/ Rassegna stampa » 2012 » Giugno » 15 » Rassegna stampa del 14 giugno 2012

Rassegna stampa del 14 giugno 2012

 LA SICILIA
 

Vertice in Prefettura Italcementi va avanti
Il prefetto non parla, il vice dg dell'azienda sì
 Mentre alcuni operai s'incatenavano dinanzi ai cancello dello stabilimento, in Prefettura, in una sala attigua all'ufficio del prefetto Francesco Ferrandino si è tenuto un incontro tra la padrona di casa, i vertici di Italcementi giunti apposta da Bergamo e il presidente di Confindustria provinciale Giuseppe Catanzaro. Niente pubblicità prima, quasi nessuna notizia dopo, solo la disponibilità della delegazione bergamasca ha permesso al cronista presente al secondo piano della blindatissima Prefettura di raccogliere qualche spunto al termine del vertice. «No dunque in primo luogo dal prefetto un silenzio stampa motivato da «impegni incorso» al termine del summit. In un momento così delicato, con tanta fame d'informazione sugli eventi da parte dei lavoratori e delle loro famiglie, l'informazione sull'andamento delle «trattative,' è indispensabile. Pazienza, ci ha pensato il cordiale vice direttore generale di Italcementi Fabrizio Pedetta a fare il punto della situazione. «E' in atto una crisi generale nel campo dell'edilizia, in Sicilia si registra una sovraccapacità produttiva degli impianti che, purtroppo, obbliga l'azienda a decisioni difficili. Non si tratta però, è d'obbligo sottolineato, di difficoltà di oggi, ma di problematiche che arrivano da lontano e non si risolveranno certo in poco tempo». A chi gli chiedeva sullo Stato d'animo dell'azienda e dei suoi vertici, Pedetta evidenzia come «queste non siano scelte facili da prendere per alcuno, noi stiamo rappresentando un problema senza alcun tipo di personalizzazione, una rappresentazione del problema in tutta la propria gravità. Stiamo valutando tutti gli strumenti per gestire al meglio questa situazione certamente delicata per tutti». Tra i lavoratori si nutre un certo rancore nei confronti dell'azienda per avere parlato fino a qualche mese fa del revamping, ovvero del potenziamento dell'impianto empedoclino. Pedetta evidenzia: "Il  revamping di cui sì parla avrebbe avuto un senso in una situazione diversa rispetto a quella attuale. Ad oggi un simile progetto non ha motivo dì essere sviluppato". Su quella che qualcuno aveva ipotizzato potessere essere una ciambella di salvataggio» almeno per una ventina di operai, ovvero la trasformazione dell'impianto in un centro di macinazione (ipotesi non presa in considerazione dai sindacati e dal sindaco empedoclino Firetto). Pedetta sottolinea come 'appare strano parlare di ipotesi, senza che si sia aperto un confronto su tale scenario. Ed è ancora più strano vedere come ci siano preclusioni per qualcosa che non è sul tavolo. La delegazione di Italcementi ha lasciato la Prefettura intorno alle 10, ad attenderla all'esterno non c'era alcun operaio. Meglio così, vista l'aria pesantissima che tira, Come detto, nessuna dichiarazione da parte del prefetto e dal presidente di Confindustria provinciale Giuseppe Catanzaro. Al momento, si avverte la netta sensazione che i margini per una possibile marcia indietro da parte di Italcementi siano pari allo zero. FRANCESCA DI MARE
 

