Rassegna stampa on line del 16 agosto
DI SICILIA
PROVINCIA. E stata presentata un'interrogazione dal «Pdl»
«Cosap», i consiglieri in pressing su D'Orsi
Il Pdl tiene ancora sotto pressione il presidente della Provincia D'Orsi. I consiglieri Ivan Paci Mario
Lazzano Angelo Bennici Nicolò Testone, Gioacchino Zarbo e Calogero Lo Leggio hanno infatti presentato una interrogazione per conoscere in maniera analitica il rendiconto di tutti gli introiti relativi al canone occupazione dei spazi ed aree pubbliche relative a Passi Carrabili in aree di proprietà dell' Ente. Occupazione di impianti pubblicitari occupazione con impianti per la distribuzione di carburanti sottosuolo e soprasuolo, occupazione relitti stradali. In particolare la somma dei canoni incassati dall' ente sin dal mese di giugno 2008. I consiglieri del Pdl chiedono infine l' elenco di tutti gli introiti che riguardano la Cosap, i canoni di locazioni delle proprietà immobiliari ed altre entrate tributarie che la provincia riscuote. Sulla Cosap si era registrato in precedenza l'intervento del consigliere Calogero Lo Leggio che aveva chiesto al presidente D' Orsi di regolamentare il settore. Infatti il consigliere del Pdl aveva notato e fatto notare che ci sono molti sovrappassi e condotte che attraversano le carreggiate delle strade provinciali e non pagano alcuna imposta per l' attraversamento. La Provincia aveva poi intimato il pagamento anche ai proprietari di passi carrabili. Adesso il Pdl vuole sapere quanto incassa la Provincia con la Cosap. (PAPI)
ENTI LOCALI. Richiesta ufficiale del presidente e il sindaco annuncia che a breve si pronuncerà il Consiglio comunale
Turano torna alla carica con Botta: «Menfi nella Provincia di Trapani»
Il consigliere provinciale Pino Quartararo: «Per non sforare il patto di stabilità sono stati sacrificati interventi importanti nelle varie zone dell'agrigentino».
C'è una richiesta, ufficiale, da parte del presidente Mimmo Turano al Comune di Menfi ad avanzare "istanza congiunta per l'adesione del centro agrigentino alla provincia di Trapani. E Turano questa volta ha voluto anche rimarcare che non gli interessa allargare il territorio per mantenere la provincia in quanto una "rivalutazione di talune essenze territoriali" consentirebbe già di mantenere la provincia di Trapani, evitando l'accorpamento a quella di Agrigento. Il presidente della Provincia di Trapani torna alla carica, dunque, sottolineando "la palese omogeneità territoriale ed economico sociale della città di Menfi con l'ambito circoscrizionale di Trapani". Il sindaco, Michele Botta, ha letto, più volte, la lettera, di tre pagine, inviatagli da Turano e deciso che chiederà subito una riunione del consiglio comunale. "Posso soltanto ribadire - afferma Botta - che la decisione deve essere dell'intera comunità, a partire dal consiglio, comprendendo le associazioni, i movimenti. Io sono per l'abolizione delle province, ma adesso c'è una scelta da compiere che e non voglio farlo da solo". Botta medita, ma, intanto, non manca di lanciare stilettate alla Provincia di Agrigento che accusa di non avere fatto abbastanza, nell'ambito delle sue competenze, per il Comune di Menfi, a cominciare dalla manutenzione delle strade. "Il nostro territorio - dice - lamenta una scarsa considerazione che si manifesta anche in talune scelte che sembrano veramente difficili da capire. Un esempio per tutti: a Sciacca c'è un ufficio del Genio Civile al quale dovrebbero poter accedere anche i tecnici del nostro territorio che, invece, sono costretti ad andare ad Agrigento". A dare manforte a Botta il sindaco di Montevago, Calogero Impastato: "La provincia non ha mai manifestato il giusto interesse verso il territorio belicino - dice - e allora pensiamo a soluzioni diverse. Fermo restando - continua - che io sono per l'abolizione delle province".Antonella Maggio, consigliere comunale di Sambuca: "Nel mio Comune della Provincia sentiamo parlare soltanto quando si riceve qualche contributo per spettacoli musicali, per un cantante, lo sentiamo un sente completamente estraneo alla realtà locale". Pino Quartararo, consigliere provinciale, vicino alle posizioni del presidente Eugenio D'Orsi, non è affatto d'accordo. "Il problema vero - dice - è che il governo centrale non mette le province nelle condizioni di operare al meglio. Guardiamo a cosa sta accadendo nella vicenda del mantenimento del patto di stabilità: ci sono risorse che, però, non possono essere impiegate. E allora arrivano le lamentele, ma bisognerebbe riflettere sulle ragioni dei mancati interventi". (Gp)
LA SICILIA
PIANETA SCUOLA
La struttura deve avere spazi per almeno dieci aule da 50 metri quadrati ciascuna, 4 laboratori da 100 metri quadrati, un locale per la segreteria e un'aula magna da 100 mq
«Cercansi locali degni per l'Ipia Marconi»
Il fatto. La Provincia regionale ha fatto tappezzare la città di manifesti che sollecitano i proprietari di palazzine
La provincia regionale di Agrigento prova ad affittare dei locali che possano ospitare la sede cittadina dell'istituto professionale "Guglielmo Marconi" ed evitare in questo modo che l'avvio del
prossimo anno scolastico per gli studenti sia a rischio a causa della fatiscenza della struttura in cui
si trova l'istituto. In questi giorni, infatti, la città è stata tappezzata di manifesti con i quali si invitano i proprietari di immobili a presentare delle offerte affinchè la provincia possa valutare la possibilità di prenderli in affitto ed adibirli a sede della scuola. Questi i requisiti necessari che la struttura deve avere: dieci aule di una grandezza di 50 metri quadrati ciascuna, quattro laboratori di 100 metri quadrati ciascuno, un locale per la segretaria, uno per la dirigenza, un'aula magna di almeno 100 metri quadrati, un numero adeguato di bagni previsti dalla normativa vigente e una palestra con una superficie non inferiore a 315 metri quadrati. I locali, inoltre, dovranno essere muniti delle certificazioni: collaudo statico; certificazione impianti D. M. 37/08; Certificazione di agibilità. Il canone di locazione verrà stabilito dal settore edilizia scolastica della Provincia. Già negli anni passati la Provincia aveva pubblicato dei bandi simili a questo ma ad esempio lo scorso anno nessuno aveva presentato delle offerte all'ente. Per questo motivo gli studenti del Marconi che in città ha le sedi del maschile e del femminile, continuano a rimanere nei luoghi che da sempre li ospitano con gravi carenze. Tutto questo perché ad oggi non sono potuti partire i lavori per la realizzazione dell'istituto polivalente che dovrebbe ospitare i ragazzi del "Guglielmo Marconi" ed i colleghi studenti dell'Agrario "Rosario Livatino". La provincia, infatti, nonostante la gara d'appalto sia stata espletata ormai qualche anno addietro non ha mai consegnato i lavori alla ditta vincitrice per problemi che riguardano il patto di stabilità dell'ente che deve finanziare la somma necessaria alla realizzazione della scuola ormai attesa da tempo. L'importo complessivo della gara era stato di circa 8 milioni di euro. Il nuovo istituto che in un primo momento doveva essere consegnato entro il 2010. CARMELO VELLA
Il Consiglio provinciale rinvia i tagli a dopo le ferie
Il Consiglio provinciale va in vacanza per due settimane e sarà riconvocato il prossimo 28 agosto. Così ha deciso la commissione dei capigruppo, riunita dopo che lo scorso 7 agosto l'Aula, su iniziativa del Pdl, aveva sospeso la seduta rinviando la trattazione del Bilancio di previsione 2012 e del Piano triennale delle opere pubbliche oltre che di alcuni debiti fuori bilancio. Durante la riunione, l'opposizione ha ribadito la propria contrarietà all'attuale strumento finanziario, sia da un punto di vista politico che tecnico: i tagli previsti dalla "spending rewiev" per i prossimi mesi, infatti, secondo molti consiglieri renderanno "vuoto" un documento approvato adesso. La richiesta è che il bilancio venga ritirato dall'Amministrazione e discusso con i gruppi consiliari. Ma D'Orsi non ci pensa affatto, e il suo assessore al Bilancio, Marchetta, è stato incaricato di "rastrellare" quanto possibile per salvaguardare lo strumento finanziario che dovrebbe però essere approvato tal quale.
CONSORZIO UNIVERSITARIO DI AGRIGENTO
Non serve la laurea per essere presidente o far parte del Cda
Si può essere componenti del Consiglio di Amministrazione di un Consorzio universitario senza
essere necessariamente in possesso di una laurea o anche un qualsiasi titolo di studio. Così sancisce infatti lo statuto del Cupa di Agrigento, secondo cui i membri vanno nominati tra "persone che abbiano particolare esperienza di amministrazione pubblica e/o attività universitaria e/o didattica e/o formativa". Nient'altro oltre al fatto che i componenti del Cda devono rappresentare i soci fondatori. Questo stabiliva lo statuto originario del Cupa nel 1995, e sia le versioni modificate nel 2005 e nel 2007, hanno lasciato intatto questo aspetto. Anche ora che il consorzio ha prodotto un nuovo statuto, non ancora operativo, nessuno si è minimamente sognato di "mettere una pezza". Insomma, "errare humanum est, perseverare autem diabolicum", sbagliare è umano, continuare nell'errore è diabolico. A ben guardare, essenzialmente fiduciaria è anche l'individuazione del presidente del Cupa, che viene eletto dall'assemblea dei soci ma per il quale, nello statuto, non è previsto alcun dovere da un punto di vista del curriculum. La procedura per l'approvazione del nuovo statuto, comunque, sarà lunga: dopo una prima approvazione da parte del Cda del Cupa il testo passa agli organi elettivi dei soci fondatori, per poi tornare al Consorzio per una nuova votazione. Il Consiglio provinciale, al momento, nonostante il tema sia stato più volte affrontato dalle commissioni e dall'aula, non ha ancora votato la sua versione dello statuto. Il documento redatto dalle commissioni Affari generali e Cultura, comunque, prevede l'inserimento dell'obbligo
di possedere una laurea per i componenti del Cda e il fatto che essi possiedano comprovata esperienza amministrativa. In tal modo potrebbe venir meno l'aspetto totalmente fiduciario della formazione del Cda, rendendo più complesso, ma di certo non impossibile, lo spoil system. "Crediamo sia indispensabile - spiega il presidente della prima commissione Matteo Ruvolo - che per i componenti del Consiglio di amministrazione si affianchi al possesso di una laurea una comprovata esperienza amministrativa. E' arrivato il momento di dire basta all'utilizzo a fini politici di ruoli di questo tipo, che dovrebbero servire solo alla collettività". Ovviamente il Cda dovrà poi scegliere oppure no di recepire le modifiche avanzate dai soci. Se è vero che gli attuali componenti non potranno essere rieletti - si può rimanere in carica un solo mandato - di certo difficilmente le formazioni politiche a cui fanno riferimento consentiranno di impedirsi per il futuro questa opportunità. Insomma, per capire come andrà a finire di certo non ci vuole una laurea. GIOACCHINO SCHICCHI
Indette sei conferenze di servizio
Ato idrico. Servono ad esaminare i progetti preliminari relativi alla sistemazione del sistema
Ben sei conferenze di servizio sono state indette dall'ato idrico di Agrigento per esaminare altrettanti progetti preliminari relativi alla sistemazione del sistema fognario del capoluogo ma anche di alcuni comuni della provincia, finalizzati ad eliminare i problemi per i quali l'Unione europea ha aperto una procedura di infrazione nei confronti del nostro Paese. I progetti sono alcuni tra quelli che alla fine dello scorso mese di aprile sono stati approvati e finanziati dal Cipe la cui delibera é stata pubblicata dalla Gazzetta Ufficiale un paio di settimane addietro. Il 27 agosto si svolgerà la conferenza relativa al progetto per la realizzazione del secondo modulo dell'impianto di
depurazione nel comune di Sciacca. Sono stati invitati i rappresentanti del comune della città termale, di Girgenti Acque, della Soprintendenza ai beni culturali, dell'Asp, del Genio civile e dell'Arpa. Sempre con riferimento a Sciacca é stata convocata un'altra conferenza per il 3 settembre: si parlerà del completamento della rete fognaria e del sistema di collettamento all'impianto di depurazione. Stessi partecipati ad eccezione dell'Arpa, con in più l'Ispettorato ripartimentale delle foreste e l'Azienda foreste demaniali. Il 28 agosto conferenza di servizi sul progetto relativo al completamento della rete fognaria del Comune di Ribera. Stessi partecipanti
(ovviamente con i rappresentanti del comune crispino al posto di quelli del comune di Sciacca) più la Provincia. Il 29 agosto sarà la volta della conferenza sul progetto relativo al completamento della rete fognante della zona nord di Agrigento, mentre il 4 settembre sarà la volta della conferenza relativa al completamento della fascia costiera del capoluogo. In entrambi i casi coinvolti, oltre al Comune di Agrigento e agli altri organismi convocati per le altre conferenze, anche l'ente parco archeologico, Enel, Ital Gas e Telecom. Infine il 6 settembre la conferenza sarà sull'adeguamento
dell'impianto di depurazione di Fontanelle. Si tratta dell'esame dei progetti preliminari sui quali gli enti invitati dovranno esprimere il loro parere e che, una volta approvati, dovranno essere trasformati in progetti esecutivi per essere a loro volta nuovamente passati al vaglio per il definitivo disco verde prima dell'avvio dei lavori. Non c'é l'impianto di depurazione di Agrigento per il quale, prima della conferenza di servizi, dovrà essere acquisito dalla Regione siciliana il parere circa la valutazione di impatto ambientale. Solo dopo questo adempimento si potrà indire la conferenza di servizi per l'approvazione del progetto preliminare. Insomma, l'iter va avanti, ma le procedure sono lente e farraginose e richiedono tempi molto dilatati. SALVATORE FUCA'
Agrigentoflash.it
Paolo Ferrara: "E' necessario porre fine alla precarietà del servizio di collegamento tra Porto Empedocle e le Pelagie"
"E' necessario porre fine alla precarietà del servizio di collegamento tra Porto Empedocle e le isole di Lampedusa e Linosa. La Compagnia delle Isole, deve attivarsi immediatamente per risolvere le emergenze e limitare i danni ai turisti ed all'economia, già precaria delle Pelagie, che ha atteso l'arrivo dei flussi turistici durante il periodo estivo, per sollevare le proprie sorti. La grave crisi, che dilania l'economia isolana ed aggravata la scorsa settimana dal guasto alla obsoleta Palladio, deve trovare una definitiva soluzione. Già lo scorso anno avevo sollecitato il Governo Nazionale ad attenzionare la vicenda dei collegamenti con le isole di Lampedusa e Linosa, minacciati dalla precarietà dei mezzi di trasporto marittimo, deteriorati e superati, che andrebbero sostituiti con navi più efficienti e potenti per contenere le copiose presenze turistiche e le merci di rifornimento. La nostra provincia vanta inestimabili bellezze paesaggistiche ed ambientali, come le due perle del Mediterraneo , su cui ruota l'economia isolana ed è impensabile che obsolete navi mettano a repentaglio la tranquillità dei turisti, della comunità locale e dell'economia isolana". Lo ha dichiarato Paolo Ferrara, vice presidente della Provincia di Agrigento ed Assessore alle Isole.
agrigentooggi.it
Protezione Civile, attivato dalla Provincia un servizio di vigilanza antincendio
E' stato attivato lo scorso 10 agosto il servizio di vigilanza antincendio lungo le strade provinciali e
alcune statali limitrofe ad aree boscate. Si tratta di un servizio curato dall'Ufficio di Protezione Civile della Provincia Regionale di Agrigento, diretto dall'ing. Bernardo Barone e coordinato dal responsabile dr. Marzio Tuttolomondo, attivato in seguito ad una riunione tenuta al Dipartimento Regionale di Protezione Civile e su richiesta di alcuni Sindaci. Il servizio interessa i territori di diciotto comuni, e prevede postazioni dinamiche con una squadra di due volontari per ciascun percorso. Le squadre saranno attive quotidianamente dalle ore 13,00 alle ore 20,00 sino al prossimo 31 agosto, ultimo giorno del servizio, per il quale hanno dato la disponibilità le seguenti associazioni di volontariato: AEOP di Agrigento, Croce Rossa di Agrigento, Organizzazione Europea Vigili del fuoco volontari di Bivona, Grifoni di Favara, Giubbe d'Italia di Grotte, Vigili del Fuoco in Congedo di Naro, Vigili del Fuoco in Congedo di Cammarata, Giubbe Verdi "Santa Croce" di Casteltermini, Giubbe d'Italia sezione di Cattolica Eraclea, Vigili del Fuoco in Congedo di Camastra e Ass.Terre Sicane di Sambuca di Sicilia. I volontari comunicheranno tempestivamente l'esistenza di focolai o situazioni di rischio direttamente al 1515 (corpo forestale), ai Vigili del Fuoco, ai Comuni e al personale reperibile della Provincia Regionale, in modo da prevenire o limitare i danni derivanti dagli incendi che, purtroppo, nei giorni scorsi hanno interessato la nostra provincia. "E' un altro importante servizio che la Provincia mette a disposizione dei cittadini" dice il Vicepresidente e Assessore Provinciale alla Protezione Civile Paolo Ferrara "per il quale abbiamo ottenuto l'adesione di undici associazioni di volontariato, con le quali abbiamo instaurato da tempo un eccellente rapporto di collaborazione". "La nostra amministrazione - commenta il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi - pur con le ben note difficoltà finanziarie ha investito risorse nella Protezione Civile, ritenendo di dover ampliare la gamma dei servizi da offrire ai cittadini. La vigilanza antincendio, unitamente alle altre attività svolte dal nostro Ufficio, è sicuramente un aspetto estremamente importante che fornisce oltretutto un supporto essenziale ai Comuni che lo avevano richiesto". Il servizio di vigilanza antincendio interesserà le seguenti strade provinciali (tra parentesi l'associazione che effettuerà il servizio) - S.P n.24 - n.26 e SPC n.28 nei comune di Cammarata e S. Stefano di Q. (Ass.ne Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo - Delegazione di Cammarata); - Tratto SS.640 Bivio Mosella - Bivio S.P. N.80 - S.P. n.1 nel comune di Agrigento (Ass.ne A.E.O.P. di Agrigento); - SP n.14 - n.15 e n.16 nei comuni di Grotte e Racalmuto (Ass.ne Giubbe d'Italia sezione di Grotte).
Canicattìweb.it
Provincia di Agrigento, Paolo Ferrara: "E' necessario porre fine alla precarità nei collegamenti con le Pelagie"
"E' necessario porre fine alla precarietà del servizio di collegamento tra Porto Empedocle e le isole di Lampedusa e Linosa. La Compagnia delle Isole, deve attivarsi immediatamente per risolvere le emergenze e limitare i danni ai turisti ed all'economia, già precaria delle Pelagie, che ha atteso l'arrivo dei flussi turistici durante il periodo estivo, per sollevare le proprie sorti. La grave crisi, che dilania l'economia isolana ed aggravata la scorsa settimana dal guasto alla obsoleta Palladio, deve trovare una definitiva soluzione. Già lo scorso anno avevo sollecitato il Governo Nazionale ad attenzionare la vicenda dei collegamenti con le isole di Lampedusa e Linosa, minacciati dalla precarietà dei mezzi di trasporto marittimo, deteriorati e superati, che andrebbero sostituiti con navi più efficienti e potenti per contenere le copiose presenze turistiche e le merci di rifornimento. La nostra provincia vanta inestimabili bellezze paesaggistiche ed ambientali, come le due perle del Mediterraneo , su cui ruota l'economia isolana ed è impensabile che obsolete navi mettano a repentaglio la tranquillità dei turisti, della comunità locale e dell'economia isolana". Lo ha dichiarato Paolo Ferrara, vice presidente della Provincia di Agrigento ed Assessore alle Isole.
Sicilia, Elezioni Regionali: nel centrodestra tutti contro tutti
Il Nuovo polo si ricompatta e rilancia la corsa solitaria con Massimo Russo e Fabio Granata. La Destra di Storace chiede al Pdl di accelerare sulla scelta di un nome e propone Nello Musumeci. Gianfranco Miccichè non ritira la sua candidatura, incassa il sostegno dell'ex sindaco di Palermo, Diego Cammaratae anzi parlando alla «Zanzara estate» su Radio24, si dice pronto a firmare «un codice etico per togliere dalle liste elettorali gli indagati per mafia?». È un quadro politico da tutti contro tutti, nel quale la svolta verso le prossime elezioni regionali sembra complessa.
Nel Pdl manca ancora un candidato ufficiale. Ieri Vincenzo Di Trapani, coordinatore regionale del movimento dei giovani amministratori del Pdl, che mette insieme oltre 500 tra sindaci e consiglieri del Pdl di tutta la Sicilia, si è apertamente schierato con Cascio e Castiglione e il loro tentativo di allargare la coalizione di centrodestra: «Se il nostro partito continuerà a perdere tempo - dice Di Trapani - siamo pronti a fare una nostra lista». Il leader Silvio Berlusconi, insomma, non ha convinto i big siciliani a convergere su Miccichè. E adesso deve fare i conti pure con diversi deputati che sperano che a decidere il nome possa essere il comitato regionale del partito, organismo che conta una cinquantina di componenti. È un'ipotesi molto gradita agli ex An, da Vincenzo Vinciullo a Salvino Caputo, che ieri ha chiesto in una nota di «convocare con urgenza una riunone del coordinamento regionale del Pdl alla presenza di Angelino Alfano». Ed è quanto succede anche nel centrosinistra, dove l'area di Ignazio Marino, che per voce di Giovanni Bruno e Rosario Filoramo ha ricordato in una nota la necessità che «Lupo proponga la candidatura di Crocetta alla direzione regionale». Ma entrambi gli schieramenti sono alle prese col nodo alleanze. L'ago della bilancia sarebbe il Nuovo Polo, conteso da centrodestra e centrosinistra. Tanto che il coordinatore regionale dei finiani, Carmelo Briguglio, ha voluto fugare ogni dubbio sulla possibilità di una rottura e ieri ha sottolineato che «l'alleanza tra Fli e Partito dei siciliani, è inscindibile». Gli autonomisti intanto continuano il dialogo col presidente dell'Ars, Francesco Cascio, che vuole allargare la coalizione e legittimare la sua candidatura o quella di un nome gradito a una vasta area, come il rettore dell'Università di Palermo, Roberto Lagalla. Ma i moderati non hanno ancora deciso. Se Fabio Granata di Fli ha chiuso al Pdl instaurando il dialogo con Rosario Crocetta, ieri Giovanni Pistorio, che guida il Partito dei siciliani (l'ex Mpa), si è detto «deluso sul piano personale da Crocetta», ribadendo la possibilità di andare da soli con Fabio Granata o Massimo Russo: «Non è un problema di nomi - ha aggiunto Pistorio - ma di contenuti. Crocetta si è calato nei panni di accordo centralista tra Bersani e Casini». Pistorio continua ad aprire al Pdl e ha chiarito ancora che la rottura con Berlusconi «c'è stata perchè il patto politico non era stato rispettato. Il centrodestra invece di attardarsi sullo schematismo dovrebbe superare le scelte di appartenenza». In questo clima di incertezza, il gruppo di deputati di Pid e Pdl a sostegno di Innocenzo Leontini ieri hanno rilanciato la sua candidatura, al momento sospesa in attesa di sviluppi nel centrodestra.