Alfieri (Provincia Regionale), Franco Morello (Comune di Licata) e Leonardo Guida (Asp 1). Quest'ultimo è stato nominato all'unanimità, coordinatore del dipartimento.
Durante questo primo incontro sono stati affrontati i temi legati alla istituzione e al funzionamento degli uffici stampa negli Enti Pubblici e nelle strutture private, con particolare riferimento all'utilizzo di personale non iscritto all'ordine dei giornalisti che rappresenta una palese violazione delle norme sulla professione giornalistica.
Il dipartimento avvierà il monitoraggio degli uffici stampa all'interno delle pubbliche amministrazioni per verificare il grado di attuazione della legge 150 del 2000 e favorire percorsi per l'eventuale inserimento di giornalisti all'interno di quegli Enti che non si sono ancora dotati di un ufficio stampa.
Si è parlato anche della possibilità di creare una cooperativa formata da giornalisti disoccupati per affiancate quegli enti e quelle strutture private che vogliono informare i cittadini in
maniera corretta e non possono però assumere personale a tempo indeterminato.
Sarà fatto un censimento e saranno diffìdati i comuni e gli Enti che, senza avere propri giornalisti nella pianta organica, inviano alle redazioni degli organi di informazioni i "comunicati stampa".
L'incontro è servito, anche, per fare il punto sulla riforma per il riordino dell'ordine professionale che vedrà la chiusura dell'albo dei pubblicisti e la trasformazione in professionisti di coloro che svolgono in maniera esclusiva la professione giornalistica attraverso un percorso formativo ancora in via di definizione.
C.MI
PROVVEDITORATO AGLI STUDI
La Provincia richiede i suoi locali
La Provincia Regionale ha bisogno dei locali in atto occupati dall'Ufficio scolastico provinciale (sostanzialmente il vecchio Provveditorato agli studi) e quindi quanto prima inviterà quest'ultimo organismo a traslocare, ma sta provvedendo a reperire l'immobile da destinare a nuova sede della massima rappresentanza del ministero dell'istruzione nel territorio agrigentino.
Il problema è che l'ente presieduto da Eugenio D'Orsi ha i propri uffici sparsi in varie sedi ed ha anche bisogno di nuovi spazi per sistemare adeguatamente il proprio apparato burocratico, specialmente dopo che - alla fine del 2011 - ha dovuto lasciare al Comune l'ex caserma dei vigili del fuoco. Da qui l'esigenza di tornare ad avere la disponibilità dei locali attualmente occupati dall'ex provveditorato agli studi. Si tratta di parecchie stanze che significherebbero una vera e propria boccata d'ossigeno per i dipendenti della Provincia i quali nella zona troverebbero anche una discreta possibilità di parcheggio.
Rimane il problema di sistemare l'Ufficio scolastico provinciale ed a tal fine è stato emesso un apposito avviso pubblico. Sostanzialmente si cerca un immobile la cui consistenza deve essere compresa tra i 1500 ed i 2000 metri quadrati per un numero di postazioni di lavoro non inferiore ad 80, variamente modulabili anche con pareti attrezzate. Deve avere anche adeguati spazi per una sala riunioni nonché locali di adeguate dimensioni da destinare ad archivio e depositi, aventi la possibilità di accesso carrabile dall'esterno, oltre una distribuzione razionale dei locali su di un unico piano o con continuità e possibilità di garantire un collegamento orizzontale/verticale e di installazione di tramezzature mobili che consentano modifiche alle dimensioni delle stanze. I nuovi locali devono avere una propria autonomia funzionale ed essere dotati di accessi indipendenti da eventuali patti condominiali e devono essere adeguatamente collegati dai mezzi pubblici di trasporto. li canone di locazione dovrà essere inferiore o uguale a quello determinato con l'applicazione del valore della zona e microzona così come individuato dall'Agenzia per il territorio nella banca delle quotazioni immobiliari, A tal proposito nello stesso avviso viene indicata la tabella con i valori attribuiti alle diverse zone della città. Le ditte proprietarie di immobili aventi i requisiti necessari ed interessate all'avviso potranno far pervenire le proprie offerte alla Provincia entro il 16aprile.
SALVATORE FUCÀ
La lezione del prof D'Orsi Liceo classico Empedocle. Ha concluso il corso di giornalismo
Si è concluso stamattina presso l'aula magna del liceo classico Empedocle di Agrigento il ciclo di incontri mirati alla formazione giornalistica indirizzato agli alunni delle classi ginnasiali e liceali promosso dalla provincia regionale di Agrigento. Alla cerimonia conclusiva, hanno partecipato il segretario provinciale dell'Assostampa Stelio Zaccaria, il presidente della provincia Eugenio D'Orsi, i giornalisti Annarita Di Leo, Vittorio Alfieri e il dirigente scolastico dell'Empedocle, Anna Maria Sermenghi.
