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Rassegna stampa del 12, 13, 14 maggio 2012

 12 maggio (sabato)
 

GIORNALE DI SICILIA
 

Il "popolo" dei precari è sceso in piazza: «Se non ci stabilizzano blocchiamo tutto»
I sindacati: «Gli errori dalla classe politica non possono ricadere sulle spalle dei cittadini e delle loro famiglie»
Elio Di  Bella
 La carica di «mille» lavoratori precari davanti la prefettura di Agrigento.
«Se non ci stabilizzeranno, siamo pronti a paralizzare gli uffici degli enti locali e la sanità» minacciano. Hanno affidato le ragioni della loro protesta e le loro richieste ad una lettera che hanno consegnato in Prefettura. Sono preoccupati per le recenti pronunzie della Corte dei Conti che hanno ulteriormente frenato i processi di stabilizzazione in corso in alcuni Comuni.
Molti tra quanti erano davanti il palazzo del Prefetto ieri mattina sono diventati precari da giovanissimi e oggi hanno anche più di quarant'anni.
«Riteniamo che gli errori perpetrati dalla classe politica non possono ricadere sulle spalle dei cittadini, dei lavoratori e delle famiglie che rischiano, a distanza di oltre vent'anni, il diritto alla stabilizzazione, come invece avvenuto nel resto d'italia, e di essere estromessi irrimediabilmente dal mercato del lavoro», sostengono nel volantino diffuso ieri, durante il sit-in, dai sindacalisti di
Cgil, Cisl e Uil che hanno organizzato la manifestazione.
«Dopo vent'anni che non si fanno assunzioni negli Enti Locali e nella sanità, se cacciano i precari tantissimi servizi dovrebbero essere chiusi - spiega Alfonso Buscemi della Cgil - Servizi essenziali per la collettività, tra i quali quelli ché le famiglie meno abbienti usufruiscono, come gli asili nido, l'assistenza sociale, Abbiamo chiesto che il decreto legge 78 del 2010 che governo Berlusconi ci ha lasciato come polpetta avvelenata venga modificato».
«Questa legge - aggiunge Buscemi - vuole gli enti pubblici che hanno personale precario devono ridurre del 50% la spesa per tale personale. Allo scadere del 2012 solo la metà dei precari potrebbe avere il rinnovo del contratto, Non chiediamo l'aggravio della spesa. A parità di costi attuali è possibile trasformare questo personale a tempo indeterminato».
I precari in provincia di Agrigento sono duemilatrecento (comprendendo anche quelli della sanità). In Sicilia sarebbero quindicimila secondo l'assessorato regionale all'impiego. Lo Stato ha speso molte risorse per la loro formazione, sottolineano i sindacati, sarebbe dunque uno spreco mettere sulla strada personale qualificato e con tanta esperienza acquisita negli anni. Vincenzo Caldara, coordinatore regionale aut000mie locali della Cisl, ritiene che »ci può essere una modifica ai vincoli di finanza pubblica per la stabilizzazione, ma deve essere il governo nazionale a realizzarla e per questo la nostra protesta avviene davanti le Prefetture di tutti i capoluoghi siciliani. Sia Stato che Regione che Enti Locali facciano la loro parte perché il gioco dello scarica barile non porta niente a nessuno».
"Questo personale - aggiunge Caldare - è da ventidue anni che è all'interno delle amministrazione e dopo così tanto tempo come si può dire ad un lavoratore di andare a casa. Hanno un'età media avanzata e certamente sarebbero fuori dal mondo del lavoro. Abbiamo presentato a tutti i Prefetti siciliani la gravità della situazione e attendiamo una risposta. Organizzeremo presto una manifestazione di carattere generale per sensibilizzare il governo innanzitutto». Presenti alla manifestazione anche tanti sindaci della provincia, che hanno risposto all' invito dei guidati dal Presidente dell'ANCI Calogero Pumilia. (EDB)
 

LA SICILIA
 

CONSIGLIO PROVINCIALE
Nuova seduta con surroga di Giglione ed elezione del nuovo vicepresidente
Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha convocato per il prossimo martedì 22 maggio, il Consiglio provinciale, alle 18, nell'aula Silvia Pellegrino. Tredici le proposte di deliberazione inserite all'ordine del giorno. I lavori inizieranno con la lettura ed approvazione dei verbali delle sedute precedenti, le comunicazioni del Presidente e la surroga del consigliere Pietro Giglione a cui subentrerà Maurizio Masone, primo dei non eletti del Partito democratico nel collegio di Agrigento.
Il Consiglio procederà successivamente, al posto di Giglione, alla elezione del secondo Vice Presidente, a scrutinio segreto, con il sistema del voto limitato a una sola preferenza.
Di seguito saranno trattate cinque interrogazioni. Due sono state presentate dal Consigliere Avarello: la prima sullo stato precario riguardante il liceo pedagogico giudici "Saetta e Livatino" di Ravanusa.
La seconda interrogazione è relativa lavori di sistemazione della strada provinciale Ravanusa - Licata. L'interrogazione del consigliere Spoto riguarda, invece, i lavori di sistemazione della strada provinciale Raffadali - Cattolica Eraclea. Due le interrogazioni del Cons. Roberto Gallo, una sul tema sicurezza sul posto di lavoro di persone addette alla manutenzione degli immobili dell'ente e l'altra sulla fruizione turistica e viabilità provinciale. Successivamente saranno discusse la relazione del presidente del Primo semestre 2011 e la proposta 01 del 20gennaio scorso del settore politiche del lavoro riguardante la modifica della deliberazione del Consiglio Provinciale per l'approvazione del nuovo schema dello statuto del Consorzio Universitario della provincia di Agrigento.
Le nuove modifiche approvate dall'assemblea dei soci del Cupa riguardano la riduzione del numero dei componenti dei consiglio di amministrazione e altre modifiche statutarie. Infine sono in discussione tre debiti fuori bilancio per circa 37 mila euro.


VIABILITÀ
La Provincia regionale sistema le piazzole di sosta
Sono già ripresi gli interventi di manutenzione delle piazzole di sosta realizzate dal Settore Ambiente e Territorio delta Provincia Regionale su alcune strade provinciali.
lavori sono iniziati ungo la SP n. 36 Bivio Verdura S.Anna, e consistono nella pulizia, scerbatura, fresatura e sistemazione delle scarpate da parte degli operai dell'impresa Si. Service di Marsala, aggiudicataria dell'appalto con contratto aperto della durata di un anno. Successivamente sarà la volta delle piazzole lungo la SP n. 16 Grotte-Scintilia, o. 24 Cammarata-S.Stefano di Quisquina e n. 20 Castettermini-S.Biagio. Con I 'awento della bella stagione, infatti, grazie anche alle panchine e agli altri arredi collocati dal Settore Ambiente, te aree di sosta diventano un punto di riferimento per famiglie ed escursionisti, che le utilizzano per varie attività del tempo libero, soprattutto nei pressi dei demani forestali, per esempio lungo la SP 24 Cammarata Santo Stefano di Quisquina, a ridosso dette aree attrezzate dell'Azienda Foreste Demaniali e della riserva naturale di Monte Cammarata.
 

UNA PIAZZA DI PRECARI
Agrigento si ricorda del problema di migliaia di famiglie grazie al sit-in organizzato ieri mattina dai sindacati davanti alla Prefettura e al quale hanno partecipato molti sindaci
Agrigento si è ricordata ieri del gravissimo problema dei precariato. Tantissimi lavoratori a tempo determinato si sono dati appuntamento dinnanzi alla Prefettura per manifestare la loro preoccupazione per ti serio rischio di perdita del posto di lavoro, dal primo gennaio 2013, data di scadenza del contratto di diritto privato. Striscioni, cartelloni e perfino una croce simbolo, con frasi e immagini di accusa nei confronti della politica nazionale, regionale e locale. "Ce ne stiamo a patire le pene dell'inferno mentre il Premier Monti pensa alle banche, il Governatore Lombardo ai precari regionali e il Presidente D'Orsi ai lavoratori di una sola cooperativa. Queste persone non hanno mantenuto i loro impegni, ci stanno solo prendendo in giro con un continuo scarica barile», ha commentato un precario della provincia, Antonio Bellavia. Al loro fianco, i sindacati confederali, Cgd, Cisl e Uil che puntano il dito contro la recente impugnativa del commissario dello stato alla norma di proroga dei contratti a tempo determinato e nei confronti del pronunciamento della Corte dei Conti sulla L.R. 24/2010, che ha di fatto reso più complesso il processo di stabilizzazione. Tra i sindaci presenti, i Primi Cittadini di Favara, Ravanusa, Palma di Montechiaro, Siculiana, Casteltermini, Realmonte, il neo sindaco di Raffadali e l'uscente di Agrigento. Non sono mancate le contestazioni all'arrivo dei Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, che ha preso par're alla riunione in Prefettura, mettendo sotto accusa la politica.»Sono i politici che devono presentare i disegni di legge, assumendosi l'onere di quegli Enti che, avendo i conti in regola, possono supportare la stabilizzazione, anche attraverso provvedimenti che deroghino ai Patto di Stabilità. Mentre la politica non da risposte, noi dobbiamo sopportare che qualcuno, comprensibilmente provato, inveisca, dimenticando che la responsabilità è di chi ha permesso di entrare in un ente senza un concorso o senza delle garanzie per il futuro», ha concluso D'Orsi, dicendosi disponibile a partecipare a una manifestazione davanti la sede della Regione o a Roma. Intanto, le Segreterie Regionali CGIL PP, CISL EP e UIL FPL, chiedono al Prefetto di Agrigento di farsi messaggero di un documento ai Presidente del Consiglio dei Ministri ed ai Ministro del Lavoro, affinché possano rimuovere gli ostacoli e gli impedimenti di legge alle procedure di stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione in Sicilia, anche con disposizioni derogatorie rispetto alle normali procedure di assunzione.
C.M.
 

Agrigentoflash
 

Agrigento, documento sul precariato consegnato alla Prefettura
Le Segreterie Regionali Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl hanno consegnato un comunicato ufficiale al Capo di gabinetto della Prefettura di Agrigento, Di Donato, affinchè si faccia portavoce con il Governo, dei numeri del precariato in Sicilia. Di Donato ci ha assicurato che il Prefetto ne farà comunicazione entro questa sera, corredandola da dichiarazione dei sindaci presenti sulla necessità dei precari per lo svolgimento dei servizi negli enti locali. I sindaci, (neo eletto Parello, zambuto, sindaci di Grotte, casteltermini, Grotte, favara, realmonte, Porto Empedocle,...) il Presidente dellea Provincia e rappresentanza Anci Pumilia, hanno dichiarato di volere manifestare presso Regione Sicilia per chiedere la deroga al Patto di Stabilità. "Le sigle sindacali esprimono profonda preoccupazione per le sorti dei lavoratori precari impegnati nelle pubbliche amministrazioni siciliane ed in particolare negli EE.LL. dell'isola. Le recenti pronunzie della Corte dei Conti sui processi di stabilizzazione del personale precario nelle pubbliche amministrazioni e le motivazioni addotte nell'impugnativa del Commissario dello Stato ai disegni di legge elaborati dal Governo e dalla classe politica siciliana, aggravano un quadro normativo già fortemente complesso ed allarmano i lavoratori precari che garantiscono servizi fondamentali ai cittadini. In merito, occorre osservare che il precariato in Sicilia ha origine nel lontano 1988 e, dopo 24 anni di proroghe, attraverso un groviglio di legislazioni,il fenomeno è ad oggi ancora irrisolto. Particolare attenzione va rivolta a questo "precariato storico", intendendo con tale accezione quei lavoratori, provenienti dal bacino dei lavoratori socialmente utili, utilizzati nelle pubbliche amministrazioni con contratti di natura temporanea, ma con riferimento a fabbisogni permanenti dell'amministrazione. Se il ricorso, infatti, a contratti di lavoro a tempo determinato corrisponde alla necessità di fare fronte ad esigenze temporanee delle amministrazioni, di fatto si sono utilizzate tipologie di lavoro flessibile per esigenze permanenti legate al fabbisogno ordinario. Situazioni, queste, assimilate a forme di lavoro precario poco compatibili con i principi che sono alla base dell'organizzazione e del funzionamento delle amministrazioni. In questo modo, la classe politica ha creato condizioni di precariato che si protraggono da lungo tempo, generando una categoria di lavoratori che, unitamente a quelli a tempo indeterminato ancora in servizio, in assenza di regolare turn-over, hanno fino ad oggi garantito i servizi fondamentali ed essenziali alle proprie comunità locali. D'altra parte, è ben noto che gli organici senza il personale precario sono all'osso. Si tratta di lavoratori che, oggi ormai qualificati, svolgono con competenza un servizio pubblico e reclamano, giustamente, occupazione e certezze. Gli Enti, forti della presenza del personale precario, da oltre un ventennio, rinunciando a qualsiasi procedura concorsuale, hanno continuato ad utilizzare questi lavoratori, in punti strategici ed anche in posizioni apicali delle amministrazioni stesse, sfruttando i titoli di studio da questi posseduti e la professionalità dagli stessi acquisita. Così facendo, settori strategici quali la polizia municipale, gli asili nido, gli uffici di ragioneria, gli uffici tecnici e i servizi manutentivi, i servizi sociali ed assistenziali dei comuni sono ad oggi coperti da gran parte del personale a tempo determinato che ha già sostituito il personale a tempo indeterminato nel frattempo andato in quiescenza. Sono i più deboli del sistema, i meno tutelati e retribuiti, sottoposti spesso alla richiesta di prestazioni elevate in cambio di un rinnovo contrattuale. Gli errori perpetrati dalla classe politica non possono ricadere sulle spalle dei lavoratori e delle loro famiglie. A distanza di oltre vent'anni, contrariamente a come invece è avvenuto nel resto d'Italia e in altri rami di amministrazioni, questi lavoratori precari rischiano di essere estromessi irrimediabilmente dal mercato del lavoro, anche per causa della loro oramai avanzata età. L'inopportunità espressa ultimamente dalla Corte dei Conti alla stabilizzazione di questo personale, le rigide regole ai vincoli del patto di stabilità nazionale e l'eventuale blocco paventato dal Commissario dello Stato e imposto dalla normativa nazionale alle stesse proroghe, metterebbe in ginocchio i servizi offerti dagli Enti Locali alla cittadinanza. Pur nella consapevolezza dello stato di crisi generale in cui versa il paese, ed ancor di più la Sicilia, non può certo disconoscersi ed essere consapevoli del fatto che occorre riorganizzare la pubblica amministrazione per renderla più efficiente, efficace e trasparente. Ciò deve essere considerato prioritario per fare ripartire l'economia, tagliando spese improduttive e rami secchi che non possono, tuttavia, essere individuati tra i servizi comunali da rendere proficuamente alle comunità. La valorizzazione delle risorse umane nella P.A., coerentemente con i fabbisogni organizzativi accuratamente individuati, se legata ai concetti di efficacia ed efficienza, in un'ottica di razionalizzazione, anche attraverso l'individuazione di eventuali percorsi di qualificazione o riqualificazione, rappresenta un elemento di innovazione organizzativa in grado di generare benefici. Il Governo Regionale, congiuntamente agli Enti Locali, fino ad oggi ha sostenuto economicamente l'utilizzo di questo personale. Purtroppo le difficoltà economiche in cui gli Enti versano, tenendo conto delle proprie disponibilità di bilancio e delle specifiche disposizioni in materia di assunzioni e di tetti di spesa, difficilmente consentirebbero una regolamentazione a totale carico delle strutture locali. Per questo è indispensabile il coinvolgimento del Governo Nazionale sulla specifica vertenza del ventennale precariato in Sicilia, teso a dare una soluzione strategica, tale da impiegare in modo strutturale e stabile il personale precario in servizio negli Enti Locali". "Rivendicano una riorganizzazione della pubblica amministrazione in Sicilia, scevra da sperperi e, attraverso il pieno apporto professionale del personale precario utilizzato, tesa unicamente a garantire ed ampliare i servizi da offrire ai cittadini; Ritengono che gli errori, i ritardi e le omesse applicazioni di precedenti normative, perpetrati negli anni dalla classe politica siciliana, non possono e non debbano ricadere sulle spalle dei lavoratori e delle loro famiglie, che da oltre vent'anni sono impegnati in posizioni di lavoro strategici delle amministrazioni, ed oggi posti a serio rischio. Considerano discriminatoria ed iniqua l'esclusione dai processi di stabilizzazione di questi lavoratori rispetto ai processi analoghi avviati e conclusi positivamente sia in campo nazionale che regionale. Auspicano un percorso, in tempi certi, orientato alla stabilizzazione di questi lavoratori, integrato in un processo di razionalizzazione e valorizzazione generale delle risorse umane all'interno delle amministrazioni pubbliche. Chiedono risposte concrete, non ulteriori proroghe ed illusori tentativi di mitici percorsi di stabilizzazione, operate dal Governo regionale e dalla classe politica siciliana, ma interventi che regolarizzino concretamente la condizione di lavoro di questi precari ultraventennali. Reputano indispensabile una sinergia d'intenti e di risorse da parte del Governo Centrale, del Governo Regionale e delle stesse Amministrazioni Locali al fine di porre realmente fine alla ventennale vertenza del precariato in Sicilia. Non chiedono risorse aggiuntive alla finanza pubblica, nella considerazione che non si tratta di nuove assunzioni, ma una soluzione condivisa con il governo regionale al fine di poter continuare a rendere i servizi essenziali ai cittadini. Non vogliono immaginare uno scenario in cui, da una parte, questi lavoratori vengano estromessi dal posto di lavoro, e dall'altra parte, gli Enti si trovino nella impossibilità di continuare a garantire i servizi ai cittadini. Chiedono a S.E. il Prefetto che si faccia latore del documento allegato al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Ministro del Lavoro, affinché possano rimuovere gli ostacoli e gli impedimenti di legge alle procedure di stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione in Sicilia, anche con disposizioni derogatorie rispetto alle normali procedure di assunzione, tenendo conto della loro specificità giuridica, lavorativa e sociale".
 

Agrigento, precari in piazza per rivendicare il diritto al lavoro
Giornata di mobilitazione per i tanti precari della provincia di Agrigento che cercano dopo tanti anni la stabilizzazione. Alcune centinaia di persone hanno partecipato alla manifestazione di protesta che si è tenuta questa mattina davanti al palazzo della Prefettura di Agrigento. "A causa della gravità della situazione - si legge in una nota delle tre sigle sindacali: Cgil , Cisl e Uil - esprimiamo forte preoccupazione per i posti di lavoro a rischio e chiediamo che siano rispettati i nostri diritti. Inviatiamo i sindaci a unirsi alla protesta". La recente impugnativa del commissario dello Stato alla norma di proroga dei contratti a tempo determinato, prevista dal legislatore siciliano fino al 2013, ha creato un vuoto normativo che mette a serio rischio il posto di lavoro di migliaia di lavoratori precari, che da anni operano negli Enti locali e nelle strutture sanitarie. Nel corso del sit-in contestati i sindaci presenti e al suo arrivo il presidente della provincia Eugenio D'Orsi.
 

Ambiente, riprende la manutenzione delle piazzole di sosta lungo le strade provinciali.
Sono già ripresi gli interventi di manutenzione delle piazzole di sosta realizzate dal Settore Ambiente e Territorio della Provincia Regionale su alcune strade provinciali. I lavori sono iniziati lungo la SP n. 36 Bivio Verdura-S.Anna, e consistono nella pulizia, scerbatura, fresatura e sistemazione delle scarpate da parte degli operai dell'impresa S.I. Service di Marsala, aggiudicataria dell'appalto con contratto aperto della durata di un anno. Successivamente sarà la volta delle piazzole lungo la SP n. 16 Grotte-Scintilia, n. 24 Cammarata-S.Stefano di Quisquina e n. 20 Casteltermini-S.Biagio. Con l'avvento della bella stagione, infatti, grazie anche alle panchine e agli altri arredi collocati dal Settore Ambiente, le aree di sosta diventano un punto di riferimento per famiglie ed escursionisti, che le utilizzano per varie attività del tempo libero, soprattutto nei pressi dei demani forestali, per esempio lungo la SP 24 Cammarata-Santo Stefano di Quisquina, a ridosso delle aree attrezzate dell'Azienda Foreste Demaniali e della stessa riserva naturale di Monte Cammarata.
Il Presidente Eugenio D'Orsi e l'Assessore all'Ambiente Francescochristian Schembri fanno rilevare come anche la gestione delle piazzole di sosta costituisca un momento importante per la tutela dell'ambiente e per migliorare la percorribilità delle stesse strade interne, con una forte attenzione per la fruizione da parte dei cittadini e delle loro rispettive famiglie. Gli interventi sulle piazzole di sosta sono coordinati dal Gruppo Tutela Ambientale del settore Territorio e Ambiente, diretto dall'Ing. Bernardo Barone, composto dal responsabile Giovanni Bellavia, dal responsabile unico del procedimento Elio Chibbaro, dal direttore dei Lavori Vincenzo Dainotto e dal geometra contabile Ferdinando Parello.
 

Agrigentonotizie
 

I precari in piazza per rivendicare il diritto al lavoro
L'intento, così come dichiarato stamattina, è quello riuscire a ottenere l'attenzione del Governo nazionale al fine di rivedere i limiti di finanza pubblica troppo restrittivi per la stabilizzazione del personale
di Redazione
Invia ad un amico La recente impugnativa del commissario dello Stato alla norma di proroga dei contratti a tempo determinato, prevista dal legislatore siciliano fino al 2013, ha creato un vuoto normativo che mette a serio rischio il posto di lavoro di migliaia di lavoratori precari, che da anni operano negli Enti locali e nelle strutture sanitarie. Per questo i sindacati, questa mattina, si sono presentati davanti al palazzo della Prefettura insieme ai lavoratori e ai rappresentanti di diversi Comuni della provincia.
 

Canicattìweb
 

Ravanusa, Carmelo D'Angelo: "Situazione precari è una bomba ad orologeria"
Si accentua lo stato di agitazione dei precari in servizio al comune di Ravanusa. La situazione è molto delicata. "Serve una deroga immediata al patto di stabilità interno sui precari e sugli investimenti infrastrutturali per disinnescare una bomba ad orologeria che rischia di fare esplodere lo stato sociale nei Comuni e nelle Province siciliane". Lo ha dichiarato il consigliere provinciale di Agrigento, Carmelo D'Angelo, intervenuto a sostegno delle agitazioni che in alcuni comuni dell'agrigentino stanno promuovendo gruppi di precari preoccupati per il loro posto di lavoro. "Il legislatore - ha continuato D'Angelo - deve prevedere la possibilità normativa per concedere a sindaci e presidenti di provincia, che hanno le disponibilità finanziarie o che possono reperirle nelle pieghe dei loro bilanci, di salvare centinaia di posti lavoro e di investire in scuole e strade, mettendo questi costi fuori dal patto di stabilità". Secondo D'Angelo, "il precariato, certamente frutto di politiche sbagliate dei decenni passati, ha mantenuto, però, nei nostri Comuni un livello alto di pace sociale garantendo, oggi, servizi in molti uffici comunali e provinciali che rischiano di essere cancellati, causando nocumento alla macchina amministrativa. Oltre al precariato - ha concluso Carmelo D'Angelo - bisognerebbe eliminare dal patto di stabilità i limiti imposti sugli investimenti infrastrutturali perché ciò consentirebbe ad enti, come ad esempio la Provincia di Agrigento, di liberare, ogni anno, risorse per svariati milioni di euro che servirebbero a rilanciare l'economia".
Giovanni Blanda
 

Lavalledeitempli
 

Solidarietà al Personale Precario della Pubblica Amministrazione
I Consiglieri Provinciali CARMELO AVARELLO  di "Sinistra Ecologia e Libertà", NINO SPOTO dei "Comunisti Italiani"-Federazione della Sinistra e STEFANO GIRASOLE del "Gruppo Misto" esprimono solidarietà al Personale Precario della Pubblica Amministrazione ritenendo che sia inaccettabile quanto pronunciato dalla Corte dei Conti sui processi di Stabilizzazione del Personale precario e di conseguenza condividono le ragioni della loro sofferta  protesta.
Avarello, Spoto e Girasole condannano, altresì, la Politica del Governo Regionale e di quanti hanno speculato elettoralmente sul bisogno dei lavoratori che si vedono costretti, ancora oggi, a distanza di oltre venti anni, a lottare per la loro stabilizzazione.  I Consiglieri appoggiano pertanto incondizionatamente tutte le iniziative di lotta che saranno opportunamente intraprese. 
 

 

13 maggio (domenica)
 

LA SICILIA
 

EDILIZIA SCOLASTCA
Dal prossimo giugno diventa esecutivo lo sfratto dell'Ipia
Si fa sempre più buio il futuro dell'istituto professionale "Guglielmo Marconi" di Canicattì,
Il prossimo mese di giugno diventa esecutivo lo sfratto dall'attuale sede che ospita gli studenti dell'indirizzo moda, e del tanto atteso trasferimento in via Armando Diaz nemmeno l'ombra. il trasloco nell'immobile, preso in affitto dalla Provincia Regionale di Agrigento, slitta a settembre. Il proprietario ad oggi non ha ancora adempiuto all'adeguamento dei locali, come prevede il contratto, a causa della mancanza dì liquidità. Pare che non riesca ad ottenere dagli istituti di credito le somme necessarie per i lavori. All'ennesimo rinvio dello spostamento dai magazzini di via Ducezio, alunni e docenti si sentono i protagonisti di una farsa di Luigi Pirandello, presi in giro di anno in anno. Da settembre a dicembre, da gennaio ad aprile e da maggio a settembre, una situazione che si ripete periodicamente e che ha stancato i diretti interessati. "Abbiamo saputo che il proprietario dei locali dove avremmo dovuto trasferirci è riuscito ad ottenere una proroga di cinque mesi per adeguare i locali, come da contratto, per la mancanza di finanziamenti, quindi dobbiamo aspettare fino a settembre." ha spiegato Gioacchino Capizzi, uno dei responsabili della sede canicattinese del "Marconi".
Ma questa volta sarà davvero l'ultima? Se lo chiedono tutti: dagli studenti, ai professori, al personale Ata, i quali non credono più alle belle parole, Intanto si avvicina la data dello sfratto, Da
giugno verranno a mancare cinque aule, quelle che attualmente ospitano gli alunni del corso di moda, su un totale di undici, ognuna delle quali con circa 20 studenti, E per evitare che a settembre ai problemi di sempre - aule di piccole dimensioni, numero esiguo dì laboratori, porte rattoppate con carta da imballaggio, cavi elettrici scoperti, crepe sulle pareti e cornicioni che stanno per venire giù - si aggiunga la permanenza di tutti gli alunni nei magazzini del corso di operatore termico, studenti e professori sono pronti a mobilitarsi.
Passata la fase più cruciale dell'anno scolastico, nel corso della quale sono impegnati tra interrogazioni, scrutini, valutazioni ed esami per la qualifica di fine triennio e per la conclusione del quinquennio, si concentreranno sulle azioni da intraprendere.
V.G.
 

GIORNALE DI SICILIA
 

Manganella e D'Orsi, un disegno per i precari
Partita da Favara, la protesta dei precari siciliani, ben sorretta dalle organizzazioni sindacali, è approdata davanti alle prefetture dei capoluoghi dell'isola. Una dimostrazione di forza e di partecipazione di chi, da oltre vent'anni, spera nella stabilizzazione.
"In appendice alla manifestazione di venerdì - dice il sindaco di Favara, Rosario Manganella -, assieme al primo cittadino di Aragona Totò Parello, ho incontrato il presidente della Provincia Regionale, Eugenio D'Orsi, concordando di elaborare un disegno di legge, che dovrà essere fatto proprio dalla deputazione agrigentina, che ci permetta di superare gli ostacoli rappresentati dal patto di stabilità e dal divieto dì nuove assunzioni" Manganella resta comunque pragmatico consapevole che con le elezioni regionali tutto possa fermarsi "Da subito - conclude - bisogna differire le scadenze contrattuali al 31 dicembre 2013". (UR)
 

 

IL PIANO PER IL SUD.
Asili nido, ferrovie, banda larga, cultura.
I finanziamenti di Roma per la Sicilia.
Sì ai progetti per la linea ferrata Palermo-Catania
Riccardo Vescovo
PALERMO
Incentivi all'occupazione, infrastrutture, ma anche nuovi asili e servizi di assistenza agli anziani, li piano d'azione per lo sviluppo del Mezzogiorno italiano è realtà. In campo c'è un fiume di denaro per contribuire allo sviluppo dell'economia delle regioni meridionali. Dai 3,7 miliardi di euro delle prima intesa, siglata lo scorso mese di dicembre, ai 2,3 miliardi di euro della seconda fase che è stata avviata giovedì scorso dal ministero per la Coesione sociale, Fabrizio barca: in entrambi i casi la Sicilia potrà godere di una fetta rilevante degli investimenti. A cominciare dal piano straordinario per il lavoro, che mette in campo 452 milioni solo in Sicilia. Si tratta di somme riassegnate alla Sicilia e provenienti ad esempio da interventi definanziati perché difficilmente attuabili o oggetto di eticità. Per quanto riguarda i 3,7 miliardi, si tratta di soldi gestiti direttamente dalle Regioni, mentre i 2,3 miliardi provengono da fondi gestiti a livello nazionale e riprogramnati per la cura dell' infanzia, per gli anziani non autosufficienti, per i giovani, per la competitività delle aziende e per le aree di attrazione culturale Nel complesso, in tutto il Mezzogiorno sono stati mobilitati 13,2 miliardi di euro che potranno essere spesi fino al 2015.
Infrastrutture
Nella prima intesa siglata lo scorse mese di dicembre, in Sicilia è stato riassegnato circa un miliardi di euro, di cui :359 milioni sono stati destinati all'istruzione, 60 milioni all'agenda digitale per potenziare il collegamento internet attraverso la banda larga e ultralarga, 65 per l'occupazione e 500 milioni per le ferrovie. A riguardo,le linee interessate sono la Catania Palermo, il nodo di Palermo, il raddoppio del bivio Zurria-Catania Acquicella e le tratte Birocca-Motta, Catenanuova-Enna, Motta-Catenanuova e Catania Ognina-Catania Centrale.
Politiche sociali
Entro il 2015 l'obiettivo in Sicilia è di prendere in carico 9.609 bambini tra asili nido e scuole d'infanzia, passando così dagli 8 mila del 2010 a 17.613.A disposizione in Sicilia ci saranno 128milioni di euro che serviranno sia per allargare le strutture esistenti sia per costruirne di nuove, Per quanto riguarda gli anziani, a disposizione perla Sicilia ci sono poco più di 103 milioni di euro su un totale di 340 milioni e serviranno per progetti di assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti e con un basso reddito.
Giovani e legalità
La Sicilia, assieme alle altre Regioni, potrà partecipare a dei bandi per realizzare impianti sportivi, laboratori musicali e attività di istruzione per combattere la dispersione scolastica e il disagio giovanile. A disposizione ci saranno 77 milioni di euro. Altre misure riguarderanno gli studenti universitari meritevoli (5,3 milioni di euro per il Sud) e l'occupazione. Entro luglio saranno pubblicati i bandi per progetti indirizzati a categorie svantaggiate e al mondo del sociale. L'obiettivo è quello di diffondere la cultura della legalità e promuovere i servizi pubblici. A disposizione ci saranno circa37 milioni di euro e mozzo per progetti tra i 100 mila e i 4011 mila euro.
Promozione della cultura
Altri 105 milioni serviranno per salvaguardare determinate aree archeologiche odi interesse storico. L'obiettivo è anche quello di ampliare i servizi offerti al pubblico e le attività imprenditoriali dell'indotto, Il governo ha individuato delle aree in cui concentrare gli investimenti. In Sicilia sotto i poli museali di Palermo, Siracusa e Ragusa, di Trapani e di Catania.
RIVE
 

14 maggio (lunedì)
 

LA SICILIA
 

PROVINCIA REGIONALE
Delegazione tedesca oggi incontra D'Orsi
Dopo aver visitato l'istituto alberghiero "Gaspare Ambrosini" di Favara, diretto dal dirigente scolastico Giuseppe Salamone e il Comune di Favara, dove è stata ricevuta dal sindaco e dal presidente del consiglio comunale, la delegazione tedesca della provincia di Saarbrùcken, questa mattina farà visita al presidente della Provincia Regionale Eugenio D'Orsi.
La delegazione tedesca, composta dal presidente e dalla vice presidente della provincia di Saarbriicken, Peter Gillo e Elfriede Nikodemus, parlerà soprattutto dei tanti emigrati agrigentini residenti in Germania e di allacciare contatti per favorire l'interscambio culturale.
I due ospiti per tutta la giornata di sabato sono stati alla Scuola Alberghiera con la quale da qualche anno si sono annodati rapporti di collaborazione che hanno permesso lo scambio di studenti tra le due realtà così diverse tra loro. Importanti ponti sono stati gettati da entrambe le parti per favorire rapporti di collaborazione tra gli enti locali e di sostegno alle famiglie dei nostri connazionali che vivono nel Saarland.
Ci si è pure occupati di lavoro e formazione professionale e dalla discussione è emerso che in Germania si preferisce realizzare interventi di formazione mirati all'inserimento nel mondo del lavoro piuttosto che di accompagnamento dei disoccupati, per i quali esiste in ogni caso un sistema di tutela.
TOTÒ ARANCIO
 

GIORNALE DI SICILIA
 

STABILIZZAZIONE. Venerdì scorso gli lsu avevano manifestato, insieme alle amministrazioni e ai sindacati, in prefettura
I precari adesso rischiano il posto
Da Licata la «marcia su Roma»
 Iniziativa della giunta che, d'accordo con gli altri sindaci, chiede un confronto a Monti
Angelo Augusto
Da Agrigento a Roma per difendere il posto di lavoro, anche se si tratta di un lavoro precario, ma con i tempi che corrono non si sta mica li a discutere. I lavoratori socialmente utili dei Comuni dell'agrigentino, alcune migliaia che ormai da quindici anni lavorano per gli enti pubblici, dopo il sit in di venerdì scorso davanti al palazzo della prefettura sono pronti, ora, a volare a Roma per "convincere" Monti a non cancellare le loro residue speranze di stabilizzazione.
A guidare la "marcia su Roma" saranno i sindaci dell'agrigentino ed uno dei promotori dell'iniziativa è stato il Comune di Licata. A Palazzo dell'Aquila i precari sono ben 140 e tutti rischiano il posto. Già da mesi i lavoratori socialmente utili rumoreggiano per la loro condizione
e chiedono garanzie per il futuro, garanzie che secondo i sindaci in questo momento possono arrivare solo da Roma.
"Insieme agli altri amministratori della provincia di Agrigento —ha annunciato ieri Giuseppe Arnone, vice sindaco di Licata — abbiamo promosso la missione a Roma nel tentativo di dare una speranza ai precari. Si tratta di lavoratori che, al pari degli altri impiegati degli enti, ormai da almeno tre lustri operano presso i Comuni e danno un contributo importante al
funzionamento degli uffici. Non è perciò possibile cancellarli con un colpo di spugna".
Ieri 1140 precari del Comune avevano "accusato" la giunta di Licata di non avere partecipato alla manifestazione di venerdì davanti alla prefettura. A loro ha replicato Arnone.
"Mi è dispiaciuto — sono le parole del vice sindaco di Licata leggere che al sit in non c'era alcun rappresentante della nostra amministrazione comunale. Io c'ero, anche se sono arrivato in ritardo e perciò non ho potuto partecipare all'incontro con il prefetto Francesca Ferrandino. Ho, però, parlato con alcuni sindaci presenti promuovendo il viaggio a Roma".
La decisione di "marciare" su Roma, dunque, è già presa. A questo punto non rimare che formalizzare i dettagli. C'è da chiedere un confronto al premier Monti, o al Ministro al Lavoro, e perciò conoscere la data in cui il vertice per "salvare" i precari sarà possibile.
La preoccupazione degli Lsu di perdere il posto di lavoro è aumentata dopo che il commissario dello Stato ha impugnato la norma con la quale la Regione intendeva prorogare i contratti a tempo determinato fino al 2013.
AI fianco dei precari ci sono, ed erano con loro in piazza venerdì scorso, anche le organizzazioni sindacali.
 

Infoagrigento
 

 Progetto "Hermes", l'Università e gli altri partners ringraziano la Provincia per l'adesione. 
 Mobilità elettrica sostenibile, la Provincia Regionale di Agrigento contribuisce al completamento del Progetto portato avanti dall'Università di Palermo ed altri partners. Si tratta del Progetto "Hermes, una piattaforma ICT per nuove tecnologie di logistica e mobilità per le città intelligenti", della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Palermo (Dipartimento di Ingegneria Chimica, Gestionale, Informatica, Meccanica) che ha l'obiettivo di realizzare una piattaforma ICT (cioè l'insieme delle tecnologie che consentono di elaborare e comunicare l'informazione attraverso mezzi digitali) in grado di rendere efficiente e sostenibile la mobilità di persone e beni su scala urbana e interurbana, con impiego di mezzi a trazione elettrica per abbattere l'impatto ambientale.
La Provincia ha infatti aderito al progetto, che ha come partners, oltre all'Università di Palermo, anche C.N.R., Italtel spa, Campione industries spa e Maggiora srl, dando la disponibilità ad ospitare la sperimentazione e ad acquisire il prodotto finale. E nei giorni scorsi i partners hanno inviato una lettera di ringraziamento al Presidente D'Orsi, esprimendo gratitudine per aver dato, attraverso l'adesione, la possibilità di completare il progetto per la partecipazione al bando del MIUR sul PON R&C 2007-2013 "Smart Cities and Communities and Social Onnovation". "La Vostra adesione - hanno scritto - contribuirà allo sperato successo che, qualora confermato, darà lavoro e occupazione alla nostra provincia e porterà, ci auguriamo, una nuova speranza di crescita nella nostra triste terra".
"E' un'ulteriore gratificazione al buon lavoro svolto dal Servizio Politiche Comunitarie del Settore Ambiente- dice il Presidente D'Orsi - la nostra adesione si inquadra in un'ottica di razionalizzazione dei trasporti e dell'abbattimento di emissioni causate dai veicoli tradizionali". Soddisfatto l'Assessore all'Ambiente Francescochristian Schembri: "E' un progetto molto articolato, che può senz'altro contribuire a migliorare la qualità ambientale delle nostre città e dei trasporti e al tempo stesso, proprio per i dettagli tecnici, fornire opportunità di lavoro qualificate e preziose nel nostro territorio".
 

      Ripete candida La Porta a vice presidente del consiglio provinciale       
Il Capogruppo del P.I.D. Arturo Ripepe lancia la candidatura del Cons. Franco La Porta alla carica di secondo Vice Presidente del Consiglio. Per Ripepe, Francesco La Porta, militante del P.I.D., professionista stimato e politico scrupoloso, ha tutte le caratteristiche per potere assumere la prestigiosa carica di vice presidente del Consiglio. Ripepe si dice certo che il Consiglio valuterà positivamente la proposta del PID.
 

 

 

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