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Rassegna stampa del 31 maggio2012

 LA SICILIA
 

ARCHEOMED
Due esperti spagnoli catalogheranno reperti
Il 12 giugno prossimo, due rappresentanti dell'associazione spagnola Aido, esperti in digitalizzazione dei siti archeologici, saranno ad Agrigento per dare il 'via" alle operazioni di catalogazione fumata dei reperti archeologici e dei relativi insediamenti del sito Finziade di Licata. Le operazioni si inseriscono nel contesto del progetto Enpi (European neighbourhood policy inatrument), denominato "Archeomed. Il progetto 'Archeomed', ricordiamo, è realizzato dal Polo agrigentino in partnership con l'Università Yarmouk della Giordaniza, l'Università di Al Quods della Palestina e dall 'associazione spagnola Sudgestaid di Roma, e ha l'obiettivo di mettere in rete, attraverso una piattaforma digitale, i siti archeologici minori della provincia di Agrigento, della Giordania, della Palestina e un territorio ben definito della Spagna.
li Polo Universitario in concerto con la Provincia Regionale di Agrigento, il Consorzio Turistico Valle dei Templi di Agrigento, la Facoltà di Archeologia dell'Università di Palermo ed il Parco Archeologico Valle dei Templi di Agrigento e il Parco Archeologico Valle dei Templi hanno, infatti, scelto di promuovere l'importante sito archeologico di Licata.
Con questo progetto il Polo universitario intende dare un contributo al rilancio eri alla valorizzazione dei siti archeologici minori e nello stesso tempo contribuire allo sviluppo dei flussi turistici - dice il Presidente del Consorzio Universitario di Agrigento Joseph Mifsud - nel contesto di un processo di internalizzazione della cultura che vede Agrigento attivamente impegnata nel tessere una fitta rete di relazioni con prestigiose università del Mediterraneo.
 

Palma, imprenditori del Nord pronti a investire sul porto
Il Piano regolatore portuale è stato approvato dall'Assessorato regionale del Territorio ed Ambiente con decreto del 15 novembre 2007. Sono trascorsi quasi 5 anni da quella importante decisone ma gli esponenti politici palmesi, in tutto questo periodo, non hanno adottato alcuna iniziativa per sfruttare uno strumento urbanistico con il quale si potrebbe avviare veramente una svolta storica per incentivare il turismo nella cittadina del Gattopardo e per finalmente riqualificare la borgata marittima di Marina di Palma, dove ad est del litorale è possibile realizzare la struttura portuale. Dopo tanti annidi oblio, si registra ora il tentativo del nuovo assessore allo Sviluppo economico Calogero Spinelli il quale, tramite un fratello che opera nel Lazio nel ramo dell'edilizia, è riuscito a contattare due importanti imprenditori del ramo turistico - alberghiero, disponibili ad investire capitali per la realizzazione del porticciolo turistico.
I due imprenditori hanno compiuto, una visita a Marina di Palma per constatare de visu il sito dove potrebbe sorgere il porticciolo, rimanendo incantati dalle bellezze del litorale che si estende da Torre San Carlo sino alla spiaggia sottostante il Castello di Montechiaro. Sono stati anche presi i primi contatti con il sindaco Rosario Bonfanti e con la giunta, mentre ai due imprenditori è stato posto in visione il progetto della struttura portuale, redatto dai tecnici del Genio civile per le Opere marittime, nonché le linee operative previste dal Piano regolatore portuale a cui la Regione ha dato l'imprimatur.
L'assessore allo Sviluppo economico Calogero Spinelli ha assicurato che nei prossimi giorni i due operatori romani del ramo turistico-alberghiemo eseguiranno con alcuni tecnici un'altra ricognizione e si è detto fiducioso sull'esito della trattativa in corso con la quale, attraverso il sistema del project financing, si potrebbe finalmente assecondare il sogno di vedere sorgere a Marina di Palma il tanto agognato e sbandierato porticciolo turistico. Struttura che, secondo il Prp, avrà una dimensione per contenere 400 posti barca, posta antistante l'abitato ma in posizione tale da non ingenerare traffici superflui sul tessuto urbano esistente. Il porto sarà di tipo turistico con previsione di attracchi per piccole navi e aliscafi da trasporto passeggeri. Sulle aree retrostanti sarà possibile realizzare un polo turistico-ricettivo con 500 posti letto. Ma è importante inoltre il fatto che il Prp prevede anche il recupero e la riqualificazione di Marina di Palma, con la creazione di due corsie, di una piazza centrale, con la modifica delle scogliere esistenti, il ripascimento delle spiagge, con la sistemazione di una "passeggiata a mare" e con la creazione di profonde terrazze a ridosso dell'attuale cortina di fabbricati. Ma al successo e alla buona riuscita della iniziativa però servono impegno da parte di tutta la classe politica che deve essere consapevole che gli imprenditori non saranno disponibili ad investire il proprio denaro in una comunità che non li rassicuri in specie sulla efficienza nella erogazione dei servizi,
FILIPPO BELLIA
 

