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Rassegna stampa del 30 giugno 2012- 1/2 luglio 2012

 30 giugno  (sabato)
 

LA SICILIA
 

L'aula «Gigila» ok
Provincia Regionale. Entro due settimane ultimato il restauro
L'aula consiliare "Luigi Giglia" della Provincia regionale dovrebbe tornare ad essere disponibile ormai nel giro di un paio di settimane. I lavori di restauro e di consolidamento sono infatti allo stadio finale: si tratta di realizzare piccole rifiniture e la prossima settimana le due imprese che hanno curato la realizzazione dell'opera smonteranno il cantiere ed andranno via.
Si tratta di ditte specializzate che si sono occupate una del restauro degli arredi e del parquet e l'altra del consolidamento del solaio, delle pareti e del dipinto collocato nel soffitto.
Si é trattato di lavori particolarmente delicati nel corso dei quali é stato necessario coordinare l'intervento delle due imprese che non sempre hanno potuto lavorare contemporaneamente, per cui ora l'una ora l'altra hanno dovuto fermarsi per consentire la prosecuzione dei lavori che si sono svolti sotto la direzione dell'arch. Tommaso Avola che ne é stato anche il progettista insieme al geometra Giuseppe Agnello che ha seguito le opere in cantiere.
Adesso sono in corso di realizzazione, dicevamo, piccole rifiniture, poi la sala consiliare la prossima settimana verrà riconsegnata ai tecnici della Provincia i quali, con proprio personale, provvederanno a rimontare l'impianto di amplificazione che era stato rimosso proprio per consentire l'effettuazione dei lavori in questione, che sono costati all'ente in totale poco meno di 200 mila euro.
Motivi economici, a quanto sembra, hanno impedito l'acquisto di un sistema di amplificazione nuovo di zecca, per cui dovrà essere ricollocato quello esistente.
Nell'arco di alcuni giorni dunque l'aula consiliare tornerà a disposizione e potrà tornare ad essere utilizzata dal Consiglio che durante l'esecuzione dei lavori é stato costretto a tenere le proprie riunioni nell'aula Pellegrino di via Acrone.
SALVATORE FUCÀ
 

GIORNALE DI SICILIA
 

AMBIENTE. Progetto per la valorizzazione della Valle del Platani
Finanziato Distretto per i «Monti Sicani»
BIVONA
L'area dei Monti Sicani e della Valle del Platani si prepara a un grande rilancio grazie alla firma del decreto di finanziamento del distretto turistico che, oltre a 5 comuni del Palermitano, interesserà Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Cammarata, Casteltermini, Cianciana, Lucca,
San Biagio, San Giovanni Gemini, Sant'Angelo Muxaro, Santo Stefano Quisquina e Villafranca Sicula. Tra gli obiettivi del piano presentato alla Regione, promuovere e valorizzare l'attuale offerta turistica, conquistare nuovi mercati, diversificare destagionalizzare l'offerta turistica. Si tratta di un piano di investimenti che prevede per i primi 2 anni una spesa di 4 milioni e 367 mila euro, con un costo di gestione del progetto relativo al primo anno di oltre 25mila euro. Il finanziamento e' concesso nell'ambito del progetto Po Fers 2007-2013. Soddisfazione ha espresso Giovanni Panepinto che, oltre ad essere il sindaco di Bivona, e? il presidente della società per lo sviluppo del Magazzolo Platani (Smap): «Si tratta - ha detto - di una occasione storica per l'entroterra montano, in passato poco tenuto nelle debita considerazione». (LOG)
 

Lo Leggio e D'Angelo hanno presentato emendamenti
I consiglieri provinciali Giovanni D'Angelo del "Patto per il Territorio" e Lillo Lo Leggio del Popolo delle Libertà" hanno presentato vari emendamenti al bilancia di previsione per l'anno 2012. «Priorità - si legge in una nota - è stata data alla problematica dei lavoratori precari, agli interventi sulla viabilità e la sulla messa in sicurezza degli edifici scolastici. Ampia convergenza sull'emendamento di 20 mila euro a favore della manifestazione «La Rietina» importante tradizione folcloristica dei mese di agosto nel comune di Campobello di Licata che negli anni precedenti non è stata particolarmente attenzionata dall'amministrazione D'Orsi».
 

Agrigentoflash
 

Provincia, D'Angelo e Lo Leggio presentano emendamenti per bilancio 2012
I Consiglieri Provinciali Giovanni D'Angelo del "Patto per il Territorio" e Lillo Lo Leggio del " Popolo delle Libertà" hanno presentato vari emendamenti al bilancio di previsione per l'anno 2O12. Priorità è stata data alla problematica dei lavoratori precari, agli interventi sulla viabilità e la sulla messa in sicurezza degli edifici 5colastici. Ampia convergenza hanno riscontrato da parte dei Consiglieri Provinciali sull'emendamento di € 20.000 a favore della manifestazione "La Rietina" importante tradizione folcloristica del mese di Agosto nel comune di Campobello di Licata che negli anni precedenti non è stata particolarmente attenzionata dall'amministrazione D'Orsi. "Pur trattandosi di uno dei più importanti appuntamenti del folclore Siciliano- si legge in una nota- l'amministrazione D'Orsi ha preferito investire le risorse disponibili su altre manifestazioni non valorizzando quelle che rappresentano la nostra storia e le nostre tradizioni . Auspichiamo che nella seduta di mercoledì 4 luglio 2O12 una convergenza di tutti i gruppi Consiliari per evitare che un evento che richiama migliaia di Agrigentini e di turisti provenienti da tutta ltalia possa non avere il giusto spazio nel panorama culturale della nostra provincia. Un popolo che non riconosce le proprie radici non può aspirare ad un futuro migliore per le giovane generazioni".
 

Agrigentonotizie
 

Lazzano: "Il Pdl riparta allontanando chi ha campato di rendita"
Il consigliere provinciale invia una nota al partito, nella quale chiede l'avvio degli stati generali per dar vita ad un confronto interno che sappia ripartire dai soggetti coinvolti al suo interno e rilanciare l'azione del Pdl in vista delle Regionali
di Redazione
Rilanciare l'attività del partito, partendo dal confronto tra i responsabili ai vari livelli sui territori, per restituire entusiasmo e slancio al Pdl. E' questa la richiesta che il vicepresidente vicario del Consiglio provinciale e consigliere del Popolo della libertà Mario Lazzano avanza ai vertici del suo partito in vista delle prossime elezioni regionali che dovrebbero tenersi a fine ottobre prossimo.
Lazzano, smarcandosi dalle posizioni assunte dal suo partito a livello locale in occasione delle elezioni amministrative ad Agrigento, chiede di "ridare entusiasmo a chi crede ancora come me nel progetto politico di Angelino Alfano prossimo candidato Premier, dopo ovviamente le primarie a livello nazionale che ne sanciranno la vittoria". Il tutto deve partire, secondo il saccense, da un lavoro sulla classe dirigente del partito. Posizione non nuova da parte del consigliere provinciale e già portata avanti a livello locale circa un anno fa.
Il percorso tracciato è quello degli stati generali del partito confrontandosi e tirando in ballo "tutta quella gente che fino ad oggi ha campato di rendita di posizione, soprattutto di tutti quelli che hanno entusiasmo, energia, voglia, idee da proporre e da portare avanti senza se e senza ma ragionando sul passato per farne tesoro e proiettarsi nel futuro. Occorre discontinuità col passato, senza però non tenere in considerazione che vi è tanta gente che ha la voglia di spendersi per il partito e gli italiani. I risultati delle scorse Amministrative, tranne in qualche isola felice come la mia Sciacca dove abbiamo vinto al primo turno con la candidatura azzeccata di Fabrizio Di Paola, devono farci riflettere seriamente". In tal senso, aggiunge il consigliere, andranno recuperati uomini e donne che fino ad oggi sono stati tenuti ai margini del Partito o peggio che si allontanati in quanto non hanno trovato interlocuzione all'interno del Pdl.
Una riflessione, che secondo Lazzano deve partire dalle linee seguite a livello locale, applicando ove necessario anche le sanzioni previste dallo statuto del partito. "All'interno del Pdl - prosegue - occorre aprire un serio e franco dibattito interno, libero ed onesto che arrivi ad una sintesi. Basta col moderatismo a tutti i costi, il voto recente alle amministrative ha dimostrato che la gente è arrabbiata e questa arrabbiatura l'ha manifestata o col non voto disertando le urne per la disaffezione che nutrono verso tutti i partiti o incanalando la protesta verso il movimento dei Grilllini, che come sta dimostrando a Parma non rappresenta che un bluff".
 

Infoagrigento
 

      Giovanni D'Angelo e Lillo Lo Leggio presentano vari emendamenti al bilancio 
I Consiglieri Provinciali Giovanni D'Angelo del "Patto per il Territorio" e Lillo Lo Leggio del " Popolo delle Libertà" hanno presentato vari emendamenti al bilancio di previsione per l'anno 2O12.
Priorità è stata data alla problematica dei lavoratori precari, agli interventi sulla viabilità e la sulla messa in sicurezza degli edifici 5colastici.
Ampia convergenza hanno riscontrato da parte dei Consiglieri Provinciali sull'emendamento di € 20.000 a favore della manifestazione "La Rietina" importante tradizione folcloristica del mese di Agosto nel comune di Campobello di Licata che negli anni precedenti non è stata particolarmente attenzionata dall'amministrazione D'Orsi come quelle del: Taratà, Carnevale di Sciacca, archi di pane ecc.
Pur trattandosi di uno dei più importanti appuntamenti del folclore Siciliano, l'amministrazione D'Orsi ha preferito investire le risorse disponibili su altre manifestazioni non valorizzando quelle che rappresentano la nostra storia e le nostre tradizioni . I sottoscritti Consiglieri Provinciali auspicano che nella seduta di mercoledì 4 luglio 2O12 una convergenza di tutti i gruppi Consiliari per evitare che un evento che richiama migliaia di Agrigentini e di turisti provenienti da tutta ltalia possa non avere il giusto spazio nel panorama culturale della nostra provincia. Un popolo che non riconosce le proprie radici non può aspirare ad un futuro migliore per le giovane generazioni.
 

Sicilia24
 

Pdl, Lazzano: ci vuole un colpo d'ala per rilanciare
Riceviamo e pubblichiamo una riflessione del Consigliere provinciale di Agrigento del Pdl, Mario Lazzano sullo stato di salute e sulle prospettive politiche - programmatiche che attendono il Popolo della Libertà in vista delle elezioni Regionali.
Ecco il Testo:
"In vista delle prossime elezioni Regionali in Sicilia che pare si svolgeranno nei giorni 28 e 29 ottobre p.v. Lombardo permettendo,in Provincia di Agrigento occorre che il PDL dia un colpo d'ala alla propria organizzazione rispetto al recente passato ((vedi elezioni ad Agrigento Città dove si è andati a sbattere con la vittoria di Marco Zambuto).Non ho condiviso l'apparentamento anche se abbiamo recuperato da questa operazione qualche Consigliere Comunale. (Meglio l'uovo oggi che la gallina domani qualcuno direbbe). In politica si sa che oggi è già ieri  domani si vedrà!
Occorre ridare entusiasmo a chi crede ancora come me nel progetto politico di Angelino Alfano  prossimo Candidato Premier,dopo ovviamente le primarie a livello Nazionale che ne sanciranno la vittoria. Per arrivare a tutto ciò, occorre a mio avviso,sin da subito un coinvolgimento maggiore soprattutto nella nostra Provincia di tutti gli STATI GENERALI del partito eletti ad ogni livello, Parlamentari Regionali, Nazionali, Europeo, Consiglieri Provinciali,Comunali, Coordinatori Cittadini,tutti coloro i quali hanno ricevuto incarichi "retribuiti dal partito nei vari Enti",insomma di tutta quella gente che fino ad oggi ha campato di rendita di posizione,  soprattutto di tutti quelli che hanno entusiasmo, energia, voglia,idee da proporre e da portare avanti senza se e senza ma ragionando sul passato per farne tesoro e proiettarsi nel futuro. Occorre discontinuità col passato ,ma attenzione, a non buttare l'acqua sporca col bambino perchè c'è tantissima gente dal singolo iscritto/a che hanno la voglia di spendersi come fanno quotidianamente per la giusta causa del partito e degli Italiani che non ne possono più di Tasse e di questo Governo Monti che sta soffocando l'intera economia lo sviluppo e l'entusiasmo degli Italiani. La gente alle scorse elezioni Amministrative,tranne in qualche isola felice come la mia Sciacca dove abbiamo vinto al primo turno con la Candidatura azzeccata dell'Avv. Fabrizio Di Paola del PDL,per il resto è stata ovunque una sconfitta che ci deve fare riflettere seriamente.
Il comportamento di alcuni eletti ad ogni livello non fa altro che avvalorare la tesi di chi sostiene che non si capisce più chi è opposizione e chi è maggioranza in alcune Assemblee elettive. Chiedo pertanto a tutti gli organi Dirigenti del mio partito di ripristinare il "Regole e Sanzioni per tutti".
La gente ci chiede più coinvolgimento nelle scelte politiche ed amministrative,più decisione nell'applicazione dei vari obiettivi da raggiungere, insomma più coerenza nei comportamenti !!
All'interno del PDL occorre aprire un serio e franco dibattito interno,libero ed onesto per poi arrivare ad una sintesi delle decisione che ne scaturiscono a maggioranza dal dibattito.
Basta col moderatismo a tutti i costi,il voto recente alle amministrative ha dimostrato che la gente è arrabbiata e questa arrabbiatura l'ha manifestata o col non voto disertando le urne per la disaffezione che nutrono verso tutti i partiti o incanalando la protesta verso il movimento dei Grilllini che si sta dimostrando un vero bluff vedi Comune di Parma dove ancora non si riesce a formare una giunta con Pizzaroti Sindaco eletto a furor di popolo.
Invertiamo il  trend negativo dando al nostro Leader Angelino Alfano la possibilità di avere una vera classe dirigente soprattutto nella provincia di Agrigento che sappia rinnovarsi nella tradizione. Il tempo stringe occorre fare presto prima che sia troppo tardi per recuperare quel consenso che a mio avviso possiamo riconquistare con proposte,uomini e donne che sappiano interpretare il vero sentire comune della gente. Facciamo più politica di territorio meno chiacchiere da bar!!!!!!!!!! Recuperiamo uomini e donne che fino ad oggi sono stati tenuti ai margini del Partito o peggio che si sono fatti scappare per approdare in altri lidi trovando interlocuzione che non trovavano all'interno del nostro partito a tutti i livelli".
 

1 luglio (domenica)
 

LA SICILIA
 

"L'Ato Agi non verrà cancellato dalla Regione
 Il commissario dell'ex Ato rifiuti Agi, Vincenzo Marinello (nella foto a sinistra), appare fiducioso sul futuro della struttura da lui diretta e che da 10 anni si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti in 17 Comuni dell'hinterland saccense. A pochi mesi dalla cessazione di ogni attività dei vecchi Ato e dal varo di IO nuove società provinciali denominate Srr, una per ogni provincia, si fa largo l'ipotesi del via libera al progetto sperimentale presentato da Sogeir, che prevede la costituzione di una società denominata «Agrigento Ovest», che manterrebbe i 17 Comuni e aprirebbe le porte a quegli Enti locali che hanno presentato istanza per far parte della nuova struttura. Gli Ato rifiuti così come hanno operato fino ad oggi, cesseranno ogni attività, ma alcune realtà che hanno bene operato saranno salvate e tra queste l'ex Ato Agi. Si va quindi verso il mantenimento anche per il futuro dell'attuale bacino territoriale con gli stessi comuni dell'Ato Agi. Dovrà cambiare soltanto la formula digestione nel rispetto di quanto dettato dalle nuove norme. Nei giorni scorsi si sono riuniti in città i sindaci dei 17 Comuni interessati. Tutti hanno espresso la loro valutazione sulla gestione attuale e sulle scelte da intraprendere in prospettiva sulla base di una verifica del quadro economico e patrimoniale. Al termine di un confronto, è stato sottoscritto un documento unitario con cui i sindaci chiedono alla Regione Siciliana la conferma del progetto territoriale sperimentale per la gestione dei rifiuti nell'Ato Agi.
 

Lazzano- «Servizi carenti serve ammodernamento»
TASSISTI E NOLECGIATORI
Un incontro con i rappresentanti dei taxisti e dei noleggiatori con conducente nell'ottica di realizzare un processo di ammodernamento e di efficienza del servizio. E' la richiesta che Mario Lazzano ha fatto all'amministrazione comunale guidata da Fabrizio Di Paola. Il settore del trasporto pubblico saccense secondo Lazzano è carente rispetto alle necessità di una moderna meta turistica, in quanto spesso non viene garantito uno svolgimento dell'attività di taxi e noleggio con conducente nell'interesse dei cittadini e dei turisti. Lazzano evidenzia che il servizio deve essere anche garantito nelle ore notturne da e per gli alberghi cittadini, ma anche con collegamento con località balneari e con il porto turistico.
 

Lazzano all'attacco «Pd!, così non va Si cambi registro»
«Occorre che il Pdl dia un colpo d'ala alla propria organizzazione». Lo scrive il consigliere provinciale del partito di Alfano, Mario Lazzano,  in quelle che lo stesso definisce le «riflessioni sul mio partito in Provincia di Agrigento». Lazzano, in pratica, analizza il dato venuto fuori dalle scorse elezioni Amministrative definendolo «una sconfitta» (tranne per il caso Sciacca), con lo sguardo orientato alla prossima tornata elettorale delle Regionali. Un'analisi che parte da Agrigento città dove, secondo il consigliere provinciale pidiellino, «si è andati a sbattere con la vittoria di Marco Zambuto», tra l'altro afferma di non aver condiviso l'apparentamento che ha solo fatto recuperare qualche consigliere comunale in più: «Meglio l'uovo oggi che la gallina domani», commenta in modo ironico. Ma la colpa di queste «sconfitte», di chi è? Lazzano non ha dubbi e fa riferimento a «tutti coloro i quali hanno ricevuto incarichi "retribuiti dal partito nei vari Enti", insomma — aggiunge — di tutta quella gente che fino a oggi ha campato di rendita di posizione». Ed eccoli elencati gli Stati Generali della provincia: parlamentari regionali, nazionali ed europeo, consiglieri provinciali e comunali ma anche i coordinatori cittadini. In pratica tutta la classe dirigente del partito. Allora la proposta di Lazzano: aria nuova e soprattutto «discontinuità col passato». «Il comportamento di alcuni eletti ad ogni livello — scrive il consigliere in una nota — non fa altro che avvalorare la tesi di chi sostiene che non si capisce più chi è opposizione e chi è maggioranza in alcune Assemblee elettive. Chiedo pertanto a tutti gli organi dirigenti del mio partito di ripristinare il «regole e sanzioni per tutti». «La gente — aggiunge — ci chiede più coinvolgimento nelle scelte politiche ed amministrative, più decisione nell'applicazione dei vari obiettivi da raggiungere, insomma più coerenza nei comportamenti». Quelle di Lazzano diventano pertanto delle vere e proprie accuse agli attuali vertici del partito in provincia. Fiducia piena nel leader Angelino Alfano ma Lazzano attacca la situazione locale presentando, così, la sua ricetta per «salvare» il Pdl da una crisi ormai molto evidente.
TOTÒ FREQUENTE
 

PALMA DI MONTECHIARO
Tanti monumenti da visitare, ma restano chiusi
PALMA Dl MONTECHIARO. I turisti sono già in arrivo ed i monumenti della cittadina del Gattopardo continuano a rimanere inaccessibili. L'amministrazione comunale, proprio in questo periodo, si era posta come principale obiettivo quello di individuare due dipendenti comunali addetti appositamente all'apertura dei monumenti. Ad oggi nulla, purtroppo, è stato ancora deciso, Il tempo stringe ed è un peccato non poter far conoscere a chi viene da fuori la storia che un paese come Palma racchiude.
Tutto ciò, purtroppo, mette in luce il fatto di non saper sfruttare le risorse del proprio paese che ne garantirebbero, senza dubbio, una migliore posizione economica. Da tempo oramai ci si
aspetta che l'Amministrazione Comunale possa rendere sempre accessibili i monumenti ai turisti e magari mettendo a loro disposizione un servizio dove poter prenotare le escursioni, richiedere informazioni e materiale informativo della città. Tutto questo basandosi sulla giusta scelta del personale, al fine di garantire la massima efficienza dei servizi. Ciò andrebbe fatto al più presto prima che i turisti comincino ad affluire per visitare le ricchezze della cittadina palmese, meglio conosciuta da questi ultimi come Città del Gattopardo.
Alfine di migliorare il settore turistico, sarebbe opportuno anche prendere un'iniziativa per realizzare un progetto, che possa ovviamente essere finanziato, riguardante la realizzazione a Marina di Palma di un porticciolo turistico atto a garantire una migliore accessibilità via mare. Questo è già previsto nel piano regolatore generale approvato dall'Assessorato Regionale "Territorio e Ambiente" nel 2007. Una carta senz'altro importante da dover sfruttare per l'economia palmese. Nell'ultimo periodo è stata promossa un'immagine incantevole dì questa cittadina attraverso uno spot voluto dalla FIDAPA; Salvatore Montalto, cardiologo e guida del gruppo scout Palma 2 della Chiesa Sant'Antonio da Padova, ha voluto di sua iniziativa far adornare i monumenti con fiori e piante aggiungendo anche dei cartelli con brevi cenni storici. Gesti, senza dubbio, ammirevoli che dimostrano come i palmesi abbiano a cuore il loro paese. Ma allo stesso tempo è con questi stessi gesti che i cittadini, fin'ora adoperatisi nel fare ciò, hanno voluto sollecitare l'Amministrazione Comunale nel prendere delle iniziative.
ROSARIA FALSONE
 

Pubblica amministrazione software libero e «nuvola» per ridurre i costi digitali
Agli esami di maturità risparmio di 24Omila euro con l'invio delle tracce dei temi per via telematica
L'adozione del software libero, acquisti centralizzati di un unico programma valido per tutte le realtà, database condivisi sul "cloud" e anche i server sulla nuvola. Sono poche, semplici, ricette tecnologiche che potrebbero servire a ridurre il "digital divide" della pubblica amministrazione e a risparmiare in tempi di spending review. E che potrebbero magari trovare spazio nell'Agenda digitale del nostro Paese, dove qualcosa si sta muovendo. Agli ultimi esami di maturità, solo per fare un esempio recente, le tracce dei temi sono state inviate per via telematica con un risparmio di 240 mila euro, certificato dal ministro dell'Istruzione Francesco Profumo.
«L'adozione del Software libero da parte della pubblica amministrazione e il riuso, porterebbero grandi vantaggi e risparmi anche se non immediati. Ma se non si inizia non succede mai», spiega all'Ansa Flavia Marzano, docente di tecnologia per l'amministrazione digitale all'Università La Sapienza di Roma e presidente degli Stati generali dell'innovazione. «Si potrebbero ipotizzare acquisti centralizzati di un solo programma - aggiunge -. La carta d'identità, ad esempio, si fa nello stesso modo da Belluno a Catania, c'è davvero bisogno di decine di software diversi? Basta che il ministero dell'Interno ne compri uno e ne permetta l'uso a tutti Comuni, magari online, sul "cloud". E questo è solo un esempio. Se le Regioni gestissero i server della pubblica amministrazione, magari sempre sulla nuvola - sottolinea Flavia Marzano - ci sarebbe un risparmio in hardware, software, manutenzione e si guadagnerebbe in sicurezza».
Nello specifico, il software libero è un programma pubblicato con una licenza - quindi non si può usare in maniera indiscriminata - che però permette modifiche e redistribuzione.
Mentre il cloud o nuvola è la possibilità - già sfruttata da privati e aziende - di poter archiviare dati sul Web.
All'estero, le realtà che stanno migrando progressivamente tutte le proprie infrastrutture tecnologiche su software open source, ci sono e sono più sostenibili, Il Comune di Monaco
di Baviera, ad esempio, ha totalizzato un risparmio di 900 milioni annoi anche grazie all'utilizzo di LibreOffice o OpenOffice (esempi di software libero per uffici) e il primo cittadino Christian Ude ha spiegato che bisogna «rimanere aderenti all'uso di standard aperti)>. Altro esempio virtuoso è quello dell'amministrazione della Extremadura, regione autonoma della Spagna, che ha scelto l'open source per il proprio sistema amministrativo. Entro la fine dell'anno 4omila desktop di uffici faranno lo "switch" ad un sistema operativo basato su Debian (una tipologia di software libero), Il piano - partito dal governo e a cascata interesserà tutti gli uffici pubblici - è una delle più grandi riconversioni europee all'open source.
«In Italia ci sono già esempi di risparmio in questo senso nella pubblica amministrazione locale: 160 mila euro all'anno per il Comune di Bologna, 800 mila curo annoi per il Comune di Modena», spiega Flavia Marzano che aggiunge: «Ai sensi del Codice dell'amministrazione digitale, le Pa dovrebbero fare riuso di software ma quasi nessuna lo fa anche perché, pur volendo adottare soluzioni open dove trova il software?
«Servirebbe dunque un "repository" - conclude - per cui chi ha soluzioni "open" le pubblica e le rende scaricabili. A sua volta chi cerca un programma aperto può scaricarlo e magari trova allegata anche un po' di consulenza».
Titti Santamato
 

GIORNALE DI SICILIA
 

PROVINCIA
Nuova riunione sulla situazione idrica nei Comuni
Presso i locali della Provincia si è tenuta una conferenza di servizi. Argomento all'ordine del giorno il prolungamento dell'acquedotto Fanaco per l'aumento della portata idrica da garantire ai Comuni di Campobello di Licata, Ravanusa e Licata, quest'ultima già fornita dalla condotta, ex dissalata, proveniente da Gela e dall'acquedotto proveniente da Agrigento, collegato all'invaso Garcia. Per consentire nella stagione estiva la fruizione del terzo acquedotto è stata convocata un'altra riunione che si terrà domani. (PAPI)
 

LOTTA ALLA MAFIA. Visita di Alfonso Cicero all'azienda con i titolari hanno contribuito all'operazione «Nuova Cupola» della Squadra Mobile e Dda
Il commissario Asi va dai Mancuso: "Siamo vicini a chi denuncia i racket"
Il commissario straordinario dell'Asi di Agrigento, Alfonso Cicero, si è recato in visita presso l'azienda dei fratelli Mancuso, nella zona industriale di Aragona-Favara, i cui titolari hanno contribuito all'operazione antimafia della Squadra mobile agrigentina e della Dda di Palermo, «Nuova Cupola», che ha stroncato un'organizzazione mafiosa attiva nell'imposizione del racket ai danni delle imprese. Cicero ha espresso la vicinanza istituzionale del Consorzio.
«Abbiamo appreso dalla stampa - dice il commissario straordinario Asi Agrigento - del valore civico che ha caratterizzato i fratelli Mancuso del gruppo Gelma, ai quali con la visita odierna il Consorzio ha voluto testimoniare vicinanza concreta anche con atti di gestione che a breve saranno adottati per consentire ai fratelli Mancuso di generare nuovo benessere sociale attraverso i lavoratori che trovano sana occupazione nelle loro attività».
«Sapere che i fratelli Mancuso hanno collaborato con la polizia e magistratura - prosegue Cicero - costituisce per questa Gestione commissariale un elevato valore civico e morale da valorizzare anche e soprattutto a beneficio dei tanti imprenditori che possono e devono affrancarsi dai condizionamenti mafiosi. Va quindi sottolineata con forza la straordinaria azione portata avanti sul territorio dalle forze dell'ordine e dalla magistratura per debellare la criminalità organizzata».
«Il Consorzio Asi - continua - si è dotato di un protocollo di legalità per prevenire condiziona- menti nelle attività economiche nella provincia di Agrigento, per la cui applicazione questa gestione commissariale è stata e sarà sempre decisa e risoluta - come impone la legge - nell'estromettere dal circuito legale dell'economia chi - secondo i competenti Organi dello Stato - risulta colluso o mafioso. Specularmente questa gestione commissariale sosterrà con tutti i mezzi gli imprenditori, come Mancuso, che si sono fidati ed affidati alle competenti articolazioni dello Stato, Coscienti conie siamo che le imprese sane con i lavoratori rappresentano un valore da sostenere perchè generano ricchezza e benessere sociale.
 

2 luglio (lunedì)
 

LA SICILIA
 

 

SiracusaRagusa, EnnaCa1tanissetta, AgrigentoTrapani
Saranno gli enti locali a decidere le sedi delle Province unificate, d'intesa con la Regione
Le Province saranno ridotte. E siccome, pur con qualche distinguo, è d'accordo anche il presidente dell'associazione dei presidenti delle province italiane, Giuseppe Castiglione, è scontato che ciò avverrà. Si tratta del progetto di abolire le province più piccole, quelle che non hanno almeno due di questi tre requisiti: popolazione 350.000, territorio 3000 kmq, Comuni 50. in Sicilia solo quattro province hanno i requisiti sufficienti: Palermo (1.239.839; 4492; 82), Catania (1.080; 3552; 58), Messina (648.036; 3247;
108), Agrigento (447.310:3045; 43).
Le altre cinque province dovrebbero essere accorpate a quelle più grandi, ma si farà qualche piccola eccezione, nel senso che resteranno in vita 6 province su 9, con questi accorpamenti: Enna-Caltanissetta, Trapani-Agrigento e Siracusa-Ragusa.
Se questo disegno, che farebbe risparmiare 2,5 miliardi l'anno, fosse portato avanti, come sembra, ci potrebbe essere, a dispetto degli accordi politici, una sollevazione popolare a cui il governo Monti potrebbe non resistere perché ogni provincia ha i suoi referenti politici, i suoi eletti, le scie tradizioni, i suoi partiti di riferimento. Ci sono state battaglie epiche per ottenere l'istituzione delle province, quella che si ricorda meglio fu tra Ragusa e Modica, perché quando prevalse Ragusa anche per l'intervento del senatore Pennavaria i ragusani gridarono: Ragusa è provincia e Modica è 'sta mincia».
L'accorpamento tra Siracusa e Ragusa potrebbe avere un senso compiuto perché si tratta di due province cugine, in quanto complementari, tra l'altro unite da un'autostrada in via di realizzazione, la Siracusa-Ragusa-Gela. Avremmo visto meglio un accorpamento di Siracusa e Ragusa con Catania, sia perché unite da collegamenti viari - uno già fatto (l'autostrada Catania-Siracusa) e l'altro (la Catania-Ragusa) in attesa dell'apertura dei cantieri dopo che l'Anas avrà dato il via
libera (le risorse finanziarie ci sono) - e sia perché si poteva formare un distretto del Sud-Est, un'area vasta comprendente tra l'altro Taormina, capitale del turismo, Catania con il suo aeroporto da 7 milioni di passeggeri l'anno, Augusta con il suo grande porto, Siracusa con la sua storia gloriosa, Ragusa dalle grandi tradizioni agricole e zootecniche. Peccato che questa triangolazione, che in qualche modo somigliava al progetto di area metropolitana, di Enzo Bianco, quando era sindaco di Catania, non sia stata possibile, perché il territorio trainante dell'economia siciliana è questo bagnato dallo jonio e che potrebbe fare »boom» il giorno in cui il porto di Augusta fosse messo in grado di accogliere le grandi navi portacontainer. Porto-aeroporto- area industriale, un triangolo di sicuro successo che avrebbe solo bisogno di una spinta, nel mentre Taormina fa il pieno di turisti e da ieri accoglie due grandi navi da crociera.
Enna si trova a 20 chilometri da Caltanissetta e in qualche modo il loro accorpamento appare logico. Tuttavia c'è anche da considerare che tra ennesi e nisseni non corre buon sangue, e allora forse loro sarebbero i primi a non volere stare assieme. Comunque sono due realtà assimilabili, con Enna destinata a diventare un forte attrattore di turismo tra la Villa romana del Casale e la dea di Morgantina, e Caltanissetta che ha in Gelo un potente insediamento industriale, insomma, potranno essere matrimoni un po' forzati, ma se si debbono fare si facciano, anche perché psi risi fa l'abitudine.
L'unificazione naturale sembra quella tra Agrigento e Trapani. Le due città sono in qualche modo complementari perché Trapani ha un aeroporto che Agrigento spera inutilmente di avere, però resta il fatto che sono abbastanza distanti e non hanno un'autostrada di collegamento. Ci sono molte perplessità e molti interrogativi, perché poi non riguarda solo la Sicilia, ma tutta l'Italia. E vi figurate l'incorporazione tra Pisa e Livorno, oppure tra Firenze e Arezzo, città che nei secoli si son date battaglia? oppure ancora che, cancellate Ravenna, Rimini, Forlì e Cesena, scompaia l'Emilia per diventare solo Regione Romagna?
C'è sul tavolo questo nuovo disegno d'italia, ma è talmente rivoluzionario che pochi ci credono, tanto da non parlarne nemmeno. Ma Intanto il progetto c'è e la politica è d'accordo. Cosa non si fa per risparmiare qualche miliardo...
 

GIORNALE DI SICILIA
 

PROVINCIA. Il Pd deve designare l'assessore
Settimana "decisiva", per la giunta D'Orsi
Settimana decisiva per il completamento della giunta D'Orsi. L'unico tassello del mosaico da completare riguarda il Partito democratico, che dovrà sostituire l'assessore "tecnico" Maria Teresa La Marca. Il partito, che si incontrerà mercoledì dovrà indicare al presidente della Provincia, il nome del Sostituto dell'assessore la Marca ed entro venerdì si procederà all'innesto in giunta del nuovo componente. La soluzione che il partito potrebbe applicare è quella interna, con il capogruppo Daniele Cammilleri in procinto di andare a ricoprire il ruolo di assessore (mantenendo quello di consigliere e dimettendosi solo da capogruppo per consentire la nomina del neo entrato Maurizio Masone). Ieri Cammilleri e La Marca si sono incontrati in una sede piuttosto insolita, (la spiaggia di Mollarella) ma non hanno parlato del futuro politico della giovane campobellese che per un anno e mezzo ha prestato il proprio volto al Pd come assessore tecnico della giunta del presidente D'Orsi. Il capo dell'amministrazione provinciale, vorrebbe chiudere il cerchio, dopo la nomina di Marchetta ed Alfonso Montana, entro mercoledì data in cui si riunirà il Consiglio provinciale per discutere di alcuni punti, tra cui il bilancio di previsione. Per D'Orsi, presentarsi con una coalizione forte e che non faccia intravedere problemi di sorta anche all'interno degli stessi partiti che la compongono, è importante anche per non uscire sconfitto dall'esame dello strumento finanziario. La giunta ha infatti approvato un bilancio che potrebbe essere stravolto in aula. (*PAPI) PAOLO PICONE
 

Mario Lazzano: «Grave pericolo in viale Sciascia»
Pericolo in viale Leonardi Sciascia, alla Perriera. A segnalarlo è stato il consigliere provinciale Ma rio Lazzano che ha inviato una lette ra al sindaco, Fabrizio Di Paola. La rimozione dei pali della pubblica illuminazione che si trovavano in cattivo stato ha lasciato la zona al buio "Le chiedo - scrive Lazzano a Di Paola - di far conoscere lo stato della te riguardante il ripristino dell'illuminazione". (Gp)
 

LA CULTURA MAFIOSA UCCIDE PIÙ DEI KILLER
ILTESTO INTEGRALE DELL'INTERVENTO DELL'ARCIVESCOVO ALLA CELEBRAZIONE LITURGICA PER ILSANTO NERO
«Mi piace oggi guardare con voi 5. Calogero come uomo di pace e operatore di pace, come dice il Vangelo. Basta guardare ciò che porta nella mani per comprendere ciò che caratterizza la vita di questo santo uomo: la Bibbia e la cassetta delle medicine per aiutare i sofferenti. Vive la pace infatti chi è in atteggiamento di benevolenza verso il fratello. Qual è il pensiero contrario all'amore? La violenza, l'arroganza, l'odio, l'ipocrisia, la sopraffazione. Calogero è la pagina bella della nostra città. È la pagina scritta da Dio che vale la pena leggere dopo quelle nguardaini la mafia e i mafiosi che i quotidiani ci hanno offerto. È una pagina però che deve farci riflettere, perché la mafia non è solo un argomento da romanzi o da film, la mafia sono volti e storie vere che oggi si intrecciano ed influiscono sulle nostre storie e sulla storia di questo territorio, Sono coloro che, usando la prepotenza e la violenza, decidono sulla vita e sulle cose alti-ui, sulle scelte politiche come sulle economiche. Sono coloro che per favorire guadagni illeciti e supremazia criminale hanno tutti gli interessi ad incrementare il clientelismo, il controllo sociale, l'emarginazione e a ripudiare le forme pacifiche e oneste divita. Sono coloro che non solo creano ma anche approfittano della povertà materiale degli altri, che provocano mancanza di posti di lavoro e povertà culturale, che re- periscono la manovalanza malavitosa, e seminano sfiducia nell' amministrazione pubblica e che sono anche causa della partenza dalla nostra terra di molti dei suoi figli, spesso i migliori. Oggi molti agrigentini, e non solo, usciranno per le strade a rendere onore a S.Calogero, vento della nostra città. Ma Lui, uomo di Dio e amico degli uomini, perciò uomo di pace, chiede a noi suoi devoti, di essere decisi a dire di no a ciò che significa potenza e prepotenza violenta. Chiede che troviamo il coraggio di ribaltare la situazione di asservimento che si tenta, da pane di criminali, di innestare in questo territorio. Chiede di dire di no non solo alla mafia che uccide e minaccia, ma anche alla cultura mafiosa, che non è meno pericolosa. La cultura, cioè, che rende normali e possibili forme di vita che invece offendono la dignita di noi uomini. Questo significa che non è sufficiente affermare' che siamo cristiani, ma che è necessario vivere da cristiani, come ai suoi tempi fece Calogero, e oggi, per esempio, padre Puglisi. Credere non è sapere le preghiere e recitane, né partecipare alla processione ma, come ha detto Giovanni Paolo Il in Sicilia, caricare di speranza la nostra Sicilia e, io aggiungo, la nostra Agrigento. Egli
ci ha pure raccomandato di libera re la fede da tutte le incrostazioni, le strumentalizzazioni, le appropriazioni indebite, e di ritornare alla vera immagine di Cristo. Occorre uscire dalle sacrestie, abitare i territori, vivere da credenti e cittadini adulti e solidali, contrastare la prepotenza con la forza della denuncia, ma soprattutto con la testimonianza di una vita buona che non ha paura di andare controcorrente. Se c'è tanto male attorno a noi non è solo perché molta gente è cattiva e pericolosa ma perché noi, i buoni, non siamo quello che dovremmo essere. Ciò vuol dire che se la mafia è radicata in questa terra è anche colpa nostra (non è la prima volta che lo dico!). La magistratura e la polizia devono fare e fanno la loro parte, ma a noi tocca fare la nostra. Se noi non cambiamo il cuore, se non ci mettiamo sulla stessa strada percorsa da Calogero, se non troviamo il coraggio di vivere il Vangelo con coerenza, vedremo la mafia radicarsi sempre più  in questa nostra terra. Calogero visse aiutando i più deboli, rispettando e difendendo la vita, Il grido di Giovanni Paolo Il pronunciato ad Agrigento: ,

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