GIORNALE DI SICILIA
PROVINCIA. Intervento del vicepresidente
Ferrara: "Zona franca pure nell'Agrigentino"
«Si faccia come a Caltanissetta: tutti uniti per raggiungere l'obiettivo di fare della provincia di Agrigento una Zona Franca». Lo dichiara Paolo Ferrara, Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo Economico e all'Agricoltura della Provincia Regionale di Agrigento, di concerto con il presidente Eugenio D'Orsi.
«Estendere anche alla nostra provincia i benefici previsti dalle zone franche - dice Ferrara - significa offrire una concreta opportunità di sviluppo e un incoraggiamento non soltanto per l'avvio di nuove iniziative imprenditoriali, ma anche per il rilancio dell'economia delle zone più degradate».
LA SICILIA
Il Sindaco uscente Marco Zambuto mette tutti in fila
in 50 sezioni su 55 ha ottenuto il 39,32 % contro il 22,42 % di Salvatore Pennica
STELIO ZACCARIA
Marco Zambuto ha messo tutti in riga. Ha praticamente dominato il primo turno del ballottaggio per ritornare ad amministrare la città di Agrigento. Addirittura all'inizia del lo spoglio si è pure pensato che potesse raggiungere l'elezione diretta, ma alla fine della serata il suo risultato si è attestato al 39,32 %. Un ottimo risultato, se si considera che gli altri concorrenti si sono dovuti dividere in quattro il rimanente 60 per cento.
Così il primo avversario, ovvero l'avvocato Totò Pennica, si è attestati quasi al 22,42, Mariella Lo Bello quasi al 17% , Giuseppe Arnone all'11% e Gianpiero Carta quasi al 10%
Come avviene sempre in questi casi i dati definitivi si sono conosciuti a tarda sera, ma sin nei primi momenti come dicevamo, si è subito capito che Zambuto andava con una marcia in più. Addirittura a un certo punto si è pensato che potesse farcela al pi imo turno com'è avvenuto a Sciacca. Ma nel prosieguo delle operazioni di spoglio si è visto che Zambuto, pur ottenendo un risultata che andava ben al di la delle previsioni, non sarebbe riuscito a venire riconfermato al primo turno, ma avrebbe dovuto riprendere la competizione elettorale, anche se questa volta solo con l'amico-collega avvocato Totò Pennica.
Un avversario che però si è distaccato di quasi 18 punti percentuali anche se, come ha sottolineato lo stesso Pennica a commento del risultato raggiunto, il ballottaggio è una nuova va campagna elettorale e l'esperienza di cinque anni fa tra Zambuto e Camilleri, ne è una conferma. Ma non è solo questo che fa pensare alla possibilità di un esperienza nuova.
Ci sono altri elementi che riguardano l'aspetto politico, sia nel centrodestra clic nel centrosinistra,
Intanto i partiti del primo schieramento che evidentemente non sono stani trascinanti per Pennica. In questo caso, o i partiti si richiamano i propri uomini e rivedono le loro strategie, oppure c'è la possibilità che Pennica decida di spogliarsi di inutili fardelli.
Discorso diverso invece per il centrosinistra, che in questa campagna elettorale aveva tre candidati sindaco che si sono praticamente annullati. Il Pd era con Mariella Lo Bello, Sel, Italia dei Valori e Rifondazione Comunista erano con Giampiero Carta e Arnone è certamente espressione del centro sinistra, anche se con una lista civica. Difficile un accordo tra di loro anche nel ballottaggio, ma se qualcuno non decide di accordarsi con uno dei contendenti, allora Agrigento non avrà una rappresentanza del Centrosinistra al Comune.
I big della politica non sono scesi in campo a commentare i risultati. Ne i vincitori e nemmeno gli sconfitti, quasi a mantener una distanza fra i partiti e i candidati. Pochissimi hanno fatto brevi apparizioni nelle tv locali per qualche battuta, ma niente di più. Da segnalare, comunque che alla fine della campagna elettorale tutti e cinque i contendenti sono usciti mostrando un grande fair play, sia i vincitori che gli sconfitti.
