GIORNALE DI SICILIA
TELECOMUMCAZIONI. Per Lampedusa e Linosa
Telecom inaugura la nuova «rete» per le isole Pelagie
Operativa la nuova rete di telecomunicazioni anti-black out, in grado di funzionare anche in condizioni ambientali estreme, realizzata da Telecom Italia nelle isole Pelagie.
Gli interventi infrastrutturali, illustrati al sindaco di Lampedusa e Linosa, Giusi Nicolini, garantiranno l'erogazione del servizio anche in caso d'interruzione dei collegamenti sottomarini.
La nuova rete è stata progettata per superare il problema del danneggiamento dei cavi sottomarini in fibra ottica provocato da diversi fattori esterni, come per esempio ancoraggi non autorizzati o utilizzo di reti a strascico.
Con questa implementazione - riferisce Telecom Italia - viene garantita la continuità del servizio di rete fissa, mobile e adsl dell'arcipelago, grazie alla deviazione automatica, in caso di necessità, della rete di telecomunicazioni dai sistemi in fibra ottica ai nuovi collegamenti di ponte radio.
Telecom Italia, nel corso degli ultimi mesi - rende noto l'azienda stessa - ha anche
portato a termine lo spostamento del cavo sottomarino in fibra ottica di Lampedusa da Gaia Pisana a Gaia Uccello, per fermare «il fenomeno dei taglio o dei danneggiamento del cavo causato dall'indebito ormeggio delle imbarcazioni».
Gesa, presentato esposto-denuncia all'ispettorato
Si sposta sul tavolo dell'ispettorato provinciale del lavoro e della Prefettura, la vertenza degli operatori ecologici dell'Ato Gesa Ag2 Ieri mattina infatti, le segreterie di Ggil, Cisl e liii di categoria hanno presentato una procedura di raffreddamento alla Prefettura con la dichiarazione di volontà di sciopero che dovrebbe tenersi tra il 18 e il 19 agosto prossimi. «Alla possibile astensione fuori dalle regole dei lavorato- il - spiegano i sindacalisti Enzo la- cono, Umberto Nero e Giovanni Manganella - sta contribuendo la presa di posizione di alcune Aziende che spiegano che anche in presenza di un pagamento da parte di Gesa di 3 milioni di euro, non sono in condizione di pagare neanche una mensilità. E opportuna una presa di coscienza della gravità della situazione e della necessità di trovare un rimedio, anche estemporaneo che riesca a far confluire nelle tasche dei lavoratori delle somme, giacché, oggettivamente non riescono più ad andare avanti». E i sindacati ieri mattina hanno presentato anche un esposto denuncia all'Ispettorato del lavoro per chiedere accertamenti urgenti in merito a presunte irregolarità segnalate da alcuni singoli operatori ecologici. I sindacati chiedono inoltre che ai lavoratori venga rilasciato il decreto accertativo per recuperare coattivamente gli stipendi e gli interessi sui ritardi nei pagamenti accumulati negli ultimi 5 anni. (AMM)
MPA. Pistorio: «Russo una risorsa per la Sicilia»
«Il presidente della Regione ha dimostrato una rara sensibilità istituzionale e chi lo aggredisce vuole far dimenticare all'opinione pubblica la loro stagione di collaborazione col Governo regionale che ha riguardato tulle, ma proprio tut te, le forze politiche siciliane». Lo afferma il coordinatore regionale del Movimento per le autonomie, Giovanni Pistorio, che lancia l'assessore Massimo Russo: «Credo sia una risorsa per l'intera Sicilia.
LA SICILIA
MONTI SICANI Il decreto è stato firmato pochi giorni fa, Soppresse 4 riserve naturali orientate
Regione, istituito il Parco
BIVONA. Ormai è una realtà anche giuridica perché l'assessorato regionale al Territorio e Ambiente il 25 luglio scorso ha istituto il Parco dei Monti Sicani che è stato individuato e perimetrato sui territori delle province di Agrigento e di Palermo ossia sulle aree di ben 12 comuni come Bivona, Burgio, Cammarata, Sambuca di Sicilia, San Giovanni Gemini, Santo Stefano Quisquina, Castronovo di Sicilia, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Giuliana, Palazzo Adriano e Prizzi.
Il decreto, con la costituzione del parco, stabilisce le sedi dell'Ente presso i Comuni di Bivona e di Palazzo Adriano e sopprime le 4 riserve naturali orientate come Monte Carcaci, Monte Cammarata, Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio, Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco, alcune sino ad oggi di competenza dell'Azienda delle Foreste Demaniali della Regione.
L'area del novello parco racchiude infatti aree boscate demaniali e un arcipelago di terreni sottoposte a vari vincoli naturali e paesaggistici sulle pendici dei Monti Sicani. Il decreto assessoriale va così a modificare il piano regionale dei parchi e delle riserve naturali con l'inclusione nell'elenco del quinto parco che è stato denominato Parco dei Monti Sicani,
Nel 2009 era stato istituto il comitato di proposta del parco. Un anno dopo, il comitato ha presentato la proposta di delimitazione delle aree del parco e, dopo la presentazione di alcuni ricorsi da parte di ditte con attività estrattive all'interno del perimetro del parco, è arrivato finalmente il decreto finale.
Soddisfazione è stata espressa dai sindaco di Bivona Giovanni Panepinto che ha creduto
nel progetto. In paese campeggia da qualche giorno sui muri un manifesto in omaggio ad Angelo Vassallo il sindaco di Pollica, assassinato dalla camorra, che il 10 giugno del 2010 venne a Bivona per manifestare la sua esperienza di impegno ambientale e la testimonianza per la valorizzare del patrimonio dei Monti Sicani.
«Ci siamo riusciti afferma Panepinto e lavoreremo sodo per renderlo subito operante».
Angela Cannizzaro, responsabile dell'associazione Cea che si occupa della fruizione dei beni ambientali del territorio, afferma: ((E' una grande opportunità per lo sviluppo sostenibile del comprensorio. Da tre anni ci occupiamo di viste guidate alla scoperta di siti mai visitati da alcuno».
PALMA DI MONTECHIARO. Di notte scarsa illuminazione, il Comune interviene Monumenti belli, ma al buio
PALMA Di MONTECHIARO. Segnalazioni sono giunte alla nostra redazione dal responsabile provinciale del Movimento in difesa dei consumatori, Pippo Spataro, circa il fatto che i monumenti di Palma di Montechiaro la sera rimangano al buio, soprattutto il Castello Chiaramontano che, insieme alla Cattedrale e al Palazzo Ducale, è la principale attrattiva per i turisti che visitano la cittadina palmese. In merito abbiamo sentito il vice sindaco Angelo Cottitto che è anche assessore ai Lavori Pubblici, Manutenzione, Urbanistica e Territorio.
L'amministratore ha confermato che «da un po' di tempo il Castello di notte rimane al buio poiché vandali hanno tagliato i cavi dell'illuminazione. Come comune ci siamo già attivati al fine di ripristinare la normalità e nel giro di qualche giorno dovremmo poter far tornare il sistema di illuminazione del Castello al suo naturale funzionamento», Il vicesindaco ha già contattato l'Enel per porre rimedio al disagio: «Abbiamo già avuto un contatto con l'ente che gestisce la pubblica illuminazione e abbiamo ottenuto buoni risultati in quanto anche l'Enel si sta attivando per risolvere il problema in maniera quanto più celere possibile». Da Palazzo degli Scolopi giungono pertanto rassicurazioni circa la risoluzione del disservizio legato alla mancata illuminazione del Castello Chiaramontano che è stato segnalato da più di un turista. Non arrivano conferme invece per quanto concerne gli altri monumenti cittadini che più di una segnalazione asserisce essere al buio nelle ore serali. E' evidente come sia necessaria una risoluzione del problema. Presentare senza illuminazione i principali monumenti non rappresenta di certo il miglior biglietto da visita per la Città del Gattopardo che fa del turismo una delle sue imprescindibili fonti di sostentamento.
Nelle scorse settimane diverse sono state le iniziative per promuovere il turismo a Palma: è stata promossa un'immagine positiva della città attraverso uno spot voluto dalla FIDAPA, o ancora il dottor Salvatore Montalto, ha voluto far adornare i monumenti con fiori e piante aggiungendo anche dei cartelli con brevi cenni storici.
GIUSEPPE CELLURA
COMMISSIONE GIUSTIZIA. Dopo il Senato anche la Camera dei deputati ritiene che sia sbagliato sopprimerlo
C'è speranza per il Tribunale di Sciacca
Ieri pomeriggio è stata approvata in Commissione Giustizia alla Camera dei Deputati il parere per la salvaguardia di alcuni Tribunali che nel testo del decreto del Governo relativo alla nuova geografia giudiziaria erano considerati soppressi. Questa la parte, inclusa nel parere approvato che riguarda Sciacca: "Per il distretto di Palermo, si è rilevata la necessità di mantenere il tribunale di Sciacca, non solo per l'inadeguatezza dei collegamenti tra i comuni del circondario-zona occidentale della provincia di Agrigento e il capoluogo di provincia (inesistenza di rete ferroviaria e di autoservizi urbani), ma anche e soprattutto perché insiste in contesti territoriali caratterizzati da un'alta densità criminale (a 30 km da Sciacca vi è il comune di Castelvetrano, residenza della famiglia di Messina Denaro) come avvalorato dalla audizione del Procuratore distrettuale, dott. Messineo". Per
l'avvocato Filippo Marciante, membro della segreteria nazionale dell'organi- sino Nazionale dell'Avvocatura, per il quale sta seguendo l'iter da vicino, si tratta "di un passo in avanti di assoluto rilievo e che apre le speranze per la salvezza dell'importante presidio giudiziario di Sciacca". Dunque, il parere esitato favorevolmente dalla Commissione Giustizia della Camera spoa quanto previsto nella Legge Delega, e più precisamente la parte che riguarda i requisisti che possono salvaguardare i Tribunali minori dalla soppressione, Il presidio giudiziario di Sciacca potrà essere salvato sia per l'inadeguatezza della tra il distretto giudiziario saccense e il capoluogo provinciale, sia per la presenza sul territorio della mafia. Tra l'altro, si fa preciso riferimento alla vicinanza di Sciacca con Castelvetrano, città del super latitante Matteo Messina Denaro. Una nuova speranza che si alterna alle notizie non positive degli ultimi giorni. Diversi sono state le manifestazioni popolari in favore del mantenimento della struttura giudiziaria saccense. Adesso, con i due pareri favorevoli delle Commissioni Giustizia della Camera e del Senato il Governo deve fare i conti con una volontà politica ben suffragata da argomenti inconfutabili. Ha destato tanto clamore tra la popolazione la concretezza della soppressione del Tribunale di Sciacca proprio in considerazione della presenza mafiosa sul territorio. E' di pochi giorni fa l'arresto del boss di Sambuca di Sicilia Leo Sutera ritenuto in contatto con Matteo Messina Denaro. Un arresto che ha generato le note polemiche nella procura antimafia di Palermo e con una netta presa di posizione polemica da parte del magistrato Teresa Principato.
Agrigentoflash
Il Consiglio rinvia l'esame del bilancio e approva un debito fuori bilancio.
Il Consiglio provinciale ha approvato, ieri sera la proposta n. 25 del 24 maggio 2012 del settore infrastrutture stradali riguardante il riconoscimento di un debito fuori bilancio a seguito dell'adozione del progetto dei lavori di costruzione della strada intercomunale Cammarata-Castronovo di Sicilia. Discussa anche la relazione del presidente della Provincia Regionale di Agrigento sull'attività svolta dagli esperti nell'anno 2011.
Presenti per l'amministrazione il vice presidente Paolo Ferrara e gli Assessori Biondi, Varisano, Giglione, Marchetta, Terrana, Alfonso Montana, Schembri, Giuseppe Montana e il neo Assessore Salvatore Tannorella presentato al Consiglio dal Vice Presidente Ferrara.
Sulle comunicazioni fatte dal Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi il Consiglio ha integrato l'ordine del giorno con quattro nuove proposte. Due riguardano la costituzione delle Società Consortili SRR A.T.O. 4 Agrigento Provincia Est e A.T.O. 11 Agrigento Provincia Ovest. Le altre due proposte riguardano un debito fuori bilancio e la nomina dei nuovi revisori dei conti.
Rinviato, dopo le comunicazioni del Presidente Buscemi, l'esame del Piano triennale delle Opere Pubbliche, del piano delle alienazioni e della valorizzazione dei beni provinciali e del Bilancio di previsione 2012.
La proposta di rinvio di una settimana è stata inizialmente formalizzata dal Consigliere Salvatore Scozzari, a seguito dell'incontro avvenuto tra il Presidente D'Orsi e i Capigruppo Consiliari per valutare gli effetti della "spending review" sul bilancio di previsione. Successivamente, dopo l'intervento del Consigliere Roberto Gallo il quale ha proposto il prelievo degli altri punti all'ordine del giorno, il Consiglio, a maggioranza, ha votato il prelievo dei punti relativi al debito fuori bilancio per la costruzione della strada Cammarata- Castronovo di Sicilia, alla relazione degli esperti dell'amministrazione, alla mozione del consigliere Mario Lazzano sull'aumento della R.C. Auto e quella del Consigliere Scozzari sulle tariffe di Girgenti Acque.
Il Consiglio, dopo la relazione sugli esperti dell'amministrazione fatta dall'Ass. Biondi, ha discusso la mozione del Consigliere Lazzano sull'aumento della Rc Auto il quale ha spiegato le ragioni della sua contrarietà all'aumento della tassa provinciale. Sulla mozione sono intervenuti il Consigliere Maurizio Masone il quale, dopo avere spiegato che l'aumento della RC auto è stato approvato in tutta Italia, da 93 province, dopo l'abolizione dell'addizionale provinciale sull'energia elettrica provocando minori entrate nel bilancio provinciale. Masone ha quindi inviato il Consigliere Lazzano a ritirare la mozione per farne un ordine del giorno condiviso da tutto il Consiglio.
Il Consigliere Avarello sull'argomento della Rc auto ha lamentato il metodo con il quale si è arrivati a questo aumento e il mancato coinvolgimento del Consiglio in fase di predisposizione del bilancio.
Il Consigliere Scozzari, condividendo le perplessità del consigliere Avarello, ha chiesto al Consigliere Lazzano di ritirare la mozione.
Il Consigliere Gallo ha ricordato che sullo stesso argomento aveva presentato una interrogazione all'amministrazione. Non ha condiviso l'aumento della tassazione che considera un balzello troppo alto da fare pagare ai cittadini.
Anche il Consigliere Gentile, condividendo le motivazioni del Consigliere Lazzano, si è detto favorevole alla mozione.
L'assessore al Bilancio Piero Marchetta ha spiegato che l'amministrazione ha avuto minori entrate per 2,5 milioni di euro a seguito della soppressione dell'addizionale sul consumo di KW ore, minori trasferimenti dallo Stato e dalla Regione per quasi 8 milioni di euro e che l'aumento dell'Rc auto, stimato in altre 5 milioni di euro, ha compensato in parte queste minori entrate.
Conclusa la discussione si è passati alle votazioni alla quale hanno partecipato solo 16 consiglieri su 35. Mancando il numero legale, il Presidente ha quindi rinviato di un'ora i lavori alal ripresa dei quali, intorno alle 22 e 50, essendo presente solo il Presidente Buscemi, la seduta è stata rinviata a stasera alle 19 con all'ordine del giorno le due mozioni, quella di Lazzano e quella di Scozzari su Girgenti acque oltre agli altri punti non discussi.
Consiglio provinciale, approvata mozione contro aumento Rc auto
Ieri sera il consiglio provinciale di Agrigento ha approvato, con 14 voti favorevoli e 12 astenuti, la mozione contro l'aumento della Rc Auto presentata dal Pdl. Hanno votato favorevolmente i Consiglieri del Pdl, della Destra, di Sel , alcuni Consiglieri dell'MPA, alcuni Indipendenti. "D'Orsi - commenta Mario Lazzano del Pdl- non ha più una maggioranza in Consiglio Provinciale che lo sostiene. Ne prenda atto!I partiti della " fu maggioranza" MPA e PD hanno espresso il voto con l'astensione, accettando di fatto, che quella imposizione che D'Orsi e la sua giunta aveva adottato non è nemmeno piaciuta a chi fino ad oggi appoggia D'Orsi come Presidente della Provincia." Domani alle 11,00 il gruppo Consiliare del Pdl alla Provincia ha convocato una Conferenza Stampa nei locali della Provincia Regionale di Agrigento. Sarà presente l'On Nino Bosco Coordinatore Provinciale del partito.
Rc auto. Pd chiede un odg unitario
"Nella seduta del Consiglio Provinciale di ieri, 31 luglio, il Consigliere Lazzano ed il PdL hanno insistito nel portare al voto la Mozione contro l'aumento dell'imposta sulla RCAuto. Il PD ha chiesto al Consigliere Lazzano di ritirare la mozione e di sostituire la stessa con un ordine del giorno unitario che impegnasse il Consiglio e l'Amministrazione a rivedere l'aumento dell'imposta contemporaneamente a una spending review da organizzare immediatamente per ridurre al massimo le spese superflue e/o improduttive". Lo dicono attraverso una nota stampa i consiglieri provinciali del Partito Democratico, Daniele Camilleri, Ettore Di Ventura e Maurizio Masone.
"Il PdL - proseguono i consiglieri - ha rifiutato. Il voto non si è consumato per mancanza del numero legale. Vogliamo brevemente precisare che il PD rimane contrario all'aumento di imposte se queste non sono assolutamente necessarie per la copertura di servizi indispensabili. L'aumento dell'imposta sostituisce l'imposta provinciale sul consumo elettrico che è stata abolita ad aprile e che era rapportata ai Kwh consumati colpendo tutti i cittadini anche i più poveri, gli anziani, i pensionati. L'aumento dell'imposta del 3,5% colpisce, invece, principalmente i possessori di auto di lusso e SUV mentre per le piccole auto incide per pochi euro, circa 10€ all'anno in più (ad esempio Fiat Punto) e non vanno considerati i ciclomotori dei ragazzi che sono esentati".
"Tutte le province d'Italia - aggiungono i consiglieri provinciali - hanno portato al massimo l'aliquota dell'imposta, come la provincia di Agrigento, per le ragioni sopra esposte, solo Firenze e Trento non lo hanno fatto. Attenzione, metà giunte di centro-sinistra e metà giunte di centro- destra. Quindi, ci sembra profondamente sbagliato che una forza politica moderata e di governo come il PdL venga trascinata verso una deriva estrema e populista, lontano dalle esigenze dei cittadini e dalla tradizione di responsabilità. Il vero scopo del centro-destra è quello di costringere l'amministrazione a ritirare il documento contabile e questo impedirebbe di approvare (ad esempio) l'emendamento sui precari della provincia o l'adeguamento delle somme per i servizi scolastici rivolti ai disabili e così via".
"Non basta la propaganda che sa di vecchia politica, spesso incoerente, che tenta di predicare bene finendo però per razzolare male, molto male. Il PD s'impegnerà comunque nel lavoro per la riduzione delle spese e per la cancellazione degli sprechi consentendo così di abbassare tutte le imposte possibili. Questo lavoro lo faremo anche senza la partecipazione di quelle forze politiche che hanno solo l'esigenza di alzare bandiere demagogiche.Quest'accorato appello è rivolto anche a quelle forze politiche come Rifondazione Comunista e Sinistra, Ecologia e Libertà che dovrebbero avere una maggiore sensibilità verso le fasce deboli della popolazione lontane come sono da forze come La Destra di Gallo e il PdL di Lazzano", concludono i consiglieri provinciali del Partito Democratico.
Provincia. Intervento dei consiglieri del gruppo misto
I Consiglieri Provinciali Carmelo Avarello, Stefano Girasole e Nino Spoto del Gruppo misto intervengono sui lavori del Consiglio Provinciale di ieri sera. In particolare, sulla mozione presentata dal Consigliere Mario Lazzano, ritengono che su una tassa impopolare quale l'aumento sproporzionato della RC Auto, la maggioranza non si sia assunta le proprie responsabilità facendo cadere il numero legale. I consiglieri Spoto, Avarello e Girasole chiedono all'amministrazione attiva di ritirare il bilancio o rielaborarlo anche in virtù della votazione espressa ieri sera dai Consiglieri presenti sull'aumento della RC auto, anche se è mancato il numero legale. I consiglieri chiedono che il Presidente D'Orsi riveda l'entità dell'aumento della Rc auto e riformuli il bilancio 2012 tenendo conto anche delle minori entrate a seguito della spending review.
Infoagrigento
RC AUTO, COLPO DI SCENA IN CONSIGLIO PROVINCIALE: PASSA LINEA DEL PDL
Scritto da Redazione
Al consiglio di provinciale è stata approvata la mozione presentata dal Consigliere Mario Lazzano del Pdl contro l'aumento della tassa RC Auto in Provincia di Agrigento pari al 3,5%. La mozione è passata con 14 voti favorevoli e 12 astenuti la mozione contro l'aumento della RC Auto presentata dal PDL.
Hanno votato favorevolmente i Consiglieri del PDL, della Destra, di Sel ed alcuni Consiglieri dell'MPA , ed alcuni Consiglieri Indipendenti.
"D'Orsi - è il commento di Lazzano - non ha più una maggioranza in Consiglio Provinciale che lo sostiene. Ne prenda atto! I partiti della " fu maggioranza" MPA e PD hanno espresso il voto con l'astensione, accettando di fatto, che quella imposizione che D'Orsi e la sua giunta aveva adottato non è nemmeno piaciuta a chi fino ad oggi appoggia D'Orsi come Presidente della Provincia".
Nel corso della seduta è stata anche approvata la mozione che prevede la riduzione da 12 a 8 assessori.
"Ci si augura che il Presidente D'Orsi e la sua Giunta ritirino con effetto immediato l'odiata Tassa che imponeva un aumento a tutti i cittadini della nostra Provincia l'aumento della Tassa RC Auto del 3,5% incidendo fortemente sulle tasche degli Agrigentini. Venerdi 2 agosto alle ore 11,00 il gruppo Consiliare del PDL alla Provincia , a tal proposito, ha convocato una Conferenza Stampa presso i locali della Provincia Regionale di Agrigento. Sarà presente l'On Nino Bosco Coordinatore Provinciale del PDL", ha concluso Lazzano
"Ripensare la SS 189": intervento del consigliere Arturo Ripepe
Il consigliere Arturo Ripepe, capogruppo del P.I.D., intervenuto durante i lavori del Consiglio in merito alla proposta di rinviare la discussione del bilancio provinciale, del piano triennale e del piano delle alienazioni, ricorda come in questo momento occorra evitare che la Provincia vada incontro alla gestione provvisoria e che non vengano resi immediatamente disponibili i fondi per la progettazione della SS. 189 Agrigento-Palermo.
Per questo motivo si è detto favorevole alla proposta di rinvio di una settimana, formulata dai Consigliere Scozzari e Gallo, invitando il Consiglio ad affrontare con serenità il dibattito sul bilancio affinché si possa arrivare al più presto ad una sua celere approvazione. Ripepe ricorda come già in passato si sia interessato per favorire l'ammodernamento della SS.189, recandosi anche a Roma ed incontrando il Vice Ministero alle Infrastrutture Misiti.
Ripepe ritiene che un'opera di grande importanza come la SS.189 debba avere, al più presto, finanziato il progetto di massima a carico della Provincia, come già è avvenuto per la S.S. 640 Agrigento-Caltanissetta
Sicilia24h
Provincia, passa mozione contro aumento Rc auto. Lazzano: vittoria del Pdl
Approvata in Consiglio Provinciale di Agrigento, con 14 voti favorevoli e 12 astenuti, la mozione - presentata dal PDL - contro l'aumento della RC Auto. Hanno votato favorevolmente i Consiglieri del PDL, della Destra, di Sel, alcuni Consiglieri dell'MPA ed alcuni Consiglieri Indipendenti.
Per il Consigliere Mario Lazzano si tratta di "una vittoria del Psl. D'Orsi non ha più una maggioranza in Consiglio Provinciale che lo sostiene.ì Ne prenda atto! I partiti della " fu maggioranza" MPA e PD hanno espresso il voto con l'astensione, accettando di fatto, che quella imposizione che D'Orsi e la sua giunta aveva adottato non è nemmeno piaciuta a chi fino ad oggi appoggia D'Orsi come Presidente della Provincia".
"Ci si augura - prosegue Lazzano - che il Presidente D'Orsi e la sua Giunta ritirino con effetto immediato l'odiata Tassa che imponeva un aumento a tutti i cittadini della nostra Provincia l'aumento della Tassa RC Auto del 3,5% incidendo fortemente sulle tasche degli Agrigentini. Domani alle ore 11,00 il gruppo Consiliare del PDL alla Provincia, a tal proposito, ha convocato una Conferenza Stampa presso i locali della Provincia Regionale di Agrigento alla presenza dell'On Nino Bosco Coordinatore Provinciale del PDL.
Alla mozione i Consiglieri Provinciali presenti si sono espressi nel seguente: Hanno votato favorevole i Consiglieri:Avarello, Spoto, Girasole, (SEL) Roberto Gallo (La Destra), Lazzano, Paci,Testone,Bennici, Zarbo e il Presidente del Consiglio Provinciale Dino Buscemi, (PDL), Gentile (Indip), Martello (MPA), Picone (Patto per il Territorio), Nobile (Indip).
Si sono astenuti: Masone, Di Ventura (PD) Scozzari, Militello, Tavormina, (MPA), Guarraci e Vinci (Grande Sud), Terrazzino (Indip) e Montaperto (Indip.)
Agrigentooggi
Aumento Rca auto, Imu e Irpef, Cardella (Unc): esiste ancora la concertazione in provincia di Agrigento?
Pubblicato da: Redazione
La grave crisi economica, la mancanza di lavoro, di reddito per le famiglie e di liquidità delle imprese della provincia di Agrigento sono gli effetti principali della crisi economica. Lo scrive in una nota Manlio Cardella, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori di Agrigento, che interviene sull'attuale crisi economica - finanziaria del Paese e sul ventilato aumento dei tributi locali da parte dell' Amministrazioni comunale e provinciale:
Gli enti locali, afferma Manlio Cardella, non possono ritenersi corpi avulsi dal contesto sociale in cui operano. Chi governa gli enti locali, la provincia regionale , I comuni, gli enti erogatori di servizi, acqua e rifiuti tra tutti, ha il dovere di tenere conto del profondo disagio delle imprese e delle famiglie e degli utenti, che in assenza di lavoro e di reddito non sono nelle condizioni di far fronte al pagamento di mutui, tasse ed imposte, cosa più grave se in aumento addirittura.
Sono questi problemi di grande e grave dimensione sociale che gli amministratori, le forze politiche e i partiti soprattutto, continua Cardella, non possono pensare di scaricare sul sociale, sulla collettività, sulle famiglie, sulle imprese (quelle che restano) e sui lavoratori (quelli che restano).
L'aumento del 3,5% della imposta RC Auto dal 12,5% al 16% deliberata dalla Provincia Regionale di Agrigento è la dimostrazione reale di come gli enti locali decidono sui cittadini, passando sopra la loro condizione di disagio economico e sociale creata spesso dalla incapacità dell'ente impositore di operare per la ripresa economica, sociale ed occupazionale del territorio.
L'aumento della RC Auto, ricordo, è determinato dal Federalismo Fiscale nel 2011. Di Federalismo fiscale i ns. Amministratori, nella quasi totalità, sconoscono gli assi portanti che sono la classificazione in enti virtuosi e non virtuosi, amministratori virtuosi e non virtuosi.
Si considerano infatti amministratore ed ente virtuoso quei soggetti che pur operando in condizioni di difficoltà gestionale, riescono a procedere tenendo conto che:
- le entrate siano rispettose del fabbisogno dell'ente di gantire servizi, ma tengano soprattutto conto della condizione dei cittadini in termini di reddito, di lavoro e di assistenza sociale.
Quindi l'amministratore è virtuoso non quando accumula somme non spese ma quando di queste risorse ne fa occasione di sviluppo, di lavoro, di miglioramento dei servizi, di pagamento del personale...etc...
Questa premessa, continua Cardella, è necessaria in quanto il paventato aumento dell'IMU e dell'IRPEF da parte del comune di Agrigento non può avvenire con la stessa metodologia adottata dalla Provincia Regionale per l'aumento della RC Auto e cioè quella di non confrontarsi con nessuna parte sociale che tutela gli interessi dei cittadini, dei consumatori e delle imprese.
Gli amministratori degli enti locali, dalla provincia Regionale al Comune di Agrigento, devono fare molta attenzione, oggi governare è sinonimo di competenza, creatività di azione e di confronto, sensibilità, attenzione, cura e prevenzione verso il disagio della gente. Chi non ha queste sensibilità alimenta nella gente e negli elettori discredito e sfiducia verso l'ente locale, le istituzioni e la politica.
Una politica che, a guardare i fatti, pensa, sbagliando, di farsi forte della difficoltà in cui versano le organizzazioni sindacali. Infatti è' la mobilitazione vera, non virtuale, il carburante del motore della concertazione.
La politica e gli enti, comprendendo la debolezza dell'azione del sindacato per via della mancanza di lavoratori, sfuggono la concertazione, non la favoriscono, non creano tavoli, e comunicano solo a mezzo stampa le loro decisioni.
Diciamocelo con grande franchezza il Governo Monti ha mandato a casa un vecchio modello di concertazione. Ma nei fatti ha voluto invitare le parti sociali a ritrovare esse stesse la capacità di rinnnovarsi per aprire una nuova stagione della rappresentanza per un nuovo modello di partecipazione concertativa.
A livello locale nessuno pensi di approfittarsi di questa fase transitoria di riassestamento dell'azione e delle politiche del sindacato e delle associazioni degli utenti e consumatori che devono continuare a rimanere un baluardo a difesa dei cittadini, degli utenti e dei lavoratori.
Ma quello che avviene in questi mesi e giorni va in tutt'altra direzione. Le decisioni degli amministratori e le posizioni delle parti sociali e delle associazioni di rappresentanza non possono essere comunicate e confrontate solo a mezzo stampa. Questo, nei fatti è quello che si verifica.
Attenzione a non indebolire volutamente il valore sociale della rappresentanza degli interessi collettivi. Se i Comuni, così come la provincia pensano di agire sulla leva fiscale per risanare bilanci, sbagliano di grosso se non avvertono la sensibilità del confronto tra parti sociali.
E' leggittimo un confronto con i cittadini e la rappresentanza sociale ad esempio sulla gestione del comune ad iniziare dalla funzionalità degli organi?
Le decisioni delle Giunte Comunali di aumento della indennità degli amministratori , se articolate e giustificate in maniera adeguata, perchè non possono essere condivise da una franca e schietta discussione nel merito?
L'amministratore non pensa, se isolato nella decisione, di operare contro il comune sentire? Poi che tra le altre motivazioni, ci possa anche stare il famoso detto "levaticci tu ca mi cci mettu iu", ciò è causa di scarsa sensibilità.
Se di questo confronto si intende farne a meno si alimenta il disagio e la rabbia della gente. Disagio e rabbia finora sempre contenuti grazie alla capacità di rappresentanza delle parti sociali.
Prima di aumentare IRPEF e IMU si guardino gli indicatori della Camera di Commercio che forniscono un quadro chiaro della crisi delle imprese commerciali e artigianali, piccole e medie, dell'INPS e dell' Ufficio Provinciale del Lavoro che certificano la perdita di lavoro di migliaia di lavori in settori diversi, la richiesta di accesso agli ammortizzatori sociali, CIG, Mobilità e Sussidio di Disoccupazione.
Si guardi soprattutto alla difficoltà che le famiglie hanno oggi di sostenere il pagamento del mutuo per l'acquisto della prima casa, afferma Manlio Cardella Presidente dell'Unione Nazionale Consumatori di Agrigento.
In ultimo sono d'accordo con il Dott. Andrea Messina di Confindustria Agrigento quando sostiene la tesi che l'aumento delle tasse comunali sia una problematica che, senza una accorta concertazione, può creare grave disagio sociale.
Il comune di Agrigento, conclude Cardella, prima di passare a provvedimenti traumatici in materia di IRPEF e IMU deve avviare sin da subito un confronto con i cittadini, gli imprenditori, le famiglie e i lavoratori (quei pochi rimasti) attraverso la consultazione delle associazioni di categoria.
Se da un lato vi è la necessità del comune di garantire servizi, pagare il personale e far funzionare la macchina amministrativa, dall'altro la crisi dell'economia causata dalla mancanza di reddito e dal calo dei consumi sono fattori che devono essere all'attenzione del Consiglio Comunale e dell'amministrazione Zambuto.
Il Presidente
Manlio Cardella
Provincia, l'aumento Rc auto non passa ! Lazzano : votata la mia mozione
Con quattordici voti a favore e dodici astenuti il Consiglio provinciale ha votato contro l'aumento del Rc Auto, voluta dal Presidente Eugenio D'Orsi. Nell'ultima seduta è' passata quindi a maggioranza la mozione presentata dal Consigliere Mario Lazzano, primo firmatario contro l'aumento della tassa RC auto in provincia di Agrigento, pari al 3,5%.
"D'Orsi non ha più una maggioranza in Consiglio e deve prenderne atto". Ha dichiarato il Consigliere Lazzano che ha aggiunto:
" MPA e PD hanno espresso il voto con l'astensione, accettando di fatto, che quella imposizione che D'Orsi e la sua giunta aveva adottato non è nemmeno piaciuta a chi fino ad oggi appoggia D'Orsi come Presidente della Provincia".
Canicattìweb
Provincia di Agrigento, il PdL blocca l'aumento RC Auto
Scritto da Redazione Canicatti Web
Non gode piu' di una maggioranza in consiglio provinciale nonostante le innumerevoli nomine di assessori in quota ai partiti che a parole lo sostenevano (MPA-PD e qualche indipendente).
Vittoria del PDL!!!! Approvata la mozione presentata dal Consigliere Mario Lazzano, prmo firmatario, contro l'aumento della tassa RC Auto in Provincia di Agrigento pari al 3,5%.
Approvata con 14 voti favorevoli e 12 astenuti la mozione contro l'aumento della RC Auto presentata dal PDL.
Hanno votato favorevolmente i Consiglieri del PDL, della Destra, di Sel ed alcuni Consiglieri dell'MPA (il partito del Presidente D'Orsi- non ci credono nemmeno loro sull'operato della giunta), ed alcuni Consiglieri Indipendenti.
D'Orsi non ha più una maggioranza in Consiglio Provinciale che lo sostiene.
Ne prenda atto!
I partiti della " fu maggioranza" MPA e PD hanno espresso il voto con l'astensione, accettando di fatto, che quella imposizione che D'Orsi e la sua giunta aveva adottato non è nemmeno piaciuta a chi fino ad oggi appoggia D'Orsi come Presidente della Provincia.
PDL 2 Maggioranza 0.
-Approvata la mozione che prevede la riduzione da 12 a 8 assessori qualche mese fa;
-Ieri sera con un colpo di scena approvata la mozione del PDL,primo firmatario Mario Lazzano Vice Presidente vicario del Consiglio Provinciale, che prevede il ritiro dell'atto deliberativo che aumenta la Tassa RC Auto da parte della giunta, approvato nel mese di marzou.s. senza consultare le organizzazioni di categoria,i sindacati,le associazioni degli automobilisti,le organizzazioni delle assicurazioni,i gruppi Consiliari sia di maggioranza che di opposizione.
Ci si augura che il Presidente D'Orsi e la sua Giunta ritirino con effetto immediato l'odiata Tassa che imponeva un aumento a tutti i cittadini della nostra Provincia l'aumento della Tassa RC Auto del 3,5% incidendo fortemente sulle tasche degli Agrigentini.
F.to GRUPPO CONSILIARE PDL