GIORNALE DI SICILIA
PROVINCIA. Parte progetto contro ogni forma di violenza
Si terrà giovedì alle ore 11,30, presso la sala Silvia Pellegrino della Provincia Regionale di Agrigento l'insediamento della cabina interistituzionale del progetto "Alverare", con la finalità di creare una rete partecipata tra soggetti pubblici e istituzionali del territorio, per la diffusione dell'iniziativa e dei suoi obiettivi, lI progetto è inquadrato nell'area "progetti Speciali e Innovativi" e si rivolge al territorio della provincia di Agrigento sostenendo una serie di azioni destinate ad affrontare, con strumenti operativi, il tema della violenza in genere e del disadattamento sociale ad essa conseguente.
La Provincia aumenta l'Rc auto, scatta la protesta
Il partito della Rifondazione Comunista aderisce al sit in previsto per sabato alle ore 11 davanti la Provincia di Agrigento per protestare contro l'aumento dell'imposta sui premi di assicurazione della Responsabilità Civile Auto (R.CA.), disposta nella misura massima consentita dalla Legge del 3,5% (dal 12,5% al 16%) dalla giunta provinciale di Agrigento per tutti i cittadini residenti nella provincia. In un momento in cui tutto grava sulle tasche dei cittadini ed in cui all'aumento dei premi assicurativi - si legge in una nota - si aggiunge l'aumento della relativa imposta, richiediamo l'immediata revoca del provvedimento.
LA SICILIA
SERVIZIO DI RACCOLTA E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI
Rischio: Capodanno 2013 tra l'immondizia.
C'è il rischio concreto che a partire dal 1 gennaio 2013 il servizio di igiene ambientale possa subire una brusca interruzione e che le strade di conseguenza vengano invase dalla spazzatura.
Il 31 dicembre, infatti, terminerà l'attuale situazione di transizione, mentre ancora non è stato fatto nulla per far partire le nuove Società di raccolta dei rifiuti che dovranno operare su scala provinciale al posto degli ato attualmente esistenti.
Se n'è parlato ieri mattina a Palermo, nel corso di un apposito convegno svoltosi all'Ars con la partecipazione dei vertici del Dipartimento dei rifiuti (per l'occasione il dirigente generale Enzo Emanuele ha annunciato che lascia il proprio posto), del soggetto attuatore
dell'emergenza rifiuti Domenico Michelon (ufficio che sembra destinato a scomparire) e l'assessore regionale Pier Carmelo Russo in rappresentanza del governo.
Da parte di tutti è stata sottolineata la necessità di trovare una soluzione che consenta di non bloccare il servizio, stante che i tempi per far partire le Srr non ci sono più.
Sarà necessario dunque qualche altro provvedimento che acceleri i tempi della formazione di queste ultime. Allo stato attuale mancano perfino i presupposti giuridici per indire il bando unico per il nuovo affidamento del servizio di prelievo della spazzatura in ambito regionale.
Ma è stato anche sottolineato come la vita delle stesse Srr non debba essere condizionata dalle eredità degli ato. In parole povere: non possono assumersi l'onere dei debiti degli organismi in liquidazione. Gli ato se la sbrighino da soli, ma le Srr devono nascere senza che debbano dare un centesimo a nessuno. Vedremo che succederà.
Il liquidatore di Gesa, Teresa Restivo, ovviamente era presente al convegno, poi si é recata negli uffici del Dipartimento rifiuti dove si è parlato nel dettaglio dei singoli ambiti, Per Gesa è stata confermata la volontà di erogare delle somme per poter pagare i debiti nei confronti delle imprese che rendono i servizi, ma nemmeno ieri mattina sono state fatte cifre.
E' stata confermata invece l'intenzione di pagare in tre riprese: giugno 2012, gennaio 2013 e gennaio 2014.
L'impressione alla fine è che si tratterà di somme abbastanza modeste (di poco al di sopra dei tre milioni e mezzo di euro) che certamente non serviranno a risolvere la situazione, ma potranno soltanto consentire - insieme alle anticipazioni di Aipa ed a qualche altro piccolo contributo dei Comuni di continuare ad affrontare le emergenze.