Quest'ultima, a inizio cerimonia, parlando agli alunni ha illustrato in che modo la cultura classica sia importante per aspirare a diventare un giornalista, magari di successo. Nel corso della mattinata è intervenuto anche il presidente D'Orsi che si è ritrovato a fare i conti con le domande, in alcuni casi pungenti, postegli da alcuni ragazzi che aspirano alla carriera giornalistica. Domande come ad esempio: «Come ci può convincere a rimanere nella nostra terra e a non emigrare?» a ancora «Anche lei ha fatto il liceo classico, la cultura dei nostri antenati le è stata utile in campo politico? Domande a cui il presidente ha dato immediata risposta raccontando anche un pezzo abbastanza commovente della sua vita riuscendo a cogliere una surreale attenzione nei ragazzi che alla fine del suo discorso hanno commentato: «è il primo politico che ho ascoltato senza annoiarmi».
Al segretario dell'Assostampa provinciale Stelio Zaccaria è stato chiesto a quali difficoltà potrebbe andare incontro un giovane che gi da adesso vorrebbe intraprendere la carriera giornalistica oppure «Il mondo del giornalismo è cambiato molto negli ultimi 27 anni». Ha risposto Zaccaria «un tempo avere un articolo sull'unica pagina dedicata ad Agrigento dal quotidiano era quasi un'impresa, oggi con la tecnologia è sicuramente tutto molto più facile. Ma non è la tecnologia che fa diventare un bravo giornalista. Purtroppo ad Agrigento si sta diffondendo molto il copia e in- colla e a volte non si distingue colui che si sveglia nel cuore della notte per essere tra i primi sulla notizia da colui che si sveglia tranquillamente la mattina e aggiorna da casa una sua pagina copiando dagli altri".
Alla fine della mattinata la preside del Liceo Agrigentino ha fatto ai suoi ragazzi l'augurio di una brillante carriera giornalistica sempre facendola precedere dallo studio che si trova alla base di ogni cosa.
GABRIELE TERRANOVA
IL FAI HA ORGANIZZATO tre giorni di manifestazioni con visite guidate nei luoghi più interessanti della città
Tornano le giornate di Primavera
Venerdì prenderà avvio la XX giornata di Primavera Fai 2012. Un ricco programma, con annesse manifestazioni collaterali, che sarà presentato questa mattina alle 10.30 all'ex Collegio dei Filippini. Da venerdì a domenica 25 marzo, dalle 9 alle 13, visite guidate presso i vari monumenti,edifici , chiese e tesori agrigentini , come il giardino della Kolymbetra. "Girgenti e le sue perle: itinerario tra chiese e palazzi dell'antico borgo": questo percorso permetterà ai partecipanti di effettuare un viaggio storico nel centro città. Mete di questo itinerario: chiesa di Santo Spirito, chiesa di s. Maria del Soccorso, Porta di Ponte, le facciate di diversi edifici storici della via Atenea, di via Gamez, di via San Girolamo, di Piano Sanzo e vie Neve (ospedale 5. Giovanni di Dio, Palazzo Borsellino, palazzo Carbonaro, palazzo Sala, palazzo Costa, palazzo Gamez, palazzo Lazzarini del Campo, palazzo Tomasi, palazzo Xerri e palazzo Maganzi).
Infine si visiteranno il Monastero ed ex carcere di San Vito, l'alloggio Prefettizio, la Scala Reale e la Prefettura.
Per questi luoghi le visite guidate si svolgeranno dalle 9 alle 13, inoltre vi sarà la presenza di apprendisti ciceroni delle scuole Garibaldi, Pascoli, Castagnolo, Pirandello, Reale; e altri ciceroni del liceo classico Empedocle, del liceo Scientifico Majorana e del Leonardo, del liceo Scientifico e delle scienze umane Politi, del Foderà, dell'Itc Sciascia, dell'ipia Fermi e dell' istituto Comprensivo Garibaldi di Realmonte.
Le manifestazioni collaterali riguarderanno l'esposizione delle esercitazioni di restauro sull'ex carcere San Vito svolte nel laboratorio di restauro, teorie e storia del restauro della facoltà di architettura; a cui si aggiunge l'esposizione degli elaborati storico urbanistici realizzati dalla Soprintendenza.
Al Giardino della Kolymbetra le iniziative sono previste per sabato e domenica dalle 10 alle 17: corsie preferenziali per gli iscritti al fai con possibilità di aderite in loco, visite guidate anche in lingua inglese e francese e domenica concerti mattina e pomeriggio dell'orchestra interscolastica presso l'area del Tempio di Vulcano.
Le visite delle scuole organizzate per sabato mattina dovranno essere prenotate entro venerdì al numero della biglietteria del giardino della Kolymbetra 335 1229042.