Anche se venisse accolta la richiesta dell'Ars, per la Cgil non potrebbero venire assunti lo stesso
Anche se venisse accolta dallo Stato la richiesta dell'Ars, circa la stabilizzazione dei precari che prestano servizio negli enti locali siciliani, non sarebbe possibile assumere nessuno perché ci sono tantissime altre leggi e situazioni di oggettiva difficoltà che lo impediscono. Lo afferma il segretario della Funzione Pubblica della Cgil Alfonso Buscemi commentando la notizia apparsa ieri su tutti gli organi di informazione. «Intanto l'Ars ha chiesto di poter prorogare i contratti per un anno - spiega - e poi non sarebbe sufficiente andare in deroga al patto di stabilità. Anche se si superasse questo ostacolo, infatti, ci sarebbe il blocco degli avvicendamenti per cui il personale che va in pensione può essere sostituito solo nella misura del 40 %. Perciò se al Comune di Agrigento, per esempio, in un anno se ne vanno 10 dipendenti se ne possono assumere solo quattro. Di questi due devono essere esterni, per cui i precari da stabilizzare sarebbero soltanto due, ma si rischia che anche questi due non possano essere assunti perché poi c'é il limite dell'incidenza della spesa per il personale che non può essere superiore al 50 % delle uscite complessive e comunque non superiore all'anno precedente. Questo significa che gli enti hanno le mani legate. Ma non é tutto: la Regione darà i contributi (del 50% in alcuni casi, del 90% in altri) per la stabilizzazione ma solo per una durata di cinque anni, poi questi lavoratori saranno totalmente a carico dei comuni, delle Asp e degli altri enti da cui dipendono. Chi glieli dà i soldi? La nostra proposta allora é quella di erogare i contributi regionali non per cinque ma per dieci anni, in modo da poter sfruttare in pieno i pensionamenti del personale attualmente in servizio.
Il sindaco di Agrigento Zambuto coglie nella proposta dell'Ars «un segnale politico importante, molto forte, che va senz'altro sostenuto prima dello scioglimento dell'assemblea. Lo Stato - aggiunge - non dovrebbe frapporre alcun ostacolo dato che sarebbe tutto a carico della Regione siciliana. Poi vedremo nel dettaglio quali procedure seguire per giungere all'obbiettivo della stabilizzazione di questi precari».
«Lo scopo - chiarisce il sindaco di Raffadali Giacomo Di Benedetto che è anche deputato regionale - é quello di intervenire sullo Stato per chiedere una deroga non solo al patto di stabilità, ma anche a tutte le altre norme che in questo momento impediscono le assunzioni. Una legge speciale per la Sicilia che consenta di superare tutte le difficoltà, magari aumentando le percentuali di assunzioni a seguito di pensionamenti e tutto il resto che é di ostacolo alla soluzione del problema. Il rischio sociale é elevato: 23 mila persone che potrebbero perdere il posto di lavoro ed i comuni che resterebbero paralizzati. Una vera bomba ad orologeria! Per questo dobbiamo sostenere tale richiesta con un'adeguata battaglia politica sia con le pressioni dei parlamentari regionali che con l'azione di quelli nazionali».
 

Bruciava rifiuti in area vietata, denunciato
Monserrato. Blitz della polizia provinciale dopo le frequenti segnalazioni d'inquinamento dell'aria
E' stata la risposta a quanti chiedevano spiegazioni in merito all'inquinamento atmosferico nel quartiere di Monserrato.
Con un blitz gli agenti della Polizia provinciale hanno sequestrato una vasta area di circa 500 metri quadrati, nella parte alta della frazione, trasformata dal proprietario a discarica abusiva a cielo aperto. L'operazione è scattata a seguito delle numerose segnalazioni degli abitanti di Monserrato, che in questi ultimi anni hanno più volte denunciato il verificarsi nelle ore serali e notturne, di continui incendi di rifiuti, che rendevano l'aria irrespirabile. Le cause reali del diffuso inquinamento ambientale lamentato dai residenti e in particolare di quello atmosferico, era stato rilevato ripetutamente dalle centraline di monitoraggio della qualità dell'aria della Provincia Regionale. L'altra sera è scattata l'operazione degli agenti diretti dal tenente colonnello Vincenzo Giglio e dal vice comandante Salvatore Lombardo, e sotto la supervisione dell'assessore provinciale Lillo Volpe, congiuntamente ai Vigili del Fuoco. Gli investigatori sono intervenuti quando nella proprietà privata stava divampando un incendio. Dopo l'opera di spegnimento effettuata dai pompieri, gli agenti hanno accertato la presenza sul terreno di rifiuti di varia natura, che frammisti a scarti di potatura avevano alimentato l'incendio, producendo un tossico fumo nero, a causa della presenza di altri rifiuti divario genere, ritenuti pericolosi per la salute pubblica. L'area di proprietà di un agrigentino, M.S., di 42 anni, è stata quindi sottoposta a sequestro giudiziario.
Il titolare, nonché autore del rogo è stato denunciato alla Procura della Repubblica per aver creato e gestito una discarica di rifiuti speciali, senza le obbligatorie autorizzazioni del caso. Adesso rischia una condanna sino 5 annidi carcere, una multa sino a sessanta mila euro, nonché la confisca definitiva del proprio terreno dopo l'eventuale sentenza di condanna. «Si spera che quanto accaduto a Monserrato - ha commentato il vice comandante Lombardo - possa servire da monito per tutti coloro che ancora oggi abbiano intenzione di sbarazzarsi dei propri rifiuti in modi così poco civile, mettendo a rischio la salute di incolpevoli cittadini.
La Provincia sta intensificando i controlli per stroncare queste forme di inquinamento.
 

GIORNALE DI SICILIA
 

AMBIENTE. Denunciato il proprietario del terreno
La Provincia sequestra discarica a Monserrato
Una discarica abusiva, di circa 500 metri quadrati, data anche alle fiamme negli scorsi giorni, è stata posta sotto sequestro, nel quartiere periferico di Monserrato, dal nucleo di polizia giudiziaria della polizia provinciale. L'autore dell'incendio è stato denunciato alla Procura per aver creato e gestito una discarica di rifiuti speciali in assenza di autorizzazione. Adesso rischia una condanna sino 5 annidi carcere, una multa sino a 60 mila euro, nonché la confisca definitiva del proprio terreno dopo l'eventuale sentenza di condanna. L'operazione è scattata dopo le numerose segnalazioni degli abitanti di Monserrato. Gli agenti, al comando del tenente colonnello Vincenzo Giglio e sotto la supervisione dell'assessore provinciale Lillo Volpe, hanno sottoposto a sequestro giudiziario il terreno di circa 500 metri quadrati. Appena qualche sera prima, gli agenti, coordinati dal vice comandante Salvatore Lombardo, congiuntamente ai vigili del Fuoco, erano intervenuti per un incendio.
 

INTERROGAZIONE
Il consiglio provinciale deve essere riconvocato
Dovranno essere riconvocati i lavori del Consiglio provinciale Nella sessione appena conclusa so no state discusse alcune interrogazioni. La prima presentata dal ne eletto vice presidente Carmelo Avarello, sulle condizioni del lice pedagogico e scientifico "Giudice Saetta e Livatino di Ravanusa. L risposta è stata affidata all' assessore Lillo Volpe, che nel riassumere la situazione complessiva dei tre plessi che ospitano la scuola, ha chiarito che gli uffici competenti hanno giudicato non idonei i locali che erano stati reperiti dopo l'emanazione di un apposito bando. Discussa anche l'interrogazione del consigliere Nino Spoto che chiedeva di conoscere i motivi del ritardo dei lavori di manutenzione straordinaria sulla provinciale Cattolica - Raffadali. I ritardi sono dovuti alla presentazione di alcune offerte anomale, la cui valutazione da parte dell'Urega è ancora in corso. Un'altra strada provinciale la Ravanusa Lata, è stata oggetto di interrogazione da parte del consigliere Avarello. Discusse anche due interrogazioni del consigliere Roberto Gallo, una sulla mancanza di alcuni dispositivi di sicurezza individuale per i lavoratori impegnati nella manutenzione e la seconda sulle cattive condizioni delle banchine sulla Panoramica dei Templi.
 