SALVATORE FUCÀ
IL SERVIZIO D PULIZA COMINCERÀ SOLTATO L'11 GIUGNO
San Leone, le spiagge sono piene di rifiuti
La bella giornata quasi estiva di domenica scorsa ha indotto parecchi agrigentini ad andare a fare i primi bagni al mare. Il litorale di San Leone é stato così letteralmente invaso dai bagnanti che hanno preso d'assalto le spiagge. Peccato che queste ultima non fossero ancora pronte per accogliere quanti hanno voluto fare il primo bagno della bella stagione che sta per cominciare: cicche di sigarette, vetri di bottiglia, sporcizie varie, alghe secche, perfino qualche carcassa di animale morto. Insomma arenili per nulla accoglienti che hanno infastidito non poco quanti, grandi e piccoli, pensavano di trascorrere una giornata in pieno relax.
Il fatto è che le spiagge non si pulisco- no da un anno. Comune e Gesa hanno programmato di avviare la pulizia straordinaria del litorale e delle località balneari a partire dal giorno 11 giugno, per cui fino ad ora non c'é stato nessuno che abbia pensato a rimuovere tutto questo sudiciume. Anche i gestori dei chioschetti e dei tratti di spiaggia privata non hanno avuto alcuna forma di collaborazione, lasciando i bagnanti nell'immondizia, E domenica prossima sarà ancora così, in considerazione del fatto che la pulizia straordinaria è stata programmata a partire, come detto,
dall'il giugno. Peraltro c'é da andarci cauti anche con ulteriori richieste di altri interventi di pulizia, dato che poi viene caricato tutto nella bolletta della tia. Quest'ultima già, come abbiamo visto nell'edizione di domenica scorsa, é destinata ad aumentare per altri motivi:
ogni altra richiesta di servizio inoltrata a Gesa viene poi addebitata sulla fattura recapitata agli utenti.
E' quasi certo dunque che anche domenica prossima lo spettacolo che si presenterà davanti a quanti si recheranno nei lidi agrigentini sarà identico a quello di domenica scorsa, mentre dalla settimana successiva le cose dovrebbero poi cominciare a migliorare. A quel punto tuttavia sarà importante anche la collaborazione della gente: bisognerà gettare la spazzatura negli appositi cestini, i gestori di chioschetti dovranno collocare tali cestini in numero sufficiente e devono anche vigilare che la gente non si allontani dai loro esercizi con le bottiglie in mano. Tutto é regolato dall'ordinanza del sindaco sulla 'movida" che é stata recentemente prorogata dallo stesso Zambuto fino al prossimo 20giugno, quando sarà emessa un'altra ordinanza che adeguerà quella precedente al periodo estivo.
SALVATORE FUCÀ
EMITTENZA LOCALE Arriva lo «Switch off», fibrillazione per le decisioni del ministero
Tv, attesa per i canali
Grande fermento anche nelle tv locali agrigentine per la graduatoria del Ministero dello Sviluppo Economico delle emittenti televisive locali utile per l'assegnazione, nella Regione Sicilia, delle frequenze televisive in tecnica digitale ai sensi dell'articolo 4, del decreto legge 31 marzo 2011, convertito con modificazioni, dalla legge o. 75 del 26maggio2011. Nove emittenti agrigentine (Teleacras, Tva, Tele Radio Sciacca, Rink tv, Trs 98, Sicilia tv, Agrigento Tv, Tv Alfa, Tv Europa e Trc) stanno vivendo giornate di particolare fermento dopo avere presentato l'istanza di quella che si prevede sarà una svolta epocale nel mondo della televisione nazionale, il cosiddetto «switch off» che ha già interessato le altre regioni italiane e che in Sicilia è stato programmato a partire dall'li giugno e che interesserà la provincia di Agrigento giorno 21.
