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Rassegna stampa del 23 agosto 2012

 GIORNALE DI SICILIA
 

Regionali, ecco tutti i nomi dei partiti
Cinque stelle: «La lista è già pronta»
Paolo Picone
La scadenza è fissata per il 28settembre ma già tutti sono in movimento nonostante le giornate afose e le vacanze che qualcuno ha dovuto sospendere. Entro venerdì 28 settembre alle ì6, dunque, si dovranno presentare le liste dei candidati che aspirano ad ottenere uno scranno all' Assemblea regionale siciliana. E mentre i partiti tradizionali sono in fermento c'è già chi, come il movimento Cinque stelle - Amici di Beppe Grillo, ha già stilato la lista che sarà composta da: Ne- reo Dani, 57 anni residente da lì anni ad Agrigento, Emanuele Dalli Cardillo, Giovanni Di Caro, 37 anni sposato e padre di due bambini impiegato al Comune di Favara dove svolge le mansioni di responsabile del sistema informativo territoriale. Ed ancora Emma Gianni, già candidata sindaco di Sciacca, sempre con Beppe Grillo, Matteo Mangiacavallo, Claudia Mirasola e Giuseppe Zagarrio di Ravanusa impiegato presso l'agenzia delle entrate di Canicattì. Loro sette hanno già ufficialmente comunicato la candidatura sul sito del movimento dell'antipolitica. Andiamo adesso agli altri. Nel Pd si confermano le candidature degli uscenti:
Giacomo Di Benedetto, Giovanni Panepinto e Vincenzo Marinello. Altri candidati nella lista (che è composta di 7 nominativi): Alberto Tedesco di Canicattì, Daniele Cammilleri o Totò Tannorella tra Licata e Palma ed un altro candidato nella zona saccense. Nella lista collegata al candidato presidente Rosario Crocetta, invece, si propone Peppe Arnone, ambientalista ed ex candidato a sindaco di Agrigento. Il Pdl schiera l'uscente Nino Bosco ed aggiunge Ivan Paci ed un candidato a testa per gli altri deputati, che non hanno però ancora comunicato i nomi. Non ci sarà Enzo Fontana che in un primo momento aveva deciso di correre per l'Ars, ma al suo posto ci sarà un suo fedelissimo. Uno lo metterà Salvatore Iacolino, un altro lo schiererà Giuseppe Marinello. Si profila la candidatura di Angelo Bennici di Licata, e sempre nel collegio licatese quella di Carmelo D'Angelo, consigliere provinciale che potrebbe correre con il Pdl o con la lista del presidente (Nello Musumeci). Futuro e libertà, Alleanza per l'Italia ed Mps presenteranno una lista unica dove il candidato di bandiera sarà il deputato uscente Luigi Gentile per Eh, e con l'assessore provinciale Alfonso Montana (pare) per l'Api, con l'aggiunta di Mariano Ragusa (pure lui assessore provinciale) che opterebbe per
questa lista invece di quella del Mpa. Eh metterebbe un altro candidato, l'ex presidente del Consiglio comunale di Canicattì, Luigi Lalicata. Il movimento provinciale "Democrazia è libertà" di Pietro Asaro, che orbita nel centro- destra, sempre a Canicattì, sta lavorando alla candidatura di un esponente "valido" rigorosamente "top secret". L'Mpa, oltre al de-
putato regionale uscente Roberto Di Mauro, propone la moglie del presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, cioè Patrizia Marino, dirigente scolastico, già candidata alle elezioni regionali del 2008. Il Pid è pronto ad ospitare tra le proprie fila il deputato nazionale Pippo Scalia, assieme all' uscente Totò Cascio ed a Michele Catanzaro. Ancora Grande sud con Michele Cimino, Orazio Guarraci, Giuseppe Manzone, Sergio Indelicato e l'assessore provinciale allo Sport Pino Montana. Poi c'è I'Udc che a sorpresa potrebbe decidere di candidare Filippo Caci al posto del sindaco di Porto Empedocle Lillo Firetto. Ma in corsa c'è anche Riccardo Gallo, consigliere provinciale del Patto per il territorio. In lista anche Giancarlo Granata (cx parlamentare regionale in quota Nuovo polo che si rifà alle posizioni dell'onorevole Lino Leanza. L'ex vice sindaco di Licata, Giuseppe Arnone, che si è dimesso dalla carica per "eccesso di zelo" in quanto per gli assessori non è prevista causa di ineleggibilità, si candida a fianco di Cateno De Luca che corre per la presidenza della Regione con il suo nuovo movimento. Infine Sel che candida Nicola Ciccarello, funzionario del consorzio di bonificaAg3. ('PAPI)
 