CHIARA MIROTTA
AMMINISTRATIVE. A maggio si voterà in 14 Comuni. I nomi di chi già è sceso in campo
Provincia in fermento
Sono 14, compreso il capoluogo, i comuni dell'agrigentini dove la campagna elettorale è ormai entrata nel vivo e dove sono incorso di definizione le candidature per l'elezione dei nuovi sindaci e dei ripetitivi consigli comunali. Di Agrigento ci occupiamo con servizi a parte mentre qui facciamo una rapida carrellata sulle altre realtà della provincia dove il Se 7maggio si andrà alle urne.
Ad Aragona sono ormai ben definite due candidature che sembrano destinate a rimanere uniche. Si tratta di quella dell'imprenditore Giuseppe Pendolino, di estrazione Mpa ed appoggiato oltre che dal partito del governatore Lombardo anche dal Pd, da una lista civica e dal sindaco uscente Alfonso Tedesco, e di quella di Totò Parello che sarà sostenuto da Udc, Pdl, Fli, Grande Sud e da una lista civica. Non aveva intenzione di ricandidarsi invece il sindaco di Bivona, Giovanni Panepinto, ma pare che le sollecitazioni del suo partito e degli alleati siano molto forti, per cui tra oggi e domani potrebbe maturare qualche novità. Per il resto in paese c'é il silenzio assoluto, i partiti sono sparpagliati e non si fanno altri nomi. La soluzione finale potrebbe essere quella delle liste civiche.
A Campobello di Licata Udc, Fli, Campobello Libera, Autonomisti Forti e Liberi hanno ufficialmente e unitariamente hanno designato a candidato sindaco Giovanni D'Angelo, attualmente consigliere provinciale. Pare certa anche la candidatura di Giovanni Picone, ragioniere, sostenuto dal Pd e, probabilmente, anche dal Mpa.
Si ricandida a Casteltermini il sindaco uscente Nuccio Sapia che sarà sostenuto da una coalizione composta con Pid, Mpa, Pdl, Pd, Grande Sud ed alcune liste civiche. Solo dall'Udc sarà sostenuto il pensionato Stefano Licata, mentre l'altro ieri sera in consiglio comunale ha annunciato la propria candidatura il consigliere Sebastiano Infantino con una lista civica.
E veniamo a Cattolica Eraclea dove si profilano tre candidature, almeno per il momento. Ormai da tempo è stata annunciata quella di Nicolò Termine, sostenuto da Pd, Grande Sud e rappresentanti della Società civile. Poi c'é quella di Giovanni Gentile, alternativa ai partiti politici, sostenuto da una lista civica. Ultima in ordine di tempo la candidatura di Giuseppe Di Benedetto, sostenuto da FDli, Mpa e Pdl.
Favorito a Comitini il candidato sostenuto dal sindaco uscente Nino Contino. Si tratta di Felice Raneri che avrà di fronte lo studente in architettura Salvatore Bruno, sostenuto da una lista composta in prevalenza da donne.
Sono quattro, ma potrebbero essere anche cinque, invece i candidati a Lampedusa. A parte il sindaco uscente Bernardino De Rubeis, sostenuto da una civica vicina al terzo polo, risono altri due ex sindaci: Bruno Siragusa (in carica dal 2002 al 2007) vicino al Pdl e sostenuto da una civica e Totò Martello (sindaco fino al 2002) con una civica anch'essa di ispirazione Pd. C'é poi Pina Nicolini, direttrice della riserva Marina di Legambiente. Infine potrebbe aggiungersi Maurizio Mario Di Malta anch'egli con una civica.
Già ufficializzate le candidature a Montallegro, dove saranno di fronte il veterinario Giovanni Piruzza, sostenuto da Grande Sud, Udc e Pli, oltre a rappresentanti della società civile, ed il sindacalista Pietro Baglio sostenuto dal Pd. Potrebbe spuntare all'ultimo minuto una terza candidatura e si fa il nome dell'ex sindaco Roberto Caruana del Mpa.
Tutto fermo, ma solo in apparenza, invece a Racalmuto dove in realtà qualcosa si muove sotto traccia, Il funzionario regionale Lillo Alaimo Di Loro sta organizzando una civica dal nome "Racalmuto bene comune" e la stessa cosa sta facendo l'insegnante Sergio Scimé di estrazione Udc con la lista "Diamo una mano". Altro probabile candidato potrebbe essere il commercialista Carmelo Borsellino di estrazione Mpa.
A Raffadali è ormai ufficiale la candidatura del deputato regionale Giacomo Di Benedetto, sostenuto da una coalizione ampia e variegata che comprende Pd, Comunisti italiani, Ode, Mpa, Fli, una civica ed il partito delle Aziende (una lista di imprenditori locali). Dovrebbero opporglisi il consigliere provinciale Francesco La Porta, sostenuto dal Patto per il Territorio, e l'ex assessore comunale Angelo Salerni con una propria lista civica.
