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Rassegna stampa del 24/25/26 marzo 2012

 

 24/03/12
 

Le Giornate del Fai nel centro storico
Gli studenti «ciceroni» per un giorno
Tredici istituti scolastici coinvolti nell'iniziativa che si concluder domani
È alla riscoperta dei beni monumentali, che punta l'iniziativa del Fai, con le Giornate di Primavera, giunte alla ventesima edizione e promosse dal Fondo Ambiente Italiano, che, contemporaneamente in tutta Italia, prendono avvio oggi, con l'apertura di ben 670 monumenti in tutte le Regioni Italiane. Un'iniziativa che guarda al cuore e al patrimonio delle città, che mira alla conoscenza, mettendo in contatto il visitatore e il bene da scoprire.
L'appuntamento ad Agrigento, ha preso il via ieri, con la partecipazione di ben 13 istituti scolastici, i cui studenti hanno fatto da "Ciceroni", illustrando la storia agrigentina, raccontando e descrivendo i monumenti che la rappresentano, aperti al pubblico per l'occasione. La manifestazione ha preso il via a Porta di Ponte, con un iniziale momento d'accoglienza e l'illustrazione di alcune esposizioni storiche della Città dei Templi. Da qui, un lungo percorso, snodato da Porta di Ponte a via Porcello, passando per i palazzi del salotto cittadino; palazzo Borsellino, palazzo Costa, palazzo Carbonaro Noto e lo stabile del vecchio ospedale di Via Atenea. A illustrare la storia dell'antica struttura, i giovanissimi della scuola media Garibaldi di Realmonte, il primo istituto della Provincia ad aver partecipato all'iniziativa.
Ma per questa edizione 2012, la delegazione agrigentina del Fai, presieduta da Giuseppe Taibi, ha voluto puntare l'accento sul centro storico, a partire dalla chiesa di Santo Spirito, la Badiola, Palazzo I.azzarini, Palazzo Celauro, Palazzo Tomasi, Palazzo Xerry, Palazzo Gamez. Particolare attenzione anche a quei monumenti poco conosciuti o in pessime condizioni di manutenzione, come ci conferma Virginia Bellomo; Responsabile Provinciale Settore Scuola Fai Agrigento: "Lo scopo del Fai è di ritornare al passato, a tutto quello che ci è stato tramandato, a tutto
quello che è abbandonato e va recuperato. E emozionante assistere alla partecipazione di così tanti allievi che hanno studiato e preparato schede, mettendosi in gioco come piccoli docenti». Aperti al pubblico, anche gli appartamenti prefettizi, messi a disposizione dal prefetto Francesca Ferrandino, il Palazzo della Provincia e la sua Scala Reale. Le ottocentesche sale dell'alloggio prefettizio hanno ospitato l'esibizione degli artisti dell'Istituto Musicale Toscanini di Ribera, arricchendo la prima Giornata di Primavera del Fai, con intermezzi musicali tratti dal repertorio classico. Tra i luoghi da visitare, non poteva mancare certo l'ex Carcere di San Vito, un tempo Monastero, oggi annoverato tra i Beni del Cuore del Fai a carattere nazionale. Qui, la Soprintendenza di Agrigento, ha esposto dei pannelli didattici, risultato dei primi studi e ricerche sul complesso architettonico. Tra le 13 scuole partecipanti, oltre all'istituto realmontino, il Politi, la Pascoli, la Castagnolo, il Pirandello, la Reale, l'Empedocle, il Majorana, il Leonardo, il Foderà, lo Sciascia, il Fermi e la Garibaldi, di Agrigento.
Le giornate Fai di Primavera, proseguono oggi e domani. E se ieri, destinatari delle attenzioni dei Ciceroni erano gli studenti delle scuole inferiori, oggi quelli degli istituti superiori e domani i turisti.
CHIARA MANGIONE
 