Infrastrutture e aeroporti, si cambia
Domani il Consiglio dei ministri con la seconda fase del piano crescita.  Il ministro Barca: ora gru nei cantieri
Renato Giglio Cacioppo
ROMA
Mario Monti rientra a Roma, e da venerdì, giorno del primo Consiglio dei ministri dopo le ferie, inizia la fase due del governo, tutta dedicata, nelle intenzioni, allo sviluppo e al rilancio della crescita economica, I ministri stanno mettendo a punto i propri piani, ognuno per il settore di competenza, ma intanto, ieri Fabrizio Barca, ministro della Coesione territoriale, ha annunciato che è arrivato anche il momento di realizzare quanto già approvato, aprendo i cantieri, mentre il vice ministro alle Infrastrutture, Mario Ciaccia, ha detto che è allo studio un provvedimento per defiscalizzare le nuove opere infrastrutturali, con una esenzione totale dall'iva.
Barca ora le gru nei cantieri. Per il ministro, oltre a varare nuove misure, è necessario che
il governo vigili sulla realizzazione di quanto già deciso: «Adesso—ha detto ieri - è il momento di attuare quello che abbiamo fatto dal 15 novembre. La gente deve vedere le gru nei cantieri, gli asili che aprono, i bandi che partono. In cantiere a questo punto ci devono essere le gru. Se dovessimo iniziare oggi a fare le riforme perché abbiano effetto a dicembre, staremmo freschi». Spiega infatti: «La nostra missione è quella di realizzare gli interventi. Non si tratta soltanto di scrivere i regolamenti ma di vigilare perché tutta la catena decisionale si attivi: dal centro alla periferia». In ogni caso, al Cdm di venerdì Barca proporrà una serie di interventi specifici da avviare antro la fine del suo mandato: «Il primo — spiega - riguarda le grandi opere e i collegamenti ferroviari e poi i lavori di riqualificazione degli edifici scolastici per un miliardo di euro» che il governo deve »aiutare a realizzare», e ancora i programmi »per la cura dell'infanzia e l'assistenza agli anziani».
Niente Iva perle nuove infrastrutture. «Sto lavorando ad una defiscalizzazione per le nuove infrastrutture per le quali si accerti che non sono sostenibili con l'attuale gravame di lva». Così ieri il vice ministro alle Infrastrutture, Mario Ciaccia, a margine del Meeting di Rimini di Comunione e liberazione. L'idea sarebbe dunque, «la sterilizzazione totale dell'Iva» per le opere infrastrutturali, anche se bisognerà ancora valutarne la «compatibilità finanziaria»>, come ha detto 11 sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà. »Questo potrebbe avere—ha comunque aggiunto Ciaccia - un impatto di 5-6 punti sul prodotto interno lordo e può favorire la creazione di
centinaia di posti di lavoro entro il 2020. La notizia è stata ben accolta dall'Ance, l'associazione dei costruttori e da Confindustria; »Le misure a sostegno della crescita annunciate da alcuni esponenti del governo vanno nella giusta direzione», ha detto il presidente degli industriali, Giorgio Squinzi.
Arriva il piano aeroporti. In arrivo un piano nazionale aeroporti che ne riduca il numero e ne razionalizzi l'utilizzo. >41 piano — ha detto Barca - dovrà trovare conclusione entro la fine dell' anno. Non è tollerabile che vi sia una quantità di aeroporti che non risponde ad una logica ad una esigenza dell'economia». Il principio generale sarà quello di «distinguere aeroporti nazionali e di servizio in una visione europea, I tempi sono maturi per dare una risposta all'economia», ha aggiunto. Diversa, però, la situazione per la Sicilia. Nell'isola, infatti, il piano del governo prevede il rilancio dei poli aeroportuali di Trapani (dedicato ai low cost) — Palermo e dì Catania-Comiso. Sarà così incentivato sia il traffico turistico che quello commerciale, per il Mediterraneo e il nord Africa.
 

LA SICILIA
 

Numero legale sconosciuto
Consiglio provinciale. Da gennaio troppe sedute rinviate per l'assenza di questo o quell'eletto dal popolo
E' un quadro non esattamente esaltante quello che emerge ad analizzare l'attività del Consiglio provinciale di Agrigento nei primi sei mesi del 2012. i lavori iniziano il 19 gennaio 2012. i consiglieri votano i componenti della commissione speciale istituita dall'Unione province siciliane e si registrano interventi sul piano di riordino regionale dei punti nascita, sulle condizioni dell'istituto superiore "Saetta e Livatino" di Ravanusa e sulla mancanza di un regolamento per l'assegnazione della pubblicità istituzionale da parte dell'Ente. Poi "puff', manca il numero legale e la seduta viene rinviata al giorno successivo, il 20 gennaio, ma anche in quel caso i presenti sono solo 13 - ne mancava giusto uno per rendere valida la seduta —. Seduta riconvocata a fine mese, il 31 gennaio, e tutta incentrata sul futuro delle province. Il consiglio porta a casa, dopo un lungo ed articolatissimo dibattito, solo un Odg proposto dall'unione delle province italiane intitolato "No all'italia senza province". Passa il mese di febbraio e il 28 del mese il Consiglio torna a riunirsi. Discusse le modifiche al regolamento delle adunanze dell'Aula e approvati unicamente gli aspetti che riguardano la convocazione delle adunanze via Pec e l'accesso diretto, via internet, dei consiglieri agli atti. Spazio per la votazione di due Odg, uno sulla paventata chiusura del Giudice di pace di Casteltermini — che giaceva da quasi due mesi - ed uno riguardante il servizio di eliambulanza per il territorio di Agrigento e di un atto d'indirizzo sulla situazione dei lavoratori del dissalatore di Porto Empedocle. li Consiglio viene poi rinviato di un mese, al 27 marzo 2012 con ben 26 punti all'ordine del giorno, 21 dei quali debiti fuori bilancio. Alla fine ne saranno votati 17, ma la mancanza del numero legale è sempre dietro l'angolo e la seduta viene rinviata al giorno successivo. I lavori d'aula durano trenta minuti. Viene infatti rinviata anche la trattazione dei debiti fuori bilancio non votati la seduta precedente a causa della scarsa presenza di consiglieri, il cui numero - sedici- non era sufficiente a
votare l'immediata esecutività del debito. Tutto rinviato invece per quanto riguarda la votazione delle modifiche dello statuto Cupa e la relazione semestrale del presidente della Provincia, I lavori riprendono il 3 aprile, quando vengono votati 3 debiti fuori bilancio e la mozione sulla riduzione del numero degli assessori provinciali da 12 a 8, mai rispettata da D'Orsi. Si riprende il 12aprile, e finalmente si affrontano le modifiche allo statuto del Cupa, solo che il battito dura solo un paio di ore e tutto viene rinviato al 26 aprile, ma anche in quell'occasione manca il numero legale — solo i consiglieri su 35 — e si assiste ad un nuovo rinvio. Situazione identica il 30aprile, anche se i consiglieri presenti erano 13 su 35. Dopo circa un mese il Consiglio torna a riunirsi il 22 maggio. Viene eletto il secondo vicepresidente dell'Aula, ovvero Carmelo Avarello e giura Maurizio Masone come consigliere provinciale. Entrambi prendono il posto di Pietro Giglione, nel frattempo diventato assessore. C'è solo il tempo per la relazione dell'incontro svoltosi ad Enna sulla situazione dei precari e tutto viene rinviato al 29 maggio, quando vengono discusse quattro interrogazioni a risposta immediata. Un paio di ore e cade il numero legale, così come avviene il giorno successivo, con soli otto consiglieri presenti. Il nostro viaggio sta quasi per finire, li Consiglio viene convocato ancora il 19 giugno, con una seduta al cardiopalma incentrata sullo scontro politico — ma poi rinviata per mancanza del numero legale — e il 20 giugno, ma i consiglieri erano solo 12.
GIOACCHINO SCHCCHI
 

LA REPLICA DEL PRESIDENTE BUSCEMI
g. s.) Parla di "situazione di stallo" i presidente de Consiglio provinciale Raimondo Buscemi per dipingere quello che è attualmente il quadro di Aula "Pellegrino". "Sto portando avanti un'azione mirata al diradamento del numero di sedute — spiega — perché nei fatti c'è ben poco da discutere". La causa principale, oltre l'attuale situazione economica, soprattutto la scarsa produttività dell'Ente. "Siamo di fronte ad un'Amministrazione sostanzialmente improduttiva -aggiunge Buscemi -. A voler fare un paragone con il passato gli atti che giungono al Consiglio si sono ridotti di almeno il 60 per cento". Questo si aggiunge, spiega Buscemi, ad una situazione d'instabilità politica che ha minato la solidità dei gruppi consiliari, riducendo la disciplina di partito.
 

Agrigentoflash
 

Regionali, Mario Lazzano (Pdl): Musumeci scelta giusta per tornare a vincere
La convergenza del PDL, benedetta da Angelino Alfano su Nello Musumeci, candidato a Governatore della Sicilia è la giusta premessa per ritornare a vincere in Sicilia con un uomo serio, capace e affidabile attraverso un progetto di governo per la Sicilia che vede tutto il centrodestra unito nella sua candidatura". Lo afferma in una nota il Vice presidente del Consiglio Provinciale di Agrigento, Mario Lazzano. "La Candidatura di Nello Musumeci - prosegue Lazzano - è di altissimo profilo politico morale già sperimentato nel buon governo da Presidente per 10 anni della Provincia di Catania, come Sottosegretario al lavoro nel Governo Berlusconi dimostrando capacità amministrativa sul campo. Un riferimento Autorevole per rappresentare al meglio il Centrodestra in Sicilia nel nome di un progetto territoriale di riscatto senza se e senza ma per il buon governo contro l'antipolitica rappresentata oggi dai movimenti dei cosidetti Grillini. Sono certo, conoscendolo da più di 30 anni che saprà rappresentare al meglio la politica del fare. Non ci rimane altro che tuffarci nella campagna elettorale che sarà entusiasmante per sconfiggere quell'armata brancaleone rappresentata da Crocetta e dalla sinistra inconcludente e parolaia".
 