A Santa Margherita Belice non si ricandida l'uscente Franco Santoro e sembra certa la candidatura dell'avv. Filippo Barbera con una civica. Disponibile Giorgio Mangiaracina, area di centro.
Partiti principali fermi a Sciacca dove ci sono per il momento solo le candidature dell'imprenditore Enzo Guirreri per Sei e di Pippo Turco per Italia dei Valori. Nel centrodestra alla fine potrebbe spuntarla Fabrizio Di Paola.
A Villafranca Sicula il sindaco uscente Salvatore Di Salvo non ha ancora deciso se candidarsi, mentre il Pd ha già annunciato che sosterrà la candidatura dell'avv. Adriano Mulé. Nessuna certezza invece sul candidato che esprimerà il centrodestra, pare, con una lista civica.
SALVATORE FUCÀ
GIORNALE DI SICILIA
«Non ci saranno assunzioni» È l'annuncio dell'Ato rifiuti
"Non faremo alcuna assunzione, ci piacerebbe dare l'opportunità ai disoccupati di trovare lavoro, ma non solo non siamo in condizione di farlo a causa delle risorse ridotte, ma essendo un ente pubblico vale anche per noi il blocco delle assunzioni deciso a livello nazionale" Ad annunciano, ieri, è stato Rosario Miceli, commissario liquidatore della Dedalo Ambiente "Ormai da giorni - aggiunge Miceli - circolano Voci secondo le quali noi saremmo pronti ad assumere del personale Sono destituite da ogni fondamento. Piuttosto intendo diffidare chiunque abbia messo in giro queste voci, false e tendenziose dal continuare a farlo. Non sappiamo chi fa circolare annunci non veritieri, ma siamo pronti a denunciarli qualora li Scoprissi. mo". A sostegno delle proprie tesi il commissario liquidato dell'Ato ha ribadito che "non saranno sostituiti gli operatori ecologici, o altro personale, che andranno in pensione. Figuratevi, perciò, se siamo in grado di fare altre assunzioni".
(AAU)
UNIVERSITA'. Incontro al Polo con il direttore dei Musei vaticani
Si è tenuto al Palo Universi tana di Agrigento un seminano dal Prof. Ulderico Santamaria, direttore dal Laboratori Scientifici dei Musei Vaticani. L'iniziati.. va si inserisce nell'ambito delle attività d'aula e dei seminari del Master II livello in "Ricercatore Esperto di Nanotecnologie e Nanomateriali».
PROVINCIA
Mozione per salvare il giudice di Pace a Casteltermini
Il presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha inviato una nota al Ministero della Giustizia, con la quale ha trasmesso l'ordine del giorno, proposto dal consigliere Arturo Ripepe, riguardante la chiusura dell'Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini", approvato all'unanimità dal Consiglio Provinciale nella seduta del 28/02/12. L'ordine del giorno - si legge in una nota - invita il Ministero della giustizia a prevedere l'accorpamento degli uffici del Giudice di Pace della zona della montagna e dei circondano della nostra provincia presso l'Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini, in considerazione del fatto che questi ultimi verrebbero inevitabilmente chiusi. L'Ufficio dei Giudice di Pace di Casteltermini è l'unico in provincia ubicato in idonei locali.
PROVINCIA. Come esperto in «Bike Tourism»
L'incarico a Tedesco, è per il progetto Sibit
L'incarico di consulenza affidato al dottor Alessandro Tedesco, pubblicato sul portale della Provincia rientra nell'ambito del progetto "Sibit" programma Italia Malta 2007 - 2013 FSE di cui la Provincia è partner capofila. Lo precisa l'interessato. «Vorrei precisare come sono stati attribuiti titoli agli altri professionisti citati, segnalo che il sottoscritto è dottore in Economia e commercio con Mba ed altri numerosi titoli. La mia non è una nomina della Provincia ma incaricato esperto del Sibit di cooperazione transfrontaliera Italia - Malta. In sostanza il sottoscritto non è un consulente del Presidente, ma del Sibit. I requisiti per cui sono stato selezionato non sono l'esperienza in campo turistico, incremento dei flussi turistici, e predisposizione di pacchetti turistici» bensì esperienza in Bike Tourism, Turismo Sportivo e Ciclo Turismo. Il punteggio a me riconosciuto si riferisce, oltre che alla mia professionalità e competenze, alla mia decennale, riconosciuta, comprovata, collaudata e stimata esperienza nel cicloturismo». (PAPI)
"Insostenibili 22mila precari"
Congelate le stabilizzazioni
Insorgono i sindaci: "Dimostreremo che le nostre piante organiche sono all'osso"
I sindacali sono pronti alla mobilitazione, i sindaci temono un'emergenza sociale. 11 caso precari esplode a 24 ore dall'indagine della Corte dei Conti: all'Ma sono già state congelate le norme su stabilizzazioni e rinnovi in attesa di un intervento dello Stato.
