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Rassegna stampa del 9, 10 e 11 giugno 2012

GIORNALE DI SICILIA
 
POLITICA. Il presidente del Consiglio interviene sul caso Montana
Provincia, nuova sfiducia per il presidente D'Orsi
Si profila un'estate molto calda per l'amministrazione provinciale di Agrigento. Il presidente Dino Buscemi, ha annunciato che proporrà la mozione di sfiducia a D 'Orsi, come fece lo scorso anno il consigliere Gioacchino Zarbo. «Questa vicenda legata a Montana - scrive Dino Buscemi - getta nel più totale discredito la già compromessa immagine della Provincia. Apprendo che il «non assessore» non ha giurato nelle mani del segretario generale né di altri funzionari incaricati, nè esiste alcun atto formale di nomina assessoriale, circostanze che rendono la vicenda ancora più paradossale e farsesca, le cui colpe non debbono essere sicuramente scaricate sugli uffici provinciali competenti alla gestione del sito della Provincia. Questo continuo assistere all'attribuzione di assessori e deleghe, seguito da confuse smentite - prosegue - mette alla berlina le persone coinvolte, partiti politici e l'Istituzione Provinciale».
 
ATO IDRICO. Questa mattina protesta contro il commissariamento
Il gruppo civico «Agrigento bene comune 2.0» e il Forum provinciale Acqua- Beni Comuni, hanno organizzato per questa mattina di fronte la Provincia regionale di Agrigento, una manifestazione contro la decisione del commissariamento dell'assemblea dei sindaci dell'ATO idrico Agrigento sollecitata dal presidente D'Orsi e che comporterà l'approvazione delle nuove e più care tariffe senza il beneplacito dei primi cittadini e contro l'aumento del 3,5 percento dell'RCA auto che porterà un forte ulteriore aggravio di spesa per le famiglie della provincia di Agrigento in un momento di grave difficoltà economica. La manifestazione pubblica si concluderà intorno alle
12.30.
 
 
LA SICILIA
 
PROVINCIA REGIONALE
Buscemi scontro aperto con D Orsi
STELIO ZACCARIA
E' di nuovo scontro aperto fra il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e il presidente dei Consiglio Provinciale Dino Buscemi. E' proprio quest'ultimo ieri a riaccendere la miccia con una lettera aperta nella quale mette in evidenza il «giallo» della nomina di un assessore dell'Api.
«Apprendo dagli organi di stampa, anche a carattere nazionale, - scrive Buscemi - l'ennesimo, questa volta presunto, giro di giostra nella composizione della Giunta Provinciale. Una vicenda che, ora dopo ora, sta assumendo, sempre più, i contorni del grottesco con giuramenti di neo assessori che poi risultano non essere stati nominati, gettando nei più totale discredito la già compromessa immagine della Provincia. Apprendo che il "non assessore" non ha giurato nelle mani del Segretario Generale né di altri funzionari incaricati, come riferitomi dallo stesso segretario generale dell'ente. Ne esiste alcun atto formale di nomina assessoriale, circostanze che rendono la vicenda ancora più paradossale e farsesca, le cui colpe non debbono essere sicuramente scaricate sugli uffici provinciali competenti alla gestione del sito della Provincia.
Questo continuo assistere all'attribuzione di assessori e deleghe, seguito da confuse smentite, mette alla berlina le persone coinvolte, partiti politici e l'istituzione Provinciale. A difesa delle istituzioni provinciali, perla parte di mia competenza, con profondo rispetto del ruolo, mi sento in dovere di esprimere uno stato di profondo disagio e chiedo, a tutela della trasparenza degli atti e dei comportamenti dell'Ente che il Presidente D'orsi riferisca in Consiglio Provinciale e chiarisca quelle ampie zone d'ombra che questa imbarazzante situazione sta creando.
Viviamo, già, politicamente, una situazione difficile che progressivamente sta causando un profondo scollamento tra la gente e le istituzioni. Questo tipo di avvenimenti contribuiscono, ancora di più, a screditare l'attuale classe politica che, ad oggi, si trova ai minimi livelli di consenso, avallando comportamenti e situazioni legate, esclusivamente, a logiche spartitone che non recano alcun beneficio al territorio".
Buscemi invita tutti i consiglieri ad un moto di orgoglio e ad attivarsi per una mozione di sfiducia.
 