La Giunta della Provincia si riunisce dinanzi l'impianto
Ieri mattina gli operai, hanno ricevuto la visita a sorpresa del presidente della Provincia Eugenio D'Orsi. Quest'ultimo, non sì è soffermato a dare ai dipendenti parole di conforto, anzi, lì ha invitati ad esporre delle idee da sposare per far conoscere questa problematica a tutta la nazione in modo da coinvolgere tutte le istituzioni. Intanto per domani, alle 11, è stata convocata dallo stesso presidente, una giunta provinciale davanti i cancelli dello stabilimento. Parteciperanno anche tutte le sigle sindacali che avranno il compito di redigere l'ordine del giorno, nonché di elaborare delle proposte.
«Non ritengo che la sola giunta sia esaustiva -afferma D'Orsi- però questa, rappresentando tutto il territorio della provincia, deve essere in prima fila per risolvere il problema. Non è giusto che gli operai perdano il diritto al lavoro dopo aver dedicato per anni la propria vita a contribuire allo sviluppo del territorio. Dobbiamo impegnarci a trovare una soluzione perché nessuno può permettersi di giocare sulla pelle di questi lavoratori. I nostri referenti di Palermo e Roma, devono trovare la soluzione alla grave - situazione allo stesso modo di come hanno fatto in passato per gli altri problemi che hanno interessato l'opinione pubblica. Questo, è un problema che va portato sul tavolo del governo nazionale -conclude D'Orsi - e Monti dovrà risolverlo perché noi non facciamo parte di un'altra Italia».Per rendere ancora più forte il contributo alla protesta, il presidente della provincia ha annunciato di essere pronto a dormire davanti i cancelli di Italcementi insieme ai quasi 300 operai. Intanto, sabato mattina, a Porto Empedocle, si riunirà il civico consesso alla presenza di tutti i parlamentari della provincia che avanzeranno proposte concrete allo stesso consiglio. Nel tardo pomeriggio di ieri, intanto si appreso che si terrà il prossimo mercoledì il tavolo tecnico tra Governo Monti, sindacati nazionali e, verosimilmente, azienda. Con l'arrivo previsto questa mattina del sindacalista Centrella, il caso Italcementi Porto Empedocle sta diventando piano piano, di livello nazionale. La protesta intanto è destinata comunque a continuare, con tanto di volantini sui quali gli operai hanno fatto scrivere le scuse per il fastidio arrecato agli automobilisti. SOFIA DI NOLFO
 

DI SICILIA
 

NODI DELLA SICILIA
IL TESTO PERMETTE DI ALLUNGARLI FINO AL 2014. IL PDL: PRIMARIE PER LE REGIONALI. LOMBARDO: NON MI RICANDIDO
Enti locali, in bilico 18 mila precari. Primo si alla proroga dei contratti
Molti scadono a fine anno. Via libera dell'Ars, ma adesso serve il voto di Camera e Senato.
L'Ars ha votato un'altra legge sui precari. Ma l'obiettivo della stabilizzazione passa questa volta da un via libera alla norma che deve dare anche il Parlamento nazionale. È l'ultima chance che la Regione si è data: di fronte ai no del governo nazionale alle richieste di superare in via amministrativa i paletti che impediscono perfino i semplici rinnovi contrattuali, Sala d'Ercole ha provato a chiedere a Camera e Senato di votare una legge che ottenga analogo risultato. È questo il provvedimento della cosiddetta legge-voto, approvata ieri: il testo votato all'Ars va approvato anche alla Camera e al Senato ma in un sola lettura, a differenza di quanto è previsto per la norma che taglia i deputati da 90 a 70 che necessita di una doppia lettura in quanto ha rango costituzionale. Il testo votato ieri è quello proposto da Lino Leanza e ha raccolto un sostegno trasversale (49 voti e due astenuti) malgrado qualche perplessità di più di un deputato: per Leontini, Mancuso e Beninati del Pdl «il governo spedisca a Roma anche un piano pluriennale affinché la norma risulti credibile». In caso di ratifica, il testo permetterà di prorogare fino al 3l dicembre del 2014 i contratti dei 18.400 Lsu degli enti locali, che altrimenti in buona parte scadrebbero a fine anno. Inoltre - spiega l'assessore al Lavoro, Beppe Spampinato - consentirà anche di stabilizzare questo personale derogando al patto di stabilità ed evitando di considerare questa all'interno delle spese correnti. Per Antonello Cracolici del Pd «ora i deputati siciliani a Roma facciano lobby e portino avanti la battaglia». Un appello fatto proprio dall'Udc con Totò Lentini. Il Pid con Rudy Maira e Toto Cordaro ritiene che «la stabilizzazione è la vera priorità». Il finiano Livio Marroco condivide il testo ma chiede che «in futuro la Regione assuma solo per concorso». Per Salvino Caputo del Pdl «siamo di fronte a un impegno concreto». Il Pdl ieri ha provato a rimettere a posto i cocci dopo lo scontro nato dalla creazione di una lista civica da parte del capogruppo Innocenzo Leontini. Un listone dì cui faranno parte anche i deputati del Pid e a cui guardano pure gli uomini di Grande Sud. Un vertice notturno fra Leontini e il coordinatore Giuseppe Castiglione ha permesso di riportare nell'alveo del centrodestra l'iniziativa, fissando in un documento congiunto paletti della coabitazione fra lista del Pdl e listone civico. «L'iniziativa - si legge nel testo - mira alla ricostruzione di un fronte più aperto, anche superando, se necessario, in modo concorde con il coordinamento regionale, il limite delle sigle per la costituzione di nuove liste». Per decidere il candidato del centrodestra »si ricorrerà alle primarìe di coalizione» e vengono previsti »congressi aperti per rinnovare il Pdl. Ribadito il sostegno unitario alla candidatura di Alfano a premier, Leontini annuncia che all'Ars verrà presentata una nuova mozione di sfiducia che punta a sintetizzare quelle annunciate anche da Pd e Udc per ottenerne il consenso. Al progetto del centrodestra guarda anche Lombardo che ieri ha confermato l'intenzione di non ricandidarsi alle Regionali: »Mi dedicherò al mio agrumeto». Il presidente ha però incontrato i finiani a Roma accelerando la creazione di almeno tre liste legate al Nuovo polo. GIACINTO PIPITONE
 

