Agrigento, 24 aprile 2012
L'intervento della Provincia Regionale di Agrigento permetterà una migliore fruizione del centro visite della riserva naturale orientata di Torre Salsa. Grazie ad un finanziamento regionale di 125.000 euro, infatti, lo staff tecnico del Settore Ambiente e Territorio, diretto dall'ing. Bernardo Barone, ha redatto il progetto di manutenzione straordinaria del casello di Omo Morto, di proprietà della Provincia e concesso già da diversi anni al WWF (ente gestore della riserva) quale centro visite. Il progetto ha già ottenuto il parere favorevole del Comune di Siculiana e della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali, ed è stato inviato all'Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente per l'emanazione del decreto di finanziamento.
La struttura sarà resa più accogliente e funzionale grazie agli interventi su pareti, infissi, tetto e al tempo stesso consentirà una migliore fruizione ai disabili, che ad oggi incontrano qualche difficoltà ad accedere al centro visite. Nel progetto rientrano anche il miglioramento della sala didattica e l'allestimento di una roccioteca che metterà in vetrina i campioni di rocce evaporitiche e sedimentarie al fine di valorizzare gli aspetti geologici di Torre Salsa, attualmente tra i meno conosciuti di una riserva molto ricca di biodiversità ed inserita, con un recente Decreto dell'Assessore Regionale al Territorio e Ambiente, nella "Rete delle aree protette ricadenti in territori con presenza di rocce evaporitiche".
Lo staff progettuale è composto dall'arch. Anna Maria De Miceli, dal geom. Ferdinando Parello e dal responsabile unico del procedimento Rosolino Chibbaro.
Viva soddisfazione esprimono il Presidente Eugenio D'Orsi e l'Assessore Provinciale all'Ambiente e Territorio Francescochristian Schembri, per l'ottimo lavoro dello staff del Settore Ambiente che consentirà di rendere più accogliente e funzionale il centro visite di Torre Salsa, a conferma del ruolo di primo piano assunto dalla Provincia nella gestione dei finanziamenti regionali a vantaggio delle riserve naturali dell'Agrigentino. D'Orsi e Schembri rimarcano, inoltre, le nuove occasioni di lavoro che ne deriveranno in un periodo di profonda crisi economica