GIORNALE DI SICILIA
 

Consiglio convocato
La seduta è martedì
Nuova convocazione del Consiglio provinciale, decisa dal presidente Raimondo Buscemi, per il 27 marzo alle 18, nella sala Silvia Pellegrino. La convocazione è stata concordata nell'ultima riunione della commissione dei Capigruppo. Ventisei i punti inseriti all' ordine del giorno, L'ordine del giorno, dopo la lettura ed approvazione del verbale delle sedute precedenti e le comunicazioni del Presidente Buscemi prevede la discussione della interrogazione del consigliere Lazzano sulla situazione degli Istituti Scolastici Fermi e Bonachia di Sciacca e della mozione dei Consiglieri Ivan Paci, Mario Lazzano, Giuseppe Picone e Roberto Gallo, relativa alla riduzione dei costi della politica. Successivamente sarà discussa la proposta del settore politiche del lavoro riguardante la modifica della deliberazione del Consiglio Provinciale per l'approvazione del nuovo schema dello statuto del Consorzio Universitario della provincia di Agrigento. Tra le novità introdotte la riduzione dei componenti del Consiglio di Amministrazione da 9 a 5, come previsto dalle nuove norme in materia. Sarà discussa, inoltre, la relazione del presidente del primo semestre 2011. Ventuno sono, invece, i debiti fuori bilancio da approvare, a seguito di sentenze della magistratura, per un totale di, circa, 150 mila euro.
(PAPI)
 

Agrigentoflash
 

Precari enti locali, Granata: "la mia solidarietà e appoggio"
In seguito alla problematica situazione che sta investendo i precari degli Enti Locali della Regione Sicilia -afferma l'On. Giancarlo Granata- "Vorrei esprimere la mia solidarietà e il mio appoggio a coloro che nell'arco di oltre venti anni hanno dato il loro importante contributo alla pubblica amministrazione". "Queste persone -continua Giancarlo Granata- che da tempo hanno dimostrato la loro competenza, operosità ed efficacia, sono ormai indispensabili per la buona efficienza della macchina amministrativa degli Enti Locali". "Il mio auspicio -conclude l'On. Granata- è che ci si impegni a trovare una soluzione in tempi brevi (anche in deroga al patto di stabilità) e scrivere la parola fine su una situazione insostenibile che dura ormai da troppi anni".
 

 Mario Lazzano scrive al commissario straordinario di Sciacca
Il consigliere provinciale del Pdl, Mario Lazzano, ha scritto una lettera al commissario straordinario del comune di Sciacca Barone, al fine di sollecitare l' apertura del ponte Viadotto Canzalamone ma anche per intervenire sulla vicenda della mancata erogazione idrica alle famiglie residenti Via Cava dei Tirreni Zona Cutrone di Sciacca. "Le chiedo -scrive Lazzano- di far sapere alla Città a mezzo delle testate giornalistiche e le tv locali cosa si sta facendo per quanto sopra esposto".
 

Istituto Toscanini e comune di Favara firmano un protocollo d'intesa
E' stato sottoscritto un importante protocollo d'intesa interistituzionale tra il comune di Favara e Istituto Superiore di Studi Musicali "Toscanini" con sede a Ribera. Nella sede del Palazzo di Città il Sindaco di Favara Rosario Manganella ed il Direttore Claudio Montesano hanno siglato un accordo che prevede la realizzazione in forma permanente di attività di produzione concertistica e di ricerca in campo musicale classico nella storica sede del Castello di Chiaramonte (1270) sede di rappresentanza del Comune che ospita eventi culturali e manifestazioni anche a carattere nazionale. Sarà data priorità alla valorizzazione di giovani promesse favaresi frequentanti con merito l'ISSM Toscanini. Concerti, seminari e laboratori saranno aperti gratuitamente al pubblico fino ad esaurimento di posti secondo un calendario delle iniziative programmate ampiamente pubblicizzato. Presenti alla sigla dell'intesa il Presidente del Consiglio Comunale Leonardo Pitruzzella ed altri autorevoli componenti della Giunta, del Consiglio e della Dirigenza comunale. Il Sindaco Rosario Manganella esprime viva soddisfazione e dichiara: "Grazie alla collaborazione con l'ISSM Toscanini della Provincia Regionale di Agrigento, offriremo ai nostri cittadini gratuiti momenti di alta cultura estesi a chi vorrà visitare Favara ed i suoi storici beni architettonici. Nel contempo contribuiremo a promuovere nel settore della Musica colta i nostri giovani talenti" Il Presidente della Provincia e dell'ISSM Toscanini Eugenio D'orsi commenta: "Un'altra finalità statutaria realizzata, quella di favorire e promuovere la creatività e la libera ricerca ed espressione in campo musicale instaurando rapporti di collaborazione prioritariamente nel territorio provinciale. Altre intese e convenzioni saranno presto stipulate in un susseguirsi di intenso lavoro e contributo socio-culturale da parte del Toscanini"
 