CRISI OCCUPAZIONALE.  Continua il braccio di ferro tra i lavoratori e 'azienda che ha già avviato e procedure per a mobilità.
Italcementi, vertenza al buio. E gli operai si sono incatenati.
In fila davanti al cancello chiuso della fabbrica di Vincenzella, tra loro il sindacalista Migliara.
Traffico a rilento per tutta la giornata sulla statale 115. «Ci scusiamo per i disagi, ma ci hanno privato della nostra dignità!».
Alla fine, hanno deciso. Giunti al quinto giorno di protesta contro l'annunciata chiusura dello stabilimento Italcementi e alla mobilità per i 94 dipendenti, gli operai, a metà mattina, ieri, si sono "armati' di catene e si sono incatenati, quasi in fila indiana, al cancello chiuso della fabbrica di contrada Vincenzella. Gli "artefici" sono stati un gruppo di dieci, quindici persone, fra i quali anche sindacalisti come Roberto Migliara. Gli altri sono, invece, rimasti a "presidiare" la strada statale 115, bloccandola a singhiozzo e creando rallentamenti e disagi. Ad un certo punto della mattinata sono comparsi anche dei volantini. "Ci scusiamo per i disagi, ma ci hanno privato della nostra dignità!". Questo grosso modo il contenuto dello scritto distribuito a tutti gli automobilisti in transito, soprattutto ai più inferociti per i blocchi stradali. Ieri mattina, stando alle indiscrezioni circolate con insistenza, pare che la dirigenza dell'Italcementi di Porto Empedocle sia stata ricevuta dal prefetto di Agrigento Francesca Ferrandino. E' atteso per oggi il ritorno in sede del direttore dello stabilimento. Mentre si vocifera di un tavolo di concertazione nazionale che dovrebbe venir "aperto" mercoledì, oggi, a Roma, si terrà l'incontro, promosso da Confindustria tra la Italcementi e i vertici nazionali dei sindacati, per fare il punto sull'attuale situazione del colosso del cemento. I lavoratori, intanto, ieri, hanno ricevuto la visita e la solidarietà del presidente della Provincia Eugenio D'Orsi. D'Orsi ha annunciato che terrà dinnanzi allo stabilimento una Giunta straordinaria venerdì prossimo. Il Comune di Porto Empedocle, che ha supportato col sindaco Calogero Firetto, fin dal primo momento la protesta pacifica, ieri mattina, ha fatto avere ai lavoratori dei buoni pasto per consentir loro un po' di ristoro. Oggi, a Porto Empedocle, giungerà il segretario generale Ugl Giovanni Centrella e i segretari di Palermo e Trapani. Il sindaco di Realmonte Piero Puccio, ieri, s'è schierato dalla parte dei lavoratori. Diverse maestranze interessate al provvedimento di chiusura dello stabilimento sono, infatti, di Realmonte. «Se malauguratamente dovesse passare il progetto della famiglia Pesenti di chiudere lo stabilimento Italcementi di Porto Empedocle - ha detto il sindaco Puccio - vi saranno ripercussioni a catena sul nostro territorio che la nostra già debole economia locale non potrà più sopportare». Intervento anche di Nino Bosco, coordinatore provinciale del Pdl: «Innanzitutto è doveroso chiedere se la società che gestisce la Italcementi abbia messo in campo tutte le energie per recuperare risorse dalle opportunità offerte dall'Unione Europea, o se, invece, non abbia assistito passivamente allo scemare delle richieste di mercato, ritenendo alla fine di poter far fronte alla crisi chiudendo lo stabilimento tout court. L.'etica dell' imprenditoria sembra non essere più quella di una volta, quando ci si sedeva attorno a un tavolo e per scongiurare chiusure e licenziamenti si percorreva ogni strada di possibile alternativa. Questo percorso è stato fatto?», (CR)
 