10 giugno (domenica)
 
GIORNALE DI SICILIA
 
Ieri protesta in piazza: «Rc auto senza aumenti»
Nonostante il sole battente, loro c'erano. Uniti e compatti verso un unico scopo: "no al commissariamento dell'assemblea dei sindaci dell'Ato idrico e all'aumento dell'RCA. E così il movimento Agrigento Bene Comune è sceso io piazza contro gli attuali provvedimenti istituzionali. Ieri mattina, infatti, davanti agli uffici della Provincia Regionale, si è tenuto un sit- in di protesta al quale hanno preso parte una ventina di cittadini. Alla manifestazione, inoltre, hanno partecipato i giovani di Rifondazione Comunista, la consulta degli anziani, e il Forum Provinciale Acqua Beni Comune. Diversi i cartelloni esposti: "Provincia è ora di metterti a dieta", "Difendiamo i referendum: il nostro voto va rispettato e la democrazia va riconquistata. Deciso e convinto del suo intervento, il vice presidente della Consulta Anziani, Mario Aver- sa: «Il nostro principale interlocutore - ha affermato - è il Presidente della Provincia, il quale, non tenendo assolutamente conto che l'Ente è in ginocchio, in maniera così disinvolta ha ritenuto di aumentare I' RCA gravando ulteriormente sulle tasche dei poveri cittadini contribuenti che non riescono nemmeno a fare la spesa>. «La gente - ha detto Giuseppe Sardone - non ne può più. E'stanca di questa situazione e vogliamo che prima o poi tutto si possa risolvere, Una vicenda davvero assurda se si considera che oltre alle numerose tasse che dobbiamo pagare, si aggiunge un ulteriore aumento sull' RCA. Noi vogliamo pagare i tributi, ma purché siano utili alla collettività. Tutto ciò, invece, che va contro i cittadini lo considero inutile ed inspiegabile. Spero vivamente che sia soltanto un brutto sogno. Rabbia e rassegnazione anche sul volto di Emanuele Lo Vato: «Ormai non mi meraviglia più niente. Sono anni che non si vive più bene carne prima. Noi come cittadini
- ha sottolineato - abbiamo il diritto di sapere cosa fanno gli amministratori per noi e capire quale posizione prendere nei nostri confronti. E'spaventoso quello che sta succedendo». (ESI)
 
LA SICILIA
 
L'intera giunta provinciale fa quadrato attorno a D'Orsi
"Apprendiamo dalla stampa l'atteggiamento demagogico del Presidente del Consiglio Provinciale, Raimondo Buscemi, che come oramai consuetudinario fare, prende a pretesto ogni notizia che riguarda la Giunta ed il Presidente della Provincia per alimentare sterili e futili polemiche che nulla hanno a che vedere con l'interesse della collettività". Così la replica alle critiche mosse dal Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi al presidente della Provincia D'Orsi. Una risposta che è stata affidata alla sua Giunta, che in una nota aggiunge: "li Presidente del Consiglio Provinciale ormai è in preda ad un delirio di onnipotenza politica che lo porta, contrariamente a quanto istituzionalmente chiamato a svolgere ovvero essere "al di sopra delle parti", a prender strumentalmente posizione su vicende che egli stesso dovrebbe garantire in nome dell'alto senso delle Istituzioni ed in particolare dell'Ente Provincia. Del presidente Buscemi, purtroppo, non vi è traccia quando si parla dei risultati raggiunti da questa Amministrazione. Basti vedere il contenimento delle spese raggiunti dall'Amministrazione D'Orsi che oggi portano la Provincia Regionale di Agrigento a essere una fra le più virtuose province d'italia con risultati in termini progettuali, che di certo non hanno mai visto il Presidente Buscemi battersi e dare un fattivo contributo per la collettività". "Che oramai il gioco, cui è abituato Buscemi a autoproclamarsi vincitore, è stato scoperto non è più un mistero viste anche le sue ultime scelte politiche che lo hanno visto prima assessore designato della nuova Giunta del Comune di Aragona poi, in barba a qualsivoglia rispetto per le Istituzioni e la popolazione, lasciare spazio ai giochi politici di "potere" suoi e di qualche suo congiunto".
 
Corsa contro tempo
Rifiuti Si cerca di evitare la chiusura della discarica
Corsa contro il tempo per scongiurare la chiusura della discarica di Siculiana ai rifiuti provenienti dall'ambito di Gesa Agrigento due, prevista per dopodomani se l'impresa Catanzaro Costruzioni non riceverà la somma di cui è creditrice, relativa all'ultima mensilità. Aipa ha già promesso una rimessa di poco meno di 600 mila euro che dal liquidatore della società d'ambito saranno immediatamente "girati" per pagare la discarica. Tutta l'operazione dovrebbe avvenire nella mattinata di domani: se Catanzaro riceverà il preavviso dell'avvenuto versamento Gesa potrà conferire i rifiuti, altrimenti questi ultimi saranno regolarmente raccolti ma non potranno essere portati a Siculiana ed i compattatori resteranno pieni. Ma siamo di fronte alla classica coperta stretta, che copre una parte e ne scopre un'altra: se da un canto il versamento dei quasi 600 mila euro tranquillizzerà .- almeno per il momento — Catanzaro, dall'altro ha messo in preoccupazione il personale del raggruppamento di imprese. «Se pagano la discarica — hanno pensato questi ultimi lavoratori — non pagheranno noi. Ed il credito di questi ultimi è considerevole: debbono ancora percepire lo stipendio di aprile, sta andando in scadenza quello di maggio ed inoltre ora c'è anche la quattordicesima. Ancora più consistente il credito dei loro datori di lavoro che hanno anticipato quattro mesi rispetto ai due previsti dal capitolato d'appalto. Preoccupati da questa situazione, domani i lavoratori aderenti alla Cgil terranno un'assemblea di due ore per esaminare la situazione, anche sotto il profilo delle prospettive future: come si sa, Gesa è in liquidazione, la Srr non accenna a decollare e si prevede un vuoto nel servizio a partire dal prossimo i gennaio. di imprese. S.F.
 