Nell'isola i canali messi a bando dal Ministero sono 18 ed a contenderseli sono 126 emittenti, il numero più elevato rispetto al resto delle regioni. Ogni canale, chiamato «mux», può trasmettere programmi diversi e verrà assegnato ad un solo soggetto, sia esso una singola società, un consorzio o un'intesa. Per l'elaborazione della graduatoria, a contare di più sono le zone di copertura e il capitale sociale: quasi tutte le televisioni siciliane, agrigentine comprese, hanno sottoscritto accordi con altre emittenti per ottenere un maggiore punteggio e avere, quindi, ulteriori chances di una posizione ottimale nella graduatoria predisposta dal Ministero.
Le tv o i consorzi di tv che saranno nelle prime 18 posizioni, diventeranno operatori di rete e avranno assegnato un canale. Le emittenti che rimarranno fuori da questo elenco non saranno costrette a chiudere, ma potranno proseguire la loro attività come fornitori di contenuti, ma soltanto attraverso uno dei canali da reperire presso gli operatori di rete, a loro volta obbligati per legge ad affittarli alle escluse. C'è ancora molta confusione: c'è chi ritiene lo «switch off» positivo, chi pensa sarà penalizzante per le piccole.
Una cosa è certa, le tv che non rientreranno tra le prime 18 in graduatoria, non potranno accedere ai contributi statali. Sulla carta tutte le nove emittenti agrigentine potrebbero proseguire la loro attività, con più o meno forza rispetto al passato, a meno che non avranno fatto errori nella compilazione delle domande, Il bando, infatti, ha previsto anche delle esclusioni e nelle altre regioni ce ne sono state diverse.
G.R.
Festa dei carabinieri
Si svolgerà oggi pomeriggio alle 18 ai piedi dei Tempio di Giunone la celebrazione del 198° Annuale della fondazione dell'Arma dei Carabinieri. Alla manifestazione saranno presenti le autorità civili, militari e religiose della Provincia, le rappresentanze del mondo della scuola, imprenditoriale e produttivo, il programma della cerimonia prevede io schieramento di tre plotoni in grande uniforme, l'ingresso del labaro dell'Associazione nazionale carabinieri e dei gonfaloni della Città dei Templi e della Provincia di Agrigento, Dopo gli onori al Comandante Provinciale dell'Arma, il colonnello Riccardo Sciuto, traccerà il tradizionale bilancio annuale. Seguirà la lettura dei messaggi inviati dal Presidente della Repubblica, dal Ministro della Difesa e dal Comandante Generale dell'Arma, e la consegna delle ricompense ai militari che si sono distinti durante le attività investigative e di soccorso.
Sole24h
AUTONOMIE. Per la consulta lo Stato non può fissare vincoli puntuali a regioni ed enti territoriali.
SPESE LOCALI, LIMITI GENERALI
Alberto Barbiero
Le norme che individuano limiti di spesa puntuali per le amministrazioni statali costituiscono solo norme di principio anche per gli enti locali, oltre che per le Regioni.
A dirlo è la sentenza della Corte costituzionale numero 139 del 23 maggio-4 giugno
2012, secondo cui le disposizioni specifiche contenute nell'articolo 6 della legge 122/2010 (conversione del Di 78/2010) non operano in via diretta, ma soltanto come disposizioni di principio, anche in riferimento agli enti locali e agli altri enti e organismi che fanno capo agli ordinamenti regionali.
Il dato normativo pone una serie di vincoli rilevanti, tra i quali il contenimento entro determinate percentuali della spesa del 2009 per studi e incarichi di consulenza, per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza (20%), nonchè per le missioni e per la formazione (50%).
Alcune Regioni erano ricorse alla Consulta lamentando un'invasione della loro potestà legislativa da parte dello Stato in materia di coordinamento della finanza pubblica, in quanto da quelle previsioni non poteva estraniarsi alcun principio o limite complessivo di spesa, mentre invece il dettaglio delle stesse precludeva qualsiasi possibilità di autonomo adeguamento.