D'Orsi ha lasciato la casa di cura, Luparello «sentito» della Digos
È stato dimesso ieri dalla clinica Sant'Anna, dove lunedì mattina era stato operato d'urgenza per un'ernia inguinale strozzata, il presidente della Provincia regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi. L'uomo politico del Mpa, che nelle ultime ore anche su Facebook ha ricevuto migliaia di attestati d'affetto, ha fatto subito fatto ritorno a casa. Dal suo ufficio di gabinetto, nella tarda mattinata, hanno reso noto che il presidente per tutta questa settimana rimarrà in convalescenza nella sua abitazione, non rientrando al lavoro. Il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi era stato operato d'urgenza dall'equipe medica guidata dal chirurgo Piero Luparello. L'intervento chirurgico - è stato poi reso noto dallo stesso ente provinciale - è riuscito bene. Rassicurazioni sullo stato di salute del presidente D'Orsi erano arrivate, nelle ore immediatamente successive all'operazione, anche dai vertici della struttura sanitaria dove D Orsi era stato trasportato d'urgenza. Qualche ora prima che il presidente della Provincia venisse dimesso dalla struttura sanitaria, i poliziotti della Digos hanno contattato lo stesso Luparello (vice sindaco in pectore della giunta Zambuto) per definire eventuali aspetti connessi alla sicurezza. D'Orsi, infatti, da tempo è sottoposto alla vigilanza della scorta dopo avere subito numerose intimidazioni e i poliziotti della Digos volevano essere messi al corrente dell'evoluzione del quadro clinico. Luparello ha ricostruito le fasi del ricovero e della successiva operazione spiegando che "il paziente era sofferente e che è stata presa la decisione di intervenire per asportare l'ernia", il malore di D'Orsi è arrivato proprio a poche ore dalla prima udienza "utile del processo che lo vede imputato con le accuse di concussione, peculato, truffa e abuso di ufficio. Lunedì pomeriggio avrebbe dovuto deporre il colonnello della Finanza Pasquale Porzio per ricostruire i vari filoni di indagine (spese istituzionali illegittime, affidamenti di appalti irregolari e presunti abusi legati alla ristrutturazione della sua villa di Montaperto). In aula erano presenti solo i suoi difensori, gli avvocati Daniela Posante e Giuseppe Scozzari. Quest'ultimo ha esibito il certificato medico della clinica Sant'Anna e il procuratore aggiunto Ignazio Fonzo ha sottolineato in aula "la stranezza di un ricovero d'urgenza in una clinica privata". Annullata anche l'udienza di lunedì, si torna in aula il 25 giugno.
 

RIFIUTI In provincia di Agrigento pronta ad esplodere l'emergenza sei milioni e mezzo di debiti Proroga per Caltanissetta L'Ato non paga: la discarica chiude.
AGRIGENTO
E' pronta ad esplodere una nuova emergenza rifiuti ad Agrigento e negli altri 18 Comuni ricadenti nella Società d'ambito Gesa Ag2. La Catanzaro Costruzioni, che gestisce la discarica di Siculiana, è infatti ad un passo dalla chiusura se la ditta non riceve-
rà i soldi che aspetta da mesi e mesi dalle Gesa Ag2, che deve circa 6 milioni e mezzo di euro.
Un'emergenza che sarà scongiurata solo se oggi da Palermo arriveranno risposte rassicuranti per la Catanzaro. Per le 11, è infatti in programma, al Dipartimento regionale per l'emergenza rifiuti, un incontro tra i funzionari Domenico Michelon e Vincenzo Emanuele, il commissario liquidatore di Gesa Teresa Restivo e i rappresentanti della Catanzaro costruzioni, che vanta crediti per 6 milioni e mezzo di euro. «Se non venisse formalizzato ufficialmente il pagamento di quanto ci spetta - anticipa la società - saremmo costretti a valutare oltre alla possibilità di chiudere la discarica, anche la rescissione dal contratto, così come la legge ci consente. Quello che chiediamo, è il rispetto della transazione per il rientro dai debiti firmata con Gesa lo scorso febbraio e che è stata disattesa. Inoltre, abbiamo avuto modo di constatare che in passato, ad altre imprese sono state versate importanti somme per le fatture arretrate mentre noi siamo rimasti in coda ai pagamenti».
Dal canto suo la Gesa, società per altro in liquidazione, in questo momento non ha liquidità sufficienti a pagare quanto Catanzaro chiede. E si appella I1a Regione. «Si tratta di cifre che non sono nella nostra disponibilità e che nonio saranno a breve - spiega il commissario Restivo - per questo chiediamo al Dipartimento di fare uno sforzo ulteriore».
Intanto ieri sera si è sbloccata un'analoga vicenda che riguarda la provincia di Caltanissetta e l'Ato Cl1. La Catanzaro Costruzioni ha infatti accettato di tenere aperta la discarica a fronte degli
impegni di pagamenti presi nel corso di un incontro col prefetto Carmine Valenti e i sindaci dei 15 Comuni consorziati. In questo caso,il debito ammonta a circa 800 mila euro.
 