Agrigentoflash.it
 
Giunta provinciale risponde alla lettera aperta di Buscemi
 "Apprendiamo dalla stampa l'atteggiamento demagogico del Presidente del Consiglio Provinciale, Raimondo Buscemi, che come oramai consuetudinario fare, prende a pretesto ogni notizia che riguarda la Giunta ed il Presidente della Provincia per alimentare sterili e futili polemiche che nulla hanno a che vedere con l'interesse della collettività". È quanto afferma in una nota la Giunta Provinciale di Agrigento, che in replica a quanto affermato dal Presidente del Consiglio Provinciale, Raimondo Buscemi, afferma: "Il Presidente del Consiglio Provinciale - ribadisce la Giunta - ormai è in preda ad un delirio di onnipotenza politica che lo porta, contrariamente a quanto istituzionalmente chiamato a svolgere ovvero essere "al di sopra delle parti", a prendere strumentalmente posizione su vicende che egli stesso dovrebbe garantire in nome dell'alto senso delle Istituzioni ed in particolare dell'Ente Provincia". "Del Presidente Buscemi, purtroppo, non vi è traccia quando si parla dei risultati raggiunti da questa Amministrazione. Basti vedere il contenimento delle spese raggiunti dall'Amministrazione D'Orsi che oggi portano la Provincia Regionale di Agrigento ad essere una fra le più virtuose province d'Italia con  risultati in termini progettuali, che di certo non hanno mai visto il Presidente Buscemi battersi e dare un fattivo contributo per la collettività". "Che oramai il gioco, cui è abituato Buscemi a autoproclamarsi vincitore, è stato scoperto non è più un mistero viste anche le sue ultime scelte politiche che lo hanno visto prima Assessore designato della nuova Giunta del Comune di Aragona poi, in barba a qualsivoglia rispetto per le Istituzioni e la popolazione, lasciare spazio ai giochi politici di "potere" suoi e di qualche suo congiunto". "Ci preme altresì ribadire, che la delibera di Giunta sull'aumento dell'aliquota provinciale della RC Auto è stato un provvedimento che, seppur impopolare, è stata resa necessaria per rimpinguare le casse del settore dei Servizi Sociali dove, a causa del cosiddetto decreto "Salva Italia" del premier Monti, ha visto drastici tagli ai trasferimenti statali. In virtù di ciò, sarebbe stato politicamente più corretto dare mandato al Presidente Buscemi, e all'onorevole cognato che appoggia il governo Monti, dare risposte concrete agli Enti Locali, prima fra tutti attraverso la deroga al Patto di Stabilità che impedisce a questa Provincia  di poter investire circa 17 milioni di euro di avanzo di amministrazione". "Una situazione paradossale - evidenzia la Giunta - che vede altresì prendere strumentalmente posizione il demagogo Buscemi sul tema dei lavoratori cosiddetti "precari" che solo grazie al ruolo e all'impegno del Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ha visto avviare i tavoli di mediazione e di coinvolgimento di tutte le forze sociali, sindacali e politiche che hanno positivamente dialogato e trovato alcune delle soluzioni possibili per la tanto agognata stabilizzazione. Per non parlare poi delle recenti situazioni del Consorzio Universitario, dove il contributo del Presidente Buscemi non è minimante pervenuto".
"Sembra che oramai il Presidente Buscemi non sappia più a quale ruolo assurgere se non quello della demagogia e della ipocrisia. Appare strano infatti come da Presidente del Consiglio Provinciale, il Dr. Buscemi, non si sia mai fatto notare da questa Amministrazione per proposte o iniziative che nostro malgrado lasciano il Suo ruolo a quello di uno "sconosciuto" che nulla ha fatto per il proprio territorio. Contrariamente invece si plaude al lavoro incessante dei Consiglieri Provinciali che seppur nel rispetto dei ruoli e del democratico e sano confronto tra opposizione e maggioranza, hanno da sempre costituito un valore aggiunto a questa Amministrazione che nei fatti non si è mai tirata indietro dinnanzi alle concrete proposte progettuali che si ritenevano, e ritengono, meritevoli per lo sviluppo di questa provincia". "Per questi motivi - sottolinea la Giunta Provinciale - rispediamo al mittente le infanganti accuse del Presidente Buscemi e lo invitiamo a maturare l'ipotesi di dimettersi da un ruolo che non attiene più al rispetto delle Istituzioni e dell'intero Consiglio, garantendo comunque da parte di questa Amministrazione e del Presidente D'Orsi il massimo impegno nell'interesse di questa provincia".
 
