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Rassegna stampa dell'8 agosto 2012

LA SICILIA
 
Intimiditi dalla Regione
I sindaci di diciotto Comuni della provincia non vogliono risarcire 28 milioni
I 18 sindaci della provincia di Agrigento che non hanno ancora consegnato gli impianti a Girgenti Acque ritengono intimidatorie le diffide inviate loro nel maggio scorso dal presidente dell'ato idrico e dalla Regione con una richiesta di risarcimento danni avanzata da Girgenti Acque per un ammontare di 28.700.000 euro.
I capi delle amministrazioni dei comuni di Alessandria della Rocca, Aragona, Bivona, Burgio, Camastra, Cammarata, Cianciana, Joppolo Giancaxio, Menfi, Montevago, Palma di Montechiaro, Sambuca di Sicilia, San Biagio Platani, Santa Elisabetta, Santa Margherita Belice, Sant'Angelo Muxaro, Santo Stefano di Quisquina e Villafranca Sicula), tutti assistiti dall'Avv. Gigi Restivo hanno inoltrato al Presidente dell'Ato idrico Eugenio D'Orsi una nota con la quale »respingono con ferma determinazione ogni tentativo di condizionamento della propria attività di pubblici amministratori».
Nel documento si legge anche che «Inopinatamente il Consorzio d'ambito, associa tale richiesta, chiaramente intimidatoria, ad una presunta, ma assolutamente inesistente, responsabilità dei Sindaci di (luci comuni che, sino ad oggi, non hanno ancora proceduto alla consegna dei propri impianti al soggetto gestore. Entrambe le diffide inoltre, sia quella della Girgenti acque che quella del Consorzio d'ambito Agrigento, ricostruiscono in modo partigiano, erroneo e strumentale le vicende relative alla privatizzazione del servizio idrico integrato».
I 19 Sindaci sottolineano come in capo ai comuni diffidati non può essere attribuita alcuna responsabilità, né può essere richiesto alcun risarcimento, rispetto a vicende dalle quali risultano invece evidenti da una parte, le irregolarità poste in essere dal soggetto gestore e dimostrata assenza da parte del Consorzio d'ambito per un efficace controllo su tutti gli adempimenti della convenzione digestione sottoscritta proprio con il gestore». I Sindaci hanno chiesto quindi al Consorzio d'ambito «di verificare il rispetto e il correlato adempimento di tali obbligazioni e di controllare la legittimità della sussistenza una duplicazione del servizio idrico mi grato in capo alla Girgenti acque ed in ca al Voltano ed a verificare altresì i rapporti intercorrenti tra le due società. 1-lanno in tre diffidato il Consorzio affinché siano verificate tutte le gravi inadempienze del stole. Hanno infine chiesto che l'Ato idriche richieda tutte le opportune informazioni presso la Prefettura di Agrigento, il Ministro dell'Interno, l'Autorità giudiziaria e forze di Polizia giudiziaria affinché sia assunta ogni opportuna informazione, ai I del rispetto del protocollo di legalità "Carlo Alberto Dalla Chiesa" e della vigente informativa antimafia in materia sulla Girgenti acque».
 
RIFIUTI. Il liquidatore di Gesa ha esortato gli amministratori ad onorare gli impegni per consentire di pagare gli stipendi Restivo, nuovo appello ai sindaci dell'Ato
Rilancio approvato ed un accorato appello ai sindaci affinché effettuino le anticipazioni necessarie ad accumulare le risorse finanziarie che sono indispensabili per garantire gli stipendi al personale del raggruppamento di imprese che si occupa del servizio di prelievo e trasporto dei rifiuti solidi urbani, li liquidatore di Gesa Teresa Restivo ieri mattina ha approfittato dell'assemblea dei sindaci, convocata per l'approvazione del bilancio di previsione 2012, per battere cassa e cercare di evitare in extremis la proclamazione di uno sciopero subito dopo Ferragosto.
La situazione é nota: il raggruppamento di imprese é fermo ad un'anticipazione sul mese di gennaio ed é creditore di tutto il resto fino a luglio. I suoi lavoratori hanno ricevuto gli stipendi fino ad aprile ed ora sono creditori delle mensilità di maggio, giugno, luglio più la quattordicesima ed i conguagli irpef. Le imprese sono state chiare: hanno anticipato soldi per carburanti, versamenti previdenziali ed altre spese di funzionamento, per cui potranno pagare uno stipendio solo se riceveranno due mensilità senza contare il saldo di gennaio. La somma da recuperare dunque é consistente: si aggira sui quattro milioni di euro.
I sindaci ovviamente non hanno potuto prendere impegni precisi: in particolar modo quelli dei comuni più grossi (Agrigento, Favara, Porto Empedocle, ecc.) hanno promesso genericamente che provvederanno a fare dei versamenti, ma per precisai'e l'entità di tali rimesse hanno chiesto alcune ore per consultare prima i propri uffici finanziari. Ne sapremo di più stamattina o al massimo domani mattina, anche perché domani Restivo dovrà tornare ad incontrare i sindacati e le imprese in prefettura per la procedura di raffreddamento. Se non porta impegni precisi ci sarà la proclamazione dello sciopero.
Ma l'assemblea, dicevamo in apertura del servizio, ha approvato anche il bilancio. E' stato votato dopo che non é passata la linea dei sindaci dei piccoli Comuni i quali chiedono la perequazione dei versamenti effettuati utilizzando i fondi provenienti dalla lotta all'evasione ed all'elusione.
Infine, parlando ancora di stipendi, il segretario della federazione ambientale dell'ing. Roberto Migliara ed il rappresentante aziendale Alfonso Mondello hanno proclamato lo stato di agitazione del personale di Gesa che ancora non ha percepito lo stipendio di luglio.
S. F.
 
Sicilia24h
 
Agrigento, Provincia: Consiglio discute Piano Triennale Opere pubbliche e bilancio
Proseguono stasera  alle ore 19:00 i lavori del Consiglio Provinciale, dopo il rinvio approvato nella seduta del 1 agosto. L'ordine del giorno prevede la discussione di otto punti. I lavori riprenderanno con la mozione del consigliere Scozzari sulle tariffe di Girgenti Acque. Successivamente si passerà all'esame del Piano triennale delle Opere Pubbliche, del piano delle alienazioni e della valorizzazione dei beni provinciali e del Bilancio di previsione 2012. Il Consiglio ha inoltre integrato il proprio ordine del giorno con  altre quatto proposte che potranno essere discusse stasera. Si tratta di un riconoscimento di un debito fuori bilancio dovuto a sentenza della Magistratura, della Costituzione della società consortile per azioni, denominata "Società per la Regolamentazione del Servizio di gestione rifiuti A.T.O. n. 4 - Agrigento Provincia Est" - Approvazione schemi Statuto e Atto Costitutivo, della costituzione della società consortile per azioni, denominata "Società per la Regolamentazione del Servizio di gestione rifiuti A.T.O. n. 11- Agrigento Provincia Ovest" - Approvazione schemi Statuto e Atto Costitutivo- e della nomina dei nuovi componenti del  collegio dei Revisori dei Conti.
 
Agrigentooggi
 
In consiglio provinciale si discute di Girgenti Acque
Seduta interamente dedicata alla Girgenti Acque, quella di ieri sera del Consiglio Provinciale in seduta d'urgenza nella sala "Pellegrino" che ha visto quasi il plenum di consiglieri: 33 presenti su 35. Unico assente Gioacchino Zarbo.
I lavori erano iniziati con l'intervento del consigliere Salvatore Scozzari che ha illustrato la propria mozione sulla esosità delle tariffe della Girgenti Acque che ha spiegato come da un'indagine conoscitiva, risultano le più care d'Italia. Scozzari, quindi, ha chiesto una riunione dei Sindaci per capirne le cause.
Il consigliere Roberto Gallo ha suggerito di dare mandato al Presidente D'Orsi, presente ai lavori del Consiglio, di modificare il regolamento per far si che vengano ridefinite le tariffe del servizio. Il consigliere Davide Gentile ha informato il Consiglio di un problema che si registra nel settore degli esercizi pubblici dove per "Girgenti Acque", chi subentra ad una utenza morosa non può fare la voltura se prima non salda i debiti del precedente titolale  ed inoltre "la società Girgenti Acque - ha detto Gentile - impone agli esercizi pubblici che non rientrano nel settore alimentare di sottoscrivere un contratto  per la fornitura dell'acqua "la qualcosa è illogica - ha sostenuto Gentile - in quanto negozi di abbigliamento ed altre attività similari non fanno un forte uso di acqua e quindi possono gestire privatamente la fornitura".
Nel dibattito sui disservizi ed il caro tariffe della Girgenti Acque, sono intervenuti anche Stefano Girasole, Mario Lazzano, Ivan Paci, Maurizio Masone, Ezio Di Prima ed Orazio Guarraci. Tutti ha sostenuto la necessità di dare mandato al Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi che è anche il Presidente dell'Ato Idrico, di far rettificare il regolamento in modo da favorire i tartassati contribuenti.
Alla fine la mozione è stata rinviata ad una prossima seduta perché venga integrata dalle conclusioni del dibattito consiliare e dai lavori delle commistioni Affari Generali, Vigilanza sugli Entri partecipati e capigruppo. La votazione ha registrato 27 sì, tre astenuti e solo 5 consiglieri provinciali momentaneamente assenti dall'aula.
Archiviata la mozione il capo gruppo del Pdl, Ivan Paci ha chiesto il rinvio del Piano Triennale delle Opere Pubbliche, Piano delle Alienazioni e Bilancio. Gli ha fatto eco Roberto Gallo che ha suggerito al Presidente D'Orsi di ritirare lo strumento di programmazione economica ed il piano triennale per avere le idee più chiare. Per Angelo Bennici, alla luce delle nuove disposizioni del Governo Nazionale che impone tagli per quasi due milioni di euro, ha proposto di discutere il bilancio con tutti i partiti.
"A proposito del Bilancio - ha detto D'Orsi nel suo intervento -  qualche tempo addietro ho convocato una riunione dei Capi Gruppo, ma furono pochi a presentarsi ed ad oggi sto ancora attendendo risposte. Inoltre entro questo mese scade il mandato per i revisori dei conti e deve essere il Consiglio ad eleggere il nuovo Collegio. Nel bilancio abbiamo inserito importanti interventi tra i quali la progettazione del miglioramento del tracciato della statale 189 che finanzieremo con soldi nostri. Io propongo al Consiglio di inserire in una seduta apposita le comunicazioni scindendole dalla fase deliberante del Consiglio".
"Io non voterò nessun bilancio - ha risposto il consigliere Arturo Ripepe - che non preveda gli interventi sulla statale 189 né altri atti che possano creare problemi a questo urgente e necessaria progettazione. Ripepe ha auspicato che il Consiglio faccia un momento di sintesi e di condivisione e che la progettazione della SS. 189 venga al più presto realizzata".
Alla fine, il presidente del Consiglio, Raimondo Buscemi ha messo ai voti le proposte di Ivan Paci di rinvio dei lavori e la convocazione della Conferenza dei Capigruppo per decidere la data di convocazione del Consiglio e l'altra di Matteo Ruvolo che ipotizzava per il 28 agosto una nuova seduta di Consiglio. Prima delle votazioni lo stesso Ruvolo ritirava la propria proposta ed il consiglio con 19 si e 10 no approvava il rinvio data da destinarsi.
 
 

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