DITELO A RGS. L'annuncio in trasmissione è stato fatto dal direttore regionale Francesco Costantino
Treni, una linea «veloce» tra Agrigento e Palermo
Per i pendolari della Palermo - Agrigento (è il caso da dire finalmente) ci sarà una nuova linea veloce, come succede nella linea con Messina. Inoltre, prossimamente ci saranno dei lavori, che dureranno 48-72 ore, per modernizzare una parte della tratta. La promessa, non certo leggera, è stata fatta dal direttore regionale di Trenitalia Francesco Costantino, intervenuto ieri mattina ai microfoni di Ditelo a Rgs, la trasmissione radiotelevisiva del Giornale di Sicilia. La Palermo - Agrigento è stata più volte in passato "bersaglio" di feroci critiche da parte dei pendolari, sia per la lentezza dei treni (il tempo di percorrenza è superiore alle 2 ore) sia per i continui ritardi e soppressioni. Situazioni che, se non scomparire del tutto, dovrebbero quantomeno migliorare. «Stiamo facendo molto per quella linea - dice Costantino - ci saranno dei lavori e quella tratta diventerà veloce come la Palermo - Messina. Il nostro impegno, nonostante le difficoltà economiche, non manca di certo».
- Nei giorni scorsi c'erano state anche molte proteste perché alcune corse della metropolitana Palermo - Punta Raisi erano passate, con l'entrata in vigore del nuovo orario, ad una frequenza di una volta ogni 30 minuti ad una volta ogni ora. Il direttore Costantino ha spiegato: «Con la stagione estiva, è normale che ci sia una diminuzione dell'utenza, e quindi l'azienda, a cui fa capo la Regione, con una programmazione anticipata ha deciso che il materiale rotabile, per questo lasso di tempo, sarà impiegato altrove. Non appena l'utenza tornerà quella dei mesi invernali, anche la metropolitana tornerà a funzionare con gli stessi orari e la stessa frequenza di prima». Costantino ha anche parlato del difficile momento per i trasporti siciliani e non solo: «Noi abbiamo un contratto siglato con lo Stato, ma non con la Regione, che è l'ente che dovrebbe erogarci i fondi secondo gli accordi con Roma. In questo momento, in assenza dell'accordo tra noi e loro, Trenitalia Sicilia vive una situazione complicata. Il materiale è impiegato al massimo delle sue capacità».LUIGI ANZALONE
 