Lettera aperta del presidente del consiglio provinciale
Apprendo dagli organi di stampa, anche a carattere nazionale, l'ennesimo, questa volta presunto, giro di giostra nella composizione della Giunta Provinciale. Una vicenda che, ora dopo ora, sta assumendo, sempre più, i contorni del grottesco con giuramenti di neo assessori che poi risultano non essere stati nominati, gettando nel più totale discredito la già compromessa immagine della Provincia. Apprendo che il "non Assessore" non ha giurato nelle mani del Segretario Generale né di altri funzionari incaricati, come riferitomi dallo stesso Segretario Generale dell'Ente, ne esiste alcun atto formale di nomina assessoriale, circostanze che rendono la vicenda ancora più paradossale e farsesca, le cui colpe non debbono essere sicuramente scaricate sugli uffici provinciali competenti alla gestione del sito della Provincia.
Questo continuo assistere all'attribuzione di assessori e deleghe, seguito da confuse smentite, mette alla berlina le persone coinvolte, partiti politici e l'Istituzione Provinciale. A difesa delle istituzioni provinciali, per la parte di mia competenza, con profondo rispetto del ruolo, mi sento in dovere di esprimere uno stato di profondo disagio e chiedo, a tutela della trasparenza degli atti e dei comportamenti dell'Ente che il Presidente D'Orsi riferisca in Consiglio Provinciale e chiarisca quelle ampie zone d'ombra che questa imbarazzante situazione sta creando. Viviamo, già, politicamente, una situazione difficile che progressivamente sta causando un profondo scollamento tra la gente e le istituzioni. Questo tipo di avvenimenti contribuiscono, ancora di più, a screditare l'attuale classe politica che, ad oggi, si trova ai minimi livelli di consenso, avallando comportamenti e situazioni legate, esclusivamente, a logiche spartitone che non recano alcun beneficio al territorio.
Territorio provinciale che non sente la vicinanza delle proprie istituzioni, che mettono in essere una politica impalpabile ed impercettibile da punto di vista dei bisogni dei cittadini. Una serie di scelte, fatte in questi lunghi mesi, che aumenta questo distacco.
In primo luogo questa Amministrazione, senza avere consultato il Consiglio, ne altri organi rappresentativi, ha aumentato l'aliquota provinciale della RC auto che la gente percepisce come una ulteriore vessazione da parte della classe politica locale, che io come la gran parte del Consiglio non condividiamo. Della realizzazione dell'aeroporto, una battaglia condivisa da questo Consiglio Provinciale e da grandi strati della cittadinanza, si apprende da qualche tempo, del sistematico rinvio della conferenza di servizi con la Regione Sicilia, unico interlocutore, che, almeno a parole, abbia dato la propria disponibilità a condividere la costruzione di questa vitale opera per favorire lo sviluppo della nostra provincia. Come se non avessimo già aspettato più di quarant'anni per vedere alla luce questa primaria infrastruttura. Un castello di carte e promesse che non ha nessun presupposto reale per la sua realizzazione. Per non parlare della spinosa e singolare vicenda dei precari che sono lavoratori da tutelare e salvaguardare con atti sostanziali, come l'emendamento approvato lo scorso anno dal Consiglio Provinciale che ha visto l'aumento a 30 ore delle ore di lavoro settimanale, non già per fini elettorali o populistici ma per dare un concreto segnale di vicinanza e partecipazione alla delicata situazione economica vissuta da queste famiglie. Per queste ragioni invito tutti i consiglieri ad un moto di orgoglio e ad attivarsi per una mozione di sfiducia che liberi la Provincia dal giogo di amministratori e politici senza spessore e alcun senso delle Istituzioni o, peggio, ostaggio dei partiti. Raimondo Buscemi
 
Federalberghi plaude a finanziamenti ottenuti dalla Provincia
Federalberghi Agrigento plaude al finanziamento turistico ottenuto dalla Provincia Regionale di Agrigento: "Essere riusciti ad ottenere , con i fondi della Comunità Europea, il finanziamento per il progetto denominato "Agrigento: terra di storia, natura ed enogastronomia" è stato un risultato pregevole che fan ben sperare per il tanto auspicato rilancio del settore". E' il commento del presidente di Fedarbelrghi Agrigento Francesco Picarella. "Programmare campagne mirate di marketing territoriale per partecipare ed organizzare eventi finalizzati all'incremento dei flussi turistici della nostra provincia
-ha aggiunto Picarella - è uno strumento necessario e su quale bisogna puntare" . I fondi, come hanno fatto sapere nei giorni scorsi dall'Ente Provincia, serviranno ad incrementare la già intensa attività di promozione turistica e delle eccellenze agroalimentari del territorio agrigentino.
 