Consorzio «Tre Sorgenti"
Il neo-presidente si è insediato
Giuseppe Malfitano, 47 anni di Licata sposato e con figli, è ufficialmente il nuovo presidente dei consorzio acquedottistico dei "Tre Sorgenti". Ieri mattina infatti si è insediato alla guida dell'ente la cui sede si trova in largo Verri una volta aver apposto la propria firma sull'atto che gli conferisce l'incarico ed avere prestato giuramento davanti al segretario Domenico Tuttolomondo. Alla cerimonia intanto erano presenti il sindaco di Licata Angelo Graci, il suo omologo di Palma di Montechiaro Rosario Bonfanti, il vice sindaco di Canicattì Gaetano Rizzo e gli assessori Antonio Caltagirone e Calogero Gattuso in rappresentanza rispettivamente dei Comuni di Grotte e Ravanusa. Erano altresì presenti, il vice presidente Giuseppe Brancato, il componente dei consiglio direttivo Angelo Bonvissuto, I' architetto Fabrizio Lo Porto in qualità di responsabile dell'area tecnica dell'ente, ed infine il direttore amministrativo del consorzio Calogero "Lino" Greco. Con la nomina a presidente dell'avvocato Malfitano che subentra al collega Calogero Meli dimessosi ad agosto dello scorso anno e che quindi va a colmare un vuoto durato quasi un anno, inizia a questo punto quella che viene definita una nuova fase per il Tre Sorgenti partendo, così come ha tenuto a precisare lo stesso Malfitano, da quella dei rilancio. "Tengo a precisare - queste le prime parole del neo presidente - che è mia intenzione e ritengo sia anche quella dei sindaci consorziati, tenere in vita il consorzio non solo con le intenzioni o a parole che dir si voglia, ma con i fatti a partire, prosegue, da tutti i passaggi giudiziari che verranno consumati alfine di recuperare tutte quelle somme che i vari enti ci devono. E che ci siano le intenzioni per un rllando dell'ente, lo testimonia il fatto che sottoporrò all'attenzione dei comuni consorziati ed al sindaci che li rappresentano, la possibilità di istituire uno sportello d'ascolto inteso come tale e non di reclami, da mettere a disposizione dei cittadini che volessero avere chiarimenti sulle letture delle bollette, talvolta poco chiare, notificate da Girgenti acque. Eventuali reclami invece, prosegue, vanno eventualmente inoltrati al gestore del servizio idrico integrato della provincia di Agrigento in quanto responsabile dell'erogazione idrica. Si tratta conclude, di un ulteriore servizio erogato gratuitamente in un giorno della settimana e in un orario che andremo ad individuare per tutta la collettività".
 

Agrigentoflash
 

Inquinamento a Monserrato, sequestrata discarica abusiva
Gli agenti del nucleo di Polizia giudiziaria della Polizia provinciale hanno posto sotto sequestro una vasta area a Monserrato. L'operazione è scattata a seguito di numerose segnalazioni degli abitanti di Monserrato, che in questi ultimi anni hanno più volte denunciato il verificarsi di continui incendi di rifiuti il cui lezzo ammorbava l'aria. Gli agenti al comando del tenente colonnello Vincenzo Giglio e sotto la supervisione dell'assessore provinciale Lillo Volpe hanno sottoposto a sequestro giudiziario un terreno nella zona del popoloso quartiere di Monserrato, di circa 500 metri quadrati. Alcune sere fa gli agenti coordinati dal vice comandante Salvatore Lombardo, congiuntamente ai Vigili del Fuoco, sono intervenuti quando stavano divampando le fiamme. Domato l'incendio gli agenti hanno accertato la presenza sul terreno di rifiuti di varia natura, che frammisti a scarti di potatura avevano alimentato l'incendio producendo un tossico fumo nero a causa della presenza di altri rifiuti di vario genere. L'area di proprietà di un agrigentino, M.S., di 42 anni, è stata quindi sottoposta a sequestro giudiziario. L'autore dell'incendio è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria per aver creato e gestito una discarica di rifiuti speciali in assenza di autorizzazione. Adesso rischia una condanna sino cinque anni di carcere, una multa sino a sessanta mila euro, nonché la confisca definitiva del proprio terreno dopo l'eventuale sentenza di condanna. "Si spera che quanto accaduto a Monserrato - commenta il vice comandante Lombardo - possa servire da monito per tutti coloro che ancora oggi abbiano intenzione di sbarazzarsi dei propri rifiuti in modi così poco civile, mettendo a rischio la salute di incolpevoli cittadini. La Provincia Regionale di Agrigento con questi agenti, su disposizioni del Presidente Eugenio D'Orsi e dell'assessore Lillo Volpe, sta intensificando i controlli per stroncare queste forme assurde di inquinamento nocivo alla salute di ignari e rispettosi cittadini".
 

Polo Universitario. Al "via" il progetto Archeomed
Il 12 giugno prossimo, due rappresentanti dell'associazione spagnola AIDO, esperti in digitalizzazione dei siti archeologici, saranno ad Agrigento per dare il "via" alle operazioni di catalogazione filmata dei reperti archeologici e dei relativi insediamenti del sito Finziade di Licata. Le operazioni si inseriscono nel contesto del progetto ENPI (European neighbourhood policy inatrument) , denominato "Archeomed". Il progetto "ARCHEOMED", ricordiamo, è realizzato dal Polo agrigentino in partnership con l'Università Yarmouk della Giordaniza, l'Università di Al Quods della Palestina e dall'Associazione spagnola Sudgestaid di Roma, ed ha l'obiettivo di mettere in rete , attraverso una piattaforma digitale, i siti archeologici minori della provincia di Agrigento, della Giordania, della Palestina e un territorio ben definito della Spagna. Il Polo Universitario in concerto con la Provincia Regionale di Agrigento, il Consorzio Turistico Valle dei Templi di Agrigento, la Facoltà di Archeologia dell'Università di Palermo ed il Parco Archeologico Valle dei Templi di Agrigento ed il Parco Archeologico Valle dei Templi hanno, infatti, scelto di promuovere l'importante sito archeologico di Licata. "Con questo progetto il Polo universitario intende dare un contributo al rilancio ed alla valorizzazione dei siti archeologici minori e nello stesso tempo contribuire allo sviluppo dei flussi turistici - dice il Presidente del Consorzio Universitario di Agrigento Joseph Mifsud - nel contesto di un processo di internalizzazione della cultura che vede Agrigento attivamente impegnata nel tessere una fitta rete di relazioni con prestigiose università del Mediterraneo".
 