PELAGIE Antonio Martello: Esprimiamo vicinanza agli emiliani che stanno vivendo il dramma»
La solidarietà abita a Lampedusa, ospitati 120 terremotati.
«Gli albergatori di Lampedusa esprimono la propria vicinanza agli emiliani che stanno vivendo il dramma del terremoto». A dirlo è Antonio Martello, tour operator di Sogni nel Blu che, insieme alla compagnia aerea Livingston e agli albergatori associati di Confindustria a Lampedusa, ha organizzato il «Volo della solidarietà» peri terremotati emiliani, partito venerdì scorso dall' aeroporto di Bologna. «Il 40% del traffico italiano sulla destinazione - continua - è realizzato da turisti che arrivano proprio dalle zone che stanno soffrendo il dramma del terremoto e la popolazione di Lampedusa desidera dimostrare la propria solidarietà offrendo un periodo dì vacanza e di serenità a coloro che hanno perso molto in queste settimane». A raggiungere Lampedusa sono state 120 persone tra anziani, studenti, bambini colpiti in questi giorni dal sisma. Per Vincenzo Brignone, delegato responsabile di Confindustria Sicilia Alberghi e Turismo «Lampedusa è stata sempre una delle mete predilette dagli emiliani ed è proprio in un momento così delicato che gli albergatori dell'isola offrono la loro abituale e riconosciuta ospitalità nelle strutture ricettive». Sebastiano De Luca, presidente regionale di Confindustria Sicilia Alberghi e Turismo esprime apprezzamento «per il nobile gesto che dà lustro non solo agli albergatori di Lampedusa ma alla Sicilia tutta». Il vicepresidente della Provincia Regionale di Agrigento ed assessore alle Isole, Paolo Ferrara, esprime soddisfazione e riconoscenza per l'iniziativa da parte di alcuni imprenditori lampedusani di ospitare 200 giovani provenienti dalle zone terremotate dell'Emilia. «Ancora una volta Lampedusa ed i lampedusani dimostrano generosità, solidarietà ed ospitalità verso quanti si trovano nel bisogno - ha detto Ferrara - una cultura dell'accoglienza che gli abitanti delle Pelagie esprimono in maniera alta, nobile, discreta ed incondizionata. In quest'Isola di confine, approdo di migranti, vocata per storia all'accoglienza - conclude - vive un "patrimonio" umano che inorgoglisce Agrigento e la sua provincia».
 

POLITICA. Documento agli organismi provinciali del Partito democratico per cambiare rotta rispetto alle attuali alleanze.
I giovani Pd: «Il partito rompa con D'Orsi»
Vogliono che il Pd abbandoni D'Orsi. I giovani del partito democratico sconfessano l'alleanza con il presidente della Provincia e firmano un documento in cui chiedono agli organismi Provinciali del Pd di cambiare rotta rispetto alle attuali alleanze. "L'amministrazione provinciale non rispecchia la scelta operata a livello regionale dai dirigenti del PD agrigentino che hanno deciso di schierarsi a favore della sfiducia del presidente Lombardo'", spiegano nel comunicato diffuso dopo una recente riunione in cui hanno anche affrontato altre importanti questioni, come le divisioni tra le diverse anime del Pd nell'agrigentino e l'impegno a celebrare a più presto il congresso provinciale dei giovani che aderiscono al partito di Bersani. Salvatore Gaziano, che guida i giovani democratici in provincia, nel corso della sua relazione ha sottolineato tra l'altro che il Pd deve uscire «dal silenzio in cui è avvolto», facendo chiaro riferimento alle forti differenze che emergono ad esempio tra i gruppi che fanno riferimento agli onorevoli Angelo Capodicasa e Giacomo Di Benedetto, da una parte e quelli del senatore Benedetto Adragna che attualmente sostiene la giunta di Marco Zambuto, mentre il resto del Pd è all'opposizione e l'onorevole Giovanni Panepinto. I giovani richiamano gli adulti a ritrovare unità d'intenti. L'auspicio dei GD per quanto li riguarda è quello di ritrovare «l'entusiasmo smarrito in questi ultimi tempi, perché - come sostengono nel documento - non si può non dare ascolto all'appello lanciato dal segretario nazionale Pierluigi Bersani, sul dare fiducia a una classe dirigente più giovane». ELIO DI BELLA
 