agrigentonotizie.it
 
Provincia regionale, Buscemi propone la mozione di sfiducia a D'Orsi
A distanza di quasi un anno alla Provincia di Agrigento si torna a parlare di mozione di sfiducia. Era l'11 giugno 2011, ad avanzarla era stato il consigliere Gioacchino Zarbo, sconfessato nei fatti dal suo stesso gruppo consiliare nel giro di qualche minuto.
Adesso a parlare di sfiducia a D'Orsi è il presidente del Consiglio provinciale Dino Buscemi. Dopo mesi di rapporti "tesi" con il presidente dell'Ente e anche con la sua Giunta, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è la vicenda della nomina "fantasma" di Alfonso Montana, raccontatavi con dovizia di particolari dal nostro quotidiano nei giorni scorsi.
 "Una vicenda - la definisce Buscemi - che getta nel più totale discredito la già compromessa immagine della Provincia. Apprendo che il 'non assessore' non ha giurato nelle mani del segretario generale né di altri funzionari incaricati, nè esiste alcun atto formale di nomina assessoriale, circostanze che rendono la vicenda ancora più paradossale e farsesca, le cui colpe non debbono essere sicuramente scaricate sugli uffici provinciali competenti alla gestione del sito della Provincia. Questo continuo assistere all'attribuzione di assessori e deleghe, seguito da confuse smentite - prosegue - mette alla berlina le persone coinvolte, partiti politici e l'Istituzione Provinciale. A difesa delle istituzioni provinciali, per la parte di mia competenza, con profondo rispetto del ruolo, mi sento in dovere di esprimere uno stato di profondo disagio e chiedo, a tutela della trasparenza degli atti e dei comportamenti dell'Ente che il presidente D'Orsi riferisca in Consiglio Provinciale e chiarisca quelle ampie zone d'ombra che questa imbarazzante situazione sta creando. Viviamo, già, politicamente, una situazione difficile che progressivamente sta causando un profondo scollamento tra la gente e le istituzioni".
 Buscemi, inoltre, tocca il tema dell'aumento dell'aliquota provinciale della Rc auto che "la gente percepisce come una ulteriore vessazione da parte della classe politica locale", iniziativa, dice, non condivisa dal Consiglio provinciale e sulla quale l'Amministrazione non avrebbe chiesto la partecipazione di Aula "Giglia", e ricorda il sostanziale "nulla di fatto" circa la realizzazione dell'aeroporto e della situazione dei precari provinciali. Adesso il problema diventa politico e soprattutto numerico: per presentare la mozione bisogna raccogliere 2 quinti dei voti dei consiglieri. Iniziativa, in questo momento abbastanza difficile da portare avanti. Da settimane ormai va infatti avanti una sorta di "Guerra fredda" tra D'Orsi e i partiti di opposizione. Qualche scaramuccia ogni tanto, ma nulla di più. Difficilmente i consiglieri rinunceranno alla propria carica in una situazione come l'attuale.
 
Grandangolo.it
 
La Giunta provinciale replica a Buscemi
Apprendiamo dalla stampa l'atteggiamento demagogico del Presidente del Consiglio Provinciale, Raimondo Buscemi, che come oramai consuetudinario fare, prende a pretesto ogni notizia che riguarda la Giunta ed il Presidente della Provincia per alimentare sterili e futili polemiche che nulla hanno a che vedere con l'interesse della collettività".  È quanto afferma in una nota la Giunta Provinciale di Agrigento, che in replica a quanto affermato dal Presidente del Consiglio Provinciale, Dr. Raimondo Buscemi, afferma: "Il Presidente del Consiglio Provinciale - ribadisce la Giunta - ormai è in preda ad un delirio di onnipotenza politica che lo porta, contrariamente a quanto istituzionalmente chiamato a svolgere ovvero essere "al di sopra delle parti", a prendere strumentalmente posizione su vicende che egli stesso dovrebbe garantire in nome dell'alto senso delle Istituzioni ed in particolare dell'Ente Provincia". "Del Presidente Buscemi, purtroppo, non vi è traccia quando si parla dei risultati raggiunti da questa Amministrazione. Basti vedere il contenimento delle spese raggiunti dall'Amministrazione D'Orsi che oggi portano la Provincia Regionale di Agrigento ad essere una fra le più virtuose province d'Italia con  risultati in termini progettuali, che di certo non hanno mai visto il Presidente Buscemi battersi e dare un fattivo contributo per la collettività". "Che oramai il gioco, cui è abituato Buscemi a autoproclamarsi vincitore, è stato scoperto non è più un mistero viste anche le sue ultime scelte politiche che lo hanno visto prima Assessore designato della nuova Giunta del Comune di Aragona poi, in barba a qualsivoglia rispetto per le Istituzioni e la popolazione, lasciare spazio ai giochi politici di "potere" suoi e di qualche suo congiunto". "Ci preme altresì ribadire, che la delibera di Giunta sull'aumento dell'aliquota provinciale della RC Auto è stato un provvedimento che, seppur impopolare, è stata resa necessaria per rimpinguare le casse del settore dei Servizi Sociali dove, a causa del cosiddetto decreto "Salva Italia" del premier Monti, ha visto drastici tagli ai trasferimenti statali. In virtù di ciò, sarebbe stato politicamente più corretto dare mandato al Presidente Buscemi, e all'onorevole cognato che appoggia il governo Monti, dare risposte concrete agli Enti Locali, prima fra tutti attraverso la deroga al Patto di Stabilità che impedisce a questa Provincia  di poter investire circa 17 milioni di euro di avanzo di amministrazione". "Una situazione paradossale - evidenzia la Giunta - che vede altresì prendere strumentalmente posizione il demagogo Buscemi sul tema dei lavoratori cosiddetti "precari" che solo grazie al ruolo e all'impegno del Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ha visto avviare i tavoli di mediazione e di coinvolgimento di tutte le forze sociali, sindacali e politiche che hanno positivamente dialogato e trovato alcune delle soluzioni possibili per la tanto agognata stabilizzazione. Per non parlare poi delle recenti situazioni del Consorzio Universitario, dove il contributo del Presidente Buscemi non è minimante pervenuto". "Sembra che oramai il Presidente Buscemi non sappia più a quale ruolo assurgere se non quello della demagogia e della ipocrisia. Appare strano infatti come da Presidente del Consiglio Provinciale, il Dr. Buscemi, non si sia mai fatto notare da questa Amministrazione per proposte o iniziative che nostro malgrado lasciano il Suo ruolo a quello di uno "sconosciuto" che nulla ha fatto per il proprio territorio. Contrariamente invece si plaude al lavoro incessante dei Consiglieri Provinciali che seppur nel rispetto dei ruoli e del democratico e sano confronto tra opposizione e maggioranza, hanno da sempre costituito un valore aggiunto a questa Amministrazione che nei fatti non si è mai tirata indietro dinnanzi alle concrete proposte progettuali che si ritenevano, e ritengono, meritevoli per lo sviluppo di questa provincia". "Per questi motivi - sottolinea la Giunta Provinciale - rispediamo al mittente le infanganti accuse del Presidente Buscemi e lo invitiamo a maturare l'ipotesi di dimettersi da un ruolo che non attiene più al rispetto delle Istituzioni e dell'intero Consiglio, garantendo comunque da parte di questa Amministrazione e del Presidente D'Orsi il massimo impegno nell'interesse di questa provincia".
 