Consiglio Provinciale, discusse alcune interrogazioni. I lavori proseguiranno oggi pomeriggio
Sono stati aggiornati a questo pomeriggio, alle ore 18.00, per mancanza di numero legale i lavori del Consiglio Provinciale di Agrigento. Nella seduta di ieri, presieduta da Raimondo Buscemi e iniziata con la presenza di 18 consiglieri su 35 e degli Assessori Lillo Volpe, Francescochristian Schembri e Angelo Biondi, sono state discusse alcune interrogazioni. La prima, presentata dal cons. Carmelo Avarello, riguardava le condizioni del liceo pedagogico e scientifico "Giudici Saetta e Livatino" di Ravanusa. L'Assessore Volpe, nel riassumere la situazione complessiva dei tre plessi che ospitano la scuola, ha chiarito che gli uffici competenti hanno giudicato non idonei i locali che erano stati reperiti dopo l'emanazione di un apposito bando. Il consigliere Avarello si è dichiarato insoddisfatto della risposta, auspicando che vengano risolti i problemi di sicurezza e di inadeguatezza dei locali attualmente occupati dagli oltre 500 studenti dell'istituto. Discussa anche l'interrogazione del cons. Nino Spoto che chiedeva di conoscere i motivi del ritardo dei lavori di manutenzione straordinaria sulla SP Cattolica-Raffadali. L'Assessore Volpe e il funzionario della Viabilità Ing. Di Carlo hanno risposto che i ritardi sono dovuti alla presentazione di alcune offerte anomale, la cui valutazione da parte dell'UREGA è ancora in corso. Un'altra strada provinciale, la Ravanusa-Licata, è stata oggetto di interrogazione da parte del cons. Avarello, che si è detto soddisfatto della risposta dell'Amministrazione sull'individuazione e rimozione di alcune cause di pericolo per gli automobilisti. Discusse anche due interrogazioni del cons. Roberto Gallo. La prima riguardava la mancanza di alcuni dispositivi di sicurezza individuale per i lavoratori impegnati nella manutenzione. L'Assessore Volpe e il Segretario Generale dr. Giuseppe Vella hanno risposto che dopo l'approvazione del bilancio di previsione 2012 sarà possibile completare la dotazione di sicurezza per i lavoratori della Provincia. La seconda interrogazione riguardava le cattive condizioni delle banchine sulla SP Panoramica del Templi, che espongono i turisti a diversi pericoli. L'Ass. Volpe ha risposto che il progetto esecutivo è quasi pronto, e attualmente, in sinergia con l'Ente Parco, si stanno effettuando alcuni lavori di messa in sicurezza.
Il numero legale è mancato al momento della votazione sull'approvazione del nuovo schema dello statuto del CUPA (modifiche approvate dall'assemblea dei soci del Cupa riguardanti la riduzione del numero dei componenti del CdA e altre modifiche statutarie). Alla votazione hanno infatti partecipato 14 consiglieri su 35 (il numero minimo richiesto per la validità della seduta era 18), mentre al successivo appello erano presenti soltanto in 9, e cioè i consiglieri Avarello, Spoto, Ruvolo, Roberto Gallo, Nobile, Picone, Gentile, Masone e il Presidente Raimondo Buscemi.
Oggi sarà sufficiente, a norma di regolamento, la presenza di 14 consiglieri provinciali per rendere valida la seduta, che prevede all'ordine del giorno anche il riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio.
 

Nasce a Sambuca in provincia di Agrigento il primo "Albergo diffuso" della Sicilia
Sorgerà a Sambuca di Sicilia in provincia di Agrigento, il primo "albergo diffuso" dell'Isola. Finalmente l'Assessorato regionale al Turismo, dopo l'attività e le iniziative portate avanti dal settore turismo della Provincia Regionale di Agrigento, tese a riconoscere l'albergo diffuso fra le tipologie ricettive già riconosciute dalla legislazione regionale, ha espresso parere favorevole alla realizzazione di un'iniziativa ricettiva nel centro storico di Sambuca di Sicilia. La nuova tipologia è finalizzata all'accoglienza di turisti nelle abitazioni tipiche dei vicoli saraceni dello storico paese. Sulla decisione dell'Assessorato regionale al Turismo interviene l'Assessore provinciale al Turismo Angelo Biondi il quale sottolinea come "l'albergo diffuso" sia una tipologia di struttura ricettiva particolarmente apprezzata in questi ultimi anni nell'ambito dell'offerta del turismo relazionale ovvero un'accoglienza fra la gente nei piccoli centri storici utile a far conoscere, oltre alle bellezze ambientali la cultura locale, le tradizioni e la vita quotidiana della gente del luogo. L'Assessore Biondi esprime apprezzamento per la disponibilità dell'Assessorato Regionale al Turismo che ha riconosciuto il lavoro svolto dall'Ente Provincia e che apre nuove prospettive nell'Isola. Biondi si augura che la legislazione regionale sia più elastica e più attenta all'evoluzione dei bisogni turistici in un settore, quello del turismo relazionale, nel quale la Sicilia per le proprie innate tradizioni ospitali e per la ricchezza di attrattori turistici, potrebbe assumere un ruolo di leader in Italia. Auspica che con l'apertura della seconda conferenza regionale del turismo in corso a Palermo presso il castello Utveggio siano affrontate con determinazione tali questioni per favorire un maggiore impegno per l'essenziale sviluppo turistico dell'isola.
 

Agrigentonotizie
Discariche abusive, a Monserrato sequestrato terreno
L'area è di proprietà di un agrigentino, M .S. di 42 anni, denunciato all'Autorità giudiziaria per aver creato e gestito una discarica di rifiuti speciali in assenza di autorizzazione
di Redazione
Tema: discariche abusive, sequestri, terreni. A seguito di numerose segnalazioni degli abitanti di Monserrato che hanno denunciato il verificarsi di continui incendi di rifiuti, gli agenti del nucleo di Polizia giudiziaria della Polizia provinciale hanno sottoposto a sequestro giudiziario un terreno di circa 500 metri quadrati.
Numerosi erano stati già in passato gli interventi da parte della squadra di tutela ambientale della Polizia provinciale, ma a causa delle segnalazioni avvenute in ritardo o per mancanza di dettagliate in formazioni circa i siti interessati dagli incendi, non si era riusciti a debellare il fenomeno.
Alcune sere fa, invece, gli agenti coordinati dal vice comandante Salvatore Lombardo, congiuntamente ai vigili del fuoco, sono intervenuti quando ancora stavano divampando le fiamme. Domato l'incendio, gli agenti hanno accertato la presenza sul terreno di rifiuti di varia natura che frammisti a scarti di potatura avevano alimentato l'incendio producendo un tossico fumo nero a causa della presenza di altri rifiuti di vario genere.
L'area di proprietà di un agrigentino, M .S. di 42 anni, è stata quindi sottoposta a sequestro giudiziario. L'autore dell'incendio è stato denunciato all'Autorità giudiziaria per aver creato e gestito una discarica di rifiuti speciali in assenza di autorizzazione. Adesso rischia una condanna sino cinque anni di carcere, una multa sino a sessanta mila euro, nonché la confisca definitiva del proprio terreno dopo l'eventuale sentenza di condanna.
 