25 marzo
 

LA SICILIA
 

IL CASO. Consorzio Universitario senza bilancio. La Provincia: "Colpa di Comune e Camera di commercio"
"Laureati" in beghe politiche
Il Consorzio universitario per la provincia di Agrigento è praticamente paralizzato perché da due anni (2010 e 2011) non viene approvato il bilancio di previsione.
Lo afferma l'assessore all'università della Provincia regionale Francescocristian Schembri che punta il dito contro gli altri due soci fondatori, Comune e Camera di commercio. «Ogni volta che c'è un'assemblea dei soci per l'approvazione dello strumento finanziario - afferma - i rappresentanti di Comune e Camera sono assenti o comunque fanno mancare i requisiti legali per la validità della seduta. Infatti, secondo quanto stabilito dallo statuto del Consorzio, per l'approvazione del bilancio è necessaria la maggioranza delle quote (che comunque è detenuta dalla Provincia regionale) e la presenza di un altro dei soci fondatori. Dunque mancando i rappresentanti di palazzo dei Giganti e dell'ente camera- le non possiamo fare nulla e da due anni non riusciamo ad approvare il bilancio di previsione. Non solo ma tra poco sarà pronto anche il bilancio 2012 e così gli strumenti da approvare saranno ben tre)).
Ma perché si è determinata questa situazione?
«Pare che reclamino per uno dei due enti la vicepresidenza che invece il Presidente della Provincia ha dato ad una cattedratica, la prof. Cavallaro dell'università di Palermo, visto che il prof. Mifsud non può essere presente tutti i giorni ad Agrigento. Dunque accusano D'Orsi di aver voluto egemonizzare il Cupa e disertano le assemblee. Il risultato è che l'università agrigentina ormai da diversi mesi è nella paralisi)).
Intanto si sta provvedendo a decurtare le indennità del presidente del Cupa, secondo precise disposizioni emesse dalla Corte dei Conti che ha stabilito un tetto massimo di 10 mila euro lordi all'anno per coloro i quali presiedono consorzi. «Abbasseremo le indennità di Mifusd a quello che ci ha detto la magistratura contabile - ha detto Io stesso assessore - anche se il presidente D'Orsi è stato il precursore di questi tagli: non bisogna infatti dimenticare che all'inizio della legislatura i componenti del Consiglio di Amministrazione del Cupa percepiva- no intorno a 1900 euro lorde al mese, mentre adesso siamo arrivati a circa 180 euro. Un taglio assai consistente che ha consentito un risparmio notevole per il consorzio universitario». Adesso, a quanto sembra, tocca al presidente di fare il sacrificio di abbattere in modo cospicuo l'importo delle proprie indennità.
SALVATORE FUCÀ
 