Secondo la Coste costituzionale, però, il legislatore statale può, con una disciplina di principio, legittimamente imporre agli enti autonomi, per ragioni di coordinamento finanziano connesse ad obiettivi nazionali, condizionati anche dagli obblighi comunitari, vincoli alle politiche di bilancio, anche se questi si traducono, inevitabilmente, in limitazioni indirette all'autonomia di spesa degli enti,
Questi vincoli possono considerarsi rispettosi dell'autonomia delle Regioni e degli enti locali quando stabiliscono un limite complessivo, che lascia agli enti stessi ampia libertà di allecazione delle risorse fra i diversi ambiti e obiettivi di spesa.
La Corte costituzionale ha poi elaborato nella motivazione (punto 6 della sentenza) un'interpretazione ricostruttiva anche in relazione al comma 20 dell'articolo 6 della legge 122/2012 affermando che la previsione in esso contenuta, nello stabilire che le disposizioni dell'articolo non si applicano invia diretta alle regioni, alle province autonome e agli enti del Servizio sanitario nazionale, per i quali costituiscono disposizioni di principio ai fini del coordinamento della fìnanza pubblica, va intesa nel senso che le norme impugnate non operano in via diretta, ma solo come disposizioni di principio, anche in riferimento agli enti locali e agli altri enti e organismi che fanno capo agli ordinamenti regionali.
Pertanto, le amministrazioni locali dovranno perseguire l'obiettivo di riduzione della spesa complessivamente determinato dall'articolo 6 del decreto sviluppo, ma potranno, al pari delle Regioni, scegliere liberamente le tipologie di spesa alle quali apportare i tagli che consentano di realizzare il risultato previsto.
Fornero rilancia:parificare dipendenti pubblici e privati.
Squinzi: riforma del lavoro non accettabile, spero si cambi.
Davide Colombo
ROMA
Nuovo scambio di dichiarazioni a distanza sul pubblico impiego c le sue regole tra il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, e il collega della Pubblica amministrazione e la Semplificazione, Filippo Patroni Griffi. Ad aprire il confronto è stato quest'ultimo, che ieri ha ribadito come il disegno di legge delega messo a punto per armonizzare il pubblico impiego ai nuovi «principi e criteri» introdotti dalla riforma Fornero «non conterrà una disposizione specifica sui licenziamenti disciplinari dei dipendenti pubblici, ma si rimetterà al Parlamento».
A distanza di qualche ora, da Torino, le considerazioni di Elisa Fornero. «Tenuto conto delle specificità del pubblico impiego auspico parità di trattamento tra i lavoratori del settore privato e quelli del settore pubblico» dice in prima battuta. E poi aggiunge: «Nei giorni scorsi avevo già espresso questo auspicio e credo che debba essere preso in considerazione. In sono anche ministro delle Fari opportunità, che non riguarda solo uomini e donne, ma anche lavoratori pubblici e privati, lavoratori immigrati e nativi. C'è un concetto più ampio e mi porrebbe in contrasto con il mio mandato se dicessi che le cose dovrebbero andare diversamente». Ma non si dica, ha concluso Fornero, «che io voglia la libertà di licenziare i lavoratori dei pubblico impiego». Patroni Griffi in mattinata aveva anche ribadito che la delega è pronta e che con Fornero non c'è alcun contrasto. E a dimostrare che proprio uno «scontro» tra i due ministri è inutile cercarlo è arrivata anche la nota congiunta, diffusa in serata: «il primo obiettivo della delega che presto sarà discussa dal Consiglio dei ministri è migliorare la Fa. li secondo è renderla più efficiente. Il terzo è aumentare la sua produttività. il quarto è fare in modo che sia più trasparente. i licenziamenti sono una sanzione e possono essere un deterrente. Dunque sono uno strumento, non l'unico. L'importante è che ci sia una Pubblica amministrazione al servizio dei cittadini e di un sistema economico inclusivo».
Caso chiuso? Solo nei prossimi giorni si saprà se il Ddl verrà finalmente approvato o meno dal Consiglio dei ministri. Si tratta, come anticipato sul Sole 24 Ore del 23 maggio, di sette articoli in tutto e del rimando a decreti legislativi da adottare entro nove mesi dall'entrata in vigore della legge per completare oh percorso di privatizzazione del lavoro pubblico introdotto all'inizio degli anni Novanta e correggere alcuni aspetti della riforma Brunetta che non hanno superato la prova dell'attuazione.
