Le nuove società consortili per la gestione del servizio rifiuti in Sicilia rischiano di essere solo una riproposizione degli ATO rifiuti e della loro fallimentare esperienza. E' questo il senso del dibattito che si è svolto ieri sera in Consiglio Provinciale sulla proposta di approvazione delle cosiddette SRR (Società per la Regolamentazione del servizio di gestione Rifiuti - ATO n. 4 e n. 11 - Agrigento Provincia Est ed Ovest) ai sensi della nuova normativa regionale. Sull'argomento sono intervenuti diversi consiglieri provinciali Carmelo D'Angelo, Masone, Guarraci, Paci, Buscemi, Scozzari, Spoto, Camilleri, Di Prima, Roberto Gallo e il direttore del Settore Ambiente e Territorio Bernardo Barone, che ha fornito alcuni chiarimenti, in particolare sulle riunioni effettuate con i sindaci dei Comuni. Il ruolo della Provincia Regionale, secondo lo schema calato dalla Regione Siciliana, è prettamente politico, con poteri di indirizzo e controllo. Le Province devono indicare, peraltro, la sede sociale delle nuove SRR e non avranno comunque a carico costi di gestione, mentre quasi tutti i sindaci hanno espresso preoccupazione soprattutto per l'ipotesi di rientro del personale a suo tempo transitato nelle società ATO, e che dovrebbe rientrare negli organici comunali.
E' intervenuto anche il Presidente Eugenio D'Orsi, che ha pienamente condiviso la posizione del Consiglio Provinciale, lamentando come in effetti la Provincia non abbia avuto nessun ruolo sulla stesura dello schema di statuto delle SRR.
"Plaudo alla decisione del Consiglio - ha concluso D'Orsi - e speriamo di poter incidere diversamente nel caso in cui la Regione torni sui suoi passi". Altri chiarimenti sono stati forniti dall'Assessore all'Ambiente Francescochristian Schembri. Alla fine la proposta è stata respinta con 24 voti contrari e 1 astensione.
Tutti i consiglieri provinciali si sono espressi su posizioni molto dure. Totò Scozzari ha parlato di "ulteriore schiaffo ai Comuni e nascita di nuovi, inutili carrozzoni clientelari", sulla stessa linea Ivan Paci secondo cui "le SRR non sono altro che i vecchi ATO, che hanno penalizzato Comuni e cittadini", e Guarraci, che ha auspicato il voto contrario del Consiglio e la stesura di un ordine del giorno per chiedere alla Regione Siciliana di modificare drasticamente lo Statuto nel senso di individuare la Provincia come organo centrale delle nuove società. Nino Spoto si è espresso con voto contrario, come lo stesso Carmelo D'Angelo, molto critici anche Maurizio Masone e Daniele Camilleri che hanno però espresso il timore che il commissario ad acta approvi egualmente l'atto senza variazioni. Masone, in particolare, ha anche chiesto l'approvazione di un documento che possa servire ai comuni affinché si eviti l'approvazione degli atti costitutivi, senza apportare modifiche utili ai cittadini.
Buscemi si è augurato soprattutto una soluzione per il rientro del personali nei Comuni.
Successivamente il Consiglio ha approvato una mozione del Consigliere Totò Scozzari, nella quale lo stesso consigliere invita il Presidente dell'Ato Idrico Agrigentino, Eugenio D'Orsi, e l'Assemblea dei Sindaci a "trovare soluzioni sostenibili per gli utenti al fine di rendere il servizio idrico più efficace ed efficiente, e soprattutto trovare soluzioni economiche tollerabili anche a tutela delle fasce più deboli, adeguando sia le tariffe idriche che gli oneri dovuti alle normative in vigore nel resto d'Italia". La mozione è stata presentata, ha chiarito Scozzari, in quanto a Casteltermini come in altri Comuni numerose sono state le lamentele dei cittadini per le tariffe di Girgenti Acque, ritenute troppo alte, a fronte di numerosi disservizi.
Ad inizio di seduta, nelle comunicazioni, il Presidente del Consiglio Provinciale Dino Buscemi ha comunicato che il consigliere Calogero Martello ha lasciato il gruppo MpA per aderire al Gruppo Misto.
Successivamente il Consiglio, su proposta del Presidente del Consiglio Dr. Dino Buscemi, ha deciso di rinviare i lavori al 17 settembre alle 18. All'ordine del giorno sono ancora il Bilancio di Previsione 2012, il Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2012-2014, il Piano delle alienazioni e valorizzazione di alcuni beni della Provincia e la nomina del nuovo collegio dei Revisori dei Conti. La proposta di rinvio è stata accolta con 16 voti favorevoli, 5 contrari e 4 astensioni.