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Rassegna stampa del 20 giugno 2012

LA SICILIA
 
IL MINISTRO DELLO SVLUPPO ECONOMICO
Passera: «Il Ponte sullo Stretto non è una priorità». E' polemica
ROMA. Basta tasse. Il governo sta lavorando per scongiurare un nuovo aumento dell'Iva in autunno e, per evitare di pesai-e ancora sulle famiglie italiane, punta tutto sull'operazione spending review. "L'obiettivo rimane confermato», ha sentenziato Corrado Passera. Il ministro dello Sviluppo economico non poteva essere più chiaro di così: «non credo che la cosa da fare adesso» sia introdurre nuove tasse.
«L'ammontare del peso fiscale è molto elevato e non vedo spazio per ulteriori interventi», ha sottolineato, anche se allo stesso tempo un taglio «non è al momento pensabile».
La partita si gioca quindi ora tutta sul taglio della spesa, a partire dal mondo politico dove c'è parecchio da sforbiciare: «La politica ha creato migliaia di entità e società sia attaccate ai ministeri che agli enti locali. In questo grande mondo ci sono circa diecimila entità parapolitiche e ci sono miliardi da recuperare con coraggio e determinazione», ha evidenziato il ministro.
Spazi per tagliare devono dunque essere trovati, mentre selettivi devono essere gli investimenti. Le priorità devono essere chiare e, al contrario della Salerno-Reggio Calabria, sulla quale Passera è pronto «a mettere la faccia», il fatidico Ponte di Messina non sembra affatto esserlo. Sullo Stretto una scelta definitiva ancora non è stata fatta (e tra le valutazioni in corso c'è anche quella delle penali che lo Stato sarebbe costretto a pagare), ma Passera ha ribadito di non considerarla «tra le infrastrutture prioritarie a cui dedicarsi», Da qui al 2015 il governo intende attivare investimenti infrastrutturali per oltre 100 miliardi, ma il Ponte non è nell'elenco delle grandi opere.
Parole che hanno sollevato il tradizionale e inevitabile polverone di polemiche, sia da parte di chi, come l'ex ministro Altero Matteoli, critica il governo per l'abbandono del governo,
sia da parte di chi invece, come Felice Belisario dell'ldv, avrebbe preferito una presa di posizione ancora più netta contro la realizzazione dei Ponte.
«La valutazione del ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera sul Ponte sullo Stretto mi sembra corretta e seria, specie in questa situazione di crisi. Ha detto che allo Stato, e dunque con le risorse a disposizione, non sembra un'infrastruttura prioritana. Si tratta di parole che uniscono buon senso e analisi della realtà. E quello che pensiamo anche noi, pur non avendo posizioni preconcette. La Sicilia e il Mezzogiorno hanno certamente altre priorità, soprattutto sul fronte degli investimenti e delle infrastrutture, come ben sanno i cittadini», ha detto Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato.
Per il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, «la dichiarazione» del ministro Passera sul Ponte «appare improvvida», e «conferma la linea di questo Governo che è pronto ad interventi ragioneristici, non valuta quelli sullo sviluppo ed emargina sempre di più il Meridione dei Paese sia dal punto di vista infrastrutturale che economico».
Della realizzazione delle infrastrutture contenute nel programma del governo, Passera è però sempre più convinto tanto che, ha annunciato, è anche «allo studio la possibilità di proporre l'inserimento, nell'ordinamento giuridico, di norme di carattere costituzionale che attribuiscano alla competenza esclusiva dello Stato le infrastrutture strategiche di interesse nazionale e sovranazionale», Anche perché, come ha sottolineato il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, l'italia ha un gap da recuperare con gli altri Paesi europei.
L'obiettivo deve essere quello di imparare a spendere meglio, perché «mantenere i conti pubblici equilibrati, è un'occasione, non solo una costrizione»,
MILA ONDER
 
Un milione l'anno per «gettoni»
A tanto ammonta la cifra che viene pagata ai consiglieri provinciali per partecipare alle sedute
 
Ammontano a poco meno di un milione di euro l'anno le spese per il pagamento dei gettoni di presenza ai consiglieri provinciali. E' un calcolo che può facilmente effettuarsi prendendo lo spunto dalla delibera relativa alla liquidazione di un mese, per esempio quello di aprile, appena pubblicata al'albo pretorio dell'Ente. Da tale delibera si evincono le presenze dei singoli consiglieri alle sedute consiliari e di commissione e la somma che viene loro liquidata. E' bene precisare comunque che il gettone per ciascuna presenza ammonta a 150 euro. ma che in nessun caso ogni consigliere può superare la somma di euro 1.694,05, pari al 30 per cento dell'indennità del presidente della Provincia. Quindi anche se presente a tutte le riunioni comunque gli sarà pagato un assegno non superiore a quest'ultima cifra.
Tornando al gettone di aprile, complessivamente per tutti e 30 la Provincia sta pagando poco meno di 54 mila euro cui vanno aggiunti 4.582 euro per il pagamento dell'Irap. Insomma una media di circa 60 mila euro al mese che moltiplicato per 12 supera le 700 mila euro. Se poi ci mettiamo anche le spese per il rimborso chilometrico il traguardo del milione viene senz'altro superato.
Ma vediamo nel dettaglio com'g andata ad aprile.
Carmelo Avarello é stato presente a quattro riunioni di Consiglio ed a quattro riunioni di Consiglio ed a 13 sedute di commissione, per cui percepisce il massimo, cioé la somma di euro 1.694,05. La stessa cosa per Angelo Bennici, presente a quattro sedute consiliari ed a li sedute commissione, Daniele Cammilleri (tre di consiglio e 15 di commissione), Carmelo D'Angelo invece  non é stato presente ad alcuna riunione di Consiglio ma ha partecipato ad Otto riunioni di commissione per cui riceve euro 1.080,00; Ignazio Di Prima una sola seduta di consiglio e 11 di commissione, per un totale di euro 1.620,00. Tetto massimo per Ettore Di Ventura (quattro di consiglio e 13 di commissione) Riccardo Gallo Afflitto (tre di consiglio e 12 di commissione), Roberto Gallo (tre di consiglio e 13 di commissione), Davide Gentile (tre di consiglio e 12 di commissione), Stefano Girasole (4 di consiglio ed 11 di commissione), Orazio Guarraci (una di consiglio e 19 di commissione), Calogero Giòacchino Lo Leggio(2 di consiglio e 17di commissione), Rosario Marino (due di consiglio e 16 di commissione), Calogero Martello (tre di consiglio e
11 di commissione), Gaetano Militello (tre di consiglio e 16 di commissione), Salvatore Montaperto (tre di consiglio e 11 di commissione), Gaetano Nobile (una di consiglio e 14 di commissione), Ivan Paci (due di consiglio e 15 di commissione, Giuseppe Picone (quattro di consiglio e 14 di commissione), Pellegrino Quartararo (quattro di consiglio e dieci di commissione), Arturo Ripepe (tre di consiglio e 11 di commissione), Matteo Ruvolo (tre di consiglio e 11 di commissione), Antonino Spoto quattro di consiglio e 25 di commissione), Luigi Sutera Sardo (tre di consiglio e 12 di commissione), Nicolò Testone (tre di consiglio e 16 di commissione), Leo Vinci (due di consiglio e 12 di commissione) e Gioacchino Zarbo (tre di consiglio e 19 di commissione), Qualcosa di meno percepiscono Francesco La Porta (una presenza in consiglio e 10 in commissione per un totale di euro 1.485,00), Mario Lazzano (solo 11 presenze in commissione per un totale di euro 1.485,00), Ignazio Tavormina (una presenza in consiglio e cinque in commissione per un totale di euro 810,00), Giuseppe Vincenzo Terrazzino (due presenze in Consiglio e dieci in commissione per euro 1.620,00)
Infine Salvatore Scozzati (una presenza in consiglio e 13 in commissione più una del mese di marzo) ha percepito 1.768,10.
S.F.
 
GIORNALE DI SICILIA
 
ATO RIFIUTI
Imprenditori e lavoratori alla protesta regionale
Cinque pulmans partiranno questa mattina alle 8 dalla zona industriale di Agrigento alla volta di Palermo, Porteranno oltre 250 lavoratori alla manifestazione di protesta contro alcuni articoli della legge d riforma del sistema degli Ato voluta dall'allora assessore regionale Giosuè Marino. La decisione di partecipare all'iniziativa di oggi, era stata presa la scorsa settimana al termine di un incontro svoltosi a Confindustria Agrigento, che l'ha organizzata insieme ai sindacati Cgil, Cisl e Uil. La manifestazione vedrà il convogliamento di tutti i partecipanti Palermo di fronte a Palazzo dei Normanni. Lavoratori ed imprese chiederanno al Governo Regionale di farsi garante dei debiti che gli Ambiti Territoriali hanno verso le imprese ed i lavoratori rispetto alla prevista chiusura degli Ato rifiuti fissata per il 31 dicembre prossimo. (AMM)
 
Aree industriali, graduatone da rifare
L' Asi di Enna riammessa ai progetti
Ignazio Marchese
Palermo
La commissione di valutazione dei progetti per i finanziamenti per le aree di sviluppo industriale (Asi) era illegittima. Mancava il componente del dipartimento infrastrutture dell' ex ispettorato tecnico regionale. Per questo motivo l'Asi di Enna che era rimasto escluso dal finanziamento dei progetti ha presentato ricorso al Tar. A rivolgersi ai giudici amministrativi il commissario straordinario Alfonso Cicero, e il direttore generale Giuseppe Francesco Barbera, assistito dall'avvocato Carlo Comandé. Il ricorso era presentato contro l'Assessorato Regionale delle Attività Produttive diretto dall'assessore Marco Venturi. L'Asi di Enna ha avuto piena ragione. «Con diverse sentenze, tutte di eguale tenore, il Tar Sicilia ha finalmente ricondotto nell'alveo del la legalità, correttezza e legittimità il procedimento con il quale il dipartimento delle Attività Produttive stava procedendo a liquidare somme per complessivi 100milioni di euro -dice Alfonso Cicero -. I Fondi europei escludevano illegittimamente altri Consorzi, come l'An di Enna che aveva presentato 12 progetti per opere infrastrutturali. Il territorio ennese, per via di palesi violazioni di legge, aveva subito una penalizzazione insopportabile a cui mi ero subito op posto ricorrendo al Tar. Mi chiedo, cosa si nascondeva sotto tali violazioni, considerato che si trattava di una «torta» di ben 100 milioni di euro?». Secondo il commissario Cicero «un esempio eclatante è l'Asi di Agrigento, che era stata illegittimamente promossa ai suddetti finanziamenti (10 milioni di euro), aveva proceduto all'affidamento di alcuni progetti a favore di liberi professionisti senza alcuna copertura finanziaria, causando, a questo punto, un danno all'erario di circa 650.000 euro. Una corsa agli in- carichi - continua Cicero - davvero disinvolta», I giudici della Seconda Sezione del Tar presieduto da Filippo Giamportone (Carlo Modica de Mohac estensore Roberto Valenti) hanno accolto d ricorso e annullata la graduatoria dei progetti. «Finalmente, allora, gli ingenti Fondi europei di cui si tratta - concio- ide Cicero - potranno essere con1 cessi secondo un nuovo procedimento pienamente legittimo senza alcuna anomala ingerenza e ciò al fine di favorire lo sviluppo sano e legalitario della nostra economia a favore di tutti i territori della Sicilia». Da parte dell'assessore regionale alle Attività Produttive, Marco Venturi c'è il rispetto per la sentenza del Tar che pone rimedio ad un evidente errore di valutazione commesso in precedenza. «Ora - spiega l'assessore - si rifarà la procedura tenendo conto di questa sentenza e si finanzieranno progetti, alcuni dei quali ingiustamente esclusi»". (IMA)
 
Lavori per il raddoppio della «640»
Aperti ieri altri tre chilometri di strada
Concetta Rizzo
Strada statale 640. Riaperti, ieri pomeriggio, altri tre chilometri: quelli che vanno dal km 15+920 al 18+870, ossia dal bivio per Castrofilippo al centro commerciale «Le Vigne», in territorio di Racalmuto. L'Empedocle li ha restituiti alla circolazione a doppio senso di marcia. Nella seconda decade di luglio, invece, saranno aperti altri 4 chilometri, nel tratto compreso fra lo svincolo Scintilia e svincolo Noce. Solo in quel momento la viabilità, da circa due mesi deviata in territorio di Favara, lungo le provinciali 3, 13 ed 85- da e per Agrigento - tornerà alla normalità. Ancora passi avanti dunque per la statale Agrigento-Caltanissetta, i cui lavori vengono quotidianamente monitorati da Pierfrancesco Paglini, project manager della società, che nei giorni scorsi ha ricevuto anche il plauso da parte dello scrittore empedoclino Andrea Camilleri. Da metà luglio, dunque, con la riapertura di totali altri sette chilometri, il percorso riaperto salirà a 24, 700 chilometri sui totali 34,600.
Attualmente, dopo la riapertura di metà aprile di sei chilometri e mezzo, i chilometri riaperti su quattro corsie, due per senso di marcia, sono 8. Su un'unica corsia di marcia, dunque a doppio senso di circolazione, sono stati, invece, già restituiti agli automobilisti nove chilometri di statale. A questi nove chilometri, da ieri pomeriggio, sono andati ad aggiungersi anche gli altri tre, da Castrofilippo al centro commerciale «Le Vigne», arrivando, pertanto, ad un totale di 12 chilometri. Sul versante Canicattinese, ulteriori, importanti, passi avanti sono stati fatti per la galleria Serra Cazzola così come per il viadotto più importante dell'opera.
 
Agrigentoflash
 
Stasera in Consiglio Provinciale interrogazioni, Cupa e relazione semestrale del Presidente D'Orsi.
Si riunirà stasera, alle  18:00, nell'aula Silvia Pellegrino, il  Consiglio Provinciale, in prima seduta, con 11 punti all'ordine del giorno. I lavori inizieranno con la lettura ed approvazione dei verbali delle sedute precedenti, un adempimento tecnico che si ripete ogni nuova convocazione del Consiglio. Seguiranno le comunicazioni del Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi e la  trattazione di quattro interrogazioni presentate dai Consiglieri Provinciali, alla quale, per regolamento, viene dedicata la prima ora dei lavori del Consiglio Tre sono quelle presentate dal Consigliere Roberto Gallo e riguardano l'aumento dell'imposta provinciale sulle assicurazioni r. c. auto con  richiesta di revoca immediata, la viabilità provinciale zona di Cammarata - S. Stefano Quisquina. L'ultima interrogazione  del Cons. Gallo riguarda la Polizia Provinciale. La quarta interrogazione, invece, è stata presentata dal cons. Stefano Girasole, anch'essa sull'aumento della tassa di assicurazione  r.c. auto, approvato dalla Giunta Provinciale.
L'ordine del giorno proseguirà con la discussione della relazione del Presidente D'Orsi del primo semestre 2011 e della proposta n. 01 del 20 gennaio 2012 del settore politiche del lavoro riguardante la modifica della deliberazione del Consiglio Provinciale per l'approvazione del nuovo schema dello statuto del Consorzio Universitario della provincia di Agrigento. Le nuove modifiche approvate dall'assemblea dei soci del Cupa si riferiscono alla riduzione del numero dei componenti del consiglio di amministrazione e altre modifiche statutarie. Se il testo non verrà approvato nella stesura originale dovrà essere rinviato all'Assemblea del CUPA. Infine saranno discussi quattro debiti fuori bilancio, a seguito di sentenze, per un importo di circa 38 mila euro.
 
 Provincia, D'Orsi assegna le deleghe a Marchetta e Montana
Il presidente dell'Amministrazione provinciale, Eugenio D'Orsi, ha assegnato le deleghe ai nuovi assessori nominati la scorsa settimana in sostituzione di Calogero Volpe e Giuseppe Alaimo che si erano dimessi. A Piero Marchetta ha assegnato la tutela dei consumatori, le politiche del lavoro, l'edilizia e la gestione patrimoniale, mentre per Alfonso Montana le deleghe riguardano i rapporti con gli Enti e la Polizia provinciale.
 
 
Giovani democratici replicano alle dichiarazioni di D'Orsi
Il segretario provinciale dei Giovani Democratici, in una nota, replica al presidente della provincia D'Orsi scrivendo: «Le nostre non sono sterili polemiche o attacchi mirati, ma rappresentano le conclusioni che noi traiamo da una gestione della giunta provinciale lontana dai veri bisogni della gente e della nostra generazione. La giunta D'Orsi si è distinta per le battaglie contro i mulini a vento, come ad esempio l'aeroporto, e per le innumerevoli passerelle concesse ai vari assessori. Le nostre proposte non sono mancate negli anni. Tra queste vogliamo ricordare la tanto sollecitata apertura della casa dello studente di Via Atenea ed il rilancio del Polo Universitario con un'offerta di studio programmatica e non precaria come ogni anno. Confidiamo nelle capacità degli assessori indicati dal PD, ma crediamo che non ci siano mai state le condizioni politiche per un percorso costruttivo e condiviso che facesse risollevare la nostra provincia. Le proposte da parte dei GD non mancheranno: abbiamo le idee chiare, sappiamo cosa occorre alla nostra terra per ripartire. È necessario investire maggiori risorse sulla formazione, sul turismo e sulle infrastrutture, ma non sull'aeroporto che in questo momento rappresenterebbe una cattedrale nel deserto».
 
Agrigentonotizie
 
Consiglio provinciale, seduta rinviata a stasera
Seduta "calda", a causa anche del sistema di condizionamento dell'aria. L'opposizione va all'attacco contro l'Amministrazione: "Siamo alla farsa" dice il Pdl. E intanto si avvicina la votazione del bilancio
di Redazione
Si alza la temperatura in Consiglio provinciale. E intendiamo letteralmente, a causa di un guasto all'impianto di condizionamento che ha provocato la reazione collettiva dei consiglieri, soprattutto di opposizione, che hanno colto la "palla al balzo" dopo circa un'ora di seduta, durante la quale sono stati votati quattro debiti fuori bilancio.
E' principalmente il Pdl, seguito in parte dal Patto per il territorio, a scagliarsi contro l'Amministrazione e il presidente D'Orsi.
"In questa provincia mancano le regole - ha dichiarato il capogruppo Ivan Paci -. E' arrivato il momento che questo Consiglio torni a farsi rispettare, abbia un sussulto di dignità. Dobbiamo poter svolgere il nostro ruolo in modo rispettabile".
"Siamo una farsa nazionale - ha dichiarato Mario Lazzano -. D'Orsi continua a non dimostrare rispetto per il Consiglio provinciale, in ultimo attuando la scelta di inviare a Roma, per la vertenza Italcementi, due assessori senza interpellare l'Aula nè coinvolgere i consiglieri. Mi rivolgo al Pd, che a livello regionale ha scelto di votare la sfiducia a Lombardo e qui ad Agrigento continua a sostenere la Giunta D'Orsi".
"Questo Ente - ha detto Giuseppe Picone - è in condizioni quasi pietose. Se è necessario portare avanti una politica di risanamento allora i tagli devono riguardare tutti gli ambiti, anche quello dei costi della politica. Un pensiero comunque va all'ex assessore Lillo Volpe. Mi meraviglia che D'Orsi abbia messo a riposo una delle poche persone che lavoravano e che hanno sempre sostenuto il presidente, anche difendendo l'indifendibile".
Tema caldo, ovviamente, anche quello della nomina di Piero Marchetta e Alfonso Montana, ieri sera in aula Pellegrino per la prima volta senza che, hanno evidenziato i consiglieri, l'Amministrazione li presentasse ufficialmente al Consiglio. Lazzano, Paci e Picone hanno ricordato come sia stata votata dall'aula una mozione che invitava D'Orsi a diminuire ad otto il numero degli assessori. Oltre a questo c'è sempre la storia della nomina "fantasma" di Alfonso Montana, che lo stesso assessore ha ridimensionato come "corto circuito mediatico".
La minaccia da parte dell'opposizione comunque è chiara:"ci vedremo alla votazione del bilancio". E le prime tensioni si sono registrate già ieri sera, anche all'interno della stessa maggioranza, messa fuori, pare, al momento della redazione dello strumento finanziario, arrivato ieri mattina all'attenzione di consiglieri. Questo perché, nei fatti, con la legislatura ormai quasi in dirittura d'arrivo, c'è chi è interessato a "piazzare" i giusti finanziamenti per dare risposte al proprio elettorato (tutto in modo legittimo, è ovvio).
Tornando ai lavori d'Aula, se il consigliere Matteo Ruvolo (Patto per il territorio) ha sottolineato, nuovamente, come sia necessario fare maggiore chiarezza su come vengano svolte le azioni difensive degli avvocati a cui la Provincia assegna gli incarichi, il dibattito è stato concentrato, fino al rinvio per assenza del numero legale, da tre interrogazioni del consigliere ROberto Gallo de La Destra, riguardanti l'aumento della quota provinciale dell'Rc auto (la Provincia ha replicato che la riduzione da 16 milioni di euro a 7 milioni di euro dal 2010 ad oggi di stanziamenti ordinari, così come è venuta meno l'entrata dell'addizionale provinciale sull'energia elettrica, che lo scorso anno valeva 4 milioni di euro li ha costretti ad attuare questa scelta), riguardanti la Polizia provinciale e la statale Cammarata Santo Stefano.
C'è stato spazio per poco altro prima che diversi consiglieri fuggissero (probabilmente per il caldo, non perché si erano fatte le 20) e facessero cadere il numero legale.
Come note a margine c'è da registrare, che, seppure ufficiosamente, siano state comunicate le deleghe dei nuovi assessori. A Piero Marchetta sono andati Edilizia, Patrimonio, Politiche del Lavoro e Tutela del consumatore, mentre a Montana sono andati Polizia provinciale e Rapporto con gli enti.
Appuntamento a stasera alle 18 per il proseguimento dei lavori.
Infoagrigento
 
      Torna la Summer University di AEGEE-Agrigento       
Scritto da Redazione     
Dopo il successo degli scorsi anni torna l' evento estivo, organizzato dall' associazione culturale studentesca AEGEE-Agrigento, che porterà nella Città dei Templi dal 6 al 20 Agosto 50 studenti universitari da tutta l' Europa, per due settimane di cultura e divertimento per le spiagge e i luoghi più rappresentativi di Agrigento. La Summer University, evento principe di AEGEE e celebre in tutta Europa, ogni anno coinvolge 20.000 studenti dai 18 ai 35 anni da tutto il continente, si propone di promuovere la cittadinanza Europea attiva e la riscoperta del proprio patrimonio culturale e artistico. Già numerose le iniziative e le collaborazioni che vedranno l' associazione attiva nelle prossime settimane. Per i privati o le aziende interessati al progetto è possibile effettuare la richiesta di partership e sponsorizzazione dal sito di AEGEE-Agrigento www.aegee-agrigento.com
 
      Torna in aula il consiglio provinciale 
Si riunirà stasera, martedì 19 giugno, alle ore 18:00, nell'aula Silvia Pellegrino, il Consiglio Provinciale, in prima seduta, con 11 punti all'ordine del giorno. I lavori inizieranno con la lettura ed approvazione dei verbali delle sedute precedenti, un adempimento tecnico che si ripete ogni nuova convocazione del Consiglio. Seguiranno le comunicazioni del Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi e la trattazione di quattro interrogazioni presentate dai Consiglieri Provinciali, alla quale, per regolamento, viene dedicata la prima ora dei lavori del Consiglio
Tre sono quelle presentate dal Consigliere Roberto Gallo e riguardano l'aumento dell'imposta provinciale sulle assicurazioni r. c. auto con richiesta di revoca immediata, la viabilità provinciale zona di Cammarata - S. Stefano Quisquina. L'ultima interrogazione del Cons. Gallo riguarda la Polizia Provinciale. La quarta interrogazione, invece, è stata presentata dal cons. Stefano Girasole, anch'essa sull'aumento della tassa di assicurazione r.c. auto, approvato dalla Giunta Provinciale.
L'ordine del giorno proseguirà con la discussione della relazione del Presidente D'Orsi del primo semestre 2011 e della proposta n. 01 del 20 gennaio 2012 del settore politiche del lavoro riguardante la modifica della deliberazione del Consiglio Provinciale per l'approvazione del nuovo schema dello statuto del Consorzio Universitario della provincia di Agrigento. Le nuove modifiche approvate dall'assemblea dei soci del Cupa si riferiscono alla riduzione del numero dei componenti del consiglio di amministrazione e altre modifiche statutarie. Se il testo non verrà approvato nella stesura originale dovrà essere rinviato all'Assemblea del CUPA. Infine saranno discussi quattro debiti fuori bilancio, a seguito di sentenze, per un importo di circa 38 mila euro.
 
Sicilia24h
 
D'Orsi: alle prossime provinciali sarò il candidato di tutti
Rilassato ma claudicante. I postumi dell'intervento all'ernia si fanno ancora sentire.
Lo andiamo a trovare nella sua casa di Montaperto, croce e delizia per una serie di vicende che ben conosciamo.
Di delizie ce ne sono davvero tante; le croci sono poche ma essenziali; non più di 14 palme, originariamente nane ma che adesso sono cresciutelle. Già, le palme, quelle palme della discordia che hanno costretto il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, suo malgrado, a subire un processo.
Pantaloncini orribili e polo La coste. Zoccoli di puro legno "Pescura" e barba incolta. Succo di pesca, cannuccia e pacca sulla spalla....Inizia la conversazione
Presidente, intanto come sta? Vedo che ancora zoppica...
"Non mi sono ripreso del tutto; anzi pensavo che la convalescenza durasse di meno, ed invece no. Continuo ad avere qualche fastidio.
 
Presidente, come sta la Provincia regionale di Agrigento?
"Come vuole che stia?Gode di ottima salute, ho risanato un bilancio che inizialmente si presentava disastroso e adesso siamo in attivo di 18 milioni di euro. Non è poco! Paradossalmente siamo appesi alla famosa deroga del patto di stabilità grazie alla quale potremo investire questi soldi per la stabilizzazione dei precari, sistemare le strade e continuare il nostro incessante lavoro. Ma ripeto, aspettiamo la deroga per potere operare, altrimenti tutto il sano lavoro di risparmio fin qui effettuato andrà a farsi benedire. Tenga presente, per fare un esempio, che alla Provincia costa di più una strada con delle buche che riparare le stesse. Quando un automobilista si rivolge ad un avvocato le spese aumentano considerevolmente".
Mi dica presidente lo scenario politico attuale?
"A fare da padrone in questo momento storico è la confusione. Si tratta di una confusione che non si percepisce solo a livello locale, ma soprattutto si nota a Roma e a Palermo. Per questi motivi accade spesso in questi ultimi tempi che una alleanza della notte diventa opposizione il giorno dopo. Peggio di così non può andare. In Provincia credo di avere delineato una coalizione che è destinata a rimanere nel tempo, formata da Grande Sud, Pd, Fli, Api ed Mpa. Non disdegniamo anche la presenza di liste civiche ed una rivisitazione dei rapporti con Udc e Pdl".
Presidente, ma è già in campagna elettorale?
"Eccome! Mi ricandido perché credo di avere le credenziali che la popolazione richiede per chi amministra un Ente pubblico. L'avere risanato le casse provinciali non è roba da poco. Oltre al sottoscritto, lo dicono anche la Corte dei Conti ed il Sole 24 ore, che certamente non sono di parte come potrei esserlo io. Le nostre strade provinciali adesso si presentano in maniera più dignitosa dinnanzi agli occhi degli automobilisti. Molte strade sono state sistemate. Abbiamo messo in sicurezza il 75% degli edifici scolastici della provincia. Il prossimo 29 giugno verrà inaugurata la strada Cammarata-Mussomeli; inoltre verrà presentato il progetto di realizzazione della ss.189 con soldi che verranno anticipati dalla Provincia. Credetemi, non è poco. Non voglio andare avanti ma assicuro che di lavoro ne abbiamo fatto tanto e molto altro è già in itinere".
Possono bastare, secondo lei, queste motivazioni appena elencate per riproporsi all'elettorato provinciale?
"No. La mia ricandidatura è dettata anche dal fatto che devo difendere la mia dignità di uomo dello Stato; ho sempre avuto rispetto per la persona e per la sua dignità. Difendere la mia dignità è anche un fatto prettamente familiare e mi sento in dovere di potere dimostrare questo anche nei confronti di mia moglie e dei miei figli. Aspetto anche di essere giudicato dalla popolazione, vero unico interprete di una tornata elettorale. Non nascondo di avere rinunciato a sirene dolcissime che riguardavano candidature romane e posti di prestigio. Non mi piace vincere facile. Io invece mi sento in dovere di avere un appuntamento con gli elettori".
Quali partiti appoggeranno la sua candidatura?
"Intanto il Grande Sud dell'on. Michele Cimino, uomo straordinario che tra l'altro mi è stato sempre vicino nei momenti difficili del mio percorso. Cimino ha sempre creduto nella onestà e rettitudine del mio lavoro".
E l'Mpa di Lombardo e Di Mauro?
"Sono stato sempre leale sia con Lombardo che con Di Mauro; di conseguenza anche con il Movimento. Una mia apparizione con una maglietta a favore del presidente della Regione forse oggi mi sta facendo pagare cari prezzi (il testo della maglietta recitava testualmente: "Se Lombardo è mafioso lo sono pure io..."). Non credo che il Movimento per l'Autonomia possa avere problemi a ricandidarmi.  Se mai ce ne fossero vuol dire che andrò avanti da solo e con chi deciderà di supportarmi. Ma ritengo sia difficile che l'Mpa mi giri le spalle".
Recentemente si è aperta una polemica con la stampa agrigentina...
"Una polemica che poteva essere evitata se non fosse stato stravolto il significato delle mie parole. Non ho mai criticato alcun giornalista né mi sono mai lamentato, soprattutto quando è stato scritto di tutto e di più sulla mia vicenda giudiziaria. L'Ordine dei Giornalisti e l'Assostampa locale si sono sentiti lesi da una mia nota che non era assolutamente polemica, ma che invece voleva indirizzare la vicenda verso altri protagonisti. Non è possibile titolare un articolo con il rinvio a giudizio di alcuni funzionari per poi i contenuti dello stesso essere dedicati solo ed esclusivamente al sottoscritto. Mi è sembrato di assistere ad un secondo processo mediatico. Ho fatto solo notare con garbo e rispetto l'integrità morale dei miei dipendenti. Invece è successo il finimondo. Sarà un avvertimento ad un mio silenzio tombale? Non dovrò respirare? Non dovrò più fiatare?
Credo di essere stato sempre corretto con la categoria dei giornalisti, fermo restando che, come avviene in molti casi, oltre ad esserci professionisti seri che svolgono benissimo il proprio lavoro, ci si imbatte sempre in quella sparuta minoranza poco seria e poco professionale. Ribadisco di non avere nulla contro la categoria, ma ovviamente pretendo lo stesso rispetto".
Concludiamo presidente. Giorno 25 alle ore 15 dovrà sedersi in un'aula del Tribunale di Agrigento...
"Ci sarò. Non vedo l'ora di potere dimostrare che questa vicenda, dopo l'enfasi iniziale, debba seguire un percorso più naturale possibile. Pertanto, a supportare questa tesi, dovrò necessariamente appellarmi ed aggrapparmi ai magistrati che hanno in mano questo caso. La fiducia incondizionata che nutro nei confronti della magistratura mi rende sereno e tranquillo. Senza questa fiducia non avrei retto il peso di tanto chiacchiericcio e tanto parlare".
Ok presidente, concludiamo questa chiacchierata.  Però mi deve promettere una cosa. Riuscirà a buttar via quei pantaloncini orribili e comprarne di più graziosi?
 
Grandangolo
 
Provincia di Agrigento: riflessioni dell'on.le Giovanni Panepinto
Scritto da Redazione Cronaca, Lettere e commenti, Politica martedì, giugno 19th, 2012
Sono ormai un superstite tra i sostenitori dell'accordo con il Movimento per le Autonomie nei territori. In provincia di Agrigento sono stato tra i primi sostenitori, insieme con il senatore Benedetto Adragna, del documento approvato dal congresso provinciale per costruire un rapporto privilegiato con l'Mpa.
Nella riunione del Pd agrigentino di ieri, , convocata per discutere dello sviluppo della nostra provincia, ho chiesto metodologicamente di dare priorità allo stato di sofferenza dei tanti e troppi disoccupati, proponendo di monitorare tutti i finanziamenti di cui beneficiano gli enti pubblici, gli enti territoriali, le imprese private, a valere sul Piano di sviluppo rurale, sui Pisu, sui Pist, sui Distretti produttivi, su altri fondi comunitari nazionali e regionali perché siano subito spesi avviando cantieri e lavoro.  Ho chiesto che il Pd vigili sui fondi destinati all'ammodernamento delle reti idriche e dei sistemi fognari così come ho ribadito che tutto il partito sia coerente con la volontà dei cittadini che hanno votato nel referendum dell'11 e 12 giungo del 2011 per l'acqua pubblica. Il Pd si deve fare carico di alleggerire il peso della Tarsu e della Tia che grava sui cittadini della provincia agrigentina, proponendo soluzioni agli sprechi. Ho chiesto ai dirigenti del mio partito di avanzare proposte per creare subito occupazione, con l'avvio dei cantieri delle tante opere pubbliche e delle imprese private finanziate. Un ruolo ed una funzione primaria può e deve averla l'istituzione Provincia, che vede il Partito democratico in maggioranza con due assessori in giunta: assessori che, è bene ribadirlo, rappresentano il Pd.
Al presidente D'Orsi certamente saranno utili le proposte del nostro partito e l'impegno della nostra classe dirigente, a partire dai parlamentari nazionali e regionali. Un piano con la governance della Provincia per affrontare l'acuirsi della disoccupazione ed aggredire le nuove povertà: ritengo che sia utile all'ente Provincia e soprattutto alla popolazione agrigentina. In un momento di confusione del quadro politico e di smarrimento dei cittadini, sui quali grava pesantemente la crisi economica, è importante elaborare proposte per affrontare l'emergenza e rinvigorire progetti strategici per lo sviluppo di cui ha bisogno la provincia.
On.le Giovanni Panepinto
 
SicaniaNews
Il Presidente D'Orsi replica al coordinatore dei giovani del PD
In una lettera indirizzata al coordinatore provinciale dei giovani del Partito Democratico agrigentino, Salvatore Gaziano, il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, replica alla nota diffusa dai giovani del PD, che chiedono ai propri quadri dirigenti di rivedere l'alleanza politica alla Provincia, dichiarandosi disponibile ad un confronto politico sui temi di maggiore interesse che riguardano la collettività agrigentina.
"Apprendo dagli organi di stampa che i giovani del Partito Democratico - ha scritto D'Orsi - hanno firmato un documento in cui chiedono, agli organismi provinciali del PD, di rivedere l'alleanza politica alla Provincia. Una politica partecipata e costruttiva, che pone al centro il territorio ed i suoi abitanti, deve, a mio giudizio, basarsi su un concreto e proficuo dialogo, e su un confronto diretto e produttivo che custodisca, al suo interno, suggerimenti di crescita e apprezzabili contenuti di interesse sociale , insieme ad una progettualità che coinvolga, il più possibile, i diversi Enti territoriali. Per fare questo - continua - bisogna che i giovani pianifichino un nuovo modo di fare politica che, superando le difficoltà oggettive del momento storico in cui viviamo, si rivolgano alle Istituzioni evitando sterili polemiche ed attacchi mirati.
Invito, per questo motivo, i giovani del Partito Democratico ed il loro coordinatore provinciale Salvatore Gaziano - conclude D'Orsi - a portare sul tavolo della concertazione i temi di maggiore importanza per la collettività agrigentina affinché si possa discutere sul futuro di questa provincia. Questo Ente è disponibile, quando lo riterranno opportuno, ad un serio confronto per addivenire a soluzioni partecipate per la crescita di questo territorio".
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

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