Sul problema specifico dei licenziamenti nella Pa, ancora, il ministro ha rispiegato quali sarebbero gli aspetti ancora da dirimere: «Se si prevede la responsabilità del dirigente nel pagare l'eventuale indennizzo (per licenziamento ingiusto, ode) non avremo più un licenziamento. Se non si prevede la responsabilità del dirigente, a quel punto paga Pantalone e quindi va a carico della collettività il costo dell'indennizzo. Uscire da questa situazione è complicato ha concluso e bisogna trovare un equilibrio».
Ieri sulla riforma del mercato dei lavoro (privato) è tornato invece con forza il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. «Quello che si é visto fino a ora é abbastanza deludente» ha spiegato a Firenze, dove ha partecipato all'assemblea annuale di Confindustria Firenze, «Si è messo mano alla riforma in modo che non possiamo accettare perché la riforma ha tolto molta flessibilità in entrata senza darci grossi cambiamenti sulla flessibilità in uscita ha sottolineato Squinzi . Mi auguro che, nel passaggio tra i due rami del Parlamento, sia modificata e resa più vicina alle esigenze delle imprese».
Agrigentoflash
Dalla Provincia parte un progetto a supporto delle donne vittime di violenza
Si terrà giovedì 7 giugno prossimo, alle 11,30, nella sala Silvia Pellegrino della Provincia Regionale di Agrigento l'insediamento della cabina interistituzionale del progetto "ALVERARE", con la finalità di creare una rete partecipata tra soggetti pubblici e istituzionali del territorio, per la diffusione dell'iniziativa e dei suoi obiettivi. Il progetto è inquadrato nell'area "progetti Speciali e Innovativi" e si rivolge al territorio della provincia di Agrigento sostenendo una serie di azioni destinate ad affrontare, con strumenti operativi, il tema della violenza in genere e del disadattamento sociale ad essa conseguente. L'idea progettuale è stata generata da un fitto confronto con soggetti pubblici e privati del territorio ed ha cercato di incontrare i bisogni e le peculiarità del contesto, traendo esempio dalle prassi che in esso si sono consolidate e ove possibile, operando in continuità con progetti o servizi esistenti. "La Provincia Regionale di Agrigento è partener di Alveare". Ha spiegato l'assessore alle Pari Opportunità della Provinciale Regionale di Agrigento Maria Teresa La Marca. "Il progetto, che partirà ufficialmente a luglio, opera a favore del contrasto alla violenza in genere, avviando servizi per la conciliazione, azioni di supporto alle donne vittime di violenza, offrendo loro, accoglienza in strutture residenziali e sostegno all'educazione dei figli. E' previsto - conclude l'assessore - l'avvio di servizi per l'infanzia, la creazione di una ludoteca multimediale e percorsi di orientamento e formazione per le donne finalizzati al loro inserimento lavorativo".
Domani stand della Provincia a Porta di Ponte per la Giornata Mondiale dell'Ambiente
In occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente la Provincia Regionale di Agrigento, tramite l'Assessorato all'Ambiente e Territorio, allestirà domani, 5 giugno, un gazebo in collaborazione con l'ARPA. I visitatori potranno conoscere tutte le iniziative e i progetti della Provincia a favore dell'ambiente, e ritirare i depliants sulle stesse iniziative e sulle riserve naturali dell'agrigentino gestite dalle associazioni e dall'Azienda Foreste. Il gazebo sarà attivo a partire dalle ore 11 di domani nella centralissima Porta di Ponte, ad Agrigento, e per tutta la giornata, con la partecipazione dell'Azienda Regionale delle Foreste Demaniali, Legambiente, WWF e FAI, che con entusiasmo hanno aderito all'iniziativa.
