SABATO 19 MAGGIO 2012
DI SICILIA
OCCUPAZIONE Inizia lo stato di agitazione, sospensione di tutti i servizi
Precari, lunedi assemblea. Ma si svolgerà ad Enna.
Adesso fanno sul serio. I precari di tutta la Provincia da lunedì prossimo saranno in stato di agitazione con delle assemblee permanenti e la sospensione di tutti i servizi. Dopo l'incontro che c'è stato alla Provincia, i precari hanno diffuso una nota: "Tanti buoni propositi e possibili soluzioni da parte di tutti i convenuti ma si riscontra, come da noi più volte recriminato, lo scollamento delle iniziative e delle proposte, anche già avviate da altre province, nessuno lavora insieme ma ognuno spinge le proprie formulazioni alla probabile ricerca di visibilità personale". Dall'incontro si sono ribadite le due principali problematiche: proroga alla scadenza del 31 dicembre ai patto di stabilità che impedisce il rinnovo o la continuità dei conti atti dei precari regionali e la formulazione di concrete soluzioni per la stabilizzazione di tutto il personale precario Intanto, il consigliere Arturo Ripepe, si è recato ad Enna, delegato dal Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi, per partecipare ad un incontro sulle problematiche connesse alla stabilizzazione del personale precario degli Enti Locali siciliani. (PAPI)
VERTICE ALLA PROVINCIA
Un disegno di legge "unitario"
Ancora un incontro ieri pomeriggio de! sindaco con i vertici della Provincia Regionale per cercare di definire l'intesa raggiunta venerdì scorso, in appendice alla manifestazione dei precari davanti alle Prefetture della Sicilia, di elaborare un disegno di legge per dare dignità agli oltre 22 mila precari isolani in maggior misura alle dipendenze degli enti locali. Il ddl dovrebbe essere proposto alla deputazione agrigentina che dovrebbe farlo proprio e presentarlo in Parlamento per la trasformazione in legge. Non possiamo più andare avanti con le proroghe per altro fortemente in dubbio - dice il primo cittadino favarese - tenendo appesi al filo del licenziamento migliaia di soggetti che da più di vent'anni nella pubblica amministrazione. Oltretutto, senza di loro, molti servizi non potrebbero essere più resi con immediati contraccolpi per la normale attività amministrativa . La protesta dei precari siciliani è partita proprio da Favara dove si sono tenute due affollate assemblee con la partecipazione di decine di sindaci e amministratori tutti intervenuti a sostegno della causa dei cosiddetti "contrattisti". (UR)
LA SICILIA
Una soluzione per i precari.
Provincia. Riunione e tavolo tecnico le strategie del presidente D'Orsi.
Un tavolo tecnico e un incontro con la deputazione regionale e nazionale agrigentina per ottenere una norma che consenta di stabilizzare i precari. Questi gli argomenti toccati ieri mattina dal Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, nella sala 'Pellegrino" durante l'incontro con i lavoratori a contratto dell'Ente. Alla riunione hanno partecipato, oltre allo stesso D'Orsi, anche il Direttore del settore Risorse Umane Aldo Cipolla e l'assessore Francesco Schembri. Il Presidente D'Orsi ha ripercorso le varie tappe del problema precari nell'Ente, mentre il dott. Cipolla ha ricordato che rispetto, alle premesse di fine 2009, periodo in cui il problema precari sembrava sul punto di essere risolto, sono subentrate nuove e più restrittive norme, con ulteriori prescrizioni da parte della Corte dei Conti. "Si tratta di una situazione alla quale può rimediare solo la politica. Per cercare di superare la situazione abbiamo convocato un tavolo tecnico - ha detto D'Orsi - al quale abbiamo invitato Anci, Urps, sindacati, sindaci dei Comuni agrigentini e anche una rappresentanza degli stessi precari. Illustreremo la nostra proposta, elaborata dai nostri esperti in materie giuridiche e amministrative, che i nostri parlamentari dovranno trasformare in un emendamento, per esempio al cosiddetto decreto "Mille proroghe", che preveda una deroga alla normativa nazionale sui Patto di Stabilità". MARCELLA LATTUCA
DOMENICA 20 MAGGIO 2012
LA SICILIA
Aeroporto, passo avanti
Il presidente della Regione ha fissato per il 29 maggio una conferenza di servizi
Il vertice è propedeutico all'apporto delle necessarie modifiche al Prg di Licata
Torna alla ribalta l'aeroporto. Se n'è parlato ieri mattina nel corso di un incontro svoltosi a Catania tra il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, accompagnato dall'ex assessore regionale Roberto Di Mauro, ed il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo. A quest'ultimo D'Orsi ha consegnato copia di tutto il materiale che riguarda lo scalo aereo, dal progetto al business plan elaborato dalla Kpgm, secondo il quale la gestione dell'aeroporto alla lunga sarà conveniente. Lombardo, al termine della riunione, ha annunciato la convocazione per il prossimo 29 maggio della conferenza di servizi propedeutica all'adozione di una variante allo strumento urbanistico di Licata. In pratica il commissario che sostituisce il Consiglio comunale di quest'ultima città dovrà apportare le opportune modifiche al piano regolatore generale allo scopo di destinare ad aeroporto i terreni sui quali dovranno sorgere le infrastrutture a supporto della pista di atterraggio e di decollo. Alla conferenza di servizi parteciperanno,oltre alla Regione ed alla provincia, tutti gli enti e gli organismi interessati, come l'Enac, l'Enav ed il Comune di Licata che dovrà porre in essere l'atto. Subito dopo l'approvazione della variante allo strumento urbanistico si potrà procedere alla successiva fase pratica: quella relativa alla espropriazione dei terreni, le cui procedure preliminari comunque erano già state avviate nei mesi scorsi, e predisposizione del bando per individuare il partner privato che dovrà curare materialmente la costruzione dello scalo e la successiva gestione. «Il presidente della Regione - ha detto D'Orsi alla fine - sta dimostrando molta serietà e sono certo che farà di tutto per chiudere questa vicenda prima di andare via». Ed in effetti adesso la preoccupazione é quella di fare in fretta prima che arrivi il 29 ottobre, data per la quale Raffaele Lombardo ha annunciato che rassegnerà le proprie dimissioni dalla carica. D'Orsi é convinto che si può fare: «Il presidente é stato parecchio tempestivo nel convocare la conferenza di servizi e sono assolutamente certo che riusciremo a fare il bando prima del mese di ottobre. Come si ricorderà, la Regione ha messo a disposizione la somma di 30 milioni di euro per la realizzazione dell'aeroporto di Licata e delle infrastrutture di supporto, a cominciare da quelle per la viabilità. Per la realizzazione, come detto, si farà ricorso ad un partner privato che dovrebbe essere di nazionalità straniera. SALVATORE FUCÀ
DI SICILIA
Provinciale pericolosa per arrivare a Burgio
Strada pericolosa. E' quanto segnala al presidente della provincia regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi il presidente dei consiglio comunale di Burgio Andrea Puleo, che si è fatto portavoce di varie segnalazioni avute da diversi pendolari del centro montano agrigentino e dei paesi dell'hinterland che percorrono giornalmente per raggiungere il posto di lavoro o per frequentare gli istituti scolastici della zona la strada provinciale 36. L' arteria collega il centro di Burgio e anche alcuni centri vicini come Lucca sicula e Villafranca sicula alla Strada statale 115 Agrigento -Trapani. Puleo ha evidenziato nella nota inviata a D'Orsi, che ieri non abbiamo potuto contattare, e per conoscenza anche all'ingegnere Hamel, che con l'arrivo della stagione primaverile si rinnovano i problemi della presenza di erbacce lungo la SP 36 arteria stradale unica e principale per il raggiungimento della SS 115. "Le erbacce - osserva Puleo - rappresentano un pericolo pubblico tanto da impedire la piena visibilità in prossimità delle curve, della segnaletica verticale e da nascondere persino i guard-rail installati, con conseguente riduzione della stessa carreggiata e creazione di pericolo". E' stato così richiesto un intervento urgente per porre in sicurezza il transito. Viene chiesto anche di intervenire per la sistemazione del manto stradale, "il cui sedime risulta alquanto danneggiato e pericoloso". (TC)
CRONACHE POLITICHE Elezione del vicepresidente
Consiglio provinciale. Ripepe tira la volata per Francesco La Porta
Prime proposte per l'elezione dei secondo vice presidente dei Consiglio provinciale. Il capo- gruppo del Pid, Arturo Ripepe lancia la candidatura del consigliere Franco La Porta, reduce da una sconfitta a Raffadali dove si era candidato a sindaco. Per Ripepe, Francesco La Porta, militante del Pid, professionista stimato e politico scrupoloso, ha tutte le caratteristiche per potere assumere la prestigiosa carica di vice presidente. Ripepe si dice certo che il Consiglio valuterà positivamente la proposta del partito durante la riunione del 22 maggio alle 18, nell'aula Silvia Pellegrino. Prima di procedere all'elezione del secondo vice presidente, si dovrà formalizzare la surroga tra Piero Giglione (nominato assessore della giunta D'Orsi) e Maurizio Masone primo dei non eletti del Partito democratico nel collegio di Agrigento che prende appunto il posto dell'ex consigliere e vice presidente. Il Consiglio procederà successivamente alla elezione del vice presidente, a scrutinio segreto, con il sistema del voto limitato ad uno. Tredici le proposte di deliberazione inserite all'ordine del giorno. Saranno trattate 5 interrogazioni. Due sono state presentate dal consigliere Carmelo Avarello: la prima sullo stato precario riguardante il liceo pedagogico giudici "Saetta e Livatino" di Ravanusa. La seconda interrogazione è relativa lavori di sistemazione della strada provinciale Ravanusa - Licata. L'interrogazione del consigliere Nino Spoto riguarda, invece, i lavori di sistemazione della strada provinciale Raffadali - Cattolica Eraclea. Due le interrogazioni del consigliere Roberto Gallo, una sul tema sicurezza sul posto di lavoro di persone addette alla manutenzione degli immobili dell'ente e l'altra sulla fruizione turistica e viabilità provinciale. Successivamente saranno discusse la relazione del presidente del primo semestre 2011 e a proposta di modifica della deliberazione del Consiglio provinciale per l'approvazione del nuovo schema dello statuto del Consorzio Universitario della provincia di Agrigento. Le nuove modifiche approvate dall'assemblea dei soci del Cupa riguardano la riduzione del numero dei componenti del consiglio di amministrazione e altre modifiche statutarie, Infine sono in discussione tre debiti fuori bilancio per circa 37 mila euro. (PAPI)
PROVINCIA. A determinare lo scontro la mancata diminuzione del numero degli assessori e l'aumento della percentuale RC
L'approvazione del bilancio di previsione. Il Pdl già annuncia «battaglia» in aula
Provincia regionale. Il Pdl annuncia battaglia in aula, quella del Consiglio, per i approvazione del bilancio di previsione. A determinare lo "scontro" con il presidente Eugenio D'Orsi, due fatti: la mancata diminuzione del numero degli assessori provinciali e dunque il taglio dei costi della politica e l'aumento della percentuale sulle Rc auto che si trasformerà in un costo in più per le tasche degli agrigentini. Lo ha spiegato Mario Lazzano, vice presidente vicario del consiglio provinciale. Alla Provincia, nonostante sia stata approvata la mia mozione che prevede la riduzione del numero degli assessori, il presidente D'Orsi ancora nicchia. In compenso, - ha rincarato Mario Lazzano - però, D'orsi e la sua Giunta hanno aumentato a carico di tutti i nostri concittadini la Rc auto. Voglio proprio vedere chi gli voterà il bilancio. Il Pdl preannunzia conclude a chiare lettere Lazzano - un' agguerrita battaglia". Il bilancio di previsione della Provincia regionale di Agrigento è stato, infatti, approvato dalla Giunta. L'iter successivo prevede: il passaggio ai revisori dei conti e poi in consiglio provinciale. "Non voteremo affatto il bilancio D'Orsi - ha detto anche Ivan Paci, capogruppo del popolo della Libertà. Non sarà davvero possibile approvarlo. Si deve rivedere la spesa, tagliando i rami secchi, piuttosto che tartassare la gente". La rottura dunque fra il Pdl e il presidente della Provincia regionale sembra, adesso, divenuta irrevocabile, probabilmente definitiva. E lo si evince, a chiare lettere, dalla conferma della linea di opposizione nei confronti dell'amministrazione D'Orsi. Quando il bilancio di previsione giungerà in Consiglio, dunque, sembra proprio che saranno scintille. (CR)
LUNEDI 21 MAGGIO 2012
PROTESTA Chiesta la revoca della delibera.
Anche Confindustria attacca la Provincia sull'Rc auto più cara.
La revoca della delibera sull'aumento dell'RC auto da parte della Provincia è chiesta anche da Confindustria, Confcommercio, Cia, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Cgil, Cisl e Uil. In una nota congiunta scrivono che «non è oltre modo tollerabile che la politica finanzi attività non prioritarie con l'aumento delle aliquote sull' RC auto del 3,5% e questo proprio in un momento di crisi estrema che vede le famiglie, i lavoratori e le imprese in estremo disagio». Aggiungono che qualora la delibera non venisse revocata i politici si dovranno assumere le responsabilità conseguenti ed in questa direzione, i rappresentanti delle famiglie, dei lavoratori degli imprenditori e dei commercianti, anticipano la conseguente richiesta di annullare, per un anno, gli emolumenti di chi esercita il ruolo di politico nelle istituzioni. La tutela delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese - concludono - si fa con i fatti e non con i proclami». Nelle scorse settimane ci sono state prese di posizione contrarie all'aumento da parte anche di consiglieri provinciali. E presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, ha già dichiarato che l'aumento si rende necessario per garantire servizi essenziali e che "le Province, col decreto legge 78 dello scorso anno, hanno subito tagli enormi. A questo si va ad aggiungere il taglio del provvedimento del governo Monti, cosiddetto "Salva Italia", di 10 milioni di euro su un bilancio di 48 milioni circa». (GP)