28 luglio - sabato
LA SICILIA
CANALE DI SICILIA. Provincia, Comuni, Comitati e Associazioni di volontari si schierano con Greenpeace
Coro di «no» alle trivelle
Provincia regionale di Agrigento, comitato «Stoppa la Piattaforma", associazione "Apnea Pantelleria» e Greenpeace uniti ieri a Sciacca per lanciare l'ennesimo appello contro le trivellazioni nel mare di Sicilia. L'iniziativa di ieri mattina nel centro termale fa parte di un tour regionale promosso da Greenpeace, ma assume ulteriore forza in virtù di una serie di richieste di permesso di prospezioni petrolifere, alcune delle quali già autorizzate, che interessano proprio il tratto di mare agrigentino.
Oltre alle autorità locali, ieri a Sciacca c'erano anche le Amministrazioni comunali di Marsala, coni! sindaco Giulia Adamo, e di Ribera, con Carmelo Pace. L'Associazione nazionale Comuni d'italia era rappresentata dal sindaco di Caltabellotta, Calogero Pumilia. Tutti hanno confermato la sottoscrizione dell'appello ai ministero dell'Ambiente per fermare le perforazioni in mare e proteggere l'ambiente marino in Sicilia.
Da ieri scende in campo ufficialmente anche la Provincia regionale di Agrigento con l'adesione alla campagna promossa da Greenpeace.
"Siano fortemente contrari alla possibilità di trasformare una ricchezza unica come il nostro mare, piena di biodiversità e di bellezze naturali - dichiara il presidente dell'Ap Eugenio D'Orsi - fondamentale per la nostra vita, in un luogo dove vengano installate piattaforme di trivellazione per ricercare il petrolio.
Potremmo avere un danno irreparabile per tutto l'ambiente e per la popolazione della nostra provincia. Per questi motivi - aggiunge - la Provincia aderisce alla campagna di Greenpeace chiedendo al ministro dell'Ambiente Corrado Clini di non concedere alcuna autorizzazione alle società petrolifere. La nostra terra non può prescindere dal suo mare in termini di risorsa naturale e di qualità della vita. Rischiamo inoltre di compro- mette il futuro del nostro turismo e delle generazioni future».
Le preoccupazioni de! presidente Eugenio D'Orsi sono state condivise dall'assessore provinciale all'Ambiente Schembri: «Siamo sensibili - ha detto - alla salvaguardia del nostro mare e sia-
me consapevoli che una corsa alla trivellazione del nostro mare, come già avvenuto in altri luoghi del pianeta, potrebbe causare danni ambientali irreparabili, mettendo rischio la fauna e la flora marina del mediterraneo».
Quello di ieri è stato il secondo appuntamento a cui sono chiamati i rappresentanti del territorio per realizzare un coordinamento locale che si opponga alle trivellazioni portando il messaggio della Sicilia fino al ministero dell'Ambiente. I volontari delle associazioni coinvolte saranno oggi e domani sulle spiagge del litorale per distribuire volantini contro le trivelle, In serata, sit-in anche in piazza Angelo Scandaliato.
GIUSEPPE RECCA
CASO ASI
Il commissario Cicero incontra i sindacati «Somme da sbloccare»
s. f.) Forte preoccupazione è stata espressa ieri mattina all'Asi nel corso dell'incontro settimanale che il commissario Alfonso Cicero tiene con le organizzazioni sindacali. Erano presenti i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Sadirs che sono stati informati da Cicero della situazione alla luce della decisione del giudice di rinviare al prossimo 16 novembre la trattazione della vicenda giudiziaria relativa alla richiesta dei Consorzio di sbloccare le somme necessarie per pagare gli stipendi al personale e per far funzionare la struttura.
Come si sa, tutto parte da una sentenza del Tribunale che ha condannato il Consorzio al pagamento della somma di oltre un milione alla Impresai, per alcuni lavori eseguiti al centro espositivo. Non ricevendo i soldi l'impresa si rivolse al Tar che dispose la nomina di un commissario per il pagamento, ma nel frattempo la stessa Impresal ha indirizzato al Consorzio un atto di pignoramento, Nelle more della decisione sull'opposizione fatta rispetto a quest'ultimo, il tesoriere dello stesso Consorzio ritiene di non poter liquidare alcun pagamento per conto dell'Ente. Dunque i dipendenti sono già senza stipendio da due mesi, mentre non sarà possibile pagare nessuna fattura nè per l'energia elettrica, né per il telefono né per altre spese di funzionamento. Come dire che le zone industriali agrigentine vanno verso la paralisi.
