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Rassegna stampa del 21 agosto 2012

 LA SICILIA
 

 

ELEZIONI REGIONALI
Arrivano le prime conferme sulle candidature dei big
Mancano solo due mesi e nonostante il clima confuso iniziano a "uscire fuori' i nomi quasi ufficiali dei candidati agrigentini all'Ars, Principalmente arrivano dall'Udc, partito che dopo la scissione del post-Cuffaro ha una classe dirigente nuova rispetto al 2008. Anche se ancora non io ha dichiarato ufficialmente, pare certa la corsa del sindaco di Porto Empedocle Lillo Firetto, Ma il segretario provinciale sarà affiancato in lista da un altro soggetto 'forte": il leader del Patto per il Territorio, Riccardo Gallo, reduce dal recente sostengo alla rielezione di Zambuto. Dopo aver ufficializzato la candidatura il presidente del movimento, Pietro Macedonio, oggi puntualizza: «Gallo è candidato, su questo non c'è dubbio» dice il medico agrigentino aggiungendo però che «c'è un dialogo aperto con l'Udc e indubbiamente questa è la linea privilegiata, ma c'è da chiudere ancora l'accordo e l'ultima parola spetterà proprio al partito di Casini».
La competizione infatti si fa serrata. Basti pensare che altro possibile candidato all'interno della lista dell'Udc ad Agrigento potrebbe essere l'ex deputato canicattinese Giancarlo Granata. Come dice Marco Zambuto (in qualità di vicesegretario dell'Udc) le ambizioni del suo partito sono alte: «pensiamo di ottenere un seggio pieno e un possibile secondo con gli scarti», I deputati da eleggere nel collegio di Agrigento sono infatti 7( o al massimo 8 con gli scarti). Seggi che vanno divisi tra i vari partiti dando vita pertanto a una seria competizione interna in ciascuna lista. Rimane, tra l'altro, l'incognita della candidatura dell'empedoclino Filippo Cari. In tanti lo temono e molti lo corteggiano: secondo indiscrezioni queste elezioni segneranno la sua entrata in campo diretta dopo annidi attività politica dalle retrovie. Ma Pietro Macedonio assicura l'esistenza di ottimi rapporti politici e personali tra Gallo e Cari che, indiscrezioni, danno in perfetta sintonia in questo periodo. Per scoprire se entrambi correranno per un posto all'Ars bisognerà attendere le prossime settimane. Gli uscenti, intanto, si preparano alla ricandidatura. Nino Bosco sarebbe il candidato di punta della lista del Pdl, ma servono altri nomi per spingere avanti il partito: per questo Angelino Alfano avrebbe chiesto ai deputati pidiellini di mettere il lista, ciascuno di loro, un candidato. E chissà che la competizione non crei sorprese. Michele Cimino, dall'altro dei suoi 16 anni ininterrotti di Assemblea Regionale, guiderà la lista di Grande Sud, quella "ufficiale", perché si parla della possibilità di presentare una seconda lista (probabilmente legata alla candidatura di Miccichè alla presidenza). Roberto Di Mauro (il secondo agrigentino più "anziano" dell'Ars, deputato da 8 anni) non dovrebbe avere concorrenza all'interno del Partito dei siciliani (l'ormai ex Mpa). Trapela poco, invece, da casa Pd. I tre uscenti (Di Benedetto, Panepinto e Marinello) sarebbero pronti alla ricandidatura, per il resto bocche cucite. Sembrerebbero ovvie anche le ricandidature di Luigi Gentile di Fli e Salvatore Cascio di Pid-Cantiere Popolare. Ma oltre alle preferenze bisognerà sperare nel superamento del 5% di sbarramento regionale, altrimenti nessuno in lista verrà eletto.
TOTÒ FREQUENTE
 