26 marzo
 

LA SICILIA
 

L'Api invita i partiti alla grande coalizione
Citato l'esempio dell'accordo romano per sostenere il governo Monti
In piena corsa la macchina politico elettorale in provincia di Agrigento. Alleanza Per l'Italia ieri mattina ha eletto il suo nuovo segretario provinciale nella persona di Francesco Moltalbano, ex vicesindaco di Ribera. E stata questa la conclusione del primo Congresso provinciale dell'Api che si è svolto soprattutto puntando i riflettori sulla competizione elettorale ormai prossima.
Il partito di Rutelli ha così esposto il suo punto di vista per cercare di arrivare a quella sintesi che, al momento, ad Agrigento non è stata ancora raggiunta.
Nuccio Cusumano, infatti, nel suo intervento ha proposto una strada agli altri partiti: «Ritorniamo a chiedere uno sforzo verso un'ampia coalizione che produca una forte base programmatica per un governo autentico che offra certezze». «Si vive ancora con i vecchi schemi rispetto a quello che è avvenuto a Roma con il governo Monti — aggiunge Cusumano — occorre andare oltre gli interessi dei partiti)>.
Uscire fuori dagli schemi, pertanto; e l'appello dell'esponente dell'Api è rivolto al Pd e agli altri soggetti del Terzo Polo. Vengono tutti citati nell'intervento di Nuccio Cusumano: in particolare il Pd al quale chiede come mai in altri Comuni della Sicilia si trovano ad amministrare insieme al Pdl, mentre ad Agrigento ciò non può essere sperimentato. Per questo Cusumano chiede di puntare sul connubio "civismo e municipalità" (proprio il tema del Congresso). In pratica L'Api apre alla candidatura di Totò Pennica cercando di coinvolgere il resto dei partiti della coalizione. Tutto questo nonostante Mpa, Pd e Fli abbiamo già affermato con fermezza di rifiutare qualunque tipo di alleanza con il Pdl.
Bisognerà capire che posizione assumerà il partito di Cusumano, che oggi continua a essere interno a questa grande coalizione dopo aver ritirato l'appoggio alla candidatura di Marco Zambuto. La proposta dell'Api nel corso dell'incontro è stata comunque portata avanti in altri interventi. Come quello del coordinatore cittadino del Pdl Renato Rametta che ha rilanciato l'idea della necessità di un'alleanza ampia e trasversale. E lo ha fatto anche io stesso candidato sindaco Totò Pennica che assieme a una delegazione di Epolis ha preso parte al Congresso. Presenti anche Emilio Messana per il Pd e il presidente della provincia Eugenio D'Orsi.
E a proposito di Pennica, i trenta candidati di Grande Sud, alla presenza dell'on. Michele Cimino e dei dirigenti dei partito della Città di Agrigento, hanno incontrato ufficialmente il loro candidato sindaco, appunto l'avv. Salvatore Pennica. Durante l'incontro è stata sottolineata la necessità di dare impulso e determinazione per una vera discontinuità rispetto ai passato, volendo creare condizioni e prospettive di sviluppo nel nostro territorio, senza polemiche ma con la forza di progettualità serie e credibili per la nostra Città.
"Vogliamo creare le condizioni perché ci sia una squadra che duri cinque anni e si assuma la responsabilità del rilancio della Città. — ha dichiarato l'on. Michele Cimino. Chiediamo coerenza nel rispetto dei rapporti e niente trasformismi, ma anche la giusta competenza necessaria per governare Agrigento. La candidatura dell'avv. Pennica, che non nasce dai partiti, ma viene dalla società civile, possa essere una candidatura inclusiva che possa dare voce a tanti partiti anche distanti idea- logicamente, perché ad Agrigento oggi - conclude il leader di Grande Sud - è necessario affrontare le emergenze insieme, nella consapevolezza che bisogna coinvolgere sia il governo regionale che quello nazionale perla realizzazione dei progetti di sviluppo del territorio".
Intanto il coordinamento agrigentino del movimento politico di Forza Nuova ha ufficializzato le sua posizione in merito alle prossime elezioni amministrative, sostenendo la sua non partecipazione alle stacco ed escludendo qualsiasi appoggio ai tanti candidati, partiti e liste civiche che vi parteciperanno

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