GIORNALE DI SICILIA
CHIARAMONTE. Nel piano esecutivo di gestione del bilancio di previsione sono stati inseriti 15.000 euro per consentire la riapertura della struttura
Palma, finanziamento della Provincia per il teatro
PALMA DI MONTECHIARO
Il cinema teatro "Chiaramonte" di Palma di Montechiaro presto tornerà a vedere la luce. La giunta provinciale di Agrigento, presieduta da Eugenio D'Orsi, ha infatti appena inserito nel bilancio di previsione 2012 dell'ente la somma necessaria a completare la ristrutturazione del monumento" della centralissima piazza Matteotti, nel cuore della città del Gattopardo.
A dire il vero il restauro e la ristrutturazione del teatro sono stati ultimati da tempo, ma manca qualche piccolo accorgimento. La somma necessaria per ultimare gli interventi era pari a 15.000 euro ed ora la Provincia regionale di Agrigento si è detta pronta a metterla a disposizione, inserendo la spesa nel Piano esecutivo dì gestione del bilancio di previsione dell'anno in corso.
Nel Peg dello strumento finanziario la voce riservata al cinema teatro "Chiaramonte" di Palma di Montechiaro figura come contributo straordinario. La somma complessiva inserita è pari a 258.000 euro, ma le rimanenti risorse saranno utilizzate per pagare stipendi e costi previdenziali, ma anche eventi ed iniziative di promozione culturale.
Prevedendo i 15.000 euro per il "Chiaramonte", il presidente della Provincia ha accolto la richiesta che gli era pervenuta dal Movimento per l'Autonomia di Palma di Montechiaro. Negli scorsi mesi era stato Rosario Bruna, capogruppo dell'Mpa in seno al consiglio comunale della città del Gattopardo, ad annunciare di avere scritto al presidente della Provincia per chiedergli di intervenire in favore del cinema teatro di Palma di Montechiaro.
"Pur avendo nominato il collaudatore, aveva scritto Bruna, nella missiva indirizzata ad Eugenio D'Orsi - manca ancora la cabina elettrica. Il gruppo che ho l'onore di rappresentare ed io stesso, sappiamo quanto lei abbia a cuore le sorti di questo martoriato paese e sia ben conscio di cosa rappresenterebbe per i giovani del luogo l'apertura di una così importante struttura culturale, per la loro crescita". Era sulla scorta di queste considerazioni che Rosario Bruna aveva chiesto a D'Orsi, "nei limiti della disponibilità economica della Provincia Regionale che lei rappresenta, di voler inserire nel prossimo bilancio — si legge ancora nella missiva del capogruppo dell'Mpa in seno al consiglio comunale dì Palma di Montechiaro - la somma di 15.000 euro da destinare alla realizzazione della cabina, onde poter addivenire all'apertura della struttura".
Nel bilancio della Provincia, inoltre, è stata inserita un'altra voce: l'acquisto di uno spettacolo musicale, per 4.300 euro, per la sagra del melone Cantalupo che si terrà a Palma di Montechiaro nelle prossime settimane. Un'associazione, con quei fondi, animerà la manifestazione che ha lo scopo di promuovere il Cantalupo. (AAU)
LA LOTTA CONTRO LA MAFIA
LE REGOLE SONO QUELLE DEL "MONOPOLI", MA NELLE CASELLE SONO INDICATI MAGISTRATI E POLIZIOTTI
La città coi nomi delle vittime dei boss
Agrigento, un gioco insegna la legalità
Alfonso Bugea
AGRIGENTO
Per capire cos'è la legalità non occorre molto: bastano appena due dadi e tanta voglia di imparare. li resto arriverà percorrendo le 33 caselle del «Legai game» un gioco che il Consorzio Agrigentino per lo sviluppo ha realizzato per aiutare i più giovani comprendere meglio la realtà in cui vivono.
lo slogan è più che efficace: «La legalità non è un gioco, ma bisogna impararla fin da piccoli». Ed allora è stato scelto lo stesso linguaggio dei ragazzi per insegnare loro le nozioni principali sul rispetto delle regole, capire cosa c'è dietro la parola mafia e conoscere le persone che per difendere il diritto al bene comune hanno immolato la vita fino all'estremo sacrificio. In tutto sono 33 caselle, il percorso ha come protagonista un piccolo canguro (Legalino), immagine simbolo dell'iniziativa. L'idea è Stata del presidente del Consorzio Maria Grazia Brandara, la realizzazione grafica è di Luca Russo dell'associazione culturale «La luna nel Pozzo». Le regole sono quasi le stesse del più famoso gioco del «Monopoli». Si tirano fuori i dadi si tirano a sorte ed incomincia il viaggio. Niente "Parco delle Vittorie", «Corso Magellano», "Viale Traiano" o «piazza Giulio Cesare», nè "Società elettrica", "vicolo Stretto o vicolo Corto". Stavolta il gioco cede il passo alla realtà. Lungo la strada i bambini faranno sosta nella casella di Licata, Siculiana, Agrigento e Favara. Conosceranno nuovi termini come "beni confiscati", "evasione Fiscale", "mazzette", "criminalità organizzata". E poi ancora personaggi e vittime della mafia come i giudici Antonino Saetta, Rosario Livatino, il carabiniere Giuliano Guazzelli, il sindacalista Accursio Miraglia, il direttore di banca Giuseppe Tragna, il sindaco Pino Camilleri, l'imprenditore Giuseppe Borsellino. Le regole sono ferree. Basta poco e si resta bloccati. Se si finisce nella casella dei «pizzini« si torna indietro di due posti, se in quella della «corruzione» si passa dalla postazione 25 alla 9, se si resta fermi per un giro. Buon quella dell'abuso edilizio« si ne notizie per chi raggiunge la torna indietro di due box, se al postazione con il maresciallo «posto di blocco della polizia« dei carabinieri Giuliano Guazzelli: dalla casella 17 si arriva direttamente alla 26, quasi alla fine. L'arrivo è sbandierato da uno slogan: «Legalità e lavoro"
Una copia del gioco sarà consegnata domani alle 11 nelle mani del presidente della commissione d'inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia in Sicilia all'Ars, Lillo Speziale. «Si tratta di un'occasione per mostrare in anteprima ad un importante interlocutore istituzionale il "Legal game» - spiegano al Consorzio - e illustrare il nostro progetto. Ovvero raggiungere i bambini e i ragazzi con un messaggio che sia semplice ed immediato, nella convinzione che affrontando anche unte- ma così importante con un linguaggio a loro comprensibile si possano stimolare le coscienze sulla tematica della legalità«. "Per noi - aggiungono al Consorzio - è importante che bambini e ragazzi, camminando con Livatino, Saetta, Guazzelli, Miraglia, scoprano e conquistino legalità ed opportunità per arrivare alla vera equazione sociale Legalità Lavoro. Il Consorzio Agrigentino per lo sviluppo e la legalità si occupa sopratutto della gestione di beni confiscati. (AB)
LA SICILIA
TERRITORIO E SVILUPPO
Niente ordigni residuati bellici da settembre via al rigassificatore
PORTO EMPEDOCLE. A giorni partirà la ricerca di reperti archeologici
PORTO EMPEDOCLE. I segnali che arrivano da Roma raccontano che il grande cantiere per costruire il rigassificatore possa essere aperto a settembre. Ovvero tra meno di due mesi.
All'Enel non hanno intenzione di perdere altro tempo, dopo avere vinto tutte le battaglie giudiziarie possibili e dopo avere avviato la fase tecnica propedeutica all'avvio dei lavori. Fase tecnica in corso, svolta dalla società Poliservizi di Roma e dalla Miar Sub sempre dell'hinterland capitolino chiamate a effettuare attività esplorative nell'area dove sorgerà il terminale. Gli specialisti delle due ditte laziali hanno iniziato alcuni giorni fa le operazioni di ricerca di eventuali ordigni residuati bellici. Operazioni che hanno dato esito negativo, certificando l'assenza di residuati della seconda guerra mondiale. Un'altra tappa dunque messa alle spalle.
La zona interessata è quella adiacente al riempimento a mare sul quale sorgerà gran parte del terminale di trasformazione del gas liquido. Si tratta di ricerche fondamentali - mai fatte da alcun ente o amministrazione negli ultimi 50 anni - determinanti e obbligatorie per accertare che il sito sia adeguato alle esigenze del costruttore dell'impianto, specie sul fronte della sicurezza, Nelle scorse settimane Enel e Nuove Energie avevano promesso che il cantiere non si sarebbe aperto prima dello svolgimento di queste attività di esplorazione.
La tabella di marcia è quella resa nota nelle scorse settimane, con l'apertura del cantiere al termine delle verifiche e dell'eventuale bonifica dell'area interessata delle ricerche geofisiche.
Ricerche che però non sono concluse del tutto. A giorni infatti sì passerà alla caccia a possibili reperti archeologici, da far valutare qualora fossero rinvenuti alla Soprintendenza ai Beni culturali. Ma, viste la caratteristiche del sito, pare difficile imbattersi in qualche oggetto di valore archeologico.
Certificata anche questa verginità del sito, Enel darà il via al cantiere per la sistemazione dell'area, Un'area che versa in condizioni definite dai vertici dell'azienda pietose, sia per la scarsa qualità dei lavori svolta negli anni '80, sia per l'azione devastante delle mareggiate sulla mantellata che dovrà essere ricostruita.
Il progetto del rigassificatore arrivò fisicamente con un furgone quando sindaco della città marinata era Paolo Ferrara. Di anni ne sono trascorsi più o meno sette. Enel e Nuove Energie vogliono realizzare un terminale in grado di trasformare il gas dalla forma liquida, trasportato da enormi navi metaniere, in gassoso. Il tutto attraverso un trattamento a terra, utilizzando un impianto di nuova generazione, con due enormi vasche interrate, praticamente invisibili, essendo schermate da zone verdi. Vasche alte quanto un palazzo di 4 piani al massimo.
L'iter per la costruzione dell'impianto ha subito negli anni parecchi stop, dettati da ricorsi e controricorsi presentati da coloro i quali hanno deciso di mettersi contro il progetto e chi lo sosteneva. li Comune di Agrigento, ambientalisti e pseudoambientalisti, la Camera di Commercio hanno portato la questione fino al Consiglio di Stato che nel luglio scorso ha ribaltato la sentenza del Tar e stabilito che il progetto dell'Enel ha le carte in regola.
Secondo stime ci vorranno 4 anni e mezzo di lavori, ma nel 2016 il rigassificatore dovrebbe essere pronto. Si pensa a punte di 900 persone occupate nella costruzione del terminale, a un centinaio per il funzionamento, al netto del lavoro per l'indotto.
La questione va ben al di là di Porto Empedocle perché lavorare 8 miliardi di metri cubi di gas all'anno significa ridurre la dipendenza energetica italiana. La costruzione del terminale non è affatto scontato che possa determinare l'uso esclusivo del cemento prodotto dal locale impianto di Italcementi. Le politiche aziendali non sempre coincidono con ragionamenti ritenuti logici dalla gente comune. Molto dipenderà infatti dal tipo di cemento che dovrà essere usato per forgiare l'impianto. Ma questa è una tappa abbastanza lontana, ma neanche tanto.
FRANCESCO DI MARE
PORTO EMPEDOCLE
Il caso Italcementi tra tanto silenzio e venti di guerra
E' calato, almeno pubblicamente, un assordante silenzio intorno all'emergenza occupazionale nello stabilimento Italcementi.
Dopo le proteste dei lavoratori, pronti a rallentare il transito delle auto lungo la strada statale 115 antistante l'impianto, dopo la calata in massa dei politici a ogni livello, capaci quanto meno di intavolare tre tavoli tecnici con azienda, governo nazionale e regionale, dopo l'intervento diretto anche dell'arcivescovo Francesco Montenegro, dopo l'impegno costante dei sindacati confederali e di categoria, pare che tutto sia stato risolto.
Niente di tutto questo però come sanno bene i 100 lavoratori dello stabilimento dinanzi Vincenzella. Italcementi ha confermato anche nei giorni scorsi, durante il tavolo tecnico alla Regione di voler chiudere lo stabilimento empedoclino, attivando i cosiddetti ammortizzatori sociali. Detto questo, tutti al mare, o quasi. La produzione di cemento è ripartita, ma le spedizioni sono ai minimi storici, visto che l'azienda sta puntando soprattutto su altri siti, ad esempio Isola delle Femmine. L'impianto del Palermitano però tra qualche giorno chiuderà, pare per lavori di sistemazione interna. In questa maniera lo stabilimento empedoclino dovrebbe subire un aumento della richiesta di cemento. E qui cascherebbe l'asino. Preoccupati per questo evidente abbassamento del livello di attenzione sulla loro disperata situazione, i lavoratori empedoclini, con i sindacati in testa, stanno valutando in queste ore se sia o meno il caso di indire un'altra manifestazione di protesta pubblica. sulla scia dei rallentamenti stradali. Piazzarsi in questo periodo sulla statale 115, bloccando la gente che va al mare, avrebbe un effetto decisamente detonante sull'opinione pubblica, rovinando le ferie di chi ha in mano il destino di qua si 300 persone.
Sulla faccenda se ne saprà di più nei prossimi giorni, quando si terrà a Roma l'ennesimo tavolo tecnico verso il quale sono riposte le maggiori speranze degli operai. Un vertice si spera non balneare come indicherebbe il calendario.
Intanto, il presidente cella Camera dei Deputati Gianfranco Fini. tramite il capo della segreteria Alberto Solia, ha scritto al vice presidente del Consiglio comunale empedoclino Francesco Pistone: «Il presidente Fini — scrive Solio — ha letto la sua lettera del 18 giugno in merito allo stabilimento Italcementi di Porto Empedocle e ha preso visione di quanto in essa contenuto. AI riguardo desidero comunicarle che il presidente ha disposto che copia della sua lettera sia trasmessa alla commissione parlamentare competente, affinché i deputati che ne fanno parte possano prenderne visione e assumere le iniziative che ritengano opportune».
Pistone aveva scritto a Fini insieme ad altri consiglieri comunali del movimento Benvenuti al Sud.
I POLITICI
UN CORO DI CONTRARI
" IL SINDACO CI RIPENSI E CANCELLI QUEST'OBOLO"
Carne era prevedibile l'atto deliberativo varato dalla giunta mimici pale lo scorso maggio che ha istituito l'imposta di soggiorno in città ha suscitato una serie di proteste da parte di alcuni componenti dell' ex consiglio comunale. Una scelta quell'Amministrazione dettata dalla necessità di incamerare fondi per potere «chiudere» il bilancia ma che ovviamente ha trovato il giudizio negativo di praticamente tutte le componenti sociali ed economiche della città. Salvatore Russotto, già consigliere comunale del Pd! casi ci ha dichiarato: «L'istituzione della tassa di soggiorno offende i licatesi. Non posso condividere minimamente un tale provvedimento in una città come la nostra. In un vasto territorio comunale dove circolano liberamente topi, cani randagi, gatti e poco meno di trentamila residenti licatesi è umiliante chiedere l'obolo a quei pochi turista che arrivano in città, Avrebbe fatto bene il sindaco Angelo Graci, al momento del suo insediamento ad evitare di nominare i tanti esperti costati fior di quattrini ai contribuenti licatesi. L'assessore comunale al turismo Paolo Licata forse sconosce la reale situazione del nostro territorio, che non può essere accostato alle città turistiche italiane come Roma, Milano o Venezia».
Decisamente contrario anche Giovanni Spileti, ex consigliere comunale, imprenditore edile: «Il sindaco sicuramente includerà nei siti di attrazione destinati ai turisti che giungeranno in città, lo stato di degrado in cui versano i quartieri, dove non sono garantiti i servizi comunali. Prima di deliberare il nuovo tributo il sindaco Angelo Graci, con i componenti della giunta comunale, avrebbero fatto bene ad autoridursi le indennità di carica percepite dai comune di Licata, una proposta che la cittadinanza sicuramente accetterebbe».
Agrigentoflash
Discariche abusive, nuovo intervento del Settore Ambiente della Provincia
Nuovo intervento del Gruppo Tutela Ambientale del settore Territorio e Ambiente sul territorio provinciale. Da stamani infatti sono al lavoro su alcune strade del comparto occidentale gli operai, coordinati dal direttore di cantiere geom. Vincenzo Dainotto, che dovranno rimuovere le discariche abusive segnalate dai Vigili Urbani del Comune di Caltabellotta e dagli agenti del Distaccamento Forestale di Sambuca di Sicilia. Le strade interessate sono la SP 36 S. Anna-Caltabellotta, la SP 37 Sciacca-Caltabellotta-S. Carlo e la SPC 10 Sciacca-Salinelle. Un lavoro di un certo impegno, quello eseguito dagli operai dell'impresa Ciulla srl di Agrigento, aggiudicataria dell'appalto per la raccolta, trasporto e conferimento in discarica o ditte autorizzate al recupero dei rifiuti. Notevole, infatti, è il quantitativo di rifiuti abbandonati dai soliti irresponsabili, con un'alta percentuale di contenitori e onduline di amianto, che dopo l'incapsulamento e la messa in sicurezza saranno rimossi e conferiti alle discariche autorizzate allo stoccaggio e allo smaltimento dell'amianto. Presenti anche vari ingombranti e pneumatici dismessi. Nei prossimi giorni saranno ultimate anche le bonifiche della SPC 55, della SPC 54 e della SP 6, nel comparto orientale, a seguito dei provvedimenti di dissequestro da parte della magistratura. Il Presidente Eugenio D'Orsi e l'Assessore Provinciale all'Ambiente Francescochristian Schembri evidenziano ancora una volta l'impegno della Provincia attraverso l'eccellente lavoro dell'ufficio Risanamento Ambientale per eliminare le discariche abusive che, purtroppo, continuano a proliferare nell'intero territorio. "E' una guerra continua - dicono D'Orsi e Schembri - che cercheremo di vincere non soltanto ricorrendo ad un percorso di sensibilizzazione dell'opinione pubblica, ma anche ad un progetto di videosorveglianza nelle zone più a rischio sul quale stiamo lavorando da tempo".
Mario Lazzano: "Riflessioni sul mio partito,il PDL in Provincia di Agrigento"
In vista delle prossime elezioni Regionali in Sicilia che pare si svolgeranno nei giorni 28 e 29 ottobre p.v. Lombardo permettendo,in Provincia di Agrigento occorre che il PDL dia un colpo d'ala alla propria organizzazione rispetto al recente passato ((vedi elezioni ad Agrigento Città dove si è andati a sbattere con la vittoria di Marco Zambuto).Non ho condiviso l'apparentamento anche se abbiamo recuperato da questa operazione qualche Consigliere Comunale. (Meglio l'uovo oggi che la gallina domani qualcuno direbbe). In politica si sa che oggi è già ieri domani si vedrà!
Occorre ridare entusiasmo a chi crede ancora come me nel progetto politico di Angelino Alfano prossimo Candidato Premier ,dopo ovviamente le primarie a livello Nazionale che ne sanciranno la vittoria. Per arrivare a tutto ciò, occorre a mio avviso,sin da subito un coinvolgimento maggiore soprattutto nella nostra Provincia di tutti gli stati generali del partito eletti ad ogni livello, Parlamentari Regionali, Nazionali, Europeo, Consiglieri Provinciali, Comunali, Coordinatori Cittadini, tutti coloro i quali hanno ricevuto incarichi "retribuiti dal partito nei vari Enti",insomma di tutta quella gente che fino ad oggi ha campato di rendita di posizione, soprattutto di tutti quelli che hanno entusiasmo, energia, voglia,idee da proporre e da portare avanti senza se e senza ma ragionando sul passato per farne tesoro e proiettarsi nel futuro. Occorre discontinuità col passato ,ma attenzione, a non buttare l'acqua sporca col bambino perchè c'è tantissima gente dal singolo iscritto/a che hanno la voglia di spendersi come fanno quotidianamente per la giusta causa del partito e degli Italiani che non ne possono più di Tasse e di questo Governo Monti che sta soffocando l'intera economia lo sviluppo e l'entusiasmo degli Italiani. La gente alle scorse elezioni Amministrative,tranne in qualche isola felice come la mia Sciacca dove abbiamo vinto al primo turno con la Candidatura azzeccata dell'Avv. Fabrizio Di Paola del PDL,per il resto è stata ovunque una sconfitta che ci deve fare riflettere seriamente.
Il comportamento di alcuni eletti ad ogni livello non fa altro che avvalorare la tesi di chi sostiene che non si capisce più chi è opposizione e chi è maggioranza in alcune Assemblee elettive. Chiedo pertanto a tutti gli organi Dirigenti del mio partito di ripristinare il "Regole e Sanzioni per tutti".
La gente ci chiede più coinvolgimento nelle scelte politiche ed amministrative,più decisione nell'applicazione dei vari obiettivi da raggiungere, insomma più coerenza nei comportamenti !!
All'interno del PDL occorre aprire un serio e franco dibattito interno,libero ed onesto per poi arrivare ad una sintesi delle decisione che ne scaturiscono a maggioranza dal dibattito.
Basta col moderatismo a tutti i costi,il voto recente alle amministrative ha dimostrato che la gente è arrabbiata e questa arrabbiatura l'ha manifestata o col non voto disertando le urne per la disaffezione che nutrono verso tutti i partiti o incanalando la protesta verso il movimento dei Grilllini che si sta dimostrando un vero bluff vedi Comune di Parma dove ancora non si riesce a formare una giunta con Pizzaroti Sindaco eletto a furor di popolo.
Invertiamo il trend negativo dando al nostro Leader Angelino Alfano la possibilità di avere una vera classe dirigente soprattutto nella provincia di Agrigento che sappia rinnovarsi nella tradizione. Il tempo stringe occorre fare presto prima che sia troppo tardi per recuperare quel consenso che a mio avviso possiamo riconquistare con proposte,uomini e donne che sappiano interpretare il vero sentire comune della gente. Facciamo più politica di territorio meno chiacchiere da bar!!!!!!!!!! Recuperiamo uomini e donne che fino ad oggi sono stati tenuti ai margini del Partito o peggio che si sono fatti scappare per approdare in altri lidi trovando interlocuzione che non trovavano all'interno del nostro partito a tutti i livelli.
Mario Lazzaro, Consigliere Provinciale
agrigentonotizie
Provincia: in bilancio 15mila euro per l'apertura del teatro comunale di Palma di Montechiaro
A chiedere questo intervento finanziario a D'Orsi il Mpa del paese del "Gattopardo". Impegnati anche 4300 euro per uno spettacolo musicale durante la Sagra del Melone
di Redazione
Sono stati inseriti nel Peg del Bilancio di previsione 2012 della Provincia regionale di Agrigento i 15mila euro necessari per il completamento del cine-teatro comunale "Chiaramonte" di Palma di Montechiaro. Una voce che risponde a "contributo straordinario" e che "straordinario" lo è per davvero, dato che su un totale di poco più di 258mila euro di un intero capitolo, "Comunicazioni, eventi e attività culturali e sociali", rappresenta l'unico intervento mirato, mentre 150mila euro serviranno a pagare stipendi e costi previdenziali, e solo 80mila euro sono stati stanziati per "eventi culturali" e "iniziative di promozione culturale".
A chiedere a D'Orsi, che ormai ha ammesso di aver "blindato" il bilancio, di intervenire in favore della sua città natìa erano stati nientemeno che gli stessi consiglieri comunali del Mpa di Palma di Montechiaro, nell'aprile scorso.
"Pur avendo nominato il collaudatore - si leggeva nella nota a firma del capo gruppo consiliare, Rosario Bruna - manca ancora la cabina elettrica. Il gruppo che ho l'onore di rappresentare ed io stesso, sappiamo quanto lei abbia a cuore le sorti di questo martoriato paese e sia ben conscio di cosa rappresenterebbe per i giovani del luogo, l'apertura di una così importante struttura culturale, per la loro crescita. Chiediamo- nei limiti della disponibilità economica della Provincia Regionale che Lei rappresenta, di voler inserire nel prossimo bilancio la somma di 15mila euro da destinare alla realizzazione della predetta cabina, onde poter advenire all'apertura della struttura".
Detto fatto. Sebbene i consiglieri provinciali di opposizione potrebbero adesso non consentire a D'Orsi di portare a termine questa mossa che ha, è indiscutibile, anche un suo valore elettorale.
Ma non solo. Quella che sta per arrivare è un'estate ricca di sorprese per Palma di Montechiaro. Infatti la Provincia regionale di Agrigento, dando seguito ad una nota dello stesso presidente del 19 giugno scorso - e ad una richiesta sempre attraverso nota protocollata del sindaco Rosario Bonfanti - ha acquistato uno spettacolo musicale dall'associazione culturale artistica dilettantistica Ascand di Palma di Montechiaro per allietare la prossima sagra del Melone, costo 4300 euro.
Agrigentoweb
AGRIGENTO | Discariche abusive, nuovo intervento del Settore Ambiente della Provincia Regionale sulle strade del comparto occidentale
Scritto da Redazione
Nuovo intervento del Gruppo Tutela Ambientale del settore Territorio e Ambiente sul territorio provinciale. Da stamani infatti sono al lavoro su alcune strade del comparto occidentale gli operai, coordinati dal direttore di cantiere geom. Vincenzo Dainotto, che dovranno rimuovere le discariche abusive segnalate dai Vigili Urbani del Comune di Caltabellotta e dagli agenti del Distaccamento Forestale di Sambuca di Sicilia. Le strade interessate sono la SP 36 S. Anna-Caltabellotta, la SP 37 Sciacca-Caltabellotta-S. Carlo e la SPC 10 Sciacca-Salinelle.
Un lavoro di un certo impegno, quello eseguito dagli operai dell'impresa Ciulla srl di Agrigento, aggiudicataria dell'appalto per la raccolta, trasporto e conferimento in discarica o ditte autorizzate al recupero dei rifiuti. Notevole, infatti, è il quantitativo di rifiuti abbandonati dai soliti irresponsabili, con un'alta percentuale di contenitori e onduline di amianto, che dopo l'incapsulamento e la messa in sicurezza saranno rimossi e conferiti alle discariche autorizzate allo stoccaggio e allo smaltimento dell'amianto. Presenti anche vari ingombranti e pneumatici dismessi. Nei prossimi giorni saranno ultimate anche le bonifiche della SPC 55, della SPC 54 e della SP 6, nel comparto orientale, a seguito dei provvedimenti di dissequestro da parte della magistratura.
Il Presidente Eugenio D'Orsi e l'Assessore Provinciale all'Ambiente Francescochristian Schembri evidenziano ancora una volta l'impegno della Provincia attraverso l'eccellente lavoro dell'ufficio Risanamento Ambientale per eliminare le discariche abusive che, purtroppo, continuano a proliferare nell'intero territorio. "E' una guerra continua - dicono D'Orsi e Schembri - che cercheremo di vincere non soltanto ricorrendo ad un percorso di sensibilizzazione dell'opinione pubblica, ma anche ad un progetto di videosorveglianza nelle zone più a rischio sul quale stiamo lavorando da tempo".
Sicilia24h
Agrigento, Provincia: bonificate discariche abusive
Nuovo intervento del Gruppo Tutela Ambientale del settore Territorio e Ambiente sul territorio provinciale. Da stamani infatti sono al lavoro su alcune strade del comparto occidentale gli operai, coordinati dal direttore di cantiere geom. Vincenzo Dainotto, che dovranno rimuovere le discariche abusive segnalate dai Vigili Urbani del Comune di Caltabellotta e dagli agenti del Distaccamento Forestale di Sambuca di Sicilia. Le strade interessate sono la SP 36 S. Anna-Caltabellotta, la SP 37 Sciacca-Caltabellotta-S. Carlo e la SPC 10 Sciacca-Salinelle.
Un lavoro di un certo impegno, quello eseguito dagli operai dell'impresa Ciulla srl di Agrigento, aggiudicataria dell'appalto per la raccolta, trasporto e conferimento in discarica o ditte autorizzate al recupero dei rifiuti. Notevole, infatti, è il quantitativo di rifiuti abbandonati dai soliti irresponsabili, con un'alta percentuale di contenitori e onduline di amianto, che dopo l'incapsulamento e la messa in sicurezza saranno rimossi e conferiti alle discariche autorizzate allo stoccaggio e allo smaltimento dell'amianto. Presenti anche vari ingombranti e pneumatici dismessi. Nei prossimi giorni saranno ultimate anche le bonifiche della SPC 55, della SPC 54 e della SP 6, nel comparto orientale, a seguito dei provvedimenti di dissequestro da parte della magistratura.
Il Presidente Eugenio D'Orsi e l'Assessore Provinciale all'Ambiente Francescochristian Schembri evidenziano ancora una volta l'impegno della Provincia attraverso l'eccellente lavoro dell'ufficio Risanamento Ambientale per eliminare le discariche abusive che, purtroppo, continuano a proliferare nell'intero territorio. "E' una guerra continua - dicono D'Orsi e Schembri - che cercheremo di vincere non soltanto ricorrendo ad un percorso di sensibilizzazione dell'opinione pubblica, ma anche ad un progetto di videosorveglianza nelle zone più a rischio sul quale stiamo lavorando da tempo".