Raccolta dei rifiuti
«Tra 48 ore lo stop»
Dedalo Ambiente: riunione d'emergenza dei sindaci
Nuova assemblea dei sindaci che fanno parte della Dedalo Ambiente, società d'ambito dell'Ato Ag3 per scongiurare il blocco del servizio dopo d pignoramento dei conti disposti dalla ditta Catanzaro, proprietaria della discarica dove viene smaltito il pattume che vanta un credito di oltre 2 milioni di euro per somme non versate negli anni precedenti.
Tra poche ore, infatti, i mezzi della Dedalo Ambiente, società d'ambito dell'Ato Ag3 che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani in sette comuni della provincia di Agrigento: Canicattì, Campobello di Licata, Ravanusa, Camastra, Licata, Palma di Montechiaro e Naro, potrebbero fermarsi.
I fornitori della società, infatti, non sono più disposti a dare altro credito alla Dedalo che già cia domani non avrebbe più le possibilità di rifornire di gasolio i propri camion con i mezzi che rimarrebbero bloccati nelle autorimesse dei sette paesi consorziati. Per questo motivo, il commissario liquidatore della Dedalo ed ex presidente Rosario Miceli, ha convocato un vertice che si è svolto nell'area industriale di Ravanusa dove ha sede il polo tecnologico della società ed al quale hanno partecipato tutti i sindaci dei comuni consorziati per cercare di sbloccare la situazione.
In particolare è stato deciso di dare mandato ad un legale per far sì che l'udienza giudiziaria per dirimere la questione venga anticipata rispetto alla data fissata del mese di ottobre anche perché vi è la volontà dei comuni e quindi dei sindaci di pagare le somme spettanti alla Catanzaro e quindi sbloccare la situazione di stallo che si è venuta a creare.
Nelle prossime ore sull'intera vicenda potrebbero esserci degli sviluppi. La Dedalo, dai comuni consorziati, vanta un credito complessivo di oltre 8 milioni di euro da quando nel 2004 si sono insediati gli Ato. La somma maggiore tra tutti i comuni che deve essere versata alla società d'Ambito è quella del comune di Licata il quale per sanare il pregresso dovrebbe versare nella casse della Dedalo oltre sei milioni e mezzo di euro.
«L'inibizione di tutte le disponibilità finanziarie della Dedalo — dice il commissario liquidatore Rosario Miceli — non consente di pagare più nulla: carburante, bollette, dipendenti e per questo motivo ritengo che nel giro di 24 massimo 48 ore il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nei sette comuni che fanno parte della società d'ambito possa essere bloccato con conseguenze igienico sanitarie gravi considerato anche il grande caldo di questi giorni. Per cercare di sbloccare questa situazione- aggiunge Miceli- ho già convocato diverse riunioni con i sindaci per cercare di sbloccare il contenzioso in atto con la ditta Catanzaro, ai quale vorremmo trasferire le somme accertate dai singoli commissari ad acta nominati dalla Regione per recuperare i crediti dei comuni soci della Dedalo e per questo abbiamo chiesto tramite il nostro legale l'anticipo dell'udienza».
CARMELO VELLA
 

GIORNALE DI SICILIA
 

LAVORO. Bando per traduttore di lingua inglese
La Provincia assume un interprete
La Provincia di Agrigento intende conferire un incarico professionale ad un esperto traduttore o interprete dall'italiano all'inglese e viceversa nell'ambito dei progetto "Resi", il compenso massimo sarà di 2.759 euro, inclusa iva ed ogni altro onere previdenziale e fiscale a qualunque titolo a carico della Provincia, determinato in relazione al lavoro svolto pari a 20 euro a cartella media tradotta, e verrà corrisposto dopo il termine di tutta l'attività. Per cartella inedia si intende quella di 1.800 battute (circa 30 righe di 60 caratteri ciascuna). Il compenso corrisposto sarà pari al numero di cartelle tradotto anche se inferiore al massimo preventivato di 2.759 euro. Requisito di accesso è il possesso del diploma di laurea magistrale (vecchio e nuovo ordinamento) in lingue e letterature straniere. Gli aspiranti traduttori dovranno presentare istanza di partecipazione ai fini della selezione, che sarà effettuata da una Commissione composta dai Direttore del Settore "Ambiente, Territorio, Politiche comunitario e Attività negoziale", che la presiede, e da due funzionari dallo stesso. La domanda dovrà pervenire entro le 13 del 22 agosto, in busta chiusa indirizzata ai Servizio "Politiche comunitarie" della Provincia Regionale di Agrigento, Piazza Aldo Moro, 1. 92100 Agrigento, sulla quale dovrà essere apposto il nome del concorrente e la seguente dicitura "Selezione per incarico di traduttore inglese - italiano - inglese".
PAPI
 

ENTE PUBLICI Dal pagamento della benzina ai dipendenti, alle parcelle e ai fondi agli assessori
Competenze e rimborsi liquidati dalla Provincia
 

La Provincia liquida' competenze e rimborsi, Disposto l'impegno di spesa di 20.638,80 euro per il pagamento delle indennità di risultato alle posizioni organizzative dell' ente. Su proposta del responsabile del procedimento Salvatore Sciangula, il dirigente dei settore risorse umane ed innovazione tecnologica, Aldo Cipolla, ha vincolato le somme che saranno poi destinate ai funzionari provinciali per le indennità di risultato.Liquidate inoltre le fatture e parcelle presentate dai tre componenti il Collegio dei revisori contabili per il mese di luglio 2012.A Francesco Coppa, che svolge l'incarico di presidente del Collegio, è stata liquidata la somma di 3.003,55 euro comprensiva di Iva e cassa previdenziale, dietro presentazione della fattura numero il del 23 luglio scorso. Liquidate anche le spettanze agli altri due componenti: Dario Giovanni Scozzari che ha presentato la parcella numero 8 in data 23 luglio per un importo di 2.002,37 e stesso importo saldato a Carmelina Volpe a fronte della fattura numero 9 acquisita al protocollo della Provincia il 24luglio scorso. 11 compenso annuo per il presidente del Collegio dei revisori contabili è fissato in 31.824 euro lordi, mentre ai due componenti spetta un compenso lordo di 21.216 euro. Il mandato dei revisori è scaduto nel mese di luglio ma è stato prorogato di un mese e quindi avrà come scadenza ultima non rinnovabileil3l agosto. Il Consiglio provinciale, quindi, si appresta a rinnovare l'organo amministrativo. Infine la Provincia ha liquidato i rimborsi chilometri a tre assessori. Si tratta di Adriano Varisano di Favara, che ha chiesto il rimborso delle spese di carburante dai 9 ai 31 luglio per una somma pari a 131,04 euro; dell'ex assessore Maria Teresa La Marca che viaggiava da Campobello di Licata verso Agrigento ed ha ottenute un rimborso di 282,24 euro per le spese sostenute per l'uso del mezzo proprio per l'espletamento del mandato nel periodo che va dai 16 luglio al 27 luglio, quando si è dimessa per far spazio a Salvatore Tannorella. Anche l'ex assessore Ignazio Amato (Fli), dimissionato dal presidente D'Orsi, ha presentato la scheda carburanti ottenendo un rimborso di 720 euro per il mese di giugno 2012 ed i primi giorni di luglio. (PAPI)
 

GESA. Al liquidatore Teresa Restivo potrebbe andare la supervisione di quattro Comuni ricadenti nell'ambito della Dedalo
Ato Rifiuti, ritardi per le nuove «Srr»
La Regione invia propri commissari
Fine agosto bollente per il comparto rifiuti in provincia di Agrigento. La vertenza degli operatori ecologici e i ritardi nella costituzione delle Srr terranno banco fino a quando non si troveranno soluzioni.
COMMISSARIAMENTE Ieri mattina è arrivato il pugno duro della Regione nei confronti di quei Comuni, la maggior parte, che non hanno ancora approvato lo schema di Statuto per la costituzione delle srr, le società per la regolamentazione del servizio di gestione dei rifiuti, che dovranno sostituire gli attuali Ato.
Al Gabinetto dell'assessorato all'Energia del neo assessore Claudio Torrisi, si è deciso di andare avanti con i commissari che nelle prossime avranno assegnati i Comuni su cui operare.
La scadenza del 6 agosto per formulare l'adesione alle Società per la regolamentazione del servizio di gestione dei rifiuti è già passata da qualche giorno e così come prevede la lr 9/2010 le procedure di commissariamento sono partite. La legge infatti parla chiaro:
approvazione dello Statuto tipo oppure commissariamento che, di fatto, tramite un inviato della Regione, darebbe vita alle pratiche per l'approvazione.
Tra i vari commissari inseriti nell'apposito Albo regionale, anche l'attuale liquidatore di Gesa Teresa Restivo, che si dovrebbe occupare dei Comuni di Canicattì e Palma di Montechiaro, Campobello di Licata e Ravanusa. Tantissimi, la maggioranza, i Comuni che andranno commissariati tra quelli ricadenti nell'ambito territoriale ottimale di Gesa che avranno 5 giorni di tempo per convocare i Consigli a cui sottoporre lo schema di Statuto per le nuove società.
OPERATORI ECOLOGICI.
L'attenzione dei netturbini di Gesa, è invece tutta puntata sulla scadenza di fine mese, quando dovrebbero arrivare alle imprese le liquidità promesse dallo società d'ambito nelle scorse settimane.
Per loro sono arretrati gli stipendi di giugno e taglie, il saldo di maggio e la quattordicesima. La Gesa ha intanto già ricevuto soldi da Porto Empedocle e Favara ed è in attesa di quelli dì San Giovanni Gemini, Casteltermini e Cammarata anche se la parte del leone, come da impegni sottoscritto, spetta al Comune di Agrigento che dovrà reperire almeno 500 mila euro. Anche dall'Aipa sono attese somme importanti che serviranno a pagare sia le imprese che gli altri fornitori, come la Catanzaro costruzioni, che gestisce la discarica di Siculiana. La Regione. prima dello stop subito dalle modifiche apportate alla legge di riforma degli Ato, aveva annunciato che avrebbe provveduto al pagamento di 1 miliardo di euro complessivo per risanare i debiti dei settore dei rifiuti nell'intera Sicilia. Ma su questi soldi è calato il silenzio e la confusione,
PULIZIA DELLACITA'
E in tutto questo marasma burocratico e politico, la città di Agrigento, purtroppo, in questa ultima parte di estate non sta certo brillando per pulizia e decoro urbano.
Intere zone del centro storico, sono piene di rifiuti «speridi», mobili vecchi, materassi ed elettrodomestici, che isoliti incivili scaricano a qualsiasi ora nel giorno ira che non vengono raccolti da tempo, lasciati in bella mostra per settimane interne a disposizione dei turisti che volessero fotografarli come nel caso di via Bac Bac, di via Acrone e di altri suggestivi angoli della città.
AMM
 

Agrigentoflash
 

Paolo Ferrara: "E' necessario porre fine alla precarietà del servizio di collegamento tra Porto Empedocle e le Pelagie"
"E' necessario porre fine alla precarietà del servizio di collegamento tra Porto Empedocle e le isole di Lampedusa e Linosa. La Compagnia delle Isole, deve attivarsi immediatamente per risolvere le emergenze e limitare i danni ai turisti ed all'economia, già precaria delle Pelagie, che ha atteso l'arrivo dei flussi turistici durante il periodo estivo, per sollevare le proprie sorti. La grave crisi, che dilania l'economia isolana ed aggravata la scorsa settimana dal guasto alla obsoleta Palladio, deve trovare una definitiva soluzione. Già lo scorso anno avevo sollecitato il Governo Nazionale ad attenzionare la vicenda dei collegamenti con le isole di Lampedusa e Linosa, minacciati dalla precarietà dei mezzi di trasporto marittimo, deteriorati e superati, che andrebbero sostituiti con navi più efficienti e potenti per contenere le copiose presenze turistiche e le merci di rifornimento. La nostra provincia vanta inestimabili bellezze paesaggistiche ed ambientali, come le due perle del Mediterraneo , su cui ruota l'economia isolana ed è impensabile che obsolete navi mettano a repentaglio la tranquillità dei turisti, della comunità locale e dell'economia isolana". Lo ha dichiarato Paolo Ferrara, vice presidente della Provincia di Agrigento ed Assessore alle Isole.

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