«Una situazione particolarmente grave - ha avuto modo di commentare nei giorni scorsi il commissario Alfonso Cicero - per il comportamento omissivo delle amministrazioni precedenti che non si sono appellate alla sentenza di condanna a pagare e perché comunque non hanno provveduto, una volta esecutiva la sentenza, a pianificare la spesa. Se l'avessero fatto, oggi non ci saremmo ritrovati in questa situazione».
Ieri mattina io stesso Cicero ha annunciato che sta tentando, su consiglio del legale del Consorzio, un'altra via con un'istanza ad un secondo giudice di sbloccare le somme in attesa delle decisioni del 16 novembre. Si spera che in tal modo possa aprirsi uno spiraglio nella vicenda che si è fatta particolarmente delicata e drammatica.
intanto martedì mattina i sindacati hanno indetto una assemblea dei dipendenti del Consorzio allo scopo di decidere quali iniziative intraprendere per sensibilizzare l'opinione pubblica e per ottenere la soluzione della vicenda, Il fatto è che manca una controparte con la quale trattare. Sindacati, lavoratori ed Amministrazione sono sulla stessa barca, mentre tutto è nelle mani della magistratura, per cui appare difficile anche la scelta dei percorso da seguire. Si era parlato di un sit in davanti la prefettura, ma non è da escludere nemmeno uno sciopero degli stessi dipendenti che rischiano di rimanere senza stipendio per parecchi mesi, prima che tutto finisca per essere stabilizzato con la nascita del nuovo Irsap.
GIORNALE DI SICILIA
PROVINCIA/ lo sfogo del Presidente
«Non meritiamo lo scioglimento»
La Provincia regionale di Trapani un modello amministrativo virtuoso. A dimostrano sono i fatti, i dati su un turismo qualificato e in costante crescita che, ogni anno, porta migliaia di visitatori e a scegliere questa zona.
Adesso, però, con il decreto sullo scioglimento delle Province varato dal governo Monti, questo modello sembra essere destinato a cessare.
«Mi chiedo — afferma Mimmo l'urano, presidente della Provincia di Trapani — a cosa sia servito che la nostra Provincia si sia imposta tra le più virtuose d'Italia. Non un euro di debito, un bilancio sano, una struttura tecnica e burocratica che funziona a meraviglia pur tra le mille difficoltà imposte da decreti e balzelli».
«Mi rendo conto dello stato economico del Paese — conclude Turano — ma ritengo sia un atto sconsiderato affidare lo scioglimento delle province a meri parametri matematici, a 34 chilometri in meno di territorio, senza tenere conto di quell'insieme di valori dettati dall'economia, dalla cultura e umani che un territorio racchiude ed esprime».
Messaggio di benvenuto dal Pd provinciale
Messaggio di benvenuto per il nuovo colonnello delle Fiamme Gialle anche dal gruppo consiliare del PDL -alla Provincia regionale di Agrigento. «Nel salutare il Colonnello Pasquale Porzio che è stato un punto di riferimento nell'azione di repressione e contrasto della criminalità organizzata in provincia -scrive Ivan Paci - diamo il benvenuto ed augura buon lavoro al nuovo comandante provinciale Massimo Sobrà». (LOG)
Martedì nuova seduta del Consiglio
Riprenderanno il 31 luglio alle 19 lavori del Consiglio Provinciale. All'ordine del giorno il Piano triennale delle Opere Pubbliche, il piano delle alienazioni e della valorizzazione dei beni provinciali insieme al Bilancio di previsione 2012.(LOG)
SCUOLA. Per evitare i disagi dell'anno scorso
Aule all'ipia «Fermi» Bando della Provincia
La Provincia corre ai ripari e cerca di anticipare i tempi per evitare nuovi disagi agli alunni dell' Ipia "Fermi" in vista dell'inizio del nuovo anno scolastico. Il settore edilizia e gestione patrimoniale dell'ente, ha infatti pubblicato un avviso di ricerca di un immobile da destinare a sede dell' Ipia Fermi. Secondo i criteri stabiliti nel bando, la consistenza dell' immobile deve essere di circa 10 mila metri quadrati, in grado di contenere complessivamente 24 aule normali ciascuna di 50 metri quadrati, 17 aule speciali (laboratori) ciascuna da 100 mq; un laboratorio di torneria per un totale di 180 mq da ubicane obbligatoriamente al piano terra. Ed ancora 8 locali per uffici amministrativi ciascuno da 30 mq; servizi igienici per alunni e docenti, per disabili e spazi all'aperto da destinare ad attività sportive. I locali possono essere sistemati in uno o più edifici ed ognuno deve avere una superficie minima di 2.000 metri quadrati.
