Seduta interamente dedicata alla Girgenti Acque, quella di ieri sera del Consiglio Provinciale in seduta d'urgenza nella sala "Pellegrino" che ha visto quasi il plenum di consiglieri: 33 presenti su 35. Unico assente Gioacchino Zarbo.
I lavori erano iniziati con l'intervento del consigliere Salvatore Scozzari che ha illustrato la propria mozione sulla esosità delle tariffe della Girgenti Acque che ha spiegato come da un'indagine conoscitiva, risultano le più care d'Italia. Scozzari, quindi, ha chiesto una riunione dei Sindaci per capirne le cause.
Il consigliere Roberto Gallo ha suggerito di dare mandato al Presidente D'Orsi, presente ai lavori del Consiglio, di modificare il regolamento per far si che vengano ridefinite le tariffe del servizio. Il consigliere Davide Gentile ha informato il Consiglio di un problema che si registra nel settore degli esercizi pubblici dove per "Girgenti Acque", chi subentra ad una utenza morosa non può fare la voltura se prima non salda i debiti del precedente titolale ed inoltre "la società Girgenti Acque - ha detto Gentile - impone agli esercizi pubblici che non rientrano nel settore alimentare di sottoscrivere un contratto per la fornitura dell'acqua "la qualcosa è illogica - ha sostenuto Gentile - in quanto negozi di abbigliamento ed altre attività similari non fanno un forte uso di acqua e quindi possono gestire privatamente la fornitura".
Nel dibattito sui disservizi ed il caro tariffe della Girgenti Acque, sono intervenuti anche Stefano Girasole, Mario Lazzano, Ivan Paci, Maurizio Masone, Ezio Di Prima ed Orazio Guarraci. Tutti ha sostenuto la necessità di dare mandato al Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi che è anche il Presidente dell'Ato Idrico, di far rettificare il regolamento in modo da favorire i tartassati contribuenti.
Alla fine la mozione è stata rinviata ad una prossima seduta perché venga integrata dalle conclusioni del dibattito consiliare e dai lavori delle commistioni Affari Generali, Vigilanza sugli Entri partecipati e capigruppo. La votazione ha registrato 27 sì, tre astenuti e solo 5 consiglieri provinciali momentaneamente assenti dall'aula. Archiviata la mozione il capo gruppo del Pdl, Ivan Paci ha chiesto il rinvio del Piano Triennale delle Opere Pubbliche, Piano delle Alienazioni e Bilancio. Gli ha fatto eco Roberto Gallo che ha suggerito al Presidente D'Orsi di ritirare lo strumento di programmazione economica ed il piano triennale per avere le idee più chiare. Per Angelo Bennici, alla luce delle nuove disposizioni del Governo Nazionale che impone tagli per quasi due milioni di euro, ha proposto di discutere il bilancio con tutti i partiti.
"A proposito del Bilancio - ha detto D'Orsi nel suo intervento - qualche tempo addietro ho convocato una riunione dei Capi Gruppo, ma furono pochi a presentarsi ed ad oggi sto ancora attendendo risposte. Inoltre entro questo mese scade il mandato per i revisori dei conti e deve essere il Consiglio ad eleggere il nuovo Collegio. Nel bilancio abbiamo inserito importanti interventi tra i quali la progettazione del miglioramento del tracciato della statale 189 che finanzieremo con soldi nostri. Io propongo al Consiglio di inserire in una seduta apposita le comunicazioni scindendole dalla fase deliberante del Consiglio".
"Io non voterò nessun bilancio - ha risposto il consigliere Arturo Ripepe - che non preveda gli interventi sulla statale 189 né altri atti che possano creare problemi a questo urgente e necessaria progettazione. Ripepe ha auspicato che il Consiglio faccia un momento di sintesi e di condivisione e che la progettazione della SS. 189 venga al più presto realizzata".
Alla fine, il presidente del Consiglio, Raimondo Buscemi ha messo ai voti le proposte di Ivan Paci di rinvio dei lavori e la convocazione della Conferenza dei Capigruppo per decidere la data di convocazione del Consiglio e l'altra di Matteo Ruvolo che ipotizzava per il 28 agosto una nuova seduta di Consiglio. Prima delle votazioni lo stesso Ruvolo ritirava la propria proposta ed il consiglio con 19 si e 10 no approvava il rinvio data da destinarsi.