I magistrati contabili hanno ritenuto insostenibili finanziariamente le 22 mila stabilizzazioni in programma negli enti locali. Secondo la sezione di Controllo, presieduta da Rita Arrigoni, i precari non entrerebbero nell'amministrazione in base a reali esigenze, bloccherebbero per decenni la spesa riducendo le risorse per i servizi e saturerebbero il mercato del lavoro nei pubblico impiego.
Dall'indagine del magistrato (Giuseppa Cernigliaru l'immagine che viene fuori è quella di Comuni trasformati nell'unica vera industria del territorio. Stipendifici che costano dai 260 ai 300 milioni all'anno. I.'indagine cita una statistica statale: nel 2009 Roma chiese a tutte le amministrazioni nazionali i dati dei soli precari stabilizzabili. Premesso che non tutte le amministrazioni hanno risposto, è risultato che in Italia gli stabilizzabili sono 15.746 mentre nella sola Sicilia sono 18.521.
Perla Corte «i soggetti regolarizzabili io Sicilia sono notevolmente eccedenti rispetto ai posti disponibili, che ammonterebbero a 5.325. E un dato contestato dall'Anci, l'associazione dei sindaci siciliani: «Stiamo conducendo un nostro monitoraggio - anticipa il presidente Giacomo Scala - che dimostrerà che in ogni pianta organica di qualsiasi Comune è libera al- meno la metà dei posti».
L'indagine della Corte dei Conti cita anche un secondo dato fornito dalla Ragioneria generale dello Stato. In questo caso è stato fatto un conto di tutti i precari dei Paese, appartenenti a qualunque categoria o ente. In Italia sono circa 81 mila di cui 45 mila negli enti locali e nelle Regione: «Dunque - scrive la Cernigliaro - i contrattisti degli enti locali siciliani, 21.567 finanziati dalla Regione, sono pari a circa ll 52% di quelli impiegati presso l'intero comparto nazionale».
Un terzo dei precari in Sicilia - rileva la Corte - si trova nei Comuni di piccolissime dimensioni gli altri due terzi si trovano negli enti locali con più di 5 mila abitanti. Negli ultimi anni il semplice sussidio (che va a circa 6 mila Ami) è aumentato del 7% mentre la retribuzione dei Puc è cresciuta del 15%. E così la Corte dei Conti segnala «la criticità derivante dall'eccessivo ricorso al personale contrattista, in alcuni casi assunto in numero eccedente rispetto alla pianta organica e alla stessa consistenza dei dipendenti a tempo indeterminato». E come se i piccoli Comuni funzionassero salo per dare lavoro ai precari visto che »il tendenziale aumento di questa spesa sottrae risorse agli scopi istituzionali».
Questa volta è l'Asael, l'associazione degli amministratori locali, a contestare il dato: «I precari negli enti locali sono insostituibili - sostiene Matteo Cucchiara - perché svolgo m servizi essenziali che non possono essere demandati ad altri. Il governo regionale intervenga per la sai eagoa rdia di questi lavoratori, che rappresentano oltre il 50% del personale in servizio».
Il Movimento giovani lavoratori, il sindacato autonomo più rappresentativo, non ci sta: «Ci sentiamo offesi da questa analisi, come uomini e come lavoratori». Per Massimo Bontempo «la maggior parte di noi lavora da 2O anni in uffici delicatissimi». L'Mgl è pronto a scendere in piazza e chiede l'intervento del governo regionale. L'Anci e l'Asael hanno chiesto a Lombardo no incontro urgente in cui verrà proposto un disegno di legge che introduce le norme per prorogare almeno i contratti a termine». Perchè il problema adesso non è più le stabilizzazione, impedita da norme nazionali (come hanno rilevato la settimana scorsa le Sezioni Riunite della stessa Corte dei Conti),ma anche il semplice rinnovo del contratto. Tuttavia in Finanziaria non ci sarà spazio per queste norme: «La Regione ha pronti i soldi - precisa Riccardo Savona, presidente della commissione Bilancio dell'Ars - ma ora tocca allo Stato varare leggi che permettano di rinnovare almeno i contratti in scadenza entro fine anno». Altrimen1i, avverte l'Anci, sarà emergenza sociale». E anche per questo motivo l'Mpa con Lino Leanza chiede allo Stato di «trovare soluzioni condivise, perchè queste persone hanno maturato un diritto al lavoro in oltre 20 anni.
Agrigentoflash
Raimondo Buscemi invia al Ministero della Giustizia l'ordine del giorno sulla chiusura del Giudice di Pace di Casteltermini
Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha inviato una nota al Ministero della Giustizia, al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale e al Giudice di Pace del comune di Casteltermini, con la quale ha trasmesso l'ordine del giorno, proposto dal cons. Arturo Ripepe, riguardante la chiusura dell'Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini", approvato all'unanimità dal Consiglio Provinciale nella seduta del 28/02/12. L'ordine del giorno del Cons. Ripepe invita il Ministero della Giustizia a prevedere l'accorpamento degli uffici del Giudice di Pace della zona della montagna e del circondario della nostra provincia presso l'Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini, in considerazione del fatto che questi ultimi verrebbero inevitabilmente chiusi, in applicazione della Legge n.148 del 2011 che converte il D.L. 138/2011. L'ordine del giorno trova una ulteriore motivazione nella circostanza che l'Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini è l'unico in provincia ubicato in idonei locali, di proprietà statale, su cui grava un vincolo di destinazione d'uso a favore dell'Amministrazione giudiziaria. Quindi l'ufficio di Casteltermini non incide, come spese di locazione, sul bilancio dello Stato e che, pertanto, dalla sua chiusura non si realizza alcun risparmio di spese, come previsto dalla legge. Inoltre il comune di Casteltermini è disposto a continuare a sostenere le restanti spese di gestione dell'Ufficio. Infine viene evidenziato, nell'ordine del giorno, il fatto che i Giudici di Pace sono i giudici più vicini alla cittadinanza, perché si occupano di "cause minori" che poi sono quelle che più affliggono i cittadini e che i cittadini, in alcuni casi, possono anche difendersi da soli senza l'assistenza di un legale, giustificando la necessità di mantenere aperto l'ufficio di Casteltermini.
Agrigentonotizie
Liceo "Empedocle": concluso il corso di giornalismo, D'Orsi incontra la redazione
Il progetto "Dai graffiti ad internet: le nuove frontiere dell'informazione" era nato per creare una fattiva collaborazione tra l'ente provincia e l'istituto e formare i ragazzi
di Redazione 20/03/2012
L'incontro al liceo Si è concluso il corso di giornalismo "Dai graffiti ad internet: le nuove frontiere dell'informazione" organizzato al liceo classico "Empedocle" di Agrigento e nato da un'idea del presidente della Provincia Eugenio D'Orsi. E proprio D'Orsi, questa mattina, ha incontrato Rita Daila Costa, Federica Arancio, Simona Marrale, Lade Gambino, Flavia Guarenti, Miriam Scalise, Martina Puccio, Maria Clara Boccadutri, Davide Lombardo, Luigi Moschiera, Alessandro Basta, Simona Lorenzano, Mario Alletto, Marcello Carapezza ed Adriana Russo, i ragazzi della redazione giornalistica dell'istituto superiore agrigentino.
"Abbiamo pensato - ha affermato il presidente quando ha presentato il progetto - di utilizzare le professionalità del nostro ufficio stampa e la rivista settimanale dell'Ente 'Agrigento Nuove Ipotesi' per avviare un percorso formativo rivolto ai ragazzi, i quali, attraverso i loro articoli, possono trasmetterci nuovi stimoli e suggerimenti per sviluppare un'innovativa azione sociale, culturale e di politica giovanile".
Alla cerimonia di conclusione hanno preso parte il segretario provinciale di Agrigento della Fnsi-Associazione siciliana della stampa, Stelio Zaccaria, e la dirigente scolastica Anna Maria Sermenghi.
Agrigentoweb
Al Liceo Empedocle incontro col "giornalismo"
I giovani aspiranti giornalisti del Liceo "Empedocle" di Agrigento hanno concluso il loro corso "Dai graffiti ad internet: le nuove frontiere dell'informazione".
All'ultimo incontro ha partecipato il presidente della Provincia che ha incontrato Rita Daila Costa, Federica Arancio, Simona Marrale, Lade Gambino, Flavia Guarenti, Miriam Scalise, Martina Puccio, Maria Clara Boccadutri, Davide Lombardo, Luigi Moschiera, Alessandro Basta, Simona Lorenzano, Mario Alletto, Marcello Carapezza ed Adriana Russo, i ragazzi della redazione giornalistica dell'istituto superiore agrigentino.
Alla cerimonia di conclusione hanno preso parte il segretario provinciale di Agrigento della Fnsi-Associazione siciliana della stampa, Stelio Zaccaria, e la dirigente scolastica Anna Maria Sermenghi.
DALLA PROVINCIA | Buscemi invia al Ministero della Giustizia l'ordine del giorno sulla chiusura del Giudice di Pace di Casteltermini
Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha inviato una nota al Ministero della Giustizia, al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale e al Giudice di Pace del comune di Casteltermini, con la quale ha trasmesso l'ordine del giorno, proposto dal cons. Arturo Ripepe, riguardante la chiusura dell'Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini", approvato all'unanimità dal Consiglio Provinciale nella seduta del 28/02/12.
L'ordine del giorno del Cons. Ripepe invita il Ministero della Giustizia a prevedere l'accorpamento degli uffici del Giudice di Pace della zona della montagna e del circondario della nostra provincia presso l'Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini, in considerazione del fatto che questi ultimi verrebbero inevitabilmente chiusi, in applicazione della Legge n.148 del 2011 che converte il D.L. 138/2011.
L'ordine del giorno trova una ulteriore motivazione nella circostanza che l'Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini è l'unico in provincia ubicato in idonei locali, di proprietà statale, su cui grava un vincolo di destinazione d'uso a favore dell'Amministrazione giudiziaria.
Quindi l'ufficio di Casteltermini non incide, come spese di locazione, sul bilancio dello Stato e che, pertanto, dalla sua chiusura non si realizza alcun risparmio di spese, come previsto dalla legge.
Inoltre il comune di Casteltermini è disposto a continuare a sostenere le restanti spese di gestione dell'Ufficio.
Infine viene evidenziato, nell'ordine del giorno, il fatto che i Giudici di Pace sono i giudici più vicini alla cittadinanza, perché si occupano di "cause minori" che poi sono quelle che più affliggono i cittadini e che i cittadini, in alcuni casi, possono anche difendersi da soli senza l'assistenza di un legale, giustificando la necessità di mantenere aperto l'ufficio di Casteltermini.
UNIVERSITA' | Polo Universitario. Il Direttore dei laboratori dei Musei Vaticani ieri ad Agrigento
Si è tenuto ieri pomeriggio al Polo Universitario di Agrigento un seminario del Prof. Ulderico Santamaria, direttore dei Laboratori Scientifici dei Musei Vaticani.
L'iniziativa si inserisce nell'ambito delle attività d'aula e dei seminari del Master II livello in "Ricercatore Esperto di Nanotecnologie e Nanomateriali per i Beni Culturali presso la sede del Polo Universitario della Provincia di Agrigento organizzato dalla Prof.ssa Patrizia Livreri, dalla responsabile delle Attività Esterne Arch. Federica Fernandez e dal Segretario amministrativo Rag. Matteo Lo Raso.
Santamaria, nel suo intervento, ha parlato di tecnologie innovative per la conservazione dei Beni Culturali soffermandosi, in particolar modo, sulle emergenze architettoniche delle colonne doriche della Valle dei templi di Agrigento e sui reperti museali conservati nelle gallerie espositive agrigentine.
L'incontro ha catturato l'interesse dei discenti che, con grande attenzione, hanno seguito la relazione interagendo con il cattedratico a cui hanno posto, infine, numerose domande .
Ancora una volta il Polo Universitario di Agrigento si conferma centro culturale e scuola di alta formazione della Sicilia e del Mediterraneo.
Infoagrigento
Provincia: Buscemi invia al Ministero della Giustizia l'ODG sul Giudice di Pace di Casteltermini
Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha inviato una nota al Ministero della Giustizia, al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale e al Giudice di Pace del comune di Casteltermini, con la quale ha trasmesso l'ordine del giorno, proposto dal cons. Arturo Ripepe, riguardante la chiusura dell'Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini", approvato all'unanimità dal Consiglio Provinciale nella seduta del 28/02/12.
L'ordine del giorno del Cons. Ripepe invita il Ministero della Giustizia a prevedere l'accorpamento degli uffici del Giudice di Pace della zona della montagna e del circondario della nostra provincia presso l'Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini, in considerazione del fatto che questi ultimi verrebbero inevitabilmente chiusi, in applicazione della Legge n.148 del 2011 che converte il D.L. 138/2011.
L'ordine del giorno trova una ulteriore motivazione nella circostanza che l'Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini è l'unico in provincia ubicato in idonei locali, di proprietà statale, su cui grava un vincolo di destinazione d'uso a favore dell'Amministrazione giudiziaria.
Quindi l'ufficio di Casteltermini non incide, come spese di locazione, sul bilancio dello Stato e che, pertanto, dalla sua chiusura non si realizza alcun risparmio di spese, come previsto dalla legge.
Inoltre il comune di Casteltermini è disposto a continuare a sostenere le restanti spese di gestione dell'Ufficio.
Infine viene evidenziato, nell'ordine del giorno, il fatto che i Giudici di Pace sono i giudici più vicini alla cittadinanza, perché si occupano di "cause minori" che poi sono quelle che più affliggono i cittadini e che i cittadini, in alcuni casi, possono anche difendersi da soli senza l'assistenza di un legale, giustificando la necessità di mantenere aperto l'ufficio di Casteltermini.
CUPA: il Direttore dei laboratori dei Musei Vaticani ieri ad Agrigento
Si è tenuto ieri pomeriggio al Polo Universitario di Agrigento un seminario del Prof. Ulderico Santamaria, direttore dei Laboratori Scientifici dei Musei Vaticani.