Le offerte dovranno pervenire alla Provincia entro il prossimo 31 agosto alle 14.Il plico perla partecipazione deve contenere tre buste. Nella prima dovrà essere inserita la domanda di partecipazione e i documenti dell'immobile, nella seconda busta la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, infine nella terza l'offerta economica. Il bando si è reso necessario a causa delle carenza di aule che ha provato, anche lo scorso anno scolastico, serie difficoltà agli alunni che frequentano l'lpia "Fermi". La soluzione migliore sembra essere quella di reperire un unico stabile dove poter sistemare le 24 aule didattiche ed i laboratori. La Provincia attende l'esito del bando e si spera che entro settembre si possano trovare i locali. (PAPI)
RACALMUTO, Cerimonia con l'amministratore delegato dell'Anas Ciucci
Raddoppio della 640, apre un nuovo tratto
RACALMUTO
Ormai è quasi una realtà il raddoppio della strada statale 640. Lunedì prossimo a mezzogiorno, infatti, verrà ufficialmente aperto al traffico a doppia carreggiata, il tratto della statale 640 tra le contrade Noce e Scintilla in territorio di Racalmuto, lavori iniziati nel marzo del 2009 e costati 50 milioni di euro circa.
Un avvenimento importante perché con esso, già la maggior parte del tracciato del primo maxilotto sarà stata ammodernata. Alla cerimonia di apertura ai traffico sarà presente anche l'amministratore Unico dell'Anas Pietro
Ciucci. Da lunedì saranno dunque percorribili su due carreggiate altri 5 chilometri circa che vanno ad aggiungersi agli altri già aperti nei mesi e nelle settimane scorse e che stanno dando una vera boccata d'ossigeno agli automobilisti costretti da anni, a lunghe deviazioni e a numerosi disagi.
E sempre sul fronte dei lavori del raddoppio, si sono so- pile le preoccupazioni dei giorni scorsi a causa dei ritardi nei pagamenti alle imprese che stanno svolgendo i lavori. A lanciare segnali preoccupanti era stato, nei giorni scorsi, il presidente regionale dell'Ance, Salvo Ferlito che aveva stigmatizzato la sofferenza delle imprese a causa del mancato pagamento da parte dell'Anas dovuto ai ritardo con cui Io Stato a sua volta versa i finanziamenti all'Azienda delle strade.
Nei giorni scorsi la stesso Ferlito è tornato sull'argomento dopo che da Roma sono arrivati segnali incoraggianti in vista del pagamento almeno di un acconto dei circa 100 milioni che lo Stato deve versare nella casse dell'Anas. Ferlito sottolinea come ai segnali di apertura manifestati dal Governo le aziende e i lavoratori rispondono con altrettanto senso di responsabilità, continuando i lavori lungo il tracciato della statale 640, come in altre zone della Sicilia. (AMM)
Agrigentoflash
Ordine dei giornalisti di Sicilia, scatta la lotta all'abusivismo
Il Consiglio regionale dell'ordine dei giornalisti di Sicilia, "considerato il costante aumento di note e informative per la stampa inviate da fonti non meglio precisate e identificate", ha deciso di "chiedere a tutti i propri iscritti di firmare sempre i comunicati stampa e i press release con il nome per esteso e la qualifica".
"Il Consiglio regionale - si sottolinea in una nota - attribuisce grande importanza a tale adempimento, finalizzato ad impedire l'esercizio abusivo della professione, a dare tutela agli interessi dei giornalisti, nonché a garantire maggiore trasparenza ai cittadini sui rapporti fra i giornalisti e le fonti". Previsti procedimenti disciplinari per coloro che non si adegueranno alle disposizione decise dall'Ordine sul contrasto all'abusivismo.
"Il Consiglio regionale - si sottolinea in una nota - attribuisce grande importanza a tale adempimento, finalizzato ad impedire l'esercizio abusivo della professione, a dare tutela agli interessi dei giornalisti, nonché a garantire maggiore trasparenza ai cittadini sui rapporti fra i giornalisti e le fonti". Previsti procedimenti disciplinari per coloro che non si adegueranno alle disposizione decise dall'Ordine sul contrasto all'abusivismo.
Agrigentoweb
La Provincia aderisce all'appello contro le trivellazioni nel Canale di Sicilia
Scritto da Redazione
Anche la Provincia Regionale di Agrigento aderisce alla campagna promossa da Greenpeace contro la richiesta di trivellazione del mare antistante il territorio della nostra provincia, fatta da diverse società petrolifere.
"Siano fortemente contrari alla possibilità di trasformare una ricchezza unica come il nostro mare, piena di biodiversità e di bellezze naturali, dichiara il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, fondamentale per la nostra vita, in un luogo dove vengano istallate piattaforme di trivellazione per ricercare il petrolio. Potremmo avere un danno irreparabile per tutto l'ambiente e per la popolazione della nostra provincia. Per questi motivi la Provincia aderisce alla campagna di Greepeace chiedendo al Ministro dell'Ambiente Corrado Clini di non concedere alcuna autorizzazione alle società petrolifere. La nostra provincia non può prescindere dal suo mare in termini di risorsa naturale e di qualità della vita. Rischiamo inoltre di compromette il futuro del nostro turismo e delle generazioni future."
L'Assessore all'Ambiente Francesco Christian Schembri condivide le preoccupazioni espresse dal Presidente D'Orsi. "Siamo sensibili alla salvaguardia del nostro mare e siamo consapevoli che una corsa alla trivellazione del nostro mare, come già avvenuto in altri luoghi del pianeta, potrebbe causare danni ambientali irreparabili, mettendo a rischio la fauna e la flora marina del mediterraneo. Aderiamo quindi con convinzione all'appello di Greenpeace e ci batteremo affinché il canale di Sicilia venga preservato da ricerche potenzialmente molto dannose.
Infoagrigento
Anche la Provincia di Agrigento contro le trivellazioni
Anche la Provincia Regionale di Agrigento aderisce alla campagna promossa da Greenpeace contro la richiesta di trivellazione del mare antistante il territorio della nostra provincia, fatta da diverse società petrolifere.
"Siano fortemente contrari alla possibilità di trasformare una ricchezza unica come il nostro mare, piena di biodiversità e di bellezze naturali, dichiara il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, fondamentale per la nostra vita, in un luogo dove vengano istallate piattaforme di trivellazione per ricercare il petrolio. Potremmo avere un danno irreparabile per tutto l'ambiente e per la popolazione della nostra provincia. Per questi motivi la Provincia aderisce alla campagna di Greepeace chiedendo al Ministro dell'Ambiente Corrado Clini di non concedere alcuna autorizzazione alle società petrolifere. La nostra provincia non può prescindere dal suo mare in termini di risorsa naturale e di qualità della vita. Rischiamo inoltre di compromette il futuro del nostro turismo e delle generazioni future."
L'Assessore all'Ambiente Francesco Christian Schembri condivide le preoccupazioni espresse dal Presidente D'Orsi. "Siamo sensibili alla salvaguardia del nostro mare e siamo consapevoli che una corsa alla trivellazione del nostro mare, come già avvenuto in altri luoghi del pianeta, potrebbe causare danni ambientali irreparabili, mettendo a rischio la fauna e la flora marina del mediterraneo. Aderiamo quindi con convinzione all'appello di Greenpeace e ci batteremo affinché il canale di Sicilia venga preservato da ricerche potenzialmente molto dannose
Sicilia24h
Trivellazioni nel Canale di Sicilia, Provincia aderisce all'appello di Greenpeace
Anche la Provincia Regionale di Agrigento aderisce alla campagna promossa da Greenpeace contro la richiesta di trivellazione del mare antistante il territorio della nostra provincia, fatta da diverse società petrolifere. "Siano fortemente contrari alla possibilità di trasformare una ricchezza unica come il nostro mare, piena di biodiversità e di bellezze naturali, dichiara il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, fondamentale per la nostra vita, in un luogo dove vengano istallate piattaforme di trivellazione per ricercare il petrolio. Potremmo avere un danno irreparabile per tutto l'ambiente e per la popolazione della nostra provincia. Per questi motivi la Provincia aderisce alla campagna di Greepeace chiedendo al Ministro dell'Ambiente Corrado Clini di non concedere alcuna autorizzazione alle società petrolifere. La nostra provincia non può prescindere dal suo mare in termini di risorsa naturale e di qualità della vita. Rischiamo inoltre di compromette il futuro del nostro turismo e delle generazioni future." L'Assessore all'Ambiente Francesco Christian Schembri condivide le preoccupazioni espresse dal Presidente D'Orsi. "Siamo sensibili alla salvaguardia del nostro mare e siamo consapevoli che una corsa alla trivellazione del nostro mare, come già avvenuto in altri luoghi del pianeta, potrebbe causare danni ambientali irreparabili, mettendo a rischio la fauna e la flora marina del mediterraneo. Aderiamo quindi con convinzione all'appello di Greenpeace e ci batteremo affinché il canale di Sicilia venga preservato da ricerche potenzialmente molto dannose.
29 luglio - domenica
IL CONSIGLIERE COMPARATO ACCUSA I DEPUTATI
«La Serit ha chiuso e la politica non fa nulla»
(c. v.) Un appello ai parlamentari regionali e nazionali della provincia di Agrigento per la riapertura dello sportello Serit in città. Lo ha rivolto il consigliere comunale Alessio Comparato il quale già in passato si era interessato del caso inviando una interrogazione all'amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Corbo. Comparato sottolinea la scarsa attenzione al problema da parte del sindaco e della Giunta, considerato che la Serit ha chiuso gli sportelli solo a Canicattì e rimanendo attiva in altri comuni come Sciacca, Licata ed Agrigento. Si tratta quindi di un ulteriore depauperamento del territorio — conclude il consigliere comunale — in un momento di grande crisi per la provincia e per la città. Da qui l'appello ai deputati regionali e nazionali affinché so possano interessare del problema. Intanto la chiusura degli sportelli Serit in città sta creando parecchi disagi agli utenti. Si tratta soprattutto di persone anziane, che con il caldo micidiale di questi giorni sono costrette a recarsi ad Agrigento per effettuare dei pagamenti di cartelle esattoriali, avere dei chiarimenti su notifiche ricevute e per tutto quello che lo sportello della Serit rappresentava in città. Ad essere danneggiati dalla chiusura della Serit anche gli utenti di numerosi comuni dell'hinterland che erano soliti raggiungere Canicattì per effettuare tutta una serie di operazioni legate all'agenzia siciliana autorizzata per il recupero dei crediti. La Serit a Canicattì ha chiuso il proprio sportello lo scorso 18giugno e da allora sono nati una serie di disagi. Gli utenti per chiedere rateizzazioni di cartelle esattoriali, effettuare versamenti o chiedere semplici informazioni sono costrette a raggiungere Agrigento oppure una sede vicina come quella di Licata, Tutto questo avviene tra il dispendio di denaro e soprattutto tra tante difficoltà da parte di chi ha una certa età, Il comune di Canicattì — ha affermato il sindaco Vincenzo Corbo — non poteva sostenere le spese per il pagamento dell'affitto degli uffici che ospitano la Serit ed inoltre farsi carico anche di quelle relative al costo di luce, internet e telefono.
Turismo, Graci deciso «La tassa e necessaria»
Il sindaco replica alle critiche: «Non abbiamo scelta»
La tassa di soggiorno verrà istituita, Parola di Angelo Graci,
sindaco di Licata.
Il capo dell'amministrazione risponde a chi, a vario titolo, chiede di non «tassare il turismo".
«E un atto duro ma imprescindibile ha - detto Graci - Grazie ai soldi di questa tassa riusciremo a far quadrare i conti che, sottolineo, ho trovato in rosso sin dai giorno dei mio insediamento. L'applicazione del bilancio passa anche e soprattutto per la riscossione della tassa di soggiorno». Graci è categorico: «In tempi duri occorre adottare misure altrettanto dure, non ROSSO fare altrimenti. Valorizzare le risorse del territorio significa anche ricavarne un profitto da parte della cosa pubblica che sono chiamato ad amministrare in tempi di ristrettezze economiche incredibilmente alte, I licatesi devono sapere che non ho scelta— aggiunge Graci — devo necessariamente tassare il turismo.
Di mezzo c'è l'approvazione del bilancio: strumento contabile e gestionale di fondamentale importanza. Licata sarà la prima città della provincia di Agrigento ad avere la tassa di soggiorno. Le perplessità sono tante, Le lamentele ancora di più. Politici, sindacati, parti sociali, tutti contrari al provvedimento. Per Angelo Biondi, sindaco di Licata predecessore di Graci, attualmente assessore provinciale al turismo, il provvedimento è sbagliato: «Mi duole constatare come un tale provvedimento sia stato deliberato senza coinvolgere preventivamente, in un doveroso passaggio concertativo, gli operatori turistici licatesi. E vero che non c'è più un Consiglio comunale con cui confrontarsi politicamente, ma i cittadini ci sono, come ci sono le organizzazioni di categoria. Non sentire il bisogno di ascoltare il loro parere è ori atto grave, poco rispettoso dei più elementari principi di buona e democratica amministrazione. Sono certo che il sindaco Graci, saprà interpretare nel giusto modo le perplessità che tale provvedimento sta suscitando, non solo a Licata, ma in tutta la provincia di Agrigento. Licata, infatti, sarebbe la prima città della nostra provincia ad istituire la tassa di soggiorno».
Per Biondi, dunque, il sindaco dovrebbe rivedere la tassazione turistica ma Graci è diretto. La tassa ci sarà. E' indispensabile. Sullo scottante argomento si è già espresso il Commissario straordinario del comune, sostituto del consiglio comunale. Giuseppe Terranova puntualizza: «il 21 giugno scorso ho approvato il regolamento per la disciplina dell'imposta di soggiorno nella città di Licata, e l'istituzione dell'imposta, regolamento predisposto dal sindaco; ragion per cui non ho fatto altro che intervenire così come la legge mi impone di fare. Secondo punto: il regolamento disciplina l'applicazione di un'imposta, il cui gettito è destinato a finalità ben specifiche per lo sviluppo turistico della città. infine, desidero precisare che la determinazione delle aliquote è di competenza del sindaco».
VINCENZO MONTANA
30 luglio - lunedì
LA SICILIA
PALMA Di MONTECHARO Teatro, i soldi per la cabina elettrica arriveranno dalla Provincia regionale
«La mafia si combatte anche con la cultura». Questa frase, pronunciata mercoledì dal ministro dell'interno Anna Maria Cancellieri a Racalmuto, in occasione della cerimonia sulla riapertura del teatro Regina Margherita nella cittadina del sale, dovrebbe far riflettere gli esponenti politici palmesi in particolare sulla vicenda riguardante il teatro Chiaramonte che da oltre tre anni attende di aprire i battenti, dopo che è stato ristrutturato con un finanziamento di oltre 1,5 milioni di euro, prelevati dai fondi Pit-Demetra. La struttura di pubblico spettacolo ma che è stata recuperata per farla divenire un contenitore per iniziative culturali, è priva ancora di collaudo amministrativo poiché il tecnico, incaricato dall'amministrazione comunale non ha potuto completare la relazione perché il tecnico progettista non ha compreso nel finanziamento di ristrutturazione la realizzazione di una cabina elettrica per alimentare di adeguata corrente il sistema di alimentazione nel locale, bisognevole di una potenza di quasi 150 kilowatt.
Per creare la cabina elettrica in un box già ricavato dal Comune nell'ex gabinetto pubblico di piazza Matteotti, avrebbero dovuto essere impiegati l5rnila euro. Somma questa che il sindaco Rosario Bonfanti e la Giunta non hanno saputo racimolare dalle casse comunali, tanto da avere chiesto aiuto al presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi. Richiesta che è stata recepita, poiché nel bilancio dell'Ente provinciale è stata inserita, in un apposito capitolo, la concessione al Comune palmese di un contributo di 15 mila euro. Il bilancio dal Consiglio provinciale non è stato però ancora approvato e qualcuno paventa il rischio che il contributo possa essere eliminato, poiché da alcuni consiglieri verrebbe sollevato un vizio di illegittimità.
L'assessore ai Lavori pubblici della cittadina del Gattopardo Angelo Cotritto, comunque, si è dichiarato fiducioso sull'esito della conferma del contributo di l5mila euro che dovrà essere erogato dalla Provincia.
ASSOSTAMPA PROViNCIALE
Condivisione con l'Ordine sui comunicati stampa
c, mi.) La Segreteria Provinciale dell'Assostampa condivide il richiamo fatto dall'Ordine dei Giornalisti di Sicilia per tutelare i colleghi iscritti e combattere il fenomeno sempre più diffuso dell'abusivismo nella professione giornalistica, pratica che viene prevista come
illecito dal nostro codice penale. La richiesta dell'Ordine di firmare sempre i comunicati stampa da parte dei giornalisti regolarmente iscritti nell'albo professionale, secondo l'Assostampa, rappresenta una imprescindibile garanzia per assicurare la trasparenza e la qualità delle notizie in un settore così delicato come quello dell'informazione. Già da tempo la Segreteria Provinciale dell'Assostampa di Agrigento aveva segnalato la necessità di identificare gli autori dei comunicati stampa che giornalmente arrivano alle testate giornalistiche, In questa ottica il dipartimento "uffici stampa" ha proposto un monitoraggio di tutti gli uffici stampa nella Pubblica Amministrazione e nel settore privato.
Apre sezione staccata dell'Ipia PALMA DI MONTECHIARO. Le classi saranno ospitate nei locali dell'Ic D'Arrigo
Per ovviare alla grave carenza di aule, dovuta alla chiusura del padiglione «D» e nell'attesa che venga espletata la gara indetta dalla Provincia per il fitto di un immobile capace di ospitare 18 aule, l'ipia Enrico Fermi aprirà nel prossimo anno scolastico una succursale con alcune sezioni nella cittadina palmese.
L'accordo è stato ufficialmente sancito dopo l'assenso del presidente dell'istituto Francesco Casalicchio, il parere positivo dell'Ufficio scolastico provinciale e, soprattutto, a seguito della decisione determinante del presidente della Provincia Eugenio D'Orsi. Il presidente ha firmato l'atto deliberativo con il quale ha dato il placet per il trasferimento nella cittadina del Gattopardo di almeno 4 sezioni e cioè l'apertura di due prime classi e di altrettante seconde classi ad indirizzo elettromeccanico, termico e socio-sanitario.
Ad avvantaggiarsi dell'importante decisione sarà anche la gioventù studentesca palmese che potrà iscriversi alle prime classi dell'Ipia Fermi, potendo frequentare nel proprio paese, mentre quelli che hanno maturato la frequenza alle seconde classi, potranno essere trasferiti nella succursale palmese. Succursale che sarà ospitata al primo piano del plesso dell'istituto comprensivo D'Arrigo che ha sede al Villaggio Giordano, rimasto libero per avere il D'Arrigo accorpato la scuola media Tomasi.
Il sindaco Rosario Bonfanti, l'ex assessore Giuseppe Vinciguerra che alcuni mesi fa ha iniziato l'operazione per la conquista di una sezione staccata dell'ipia Fermi, nonché l'attuale assessore al ramo Una Vizzini, hanno manifestato soddisfazione per l'esito dell'accordo che farà risparmiare alloro Comune migliaia di euro sul costo degli abbonamenti per il trasporto degli studenti ad Agrigento, mentre hanno dato atto al presidente della Provincia Eugenio D'Orsi per avere fatto conquistare alla cittadina dove è nato, un indirizzo scolastico capace di consentire a tanti giovani palmesi di mirare ad un titolo molto utile per il loro futuro.
F.B.
LAMPEDUSA La struttura veterinaria consentirà. di poter finalmente curare gli animali nell'isola
Inaugurato l'ambulatorio
LAMPEDUSA. E' stato inaugurato sabato scorso il primo ambulatorio veterinario dell'isola, e ciò grazie allo spirito di iniziativa di un giovane veterinario che da diversi anni frequenta la maggiore delle Pelagie. Presenti alla inaugurazione testimonial di eccezione, Claudio Baglioni e la sua inseparabile compagna, Rossella Barattolo.
A Lampedusa non è mai esistito un laboratorio veterinario e nel corso degli anni, tutti gli isolani sono sempre stati costretti a portare fuori da Lampedusa i propri animali bisognosi di cure.
»Lampedusa - ci ha spiegato Claudio Baglioni - sta crescendo molto e l'apertura di questo laboratorio veterinario credo sia molto importante ed è la dimostrazione della volontà di un cambiamento in positivo di questa collettività. Ci sono molte cose da fare funzionare meglio su queste isole e che un pò alla volta, con la volontà tutti si sta facendo in modo per questo avvenga».
Presente alla cerimonia anche il si daco Giusi Nicolini: «Non posso d essere felice - ha spiegato il primo cittadino - per l'apertura di questo ambulatorio veterinario che finalmente metterà nelle condizioni di potere c rare i nostri animali sull'isola e n essere più costretti ogni volta a pari re con l'aereo o con la nave. Ho voluto presenziare a questa apertura che segna certamente un cambiamento in portante e crea le condizioni per potere dare un servizio migliore sia al popolazione delle nostre isole che turisti che preferiscono Lampedusa Linosa come luogo per le vacanze che da questo momento, possono portare con loro anche gli animali con pi tranquillità».
L'inaugurazione è stata caratterizzata, inoltre, dalla presenza di mol isolani e turisti che hanno portato seguito anche i loro animali. Ospite molto coccolato alla cerimonia, Isolina una cagnetta meticcia abbandonata adottata da Claudio Baglioni e Rossella Barattolo. Isolina è una cagnolina vivace ed intraprendente, vive a Lampedusa nella casa di Cala Creta del l'artista romano ed è con Claudio Rossella da quando era poco più ch un batuffolo di peli. Trovata da alcun volontari, Isolina avrebbe avuto poche possibilità di crescere e stare bene Grazie a Claudio e Rossella oggi è un cane felice e benvoluto da tutti.
E.D.
Agrigentoflash
Assostampa Agrigento contro l'abusivismo giornalistico
La Segreteria Provinciale dell'Assostampa condivide il richiamo fatto dall'Ordine dei Giornalisti di Sicilia per tutelare i colleghi iscritti e combattere il fenomeno, sempre più diffuso, dell'abusivismo nella professione giornalistica, pratica che viene prevista come illecito dal nostro codice penale. La richiesta dell'Ordine di firmare sempre i comunicati stampa da parte dei giornalisti che sono regolarmente iscritti nell'albo professionale, secondo l'Assostampa, rappresenta una imprescindibile garanzia per assicurare la trasparenza e la qualità delle notizie in un settore così delicato come quello dell' informazione. Già da tempo la Segreteria Provinciale dell'Assostampa di Agrigento aveva segnalato la necessità di identificare gli autori dei comunicati stampa che giornalmente arrivano alle testate giornalistiche. In questa ottica il dipartimento "uffici stampa" ha proposto un monitoraggio di tutti gli uffici stampa nella Pubblica Amministrazione e nelle settore privato. La battaglia contro l'abusivismo assume un valore centrale nell'esercizio della professione giornalistica, per questo motivo la segreteria provinciale invita i propri iscritti e gli iscritti all'ordine dei giornalisti a seguire le indicazioni dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia.