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Rassegna stampa del 26, 27 e 28 maggio 2012

26 maggio (sabato)
LA SICILIA
Risorse tagliate Università a rischio
Il Polo universitario di Agrigento, così come gli altri che sono attivi nel territorio siciliano, rischia di dover sopprimere dei corsi di laurea o addirittura delle facoltà per effetto del previsto dimezzamento degli stanziamenti in favore dei consorzi universitari previsto nel bilancio di previsione 2012 della Regione siciliana. Tra Agrigento, Caltanissetta e Trapani addirittura salterebbero ben sei facoltà e 17 corsi di laurea (impedendo la prosecuzione degli studi, o almeno rendendoli pendolari) per ben seimila studenti, il che ha messo in allarme i presidenti dei tre consorzi che si sono riuniti ed hanno emesso un comunicato congiunto, ma soprattutto hanno scritto una lettera ai deputati regionali delle rispettive province per scongiurare il taglio che, se confermato, decreterebbe - scrivono - il declino e la prossima estinzione dei consorzi stessi in contraddizione con la scelta politica originaria di un attivo e funzionale decentramento territoriale del sistema universitario siciliano, I primi a pagare le conseguenze sociali di tale scelta - sottolineano i presidenti dei Consorzi - sarebbero gli studenti e le loro famiglie. Appare evidente - aggiungono - che i parlamentari che rappresentano le tre province abbiano non adeguata conoscenza delle attività con- sottili e che la situazione è contraddittoria e paradossale perché da un lato l'Unione Europea riconosce il ruolo dei Consorzi per la messa punto di una innovazione necessaria sostenibile ed efficace,,, dall'altro lato, la realtà dei consorzi e le loro indubbie potenzialità vengono asfissiate dalla continua riduzione dei mezzi di sussistenza».
Ai deputati regionali viene dunque chiesto di intervenire perché con urgenza si giunga, attraverso un tavolo tecnico, ad un disegno di legge organico e condiviso tra Consorzi, Regione Siciliana ed Università. Una norma organica che preveda: a) il riconoscimento normativo del ruolo dei consorzi universitari provinciali (uno per provincia), l'assegnazione di dotazione finanziaria annuale, inserita nel triennio finanziario di riferimento, così da superare la formula dell'una tantum e consentire una più organica programmazione; b) i ripristino degli stanziamenti di bilancio già individuati negli esercizi finanziari precedenti; c) il riconoscimento con norma regionale di specifici finanziarnenti regionali per il potenziamento dei Poli territoriali Universitari di Agrigento, Caltanissetta e Trapani.
SALVATORE FUCÀ
 
Tre Sorgenti accusa Girgenti Acque «Colpa vostra»
L'area tecnica del Tre Sorgenti risponde alle accuse mosse dai vertici di Girgenti Acqua in merito ai disagi che nelle ultime settimane hanno dovuto subire i residenti delle città di Canicattì, Ravanusa, Campobello, Naro, Racalmuto, Castrofilippo e Grotte.
A parlare è Fabrizio Lo Porto, responsabile dell'area tecnica del consorzio Tre Sorgenti: «Si apprende da un comunicato che Girgenti Acque riconosce che le molteplici lamentele della cittadinanza trovano fondamento nella "irregolarità" dei servizi offerti. Purtroppo - dichiara Lo Porto - si riscontra ancora una volta che Girgenti Acque, pur di giustificare i propri disservizi, addita il Consorzio Tre Sorgenti quale fonte di tutti i mali, ignorando il fatto che il Consorzio offre un servizio pubblico alla collettività dal 1916 e, cosa non meno importante, senza gravare di un solo euro sulle tasche dei cittadini e senza prelevare fondi dalle asfittiche casse comunali».
Per Lo Porto, «le tempestive riparazioni effettuate sulla condotta del Tre Sorgenti non sono indice di disservizi o incapacità ma, invece, dimostrano una attenta volontà di mantenere alto il servizio pubblico offerto dal Consorzio, nonostante tutto e tutti». Entrando nel merito delle accuse mosse da Girgenti Acque, Fabrizio Lo Porto spiega che: «Le tre interruzione citate da Girgenti sono state ampiamente comunicate preventivamente ai Gestore, dando così il modo d rimodulare con anticipo la distribuzione all'interno dei comuni. li Gestore, invece, non ha diffuso le date relative alle sue interruzioni riguardanti il Comune di Ravanusa». Sempre secondo fonti del Tre Sorgenti, i disagi delle scorse settimane nei comuni serviti dal Tre Sorgenti sarebbero stati dovuti al fatto che Girgenti Acque, «solo a seguito della riunione del 21 maggio, svoltasi presso la sede dell'Ato Idrico, ha dovuto prendere atto che doveva aumentare la portata nei comuni di Ravanusa, Campobello di Licata, Grotte, Racalmuto, Naro e Castrofilippo, invece di favorire i comuni dei versante agrigentino per come richiedeva da mesi.
Girgenti Acque riponga "l'ascia di guerra" e rispolveri il "calumet della pace", dialogando con il Consorzio per migliorare il servizio reso ai cittadini».
 
"Precari, intervenga Monti»
Lettera dei parlamentari agrigentini al capo del governo. Oggi riunione alla Provincia
L'obiettivo è quello di cercare di trovare la strada per stabilizzare i numerosi precari degli enti pubblici. Così il 18 maggio scorso, alla Provincia Regionale di Agrigento, si è tenuta la prima riunione operativa del Tavolo tecnico finalizzato a definire le proposte concrete tese alla soluzione dei problemi legati alla stabilizzazione dei precari. La riunione, presieduta da Eugenio D'Orsi, vedeva seduti attorno al tavolo rappresentanti dei Comuni della provincia e dell'Asp, i segretari provinciali di CgiI, Cisl, Uil e Csa, assieme ai rappresentanti dei precari e a Leonardo Misuraca, consulente dell'Anci Sicilia. Una riunione proficua che ha portato alla condivisione di un elenco di proposte e interventi legislativi per favorire la stabilizzazione di questo personale. Ed ecco che proprio oggi pomeriggio alle 17 il presidente della Provincia, D'Orsi, consegnerà ai deputati nazionali e regionali agrigentini il documento stilato. All'incontro, che si terrà nell'aula
Pellegrino di via Acrone, sono stati invitati anche tutti i sindaci e i presidenti dei Consigli comunali della provincia.
Ma qualcosa, su questo fronte, già si muove. I parlamentari nazionali siciliani (e tra loro anche gli agrigentini) hanno inviato una lettera al presidente del Consiglio Mario Monti, al ministro del Lavoro Elsa Fornero e al presidente della Regione Sicilia. Si chiede l'istituzione di un tavolo tecnico Stato - Regione Sicilia per affrontare la spinosa problematica rappresentata e individuare una soluzione percorribile che consenta in un arco di tempo definito l'attuazione dei processi di stabilizzazione.
Nelle lettera inizialmente viene descritto il contesto lavorativo di quello che viene definito «precariato storico» che senza stabilizzazione, scrivono i parlamentari, causerebbe una «macelleria sociale che distruggerebbe la speranza di migliaia di nuclei familiari che, seppur con uno stipendio minimo, riescono a sopravvivere e a garantirsi la sussistenza». Per chiarire il quadro, nella lettera i parlamentari tracciano anche una breve cronistoria della nascita e dello sviluppo di questo precariato in Sicilia. Intanto una delegazione di parlamentari siciliani ha incontrato a Roma il ministro Fabrizio Barca, nell'ambito di un incontro sulla coesione sociale. Tra lo- rovi era anche il deputato agrigentino del Pd Angelo Capodicasa che ha dichiarato che «il ministro si è impegnato ad approfondire il problema e a promuovere l'incontro con il presidente Monti e il ministro Fornero».
Anche di questo incontro e del contenuto della lettera si discuterà oggi pomeriggio. Quello che traspare in queste ore è l'impegno, da più fronti, per cercare di spronare la ricerca di una soluzione che possa stabilizzare questi lavoratori che rischiano la fuoriuscita dal sistema se non intervengono provvedimenti volti a salvaguardare il loro posto di lavoro.
 
GIORNALE DI SICILIA
 
La Regione riduce i soldi in bilancio
«Il Consorzio universitario a rischio»
Calogero Giuffrida
«Seimila studenti delle province di Agrigento, Trapani e Caltanissetta corrono il rischio di dover interrompere gli studio di divenire pendolari e fuori sede; sei facoltà e diciassette corsi di laurea, attività didattiche decentrate dell'Università di Palermo che si avvalgono dei servizi dei consorzi universitari nelle tre province della Sicilia Occidentale, rischiano di chiudere i battenti. La causa è il previsto dimezzamento, nel Bilancio Regionale Preventivo 2012, dello stanziamento in favore dei consorzi.
L'allarme è stato lanciato dai presidenti dei tre consorzi hanno scritto una lettera ai deputati regionali delle rispettive province per scongiurare tale circostanza che, "se confermata", scrivono, 'decreterebbe il declino e la prossima estinzione dei consorzi stessi in contraddizione con la scelta politica originaria di un attivo e funzionale decentramento territoriale del sistema universitario siciliano".
"I primi a pagare le conseguenze sociali ditale scelta - sottolinea- noi presidenti dei Consorzi, sarebbero gli studenti e le loro famiglie - ma verrebbe messo in discussione anche il progetto strategico di università a rete messo a punto dall' Università di Palermo. Nessuna reazione da parte degli studenti o dei movimenti studenteschi al-la notizia diffusa ieri sui web. Nessun commento sulle bacheche facebook legate al Polo Universitario di Agrigento sulla cui gestione, nel recente passato, ci sono state apre polemiche politiche a proposito di nomine e spese, "anche se il nostro obiettivo - ha sempre ribadito il presidente del Consorzio universitario agrigentino, Joseph Mifsud - è quello di qualificare e potenziare l'università di Agrigento rendendola sempre più internazionale e contenendo i costi
«Si chiede di intervenire - ribadiscono i presidenti nella lettera ai deputati all'Ars - - perché con
urgenza si giunga, attraverso un tavolo tecnico, ad un disegno di legge organico e condiviso tra Consorzi, Regione Siciliane ed Università. Una norma organica che preveda il riconoscimento normativo del ruolo dei consorzi universitari provinciali (uno per provincia), il ripristino degli stanziamenti di bilancio già individuati negli esercizi finanziari precedenti; il riconoscimento con norma regionale di specifici finanziamenti regionali per il potenziamento dei Poli territoriali Universitari di Agrigento, Caltanissetta e Trapani così da garantire il consolidamento delle vocazioni prevalenti dei singoli territori nel contesto universitario regionale'.
 
Precari, oggi il vertice con i deputati Capodicasa: «Dramma da evitare»
 
Concetta Rizzo
Due settimane fa, ai piedi del palazzo della Prefettura di Agrigento,i precari hanno "sfilato" portando sulle spalle una croce: il simbolo del loro calvario economico e professionale. Oggi, alle 17, nella sala convegni "Pellegrino" di via Acrone, si ritroveranno per fare il punto della situazione in vista della manifestazione regionale del 14 giugno a Palermo. Assieme a loro vi saranno i consiglieri provinciali e i deputati ai quali consegneranno la proposta di deroga alla normativa nazionale sul Patto di stabilità. Una deroga che consentirebbe, dopo la necessaria proroga della scadenza dei contratti di lavoro, agli enti virtuosi di poter stabilizzare i precari. Sono i più di mille precari dell'Agrigentino, con contratto a tempo determinato e lavoratori socialmente utili in forza ai Comuni, alla Provincia regionale, all'Asi, all' azienda sanitaria provinciale. Uomini e donne - un' intera generazione di giovani - mortificati economicamente e professionalmente dalle forme di lavoro atipico. Le amministrazioni non possono, infatti, più garantire finanziariamente nè la loro stabilizzazione, né tanto me- noia proroga dei contratti di diritto privato che scadranno il 31 dicembre. Un'odissea. Un calvario durato 20 anni e che rischia di giungere al capolinea nel peggiore dei modi. ieri, la politica ha fatto il primo, decisivo, passo.
Una delegazione di parlamentari siciliani del Centrosinistra, fra i quali l'agrigentino Angelo Capodicasa, ha, infatti, incontrato il ministro perla Coesione Territoriale Fabrizio Barca, presso la sala Monumentale di largo Chigi. Al ministro è stato illustrato il documento, firmato da 52 parlamenti fra i quali il senatore agrigentino Benedetto Adragna, così il quale si chiede al presidente del Consiglio Mario Monti di istituire un tavolo tecnico con la Regione Siciliana per affrontare il problema del precariato e trovare soluzioni percorribili per la stabilizzazione dei lavoratori.
«I precari agrigentini - ha scritto ieri gli onorevoli Capodicasa e Samperi - rischiano la fuoriuscita dal sistema se non interverranno provvedimenti urgenti>. Ed il ministro Barca, stando a quanto viene riferito dagli stessi parlamentari, si è impegnato ad approfondire il problema e a promuovere l'incontro con il presidente Monti ed il ministro Elsa Fornero.
'Da 12 anni - scrive Capodicasa nella lettera indirizzata con gli altri 52 deputati al presidente Monti - questi precari hanno ottenuto il primo, vero, rapporto di lavoro, prestando servizio in vari enti pubblici e sopperendo alle carenze di organico. leggi regionali e nazionali rischiano però di vanificare sforzi e speranze. Disattendere le aspettative di un precariato storico, venendo meno all'impegno sociale e morale assunto con l'investimento di risorse finanziarie pubbliche protese alla stabilizzazione, causerebbe una "macelleria sociale". (CR)
 
«Commissario?
Lo sollecito già da tempo»
Il presidente dell'Ato idrico Eugenio D'Orsi interviene sulle dichiarazioni di Zambuto che chiede il commissariamento per l'approvazione della struttura tariffaria. «Zambuto - dice D'Orsi - dimentica che anche lui fa parte dell'Ato, che il consiglio di amministrazione, al quale ogni tanto partecipa, ha già da tempo adottato la struttura tariffaria. Più volte ho inserito la struttura tariffaria all'ordine del giorno dell'assemblea dei sindaci per l'approvazione essendo l'unico organismo che la può approvare. Dato il perdurare di questa situazione di sta ho più volte chiesto la nomina di un Commissario in sostituzione dell'assemblea dei sindaci».
 
DOPO LO SCIOPERO. Ritirati i sacchetti rimasti Raccolta rifiuti, è ripreso il servizio della Sogeir
Va ormai verso la normalizzazione il servizio di raccolta dei rifiuti assicurato da diversi anni dalla Sogeir di Sciacca, guidata dal presidente Vincenzo Marinello. Già ieri il volto della città era ritornato alle condizioni quasi normale con il ritiro dei sacchetti che erano rimasti davanti alle abitazioni dei riberesi e che non erano stati regolarmente ritirati nella giornata di martedì, quando è stato attuato lo sciopero da parte dei dipendenti della Sogeir che aderiscono alla CGIL. Molti dei sacchetti della "indifferenziata" che avrebbero dovuto essere ritirati come avviene da tempo, seguendo i ritmi dell'eco-calendario predisposto, erano rimasti sul terreno e a questi se ne erano aggiunti degli altri nel frattempo. Già ieri sia i sacchetti da ritirare in base a quanto previsto dall'eco-calendario che quelli precedentemente lasciati sul terreno sono stati trasportati dal personale addetto presso l'isola ecologica di contrada "Scirinda" per l'ordinario smaltimento. La situazione, quindi, già da oggi dovrebbe essere definitivamente normalizzata con la prosecuzione del servizio di raccolta che nella città di Ribera da diversi anni ormai avviene con il sistema del "porta a porta", che continua a dare risultati complessivamente soddisfacenti. Alla base delle difficoltà che si sono registrate nei giorni scorsi c'è stata la situazione di disagio avvertita dai lavoratori che hanno lamentato la mancata riscossione nei tempi contrattuali delle spettanze dovute. Ritardi secondo quanto sostenuto dai lavoratori si sono accumulati e per gli stipendi di marzo che per quelli di aprile. Dal suo canto la società ha via via provveduto a erogare gli stipendi con acconti per quanto riguarda il mese di aprile e saldando quelli relativi al mese di marzo. La Sogeir aveva assicurato che anche l'acconto di aprile sarebbe stato presto pagato ai lavoratori, che, insoddisfatti dalle risposte date avevano proclamato con la Cgil la giornata di sciopero, alla quale non hanno aderito i lavoratori di Cisl e Uil. (TC)
 
infoagrigento    
 
 ATO Idrico: D'Orsi risponde a Zambuto 
Il Presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi che è anche presidente dell'Ato idrico agrigentino, interviene sulle dichiarazioni del neo sindaco della città, Marco Zambuto che chiede il commissariamento dell'Ato idrico, richiesta che nasce dalla volontà di pervenire all'approvazione della struttura tariffaria.
"Il Sindaco Zambuto - dichiara Eugenio D'Orsi - dimentica che anche lui fa parte dell'Ato, che il Consiglio di Amministrazione, al quale ogni tanto partecipa, ha già da tempo adottato la struttura tariffaria"
Più volte, infatti, Eugenio D'Orsi, ha inserito la struttura tariffaria all'Ordine del Giorno dell'Assemblea dei Sindaci per l'approvazione essendo l'unico organismo che la può approvare.
Dato il perdurare di questa situazione di stallo il Presidente D'Orsi ha più volte chiesto all'assessore regionale la nomina di un Commissario in sostituzione dell'Assemblea dei Sindaci, richiesta che fino ad oggi è caduta nel vuoto.
"Fa piacere - commenta ancora Eugenio D'Orsi - che finalmente anche il Sindaco di Agrigento si accorga della necessità di approvare la struttura tariffaria e quindi di sollecitare la nomina di un commissario ad acta. Aggiungo comunque per precisazione di informazione che ad essere commissariato non deve essere l'Ato o il suo Consiglio di Amministrazione che fino ad oggi ha ben operato nel rispetto della normativa vigente, ma se c'è un organismo da commissariale è sicuramente l'Assemblea dei Sindaci".
 
      Anche D'Orsi solidale con Manganella       
Parole di solidarietà e di vicinanza umana sono state espresse dal Presidente della Provincia regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi, al sindaco di Favara Rosario Manganella, vittima di un atto intimidatorio.
"A Manganella - dice D'Orsi - va tutta la mia comprensione e la mia vicinanza per la vicenda che lo ha reso protagonista di un messaggio di viltà come quello essere destinatario di proiettili ad opera di ignoti. Atti come questo, dimostrano quanto sia veramente difficile essere un amministratore onesto spesso protagonista di atti giusti ma impopolari".
 
Sicilia24h
 
Sciacca, insediata la giunta. Lazzano (Pdl): "Adesso si lavori per salvare il tribunale"
Mario Lazzano vice presidente vicario del Consiglio provinciale di Agrigento, nell'augurare buon lavoro a tutti e 30 i consiglieri comunali di Sciacca, al neo sindaco Di Paola, alla giunta ed a chi guiderà sala Falcone per i prossimi 5 anni, ritiene doveroso un momento di riflessione sulla paventata chiusura del tribunale.
"Occorre - afferma Lazzano - far sentire alta la voce del massimo civico consesso saccense al governo nazionale e al ministro Paola Severino votando una mozione "forte" da far pervenire con urgenza al tavolo del ministero cosi come ha fatto il consiglio provincialedi agrigento approvando una mia mozione all'unanimita che scongiuri la soppressione. infine credo che occorre una massiccia delegazione composta da tutti i parlamentari del collegio,dai sindaci,dai capigruppo consiliari di tutti i comuni ,dai consiglieri provinciali della zona di Sciacca per recarsi a Roma ed eventualmente protestare sotto il ministero di via Arenula - conclude Lazzano-."
 
Precari, parlamentari siciliani a Roma: chiesto tavolo "Stato - Regione"
Angelo Capodicasa, deputato nazionale del Partito Democratico, riferisce a proposito dell'incontro presso il Ministero della coesione sociale tra una delegazione di parlamentari siciliani con il ministro Fabrizio Barca, avente a tema il problema dei precari in Sicilia. Nel corso dell'incontro si sono dibattuti i possibili interventi che il governo nazionale  puo' adottare per la crescita economica  e sociale; e' stata illustrata al ministro la lettera inviata al Presidente del Consiglio Monti, al ministro del lavoro e delle politiche sociali, Elsa Fornero ed al presidente della Regione Siciliana Lombardo,  con la quale si solleva il grave  problema dei precari in sicilia, che rischiano se non si interviene in tempo, di essere licenziati e di uscire fuori dal sistema degli enti locali. I parlamentari siciliani chiedono l'istituzione di un tavolo tecnico Stato - Regione Sicilia per affrontare la spinosa problematica rappresentata e individuare una soluzione percorribile che consenta in un arco di tempo definito l'attuazione dei processi di  stabilizzazione.
Il ministro ha assicurato il suo interessamento per la soluzione del problema e dopo un approfondimento dell'argomento si e' impegnato a sollecitare un incontro con il presidente del consiglio e con il presidente della Regione Siciliana.
 
 
27 maggio (domenica)
 
PALMA D MONTECIHARO
Per la sezione Ipia spunta un ostacolo «Manca l'agibilità»
PALMA Di MONTECHIARO. Per l'istituzione della sezione staccata dell'ipia «Enrico Fermi» di Agrigento, necessita il certificato di agibilità del plesso dove al Villaggio Giordano ha sede attualmente la direzione scolastica dell'istituto comprensivo ((Angelo D'Arrigo» e dove l'amministrazione comunale intende ospitare nei prossimo anno scolastico le classi ad indirizzo professionale.
In base al decreto emesso nel mese di febbraio del 2011 dal ministero dell'istruzione,
infatti, senza il certificato di agibilità in nessun edificio può essere più avviata attività didattica.
E stato accertato dal direttore dell'Utc architetto Salvatore Di Vincenzo che negli atti del Comune e dell'Iacp di Agrigento, che negli anni '70 finanziò e realizzò ai Villaggio Gìordano il plesso facente parte dell'edilizia popolare, non è stato archiviato alcun documento che ne comprova l'avvenuta agibilità.
«Ho esperito accurate ricerche negli scaffali dell'Utc -ha spiegato l'ingegnere capo- e ho chiesto all'Iacp di verificare se nel carteggio delle opere realizzate negli anni 70 al Villaggio Giordano si trovasse il certificato di agibilità dell'edificio scolastico. L'esito purtroppo è stato negativo e non resta ora - ha assicurato il direttore dell'Utc - fare una ulteriore ricerca al Genio civile di Agrigento. Se anche questo tentativo dovesse fallire, proporrò al sindaco Rosario Bonfanti di affidarmi, senza alcun compenso, il compito di procedere alle operazione tecniche per effettuare gli accertamenti, con i quali potere dichiarare agibile il plesso dove dovrebbe essere istituita la sezione staccata dell'Ipia Fermi di Agrigento. Sono del parere infatti - ha concluso l'ingegnere capo - che la cittadina palmese non possa perdere l'occasione della istituzione di una scuola ad indirizzo professionale con cui potrà favorire io sviluppo di una pluralità di indirizzi scolastici, al fine di rendere l'offerta formati- va più attinente alla vocazione del territorio, in vista di uno sviluppo socio-economico più al passo con i tempi)).
L'ingegnere capo ha assicurato pertanto che si caricherà l'onere per dare l'eventuale agibilità ai plesso dove dovrebbe iniziare ad operare la sezione staccata dell'ipia «Fermi» di Agrigento. L'unico intoppo esistente, in quanto la Provincia regionale e l'Ufficio scolastico hanno già espresso parere positivo affinché gli studenti palmesi non siano più costretti a frequentare nella loro cittadina solo il Liceo scientifico «Odierna», unica scuola di istruzione secondaria statale presente nel territorio.
F.B.
 
GIORNALE DI SICILIA
 
Ordine dei giornalisti: «D'Orsi si difenda, non accusi cronisti»
L'Ordine dei giornalisti di Sicilia interviene dopo le dichiarazioni del presidente della Provincia Eugenio D'Orsi che, in merito alla notizia di richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla Procura per dieci funzionari dell'ente accusati di abuso in atti d'ufficio per avere avallato rimborsi per spese di rappresentanza sostenute dal presidente Eugenio D'Orsi (imputato di falso, truffa, peculato, concussione e abuso d'ufficio in un processo diverso) in assenza di un concreto fine istituzionale.
D'Orsi era intervenuto, nei giorni scorsi, «non solo per ribadire l'assoluta correttezza del mio operato e dell'operato dei dirigenti e dei funzionari coinvolti, ma anche per evitare che questo stato di costante delegittimazione nei confronti della Provincia si trasformi in un linciaggio mediatico contro persone, che svolgendo onestamente il proprio lavoro, hanno agito con estrema correttezza e con senso dello Stato».
Il presidente Riccardo Arena, il segretario Concetto Mannisi e l'intero consiglio dell'Ordine dei giornalisti ritengono «inaccettabili le parole del presidente della Provincia Eugenio D'Orsi il quale, piuttosto che pensare a difendersi dalle accuse che gli sono state rivolte, tenta di spostare il tiro accusando i giornalisti di una grande colpa: quella di fare con scrupolo ed onesta il proprio mestiere».
«Ancora una volta - continua la nota dell'Ordine - i rappresentanti della nostra politica dimostrano di mal sopportare i giornalisti che fanno correttamente il proprio lavoro. L'ultimo esempio arriva dal presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, il quale ha parlato di "linciaggio mediatico, sovraesposizione, isolamento nei suoi riguardi" sol perchè alcuni colleghi hanno riportato la notizia che la Procura della Repubblica ha chiesto il rinvio a giudizio di dieci, fra funzionari e dirigenti dell'Ente, accusati di abuso d'ufficio poichè avrebbero avallato la liquidazione di rimborsi spese illegittimi allo stesso D'Orsi». Per ìl mancato intervento dell'Assostampa sulle dichiarazioni di D'Orsi, il giornalista Gerlando Cardinale si è dimesso da iscritto. (CR')
 
Rifiuti, domani le nuove bollette Conterranno I Iva al dieci per cento
Annamaria Martorana
Le bollette della Tia 2012 del comune di Agrigento, avranno alloro interno, l'iva dei 10, così come era stato per gli anni precedenti, 2010 escluso.
Agenzia delle entrate.
È infatti arrivata, la risposta dell'Agenzia delle Entrate di Roma, in relazione all'Atto di interpello presentato lo scorso gennaio dal commissario liquidato- re della Gesa, Teresa Restivo, la quale voleva chiarezza assoluta sulla questione in modo da poter dare risposte certe ad amministratori e cìttadinì dopo la confusione generatasi sull' argomento. «È stato finalmente chiarito - spiega la Restivo - che la Tia a differenza della Tarsu, è soggetta ad iva, così come noi avevamo più e più volte sostenuto e tentato di spiegare. Adesso gli uffici centrali dell'Agenzia delle entrate hanno messo la parola fine alla questione e già da lunedì prossimo, anche grazie all' approvazione del nuovo piano economico e tariffario del Comune capoluogo, potremo emettere le bollette per il 2012 ed ottenere così nuove anticipazioni di cassa da parte dell'Aipa». Anticipazioni che potrebbero arrivare già la prossima settimana.
Guardia di finanza. Nei mesi scorsi, anche gli uomini delle Fiamme Gialle dì Agrigento, avevano svolto un'attività ispettiva e di controllo negli uffici della Gesa, così come hanno fatto per il Tre Sorgenti e i'Ato idrico. Una verifica fiscale proprio in materia di Iva ed altri tributi per il periodo d'imposta 2010, finalizzata al riscontro del corretto adempimento delle prescrizioni fiscali, indagine che era stata momentaneamente sospesa in attesa di questa risposta dell'Agenzia delle Entrate.
Dipartimento dei rifiuti. E ieri mattina a Palermo, nella sede del Dipartimento per l'emergenza rifiuti, si è svolto un incontro tra la Restivo e i funzionari della regione Michelon ed Emanuele per discutere degli aiuti economici da dare alla Gesa per fornire la società d'ambito di liquidità sufficienti ad evitare un nuovo sciopero degli operatori ecologici. La riunione ha però avuto carattere prettamente interlocutorio ed è stata aggiornata a giovedì prossimo.
Assemblea dei soci. Per martedì mattina, nella sede di Gesa, è stata convocata l'assemblea dei soci della società d'ambito. Il commissario Restivo, chiederà ai sindaci di mantenere gli impegni economici per il rientro dai loro debiti presi più volte e in alcuni casi non ancora mantenuti.
 
Rifiuti, Dedalo cerca ingegneri e architetti
La Dedalo Ambiente vara una sorta di long list di consulenti ai quali affidare compiti di rilevazione, progettazione e direzione de, lavori.
All'albo pretorio del Comune è stato affisso un avviso pubblico con il quale si cercano ingegneri, architetti, professionisti capaci di eseguire indagini diagnostiche e di laboratorio.
Il termine ultimo per presentare l'istanza corredandola con il proprio curriculum, scade il prossimo 5 giugno. Chi intende far parte dell'elenco di professionisti deve inoltrare la domanda entro le 12 di quel giorno.
La Dedalo intende eseguire:
rilievi topografia e procedure catastali, servizi di ingegneria ed architettura per progettazione e direzione dei lavori, servizi attinenti alla sicurezza, consulenza geomorfologica, indagini diagnostiche e prove di laboratorio, indagini chimiche, fisiche ed ambientali.
Evidentemente la Dedalo Ambiente, autorità territoriale d'ambito che si occupa dei ciclo integrato dei rifiuti a Licata ed in altri sei Comuni del circondario, sta avviando una serie di progetti per i quali le servono professionisti in grado d: occuparsi di analisi, di progettazione e di direzione dei lavori L'istanza? ha annunciato la società, va presentata in forma di dichiarazione sostitutiva e dovrà contenere anche il titolo professione di ogni candidato, il possesso dei requisiti e delle capacità tecnico - professionali richieste.
Le domande che dovessero essere incomplete non saranno accettate.
L'elenco dei professionisti sarà poi approvato dal commissario liquidatore Rosario Miceli. (AAU)
 
Agrigentoflash
 
Zaccaria, "stupisce la presa di posizione di D'Orsi"
Il segretario provinciale dell'Assostampa Stelio Zaccaria, interviene in merito alla nota diffusa dal Presidente della Provincia D'Orsi che denuncia il "linciaggio mediatico" operato da alcuni giornalisti nei suoi confronti e nei confronti di alcuni dirigenti e funzionari della Provincia. "Stupisce, non poco, la presa di posizione del presidente D'Orsi. Evidentemente riportare notizie relative a operazioni delle forze dell'ordine, provvedimenti della magistratura o udienze in tribunale, è, per il Presidente della Provincia un accanimento dei giornalisti nei suoi confronti. Non ci vorrebbe molto a spiegare al Presidente D'Orsi che si tratta solo di normale diritto di cronaca esercitato da colleghi che seguono la cronaca nera e giudiziaria, i quali riportano fedelmente ogni fatto che si verifica sul territorio di loro competenza. Al contrario non riportare questi fatti farebbe operare una censura arbitraria e ingiustificata che delegittimerebbe gli stessi giornalisti e il loro lavoro. Esprimo quindi la più totale ed assoluta solidarietà ai colleghi che hanno riportato correttamente i fatti sulle inchieste che vedono coinvolti amministratori e dirigenti provinciali e auspico che in futuro non ci siano più lettere ed interventi ingiustificati nei confronti dei colleghi".
 
Ordine dei giornalisti di Sicilia,"inaccettabili le parole di D'Orsi"
Il presidente Riccardo Arena, il segretario Concetto Mannisi e l'intero consiglio dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia ritengono "inaccettabili le parole del presidente della Provincia di Agrigento Eugenio D'Orsi il quale, piuttosto che pensare a difendersi dalle accuse che gli sono state rivolte, tenta di spostare il tiro accusando i giornalisti di una grande colpa: quella di fare con scrupolo ed onesta il proprio mestiere". Lo afferma una nota a firma del presidente Riccardo Arena, il segretario Concetto Mannisi e l'intero consiglio dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia."Ancora una volta - continua la nota - i rappresentanti della nostra politica dimostrano di mal sopportare i giornalisti che fanno correttamente il proprio lavoro. L'ultimo esempio arriva dal presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, il quale ha parlato di linciaggio mediatico, sovraesposizione, isolamento nei suoi riguardi sol perchè alcuni colleghi hanno riportato la notizia che la locale Procura della Repubblica ha chiesto il rinvio a giudizio di dieci, fra funzionari e dirigenti dell'Ente, accusati di abuso d'ufficio, poichè avrebbero avallato la liquidazione di rimborsi spese illegittimi allo stesso D'Orsi".
 
Agrigentonotizie
 
Cimino sui precari: "E' urgente dare una risposta ai lavoratori e alle loro famiglie"
Il deputato regionale è intervenuto al tavolo tecnico per il precariato degli enti locali, svolto ieri pomeriggio nell'aula "Pellegrino" ed indetto dal presidente della Provincia Eugenio D'Orsi
di Redazione
"E' necessario far comprendere che si tratta di lavoratori storici e indispensabili per gli enti locali siciliani, che non vanno mistificati ma apprezzati per l'attività che svolgono per l'attuazione degli obiettivi dei Comuni siciliani". Lo ha dichiarato Michele Cimino intervenendo al tavolo tecnico per il precariato degli enti locali, svolto ieri pomeriggio nell'aula "Pellegrino" ed indetto dal presidente della Provincia Eugenio D'Orsi.
"La Sicilia con il suo Parlamento - continua Cimino - ha da sempre seguito e provato a risolvere la vicenda, dando continuità alle professionalità acquisite, per questo è meritoria l'azione del presidente D'Orsi e da subito, è necessario incontrare il vice ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, con il ministro della Coesione territoriale, Fabrizio Barca, per trovare una definitiva soluzione alla legittima richiesta di stabilizzazione avanzata dai precari e garantire certezze alle migliaia di lavoratori ed alle loro famiglie".
Infoagrigento
 
160 anni dalla fondazione della Polizia: Premiata la questura di Agrigento       
Scritto da Redazione    
E' stato sotto la cornice ideale di un orchestra musicale, cavalli e cani poliziotti e di una elicottero che aggirava la Valle salutando dall'alto il grande pubblico agrigentino  che si è svolta questa mattina, davanti il tempio della Concordia, una festa all'insegna dei riconoscimenti rivolti in primo luogo alla questura di Agrigento. In occasione dei 160 anni dalla fondazione del corpo della polizia di Stato, la festa che ha visto riuniti tutti alle 9:30, ha voluto sottolineare l'impegno della polizia che quotidianamente si trova in prima linea a garanzia dell'ordine e della sicurezza pubblica nella nostra provincia.
La questura di Agrigento, insignita della medaglia d'argento al merito civile, ha dimostrato infatti di aver conseguito ottimi risultati sul fronte dell'immigrazione clandestina e per la gestione di tale fenomeno soprattutto sotto il profilo umanitario. A rendere inoltre più solenne la cerimonia sono stati la presenza e l'intervento del prefetto Nicola Izzo, vice capo vicario della polizia, che ha ricordato l'importanza di essere parte di un'unica grande famiglia impegnata nel rinnovare ancora una volta il saldo legame che la unisce a tutti i cittadini e che la vede impegnata nel rispetto della legalità e della legalità contro ogni forma di criminalità e di mafia. La mafia e l'immigrazione non  hanno allora distolto la polizia dal doveroso impegno verso il controllo del territorio. E' seguita poi una breve presentazione degli uffici della questura e della polizia di  Stato di Agrigento rappresentati in parte dalle donne a dagli uomini in divisa disposti ordinatamente di fronte il tempio. Sono cinque i commissariati distaccati della provincia: quello di Sciacca, diretto dal vicequestore aggiunto Emilio Basile, comprende sedici comuni; il commissariato di Porto Empedocle, diretto dal vice questore aggiunto Cesare Castelli, risulta molto impegnato in attività di polizia giudiziaria; quello di Palma di Montechiaro, diretto dal vicequestore aggiunto Angelo Cavaleri, dovrebbe trasferirsi a breve in una nuova sede; il commissariato di Licata, non avendo un dirigente ufficiale, è diretto dallo stesso Cavaleri, mentre quello di Canicattì è  diretto dal vice questore aggiunto Valerio Seitta.
Importanti poi la polizia scientifica, la squadra nautica, l'ufficio immigrazione con a capo Stefania Marino, l'ufficio del personale, l'ufficio tecnico logistico provinciale, l'uffico sanitario provinciale, la sezione polizia stradale, la divisione polizia anticrimine,la squadra mobile e l'uffico di gabinetto che regola le relazioni esterne e sindacali.
Grandi ringraziamenti sono stati espressi in favore del prefetto dott.ssa Francesca Ferrandino per l'affettuosa collaborazione al lavoro di coordinamento; altrettanto sentiti quelli rivolti all'arcivescovo Don Franco, assente alla manifestazione, ma rappresentato da Don Salvatore Russotto. Non potevano mancare altrettanti ringraziamenti al sindaco di Agrigento Marco Zambuto, al presidente dell'amministrazione provinciale Eugenio D'Orsi, ai senatori e ai deputati regionali e nazionali e agli altri magistrati presenti, alle organizzazioni sindacali, ai caduti per compiere il proprio dovere.
Durante la celebrazione sono poi stati letti gli auguri del capo dello stato Napolitano e del presidente del Consiglio Monti espressi nelle lettere pubblicate dagli stessi recentemente.
E' stato poi indetto un concorso che ha visto partecipare tutti gli studenti di ogni ordine e grado della provincia. Tra i numerosi lavori pervenuti, una commissione ha selezionato tre opere grafiche e due multimediali. Le scuole premiate sono state: il Circolo didattico Manzoni di Raffadali con dirigente Maria Favarino, il Circolo San giovanni Bosco presso Nuovo Manattan di Agrigento con dirigente Vincenza Ierna, l'Istituto comprensivo Pirandello di Porto Empedocle con dirigente Ernesta Musca, la scuola media Mendola Vaccaro di Favara con il professore Castellana Giovanni, il Liceo scientifico e linguistico Leonardo di Agrigento con la prof.ssa Rosetta Greco.
A deliziare la festa con la loro musica elegante e solenne è stata la banda musicale "Citta di Grotte" diretta dal maestro Salvatore Mercato.
 Roberta Barone
 
Perla città
 
Zaccaria, Assostampa: "Stupisce, non poco, la presa di posizione del presidente D'Orsi"
di Redazione
Il Segretario della sezione provinciale di Agrigento dell'Assostampa, Stelio Zaccaria, interviene, con una nota che di seguito riportiamo, sulle dichiarazioni del Presidente della Provincia Regionale, Eugenio D'Orsi.
"Stupisce, non poco, la presa di posizione del presidente D'Orsi. Evidentemente riportare notizie relative a operazioni delle forze dell'ordine, provvedimenti della magistratura o udienze in tribunale, è, per il Presidente della Provincia un accanimento dei giornalisti nei suoi confronti.
Non ci vorrebbe molto a spiegare al Presidente D'Orsi che si tratta solo di normale diritto di cronaca esercitato da colleghi che seguono la cronaca nera e giudiziaria, i quali riportano fedelmente ogni fatto che si verifica sul territorio di loro competenza. Al contrario non riportare questi fatti farebbe operare una censura arbitraria e ingiustificata che delegittimerebbe gli stessi giornalisti e il loro lavoro.
Esprimo quindi la più totale ed assoluta solidarietà ai colleghi che hanno riportato correttamente i fatti sulle inchieste che vedono coinvolti amministratori e dirigenti provinciali e auspico che in futuro non ci siano più lettere ed interventi ingiustificati nei confronti dei colleghi."
 
Cimino: "Urgente incontro con il Governo nazionale per soluzione problema precari"
di Redazione
"E' necessario far comprendere che si tratta di lavoratori storici  e indispensabili  per gli enti locali siciliani, che non vanno mistificati  ma apprezzati per l'attività  che svolgono per l'attuazione  degli obiettivi  dei Comuni siciliani".
Lo ha dichiarato l'On. Michele Cimino intervenendo al tavolo tecnico  per il precariato degli enti locali, nell'aula "S. Pellegrino" ed indetto dal Presidente della Provincia Prof. Eugenio  D'Orsi.
"La Sicilia con il suo Parlamento- continua l'On.Cimino-  ha da sempre seguito e provato a risolvere la vicenda, dando continuità alle professionalità  acquisite,  per questo è meritoria l'azione del Presidente D'Orsi e da subito, è necessario incontrare  il Vice Ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, con il Ministro della Coesione Territoriale, Fabrizio Barca, per trovare una  definitiva soluzione alla legittima richiesta di stabilizzazione avanzata dai precari e garantire  certezze alle migliaia  di lavoratori ed alle loro famiglie".
 
28 maggio (lunedì)
 
LA SICILIA
 
I GIORNALISTI REPLICANO A D'ORSI
Il consiglio dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia e la sezione provinciale dell'Asso- stampa intervengono in merito alle dichiarazioni del presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, che criticava gli articoli di stampa sulla richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla Procura per dieci funzionari dell'Ente.
Con due distinti comunicati hanno stigmatizzato l'uscita del responsabile della Provincia, disapprovando quanto pronunciato sui giornalisti che hanno riportato in maniera corretta la notizia. Il presidente Riccardo Arena, il segretario Concetto Mannisi e l'intero consiglio dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia ritengono inaccettabili le parole del presidente D'Orsi, «piuttosto che pensare a difendersi dalle accuse che gli sono state rivolte, tenta di spostare il tiro accusando i giornalisti di una grande colpa: quella di fare con scrupolo ed onesta il proprio mestiere. Ancora una volta - continua la nota - i rappresentanti della nostra politica dimostrano di mal sopportare i giornalisti, che fanno correttamente il proprio lavoro», Anche il segretario provinciale dell'Assostampa Stelio Zaccaria interviene sull'argomento. «Stupisce, non poco, la presa di posizione del presidente D'Orsi - si legge nella nota -. Evidentemente riportare notizie relative a operazioni delle forze dell'ordine, provvedimenti della magistratura o udienze in tribunale, è, per il Presidente della Provincia un accanimento dei giornalisti nei suoi confronti. Non ci vorrebbe molto a spiegare al Presidente D'Orsi che si tratta solo di normale diritto di cronaca esercitato da colleghi che seguono la cronaca nera e giudiziaria. Al contrario non riportare questi fatti farebbe operare una censura arbitraria e ingiustificata che delegittimerebbe gli stessi giornalisti e il loro lavoro».
ANTONINO RAVANÀ
 
Sicilia24h
 
Caritas Diocesana di Agrigento promuove "Cariting: cantieri di carità"
Si svolgerà dal 28 maggio al 1° giugno "Cariting: cantieri di carità" l'evento annuale di promozione delle attività realizzate dalla Caritas Diocesana di Agrigento e dalla Fondazione Mondoaltro.
Cariting si propone l'obiettivo di far conoscere alla comunità le attività della Caritas Diocesana di Agrigento e della Fondazione Mondoaltro (braccio operativo della stessa) per promuovere l'annuncio e la testimonianza della carità. Laboratori nelle scuole, attività formative per operatori pastorali e del terzo settore, proiezione del film "Mare chiuso" spettacoli e concerti. Un programma vasto quello dell'evento che ha ottenuto il patrocinio dal Ministro per la cooperazione
internazionale e l'integrazione, dall'Ufficio X Ambito territoriale per la Provincia di Agrigento, Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, Caritas Italiana, Unione degli Assessorati alle politiche socio-sanitarie e del lavoro, Settimanale L'Amico del Popolo. Il nome dell'evento nasce dall'unione di "Caritas"+"ing" suffisso del present continuous (tempo verbale inglese) che si
utilizza per esprimere un'azione presente. Questa scelta nasce dalla volontà di voler sottolineare l'azione costante ed in divenire svolta da Caritas e Fondazione Mondoaltro sul territorio.
Durante l'evento troveranno spazio tutti gli ambiti di intervento di Caritas Diocesana Agrigento: famiglia e povertà, giovani e volontariato, diversabilità, mondialità ed emergenze, migrazioni.
Tra gli eventi più rilevanti della settimana il convegno "Giustizia e pace si baceranno: la carità come strumento di liberazione" che si svolgerà il 28 maggio alle ore 17.00 presso il Seminario Arcivescovile di Agrigento al quale parteciperanno il direttore di Caritas Italiana don Francesco Soddu e l'arcivescovo di Agrigento mons. Francesco Montenegro. "La Carità è un cantiere aperto, - dichiara il Direttore della Caritas Diocesana di Agrigento Valerio Landri - e la Caritas, come espressione della carità della Chiesa, deve essere sempre disposta a lasciarsi mettere in discussione, a fermarsi per guardare il percorso fatto e comprendere la direzione da seguire. Perché in termini di Carità non esiste una linea pastorale definitiva se non quella del Vangelo".
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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