SINDACATO. Riunione del direttivo provinciale
Cgil, Raso al posto della Lo Bello
I lavori saranno presieduti dal segretario generale regionale Mariella Maggio. Un parlamentino di 46 delegati metterà ai voti la candidatura del vice reggente in carica.
Sarà un Direttivo Provinciale quantomeno «scoppiettante» quello che si aprirà questa mattina alle 9.30 nei locali della Camera del Lavoro di Agrigento. 146 delegati del cosiddetto «parlamentino» della Cgil provinciale sono infatti chiamati al difficile compito di scegliere il nuovo segretario generale del sindacato che sostituirà Mariella Lo Bello, che ha dovuto per statuto e opportunità, lasciare il proprio incarico per tuffarsi nell'avventura politica come candidato a sindaco delle ultime elezioni amministrative di Agrigento. Un compito non facile per i delegati della Cgil, visto l'unanime consenso che l'elezione della Lo Bello aveva ottenuto all'ultimo congresso. Il carisma e le capacità del segretario uscente non sono cosa facile da replicare e la convergenza stavolta è più difficile, difficile al punto che, pare, sia stato necessario ricorrere ad una sorta di veto posto direttamente dal segretario regionale Mariella Maggio per evitare lotte intestine e mal di pancia eccessivi, E il nome che oggi si metterà ai voti è quello del segretario pro tempore subentrato come reggente, alla Lo Bello, e cioè Massimo Raso, dirigente di lungo corso nella Cgil agrigentina che ha guidato il sindacato negli ultimi mesi. Questa mattina dunque, a meno di sorprese dell'ultimo momento o di autocandidature che potrebbero far saltare li banco, Massimo Raso, in passato segretario cittadino a Sciacca e segretario provinciale degli edili e della Filcams, sarà eletto segretario della Cgil, almeno fino al prossimo Congresso provinciale fissato per il 2014 quando, nulla esclude un ritorno di Mariella Lo Bello alla guida della confederazione agrigentina. Stamattina di eleggerà dunque la «commissione dei saggi» solitamente costituita da 4 o 5 persone che avrà il compito di consultare singolarmente i componenti del direttivo, Fatta la consultazione si passa all'elezione della commissione elettorale e il comitato elettorale procederà per scrutinio segreto alla votazione del segretario indicato che ha bisogno del 50 per cento più uno dei voti. Bocche cucite in Cgil alla vigilia di questo delicato appuntamento. Non parla nessuno, ne Carmelo Di Franco ne Alfonso Buscemi sui cui nomi, nei giorni scorsi, più di una componente del sindacato aveva ventilato la possibilità di candidarli ìn considerazione dell'esperienza maturata in questi anni e della loro conoscenza del mondo sindacale ma anche del territorio. Non parla Mariella Lo Bello ne Piero Mangione, suo predecessore e mentore. A parlare oggi, sarà in pratica Mariella Maggio, dall'alto del suo incarico di segretario regionale dei sindacato. AMM
 

Il presidente Mifsud oggi incontra lo spagnolo Granero
Oggi alle ore 10 nei locali del Polo Universitario della Provincia di Agrigento, il presidente del Polo Joseph Mifsud, incontrerà il rappresentante dell' associazione spagnola Aido, Luis Granero. «Il docente spagnola, esperto in digitalizzazione dei siti archeologici - si legge in una nota - darà l'avvio alle attività di catalogazione filmata dei reperti archeologici e dei relativi insediamenti del sito Finziade di Licata. Le operazioni si inseriscono ne! contesto del progetto ENPI - Archeomed realizzato dal Polo agrigentino in partnership con l'Università Yarmouk della Giordania, l'Università di Al Quods della Palestina e dall'Associazione spagnola Sudgestaid di Roma». All'incontro parteciperanno anche altri docenti del Polo.

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO