GIORNALE DI SICILIA
CATTOLICA ERACLEA
Transito difficile per raggiungere Raffadali
«È sempre più intransitabile e pericolosa la strada provinciale Cattolica Eraclea - Raffadali, sono necessari interventi urgenti almeno perla messa in sicurezza». Lo dice in una nota l'ex sindaco cattolicese, Gaspare Ippolito, facendosi portavoce di un gruppo di cittadini che percorrono quotidianamente la strada per motivi di lavoro. «E urgente almeno rimuovere i rischi di crollo in alcune zone e garantire condizioni minime di viabilità e sicurezza ripristinando almeno in alcune parti il manto stradale, il nostro appello - dice il professore Ippolito - è rivolto al presidente della provincia Eugenio D'Orsi ma anche ai sindaco di Cattolica, Nicolò Termine, e a quello di Raffadali, Giacomo Di Benedetto, perché sollecitino interventi alle autorità competenti al più presto possibile». (CAGI)
Mafia, magistrati e politici a confronto
I temi legati al contrasto alla criminalità organizzata transnazionale e alle mafie e alle minacce ad esse connesse, saranno al centro di un convegno promosso dall'europarlamentare Salvatore lacolino in programma venerdì alle 9.30 al Dioscuri Bay Palace di San Leone. L'incontro è organizzato dall'Associazione Culturale Giovane Europa ed ha come titolo, «La risposta europea alla criminalità organizzata:
la cooperazione giudiziaria e di polizia e la prospettiva di una Procura europea». L'incontro moderato dal giornalista Felice Cavallaro si articolerà in due sessione. Durante la prima sarà trattato il tema della difesa del mercato interno e cooperazione giudiziaria e di polizia tra gli Stati membri. Interverranno, il Relatore della Commissione Crim del Parlamento Europeo, Salvatore lacolino, il vice presidente di Confindustria Sicilia, Giuseppe Catanzaro, il docente di Diritto
Penale presso l'Università degli Studi di Palermo, Emanuele Nicosia e il Procuratore Aggiunto della Repubblica di Agrigento, Ignazio Fonzo. La seconda sessione sarà dedicata agli strumenti di contrasto alla criminalità organizzata e la prospettiva di una Procura Europea. Interverranno il Capo Dipartimento Organizzazione Giudiziaria, presso il Ministero di Giustizia, Luigi Birritteri, il Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Palermo, Francesco Messineo, il Magistrato e rappresentante per I' Italia in Eurojust, Francesco Lo Voi e 1ex ministro di Giustizia, Angelino Alfano. Inoltre sono previsti gli indirizzi di saluto da parte del Prefetto di Agrigento, Francesca Ferrandino, del Presidente dell' Ars Francesco Cascio, del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento, Renato Di Natale e del Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Agrigento, Antonino Gaziano. ('AMM')
PROVINCIA. Seduta dedicata allo strumento finanziario Presente D'Orsi
«Fumata nera» per il bilancio D'Orsi: «In giunta entra il Fli»
Ancora fumata nera per il Bilancio in Consiglio provinciale. I lavori sono stati aggiornati alle 19 di martedì 31 luglio per iniziare il dibattito sullo strumento finanziario e sul piano triennale delle opere pubbliche, l'approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazione dei beni della Provincia. La seduta è stata caratterizzata da un forte dibattito politico sull'attività dell'amministrazione. Ogni anima politica all'interno dell'aula «Pellegrino» ha espresso, a volte con molta forza dialettica, il proprio pensiero sulle decisioni adottate dal presidente D'Orsi in merito alla composizione della giunta. Ad inizio di seduta Raimondo Buscemi, presidente del Consiglio, ha fatta alcune comunicazioni tra le quali la mozione presentata dal consigliere Totò Scozzari in merito alle tariffe idriche di Girgenti acque e la mozione di Mario Lazzano sull'aumento della tassa Rc auto votata dalla giunta. Prima dell'avvio del dibattito il consigliere Matteo Ruvolo intervenendo ha proposto al Consiglio dì osservare un minuto di raccoglimento per il tragico incidente della «Fondovalle» dove sono morti il nipote dell'assessore Ragusa, e la moglie al quarto mese di gravidanza. Alla seduta ha preso parte il presidente D'Orsi che ha presentato al Consiglio la nuova giunta sottolineando che è ancora in attesa del nome dell'assessore appartenente al Fu che dovrà entrare in giunta. Ed è stata la nuova struttura della giunta che ha originato un acceso dibattito politico nel quale sono intervenuti quasi tutti i consiglieri presenti. Alla seduta hanno preso parte tutti gli assessori provinciali. Angelo Bennici, presidente della commissione Bilancio, ha informato l'amministrazione e l'intero consiglio che sul bilancio dovranno essere operati tagli pari a 1.350.000 euro così come stabilito da un decreto legge del Governo Monti. Il presidente della Provincia, nel suo intervento ha respinto con forza le accuse nei suoi confronti e nei confronti della sua amministrazione.
«li programma che questa Amministrazione porta avanti è sempre lo stesso - ha detto - quello che abbiamo presentato agli elettori nel 2008. Quando sono arrivato alla Provincia ho trovato uno sforamento del bilancio di un milione e600 mila euro. Ho lavorato per eliminare questa pesante situazione ed oggi la Provincia è tra le più virtuose d'Italia e non solo. Agrigento è tra le prime d'Italia per interventi economici. In questi anni abbiamo operato la messa in sicurezza del 75 percento degli istituti scolastici di nostra competenza, sempre con nostri fondi anticiperemo i lavori sulla statale 189. Lo schema di bilancio non lo ritiro. Sul taglio della manovra Monti in autunno poi si vedrà». (PAPI)
Giacinto Pipitione
PALERMO
La Sicilia può andare in default : la preoccupazione per i conti della Regione questa volta viaggia in una lettera che parte da Palazzo Chigi e arriva a Palazzo d'Orleans scompaginando l'agenda di governo. Roma si prepara a commissariare la Sicilia, anche se la formula giuridica e dunque i poteri dei commissari dipenderanno dalle scelte di Lombardo.
E proprio questo è quello che il premier Mario Monti ha formalmente chiesto al presidente della Regione, la conferma delle dimissioni fissate per il 31luglio. Le soluzioni che potrebbero essere prospettate per un'azione da parte del governo centrale - scrive Monti - non possono non tener conto della situazione di governo a livello regionale ma anzi devono essere commisurate a essa in modo da poter utilizzare gli strumenti più adeguati ed efficaci.
L 'interpretazione che attraversa quasi tutte le segreterie politiche è che Monti avrebbe già deciso di intervenire sulla Sicilia. Lo scenario più probabile per la maggior parte dei costituzionalisti è questo: se Lombardo confermasse le dimissioni attiverebbe una norma dello Statuto che impone di votare entro tre mesi. A quel punto Roma potrebbe solo inviare un commissario ad acta che si occupi della redazione del bilancio 2013 (ricco di tagli) e un altro per varare il piano di salvataggio dei 3 miliardi e mezzo di fondi europei recupera i sdo i 600 milioni già bloccati: misure da fae trovare pronte alla nuova giunta e al nuovo Parlamento dopo il voto del 21ottobre.
Senza questa mossa, la preoccupazione che matura a Roma è che in caso di elezioni anticipate la Sicilia si fermerebbe fino a fine anno e le emergenze finanziarie non sarebbero affrontate. L'eventuale default condizionerebbe la tenuta dei conti a livello nazionale. Così conte il ministro Barca ha ammesso che «c'è un problema Sicilia per la gestione di fondi europei. La Regione arriva da un mese in cui ogni giorno si è aperta un crepa: sono state bloccate le liquidazioni ai dipendenti, spenti i condizionatori negli assessorati per risparmiare energia, fermata la fornitura idrica in tre province perché l'Eas ha finito i soldi, l'Ue ha bloccato la spesa dei fondi comunitari. In cassa non c'è più nulla al punto che per la prima volta hanno ritardato di due settimane gli stipendi dei dipendenti dell'Ars.
La seconda ipotesi, complicata, è che venga dichiarato un de fault finanziario o altre gravi violazioni che permettano - secondo gli articoli 120 della Costituzione e ti dello Statuto - di commissariare del tutto la Regione. Ma, è il parere di Rudy Maira del Più, ciò non eviterebbe le elezioni a ottobre. Infine, c'è l'ipotesi (improbabile) in cui Lombardo non si dimetta e accetti di essere affiancato da tecnici romani: così si potrebbe anche arrivare a fine legislatura. Scenario impossibile - commenta il coordinatore del Pdl, Giuseppe Castiglione - secondo me si volerà a ottobre. Anche se politicamente noi'. sarebbe sbagliato trovare la strada per permettere un commissariamento che porti fino a fine legislatura e faccia trovare ai nuovo go vento conti in ordine.
Lombardo nei giorni scorsi ha incontrato i ministri Grilli e Barca che gli hanno chiesto un piano di salvataggio dei fondi Ue e un piano di rientro dall'indebitamento (5 miliardi) da far partire subito. Soluzioni che il presidente non ha potuto garantire. Anche da qui nascerebbe l'accelerazione di Monti. Lombardo sarà a Palazzo Chigi martedì. Ieri sera ha anticipato di aver parlato telefonicamente con Monti e di avergli confermato che si dimetterà. Lombardo lamenta «una campagna mediatica mirata alla delegittimazione e fondata su dati funzionali a interessi politico lobbistici,, e anticipa che consegnerà a Monti «tutti gli elementi utili a dimostrare la sostenibilità della finanza regionale.
Ma nel giorno in cui la situazione precipita, Lombardo è costretto a registrare la conferma delle tesi dei più duri avversari. Per Gianpiero D'Alla, leader Udc, «l'intervento di Monti permetterà di esitare il default e salvare i fondi europei'. Per Ivan Lo Bello, vicepresidente nazionale di Confindustria, 'la Sicilia rischia di finire come la Grecia, è giusto che intervenga Monti'. Frasi che irritano Lombardo. L'Udc vorrebbe riconquistarsi la verginità, Confindustria ha rappresentanti nel governo. Faremo chiarezza durante la campagna elettorale. C'è un attacco all'Autonomia ma noi andremo avanti per difendere gli interessi, dei siciliani finchè Dio vorrà.
L'Ars va in tilt dopo la mossa di Monti
In Aula esplode lo scontro sulla legge blocca-nomine, la discussione viene rinviata a questo pomeriggio
Riccardo Vescovo
PALERMO
Le urla del capogruppo dell'Mpa Nicola D'Agostino, interrotte dal presidente dell'Ars di turno, Santi Formica, che gli stacca il microfono: è tardo pomeriggio quando in Aula esplode lo scontro sulla legge blocca-nomine, pensata per impedire a Lombardo di affidare nuovi incarichi. Ma sul dibattito pesa evidentemente il pressing del premier Monti sulle dimissioni del presidente della Regione. E alla fine l'Aula s'impantana e rinvia a oggi pomeriggio alle 16 la discussione. Aprendo, però, la strada a quella che probabilmente potrebbe essere l'ultima giunta guidata da Lombardo, prevista nella notte.
Cronaca dell'ennesimo giorno di passione a Sala d'Ercole, durante il quale la commissione Lavoro presieduta da Totò Lentini, ha chiesto al governo regionale i fondi per i 5.800 precari Asu. La polo-
mica all'Ars esplode quando Formica passa direttamente alla votazione di un emendamento che avrebbe neutralizzato il ddl, scatenando le ire dei deputati Mpa e in particolare del capogruppo D'Agostino che chiedeva di intervenire per la sua dichiarazione di voto. Formica però va avanti, facendo votare l'emendamento che viene
respinto dall'Aula. A quei punto D'Agostino sale sul pulpito ed esplode contro il presidente di turno: «Ma sta scherzando? Come si permette? Questa è una vergogna, lei deve annullare la votazione».
Sospesa la seduta, i capigruppo decideranno per il rinvio a oggi del dibattito, evidentemente segnato dalla richiesta di chiarimenti del premier Monti sulle dimissioni di Lombardo. Tanto che per tutto il pomeriggio, tra i parlamentari si diffondono voci su un possibile ripensamento del presidente che potrebbe lasciare in anticipo l'esecutivo. Ipotesi che sembra avvalorata dalle parole del suo braccio destro, il senatore Giovanni Pistorio, che addirittura invita Lombardo «a dimettersi subito. del tutto evidente - aggiunge - l'interesse di pezzi del sistema politico nazionale di evitare a qualunque Costo le elezioni anticipate in Sicilia». Che si tratti di una manovra per fare slittare le elezioni nell'isola è anche il pensiero di Futuro e libertà. Tanto che il capogruppo dei finiani all'Ars, Livio Marrocco, parla di »lobby romane che vogliono impedire il libero ritorno alle urne in Sicilia». Una circostanza che, però, tutti i costituzionalisti nelle ultime ore hanno smentito: il voto, insomma, non sarebbe più rinviabile, Tesi condivisa da pezzi del Pdl e dal Pid e in particolare da Innocenzo Leontini, l'azzurro che sta lavorando a una lista coni moderati: «L'autonomia del Parlamento siciliano
- dice Leontini - non si deve ledere». Gli fa eco l'alleato Rudy Maira, capogruppo del Pid: »Anche un intervento sostitutivo non impedirebbe il voto oltre i novanta giorni». La lettera di Monti è, invece, un assist per il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo. per rimarcare lo strappo irriducibile con Lombardo: >ll premier - dice il deputato - ha il diritto e dovere di chiedere al presidente Lombardo se conferma l'intenzione di dimettersi il 31luglio». (RIVE)
LA SICILIA
CONSIGLIO PROVINCIALE
Spending review previsto un taglio di oltre 1 milione
Nel bilancio della Provincia regionale di Agrigento dovranno essere operati tagli per un milione e 350 mila euro, Una pesante mazzata che costringerebbe l'Ente locale a grossi sacrifici per mantenere alla fine gli equilibri di bilancia
Lo ha affermato il consigliere Angelo Bennici, richiamando un decreto del governo nazionale recentemente approvato dal presidente del Consiglio dei ministri, Mario Monti, nel corso della seduta del Consiglio provinciale svoltasi lunedì sera nel corso della quale si è parlato di questo ma
anche di altri argomenti strettamente connessi allo strumento finanziario.
Un vivace dibattito si è sviluppato anche attorno all'ipotesi di ridurre li numero degli assessori ad otto. E' stato Ivan Paci ad introdurre l'argomento.
Il presidente Eugenio D'Orsi, presente alla seduta, tuttavia ha annunciato che non effettuerà alcun taglio, almeno per il momento.
«Si tratta di un decreto che deve essere convertito in legge - ha detto - e può ancora succedere di tutto, Pertanto per il momento andiamo avanti con la nostra programmazione. Se i tagli saranno mantenuti - ha concluso D'Orsi - in autunno vedremo il da farsi)).
L'occasione è servita allo stesso presidente per parlare di quello che la sua amministrazione ha fatto fino ad ora: «Quando sono arrivato in Provincia - ha sostenuto - ho trovato uno sforamento del bilancio di un milione e 600 mila euro, Ho lavorato per eliminare questa pesante situazione ed oggi la Provincia regionale di Agrigento è tra le più virtuose d'Italia e tra le prime d'Italia per interventi economici, In questi anni abbiamo messo in sicurezza del 75 per cento degli istituti scolastici di nostra competenza, sempre con nostri fondi anticiperemo la progettazione dei lavori sulla statale 189. Abbiamo pubblicato li bando per l'installazione nei tetti di 11 scuole di nostra proprietà I pannelli fotovoltaici per sgravare i bilanci delle istituzioni scolastiche e produrre energia, Ho ridato dignità all'Ente chiudendo le porte ai mentecatti che venivano a bussare per !organizzare feste e festini risanando il bilancio dell'Ente, E cosa ci ho guadagnato? Niente, Sono stato oggetto di ben 470 lettere anonime, da allora vivo sotto tutela, non ho più una vita mia, Ed in questa battaglia chi aiuta? Nessuno. Sono solo a combattere per il bene dell'intera provincia. Anche sul problema dell'aeroporto sono solo. Nessuno è andato all'Enac a sostenere le nostre sacrosante richiesta. E' una battaglia solitaria che sto portando avanti contro mafie ed interessi di parte.
La mia amministrazione è stata politicamente leale e trasparente)),
S.F.
Differenziata: 196 tonnellate
A tanto ammonta il peso complessivo dei rifiuti conferiti nel 2011 nei Centri zonali di raccolta A farla da padrona è stata la carta (72) seguita da vetro (45), plastica (41), cartone (32) e lattine (5)
Ammonta a 196 tonnellate la quantità di rifiuti conferiti dai cittadini di Agrigento durante il 2011 nei centri zonali di raccolta. Questo a fronte di 34255 tonnellate di Rsu raccolti sul territorio comunale nello stesso anno. I centri di raccolta, insomma, iniziano a funzionare e i cittadini fanno la loro parte, invogliati anche da incentivi di natura economica, così come previsto dal regolamento Tia approvato dal Consiglio comunale nel luglio scorso. Nella bollettazione del 2012, infatti, sono stati considerati sgravi per 22917 euro a fronte di un costo complessivo di oltre l3milioni di euro per il Comune di Agrigento.
In totale sono 6 nella nostra città i Czr, centri zonali di raccolta e sono posizionati al Villaggio Mose, al Villaggio Peruzzo, a Monserrato, a Fontanelle, in piazzale Ugo La Malfa e in via Imera. Di questi, due, quello di Fontanelle e quello di via La Malfa, vengono utilizzati come Ccr, ovvero centri comunali. La differenza nei fatti risiede nella presenza di personale e nella capacità dei Ccr di raccogliere maggiori quantità e diverse tipologie
di rifiuti. Entro il 2012, tra l'altro, l'Ato completerà un nuovo centro di raccolta comunale presso il Parco Icori.
Ma che rifiuti e in quali quantità sono stati conferiti dai cittadini lo scorso anno? A farla da padrone è soprattutto la carta (72 tonnellate), seguita dal vetro (45 tonnellate), dalla plastica (41 tonnellate), dai cartone (32 tonnellate) e dalle lattine (solo 5 le tonnellate conferite).
Questa partecipazione popolare, paradossalmente ha ridotto la percentuale di raccolta differenziata, passata dal 8,40 per cento del 2010 al 7,89 per cento del 2011, ma ha contribuito alla riduzione di 450mila euro dei costi complessivi. Il risparmio per le casse, tuttavia, va calcolato tenendo comunque presente che la riduzione di 16 centesimi a tonnellata sul conferimento in discarica collegata all'apertura nel settembre 2011 della quarta vasca della discarica di Siculiana. Questa gran quantità di rifiuti pregiati, però, ha rappresentato anche un guadagno per l'Ato Gesa Ag2, Infatti il nostro ambito è stato inserito nella prima fascia dei consorzi Conai, quelli che si occupano di raccogliere gli imballaggi, ottenendo anche 60mila euro di contributo, (dovrebbero salire a 7Omila nel 2012 da stime Gesa, sebbene adesso il Conai abbia ridotto i fondi a disposizione per i rimborsi). Ad oggi, tuttavia, l'Ato ottiene incentivi solamente per carta e cartone, vetro e rifiuti elettrici, mentre gli introiti dal Corepla (plastica) sono ceduti per convenzione alla Progeo SrI e gli introiti di Rilegno e quelli provenienti da Rilegno, Cial e Cna (legno, alluminio e acciaio) sono in fase di definizione.
G.S.
PORTO EMPEDOCLE. L'azienda fa scattare la cassa integrazione: dal 5 agosto impianto fermo per 2 anni.
Italcementi, tutti a casa.
PORTO EMPEDOCLE, Tutti a casa. Pagati 950 euro al mese lordi (871 netti), ma pur sempre a casa, dovendo trovarsi un nuovo lavoro per 1100 recarsi in via Roma a passeggiare.
Lo avevano promesso e le promesse quelli di Italcementi a Bergamo le mantengono. Dal prossimo 5agosto io stabilimento dinanzi al quartiere Vincenzella si ferma, spegne il forno e si comincerà a smaltire tutto il materiale fin qui prodotto. Da settembre, come anticipato nelle scorse settimane, il sito produttivo cesserà l'attività per i prossimi 24 mesi, ovvero due anni di fermo in attesa di giorni migliori. Perché Italcementi da — qui ai prossimi due anni spera che il Governo (quello in carica o qualche altro) riesca nell'impresa di riattivare il settore edile, facendo innescare quindi un aumento della richiesta di cemento, i vertici aziendali sono tornati lunedì scorso ad Agrigento, per incontrare nella sede provinciale di Confindustria i vertici dei sindacati Cgil, Cisl. Uil e Ugl.
A tutti hanno comunicato l'attivazione delle procedure di cassa integrazione per tutti e cento gli operai dello stabilimento, mentre per gli altri 250 dell'indotto dovranno essere le aziende esterne a valutare caso per caso, Di fatto, tutto il personale sarà. a riposo per due anni, con un pagamento mensile quantificato io 871 euro nette che si traducono in un taglio di emolumenti mensili pari a 500 euro medie per ciascun operaio. Cina sforbiciata decisa che certamente influirà sullo stile di vita di tanta gente nella cittadina marinara e nei dintorni.
Da parte dell'azienda bergamasca è stato fissato in due anni questo congelamento del personale, perché di congelamento pare si tratti. italcementi — è emerso dal vertice di lunedì scorso - non getterà per strada alcuno. Ed è questo il fattore che - dopo la comunicazione della notizia da parte dei sindacati ai personale — non ha innescato reazioni di protesta, nonostante la concretizzazione dello stola ai lavoro per i prossimi due anni. L'azienda, in estrema sintesi, ha revocate la messa in mobilità (quasi licenziamento), ha attivato quella di cassa integrazione, promettendo che l'impianto potrà tornare a produrre anche parzialmente quando la «nottata sarà passata».
«Adesso tocca, ma per davvero alla politica fare il proprio lavoro, Ovvero - spiega Roberto Migliara dell'Ugl - quello di riattivare il settore dell'edilizia e delle grandi opere, riaccendendo la richiesta di cemento nel nostro paese. Solo così tra due anni l'impianto tornerà a produrre».
Oggi, intanto, italcementi comunicherà ai vertici della Federmaco di Roma d proprio piano di cassa integrazione che riguarda anche i lavoratori di Vibo Valentia. Poi, il piano verrà sottoposto al Governo.
F.Di M.
SOLE
Province, più tempo per la stretta Verso il rinvio della riforma a inizio 2013 - Agenzie fiscali accorpate entro il 1° dicembre
Eugenio Bruno
Marco Rogari
ROMA
Più tempo per la realizzazione della riforma delle Province.
Il micro-rinvio del taglio a fine 2012 a o inizio 2013 non è stato ancora messo nero su bianco, ma, in attesa che gli emendamenti al decreto sulla spending review prendano forma entro domani al Senato, i gruppi parlamentari stanno già convergendo su questa soluzione. Anche perché vengono considerati insufficienti io giorni che il Dl attualmente garantisce ai Consigli delle autonomie locali per le loro osservazioni dopo il varo dei nuovi criteri di popolazione ed estensione di cui gli enti ad area vasta dovranno essere in possesso per evitare la scomparsa. Criteri che dovrebbero essere fissati venerdì dal Consiglio dei ministri e che potrebbero, alla fine, portare a un allentamento della stretta rispetto alle previsioni iniziali di 6 enti a rischio.
A confermare che sul capitolo Province dovrebbero arrivare alcuni ritocchi, non finalizzati comunque ad "addolcire" il taglio, è uno dei due relatori del provvedimento, Paolo Giaretta (Pd): «Si sta lavorando al completamento della norma sulle Province, prevedendo più tempo» per realizzare la riforma «entro l'anno ma con un maggiore coinvolgimento dei territori».
Ma le commissioni Bilancio e Finanze di Palazzo Madama, che stanno esaminando il decreto in sede referente, sono alle prese anche con altri possibili ritocchi. A cominciare dall'ampliamento della platea degli «esodati» da salvaguardare dalle nuove regole previdenziali, su cui spinge il Pd facendo leva sulla proposta-Damiano appoggiata alla Camera da tutta la maggioranza. L'individuazione della "copertura" resta però un ostacolo quasi insormontabile. Non a caso l'altro relatore, Gilberto Pichetto Fratin (Pdl), di fronte a questa eventualità si è limitato ad affermare che una platea più ampia è possibile solo se «il governo è d'accordo» e se si «trovano i soldi». Un altro nodo è quello dell'eventuale cancellazione di alcune festività su cui starebbe riflettendo il Governo per aumentare la produttività. Al di là delle scelte dell'esecutivo, il ricorso a un emendamento al decreto sulla spending review appare, al momento, improbabile.
Giaretta e Pichetto Fratin ribadiscono che, allo stato attuale, gli altri capitoli su cui sì stanno concentrando i ritocchi sono quelli degli enti locali e della sanità, a cominciare dalla spesa farmaceutica. Nel primo caso si punta anzitutto a una diversa ripartizione del giro di vite con l'obiettivo di penalizzare meno gli enti più virtuosi e ad approfondire la misura sulle società in house. Sulla sanità, l'alleggerimento verrebbe compensato da un taglio più massiccio ai ministeri.
Altro snodo delicato è quello del pubblico impiego. Il ministro della Pa, Filippo Patroni Griffi, ha convocato per il 25 luglio i sindacati, che sono andati all'attacco delle misure contenute nel decreto.
Proprio mercoledì 25luglio11 provvedimento dovrebbe approdare in Aula a Palazzo Madama, dove il Governo dovrebbe ricorrere alla fiducia, utilizzando la blindatura per accorpare nel testo del Dl 87/20>2 sulle dismissioni. Che intanto sta procedendo in via autonoma e che potrebbe ottenere oggi l'ok in corso- missione. Con alcune novità di rilievo rispetto alla versione originaria. in primis sull'accorpamento delle Agenzie fiscali. Che andrà completato entro il s' dicembre e non più entro 90 giorni per effetto di un emendamento che ha avuto ieri il via libera dei relatori, Giuliano Barbolini (Pd) e Cosimo Latronico (Pdl). Insieme alla proposta che la fusione di Entrate e Territorio e Dogane e Monopoli sia preceduta da una relazione al Parlamento del ministro dell'Economia. Altro cambiamento di rilievo la previsione di un termine di 6o giorni dall'esercizio dell'opzione d'acquisto di Sacem Fintecna e Simest da parte della Cdp, entro il quale l'Economia dovrà fissare con Dm 11 valore del trasferimento.
Agrigentoflash
Il Presidente D'Orsi al Consiglio Provinciale: "Il Programma è sempre lo stesso"
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, nell'intervenire nella lunga seduta del Consiglio Provinciale ha parlato del lavoro portato avanti dalla sua amministrazione in questi quattro anni di governo della Provincia. "Il programma che questa Amministrazione porta avanti - ha detto D'Orsi - è sempre lo stesso, quello che abbiamo presentato agli elettori nel 2008. Quando sono arrivato in Provincia ho trovato uno sforamento del bilancio di un milione e 600 mila euro. Ho lavorato per eliminare questa pesante situazione ed oggi la Provincia di Agrigento è tra le più virtuose d'Italia e non solo . Agrigento è tra le prime d'Italia per interventi economici. In questi anni abbiamo operato la messa in sicurezza del 75 per cento degli istituti scolastici di nostra competenza, sempre con nostri fondi anticiperemo i lavori sulla statale 189. Abbiamo pubblicato sul sito dell'Ente il bando per l'installazione nei tetti di 11 scuole di nostra proprietà i pannelli fotovoltaici per sgravare i bilanci delle istituzioni scolastiche e produrre energia. Ho ridato dignità all'Ente chiudendo le porte ai mentecatti che venivano a bussare per organizzare feste e festini risanando il bilancio dell'Ente. E cosa ci ho guadagnato? Niente. Sono stato oggetto di ben 470 lettere anonime, da allora vivo sotto tutela, non ho più una vita mia. Ed in questa battaglia chi aiuta? Nessuno. Sono solo a combattere per il bene dell'intera provincia. Sul problema dell'aeroporto sono solo. Nessuno è andato all'Enac a sostenere le nostre sacrosante richiesta. E' una battaglia che sto portando avanti da solo contro mafie ed interessi di parte. La mia amministrazione è stata politicamente leale e trasparente. Lo schema di bilancio non lo ritiro in quanto questo ulteriore taglio di un milione e 350 mila euro è inserito in un decreto legge da parte del Governo Monti e quindi può succedere di tutto ed intanto noi andiamo avanti con l'approvazione dello strumento finanziario per proseguire la nostra programmazione. Su questo taglio in autunno poi si vedrà".
Consiglio. Rinviato al 31 luglio il dibattito su piano triennale e bilancio 2012
I lavori del Consiglio Provinciale sono stati aggiornati alle ore 19 di martedì 31 luglio per iniziare il dibattito sul piano triennale delle opere pubbliche, l'approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazione dei beni della Provincia ed il bilancio 2012.vLa serata di ieri è stata caratterizzata da un forte dibattito politico sull'attività dell'Amministrazione dell'Ente Provincia. Ogni anima politica all'interno dell'aula "Pellegrino" ha espresso, a volte con molta forza dialettica, il proprio pensiero sulle decisioni adottate dal Presidente D'Orsi in merito alla composizione della Giunta Provincia. Ad inizio di seduta Raimondo Buscemi, Presidente del Consiglio Provincia, ha fatto alcune comunicazioni di servizio tra le quali la mozione presentata dal consigliere Totò Scozzari in merito alle tariffe idriche di Girgenti acque e la mozione di Mario Lazzano sull'aumento della tassa Rc auto votata dalla Giunta. Prima dell'avvio del dibattito il consigliere Matteo Ruvolo intervenendo ha proposto al Consiglio di osservare un minuto di raccoglimento per il tragico incidente della "Fondovalle" dove sono morti il nipote dell'assessore Ragusa, e la moglie al quarto mese di gravidanza. Alla seduta ha preso parte il presidente D'Orsi che ha presentato al Consiglio la nuova giunta sottolineando che è ancora in attesa del nome dell'assessore appartenente al Fli che dovrà entrare in giunta. Ed è stata la nuova struttura della Giunta che ha originato un acceso dibattito politico nel quale sono intervenuti quasi tutti i consiglieri presenti. Alla seduta hanno preso parte tutti gli assessori provinciale. Angelo Bennici ha informato l'amministrazione e l'intero consiglio che sul bilancio dovranno essere operati tagli pari a 1.350.000,00 di Euro così come stabilito da un decreto legge del Governo del prof. Monti. Il dibattito politico sul numero degli assessori è stato aperto da Ivan Paci che ha ricordato la proposta di ridurre ad otto il numero degli assessori. Orazio Guarraci da canto suo ha evidenziato che la nuova composizione della Giunta nasce da motivazioni politiche.
Con il suo intervento Totò Scozzari ha ingenerato un forte e vivace dibattito politico sostenendo che non ha sentito alcun intervento politico principalmente sui progetti sviluppati dall'Amministrazione D'Orsi in favore della collettività: "Perché non si parla delle cose buone che ha fatto questa amministrazione?".
Davide Gentile intervenendo ha espresso il suo diniego all'operazione sostenendo che sarebbe stato più opportuno conoscere le vere cause di questi dimissionamento ed in particolare avrebbe voluto conoscere gli obiettivi che l'amministrazione D'Orsi intende perseguire e raggiungere. Maurizio Masone , subentrato in Consiglio al posto di Giglione nominato assessore provinciale ha sostenuto che la discussione deve essere principalmente politica e sviluppata sui contenuti e su quello che una amministrazione sviluppa durante il mandato popolare. Arturo Ripepe ha parlato di grande confusione politica che si sta vivendo nella provincia agrigentina mentre Carmelo D'Angelo ha paventato l'idea che all'interno della maggioranza vi sia una sorta di spaccatura. "Spero - ha concluso - che nelle prossime settimane ci sia un chiarimento politico". Politicamente pesante l'intervento di Mario Lazzano che dopo aver illustrato quanto di buono fatto dal 2008 fino al ribaltone ha proseguito affermando "Perché non avete rivisto i canoni di locazioni del nostro patrimonio, perché non avete ridotto gli assessori, perché non avete ridotto i dirigenti e continuate a dare le posizioni organizzative invece di aumentare la tassa sulla Rc auto che incide fortemente sulle famiglie? Noi voteremo contro questo bilancio".
"Ma di cosa dobbiamo parlare ? - è stata la domanda che si è posta nel suo intervento Nino Spoto - Stasera si deve parlare di bilancio, di piano triennale, di precari ed altro e principalmente voglio conoscere dove il presidente D'Orsi intende tagliare questo milione e 350 mila euro sui precari, sulla viabilità...".
Pesante Stefano Girasole che ha esordito dicendo che il Consiglio dovrebbe chiedere scusa ai cittadini "per quello che abbiamo discusso questa sera. Noi siamo chiamati a svolgere un preciso ruolo amministrativo che è quello di dare concrete risposte ai cittadino. Dobbiamo tornare a fare veramente politica. In questo scorcio di legislatura facciamo un programma adeguato". Infine Daniele Cammilleri ha detto "La gente ci giudicherà per quello che abbiamo fatto e noi del Pd abbiamo cercato di mantenere fede ai nostri principi di correttezza e lealtà".