Agrigento, 13 aprile 2012
Manca il numero legale, presenti solo tredici consiglieri dopo quasi due ore di dibattito, ed il Presidente del Consiglio Provinciale, Raimondo Buscemi, chiude la sessione dei lavori consiliari.
Il Consiglio Provinciale verrà riconvocato a breve per affrontare la discussione sulle modifiche apportate allo statuto del Consorzio Universitario della Provincia di Agrigento.
Presenti alla seduta gli assessori Domenico Alaimo, Angelo Biondi, Francescochristian Schembri, Vito Terrana e Lillo Volpe.
I lavori erano stati aperti dal presidente Raimondo Buscemi che aveva dato notizia all'assemblea della nomina per tre mesi di due consulenti esterni. Intervenendo Giuseppe Picone ha affermato che in questi tempi di crisi sarebbe stato più consono continuare l'azione di contenimento della spesa da parte dell'Amministrazione senza fare alcuna nomina.
Il presidente della commissione consiliare "Affari Generali" dell'Ente, Matteo Ruvolo ha illustrato al Consiglio le modifiche apportate allo statuto del Consorzio Universitario soffermandosi nel ribadire la volontà da parte delle due commissioni, quella della Provincia e l'altra del Comune di Agrigento riunite in seduta comune, sull'urgenza di rilanciare l'attività accademica del Cupa "anche come centro di cultura". La situazione - a detta di Ruvolo - è disastrosa. Con il taglio dei finanziamenti da parte dei soci fondatori il Polo universitario agrigentino si trova in una grave situazione economica. Molti comuni si sono ritirati dal consorzio e questo dimostra che nella nostra provincia non c'è una grande attenzione verso questa struttura che al contrario dovrebbe essere il motore propulsore dell'intero territorio. La gestione - ha concluso Ruvolo - è fallimentare e di chi siano le responsabilità, questo non so dirlo. Di fatto in questi anni anche la nostra deputazione si è disinteressata a questo strumento di sviluppo sociale, economico e culturale".
Il Consiglio ha avviato un dibattito politico interrompendo spesso l'esposizione di Ruvolo evidenziando, nei vari interventi, la scarsa volontà a fare del Cupa una grande risorsa per il territorio agrigentino e chi ne subirà le conseguenze sono i numerosi studenti che frequentano i corsi accademici di contrada Calcarelle.
Numerosi gli interventi chiarificatori del segretario Generale, Giuseppe Vella sull'organizzazione, anche di natura economica, del Consorzio.
Nel corso dell'acceso dibattito Nicolò Testone ha chiesto al Presidente del Consiglio Buscemi di verificare il numero legale. Erano presenti solo 13 consiglieri e di conseguenza al Presidente Raimondo Buscemi non è rimasto altro che chiudere la sessione.