La Giornata Mondiale dell'Ambiente (W.E.D. World Enviroment Day) si celebra in tutto il mondo il 5 giugno di ogni anno. Si tratta di un evento internazionale istituito dall'O.N.U. per ricordare la Conferenza di Stoccolma sull'Ambiente Umano del 1972, nel corso della quale prese forma il Programma Ambiente delle Nazioni Unite (U.N.E.P. United Nations Environment Programme). Su iniziativa dell'Assessore Provinciale all'Ambiente Francescochristian Schembri l'iniziativa della Provincia è stata registrata sul sito ufficiale dell'UNEP.
"In tutto sono state meno di venti le iniziative italiane registrate per questa Giornata - dice l'Assessore Schembri - noi abbiamo voluto ancora una volta evidenziare il nostro impegno sulle tematiche ambientali. Si tratta di un'iniziativa non fine a sé stessa, ma che, al contrario, avrà un seguito grazie ai rapporti di collaborazione con tutte le associazioni e la stessa Azienda Foreste, con cui intendiamo condividere alcuni progetti".
"Il nostro impegno per l'Ambiente continua - dice il Presidente D'Orsi - e la nostra adesione a questa importante Giornata va proprio nella direzione di sensibilizzare tutti i cittadini verso importanti problemi per i quali l'ONU e altri organismi internazionali stanno cercando soluzioni, e che necessitano della collaborazione di tutti gli enti a qualsiasi livello".
Autorizzato il progetto Leonardo dell'Ambrosini di Favara
Dopo aver collaborato con molte scuole europee nella realizzazione di progetti di partenariato destinati alla promozione e allo sviluppo di attività di cooperazione fra operatori nel campo dell'istruzione e della formazione professionale, questa volta è l'Ambrosini che vede premiato il grande impegno messo in campo ottenendo l'approvazione di un suo progetto transnazionale da parte dell'Agenzia LLP di Firenze. Gli studenti dell'Istituto delle classi selezionate avranno l'opportunità di fare esperienze di lavoro all'estero, sia in Germania (è notoria la fitta rete di relazioni intessute dalla Scuola con questa nazione, culminata ultimamente con la visita del presidente della provincia di Saarbrücken, Peter Gillo, e della vicepresidente, Elfriede Nikodemus), sia in Francia, dove si trovano alcune scuole con le quali l'Ambrosini ha negli ultimi tempi cooperato. Così gli allievi avranno anche la possibilità di perfezionare le proprie competenze linguistiche e di avvalersi delle opportunità offerte dal mondo del lavoro dei paesi stranieri visitati.
Agrigentonotizie
Rimborsi chilometrici per i consiglieri provinciali, ad aprile spesi 13mila euro
Il sistema del rimborso prevede unicamente un'autocertificazione del consigliere, e salda un quinto del prezzo della benzina per ogni chilometro percorso. Senza valutare le possibili "scappatoie"
di Redazione
Tema: consiglieri, provincia regionale, rimborsi, spese In tempi di "caro benzina" un aiutino non fa mai male. Lo pensano, e non da ora, i politici e gli amministratori, che godono del rimborso chilometrico per i costi del carburante.
Ultimo in ordine di tempo, all'Albo Pretorio della Provincia regionale di Agrigento, il saldo per il mese di aprile, delle indennità chilometriche dei consiglieri provinciali impegnati in riunioni del Consiglio provinciale, delle Commissioni permanenti, in funzioni come capigruppo o presso gli uffici.
Una spesa di circa 13mila euro per il solo mese di aprile - sebbene alcuni abbiano usufruito di un periodo più ampio - e in costante crescita, dato che è stato necessario, nel corso dell'anno, provvedere ad integrazioni di spesa per consentire di coprire questa spesa di bilancio.
Ma cosa dice il regolamento provinciale in merito? Ai consiglieri va corrisposto un quinto del prezzo della benzina verde indicato dalle colonnine Agip per ogni chilometro percorso dal comune di residenza ad Agrigento.