www.agrigentoweb
 
Lettera aperta del presidente del consiglio provinciale Buscemi: "Sfiduciare D'Orsi"
Riceviamo e pubblichiamo
Apprendo dagli organi di stampa, anche a carattere nazionale, l'ennesimo, questa volta presunto, giro di giostra nella composizione della Giunta Provinciale. Una vicenda che, ora dopo ora, sta assumendo, sempre più, i contorni del grottesco con giuramenti di neo assessori che poi risultano non essere stati nominati, gettando nel più totale discredito la già compromessa immagine della Provincia. Apprendo che il "non Assessore" non ha giurato nelle mani del Segretario Generale né di altri funzionari incaricati, come riferitomi dallo stesso Segretario Generale dell'Ente, ne esiste alcun atto formale di nomina assessoriale, circostanze che rendono la vicenda ancora più paradossale e farsesca, le cui colpe non debbono essere sicuramente scaricate sugli uffici provinciali competenti alla gestione del sito della Provincia. Questo continuo assistere all'attribuzione di assessori e deleghe, seguito da confuse smentite, mette alla berlina le persone coinvolte, partiti politici e l'Istituzione Provinciale. A difesa delle istituzioni provinciali, per la parte di mia competenza, con profondo rispetto del ruolo, mi sento in dovere di esprimere uno stato di profondo disagio e chiedo, a tutela della trasparenza degli atti e dei comportamenti dell'Ente che il Presidente D'Orsi riferisca in Consiglio Provinciale e chiarisca quelle ampie zone d'ombra che questa imbarazzante situazione sta creando.   Viviamo, già, politicamente, una situazione difficile che progressivamente sta causando un profondo scollamento tra la gente e le istituzioni. Questo tipo di avvenimenti contribuiscono, ancora di più, a screditare l'attuale classe politica che, ad oggi, si trova ai minimi livelli di consenso, avallando comportamenti e situazioni legate, esclusivamente, a logiche spartitone che non recano alcun beneficio al territorio.
Territorio provinciale che non sente la vicinanza delle proprie istituzioni, che mettono in essere una politica impalpabile ed impercettibile da punto di vista dei bisogni dei cittadini. Una serie di scelte, fatte in questi lunghi mesi, che aumenta questo distacco. In primo luogo questa Amministrazione, senza avere consultato il Consiglio, ne altri organi rappresentativi, ha aumentato l'aliquota provinciale della RC auto che la gente percepisce come una ulteriore vessazione da parte della classe politica locale, che io come la gran parte del Consiglio non condividiamo. Della realizzazione dell'aeroporto, una battaglia condivisa da questo Consiglio Provinciale e da grandi strati della cittadinanza, si apprende da qualche tempo, del sistematico rinvio della conferenza di servizi con la Regione Sicilia, unico interlocutore, che, almeno a parole, abbia dato la propria disponibilità a condividere la costruzione di questa vitale opera per favorire lo sviluppo della nostra provincia. Come se non avessimo già aspettato più di quarant'anni per vedere alla luce questa primaria infrastruttura.  Un castello di carte e promesse che non ha nessun presupposto reale per la sua realizzazione.Per non parlare della spinosa e singolare vicenda dei precari che sono lavoratori da tutelare e salvaguardare con atti sostanziali, come l'emendamento approvato lo scorso anno dal Consiglio Provinciale che ha visto l'aumento a 30 ore delle ore di lavoro settimanale, non già per fini elettorali o populistici ma per dare un concreto segnale di vicinanza e partecipazione alla delicata situazione economica vissuta da queste famiglie. Per queste ragioni invito tutti i consiglieri ad un moto di orgoglio e ad attivarsi per una mozione di sfiducia che liberi la Provincia dal giogo di amministratori e politici senza spessore e alcun senso delle Istituzioni o, peggio, ostaggio dei partiti.
 