Sicilia24h
 

Regionali, Lazzano (Pdl): Musumeci scelta giusta per tornare a vincere
"La convergenza del PDL, benedetta da Angelino Alfano su Nello Musumeci, candidato a Governatore della Sicilia è la giusta premessa per ritornare a vincere in Sicilia con un uomo serio, capace e affidabile attraverso un progetto di governo per la Sicilia che vede tutto il centrodestra unito nella sua candidatura". Lo afferma in una nota il Vice presidente del Consiglio Provinciale di Agrigento, Mario Lazzano.
 "La Candidatura di Nello Musumeci - prosegue Lazzano - è di altissimo profilo politico morale già sperimentato nel buon governo da Presidente per 10 anni della Provincia di Catania, come Sottosegretario al lavoro nel Governo Berlusconi dimostrando capacità amministrativa sul campo. Un riferimento Autorevole per rappresentare al meglio il Centrodestra in Sicilia nel nome di un progetto territoriale di riscatto senza se e senza ma per il buon governo contro l'antipolitica rappresentata oggi dai movimenti dei cosidetti Grillini.  Sono certo, conoscendolo da più di 30 anni che  saprà rappresentare al meglio la politica del fare. Non ci rimane altro che tuffarci nella campagna elettorale che sarà entusiasmante per sconfiggere quell'armata brancaleone rappresentata da Crocetta e dalla sinistra inconcludente e parolaia".
 

 

Canicattìweb
 

Agrigento, Mario Lazzano: Nello Musumeci scelta giusta per tornare a vincere
Scritto da Redazione Canicatti Web
"La convergenza del PDL, benedetta da Angelino Alfano su Nello Musumeci, candidato a Governatore della Sicilia è la giusta premessa per ritornare a vincere in Sicilia con un uomo serio, capace e affidabile attraverso un progetto di governo per la Sicilia che vede tutto il centrodestra unito nella sua candidatura". Lo afferma in una nota il Vice presidente del Consiglio Provinciale di Agrigento, Mario Lazzano. "La Candidatura di Nello Musumeci - prosegue Lazzano - è di altissimo profilo politico morale già sperimentato nel buon governo da Presidente per 10 anni della Provincia di Catania, come Sottosegretario al lavoro nel Governo Berlusconi dimostrando capacità amministrativa sul campo. Un riferimento Autorevole per rappresentare al meglio il Centrodestra in Sicilia nel nome di un progetto territoriale di riscatto senza se e senza ma per il buon governo contro l'antipolitica rappresentata oggi dai movimenti dei cosidetti Grillini. Sono certo, conoscendolo da più di 30 anni che saprà rappresentare al meglio la politica del fare. Non ci rimane altro che tuffarci nella campagna elettorale che sarà entusiasmante per sconfiggere quell'armata brancaleone rappresentata da Crocetta e dalla sinistra inconcludente e parolaia".
 

Sicanianews
 

Lazzano (Pdl): "Nello Musumeci per sconfiggere l'armata brancaleone della sinistra inconcludente e parolaia".
Scritto da: Redazione Mario Lazzano, vice presidente vicario del Consiglio provinciale di Agrigento, plaude la scelta di Nello Musumeci come candidato a Presidente della Regione Sicilia.
"La convergenza del PDL, benedetta dal nostro Leader Angelino Alfano su Nello Musumeci candidato a Governatore della Sicilia è la giusta premessa per ritornare a vincere in Sicilia con un uomo serio, capace e affidabile attraverso un progetto di governo per la Sicilia che vede tutto il centrodestra unito nella sua candidatura. La Candidatura di Nello Musumeci è di altissimo profilo politico morale già sperimentato nel buon governo da Presidente per 10 anni della Provincia di Catania, come Sottosegretario al lavoro nel Governo Berlusconi dimostrando capacità amministrativa sul campo.
Nello Musumeci è un riferimento Autorevole per rappresentare al meglio il Centrodestra in Sicilia nel nome di un progetto territoriale di riscatto senza se e senza ma per il buon governo contro l'antipolitica rappresentata oggi dai movimenti dei cosidetti Grillini. Sono certo, conoscendolo da più di 30 anni, che Nello Musumeci saprà rappresentare al meglio la buona politica, la politica del fare. Non ci rimane altro che tuffarci nella campagna elettorale che sarà entusiasmante per sconfiggere quell'armata brancaleone rappresentata da Crocetta e dalla sinistra inconcludente e parolaia. Prepariamoci a marciare su Palermo il prossimo 28 ottobre con Nello Musumeci Presidente della Regione Sicilia

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