Pur mostrando soddisfazione o amarezza, hanno accettato la decisione della cittadinanza e non hanno inveito contro gli avversari con com'era avvenuto invece durante la parte finale dello scontro elettorale.
Ma come detto, ora si torna nell'arena, vedremo quali saranno le strategie per i prossimi 15 giorni.
Agrigentoflash
Amministrative Agrigento, sindaco e liste: i risultati definitivi
Concluso lo spoglio delle schede anche ad Agrigento. Al ballottaggio vanno il sindaco uscente Marco Zambuto e Salvatore Pennica. Zambuto nonostante sia stato sostenuto solo dall'Udc ottiene oltre il 34%, mentre il candidato del centrodestra Pennica il 19,17%. Questi i dati in dettaglio per Agrigento:
LO BELLO MARIELLA: VOTI 5.105 - 14,20%
ZAMBUTO MARCO: 12.341 - 34,33%
CARTA GIAMPIERO: 3.265 - 9,08%
PENNICA SALVATORE: 6.893 - 19,17%
ARNONE GIUSEPPE: 3.474 - 9,66%
Questi i voti di lista (55 sezioni su 55)
MARIELLA LO BELLO
MPA - ALLEATI PER IL SUD 4.559 12,7%
LISTA AGRIGENTO PROTAGONISTA 200 0,6
API - ALLEANZA PER L'ITALIA 1.319 3,7
PD - PARTITO DEMOCRATICO 2.710 7,5
FINI - FUTURO E LIBERTÀ 2.613 7,3
ZAMBUTO MARCO
CASINI - UNIONE DI CENTRO 4.200 11,7
PATTO PER IL TERRITORIO 4.823 13,4
CARTA GIAMPIERO
AGRIGENTO BENE COMUNE 1.545 4,3
PENNICA SALVATORE
IL POPOLO DELLA LIBERTÀ 5.170 14,4
GRANDE SUD MICCICHÈ 3.844 10,7
CANTIERE POPOLARE 2.147 6,0
EPOLIS 1.549 4,3
ARNONE GIUSEPPE
LISTA UTILE PER ELEGGERE IL MIGLIOR
SINDACO DI AGRIGENTO 204 0,6
Aumento tariffa RC auto: rete imprese italia contesta provvedimento D'Orsi
Le associazioni datoriali dell'Artigianato e del Commercio: Confartigianato, CNA, Confcommercio, Confesercenti e Casartigiani ritengono assolutamente inaccettabile il provvedimento" varato dalla giunta Provinciale D'Orsi" inerente l'aumento dell'imposta RC auto. Le imprese, lo Stato Sociale sono già fortemente compromessi dalle manovre varate dal Governo Nazionale pertanto, un'ulteriore aumento del 3,5% di imposta sulle assicurazione RC auto in un momento di grave crisi economica è da ritenersi ingiusto e vessatorio. La nostra Provincia rappresenta il fanalino di coda del nostro Paese per reddito e servizi sociali mentre, detiene il primato per tasso di disoccupazione. Per questi motivi i cittadini agrigentini non possono essere gravati di un balzello economico che dovrà servire soltanto, come dichiarato dallo stesso Presidente D'Orsi, a compensare le minori entrate dell'Ente provincia e non migliorare la sicurezza e viabilità stradale.
Rete Imprese Italia, nel richiedere fermamente la revoca del provvedimento auspica che il Presidente D'Orsi recuperi le minori entrate riducendo i costi della politica provinciale.
Sicilia24h
Aumento RC Auto, Rete Imprese critica D'Orsi
Le associazioni datoriali dell'Artigianato e del Commercio: Confartigianato, CNA, Confcommercio, Confesercenti e Casartigiani ritengono assolutamente inaccettabile il provvedimento" varato dalla giunta Provinciale D'Orsi" inerente l'aumento dell'imposta RC auto.