Per ottenere questo rimborso il consigliere non deve fornire ricevute di alcun tipo. Come recita il regolamento, al punto 3: "Gli amministratori aventi titolo, ai fini del rimborso, dovranno compilare e sottoscrivere, sotto la propria responsabilità, apposita distinta indicante i giorni di presenza ed i relativi motivi, la località di residenza e relativa distanza chilometrica dal capoluogo e l'importo dell'indennità chilometrica spettante in relazione al prezzo della benzina pari ad un quinto del costo del carburante (benzina verde riferita al costo della pompa Agip".
E già qualche domanda s'impone: per le auto a gas? Se il rimborso è attualmente di 40 centesimi al litro, e il Gpl per autotrazione costa circa 90 centesimi, passiamo da un rimborso di 1/5 alla possibilità di dimezzare i costi di spostamento. Allo stesso modo, le auto a diesel, seppure siano rifornite con un carburante che ha un costo di poco inferiore alla benzina, avendo un minor consumo incidono in maniera meno significativa sul rimborso. Poco diverso il discorso anche per le auto a Verde, perchè, se viene rimborsato un quinto del prezzo di un litro di benzina e un'autovettura (mettiamo non nuovissima e in uso urbano, non extracittadino come invece avviene) con un litro compie almeno cinque - sei chilometri, tutto torna. Non solo. Le attuali modalità permetterebbero ad un consigliere ad esempio di utilizzare il bus di linea. Se consideriamo uno spostamento da Sciacca ad Agrigento e ritorno, un consigliere ad aprile aveva diritto a 47,88 euro, contro i 16 euro del biglietto per la linea extraurbana.
Ultimo caso quello dei consiglieri che provengono dalla stessa città. Nulla gli vieterebbe di utilizzare una sola autovettura e percepire più rimborsi. Il tutto, insomma, è lasciato alla discrezionalità degli eletti, i quali, a guardare le schede da essi compilate, spesso decidono di tornare più volte ad Agrigento dai loro comuni di origine, anche due volte al giorno, cumulando chilometri su chilometri per la gioia, è il caso di dirlo, dei benzinai.
Ma cosa spinge i nostri eletti a raggiungere Agrigento? Soprattutto le immancabili riunioni di commissione. Su 20 viaggi rimborsati, per fare un esempio, in media solo 3 sono stati impegnati per il Consiglio provinciale, mentre le restanti riguardano i lavori di Commissione o gli impegni come capogruppo.
Sicilia24h
Agrigento, Provincia: parte un progetto a supporto delle donne vittime di violenza
Si terrà giovedì 7 giugno prossimo, alle ore 11,30, presso la sala Silvia Pellegrino della Provincia Regionale di Agrigento l'insediamento della cabina interistituzionale del progetto "ALVERARE", con la finalità di creare una rete partecipata tra soggetti pubblici e istituzionali del territorio, per la diffusione dell'iniziativa e dei suoi obiettivi.
Il progetto è inquadrato nell'area "progetti Speciali e Innovativi" e si rivolge al territorio della provincia di Agrigento sostenendo una serie di azioni destinate ad affrontare, con strumenti operativi, il tema della violenza in genere e del disadattamento sociale ad essa conseguente.
L'idea progettuale è stata generata da un fitto confronto con soggetti pubblici e privati del territorio ed ha cercato di incontrare i bisogni e le peculiarità del contesto, traendo esempio dalle prassi che in esso si sono consolidate e ove possibile, operando in continuità con progetti o servizi esistenti.
"La Provincia Regionale di Agrigento è partener di Alveare". Ha spiegato l'assessore alle Pari Opportunità della Provinciale Regionale di Agrigento Maria Teresa La Marca. "Il progetto, che partirà ufficialmente a luglio, opera a favore del contrasto alla violenza in genere, avviando servizi per la conciliazione, azioni di supporto alle donne vittime di violenza, offrendo loro, accoglienza in strutture residenziali e sostegno all'educazione dei figli. E' previsto - conclude l'assessore - l'avvio di servizi per l'infanzia, la creazione di una ludoteca multimediale e percorsi di orientamento e formazione per le donne finalizzati al loro inserimento lavorativo".
Lavalledeitempli
Agrigento - Stand della Provincia a Porta di Ponte per la Giornata Mondiale dell'Ambiente
In occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente la Provincia Regionale di Agrigento, tramite l'Assessorato all'Ambiente e Territorio, allestirà domani, 5 giugno, un gazebo in collaborazione con l'ARPA. I visitatori potranno conoscere tutte le iniziative e i progetti della Provincia a favore dell'ambiente, e ritirare i depliants sulle stesse iniziative e sulle riserve naturali dell'agrigentino gestite dalle associazioni e dall'Azienda Foreste. Il gazebo sarà attivo a partire dalle ore 11 di domani nella centralissima Porta di Ponte, ad Agrigento, e per tutta la giornata, con la partecipazione dell'Azienda Regionale delle Foreste Demaniali, Legambiente, WWF e FAI, che con entusiasmo hanno aderito all'iniziativa.
La Giornata Mondiale dell'Ambiente (W.E.D. World Enviroment Day) si celebra in tutto il mondo il 5 giugno di ogni anno. Si tratta di un evento internazionale istituito dall'O.N.U. per ricordare la Conferenza di Stoccolma sull'Ambiente Umano del 1972, nel corso della quale prese forma il Programma Ambiente delle Nazioni Unite (U.N.E.P. United Nations Environment Programme). Su iniziativa dell'Assessore Provinciale all'Ambiente Francescochristian Schembri l'iniziativa della Provincia è stata registrata sul sito ufficiale dell'UNEP.
"In tutto sono state meno di venti le iniziative italiane registrate per questa Giornata - dice l'Assessore Schembri - noi abbiamo voluto ancora una volta evidenziare il nostro impegno sulle tematiche ambientali. Si tratta di un'iniziativa non fine a sé stessa, ma che, al contrario, avrà un seguito grazie ai rapporti di collaborazione con tutte le associazioni e la stessa Azienda Foreste, con cui intendiamo condividere alcuni progetti".
"Il nostro impegno per l'Ambiente continua - dice il Presidente D'Orsi - e la nostra adesione a questa importante Giornata va proprio nella direzione di sensibilizzare tutti i cittadini verso importanti problemi per i quali l'ONU e altri organismi internazionali stanno cercando soluzioni, e che necessitano della collaborazione di tutti gli enti a qualsiasi livello".
Donne vittime di violenza - Progetto della Provincia di Agrigento
Si terrà giovedì 7 giugno prossimo, alle ore 11,30, presso la sala Silvia Pellegrino della Provincia Regionale di Agrigento l'insediamento della cabina interistituzionale del progetto "ALVERARE", con la finalità di creare una rete partecipata tra soggetti pubblici e istituzionali del territorio, per la diffusione dell'iniziativa e dei suoi obiettivi.
Il progetto è inquadrato nell'area "progetti Speciali e Innovativi" e si rivolge al territorio della provincia di Agrigento sostenendo una serie di azioni destinate ad affrontare, con strumenti operativi, il tema della violenza in genere e del disadattamento sociale ad essa conseguente.
L'idea progettuale è stata generata da un fitto confronto con soggetti pubblici e privati del territorio ed ha cercato di incontrare i bisogni e le peculiarità del contesto, traendo esempio dalle prassi che in esso si sono consolidate e ove possibile, operando in continuità con progetti o servizi esistenti.
"La Provincia Regionale di Agrigento è partener di Alveare". Ha spiegato l'assessore alle Pari Opportunità della Provinciale Regionale di Agrigento Maria Teresa La Marca. "Il progetto, che partirà ufficialmente a luglio, opera a favore del contrasto alla violenza in genere, avviando servizi per la conciliazione, azioni di supporto alle donne vittime di violenza, offrendo loro, accoglienza in strutture residenziali e sostegno all'educazione dei figli. E' previsto - conclude l'assessore - l'avvio di servizi per l'infanzia, la creazione di una ludoteca multimediale e percorsi di orientamento e formazione per le donne finalizzati al loro inserimento lavorativo".