GIORNALE DI SICILIA
Aula troppo calda, «scoppia» la polemica
Seduta calda del Consiglio provinciale. Non tanto per i temi in discussione ma 'letteralmente" per le elevate temperature che si sono registrate nell'Aula Pellegrino dopo un guasto all'impianto di climatizzazione. A stigmatizzare su questa vicenda, che ha caratterizzato i lavori dell'ultima seduta, sono stati i Consiglieri di opposizione. stato principalmente il Pdl, seguito in pane dal Patto per il territorio, a scagliarsi contro l'Amministrazione e il presidente D 'Orsi. Tema caldo, ovviamente, anche quello della nomina di Piero Marchetta e Alfonso Montana, in aula per la prima volta senza che, hanno evidenziato i consiglieri, l'amministrazione li presentasse ufficialmente al Consiglio. Lazzano, Paci e Picone hanno ricordato come sia stata votata dall'aula una mozione che invitava D'Orsi a diminuire ad Otto il numero degli assessori. «Oltre a questo - scrive in una nota Mario Lazzano - c'è sempre la storia della nomina "fantasma" di Alfonso Montana, che lo stesso assessore ha ridimensionato come "corto circuito mediatico». Dopo un'ora circa, però, a seguito dell'intervento del dirigente del settore, Gucciardo, l'impianto di climatizzazione è stato sistemato. Andando ai temi della seduta, il Consiglio ha approvato quattro debiti fuori bilancio. Il presidente Buscemi ha comunicato la presentazione di alcune interrogazioni che saranno discusse nelle prossime sedute. Il presidente ha annunciato il deposito del Bilancio che verrà discusso in Consiglio per la sua approvazione a partire dal 3 luglio. Successivamente su proposta del vice presidente Carmelo Avarello sono stati prelevati quattro punti relativi a debiti fuori bilancio per un importo complessivo di38 mila euro che il Consiglio ha approvato a maggioranza.
I lavori sono proseguiti con gli interventi del Consigliere Ivan Paci che ha lamentato il fatto che, nonostante, quattro annidi solleciti con il Consiglio, anche questa volta l'amministrazione non ha ritenuto di dovere presentare i nuovi assessori della Giunta. Il capogruppo del Pd, Paci ha chiesto
una censura ufficiale del Consiglio nei confronti del presidente D'Orsi per questa mancanza di riguardo istituzionale. Il consigliere Picone ha ricordato come il presidente D 'Orsi, il quale aveva condiviso con il Consiglio una politica di rigore finanziario, con la nomina di nuovi assessori, ha disatteso la mozione che aveva chiesto una riduzione ad otto del numero dei componenti della Giunta con un notevole risparmio per le casse dell'Ente. Mario Lazzano ha lamentato il fatto che l'amministrazione non abbia informato il Consiglio sulla vertenza Italcementi. L'esponente del Pdl non ha ritenuto giusto che una delegazione di assessori vada a Roma per discutere della situazione dei lavoratori di Porto Empedocle e che il Consiglio non sia stato coinvolto Infine il consigliere del Patto, Matteo Ruvolo ha annunciato la presentazione di emendamenti al bilancio provinciale su precari, scuole e le strade provinciali.
('PAPI')
Respinto il ricorso su Buscemi
Era stato presentato da D'Orsi
Paolo Picone
Non ci sono stati comportamenti amministrativamente scorretti. Con questa motivazione, l'assessorato regionale agli Enti Locali ha archiviato il procedimento nato da un esposto di Eugenio D'Orsi nei confronti del presidente dei Consiglio provinciale.
«Viene meno - commenta in una nota Buscemi - tutto il castello di accuse contenuto nell'esposto, inviato lo scorso 11 ottobre dal presidente D'Orsi, dove venivano evidenziati presunte attività amministrative, ritenute scorrette ravvisando una conseguente lesione delle prerogative dei Consiglieri provinciali». In sostanza l'assessorato ha rigettato le richieste del presidente D'Orsi che aveva evidenziato, a suo dire, comportamenti di particolare gravità per una serie di presunte irregolarità e illegittimità poste in essere nella predisposizione dell'ordine del giorno e nella conduzione dei lavori dell'assise, per l'inserimento e la discussione della proposta di modifica del regolamento per le adunanze e il funzionamento del Consiglio Provinciale.
Rimpasto e deleghe. Mentre il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, assegna le deleghe ai nuovi assessori della sua giunta, gli ultimi nominati la scorsa settimana, non c'è traccia ancora del sostituto dei 'tecnico' Maria Teresa La Marca, che - come lo stesso capo dell'amministrazione ha ribadito in occasione dell'ingresso di Montana e Marchetta - ha ormai concluso il suo mandato. In attesa che il Partito democratico decida quale nome inserire in giunta (si fa sempre più insistente la voce che a prendere parte dell'esecutivo possa essere uno dei consiglieri provinciali in carica, come ad esempio il capogruppo Daniele Cammilleri, il presidente ha dato gli incarichi a Piero Marchetta, a cui ha assegnato la tutela dei consumatori, le politiche del lavoro, l'edilizia e la gestione patrimoniale, e ad Alfonso Montana (Api) al quale ha consegnato le deleghe riguardano i rapporti con gli Enti e la Polizia provinciale. Ecco perché D'Orsi aveva annunciato l'ultimo tassello del rimpasto per venerdì della scorsa settimana, ma a quasi una settimana dall'annuncio, ancora non si vede nulla di concreto.
La riflessione di Panepinto (Pd)A questo punto occorre ripartire. E lo spunto politico arrisa da una "riflessione" del sindaco di Bivona e parlamentare regionale del Pd, Giovanni Panepinto, che chiede a D'Orsi di attivare "Un piano con la governance della Provincia per affrontare l'acuirsi della disoccupazione ed aggredire le nuove povertà Ritengo - spiega Panepinto - che sia utile all'ente Provincia e soprattutto alla popolazione. Nell' ultima riunione del Pd, convocata per discutere dello sviluppo della nostra provincia, ho chiesto metodologicamente di dare priorità allo stato di sofferenza dei tanti e troppi disoccupati, proponendo di monitorare tutti i finanziamenti di cui beneficiano gli enti pubblici, gli enti territoriali. le imprese private, a valere sul Piano di Sviluppo Rurale, sui Pisu, sui Pist, sui Distretti Produttivi, su altri fondi comunitari nazionali e regionali perché siano subito spesi avviando cantieri e lavoro".
ATO. Rispettando il termine dei trenta giorni previsti all'atto di nomina il commissario Taverna ha varato il provvedimento
Approvato il nuovo tariffario idrico
L'acqua costerà di meno agli utenti
Zambuto e D Orsi: «Fina'mente potremo garantire una tariffa più equa per i cittadini»
Carmelo Lazzaro
Il nuovo tariffario idrico è adesso realtà. Missione compiuta. Nominato dal primo giugno con questo preciso obiettivo il commissario regionale ad acta Giuseppe Taverna è riuscito nell'intento dribblato ripetutamente in precedenza dall'assemblea dei sindaci del consorzio dell'ambito territoriale ottimale di Agrigento. Prima del suo insediamento le numerose convocazioni erano andate a vuoto, non si riusciva ad ottenere la maggioranza prevista per procedere all'approvazione, snobbate da una parte dei sindaci avversi alla consegna delle reti idriche e, dunque, contrari all'affidamento del servizio idrico integrato all'ente privato. Rispettando il termine dei trenta giorni previsti all'atto di nomina il commissario dell'ato idrico di Agrigento, Taverna, ha adempiuto al compito demandatogli dal presidente della Regione Lombardo.
Si risolve, quindi, la tanto discussa e osteggiata vicenda della tariffa idrica. Adesso l'acqua ad Agrigento costerà davvero meno? La tariffa sarà più equa? Il sindaco Marco Zambuto ed il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi sono convinti che il provvedimento produrrà effetti positivi sia in termini di costi che di interventi strutturali che finalmente potranno essere avviati.
«Finalmente - sostengono Zambuto e D'Orsi - possiamo avere una tariffa più equa e raggiungiamo l'importante obiettivo di una sicura riduzione del costo complessivo di un servizio essenziale quale è quello idrico e della connessa depurazione. Un risultato che apprezziamo e condividiamo con gli utenti, i cittadini agrigentini, in un momento di particolare difficoltà economica. Pagare meno l'acqua significa anche venire incontro a coloro che possibilmente prima per ristrettezze finanziarie non erano in condizione di pagare regolarmente le bollette proprio perché troppo esose».
«Non si può che apprezzare e plaudire - dice il primo cittadino di Agrigento - la positiva decisione del Presidente della Regione riguardo alla nomina del Commissario ad acta che ha consentito di definire la vicenda della tariffa idrica», (CLAZ)
GLI ATO NON PAGANO: AZIENDE IN CRISI, STIPENDI CHE NON ARRIVANO. CENTINAIA AL SITIN
Raccolta rifiuti, esplode la protesta
Tutti all'Ars: imprese e lavoratori
Filippo Passantino
PALERMO
Una mattinata di protesta davanti a Palazzo dei Normanni. Poi, l'incontro col presidente dell'Ars, Francesco Cascio. Cgil, Cisl, Uil e Confindustria Sicilia ieri di nuovo insieme in piazza, dopo il primo marzo, per chiedere interventi correttivi sulla riforma del settore dei rifiuti. Alcune centinaia di manifestanti sono giunti da varie località dell'Isola. In prima linea, i lavoratori delle imprese che si occupano di raccolta dei rifiuti per conto degli Ato. Alcuni non percepiscono 1 stipendio da 3 o4 mesi. Altri temono il licenziamento. Ma le difficoltà delle amministrazioni e degli Ato a pagare i servizi alle imprese preoccupano sempre più lavoratori e imprenditori.
La legge di riordino del sistema non prevede nessuna modalità per il pagamento dei crediti vantati dalle aziende, quando gli Ato cesseranno la loro funzione. Così, al 30settembre, quando le Sn subentreranno agli Ambiti territoriali,
quei soldi potrebbero non arrivare più. E oltre un migliaio di posti di lavoro potrebbe sparire. I manifestanti hanno chiesto al presidente dell'Ars di inserire nella legge di liquidazione degli Ato misure che garantiscano, nella fase di transizione, il mantenimento dei livelli occupazionali e lo smobilizzo dei crediti vantati dalle imprese.
Cascio si è impegnato ad intervenire presso le commissioni Ambiente e Bilancio per apportare nella riforma le modifiche chieste dagli organizzatori del sit in. Mentre nel palazzo si discuteva, fuori continuava la protesta. Vi hanno partecipato i lavoratori dell'impresa Ecologica, un'azienda che opera per conto degli Ato di Ragusa e Siracusa. Ha in organico 300 dipendenti, che non percepiscono lo stipendio da due mesi. Al loro fianco, i dipendenti della Dusty, che si occupa della raccolta dei rifiuti in 38 comuni della provincia di Messina. Ai suoi 260 lavoratori non paga i compensi da quasi 4 mesi. L'Alto Belice Ambiente, che lavora per conto dell'Ato Palermo 2, invece, non paga i suoi dipendenti da 2 mesi. E vanta crediti per 4 milioni. Problemi analoghi in al- cune ditte della provincia di Agrigento, come l'Icos. L'Agesp, attiva nella provincia di Trapani, invece, finora ha pagato i suoi dipendenti. «Ma non sappiamo fino a quando sia possibile», affermano.
Tra i lavoratori, c'erano i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil. Per Mariella Maggio della Cgil bisogna subito «porre fine al commissariamento e partire con la riforma per rilanciare un sistema che ha prodotto solo debiti», mentre Maurizio Bernava, leader della Cisl, ha sottolineato come «anche stavolta la Regione ha varato una riforma badando solo agli aspetti politici senza curarsi degli aspetti finanziari di questa operazione». li segretario regionale della Uil, Claudio Barone, davanti al pericolo di affossare le aziende che aspettano ancora i crediti da parte degli Ato, sottolinea la necessità di chiedere «all' Ars di assumere un impegno con la Regione affinché garantisca una copertura finanziaria con le banche». «Al Parlamento abbiamo presentato delle proposte che speriamo siano tradotte in norme», spiega il vice presidente di Confindustria Sicilia, Giuseppe Catanzaro. Due, in particolare: sbloccare le somme già approntate nel bilancio della Regione e ottenere il sostegno dell'irfis, (Fi)
LA SICILIA
Stop alle nomine in diversi enti e società decise di recente dal governo della Regione
Giovanni Ciancimino
PALERMO Stop alle nomine di consiglieri di amministrazione e consulenti effettuati dal presidente della Regione, Raffaele Lombardo, alla quasi vigilia della sue dimissioni, annunciate per il 28 luglio e sotto pressione di una mozione di sfiducia in gestazione, che potrebbe essere calendarizzata ancor prima della fatidica data, Come è noto, per legge regionale è stabilito che i dirigenti generali della Regione decadono con la fine della legislatura o del mandato del governatore. Le nomine di altro tipo, effettuate ora potranno restare incarica sul groppone del nuovo presidente della Regione, fino alla loro scadenza.
Ieri, in commissione Affari Istituzionali dell'Ars, è arrivato un pacchetto di nomine per il parere. Negato. Questa la motivazione riferita dal capogruppo del Pid, Rudy Maira, e dal suo vice, Toto Cordaro: «Abbiamo impedito con il nostro voto contrario che la commissione dell'Ars esprimesse il parere sulle recenti nomine effettuate dal presidente Raffaele Lombardo in diversi enti e società regionali. Nei giorni scorsi l'Aula aveva approvato un ordine del giorno che di fatto vieta ogni nomina del presidente e degli assessori, alla luce delle annunciate dimissioni per il prossimo luglio del governatore Raffaele Lombardo».
Ergo, la commissione Affari Istituzionali non ha ritenuto di esprimersi sulle nomine decise dal governo. Motivo per cui, tutti i suoi componenti, anche quelli di maggioranza, non hanno dato parere positivo.
Ma, attenzione, il parere della commissione, sebbene sia obbligatorio, non è vincolante. Per questo motivo il presidente della Regione può non tenerne conto, anche se vincolato ad un ordine del giorno approvato dall'Ars.
Quindi, ove il governatore insistesse, si profilerebbe un conflitto istituzionale tra il governo della Regione e l'Ars, Non a caso, la commissione Affari istituzionali, ieri ha incardinato il ddl cosiddetto "blocca nomine". In materia ne sono stati presentati tre: Pid, Udc e Barbagallo (Pd). Ma la commissione parte da quello del Pid. Largamente condiviso, Si istituisce una sorta di semestre bianco, «al fine di assicurare una corretta e trasparente propaganda elettorale e consentire il buon andamento della pubblica amministrazione ed un risparmio erariale... è fatto divieto assoluto di procedere a nomine inerenti agli enti e gli uffici di cui all'articolo I della legge regionale 10/2000 e le aziende sanitarie».
Il problema è urgente: questo ddl dovrà andare in porto prima delle dimissioni di Lombardo e comunque prima della discussione della mozione di sfiducia. Per ovvi motivi: con la decadenza del presidente della Regione si chiude la legislatura e l'Ars non potrà più legiferare. Con risultato che i nominati da Lombardo resteranno in carica fino alla scadenza del mandato. Insomma, saranno legati le mani al nuovo presidente della Regione. La conferenza dei capigruppo, pertanto, nel calendarizzare i lavori d'Aula, dovrà dare la precedenza al ddl «blocca nomine)) rispetto alla mozione di sfiducia. in ordine di tempo, tra i due documenti, la differenza sarà di qualche ora.
SERVIZIO IDRICO
La struttura tariffaria sarà uguale per tutti in arrivo 100 milioni
La struttura tariffaria elaborata da Girgenti Acque, su incarico dell'ato idrico e dopo un serrato confronto con le organizzazioni dei consumatori ed i sindacati, é stata finalmente approvata ieri mattina dal commissario ad acta nominato dal Dipartimento regionale dei rifiuti e delle acque, Giuseppe Taverna, Il gestore del servizio idrico integrato dunque non dovrà più applicare una tariffa diversa per ciascun comune dove si occupa della distribuzione e della manutenzione del sistema fognante, come è avvenuto fino ad ora, determinando delle disparità tra gli utenti dei diversi paesi della nostra provincia, ma potrà applicare un'unica tariffa com'é giusto che sia.
Ma l'approvazione delle nuove tariffe spiana la strada alla realizzazione delle opere che sono state finanziate recentemente dal Cipe per quanto attiene le reti idriche, soprattutto di Agrigento e dì Sciacca, e la sistemazione del sistema fognante e depurativo della costa agrigentina. Girgenti Acque, infatti, deve integrare il finanziamento del Cipe con la quota del 30 per cento che é stata stabilita in sede di affidamento del servizio. Senza la struttura tariffaria non avrebbe potuto metterci tale quota dato che le banche non avrebbero concesso le anticipazioni necessarie. La tariffa infatti sarà utilizzata come garanzia nei confronti degli istituti di credito per avere i fondi. In mancanza della compartecipazione economica del gestore privato non sarebbero stati disponibili nemmeno i finanziamenti pubblici. Ecco perché l'approvazione delle nuove tariffe assume un'importanza rilevante, dato che si sbloccano in tal modo lavori per quasi cento milioni di euro.
Appresa la notizia, il presidente dell'ato idrico Eugenio D'Orsi ha espresso «soddisfazione per il lavoro svolto dal commissario, anche se sarebbe stato opportuno che a questo adempimento avesse provveduto l'assemblea dei sindaci che in proposito hanno avuto un preciso mandato amministrativo e politico». Per il presidente della Provincia adesso «si apre un percorso foriero di attività e di riscontri positivi sul piano occupazionale» ma ci sarà anche un sensibile risparmio per gli utenti in particolare del capoluogo: ((Si è finalmente corretta - conclude - l'anomalia che negli ultimi anni é stata costituita dalle tariffe idriche di Agrigento che erano tra le più alte d'Italia».
((Tutto sommato è un atto di giustizia - aggiunge l'ad di Girgenti Acque Carmelo Salamone - perché si realizza il vero spirito del servizio idrico integrato voluto dalla legge Galli. Tutti avranno la stessa tariffa, per cui alcuni comuni se ne gioveranno (tra questi Agrigento) altri avranno un piccolo aumento, ma gli utenti della provincia di Agrigento avranno tutti lo stesso trattamento».
«Finalmente - ha aggiunto 11 sindaco di Agrigento Marco Zambuto - possiamo avere una tariffa più equa e sicuramente una riduzione del costo complessivo di un servizio essenziale, quale è quello idrico e della connessa depurazione, che non può che essere apprezzata dai cittadini utenti in un momento di particolare difficoltà economica».
Adesso i vertici di Girgenti Acque avranno degli incontri con i tecnici e gli amministratori dei vari comuni per concordare caso per caso la fase di transizione da una tariffa all'altra (in alcuni casi bisognerà anche attendere la collocazione dei contatori).
SALVRTORE FUCÀ
Spauracchio di Capodanno
Dal 1° gennaio 2013, 2.500 famiglie rischiano di non avere un reddito da lavoro in enti pubblici domani mattina al Comune maxivertice tra tutti i presidenti dei Consigli comunali e provinciali
Il rischio è concreto e interessa, nella sola provincia, quasi 2.500 famiglie. Ammonta a tanto, infatti, il numero dei precari degli enti pubblici nell'Agrigentino.
Dopo tanti anni di promesse di stabilizzazione rischiano di rimanere senza posto di lavoro a partire dal primo gennaio del 2013. Le normative nazionali prevedono infatti la fine dell'anno come termine ultimo per stabilizzare questi soggetti, altrimenti tutti a casa. Un problema che in Sicilia colpisce quasi 20.000 precari. Di questo argomento si discuterà domani mattina nell'aula Sollano del Comune di Agrigento dove si riunirà il coordinamento dei presidenti dei Consigli comunali della provincia. Padrone di casa il presidente dell'assise del capoluogo Aurelio Trupia che, insediatosi da poco, ha dovuto subito affrontare questo problema. «112012 è un anno cruciale per i precari commenta Trupia per questo domani vogliamo approvare uno schema di delibera che ogni Consiglio farà proprio)>. Una situazione molto complessa. Ultimo spiraglio il ddl approvato all'Assemblea Regionale Siciliana. La Regione infatti, dopo l'impugnati- va del Commissario dello Stato, è intervenuta in extremis con la cosiddetta "legge voto" che consentirebbe di prendere tempo fino alla fine del 2014 (posticipando tutto di due anni).
Quella dei precari è comunque una materia dello Stato e non della Regione, quindi l'ultima parola spetta al Parlamento. Ma l'Ars ha approvato il ddl per tentare di obbligare i palazzi romani a esprimersi, come ci conferma il segretario generale della Cgil Funzione Pubblica Alfonso Buscemi: «E questo ci dice l'ennesimo atto che manifesta buona volontà ma la scelta determinante sarà presa a Roma», dove secondo Buscemi «non sembrano propensi ad allargare i vincoli per la stabilizzazione».
Per questo lo stato di agitazione della categoria è già stato proclamato e il 4 luglio i precari siciliani si ritroveranno tutti insieme a manifestare a Palermo:
prevista anche una corposa rappresentanza agrigentina. «I passaggi istituzionali li abbiamo già fatti tutti anche assieme ai sindaci», aggiunge Buscemi che continua: «Registriamo comunque una parvenza di disponibilità per prolungare i contratti per altri due anni». Potrebbe essere quindi questa l'ennesima proroga che Roma concederà alla Sicilia. Tutto verrà posticipato e i problemi rimarrebbero gli stessi: patto di stabilità e vincoli, come quello che fa divieto agli Enti locali, in cui l'incidenza delle spese per il personale sia pari o superiore al 40% delle spese correnti, di procedere all'assunzione di personale "a qualsiasi titolo».
TOTÒ FREQUENTE
Agrigentoflash
Ato Idrico, approvata struttura tariffaria: costi uguali per tutti
Il commissario ad acta Giuseppe Taverna ha approvato la struttura tariffaria che era stata elaborata da Girgenti Acque su incarico dell'Ato Idrico. Il gestore del servizio dunque non applicherà più tariffe diverse per ciascun comune come è avvenuto fino ad ora, determinando delle disparità tra gli utenti dei diversi paesi della provincia, ma potrà applicare un'unica tariffa uguale per tutti. Inoltre l'approvazione della nuova struttura tariffaria di fatto dà il via libera alla realizzazione delle opere che sono state finanziate dal Cipe per quanto riguarda le reti idriche e il completamento del sistema fognario e di depurazione in numerosi comuni della provincia.
Italcementi, anche la provincia a Roma
Proficuo apporto della delegazione della Provincia regionale di Agrigento, all'incontro di quest'oggi al Ministero dello Sviluppo economico di Roma convocato per discutere della vertenza occupazionale dell'Italcementi di Porto Empedocle. Gli assessori provinciali Paolo Ferrara e Piero Giglione hanno infatti rappresentato al Tavolo della discussione, quelle che sono le possibilità di uscita dalla crisi attraverso il salvataggio di decine di posti di lavoro."Abbiamo chiesto ai rappresentanti del Governo presenti all'incontro - spiega l'assessore Ferrara - di risolvere la questione legata ai limiti di spesa del patto di Stabilità per enti virtuosi come la Provincia Regionale di Agrigento che potrebbe usare i tanti milioni di euro risparmiati proprio per vertenze delicate come quelle dell'Italcementi o dei precari".All'incontro odierno, hanno preso parte anche i parlamentari agrigentini Michele Cimino, Benedetto Adragna ed Angelo Capodicasa. "Prendiamo atto di questo primo passo avanti - ha commentato il presidente Eugenio D'Orsi - e speriamo che la prossima riunione, convocata per la prima quindicina del mese di luglio, possa portare oltre che ad un ragionamento interlocutorio, anche a decisioni precise per il futuro dell'Italcementi.
Buscemi: " Regione archivia l'esposto del Presidente D'Orsi"
"Apprendo, con viva soddisfazione, che l'Assessorato Regionale agli Enti Locali ha archiviato il procedimento nato da un esposto del Presidente della Provincia non riscontrando alcuna violazione di legge ne particolari comportamenti, amministrativamente, scorretti, da parte mia, ne dagli uffici della Provincia, accogliendo le deduzioni da me presentate e i chiarimenti inviati dagli Uffici provinciali". Lo scrive in una nota il presidente del consiglio provinciale, Raimondo Buscemi che continua: "Viene meno quindi tutto il castello di accuse contenuto nell'esposto, inviato lo scorso 11 ottobre dal Presidente D'Orsi, dove venivano evidenziati presunte attività amministrative, ritenute scorrette ravvisando una conseguente lesione delle prerogative dei Consiglieri Provinciali. In sostanza- spiega Buscemi- l'Assessorato ha rigettato le richieste del Presidente D'Orsi che aveva evidenziato, a suo dire, comportamenti di particolare gravità per una serie di presunte irregolarità e illegittimità poste in essere nella predisposizione dell'ordine del giorno e nella conduzione dei lavori del Consiglio Provinciale, per l'inserimento e la discussione della proposta di modifica del regolamento per le adunanze e il funzionamento del Consiglio Provinciale. Appare, quindi, chiaro che nei confronti di questa Presidenza che si è voluto creare un clima di scontro istituzionale, al di là delle questioni legate agli aspetti politici, utilizzando di volta in volta argomenti pretestuosi come quelli contenuti nell'esposto, mentre la stessa Amministrazione ha ripetutamente posto in essere tutta una serie di atti che hanno "danneggiato" la funzionalità del Consiglio. Verificheremo, anche in sede di bilancio, se questo atteggiamento continuerà oppure saranno posti in essere comportamenti che riconoscono e salvaguardino l'autonomia e la funzionalità del Consiglio Provinciale.
Ci auguriamo che tutte le vicende di carattere giudiziario che riguardano a vario titolo personaggi dell'Ente possano essere chiarite nelle sedi opportune, come per la vicenda sopra riportata, per il buon nome e la salvaguardia delle Istituzioni Provinciali".
Consiglio provinciale, seduta rinviata a questa sera
Il Consiglio Provinciale di Agrigento ha approvato nella seduta di ieri sera quattro debiti fuori bilancio. Presenti il Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi e 23 consiglieri provinciali su 35. In Consiglio, per la prima volta in Consiglio, presenti anche i neo Assessori Alfonso Montana e Piero Marchetta oltre agli Assessori Angelo Biondi e FrancescoCristian Schembri.
All'inizio dei lavori il Consiglio ha approvato il verbale delle sedute precedenti. Successivamente il Presidente Buscemi ha comunicato la presentazione di alcune interrogazioni che saranno discusse nelle prossime sedute. Il Presidente ha annunciato il deposito del bilancio che verrà discusso in Consiglio per la sua approvazione a partire dal 3 luglio. Successivamente su proposta del Vice Presidente Avarello sono stati prelevati quattro punti relativi a debiti fuori bilancio per un importo complessivo di 38 mila euro che il Consiglio ha approvato a maggioranza.
I lavori sono proseguiti con gli interventi del Consigliere Ivan Paci che ha lamentato il fatto che, nonostante, quattro anni di solleciti con il Consiglio, anche questa volta l'amministrazione non ha ritenuto di dovere presentare i nuovi Assessori della Giunta. Il Consigliere Paci ha chiesto una censura ufficiale del Consiglio nei confronti del Presidente D'Orsi per questa mancanza di riguardo istituzionale.
Il Consigliere Picone ha ricordato come il Presidente D'Orsi, il quale aveva condiviso con il Consiglio una politica di rigore finanziario, con la nomina di nuovi assessori, ha disatteso la mozione del Consiglio Provinciale che aveva chiesto una riduzione ad otto del numero dei componenti della Giunta con un notevole risparmio per le casse dell'Ente. Picone ha anche ricordato le spese per i consulenti nominati dal Presidente D'Orsi. Picone ha poi salutato l'ex Assessore Volpe al quale ha riconosciuto l'impegno in questi mesi.
Anche il Consigliere Lazzano ha stigmatizzato la mancata presentazione dei nuovi Assessori e il fatto che non sia stato salutato l'ex Assessore Volpe. Lazzano ha lamentato il fatto che l'amministrazione non abbia informato il Consiglio sulla vertenza Italcementi. Lazzano non ritiene giusto che una delegazione di Assessori vada a Roma per discutere della situazione dei lavoratori di Porto Empedocle e che il Consiglio Provinciale non sia stato coinvolto nella vicenda per dare maggiore forza ai lavoratori. Sulle questioni sollevate da Paci sono intervenuti anche il Consigliere Ruvolo il quale ha ricordato come in Consiglio arrivino poche proposte da parte dell'amministrazione attiva, la quale ha visto l'avvicendamento di almeno 25 assessori. Ruvolo ha annunciato la presentazione di emendamenti al bilancio provinciale su precari, scuole e le strade provinciali. L'assessore Biondi ha ricordato come sarebbe stato opportuno presentare i nuovi Assessori ma che questi saranno presentati dal Presidente D'Orsi alla prima seduta utile. Biondi ha comunque rassicurato i Consiglio sulla legittimazione dei neo Assessori a svolgere il proprio mandato. Biondi anche ha ricordato che questa Amministrazione ha operato tagli su tutte le spese ad iniziare con quelle del Presidente per le proprie spese di rappresentanza.
Discussa la interrogazione del Consigliere Roberto Gallo sull'aumento dell'imposta provinciale sulle assicurazioni R. C. auto con richiesta di revoca immediata al quale ha risposto il neo Assessore Marchetta il quale ha ricordato i minori trasferimenti per le Province e quindi la scelta è stata fatta per raggiungere il pareggio di Bilancio. Gallo in risposta ha espresso serie perplessità sulla legittimità dell'impiego di queste maggiori entrate.
Trattate anche le interrogazioni del Consigliere Gallo sulla viabilità provinciale della zona di Cammarata - S. Stefano Quisquina a cui ha riposto l'Ass. Biondi e quella sulla Polizia Provinciale a cui ha risposto l'Assessore Montana.
Dopo la discussione sulle interrogazioni per mancanza del numero legale, presenti solo 14 consiglieri, il Consiglio è stato aggiornato di un'ora. Alla chiamata erano presenti soltanto Buscemi, Gallo, Montaperto e Spoto e quindi i lavori sono stati rinviati di 24 ore.
L'ordine del giorno di stasera proseguirà con la discussione della relazione del Presidente D'Orsi del primo semestre 2011 e della proposta n. 01 del 20 gennaio scorso del settore politiche del lavoro riguardante la modifica della deliberazione del Consiglio Provinciale per l'approvazione del nuovo schema dello statuto del Consorzio Universitario della provincia di Agrigento.
Stasera in Consiglio Provinciale interrogazioni, Cupa e relazione semestrale del Presidente D'Orsi.
Si riunirà stasera, alle 18:00, nell'aula Silvia Pellegrino, il Consiglio Provinciale, in prima seduta, con 11 punti all'ordine del giorno. I lavori inizieranno con la lettura ed approvazione dei verbali delle sedute precedenti, un adempimento tecnico che si ripete ogni nuova convocazione del Consiglio. Seguiranno le comunicazioni del Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi e la trattazione di quattro interrogazioni presentate dai Consiglieri Provinciali, alla quale, per regolamento, viene dedicata la prima ora dei lavori del Consiglio Tre sono quelle presentate dal Consigliere Roberto Gallo e riguardano l'aumento dell'imposta provinciale sulle assicurazioni r. c. auto con richiesta di revoca immediata, la viabilità provinciale zona di Cammarata - S. Stefano Quisquina. L'ultima interrogazione del Cons. Gallo riguarda la Polizia Provinciale. La quarta interrogazione, invece, è stata presentata dal cons. Stefano Girasole, anch'essa sull'aumento della tassa di assicurazione r.c. auto, approvato dalla Giunta Provinciale.
L'ordine del giorno proseguirà con la discussione della relazione del Presidente D'Orsi del primo semestre 2011 e della proposta n. 01 del 20 gennaio 2012 del settore politiche del lavoro riguardante la modifica della deliberazione del Consiglio Provinciale per l'approvazione del nuovo schema dello statuto del Consorzio Universitario della provincia di Agrigento. Le nuove modifiche approvate dall'assemblea dei soci del Cupa si riferiscono alla riduzione del numero dei componenti del consiglio di amministrazione e altre modifiche statutarie. Se il testo non verrà approvato nella stesura originale dovrà essere rinviato all'Assemblea del CUPA. Infine saranno discussi quattro debiti fuori bilancio, a seguito di sentenze, per un importo di circa 38 mila euro.
Agrigentonotizie
Buscemi: " L'Assessorato regionale agli Enti locali archivia l'esposto di D'Orsi"
"Viene meno quindi - spiega Buscemi - tutto il castello di accuse contenuto nell'esposto, inviato lo scorso 11 ottobre dal presidente D'Orsi, dove venivano evidenziati presunte attività amministrative, ritenute scorrette"
di Redazione
Lo scontro tra il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e quello del Consiglio provinciale Raimondo Buscemi lungi dall'essere solo di natura politica, lo si scopre oggi, è stato anche a colpi di esposti.
E' lo stesso Buscemi a comunicare, oggi, che l'Assessorato regionale agli Enti locali ha archiviato un procedimento a suo carico nato da un esposto del presidente della Provincia in quanto non sarebbero state riscontrate violazioni di legge nè particolari comportamenti, amministrativamente scorretti, da parte del presidente.
"Viene meno quindi - spiega Buscemi - tutto il castello di accuse contenuto nell'esposto, inviato lo scorso 11 ottobre dal presidente D'Orsi, dove venivano evidenziati presunte attività amministrative, ritenute scorrette ravvisando una conseguente lesione delle prerogative dei consiglieri provinciali. Appare, quindi, chiaro che nei confronti di questa Presidenza si è voluto creare un clima di scontro istituzionale, al di là delle questioni legate agli aspetti politici, utilizzando di volta in volta argomenti pretestuosi come quelli contenuti nell'esposto, mentre la stessa Amministrazione ha ripetutamente posto in essere tutta una serie di atti che hanno 'danneggiato' la funzionalità del Consiglio. Verificheremo, anche in sede di bilancio, se questo atteggiamento continuerà oppure saranno posti in essere comportamenti che riconoscono e salvaguardino l'autonomia e la funzionalità del Consiglio provinciale".
Infine Buscemi chiude con una stilettata: "Ci auguriamo che tutte le vicende di carattere giudiziario che riguardano a vario titolo personaggi dell'Ente possano essere chiarite nelle sedi opportune, come per la vicenda sopra riportata, per il buon nome e la salvaguardia delle Istituzioni provinciali".
Ato idrico: approvato il nuovo tariffario, la soddisfazione di Zambuto e D'Orsi
Ad approvarlo il commissario ad "acta" nominato dal presidente della Regione in sostituzione dell'assemblea dei sindaci dello stesso Consorzio
di Redazione
Il sindaco di Agrigento Marco Zambuto ed il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi esprimono il loro compiacimento per la tempestiva approvazione del nuovo regime tariffario del servizio idrico da parte del commissario regionale Giuseppe Taverna.
Come gli agrigentini ricorderanno, il presidente della Regione ha nominato appena venti giorni fa il commissario "ad acta" del Consorzio di ambito territoriale ottimale di Agrigento, in sostituzione dell'assemblea dei sindaci dello stesso Consorzio, che da tempo e ripetutamente non riusciva a raggiungere la prevista maggioranza per procedere all'approvazione del nuovo regime tariffario del servizio idrico integrato, paralizzando in tal modo l'attività stessa dell'ente e creando incertezze e disagi tra la popolazione amministrata.
"Non si può che apprezzare e plaudire - dice il primo cittadino di Agrigento - la positiva decisione del Presidente della Regione riguardo alla nomina del Commissario ad acta che ha consentito di definire la vicenda della tariffa idrica. Finalmente possiamo avere una tariffa più equa e sicuramente una riduzione del costo complessivo di un servizio essenziale, quale è quello idrico e della connessa depurazione, che non può che essere apprezzata dai cittadini utenti in un momento di particolare difficoltà economica".
Infoagrigento
Provincia: si conclude il progetto Life natura
Si concluderà venerdì prossimo nella riserva naturale di Vendicari (Siracusa) la mostra itinerante sui progetti finanziati dal Programma LIFE Natura in Sicilia. Una mostra che riassume i progetti finanziati dall'Ue con complessivi 25 milioni di euro in Sicilia e un rimbalzo di altri 55 milioni di euro di investimenti per i 34 progetti sulla tutela e sulla conservazione dell'ambiente. Habita, flora e, anche indirettamente, specie faunistiche di interesse comunitario sono stati oggetto di attenzione da Associazioni ed Enti pubblici e privati, tra cui la Provincia Regionale di Agrigento, grazie all'impegno del Settore Ambiente e Territorio della Provincia, diretto dall'ing. Bernardo Barone, che sin dal 1999 ha partecipato a quattro progetti LIFE, in tre casi come ente capofila, ottenendo i relativi finanziamenti.
I progetti hanno interessato specie e habitat prioritari come la Tartaruga marina Caretta caretta, il delfino Tursiops e le Macalube di Aragona. La mostra, che nei giorni scorsi ha fatto tappa nel chiostro del Palazzo della Provincia, ospita i pannelli riassuntivi di tutte le azioni comprese nei progetti LIFE della Sicilia, i loro obiettivi e i risultati raggiunti. "Il nostro impegno nella ricerca di finanziamenti europei proseguirà - dice l'Assessore Provinciale all'Ambiente, Francescochristian Schembri - la Provincia ha dato prova di serietà e professionalità nell'adesione e condivisione di queste importanti iniziative di tutela ambientale: possiamo vantare un piccolo primato tra le pubbliche amministrazioni siciliane nell'ottenere il finanziamento per i progetti LIFE, una credibilità che è stata ottenuta grazie all'eccellente lavoro del Settore Ambiente, e che potrebbe portare a importanti novità nei prossimi mesi, nonostante la spietata concorrenza delle altre amministrazioni".
E' stato infatti varato nelle scorse settimane il programma UE LIFE+ 2013-2020: varie ipotesi progettuali si prospettano all'orizzonte, grazie anche all'adesione della Provincia Regionale a TECLA, la società che opera per migliorare la conoscenza delle politiche comunitarie all'interno delle istituzioni locali per potenziarne la capacità di accesso ai finanziamenti europei. "La concorrenza è notevole - dice il Presidente D'Orsi - ma sono convinto che riusciremo anche stavolta ad ottenere il partenariato per progetti che oltre ad agire positivamente sull'ambiente mettono in gioco notevoli risorse da investire sul nostro territorio ".
Consiglio provinciale: la cronaca dei lavori
Il Consiglio Provinciale di Agrigento ha approvato nella seduta di ieri sera quattro debiti fuori bilancio. Presenti il Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi e 23 consiglieri provinciali su 35. In Consiglio, per la prima volta in Consiglio, presenti anche i neo Assessori Alfonso Montana e Piero Marchetta oltre agli Assessori Angelo Biondi e FrancescoCristian Schembri.
All'inizio dei lavori il Consiglio ha approvato il verbale delle sedute precedenti. Successivamente il Presidente Buscemi ha comunicato la presentazione di alcune interrogazioni che saranno discusse nelle prossime sedute. Il Presidente ha annunciato il deposito del bilancio che verrà discusso in Consiglio per la sua approvazione a partire dal 3 luglio.
Successivamente su proposta del Vice Presidente Avarello sono stati prelevati quattro punti relativi a debiti fuori bilancio per un importo complessivo di 38 mila euro che il Consiglio ha approvato a maggioranza.
I lavori sono proseguiti con gli interventi del Consigliere Ivan Paci che ha lamentato il fatto che, nonostante, quattro anni di solleciti con il Consiglio, anche questa volta l'amministrazione non ha ritenuto di dovere presentare i nuovi Assessori della Giunta. Il Consigliere Paci ha chiesto una censura ufficiale del Consiglio nei confronti del Presidente D'Orsi per questa mancanza di riguardo istituzionale.
Il Consigliere Picone ha ricordato come il Presidente D'Orsi, il quale aveva condiviso con il Consiglio una politica di rigore finanziario, con la nomina di nuovi assessori, ha disatteso la mozione del Consiglio Provinciale che aveva chiesto una riduzione ad otto del numero dei componenti della Giunta con un notevole risparmio per le casse dell'Ente. Picone ha anche ricordato le spese per i consulenti nominati dal Presidente D'Orsi. Picone ha poi salutato l'ex Assessore Volpe al quale ha riconosciuto l'impegno in questi mesi.
Anche il Consigliere Lazzano ha stigmatizzato la mancata presentazione dei nuovi Assessori e il fatto che non sia stato salutato l'ex Assessore Volpe. Lazzano ha lamentato il fatto che l'amministrazione non abbia informato il Consiglio sulla vertenza Italcementi. Lazzano non ritiene giusto che una delegazione di Assessori vada a Roma per discutere della situazione dei lavoratori di Porto Empedocle e che il Consiglio Provinciale non sia stato coinvolto nella vicenda per dare maggiore forza ai lavoratori.
Sulle questioni sollevate da Paci sono intervenuti anche il Consigliere Ruvolo il quale ha ricordato come in Consiglio arrivino poche proposte da parte dell'amministrazione attiva, la quale ha visto l'avvicendamento di almeno 25 assessori. Ruvolo ha annunciato la presentazione di emendamenti al bilancio provinciale su precari, scuole e le strade provinciali.
L'assessore Biondi ha ricordato come sarebbe stato opportuno presentare i nuovi Assessori ma che questi saranno presentati dal Presidente D'Orsi alla prima seduta utile. Biondi ha comunque rassicurato i Consiglio sulla legittimazione dei neo Assessori a svolgere il proprio mandato. Biondi anche ha ricordato che questa Amministrazione ha operato tagli su tutte le spese ad iniziare con quelle del Presidente per le proprie spese di rappresentanza.
Discussa la interrogazione del Consigliere Roberto Gallo sull'aumento dell'imposta provinciale sulle assicurazioni R. C. auto con richiesta di revoca immediata al quale ha risposto il neo Assessore Marchetta il quale ha ricordato i minori trasferimenti per le Province e quindi la scelta è stata fatta per raggiungere il pareggio di Bilancio. Gallo in risposta ha espresso serie perplessità sulla legittimità dell'impiego di queste maggiori entrate.
Trattate anche le interrogazioni del Consigliere Gallo sulla viabilità provinciale della zona di Cammarata - S. Stefano Quisquina a cui ha riposto l'Ass. Biondi e quella sulla Polizia Provinciale a cui ha risposto l'Assessore Montana.
Dopo la discussione sulle interrogazioni per mancanza del numero legale, presenti solo 14 consiglieri, il Consiglio è stato aggiornato di un'ora. Alla chiamata erano presenti soltanto Buscemi, Gallo, Montaperto e Spoto e quindi i lavori sono stati rinviati di 24 ore.
L'ordine del giorno di stasera proseguirà con la discussione della relazione del Presidente D'Orsi del primo semestre 2011 e della proposta n. 01 del 20 gennaio scorso del settore politiche del lavoro riguardante la modifica della deliberazione del Consiglio Provinciale per l'approvazione del nuovo schema dello statuto del Consorzio Universitario della provincia di Agrigento.
Sicilia24h
Ato idrico, approvato il nuovo tariffario. Soddisfatti Zambuto e D'Orsi
Il sindaco di Agrigento Marco Zambuto ed il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi esprimono - in una nota - il loro compiacimento per la tempestiva approvazione del nuovo regime tariffario del servizio idrico da parte del Commissario regionale Giuseppe Taverna. Come gli agrigentini ricorderanno, il Presidente della Regione ha nominato appena venti giorni fa il Commissario "ad acta" del Consorzio di ambito territoriale ottimale di Agrigento, in sostituzione dell'assemblea dei sindaci dello stesso Consorzio, che da tempo e ripetutamente non riusciva a raggiungere la prevista maggioranza per procedere all'approvazione del nuovo regime tariffario del servizio idrico integrato, paralizzando in tal modo l'attività stessa dell'ente e creando incertezze e disagi tra la popolazione amministrata.
"Non si può che apprezzare e plaudire - dice il primo cittadino di Agrigento - la positiva decisione del Presidente della Regione riguardo alla nomina del Commissario ad acta che ha consentito di definire la vicenda della tariffa idrica. Finalmente possiamo avere una tariffa più equa e sicuramente una riduzione del costo complessivo di un servizio essenziale, quale è quello idrico e della connessa depurazione, che non può che essere apprezzata dai cittadini utenti in un momento di particolare difficoltà economica".
Italcementi, delegazione della Provincia di Agrigento a Roma
Proficuo apporto della delegazione della Provincia regionale di Agrigento, all'incontro di quest'oggi al Ministero dello Sviluppo economico di Roma convocato per discutere della vertenza occupazionale dell'Italcementi di Porto Empedocle. Gli assessori provinciali Paolo Ferrara e Piero Giglione hanno infatti rappresentato al Tavolo della discussione, quelle che sono le possibilità di uscita dalla crisi attraverso il salvataggio di decine di posti di lavoro.
"Abbiamo chiesto ai rappresentanti del Governo presenti all'incontro - spiega l'assessore Ferrara - di risolvere la questione legata ai limiti di spesa del patto di Stabilità per enti virtuosi come la Provincia Regionale di Agrigento che potrebbe usare i tanti milioni di euro risparmiati proprio per vertenze delicate come quelle dell'Italcementi o dei precari".
All'incontro odierno, hanno preso parte anche i parlamentari agrigentini Michele Cimino, Benedetto Adragna ed Angelo Capodicasa.
"Prendiamo atto di questo primo passo avanti - ha commentato il presidente Eugenio D'Orsi - e speriamo che la prossima riunione, convocata per la prima quindicina del mese di luglio, possa portare oltre che ad un ragionamento interlocutorio, anche a decisioni precise per il futuro dell'Italcementi".
Scontro istituzionale alla Provincia, Buscemi: archiviato l'esposto del Presidente D'Orsi
"Apprendo, con viva soddisfazione, che l'Assessorato Regionale agli Enti Locali ha archiviato il procedimento nato da un esposto del Presidente della Provincia non riscontrando alcuna violazione di legge ne particolari comportamenti, amministrativamente, scorretti, da parte mia, ne dagli uffici della Provincia, accogliendo le deduzioni da me presentate e i chiarimenti inviati dagli Uffici provinciali.
Viene meno quindi tutto il castello di accuse contenuto nell'esposto, inviato lo scorso 11 ottobre dal Presidente D'Orsi, dove venivano evidenziati presunte attività amministrative, ritenute scorrette ravvisando una conseguente lesione delle prerogative dei Consiglieri Provinciali". Lo afferma in una nota il presidente del Consiglio Provinciale di Agrigento, Raimondo Buscemi.
"In sostanza - spiega Buscemi - l'Assessorato ha rigettato le richieste del Presidente D'Orsi che aveva evidenziato, a suo dire, comportamenti di particolare gravità per una serie di presunte irregolarità e illegittimità poste in essere nella predisposizione dell'ordine del giorno e nella conduzione dei lavori del Consiglio Provinciale, per l'inserimento e la discussione della proposta di modifica del regolamento per le adunanze e il funzionamento del Consiglio Provinciale.
Appare, quindi, chiaro che nei confronti di questa Presidenza che si è voluto creare un clima di scontro istituzionale, al di là delle questioni legate agli aspetti politici, utilizzando di volta in volta argomenti pretestuosi come quelli contenuti nell'esposto, mentre la stessa Amministrazione ha ripetutamente posto in essere tutta una serie di atti che hanno "danneggiato" la funzionalità del Consiglio. Verificheremo, anche in sede di bilancio, se questo atteggiamento continuerà oppure saranno posti in essere comportamenti che riconoscono e salvaguardino l'autonomia e la funzionalità del Consiglio Provinciale.
Ci auguriamo che tutte le vicende di carattere giudiziario che riguardano a vario titolo personaggi dell'Ente possano essere chiarite nelle sedi opportune, come per la vicenda sopra riportata, per il buon nome e la salvaguardia delle Istituzioni Provinciali".
Programma LIFE Natura, la Provincia di Agrigento "espone" le sue esperienze a Vendicari
Si concluderà venerdì prossimo nella riserva naturale di Vendicari (Siracusa) la mostra itinerante sui progetti finanziati dal Programma LIFE Natura in Sicilia. Una mostra che riassume i progetti finanziati dall'Ue con complessivi 25 milioni di euro in Sicilia e un rimbalzo di altri 55 milioni di euro di investimenti per i 34 progetti sulla tutela e sulla conservazione dell'ambiente. Habita, flora e, anche indirettamente, specie faunistiche di interesse comunitario sono stati oggetto di attenzione da Associazioni ed Enti pubblici e privati, tra cui la Provincia Regionale di Agrigento, grazie all'impegno del Settore Ambiente e Territorio della Provincia, diretto dall'ing. Bernardo Barone, che sin dal 1999 ha partecipato a quattro progetti LIFE, in tre casi come ente capofila, ottenendo i relativi finanziamenti.
I progetti hanno interessato specie e habitat prioritari come la Tartaruga marina Caretta caretta, il delfino Tursiops e le Macalube di Aragona. La mostra, che nei giorni scorsi ha fatto tappa nel chiostro del Palazzo della Provincia, ospita i pannelli riassuntivi di tutte le azioni comprese nei progetti LIFE della Sicilia, i loro obiettivi e i risultati raggiunti. "Il nostro impegno nella ricerca di finanziamenti europei proseguirà - dice l'Assessore Provinciale all'Ambiente, Francescochristian Schembri - la Provincia ha dato prova di serietà e professionalità nell'adesione e condivisione di queste importanti iniziative di tutela ambientale: possiamo vantare un piccolo primato tra le pubbliche amministrazioni siciliane nell'ottenere il finanziamento per i progetti LIFE, una credibilità che è stata ottenuta grazie all'eccellente lavoro del Settore Ambiente, e che potrebbe portare a importanti novità nei prossimi mesi, nonostante la spietata concorrenza delle altre amministrazioni".
E' stato infatti varato nelle scorse settimane il programma UE LIFE+ 2013-2020: varie ipotesi progettuali si prospettano all'orizzonte, grazie anche all'adesione della Provincia Regionale a TECLA, la società che opera per migliorare la conoscenza delle politiche comunitarie all'interno delle istituzioni locali per potenziarne la capacità di accesso ai finanziamenti europei. "La concorrenza è notevole - dice il Presidente D'Orsi - ma sono convinto che riusciremo anche stavolta ad ottenere il partenariato per progetti che oltre ad agire positivamente sull'ambiente mettono in gioco notevoli risorse da investire sul nostro territorio ".
Perla città
Accolte le controdeduzioni del Presidente Buscemi ed archiviato l'esposto del Presidente D'Orsi
di Redazione
"Apprendo, con viva soddisfazione, che l'Assessorato Regionale agli Enti Locali ha archiviato il procedimento nato da un esposto del Presidente della Provincia non riscontrando alcuna violazione di legge ne particolari comportamenti, amministrativamente, scorretti, da parte mia, ne dagli uffici della Provincia, accogliendo le deduzioni da me presentate e i chiarimenti inviati dagli Uffici provinciali. Viene meno quindi tutto il castello di accuse contenuto nell'esposto, inviato lo scorso 11 ottobre dal Presidente D'Orsi, dove venivano evidenziati presunte attività amministrative, ritenute scorrette ravvisando una conseguente lesione delle prerogative dei Consiglieri Provinciali". Lo ha dichiarato il presidente del consiglio provinciale di Agrigento, Raimondo Buscemi.
"In sostanza l'Assessorato - spiega Buscemi - ha rigettato le richieste del Presidente D'Orsi che aveva evidenziato, a suo dire, comportamenti di particolare gravità per una serie di presunte irregolarità e illegittimità poste in essere nella predisposizione dell'ordine del giorno e nella conduzione dei lavori del Consiglio Provinciale, per l'inserimento e la discussione della proposta di modifica del regolamento per le adunanze e il funzionamento del Consiglio Provinciale. Appare, quindi, chiaro che nei confronti di questa Presidenza che si è voluto creare un clima di scontro istituzionale, al di là delle questioni legate agli aspetti politici, utilizzando di volta in volta argomenti pretestuosi come quelli contenuti nell'esposto, mentre la stessa Amministrazione ha ripetutamente posto in essere tutta una serie di atti che hanno "danneggiato" la funzionalità del Consiglio".
"Verificheremo, anche in sede di bilancio, se questo atteggiamento - conclude il presidente Buscemi - continuerà oppure saranno posti in essere comportamenti che riconoscono e salvaguardino l'autonomia e la funzionalità del Consiglio Provinciale. Ci auguriamo che tutte le vicende di carattere giudiziario che riguardano a vario titolo personaggi dell'Ente possano essere chiarite nelle sedi opportune, come per la vicenda sopra riportata, per il buon nome e la salvaguardia delle Istituzioni Provinciali".
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Provincia di Agrigento, il Commissario regionale "ad acta" dell'Ato idrico approva il nuovo tariffario
Scritto da Redazione
Il Commissario regionale "ad acta" dell'Ato idrico di Agrigento, Giuseppe Taverna, ha approvato il nuovo tariffario. Soddisfazione, esprime il Sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, e il Presidente della Provincia , Eugenio D'Orsi, per costi e tariffe più eque. Come si ricorderà il Presidente della Regione ha nominato appena venti giorni fa il Commissario "ad acta" del Consorzio di ambito territoriale ottimale di Agrigento, in sostituzione dell'assemblea dei sindaci dello stesso Consorzio, che da tempo e ripetutamente non riusciva a raggiungere la prevista maggioranza per procedere all'approvazione del nuovo regime tariffario del servizio idrico integrato, paralizzando in tal modo l'attività stessa dell'ente e creando incertezze e disagi tra la popolazione amministrata. "Non si può che apprezzare e plaudire - dice il primo cittadino di Agrigento - la positiva decisione del Presidente della Regione riguardo alla nomina del Commissario ad acta che ha consentito di definire la vicenda della tariffa idrica. Finalmente possiamo avere una tariffa più equa e sicuramente una riduzione del costo complessivo di un servizio essenziale, quale è quello idrico e della connessa depurazione, che non può che essere apprezzata dai cittadini utenti in un momento di particolare difficoltà economica".
Sicanianews
Il resoconto del Consiglio Provinciale di martedì sera
Il Consiglio Provinciale di Agrigento ha approvato nella seduta di ieri sera quattro debiti fuori bilancio. Presenti il Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi e 23 consiglieri provinciali su 35. In Consiglio, per la prima volta in Consiglio, presenti anche i neo Assessori Alfonso Montana e Piero Marchetta oltre agli Assessori Angelo Biondi e FrancescoCristian Schembri.
All'inizio dei lavori il Consiglio ha approvato il verbale delle sedute precedenti. Successivamente il Presidente Buscemi ha comunicato la presentazione di alcune interrogazioni che saranno discusse nelle prossime sedute. Il Presidente ha annunciato il deposito del bilancio che verrà discusso in Consiglio per la sua approvazione a partire dal 3 luglio.
Successivamente su proposta del Vice Presidente Avarello sono stati prelevati quattro punti relativi a debiti fuori bilancio per un importo complessivo di 38 mila euro che il Consiglio ha approvato a maggioranza.
I lavori sono proseguiti con gli interventi del Consigliere Ivan Paci che ha lamentato il fatto che, nonostante, quattro anni di solleciti con il Consiglio, anche questa volta l'amministrazione non ha ritenuto di dovere presentare i nuovi Assessori della Giunta. Il Consigliere Paci ha chiesto una censura ufficiale del Consiglio nei confronti del Presidente D'Orsi per questa mancanza di riguardo istituzionale.
Il Consigliere Picone ha ricordato come il Presidente D'Orsi, il quale aveva condiviso con il Consiglio una politica di rigore finanziario, con la nomina di nuovi assessori, ha disatteso la mozione del Consiglio Provinciale che aveva chiesto una riduzione ad otto del numero dei componenti della Giunta con un notevole risparmio per le casse dell'Ente. Picone ha anche ricordato le spese per i consulenti nominati dal Presidente D'Orsi. Picone ha poi salutato l'ex Assessore Volpe al quale ha riconosciuto l'impegno in questi mesi.
Anche il Consigliere Lazzano ha stigmatizzato la mancata presentazione dei nuovi Assessori e il fatto che non sia stato salutato l'ex Assessore Volpe. Lazzano ha lamentato il fatto che l'amministrazione non abbia informato il Consiglio sulla vertenza Italcementi. Lazzano non ritiene giusto che una delegazione di Assessori vada a Roma per discutere della situazione dei lavoratori di Porto Empedocle e che il Consiglio Provinciale non sia stato coinvolto nella vicenda per dare maggiore forza ai lavoratori.
Sulle questioni sollevate da Paci sono intervenuti anche il Consigliere Ruvolo il quale ha ricordato come in Consiglio arrivino poche proposte da parte dell'amministrazione attiva, la quale ha visto l'avvicendamento di almeno 25 assessori. Ruvolo ha annunciato la presentazione di emendamenti al bilancio provinciale su precari, scuole e le strade provinciali.
L'assessore Biondi ha ricordato come sarebbe stato opportuno presentare i nuovi Assessori ma che questi saranno presentati dal Presidente D'Orsi alla prima seduta utile. Biondi ha comunque rassicurato i Consiglio sulla legittimazione dei neo Assessori a svolgere il proprio mandato. Biondi anche ha ricordato che questa Amministrazione ha operato tagli su tutte le spese ad iniziare con quelle del Presidente per le proprie spese di rappresentanza.
Discussa la interrogazione del Consigliere Roberto Gallo sull'aumento dell'imposta provinciale sulle assicurazioni R. C. auto con richiesta di revoca immediata al quale ha risposto il neo Assessore Marchetta il quale ha ricordato i minori trasferimenti per le Province e quindi la scelta è stata fatta per raggiungere il pareggio di Bilancio. Gallo in risposta ha espresso serie perplessità sulla legittimità dell'impiego di queste maggiori entrate.
Trattate anche le interrogazioni del Consigliere Gallo sulla viabilità provinciale della zona di Cammarata - S. Stefano Quisquina a cui ha riposto l'Ass. Biondi e quella sulla Polizia Provinciale a cui ha risposto l'Assessore Montana.
Dopo la discussione sulle interrogazioni per mancanza del numero legale, presenti solo 14 consiglieri, il Consiglio è stato aggiornato di un'ora. Alla chiamata erano presenti soltanto Buscemi, Gallo, Montaperto e Spoto e quindi i lavori sono stati rinviati di 24 ore.
L'ordine del giorno di stasera proseguirà con la discussione della relazione del Presidente D'Orsi del primo semestre 2011 e della proposta n. 01 del 20 gennaio scorso del settore politiche del lavoro riguardante la modifica della deliberazione del Consiglio Provinciale per l'approvazione del nuovo schema dello statuto del Consorzio Universitario della provincia di Agrigento.