"Le imprese, lo Stato Sociale - si legge in una nota - sono già fortemente compromessi dalle manovre varate dal Governo Nazionale pertanto, un'ulteriore aumento del 3,5% di imposta sulle assicurazione RC auto in un momento di grave crisi economica è da ritenersi ingiusto e vessatorio.
La nostra Provincia rappresenta il fanalino di coda del nostro Paese per reddito e servizi sociali mentre, detiene il primato per tasso di disoccupazione. Per questi motivi i cittadini agrigentini non possono essere gravati di un balzello economico che dovrà servire soltanto, come dichiarato dallo stesso Presidente D'Orsi, a compensare le minori entrate dell'Ente provincia e non migliorare la sicurezza e viabilità stradale.
Rete Imprese Italia, nel richiedere fermamente la revoca del provvedimento auspica che il Presidente D'Orsi recuperi le minori entrate riducendo i costi della politica provinciale".
Aeroporto e pale eoliche, intervento dell'assessore provinciale Biondi
"I ritardi e i silenzi sull'aeroporto e l'autorizzazione a deturpare il volto delle coste agrigentine sono le due facce di una stessa medaglia che vuole la mortificazione della vocazione turistica di un territorio con peculiarità uniche al mondo.
La valutazione positiva del Governo Nazionale sull'impatto ambientale del parco eolico offshore da realizzare a tre miglia marine, davanti alla spiaggia antistante il Castello di Falconara di Licata, rappresenta l'ennesima incomprensibile decisione del Governo, presa senza tenere conto della volontà popolare". Lo afferma in una nota l'Assessore al Turismo Angelo Biondi.
"Non si comprende - prosegue - come le azioni di due province, Agrigento e Caltanissetta, dei comuni di Licata, Gela, Palma di Montechiaro, di comitati civici contrari al parco eolico, siano state disattese dal Governo creando un potenziale danno all'industria turistica e al comparto della pesca della fascia costiera di quell'area.
Vogliamo capire come sia possibile dare una positiva valutazione sull'impatto ambientale quando nella costa sorgono diverse strutture alberghiere che sono costate milioni di euro, con primarie società che hanno scelto quell'aera, creando occupazione e ricchezza. Forse il governo non si rende conto del danno all'economia di quella zona che si creerebbe con la costruzione del parco eolico offshore.
Come Assessorato Provinciale al Turismo stigmatizziamo, fortemente, questa decisione che non ha tenuto conto nemmeno della volontà della Regione anch'essa contraria al parco. Chiederemo al governatore Lombardo di attivarsi affinché questa sciagurata decisione non produca danni all'ambiente marino e all'economia della nostra provincia e a quella di Caltanissetta".
"Questa decisione appare più incomprensibile se legata alla mancata realizzazione dell'aeroporto di Agrigento. Una struttura indispensabile, come ha ricordato ieri il Presidente D'Orsi, per dare un concreto rilancio all'economia di questa provincia e che, invece, viene osteggiata da una classe politica miope e da un Governo nazionale che preferisce occuparsi di bloccare lo sviluppo turistico di questo territorio o di comprometterlo con il parco eolico anziché consentire la costruzione dell'aeroporto.
Ecco perché si rende necessario, ora come non mai, che tutti i rappresentanti della politica agrigentina - conclude l'Assessore Biondi - inizino a mettere al primo posto della loro agenda la difesa ad oltranza del proprio territorio, rivendicando autonomia e libertà delle scelte politiche intraprese per dare speranza al popolo di questa dimentica provincia."
Zona Franca, Ferrara: Estendere i benefici della anche alla provincia di Agrigento
"Si faccia come a Caltanissetta: tutti uniti per raggiungere l'obiettivo di fare della provincia di Agrigento una Zona Franca".
Lo dichiara Paolo Ferrara, Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo Economico e all'Agricoltura della Provincia Regionale di Agrigento, di concerto con il presidente Eugenio D'Orsi.
Estendere anche alla nostra provincia i benefici previsti dalle zone franche significa offrire una concreta opportunità di sviluppo e un incoraggiamento non soltanto per l'avvio di nuove iniziative imprenditoriali, ma anche per il rilancio dell'economia delle zone più degradate. Per affermare la legalità e lo sviluppo occorre offrire garanzie di sicurezza e tutela per l'attività imprenditoriale e per i cittadini, nonché creare un'amministrazione snella, veloce ed efficace che consenta di verificare la garanzia del rispetto delle regole e degli interessi pubblici e fra questi la possibilità di sviluppare un'economia che produca ricchezza per il territorio, nuova occupazione, crescita della qualità della vita. Agrigento è un territorio dalle enormi potenzialità su cui tutte le Istituzioni, in primo luogo la Provincia Regionale, ma anche parti politiche e sociali, devono porre particolare attenzione proprio per dare vita ad un modello di sinergia. Ciò lascia ben sperare che si consolidi un positivo volano per l'attrazione di nuovi investimenti, insieme a più importanti flussi turistici. Si apprezza, altresì l'intervento positivo in tal senso del Vice Presidente regionale di Confindustria, Dott. Giuseppe Catanzaro e dell'On. Michele Cimino, che oggi come in passato, da Assessore Regionale e da Presidente della Commissione Bilancio dell'Ars, si batte affinché la presenza di nuovi investimenti industriali sia sostenuta, in provincia di Agrigento, da una 'zona franca' che, unita allo strumento della "fiscalità di vantaggio", istituita dall'Unione Europea, già nel 2006, ma, purtroppo, non ancora attuata, potrebbe ridurre il gap strutturale. Noi rilanciamo una politica di incentivazione fiscale che tenti di colmare il grosso divario esistente tra Nord e Sud. In Sicilia appare ormai improcrastinabile la previsione di una fiscalità privilegiata al fine di coprire altri fattori economici negativi. Il sistema politico e burocratico, pertanto, non sia più un freno allo sviluppo delle imprese".
Lavalledeitempli
Paolo Ferrara: "Estendere i benefici della Zona Franca anche alla provincia di Agrigento"
"Si faccia come a Caltanissetta: tutti uniti per raggiungere l'obiettivo di fare della provincia di Agrigento una Zona Franca".
Lo dichiara Paolo Ferrara, Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo Economico e all'Agricoltura della Provincia Regionale di Agrigento, di concerto con il presidente Eugenio D'Orsi.
Estendere anche alla nostra provincia i benefici previsti dalle zone franche significa offrire una concreta opportunità di sviluppo e un incoraggiamento non soltanto per l'avvio di nuove iniziative imprenditoriali, ma anche per il rilancio dell'economia delle zone più degradate. Per affermare la legalità e lo sviluppo occorre offrire garanzie di sicurezza e tutela per l'attività imprenditoriale e per i cittadini, nonché creare un'amministrazione snella, veloce ed efficace che consenta di verificare la garanzia del rispetto delle regole e degli interessi pubblici e fra questi la possibilità di sviluppare un'economia che produca ricchezza per il territorio, nuova occupazione, crescita della qualità della vita. Agrigento è un territorio dalle enormi potenzialità su cui tutte le Istituzioni, in primo luogo la Provincia Regionale, ma anche parti politiche e sociali, devono porre particolare attenzione proprio per dare vita ad un modello di sinergia. Ciò lascia ben sperare che si consolidi un positivo volano per l'attrazione di nuovi investimenti, insieme a più importanti flussi turistici. Si apprezza, altresì l'intervento positivo in tal senso del Vice Presidente regionale di Confindustria, Dott. Giuseppe Catanzaro e dell'On. Michele Cimino, che oggi come in passato, da Assessore Regionale e da Presidente della Commissione Bilancio dell'Ars, si batte affinché la presenza di nuovi investimenti industriali sia sostenuta, in provincia di Agrigento, da una 'zona franca' che, unita allo strumento della "fiscalità di vantaggio", istituita dall'Unione Europea, già nel 2006, ma, purtroppo, non ancora attuata, potrebbe ridurre il gap strutturale. Noi rilanciamo una politica di incentivazione fiscale che tenti di colmare il grosso divario esistente tra Nord e Sud. In Sicilia appare ormai improcrastinabile la previsione di una fiscalità privilegiata al fine di coprire altri fattori economici negativi. Il sistema politico e burocratico, pertanto, non sia più un freno allo sviluppo delle imprese".
L'Assessore Biondi: Il silenzio sull'aeroporto e il si alle pale eoliche nel mare agrigentino sono due facce della stessa medaglia
I ritardi e i silenzi sull'aeroporto e l'autorizzazione a deturpare il volto delle coste agrigentine sono le due facce di una stessa medaglia che vuole la mortificazione della vocazione turistica di un territorio con peculiarità uniche al mondo.
La valutazione positiva del Governo Nazionale sull'impatto ambientale del parco eolico offshore da realizzare a tre miglia marine, davanti alla spiaggia antistante il Castello di Falconara di Licata, per l'Assessore al Turismo Angelo Biondi, rappresenta l'ennesima incomprensibile decisione del Governo, presa senza tenere conto della volontà popolare.
Non si comprende come le azioni di due province, Agrigento e Caltanissetta, dei comuni di Licata, Gela, Palma di Montechiaro, di comitati civici contrari al parco eolico, siano state disattese dal Governo creando un potenziale danno all'industria turistica e al comparto della pesca della fascia costiera di quell'area.
Vogliamo capire come sia possibile dare una positiva valutazione sull'impatto ambientale quando nella costa sorgono diverse strutture alberghiere che sono costate milioni di euro, con primarie società che hanno scelto quell'aera, creando occupazione e ricchezza. Forse il governo non si rende conto del danno all'economia di quella zona che si creerebbe con la costruzione del parco eolico offshore.
Come Assessorato Provinciale al Turismo stigmatizziamo, fortemente, questa decisione che non ha tenuto conto nemmeno della volontà della Regione anch'essa contraria al parco. Chiederemo al governatore Lombardo di attivarsi affinché questa sciagurata decisione non produca danni all'ambiente marino e all'economia della nostra provincia e a quella di Caltanissetta.
Questa decisione appare più incomprensibile se legata alla mancata realizzazione dell'aeroporto di Agrigento. Una struttura indispensabile, come ha ricordato ieri il Presidente D'Orsi, per dare un concreto rilancio all'economia di questa provincia e che, invece, viene osteggiata da una classe politica miope e da un Governo nazionale che preferisce occuparsi di bloccare lo sviluppo turistico di questo territorio o di comprometterlo con il parco eolico anziché consentire la costruzione dell'aeroporto.
Ecco perché si rende necessario, ora come non mai, che tutti i rappresentanti della politica agrigentina - conclude l'Assessore Biondi - inizino a mettere al primo posto della loro agenda la difesa ad oltranza del proprio territorio, rivendicando autonomia e libertà delle scelte politiche intraprese per dare speranza al popolo di questa dimentica provincia."
Interrogazione di Gallo su Strada Provinciale Cammarata-S.Stefano
Comunico di aver depositato -stamane - una Interrogazione al Presidente Della Provincia D'Orsi che sottolinea e denuncia l'abbandono di parecchie strade provinciali , tra cui la Cammarata-S.Stefano Quisquina , fondamentale per quel territorio per tutte le attivita' civili.
Tale strada , nel tratto Ristorante Filici all'Area Attrezzata, dispone della pavimentazione spesso divelta ed anche di parecchie buche che mettono a rischio la sicurezza degli automobilisti.
Ma c'e' di piu' .Infatti negli ultimi decenni , queste strade della zona montana sono state oggetto di numerosi interventi per diverse decine di miliardi delle vecchie lire. Infatti , essendo una zona franosa, perche' soggetta a continuo dissesto idrogeologico , necessita di continue manutenzioni.
Ritengo che bisogna dare nuovi segnali nel modo di governare , conciliando l'efficienza alla moderazione nella spesa pubblica . Nel caso in oggetto , bisogna studiare meglio il tutto prima di fare nuovi interventi costosissimi. Per evitare di vanificare solo dopo 1 anno il lavoro fatto .
BISOGNA studiare nuove tecniche e materiali speciali, attenzionando i costi.
BISOGNA cercare fondi Regionali ed Europei partecipando ai bandi che si presentano.
LA Proposta de La Destra che io rappresento è : trasformare quella strada in "Strada Turistica Regionale d'interesse Ambientale" mantenendone la proprieta' e la gestione , finalizzando il tutto a valorizzare quel territorio , che dispone di un patrimonio Ambientale e Culturale Specifico Unico .
Nuovo modo di fare politica è avere idee e portarle avanti con decisione , contrastando in modo propositivo quel vecchio modo di amministrare che è duro a morire .
PROVINCIA REGIONALE DI AGRIGENTO
ROBERTO GALLO CONSIGLIERE PROVINCIALE A DESTRA
OGGETTO : INTERROGAZIONE VIABILITA' PROVINCIALE ZONA CAMMARATA-S.STEFANO QUISQUINA,NECESSITA' DI INTERVENTO MANUTENTIVO E DI APPROCCIO DIVERSO ORIENTATO ALL'UTILIZZO EQUILIBRATO DEI SOLDI PUBBLICI.
A PRESIDENTE PROVINCIA D'ORSI
A PRESIDENTE CONSIGLIO BUSCEMI
A DIRIGENTE UFFICIO TECNICO VIABILITA' HAMEL
Agrigento li 07 maggio 2012
PREMESSO
CHE la viabilita' provinciale rientra tra le competenze fondamentali dell'Ente Provincia , ed in particolare per quelle aree interne che rischiano l'isolamento .
CHE tra queste aree interne , la Strada Provinciale n.24 Cammarata/S.Stefano rappresenta un tratto fondamentale per quelle popolazioni , le quali rischierebbero una seria emarginazione in mancanza.
Inoltre, la pecularieta' di quella strada , è rappresentato dal valore ambientale e quindi turistico , attraversando una zona d'importanza notevole del patrimonio forestale e non solo .
CHE in questi ultimi trant'anni si sono fatti decine d'interventi di manutenzione per decine di miliardi delle vecchie lire , in quanto zona soggetta a frane , e quindi "meritevole " di continui interventi , che spesso gia' l'anno successivo risultano essere stati vanificati ..
CHE non è piu' rinviabile un approccio nuovo alla spesa pubblica, fatto di efficienza e di assunzione molto oculata dei costi.
CHE nel caso in oggetto bisogna meglio valutare il tutto sotto 2 aspetti : 1°- studio approfondito degli interventi e dei materiali da utilizzare , finalizzando il tutto ad una maggiore durata ed una migliore fruizione dell'utenza di quella strada. 2° -valutare la possibilità di chiedere fondi regionali e comunitari con la premessa di trasformare la S.P. n.24 Cammarata-S.Stefano in "strada d'interesse turistico/ambientale regionale" rimanendo di competenza della Provincia.
CHE nel merito la strada provinciale necessita d'intervento urgente , per via di parecchi tratti dove il conglomerato bituminoso è divelto e spesso cosparso di buche .
TUTTO CIO PREMESSO E CONSIDERATO CHIEDO DI CONOSCERE
Che tipo d'interventi intende fare l'amministrazione provinciale guidata da Presidente D'Orsi, per restituire dignita' alla strada in oggetto e dare servizi alle Genti amministrate .
Se l'amm/ne provinciale intende avviare un percorso nuovo , nell'approccio alla spesa pubblica per la viabilita' provinciale , fatto di buon senso, equilibrio , ricerca di risorse esterne e far tesoro sui suggerimenti effettuati dal sottoscritto
Roberto Gallo