Sicilia24h.it
 
Scontro istituzione alla Provincia, Giunta D'Orsi replica a Buscemi
"Apprendiamo dalla stampa l'atteggiamento demagogico del Presidente del Consiglio Provinciale, Raimondo Buscemi, che come oramai consuetudinario fare, prende a pretesto ogni notizia che riguarda la Giunta ed il Presidente della Provincia per alimentare sterili e futili polemiche che nulla hanno a che vedere con l'interesse della collettività". È quanto afferma in una nota la Giunta Provinciale di Agrigento, che in replica a quanto affermato dal Presidente del Consiglio Provinciale, Dr. Raimondo Buscemi, afferma: "Il Presidente del Consiglio Provinciale - ribadisce la Giunta - ormai è in preda ad un delirio di onnipotenza politica che lo porta, contrariamente a quanto istituzionalmente chiamato a svolgere ovvero essere "al di sopra delle parti", a prendere strumentalmente posizione su vicende che egli stesso dovrebbe garantire in nome dell'alto senso delle Istituzioni ed in particolare dell'Ente Provincia". "Del Presidente Buscemi, purtroppo, non vi è traccia quando si parla dei risultati raggiunti da questa Amministrazione. Basti vedere il contenimento delle spese raggiunti dall'Amministrazione D'Orsi che oggi portano la Provincia Regionale di Agrigento ad essere una fra le più virtuose province d'Italia con  risultati in termini progettuali, che di certo non hanno mai visto il Presidente Buscemi battersi e dare un fattivo contributo per la collettività". "Che oramai il gioco, cui è abituato Buscemi a autoproclamarsi vincitore, è stato scoperto non è più un mistero viste anche le sue ultime scelte politiche che lo hanno visto prima Assessore designato della nuova Giunta del Comune di Aragona poi, in barba a qualsivoglia rispetto per le Istituzioni e la popolazione, lasciare spazio ai giochi politici di "potere" suoi e di qualche suo congiunto". "Ci preme altresì ribadire, che la delibera di Giunta sull'aumento dell'aliquota provinciale della RC Auto è stato un provvedimento che, seppur impopolare, è stata resa necessaria per rimpinguare le casse del settore dei Servizi Sociali dove, a causa del cosiddetto decreto "Salva Italia" del premier Monti, ha visto drastici tagli ai trasferimenti statali. In virtù di ciò, sarebbe stato politicamente più corretto dare mandato al Presidente Buscemi, e all'onorevole cognato che appoggia il governo Monti, dare risposte concrete agli Enti Locali, prima fra tutti attraverso la deroga al Patto di Stabilità che impedisce a questa Provincia  di poter investire circa 17 milioni di euro di avanzo di amministrazione". "Una situazione paradossale - evidenzia la Giunta - che vede altresì prendere strumentalmente posizione il demagogo Buscemi sul tema dei lavoratori cosiddetti "precari" che solo grazie al ruolo e all'impegno del Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ha visto avviare i tavoli di mediazione e di coinvolgimento di tutte le forze sociali, sindacali e politiche che hanno positivamente dialogato e trovato alcune delle soluzioni possibili per la tanto agognata stabilizzazione. Per non parlare poi delle recenti situazioni del Consorzio Universitario, dove il contributo del Presidente Buscemi non è minimante pervenuto". "Sembra che oramai il Presidente Buscemi non sappia più a quale ruolo assurgere se non quello della demagogia e della ipocrisia. Appare strano infatti come da Presidente del Consiglio Provinciale, il Dr. Buscemi, non si sia mai fatto notare da questa Amministrazione per proposte o iniziative che nostro malgrado lasciano il Suo ruolo a quello di uno "sconosciuto" che nulla ha fatto per il proprio territorio. Contrariamente invece si plaude al lavoro incessante dei Consiglieri Provinciali che seppur nel rispetto dei ruoli e del democratico e sano confronto tra opposizione e maggioranza, hanno da sempre costituito un valore aggiunto a questa Amministrazione che nei fatti non si è mai tirata indietro dinnanzi alle concrete proposte progettuali che si ritenevano, e ritengono, meritevoli per lo sviluppo di questa provincia". "Per questi motivi - sottolinea la Giunta Provinciale - rispediamo al mittente le infanganti accuse del Presidente Buscemi e lo invitiamo a maturare l'ipotesi di dimettersi da un ruolo che non attiene più al rispetto delle Istituzioni e dell'intero Consiglio, garantendo comunque da parte di questa Amministrazione e del Presidente D'Orsi il massimo impegno nell'interesse di questa provincia".
 
