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Rassegna stampa del 4 aprile 2012

 

LA SICILIA
 
RAVANUSA
Avarello chiede a D'Orsi interventi per la Sp 6
g.b.) Il consigliere provincia Carmelo Avarello di Sinistra Ecologia e Libertà, raccogliendo le proteste di diversi cittadini di Ravanusa in merito ai lavori di assestamento della Strada Provinciale 6 Ravanusa-Licata ha presentato una interrogazione ai Presidente della Provincia regionale di Agrigento, nonché al presidente dei consiglio provinciale Buscemi. Sostiene il consigliere Avarello che la Provincia ha proceduto ai lavori di sistemazione della S. P. 6 e che la ditta appaltatrice dei avori stessi ha provveduto a coprire con calcestruzzo alcune cunette che, precedentemente all'intervento effettuato, raccoglievano le acque piovane e gli scoli dei terreni limitrofi. Di conseguenza le acque si riversano sul manto stradale e che tale situazione si è venuta a creare a circa 200 metri dal bivio di Ravanusa imbocco per Licata.
 
PROVINCIA
Finanziato il progetto 360
c.mi.) Con un importo di 100 mila euro la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha finanziato il progetto presentato dalla Provincia Regionale di Agrigento titolato "Servizio Trecentosessanta".
Si tratta di un servizio socio - assistenziale, riabilitativo ed educativo per minori e giovani adulti con problemi dì abuso di sostanze stupefacenti o di tossicodipendenza e che abbiano in corso procedimenti penali o condanne per reati connessi. Verrà istituito un apposito gruppo di lavoro per il coordinamento e là valutazione della realizzazione del progetto, inoltre il gruppo potrà attivare ogni tipo di iniziativa volta al raggiungimento degli scopi previsti dal programma. A ciò si aggiunge la realizzazione di una rete integrata di servizi che possa rendere possibile la collaborazione e il sostegno di altre strutture ed istituzioni, con l'unico scopo di sostenere e aiutare i giovani in condizioni di disagio.
 
PROVINCIA
Nuova seduta del Consiglio
c.mi.) Riavviati i lavori del Consiglio Provinciale, rinviati nella seduta dello scorso 28 marzo. Tra gli argomenti affrontati: la mozione dei Consiglieri Ivan Paci, Mario Lazzano, Giuseppe Picone e Roberto Gallo, relativa alla riduzione dei costi della politica che prevede una diminuzione del numero di assessori. Si è discusso inoltre della proposta del Settore politiche del lavoro riguardante la modifica della deliberazione del Consiglio Provinciale inerente l'approvazione del nuovo schema dello statuto del Consorzio Universitario della provincia di Agrigento ed è stata illustrata la relazione del primo semestre 2011 ad opera del Presidente. Infine sono stati esaminati, a seguito di sentenze della magistratura, i tre debiti fuori bilancio per un totale di circa 60 mila euro.
 
Rete idrica, primo ostacolo
Girgenti acque ricorda che per integrare il finanziamento occorre un finanziamento delle banche che chiedono come garanzia almeno una struttura tariffaria in vigore
Se non sarà approvata la nuova struttura tariffaria, relativa al servizio idrico integrato, difficilmente i lavori di razionalizzazione alle reti di distribuzione dell'acqua potranno essere avviati nei 15 comuni destinatari delle somme stanziate dalla regione siciliana. Tra questi ultimi, vale la pena di ricordano, c'è Agrigento con un finanziamento di circa 26 milioni di euro.
«Il fatto è - spiega il direttore generale di Girgenti Acque Giuseppe Carlino - che per integrare il finanziamento pubblico con il 30 per cento di nostra spettanza sull'importo complessivo dei lavori (poco meno di 93 milioni di euro) la banca ci chiede in garanzia che ci sia una struttura tariffaria definitiva in vigore. Quella che abbiamo elaborato noi o un'altra modificata come volete voi, non importa, ma purché non ci sia più l'attuale provvisorietà. Senza di questo i 27 milioni di nostra pertinenza non ci verranno anticipati".
Il fatto è che l'assemblea dell'ato va regolarmente a vuoto per la mancanza del numero legale previsto per l'approvazione della tariffa. Alcuni sindaci si assentano regolarmente e non è stato fino ad ora possibile adottare la nuova tariffa. Il presidente dell'ato Eugenio D'Orsi ha già chiesto al Dipartimento dei rifiuti e delle acque di nominare un commissario ad acta, ma dalla Regione siciliana ancora non è giunto alcun provvedimento.
Eppure il rifacimento delle reti idriche, specialmente nel capoluogo, è di fondamentale importanza. A Girgenti Acque giurano che, con le condutture nuove di zecca, tutti i quartieri di Agrigento potranno avere l'acqua tutti i giorni per 24 ore al giorno. Dunque un netto miglioramento del servizio, che per la verità risulta ben diverso rispetto a 3-4 anni addietro quando c'erano turni di 12-15 giorni. Ma la possibilità di effettuare lavori per circa 93 milioni di euro significa anche dare una enorme boccata d'ossigeno all'economia dei comuni della provincia interessati: si tratta di occupazione per parecchia manodopera specializzata.
Ma dobbiamo anche considerare che è attesa la delibera del Cipe che dovrà finanziare anche gli impianti di depurazione (altri 20 milioni di euro che saranno integrati con altri 10 milioni da Girgenti Acque). Dunque 30 milioni che, aggiunti ai 93 delle reti idriche fanno oltre 120 milioni di euro, ma anche per i soldi della depurazione le banche chiederanno al gestore privato la garanzia della struttura tariffaria.
SALVATORE FUCÀ
 
GIORNALE DI SICILIA
 
EMERGENZA RIFIUTI
Appello dei Sindacati alle imprese perché accettino la proposta di liquidare due mesi di arretrati
Sciopero, operai verso la precettazione
Il sindaco Zambuto chiede a Lombardo l'applicazione dell'art. 6 dell'ordinanza del presidente del Consiglio
Annamaria Martorana
La parola d'ordine ora è «precettazione». Un'opinione pubblica ed una politica finora silenziose e quasi apatiche, si domandano quanto durerà lo sciopero selvaggio degli operatori ecologici della Gesa che non raccolgono i rifiuti ormai da dieci giorni. Da più parti ci si chiede se, nelle more che le parti trovino un'intesa sui tempi e modi di pagamenti a imprese e lavoratori, non si possa trovare una soluzione tecnica' che faccia ti- prendere la raccolta nelle prossime ore evitando che la settimana di Pasqua continui ad essere una settimana di passione. Ma si tratta di una decisione estrema che non può essere presa né dai sindaci, né dalla Gesa, né dalla Prefettura. L'unica autorità che può decidere di far tornare al lavoro gli operatori ecologici, è l'Ufficio del commissario delegato per il superamento delle emergenze rifiuti della Sicilia, che è il presidente Lombardo in prima persona e l'assessore Giosuè Marino. In particolare, in base all'articolo 6 dell'ordinanza n.3887 del9 luglio2010, il Commissario delegato può disporre con proprio provvedimento, la precettazione dei lavoratori impiegati a qualsiasi titolo nell'attività di gestione integrata dei rifiuti per impedirne l'interruzione, l'ostacolo o l'alterazione. Nel caso in cui il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti non fosse disponibile anche temporaneamente, il Commissario delegato può ricorrere ad interventi alternativi anche attraverso il diretto conferimento di incarichi ad altri soggetti idonei. Intanto questo pomeriggio a Palermo, per le 18, il capo del Dipartimento per
l'emergenza Rifiuti Vincenzo Emanuele incontrerà il commissario liquidatore dì Gesa Teresa Restivo e i sindaci dei 19 Comuni consorziati con in testa Marco Zambuto.
«Nonostante la Regione già da tempo abbia avuto coscienza di uno stato di cose disastrato nell' Ato Ag2 - ribadisce Zambuto - ed esista una legge di riforma, si continua a rimanere in una situazione di confusione e di criticità. In questi giorni, abbiamo compiuto ogni sforzo per far ritornare la situazione alla normalità contribuendo a rendere disponibili circa 5 milioni di euro per consentire alle ditte da cui dipendono i lavoratori di pagare buona parte delle loro spettanze. Ma nonostante ciò il servizio non riprende. Per tale motivo, per non far aggravare ulteriormente la già precaria e non più sostenibile emergenza igienico-sanitaria, abbiamo formalmente richiesto al Presidente Lombardo, di adottare immediatamente gli interventi anche alternativi, di sua esclusiva competenza a cominciare dalla precettazione». E nelle ultime ore si sono irrigidite le posizioni di Sindacati e imprese, impegnate in un braccio di ferro di natura economica e relazionale. Da un lato, i segretari di Cgil, Cisl e Uil di categoria, Alfonso Buscemi, Nino-Stella e Giovanni Manganella chiedono alle imprese di "accontentarsi" dei cinque milioni di euro che la Gesa ha assicurato che avrà entro pochi giorni, per impegnarsi a pagare due stipendi ai lavoratori permettendo cosi la ripresa del servizio e dall'altra le imprese dell'Ati che non vogliono cedere chiedendo 6 milioni e 200 mila euro a fronte dei quasi 10 milioni che la Gesa deve loro per servizi resi. (AMM)
 
CONSORZIO TURISTICO
«Danneggiata l'immagine della città»
C'è preoccupazione anche tra gli operatori turistici di Agrigento per l'immagine che la città sta dando ai visitatori e a chi via internet si informa e vede le immagini di cosa sta accadendo. «In occasione del ponte pasquale - scrive il Consorzio Turistico Valle dei Templi - che segna l'inizio della stagione, si attendono ad Agrigento i primi turisti. Persone che aspirano a trascorrere lunghe giornate all'aria aperta fra monumenti e natura. Impossibile presentargli una Agrigento in queste condizioni. Quiridi, per scongiurare ulteriori danni alla città, con pesantissime ripercussioni di natura economica, si chiede a tutte le autorità competenti un immediato ed urgente intervento finalizzato alla immediata soluzione del problema. Il compatto turistico già paga gravemente la crisi economica e dall'assoluta assenza comunicazionale della destinazione Agrigento ed il perdurare di questa situazione azzererebbe gli sforzi messi in atto dalla filiera turistica». (AMM)
 
SOLE
 
Pubblico impiego, nuovo round sindacale
 
ROMA
In attesa del testo del Ddl di riforma del mercato del lavoro, oggi al Dipartimento della Funzione pubblica è convocato il quarto incontro con le organizzazioni sindacali. Le parti rifletteranno sulle modalità di adeguamento delle nuove regole che verranno interpretate come «principi direttivi» con cui coordinare l'ordinamento del pubblico impiego.
Il tema principale non è il nuovo articolo 18, ma il riassetto sui contratti in entrata, con il nodo dei contratti a termine. Nella Pa esistono ancora i contratti coordinati e continuativi (i vecchi co. co.co) e primo obiettivo è quello di superare questa anomalia
rispetto al settore privato. Nel corso dell'incontro di oggi, basato su un documento messo a punto dal Dipartimento, pro- seguirà l'esame delle tipologie di contratti flessibili esistenti (compresi tempi determinati, interinali e contratti di lavoro socialmente utile) con l'obiettivo di tentarne una razionalizzazione. Per alcune amministrazioni - come i ministeri — l'obiettivo della Funzione pubblica è ridurre al minimo queste forme di flessibilità che, invece, resterebbero insostituibili per la scuola o la ricerca. Altra ipotesi, come anticipato in occasione dell'ultimo incontro del 29 marzo, quella di chiudere la stagione dei co.co.co. con una norma di raccordo che vincoli la
Pa all'uso dei contratti a progetto nelle forme indicate dalla riforma. Ma sulla flessibilità in entrata si ragiona anche sulla possibilità di utilizzare l'apprendistato, mentre viene confermata l'idea di rafforzare il canale dei concorsi anche per contratti a tempo determinato, ipotesi già studiata in passato e che ora potrebbe essere resa strutturale per conciliare le regole di accesso con il dettato
costituzionale che impone le assunzioni per concorso.
Infine la questione dei licenziamenti, tutta da coordinare con la procedura, già prevista nella Pa, della «collocazione in disponibilità», per tentare il trasferimento del personale in eccedenza ad altre amministrazioni, con un trattamento economico pari all'80% dell'ultimo stipendio per due annualità di sospensione dall'impiego.
Tutta da definire, infine, la strada che si sceglierà per il coordinamento normativo: legge delega, Ddl o decreto. Lo deciderà nei prossimi giorni il ministro Filippo Patroni Griffi.
D.Col.
 
Nella Pa la riforma pesa di più
E' davvero stupefacente che sindacati e ministro della Pubblica amministrazione, con pari convinzione ed energia, si siano affannati in questi giorni a sostenere che l'accordo sul mercato del lavoro non si applica al settore pubblico. L'interrogativo lo avevamo già posto nelle settimane scorse al ministro di cui non comprendevamo la totale estraneità dal tavolo della trattativa Come se fosse stata azzeratala privatizzazione del rapporto di impiego pubblico tante volte rivendicata e difesa dal sindacato, come se la questione della gestione del lavoro precario e flessibile nella pubblica amministrazione non fosse ormai esplosiva, come se i processi di ristrutturazione delle organizzazioni pubbliche con le conseguenze che questi necessariamente determineranno sull'occupazione non fossero una priorità dell'agenda di governo.
Il ministro Patroni Griffi ha spiegato che per i lavoratori pubblici si applica la stessa disciplina dei privati (articolo 18) in caso di licenziamenti discriminatori; che per quelli disciplinari le garanzie dei pubblici sono ancora più forti per evitare ogni rischio di abuso da parte dei vertici politici delle amministrazioni; che un diverso regime sarebbe previsto per i licenziamenti economici, cioè in caso di esuberi e di ristrutturazioni organizzative perché in questi casi esiste una normativa ad hoc che prevede il trattata mento economico pari all'8ow0 per due anni. E poi? Il ministro (forse per evitare effetti ansiogeni o ulteriori tensioni nel rapporto con i sindacati) omette di ricordare che alla fine del biennio in caso di mancata ricollocazione del dipendente in esubero c'è il licenziamento. Dunque il licenziamento per motivi economici nella pubblica amministrazione c'è e non si comprende perché, in questi casi, non si debba applicare l'articolo 18 riformato.
Oggi per il Governo Monti, superata l'emergenza finanziaria e avviati alcuni interventi per la crescita, le priorità sono la riduzione del debito e l'abbassamento della pressione fiscale nel rispetto del vincolo del pareggio di bilancio. Si tratta quindi di aggredire la spesa pubblica con interventi che non potranno non comportare radicali processi di riorganizzazione e coinvolgere anche i dipendenti pubblici. Occorre quindi porsi il problema di questo segmento del mercato del lavoro, della gestione della mobilità in questo settore, della riconversione di interi comparti con politiche attive che pie- vedano anche ammortizzatori sociali adeguati. L'idea che ci sia un'area che in ogni caso non è e non sarà toccata dalla crisi è ingiusta perché divide in due il mondo del lavoro riproducendo quel dualismo che la privatizzazione del rapporto di lavoro pubblico aveva voluto superare; ma è anche miope perché non precostituisce gli strumenti necessari ad affrontare e gestire al meglio le difficoltà che sono dinanzi a noi e non possono essere rimosse solo con il silenzio.
Ma vi è un altro aspetto che non è stato valutato. E cioè l'impatto finanziario e organizzativo della nuova disciplina dei lavori flessibili. Quanto costerà alle amministrazioni pubbliche l'aumento della contribuzione relativa al contratti a tempo determinato? Poiché non è pensabile che i precari pubblici abbiano meno garanzie dei privati (ad esempio l'Aspi), si pone un delicato problema di copertura finanziaria. E ancorai come inciderà sull'organizzazione pubblica e sull'occupazione la più rigorosa disciplina delle forme flessibili che oggi vedono impiegate nel settore pubblico circa 15o.ooo persone? Si tratta certo di questioni spinose e complesse ma la soluzione non può essere quella di ricreare artificiosi dualismi tra lavoro pubblico e lavoro privato. Se ciò accadesse si precostituirebbe un formidabile ostacolo ai processi di snellimento e di modernizzazione delle pubbliche amministrazioni. E per la spending review sarebbe una vera e propria trappola.
Deputato Pd
 
Agrigentoflash
 
23 strutture ricettive della provincia aderiscono al progetto SIBIT
Viva soddisfazione è stata espressa dal Presidente Eugenio D'Orsi, per la massiccia risposta al bando pubblico per la selezione dei Bike Hotel previsti dal progetto SIBIT di cui la Provincia Regionale di Agrigento è Ente capofila. Sono, infatti, 23 le strutture ricettive che hanno aderito all'iniziativa, un vero e proprio successo partecipativo, ulteriore dimostrazione dell'attenzione e del dinamismo degli operatori del turismo di questa provincia rispetto a nuovi segmenti di mercato. Le richieste di adesione dei nostri albergatori hanno superato abbondantemente ogni più rosea previsione - dichiara l'assessore al turismo Angelo Biondi - questo ci consentirà di offrire al mercato del cicloturismo una rete di strutture ricettive dedicate, capillarmente distribuita nel territorio. Da Sciacca a Licata, infatti vengono coperti ampi territori della provincia. In particolare si tratta dei comuni di Ribera, Caltabellotta, Cattolica Eraclea, Agrigento, Lampedusa, Santo Stefano di Quisquina e Naro. Grazie al progetto SIBIT, utilizzando i fondi del programma operativo Italia-Malta - continua l'assessore Biondi - stiamo realizzando una fra le più lunghe e suggestive ciclovie d'Europa, che attraverserà Malta e i territori delle 5 provincie siciliane affacciate sul Mediterraneo. In questo contesto la rete dei Bike Hotel, che sta nascendo nella nostra provincia, rappresenta il primo vero e proprio "Club di Prodotto", con il quale forniremo ai cicloturisti Italiani e stranieri gli essenziali servizi di base, quali: deposito sicuro con angolo attrezzato per lavaggio bicicletta; corner-officina, completo di attrezzatura basilare per la piccola manutenzione; servizio quotidiano/urgente di lavanderia per l'abbigliamento tecnico; menu energetici pre e post allenamento; ristorazione adeguata alle esigenze sportive e menu preparati con prodotti tipici locali. Senza tralasciare i cosiddetti servizi aggiuntivi come: l'assistenza tecnica, tramite convenzione con negozi specializzati e officine, che garantiscano la priorità nelle riparazioni delle biciclette; il servizio di assistenza medica e fisioterapica, con disponibilità di un medico e/o di un fisioterapista in caso di piccoli infortuni o disturbi muscolari; la fornitura di bici a noleggio e servizio di trasporto bici; l'esposizione e vendita di integratori e oggetti di interesse ciclistico oltre la possibilità di degustare e acquistare prodotti dell'enogastronomia locale; sala relax e servizio fitness, massaggi e trattamenti per il corpo, con possibilità di utilizzo di sauna e piscina anche in convenzioni con strutture esterne; servizio Wi Fi e comunque uso di postazione internet; convenzioni con associazioni di settore locali e nazionali. Alle strutture ricettive della rete verrà fornito il Kit officina BIKE HOTEL. Inoltre saranno avviati percorsi formativi per tutor cicloturistico, riservati a un addetto/operatore per singola struttura. Il progetto - conclude Biondi - darà, inoltre, a 17 giovani che hanno fatto specifica domanda, la possibilità di ricevere la necessaria formazione per diventare accompagnatore cicloturistico, una nuova figura professionale che nell'immediato futuro potrebbe avere ottime possibilità di lavoro.
 
Finanziato il progetto "Servizio Trecentosessanta"
La Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha finanziato con 100 mila euro il progetto presentato dalla Provincia Regionale di Agrigento denominato "Servizio Trecentosessanta" e finalizzato ad un servizio di tipo socio - assistenziale, riabilitativo ed educativo per minori e giovani adulti con problemi di abuso di sostanze stupefacenti o di tossicodipendenza e che abbiano in corso procedimenti penali o condanne per reati connessi.La convenzione per l'attuazione del progetto, è stata stipulata dal Dipartimento per le Politiche antidroga della Presidenza del Consiglio  e dalla Provincia Regionale di Agrigento che se ne occuperà attraverso il responsabile del progetto Nino De Miceli, funzionario del Settore Solidarietà sociale dell'Ente Provincia.
Il Dipartimento, si potrà avvalere di un apposito gruppo di lavoro per il coordinamento e la valutazione della puntuale realizzazione del progetto e potrà inoltre intraprendere, nei confronti dell'Ente, ogni iniziativa ritenuta utile e valida per il raggiungimento degli scopi del progetto stesso. Il progetto prevede la realizzazione di una rete integrata di servizi che siano in grado di fare collaborare strutture ed istituzioni per aiutare giovani in difficoltà."Di fronte al problema delle Dipendenze giovanili - spiega l'assessore provinciale alla Solidarietà Sociale Mariano Ragusa - è possibile agire su due fronti, o attraverso interventi di prevenzione primaria rivolta a giovani considerati a rischio, oppure dove il problema si è già manifestato, attraverso interventi di prevenzione secondaria con interventi psicoterapici con il coinvolgimento delle famiglie".
 
Consiglio Provinciale alle 18 con sei punti dell'ordine del giorno
Riprendono stasera, in seduta di prosecuzione, nell'aula Silvia Pellegrino, alle  18:00, i lavori del Consiglio Provinciale. Il rinvio è stato deciso nella seduta del 28 marzo. Prevista la discussione di sei punti tra cui la mozione dei Consiglieri Ivan Paci, Mario Lazzano, Giuseppe Picone e Roberto Gallo, relativa alla riduzione dei costi della politica che prevede una diminuzione del numero di Assessori e la proposta n. 01 del 20/01/12 del settore politiche del lavoro riguardante la modifica della deliberazione del Consiglio Provinciale per l'approvazione del nuovo schema dello statuto del Consorzio Universitario della provincia di Agrigento. Sarà illustrata, inoltre, la relazione del presidente del primo semestre 2011. Tre infine, i debiti fuori bilancio da esaminare, a seguito di sentenze della magistratura, per un totale di 60 mila euro circa.
 
Bandi per giovanissimi artisti
E' disponibile al Front - office dell'Ufficio relazioni con il pubblico della Provincia regionale di Agrigento, la modulistica per partecipare ai due nuovi bandi proposti dal Comune di Perugia e dedicati ai giovani artisti operanti nell'ambito delle arti contemporanee. Il laboratorio artistico, così come i progetti formativi, saranno realizzati e presentati il prossimo giugno all'Interno del Festival di Urban Art organizzato dal Comune di Perugina. I termini per la partecipazione ai bandi scadono il 30 aprile prossimo. Per ulteriori informazioni e per scaricare la modulistica, è anche possibile consultare i siti www.informagiovani.comune.perugia.it oppure www.tracciatiurbani.net.
 
Agrigentonotizie
 
Consiglio provinciale, approvata la mozione per la riduzione del numero degli assessori
Un voto dettato dalle esigenze di risparmio e di riduzione del costo della politica - secondo i promotori - ma che si è trasformato in un ring di tipo politico, con il Pdl compatto da una parte e l'Amministrazione
di Redazione
Con quattordici si, un voto contrario e quattro astenuti, il Consiglio provinciale di Agrigento ha votato la mozione presentata da Pdl, Patto per il territorio ed altri e riguardante la riduzione del numero degli assessori della Giunta Provinciale affinchè scenda ad otto, il minimo previsto dallo statuto della Provincia.
Un voto dettato dalle esigenze di risparmio e di riduzione del costo della politica - secondo i promotori - ma che si è trasformato in un ring di tipo politico, con il Pdl compatto da una parte e l'Amministrazione.
Scene già viste, verrebbe da dire. Alla mente tornano i giorni in cui il Cupa era divenuto terreno di scontro, con tanto di accuse reciproche e frasi non dette.
Le linee che si sono scontrate sono riassumibili in tre correnti principali:
1. D'Orsi non deve ridurre la Giunta, perché una volta le Giunte erano anche più numerose.
2. D'Orsi deve ridurre la Giunta e non vale come paragone l'Amministrazione Fontana, perché una volta c'erano abbastanza soldi per farlo.
3. I problemi sono ben altri (corrente filosofica conosciuta come benaltrismo).
A sferrare il primo attacco era stato Ivan Paci. "Abbiamo intrapreso un percorso virtuoso, e in tal senso la riduzione degli assessori sarebbe coerente con quanto è stato fatto. Negli anni abbiamo lottato in difesa della dignità dell'Ente, ed oggi ci troviamo dinnanzi ad un'amministrazione fallimentare che ha tradito il voto popolare".
A Paci ha replicato l'assessore Volpe, seguito poco dopo dall'assessore Biondi. "D'Orsi ha risanato l'Ente dal punto di vista economico così come dal punto di vista morale - ha dichiarato Volpe - chiudendo la corte dei miracoli. Le Giunte Fontana erano composte da dodici assessori, e credo che ci siano ben altre voci da intaccare per ridurre i costi della politica".
Secca è stata la controreplica di Giuseppe Picone, del Patto per il territorio. "I tagli in questi anni sono stati attuati dal Consiglio, non da D'Orsi" ha dichiarato. Il consigliere ha poi attaccato la variabilità delle Giunte, con assessori in carica a tempo determinato e quindi poco incisivi nell'azione amministrativa. "Se possono permettersi di rimanere a lungo senza delega - ha dichiarato - allora significa che non servono. Si tratta poi di nomine che hanno risposto solo a criteri clientelari, senza guardare alle reali professionalità".
Proprio Picone ha poi introdotto un tema che ha suscitato non poco imbarazzo, ovvero quello della presunta indennità aggiuntiva percepita dal presidente della Provincia D'Orsi in quanto presidente anche dell'istituto musicale Arturo Toscanini (affermazione seguita da "si poteva fare in altri tempi, non più").
Al contrattacco è passato anche Paci, che ha replicato all'assessore Volpe. "Si insinua che la scorsa amministrazione fosse immorale - ha dichiarato -, ma quelle Giunte non sono mai state sfiorate da nessun sospetto" (chiaro riferimento alle inchieste che hanno riguardato il presidente D'Orsi).
Più accomodanti si sono mostrati i consiglieri Guarraci, Montaperto, Ripepe e Camilleri, che hanno mostrato la loro contrarietà alla sola misura di riduzione degli assessori, bollandola come presa di posizione politica.
"Questa proposta - ha dichiarato il capogruppo Pd Camilleri - o è figlia di una posizione ipocrita o è frutto di strumentalizzazione politica".
Oltre alla mozione, che comunque non costituisce una decisione vincolante ma solo un atto d'indirizzo, il Consiglio ha votato tre debiti fuori bilancio per un totale di oltre quarantamila euro.
In conclusione una necessaria nota a margine. Durante un Consiglio dedicato alla riduzione dei costi della politica è necessario far rilevare che ben due consiglieri provinciali, dopo aver preso la presenza, si sono allontanati dall'aula. Uno di essi, giunto alle 19.47, ha avuto solo il tempo per votare si alla proposta di riduzione della Giunta e successivamente, dopo ben due minuti di intenso lavoro, votare il rinvio della seduta al prossimo 12 aprile.
 
Infoagrigento
 
      23 strutture ricettive della provincia di Agrigento aderiscono al progetto SIBIT 
Viva soddisfazione è stata espressa dal Presidente Eugenio D'Orsi, per la massiccia risposta al bando pubblico per la selezione dei Bike Hotel previsti dal progetto SIBIT di cui la Provincia Regionale di Agrigento è Ente capofila.
Sono, infatti, 23 le strutture ricettive che hanno aderito all'iniziativa, un vero e proprio successo partecipativo, ulteriore dimostrazione dell'attenzione e del dinamismo degli operatori del turismo di questa provincia rispetto a nuovi segmenti di mercato.
Le richieste di adesione dei nostri albergatori hanno superato abbondantemente ogni più rosea previsione - dichiara l'assessore al turismo Angelo Biondi - questo ci consentirà di offrire al mercato del cicloturismo una rete di strutture ricettive dedicate, capillarmente distribuita nel territorio. Da Sciacca a Licata, infatti vengono coperti ampi territori della provincia. In particolare si tratta dei comuni di Ribera, Caltabellotta, Cattolica Eraclea, Agrigento, Lampedusa, Santo Stefano di Quisquina e Naro. Grazie al progetto SIBIT, utilizzando i fondi del programma operativo Italia-Malta - continua l'assessore Biondi - stiamo realizzando una fra le più lunghe e suggestive ciclovie d'Europa, che attraverserà Malta e i territori delle 5 provincie siciliane affacciate sul Mediterraneo. In questo contesto la rete dei Bike Hotel, che sta nascendo nella nostra provincia, rappresenta il primo vero e proprio "Club di Prodotto", con il quale forniremo ai cicloturisti Italiani e stranieri gli essenziali servizi di base, quali: deposito sicuro con angolo attrezzato per lavaggio bicicletta; corner-officina, completo di attrezzatura basilare per la piccola manutenzione; servizio quotidiano/urgente di lavanderia per l'abbigliamento tecnico; menu energetici pre e post allenamento; ristorazione adeguata alle esigenze sportive e menu preparati con prodotti tipici locali. Senza tralasciare i cosiddetti servizi aggiuntivi come: l'assistenza tecnica, tramite convenzione con negozi specializzati e officine, che garantiscano la priorità nelle riparazioni delle biciclette; il servizio di assistenza medica e fisioterapica, con disponibilità di un medico e/o di un fisioterapista in caso di piccoli infortuni o disturbi muscolari; la fornitura di bici a noleggio e servizio di trasporto bici; l'esposizione e vendita di integratori e oggetti di interesse ciclistico oltre la possibilità di degustare e acquistare prodotti dell'enogastronomia locale; sala relax e servizio fitness, massaggi e trattamenti per il corpo, con possibilità di utilizzo di sauna e piscina anche in convenzioni con strutture esterne; servizio Wi Fi e comunque uso di postazione internet; convenzioni con associazioni di settore locali e nazionali. Alle strutture ricettive della rete verrà fornito il Kit officina BIKE HOTEL. Inoltre saranno avviati percorsi formativi per tutor cicloturistico, riservati a un addetto/operatore per singola struttura. Il progetto - conclude Biondi - darà, inoltre, a 17 giovani che hanno fatto specifica domanda, la possibilità di ricevere la necessaria formazione per diventare accompagnatore cicloturistico, una nuova figura professionale che nell'immediato futuro potrebbe avere ottime possibilità di lavoro.
 
      Provincia: finanziato il "Servizio Trecentosessanta" 
La Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha finanziato con 100 mila euro il progetto presentato dalla Provincia Regionale di Agrigento denominato "Servizio Trecentosessanta" e finalizzato ad un servizio di tipo socio - assistenziale, riabilitativo ed educativo per minori e giovani adulti con problemi di abuso di sostanze stupefacenti o di tossicodipendenza e che abbiano in corso procedimenti penali o condanne per reati connessi.
La convenzione per l'attuazione del progetto, è stata stipulata dal Dipartimento per le Politiche antidroga della Presidenza del Consiglio e dalla Provincia Regionale di Agrigento che se ne occuperà attraverso il responsabile del progetto Nino De Miceli, funzionario del Settore Solidarietà sociale dell'Ente Provincia.
Il Dipartimento, si potrà avvalere di un apposito gruppo di lavoro per il coordinamento e la valutazione della puntuale realizzazione del progetto e potrà inoltre intraprendere, nei confronti dell'Ente, ogni iniziativa ritenuta utile e valida per il raggiungimento degli scopi del progetto stesso. Il progetto prevede la realizzazione di una rete integrata di servizi che siano in grado di fare collaborare strutture ed istituzioni per aiutare giovani in difficoltà.
"Di fronte al problema delle Dipendenze giovanili - spiega l'assessore provinciale alla Solidarietà Sociale Mariano Ragusa - è possibile agire su due fronti, o attraverso interventi di prevenzione primaria rivolta a giovani considerati a rischio, oppure dove il problema si è già manifestato, attraverso interventi di prevenzione secondaria con interventi psicoterapici con il coinvolgimento delle famiglie".
 
      Consiglio provinciale: riprendono i lavori       
 Riprendono stasera, in seduta di prosecuzione, nell'aula Silvia Pellegrino, alle ore 18:00, i lavori del Consiglio Provinciale. Il rinvio è stato deciso nella seduta del 28 marzo. Prevista la discussione di sei punti tra cui la mozione dei Consiglieri Ivan Paci, Mario Lazzano, Giuseppe Picone e Roberto Gallo, relativa alla riduzione dei costi della politica che prevede una diminuzione del numero di Assessori e la proposta n. 01 del 20/01/12 del settore politiche del lavoro riguardante la modifica della deliberazione del Consiglio Provinciale per l'approvazione del nuovo schema dello statuto del Consorzio Universitario della provincia di Agrigento. Sarà illustrata, inoltre, la relazione del presidente del primo semestre 2011. Tre infine, i debiti fuori bilancio da esaminare, a seguito di sentenze della magistratura, per un totale di 60 mila euro circa.
 
     
 
Provincia: due bandi per giovani artisti       
E' disponibile al Front - office dell'Ufficio relazioni con il pubblico della Provincia regionale di Agrigento, la modulistica per partecipare ai due nuovi bandi proposti dal Comune di Perugia e dedicati ai giovani artisti operanti nell'ambito delle arti contemporanee.
Il laboratorio artistico, così come i progetti formativi, saranno realizzati e presentati il prossimo giugno all'Interno del Festival di Urban Art organizzato dal Comune di Perugina. I termini per la partecipazione ai bandi scadono il 30 aprile prossimo. Per ulteriori informazioni e per scaricare la modulistica, è anche possibile consultare i siti www.informagiovani.comune.perugia.it oppure www.tracciatiurbani.net
 
Sicilia24h
 
Front Office Provincia: disponibili bandi per artisti
E' disponibile al Front - office dell'Ufficio relazioni con il pubblico della Provincia regionale di Agrigento, la modulistica per partecipare ai due nuovi bandi proposti dal Comune di Perugia e dedicati ai giovani artisti operanti nell'ambito delle arti contemporanee.
Il laboratorio artistico, così come i progetti formativi, saranno realizzati e presentati il prossimo giugno all'Interno del Festival di Urban Art organizzato dal Comune di Perugina. I termini per la partecipazione ai bandi scadono il 30 aprile prossimo. Per ulteriori informazioni e per scaricare la modulistica, è anche possibile consultare i siti www.informagiovani.comune.perugia.it oppure www.tracciatiurbani.net.
 
Provincia, finanziato progetto socio-assistenziale "Trecentosessanta"
La Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha finanziato con 100 mila euro il progetto presentato dalla Provincia Regionale di Agrigento denominato "Servizio Trecentosessanta" e finalizzato ad un servizio di tipo socio - assistenziale, riabilitativo ed educativo per minori e giovani adulti con problemi di abuso di sostanze stupefacenti o di tossicodipendenza e che abbiano in corso procedimenti penali o condanne per reati connessi.
La convenzione per l'attuazione del progetto, è stata stipulata dal Dipartimento per le Politiche antidroga della Presidenza del Consiglio  e dalla Provincia Regionale di Agrigento che se ne occuperà attraverso il responsabile del progetto Nino De Miceli, funzionario del Settore Solidarietà sociale dell'Ente Provincia.
Il Dipartimento, si potrà avvalere di un apposito gruppo di lavoro per il coordinamento e la valutazione della puntuale realizzazione del progetto e potrà inoltre intraprendere, nei confronti dell'Ente, ogni iniziativa ritenuta utile e valida per il raggiungimento degli scopi del progetto stesso. Il progetto prevede la realizzazione di una rete integrata di servizi che siano in grado di fare collaborare strutture ed istituzioni per aiutare giovani in difficoltà.
"Di fronte al problema delle Dipendenze giovanili - spiega l'assessore provinciale alla Solidarietà Sociale Mariano Ragusa - è possibile agire su due fronti, o attraverso interventi di prevenzione primaria rivolta a giovani considerati a rischio, oppure dove il problema si è già manifestato, attraverso interventi di prevenzione secondaria con interventi psicoterapici con il coinvolgimento delle famiglie.
 
Lavalledeitempli
 
Finanziato "Servizio Trecentosessanta"
La Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha finanziato con 100 mila euro il progetto presentato dalla Provincia Regionale di Agrigento denominato "Servizio Trecentosessanta" e finalizzato ad un servizio di tipo socio - assistenziale, riabilitativo ed educativo per minori e giovani adulti con problemi di abuso di sostanze stupefacenti o di tossicodipendenza e che abbiano in corso procedimenti penali o condanne per reati connessi.
La convenzione per l'attuazione del progetto, è stata stipulata dal Dipartimento per le Politiche antidroga della Presidenza del Consiglio  e dalla Provincia Regionale di Agrigento che se ne occuperà attraverso il responsabile del progetto Nino De Miceli, funzionario del Settore Solidarietà sociale dell'Ente Provincia.
Il Dipartimento, si potrà avvalere di un apposito gruppo di lavoro per il coordinamento e la valutazione della puntuale realizzazione del progetto e potrà inoltre intraprendere, nei confronti dell'Ente, ogni iniziativa ritenuta utile e valida per il raggiungimento degli scopi del progetto stesso. Il progetto prevede la realizzazione di una rete integrata di servizi che siano in grado di fare collaborare strutture ed istituzioni per aiutare giovani in difficoltà.
"Di fronte al problema delle Dipendenze giovanili - spiega l'assessore provinciale alla Solidarietà Sociale Mariano Ragusa - è possibile agire su due fronti, o attraverso interventi di prevenzione primaria rivolta a giovani considerati a rischio, oppure dove il problema si è già manifestato, attraverso interventi di prevenzione secondaria con interventi psicoterapici con il coinvolgimento delle famiglie".
 
Due nuovi bandi dedicati ai giovani artisti
E' disponibile al Front - office dell'Ufficio relazioni con il pubblico della Provincia regionale di Agrigento, la modulistica per partecipare ai due nuovi bandi proposti dal Comune di Perugia e dedicati ai giovani artisti operanti nell'ambito delle arti contemporanee.
Il laboratorio artistico, così come i progetti formativi, saranno realizzati e presentati il prossimo giugno all'Interno del Festival di Urban Art organizzato dal Comune di Perugina. I termini per la partecipazione ai bandi scadono il 30 aprile prossimo. Per ulteriori informazioni e per scaricare la modulistica, è anche possibile consultare i siti www.informagiovani.comune.perugia.it oppure www.tracciatiurbani.net.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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