Si concluderà venerdì prossimo nella riserva naturale di Vendicari (Siracusa) la mostra itinerante sui progetti finanziati dal Programma LIFE Natura in Sicilia. Una mostra che riassume i progetti finanziati dall'Ue con complessivi 25 milioni di euro in Sicilia e un rimbalzo di altri 55 milioni di euro di investimenti per i 34 progetti sulla tutela e sulla conservazione dell'ambiente. Habita, flora e, anche indirettamente, specie faunistiche di interesse comunitario sono stati oggetto di attenzione da Associazioni ed Enti pubblici e privati, tra cui la Provincia Regionale di Agrigento, grazie all'impegno del Settore Ambiente e Territorio della Provincia, diretto dall'ing. Bernardo Barone, che sin dal 1999 ha partecipato a quattro progetti LIFE, in tre casi come ente capofila, ottenendo i relativi finanziamenti.
I progetti hanno interessato specie e habitat prioritari come la Tartaruga marina Caretta caretta, il delfino Tursiops e le Macalube di Aragona. La mostra, che nei giorni scorsi ha fatto tappa nel chiostro del Palazzo della Provincia, ospita i pannelli riassuntivi di tutte le azioni comprese nei progetti LIFE della Sicilia, i loro obiettivi e i risultati raggiunti. "Il nostro impegno nella ricerca di finanziamenti europei proseguirà - dice l'Assessore Provinciale all'Ambiente, Francescochristian Schembri - la Provincia ha dato prova di serietà e professionalità nell'adesione e condivisione di queste importanti iniziative di tutela ambientale: possiamo vantare un piccolo primato tra le pubbliche amministrazioni siciliane nell'ottenere il finanziamento per i progetti LIFE, una credibilità che è stata ottenuta grazie all'eccellente lavoro del Settore Ambiente, e che potrebbe portare a importanti novità nei prossimi mesi, nonostante la spietata concorrenza delle altre amministrazioni".
E' stato infatti varato nelle scorse settimane il programma UE LIFE+ 2013-2020: varie ipotesi progettuali si prospettano all'orizzonte, grazie anche all'adesione della Provincia Regionale a TECLA, la società che opera per migliorare la conoscenza delle politiche comunitarie all'interno delle istituzioni locali per potenziarne la capacità di accesso ai finanziamenti europei. "La concorrenza è notevole - dice il Presidente D'Orsi - ma sono convinto che riusciremo anche stavolta ad ottenere il partenariato per progetti che oltre ad agire positivamente sull'ambiente mettono in gioco notevoli risorse da investire sul nostro territorio ".