Federalberghi Agrigento plaude al finanziamento turistico ottenuto dalla Provincia
 "Essere riusciti ad ottenere, con i fondi della Comunità  Europea, il finanziamento per il progetto denominato "Agrigento: terra di storia, natura ed enogastronomia" è stato un risultato pregevole che fan ben sperare per il tanto  auspicato rilancio del settore". E'quanto afferma in una nota presidente di Fedaralberghi Agrigento  Francesco Picarella. "Programmare campagne mirate di marketing territoriale per  partecipare ed organizzare eventi finalizzati all'incremento dei flussi turistici della nostra provincia -ha aggiunto Picarella - è uno strumento necessario e su quale bisogna  puntare. I fondi, come hanno fatto sapere nei giorni scorsi dall'Ente Provincia, serviranno ad incrementare la già intensa attività di promozione turistica e delle eccellenze agroalimentari del territorio agrigentino".
 
11 giugno (lunedì)
 
GIORNALE DI SICILIA
 
Il rischio chiusura dell'Italcementi
Montenegro:" Sono con gli operai"
Concetta Rizzo
Bandiere delle sigle sindacali e striscioni, realizzati in fretta e in furia, che sventolano. Cassonetti per la raccolta dei rifiuti trasformati in improvvisate bacheche per appendere le richieste d'aiuto: "A tutti gli uomini di potere, vogliamo un futuro!". Sotto l'insegna della Italcementi, davanti ai cancelli chiusi, una griglia. Poco distante, un grosso secchio con decine di bottiglie d'acqua immerse nel ghiaccio. E' stata una domenica di protesta, probabilmente la prima di una lunga serie, quella di ieri, davanti alla cementeria di Porto Empedocle. Una cinquantina di impiegati, a singhiozzo, bloccava la carreggiata, quella della 115, creando rallentamenti alla circolazione e disagi. Nessun problema di ordine pubblico. Ma una protesta accorata, un grido che vuoi farsi sentire. Alle dieci circa, l'arrivo dell'arcivescovo di Agrigento monsignor Francesco Monte- negro. Forse nessuno se lo aspettava, ma tutti i dipendenti della Italcementi che lo hanno visto arrivare hanno tirato un sospiro di sollievo. Un sospiro che ha un unico significato: sanno di non essere da soli in questa terribile battaglia. Una battaglia per il lavoro, per la sopravvivenza finanziaria delle loro famiglie. L'arcivescovo si è detto vicino come un Pastore e, parlando con gli operai, s'è augurato che «giungano nei prossimi giorni segnali diversi. Sono con gli operai'. Il pastore della chiesa Agrigentina ha, inoltre, invitato tutti coloro che hanno in mano il destino dello stabilimento di dare "un futuro alle famiglie in trepidazione". A fare visita ai lavoratori anche il sindaco di Agrigento Marco Zambuto e il suo vice Piero Luparello. Zambuto, così come Lillo Firetto, ha confermato che i vertici nazionali e' regionali dell'Udc sono stati sensibilizzati " affinché si possa riuscire, a livello istituzionale, a fare pressioni sull'italcementi". "Ma la politica dov'era— ha detto ieri, con una nota stampa, Manlio Cardella presidente dell'Unione dei consumatori - quando, senza capire la crisi che stava per abbattersi nella nostra provincia, ha illuso la gente, i lavoratori, sul rilancio dell'industria e della cementeria di Porto Empedocle? I consigli comunali di Agrigento, Porto Empedocle e quello della Provincia devono riunirsi in seduta aperta, permanente, congiunta — ha aggiunto chiedendo la presenza del Governo e dei parlamentari nazionali e regionali". "La provincia di Agrigento già duramente colpita dai dramma della disoccupazione e dall'emergenza lavoro — ha detto Giacomo Di Benedetto, sindaco di Raffadali - necessità interventi straordinari ed immediati anche di carattere 1egislativo che possano incoraggiare da un lato la nascita di nuove imprese e dall'altro interventi di solidarietà strutturale in grado di proteggere e salvaguardare i lavoratori e le lo- io famiglie. In questo senso rivolgo all'assessore regionale all'industria l'invito di volere immediatamente occuparsi della vicenda Italcementi". (CR)
 
LA SICILIA
 
Cancellieri: riformeremo l'imu il governo ci sta già lavorando
ROMA. Meno sei al termine del pagamento dell'imu e parte la protesta della Lega contro, mentre Daniela Santanchè annuncia che non la pagherà. Ma il ministro dell'interno, Rosanna Cancellieri annuncia che l'importa andrà <(riformata»: anzi, il governo ci sta già lavorando.
«L'imu ce la siamo trovata» ha detto il titolare del Viminale riferendosi al fatto che l'imposta è stata introdotta dalla legge sul federalismo municipale dal governo Berlusconi.
Cancellieri ha quindi detto che «occorrerà informarla», non nel senso di abolirla, bensì «dando ai Comuni la possibilità di disporre degli introiti'>, che invece oggi finiscono nelle casse dello Stato.
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