Agrigentoweb
 

CRÒNACA | Monserrato, sequestrata discarica abusiva
Gli uomini del nucleo di polizia giudiziaria della polizia provinciale hanno posto sotto sequestro una vasta area a Monserrato.
L'operazione è scattata a seguito di numerose segnalazioni degli abitanti di Monserrato che hanno denunciato il verificarsi di continui incendi di rifiuti il cui lezzo ammorba l'aria. Gli agenti al comando del t. col. Vincenzo Giglio e sotto la supervisione dell'assessore provinciale Lillo Volpe hanno sottoposto a sequestro giudiziario un terreno nella zona del popoloso quartiere di Monserrato, di 500 metri quadrati.
Numerosi erano stati già in passato gli interventi da parte della squadra di tutela ambientale della Polizia Provinciale, coordinata dal maggiore Salvatore Lombardo, ma vuoi perché le segnalazioni erano avvenute in ritardo o per mancanza
di dettagliate in formazioni circa i siti interessati dagli incendi, non si era riusciti a
debellare il fenomeno.
Alcune sere fa invece gli agenti, coordinati dal vice comandante Salvatore Lombardo, congiuntamente ai Vigili del Fuoco, sono intervenuti quando ancora stavano divampando le fiamme. Domato l'incendio gli agenti hanno accertato la presenza sul terreno di rifiuti di varia natura che frammisti a scarti di potatura avevano alimentato l'incendio producendo un tossico fumo nero a causa della presenza di altri rifiuti di vario genere.
L'area di proprietà di un agrigentino, M .S. di 42 anni, è stata quindi sottoposta a sequestro giudiziario.
L'autore dell'incendio è stato denunciato all'autorità giudiziaria per aver creato e gestito una discarica di rifiuti speciali in assenza di autorizzazione. Adesso rischia una condanna sino cinque anni di carcere, una multa sino a sessanta mila euro, nonché la confisca definitiva del proprio terreno dopo l'eventuale sentenza di condanna.
"Si spera che quanto accaduto a Monserrato - dichiara l'assessore Volpe - possa servire da monito per tutti coloro che ancora oggi abbiano intenzione di sbarazzarsi dei propri rifiuti in modi così poco civile, mettendo a rischio la salute di incolpevoli cittadini. La Provincia Regionale di Agrigento con questo manipolo di agenti del nucleo tutela ambientale della Polizia Provinciale, su disposizioni del Presidente Eugenio D'Orsi, sta intensificando i controlli per stroncare queste forme assurde di inquinamento nocivo alla salute di ignari e rispettosi cittadini".
 

Polo Universitario. Al "via" il progetto Archeomed
Scritto da Redazione
Il 12 giugno prossimo, due rappresentanti dell'associazione spagnola AIDO, esperti in digitalizzazione dei siti archeologici, saranno ad Agrigento per dare il "via" alle operazioni di catalogazione filmata dei reperti archeologici e dei relativi insediamenti del sito Finziade di Licata.
Le operazioni si inseriscono nel contesto del progetto ENPI (European neighbourhood policy inatrument) , denominato "Archeomed".
Il progetto "ARCHEOMED", ricordiamo, è realizzato dal Polo agrigentino in partnership con l'Università Yarmouk della Giordaniza, l'Università di Al Quods della Palestina e dall'Associazione spagnola Sudgestaid di Roma, ed ha l'obiettivo di mettere in rete , attraverso una piattaforma digitale, i siti archeologici minori della provincia di Agrigento, della Giordania, della Palestina e un territorio ben definito della Spagna.
Il Polo Universitario in concerto con la Provincia Regionale di Agrigento, il Consorzio Turistico Valle dei Templi di Agrigento, la Facoltà di Archeologia dell'Università di Palermo ed il Parco Archeologico Valle dei Templi di Agrigento ed il Parco Archeologico Valle dei Templi hanno, infatti, scelto di promuovere l'importante sito archeologico di Licata.
"Con questo progetto il Polo universitario intende dare un contributo al rilancio ed alla valorizzazione dei siti archeologici minori e nello stesso tempo contribuire allo sviluppo dei flussi turistici - dice il Presidente del Consorzio Universitario di Agrigento Joseph Mifsud - nel contesto di un processo di internalizzazione della cultura che vede Agrigento attivamente impegnata nel tessere una fitta rete di relazioni con prestigiose università del Mediterraneo".
 

Sicilia24h
 

Polo Universitario. Al "via" il progetto Archeomed
Il 12 giugno prossimo, due rappresentanti dell'associazione spagnola AIDO, esperti in digitalizzazione dei siti archeologici, saranno ad Agrigento per dare il "via" alle operazioni di catalogazione filmata dei reperti archeologici e dei relativi insediamenti del sito Finziade di Licata.
Le operazioni si inseriscono nel contesto del progetto ENPI (European neighbourhood policy inatrument)  , denominato "Archeomed".
Il progetto "ARCHEOMED", ricordiamo, è realizzato dal Polo agrigentino  in  partnership con l'Università Yarmouk della Giordaniza,  l'Università di Al Quods della Palestina e dall'Associazione spagnola Sudgestaid di Roma, ed ha l'obiettivo di mettere in rete , attraverso una piattaforma digitale, i  siti archeologici minori della provincia di Agrigento, della  Giordania, della Palestina e un territorio ben definito della Spagna.
Il Polo Universitario in concerto con la Provincia Regionale di Agrigento, il Consorzio Turistico Valle dei Templi di Agrigento, la Facoltà di Archeologia dell'Università di Palermo ed il Parco Archeologico Valle dei Templi di Agrigento  ed il Parco Archeologico Valle dei Templi hanno, infatti,  scelto di promuovere l'importante sito archeologico di Licata.
"Con questo progetto il Polo universitario intende dare un contributo al rilancio ed alla valorizzazione dei siti archeologici minori e nello stesso tempo contribuire allo sviluppo dei flussi turistici - dice il Presidente del Consorzio Universitario di Agrigento Joseph Mifsud - nel contesto di un processo di internalizzazione della cultura che vede Agrigento attivamente impegnata nel tessere una fitta rete di relazioni con prestigiose università del Mediterraneo".
 

Perla città
 

Polo Universitario di Agrigento: al "via" il progetto Archeomed
di Redazione
Il 12 giugno prossimo, due rappresentanti dell'associazione spagnola AIDO, esperti in digitalizzazione dei siti archeologici, saranno ad Agrigento per dare il "via" alle operazioni di catalogazione filmata dei reperti archeologici e dei relativi insediamenti del sito Finziade di Licata.
Le operazioni si inseriscono nel contesto del progetto ENPI (European neighbourhood policy inatrument) , denominato "Archeomed".
Il progetto "ARCHEOMED", ricordiamo, è realizzato dal Polo agrigentino  in  partnership con l'Università Yarmouk della Giordaniza,  l'Università di Al Quods della Palestina e dall'Associazione spagnola Sudgestaid di Roma, ed ha l'obiettivo di mettere in rete , attraverso una piattaforma digitale, i  siti archeologici minori della provincia di Agrigento, della  Giordania, della Palestina e un territorio ben definito della Spagna.
Il Polo Universitario in concerto con la Provincia Regionale di Agrigento, il Consorzio Turistico Valle dei Templi di Agrigento, la Facoltà di Archeologia dell'Università di Palermo ed il Parco Archeologico Valle dei Templi di Agrigento  ed il Parco Archeologico Valle dei Templi hanno, infatti,  scelto di promuovere l'importante sito archeologico di Licata.
"Con questo progetto il Polo universitario intente dare un contributo al rilancio ed alla valorizzazione dei siti archeologici minori e nello stesso tempo contribuire allo sviluppo dei flussi turistici - dice il Presidente del Consorzio Universitario di Agrigento Joseph Mifsud - nel contesto di un processo di internalizzazione della cultura che vede Agrigento attivamente impegnata nel tessere una fitta rete di relazioni con prestigiose università del Mediterraneo".
 

La Polizia provinciale di Agrigento sequestra una vasta area a Monserrato adibita a discarica abusiva
di Redazione
Gli agenti del nucleo di Polizia giudiziaria della Polizia provinciale hanno posto sotto sequestro una vasta area a Monserrato. L'operazione è scattata a seguito di numerose segnalazioni degli abitanti di Monserrato, che in questi ultimi anni hanno più volte denunciato il verificarsi di continui incendi di rifiuti il cui lezzo ammorbava l'aria.
Gli agenti al comando del tenente colonnello Vincenzo Giglio e sotto la supervisione dell'assessore provinciale Lillo Volpe hanno sottoposto a sequestro giudiziario un terreno nella zona del popoloso quartiere di Monserrato, di circa 500 metri quadrati.
"Si spera che quanto accaduto a Monserrato - commenta il vice comandante Lombardo - possa servire da monito per tutti coloro che ancora oggi abbiano intenzione di sbarazzarsi dei propri rifiuti in modi così poco civile, mettendo a rischio la salute di incolpevoli cittadini. La Provincia Regionale di Agrigento con questi agenti, su disposizioni del Presidente Eugenio D'Orsi e dell'assessore Lillo Volpe, sta intensificando i controlli per stroncare queste forme assurde di inquinamento nocivo alla salute di ignari e rispettosi cittadini".
 

Lavalledeitempli
 

Polo Universitario. Al "via" il progetto Archeomed
Il 12 giugno prossimo, due rappresentanti dell'associazione spagnola AIDO, esperti in digitalizzazione dei siti archeologici, saranno ad Agrigento per dare il "via" alle operazioni di catalogazione filmata dei reperti archeologici e dei relativi insediamenti del sito Finziade di Licata.
Le operazioni si inseriscono nel contesto del progetto ENPI (European neighbourhood policy inatrument)  , denominato "Archeomed".
Il progetto "ARCHEOMED", ricordiamo, è realizzato dal Polo agrigentino  in  partnership con l'Università Yarmouk della Giordaniza,  l'Università di Al Quods della Palestina e dall'Associazione spagnola Sudgestaid di Roma, ed ha l'obiettivo di mettere in rete , attraverso una piattaforma digitale, i  siti archeologici minori della provincia di Agrigento, della  Giordania, della Palestina e un territorio ben definito della Spagna.
Il Polo Universitario in concerto con la Provincia Regionale di Agrigento, il Consorzio Turistico Valle dei Templi di Agrigento, la Facoltà di Archeologia dell'Università di Palermo ed il Parco Archeologico Valle dei Templi di Agrigento  ed il Parco Archeologico Valle dei Templi hanno, infatti,  scelto di promuovere l'importante sito archeologico di Licata.
"Con questo progetto il Polo universitario intende dare un contributo al rilancio ed alla valorizzazione dei siti archeologici minori e nello stesso tempo contribuire allo sviluppo dei flussi turistici - dice il Presidente del Consorzio Universitario di Agrigento Joseph Mifsud - nel contesto di un processo di internalizzazione della cultura che vede Agrigento attivamente impegnata nel tessere una fitta rete di relazioni con prestigiose università del Mediterraneo".
 

Monserrato - Sequestrata discarica abusiva di rifiuti speciali
Gli agenti del nucleo di Polizia giudiziaria della Polizia provinciale hanno posto sotto sequestro una vasta area a Monserrato.
L'operazione è scattata a seguito di numerose segnalazioni degli abitanti di Monserrato che hanno denunciato il verificarsi di continui incendi  di rifiuti il cui lezzo ammorbava l'aria. Gli agenti al comando del tenente colonnello Vincenzo Giglio e sotto la supervisione dell'assessore provinciale Lillo Volpe hanno sottoposto a sequestro giudiziario un terreno nella zona del popoloso quartiere di Monserrato, di circa 500 metri quadrati.
Numerosi erano stati già in passato gli interventi da parte della squadra di tutela ambientale della Polizia Provinciale, coordinata dal maggiore Salvatore Lombardo, ma vuoi perché le segnalazioni erano avvenute in ritardo o per mancanza di dettagliate in formazioni circa i siti interessati dagli incendi, non si era riusciti a debellare il fenomeno.
Alcune sere fa ,invece, gli agenti coordinati dal vice comandante Salvatore Lombardo, congiuntamente ai Vigili del Fuoco, sono intervenuti quando ancora stavano divampando le fiamme. Domato l'incendio, gli agenti hanno accertato la presenza sul terreno di rifiuti di varia natura che frammisti a scarti di potatura avevano alimentato l'incendio producendo un tossico fumo nero a causa della presenza di altri rifiuti di vario genere.
L'area di proprietà di un agrigentino, M .S. di 42 anni, è stata quindi sottoposta a sequestro giudiziario.
L'autore dell'incendio è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria per aver creato e gestito una discarica di rifiuti speciali in assenza di autorizzazione. Adesso rischia una condanna sino cinque anni di carcere, una multa sino a sessanta mila euro, nonché la confisca definitiva del proprio terreno dopo l'eventuale sentenza di condanna.
"Si spera che quanto accaduto a Monserrato - commenta il vice comandante Lombardo - possa servire da monito per tutti coloro che ancora oggi abbiano intenzione di sbarazzarsi dei propri rifiuti in modi così poco civile, mettendo a rischio la salute di incolpevoli cittadini. La Provincia Regionale di Agrigento con questi agenti, su disposizioni del Presidente Eugenio D'Orsi e dell'assessore Lillo Volpe, sta intensificando i controlli per stroncare queste forme assurde di inquinamento nocivo alla salute di ignari e rispettosi cittadini".
 