L'iniziativa si inserisce nell'ambito delle attività d'aula e dei seminari del Master II livello in "Ricercatore Esperto di Nanotecnologie e Nanomateriali per i Beni Culturali presso la sede del Polo Universitario della Provincia di Agrigento organizzato dalla Prof.ssa Patrizia Livreri, dalla responsabile delle Attività Esterne Arch. Federica Fernandez e dal Segretario amministrativo Rag. Matteo Lo Raso.
Santamaria, nel suo intervento, ha parlato di tecnologie innovative per la conservazione dei Beni Culturali soffermandosi, in particolar modo, sulle emergenze architettoniche delle colonne doriche della Valle dei templi di Agrigento e sui reperti museali conservati nelle gallerie espositive agrigentine.
L'incontro ha catturato l'interesse dei discenti che, con grande attenzione, hanno seguito la relazione interagendo con il cattedratico a cui hanno posto, infine, numerose domande .
Ancora una volta il Polo Universitario di Agrigento si conferma centro culturale e scuola di alta formazione della Sicilia e del Mediterraneo.
Sicilia24h
Chiusura Giudice di Pace di Casteltermini, Buscemi scrive a Ministero della Giustizia
Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha inviato una nota al Ministero della Giustizia, al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale e al Giudice di Pace del comune di Casteltermini, con la quale ha trasmesso l'ordine del giorno, proposto dal cons. Arturo Ripepe, riguardante la chiusura dell'Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini", approvato all'unanimità dal Consiglio Provinciale nella seduta del 28/02/12.
L'ordine del giorno del Cons. Ripepe invita il Ministero della Giustizia a prevedere l'accorpamento degli uffici del Giudice di Pace della zona della montagna e del circondario della nostra provincia presso l'Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini, in considerazione del fatto che questi ultimi verrebbero inevitabilmente chiusi, in applicazione della Legge n.148 del 2011 che converte il D.L. 138/2011. L'ordine del giorno trova una ulteriore motivazione nella circostanza che l'Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini è l'unico in provincia ubicato in idonei locali, di proprietà statale, su cui grava un vincolo di destinazione d'uso a favore dell'Amministrazione giudiziaria.
Quindi l'ufficio di Casteltermini non incide, come spese di locazione, sul bilancio dello Stato e che, pertanto, dalla sua chiusura non si realizza alcun risparmio di spese, come previsto dalla legge.
Inoltre il comune di Casteltermini è disposto a continuare a sostenere le restanti spese di gestione dell'Ufficio. Infine viene evidenziato, nell'ordine del giorno, il fatto che i Giudici di Pace sono i giudici più vicini alla cittadinanza, perché si occupano di "cause minori" che poi sono quelle che più affliggono i cittadini e che i cittadini, in alcuni casi, possono anche difendersi da soli senza l'assistenza di un legale, giustificando la necessità di mantenere aperto l'ufficio di Casteltermini.
Perla città
Buscemi invia al Ministero della Giustizia l'odg sulla chiusura del Giudice di Pace di Casteltermini
di Redazione
Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha inviato una nota al Ministero della Giustizia, al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale e al Giudice di Pace del comune di Casteltermini, con la quale ha trasmesso l'ordine del giorno, proposto dal cons. Arturo Ripepe, riguardante la chiusura dell'Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini", approvato all'unanimità dal Consiglio Provinciale nella seduta del 28/02/12.
L'ordine del giorno del Cons. Ripepe invita il Ministero della Giustizia a prevedere l'accorpamento degli uffici del Giudice di Pace della zona della montagna e del circondario della nostra provincia presso l'Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini, in considerazione del fatto che questi ultimi verrebbero inevitabilmente chiusi, in applicazione della Legge n.148 del 2011 che converte il D.L. 138/2011.
L'ordine del giorno trova una ulteriore motivazione nella circostanza che l'Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini è l'unico in provincia ubicato in idonei locali, di proprietà statale, su cui grava un vincolo di destinazione d'uso a favore dell'Amministrazione giudiziaria.
Quindi l'ufficio di Casteltermini non incide, come spese di locazione, sul bilancio dello Stato e che, pertanto, dalla sua chiusura non si realizza alcun risparmio di spese, come previsto dalla legge.
Inoltre il comune di Casteltermini è disposto a continuare a sostenere le restanti spese di gestione dell'Ufficio.
Infine viene evidenziato, nell'ordine del giorno, il fatto che i Giudici di Pace sono i giudici più vicini alla cittadinanza, perché si occupano di "cause minori" che poi sono quelle che più affliggono i cittadini e che i cittadini, in alcuni casi, possono anche difendersi da soli senza l'assistenza di un legale, giustificando la necessità di mantenere aperto l'ufficio di Casteltermini.