Agrigentooggi
 

D'Orsi dimesso dalla clinica, è stato operato da Luparello
Il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi è stato dimesso dalla clinica Sant'Anna dove si trovava ricoverato per sottoporsi ad un intervento chirurgico determinato da un'ernia inguinale strozzata. L'operazione, eseguita dall'equipe medica guidata da Piero Luparello (odierno vicesindaco di Agrigento) è riuscita perfettamente e adesso per il presidente D'Orsi sarà necessario un periodo di convalescenza prima di rituffarsi nell'attività politico-amministrativa. Considerato che il presidente D'Orsi attualmente è sottoposto a tutela, per via delle ripetute minacce ricevute, personale della Digos della Questura ha ritenuto opportuno, in via autonoma, di sentire il dottor Luparello per verificare ragioni e modalità riguardanti il servizio di tutela da predisporre per la particolare circostanza. Lo stesso professionista ha chiarito anche le ragioni dell'intervento chirurgico cui è stato sottoposto D'Orsi il quale si è presentato in clinica alquanto sofferente. Ciò ha determinato Piero Luparello ad intervenire subito eliminando così il problema di salute al presidente della Provincia. L'intervento chirurgico effettuato lo stesso giorno in cui avrebbe dovuto celebrarsi una delicata udienza del processo che vede D'Orsi imputato davanti il Tribunale di Agrigento (avrebbe dovuto il comandante della Guardia di finanza di Agrigento, col. Pasquale Porzio, l'ufficiale che ha condotto l'intera inchiesta che ha portato l'esponente politico sotto processo con l'accusa di concussione, peculato, truffa e abuso di ufficio) ha originato la perplessità del procuratore aggiunto, Ignazio Fonzo, pubblico ministero in udienza, che in aula ha evidenziato la "stranezza di un ricovero d'urgenza in una clinica privata" . Il processo per effetto di tale rinvio è stato aggiornato al 25 giugno prossimo.
 

Sequestrata discarica abusiva a Monserrato
Una discarica abusiva di circa 500 metri quadrati, nel quartiere di Monserrato, è stata sequestrata dalla polizia provinciale. L'area, ricolma di rifiuti di vario genere, nei giorni scorsi, era stata incendiata. Il presunto piromane è stato denunciato alla Procura per aver creato e gestito una discarica di rifiuti speciali in assenza di autorizzazione. GdS.
 

L'altraagrigento
 

Nasce a Sambuca il primo "Albergo diffuso" della Sicilia .
Sorgerà a Sambuca di Sicilia in provincia di Agrigento, il primo "albergo diffuso" dell'Isola. Finalmente l'Assessorato regionale al Turismo ha espresso parere favorevole alla realizzazione di un'iniziativa ricettiva nel centro storico di Sambuca di Sicilia.
La nuova tipologia è finalizzata all'accoglienza di turisti nelle abitazioni tipiche dei vicoli saraceni dello storico paese.
Sulla decisione dell'Assessorato regionale al Turismo interviene l'Assessore provinciale al Turismo Angelo Biondi il quale sottolinea come "l'albergo diffuso" sia una tipologia di struttura ricettiva particolarmente apprezzata in questi ultimi anni nell'ambito dell'offerta del turismo relazionale ovvero un'accoglienza fra la gente nei piccoli centri storici utile a far conoscere, oltre alle bellezze ambientali la cultura locale, le tradizioni e la vita quotidiana della gente del luogo.
L'Assessore Biondi esprime apprezzamento per la disponibilità dell'Assessorato Regionale al Turismo che ha riconosciuto il lavoro svolto dall'Ente Provincia e che apre nuove prospettive nell'Isola. Biondi si augura che la legislazione regionale sia più elastica e più attenta all'evoluzione dei bisogni turistici in un settore, quello del turismo relazionale, nel quale la Sicilia per le proprie innate tradizioni ospitali e per la ricchezza di attrattori turistici, potrebbe assumere un ruolo di leader in Italia.
Auspica che con l'apertura della seconda conferenza regionale del turismo in corso a Palermo presso il castello Utveggio siano affrontate con determinazione tali questioni per favorire un maggiore impegno per l'essenziale sviluppo turistico dell'isola.
 

Grandangolo
 

D'Orsi torna casa dopo l'intervento chirurgico
Scritto da Redazione
Il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi è stato dimesso dalla clinica Sant'Anna dove si trovava ricoverato per sottoporsi ad un intervento chirurgico determinato da un'ernia inguinale strozzata. L'operazione, eseguita dall'equipe medica guidata da Piero Luparello (odierno vicesindaco di Agrigento) è riuscita perfettamente e adesso per il presidente D'Orsi sarà necessario un periodo di convalescenza prima di rituffarsi nell'attività politico-amministrativa. Considerato che il presidente D'Orsi attualmente è sottoposto a tutela, per via delle ripetute minacce ricevute, personale della Digos della Questura ha ritenuto opportuno, in via autonoma, di sentire il dottor Luparello per verificare ragioni e modalità  riguardanti il servizio di tutela da predisporre per la particolare circostanza. Lo stesso professionista ha chiarito anche le ragioni dell'intervento chirurgico cui è stato sottoposto D'Orsi il quale si è presentato in clinica alquanto sofferente. Ciò ha determinato Piero Luparello ad intervenire subito eliminando così il problema di salute al presidente della Provincia. L'intervento chirurgico effettuato lo stesso giorno in cui avrebbe dovuto celebrarsi una delicata udienza del processo che vede D'Orsi imputato davanti il Tribunale di Agrigento (avrebbe dovuto il comandante della Guardia di finanza di Agrigento, col. Pasquale Porzio, l'ufficiale che ha condotto l'intera inchiesta che ha portato l'esponente politico sotto processo con l'accusa di concussione, peculato, truffa e abuso di ufficio) ha originato la perplessità del procuratore aggiunto, Ignazio Fonzo, pubblico ministero in udienza, che in aula ha evidenziato la "stranezza di un ricovero d'urgenza in una clinica privata" . Il processo per effetto di tale rinvio è stato aggiornato  al 25 giugno prossimo.

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