LA SICILIA
LA REGIONE TENTA DI ACCELERARE
L'Anci assente al vertice sui rifiuti
La situazione. Commissariati ben 210 Comuni ostili alle nuove strutture societarie
Sono 210 i Comuni commissariati dalla Regione per non aver deliberato o per aver deliberato contro l'adesione alle Società per la regolamentazione del servizio di gestione dei rifiuti (Srr), che prenderanno il posto degli Ato. Oggi s'insedieranno i commissari ad acta nei Comuni delle province di Palermo e Messina; mentre si sono definite le procedure di adesione alle Srr a Siracusa, Ragusa ed Enna. Intanto, con ordinanza del commissario straordinario per l'emergenza rifiuti verrà prorogata al 31 dicembre la liquidazione degli Ato, inizialmente prevista entro il 30 settembre. Insomma, la Regione accelera sulle Srr, ma è ancora tutta da valutare la capacità finanziaria dei
Comuni. A tal proposito fa discutere l'assenza dell'Anci Sicilia al tavolo tecnico, che si è tenuto ieri presso il Dipartimento regionale Acque e rifiuti. In base alla nuova legge, i Comuni dovranno
infatti garantire risorse economiche certe prima delle gare d'appalto per l'affidamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Si tratta della cosiddetta "responsabilizzazione degli
Enti locali", su cui i sindacati nutrono più di un dubbio. La fallimentare esperienza degli Ato,
andati quasi tutti in deficit per il mancato versamento delle risorse da parte dei Comuni, non lascia dormire sonni tranquilli. «Non vorremmo che i sindaci, per farsi bastare i soldi, riducano i servizi -
dice Dionisio Giordano, segretario regionale Fit-Cisl Ambiente -. Se così fosse, oltre a peggiorare i servizi, sarebbero inevitabili le ripercussioni sui lavoratori. E noi non possiamo consentire che venga perso un solo posto di lavoro». I sindacati chiedono pure chiarezza sul passaggio del personale degli Ato alle Srr. Di positivo, dunque, c'è che le nuove società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti vedranno a breve la luce. «Entro il 30 settembre - afferma Claudio Torrisi, assessore regionale all'Energia - tutte le Srr devono essere costituite nella composizione prevista dalla normativa regionale vigente. Con questo obiettivo sono state definite le nomine dei commissari nei Comuni di tutte le province siciliane». Per evitare che ci sia un "vuoto" tra la
costituzione delle Srr e l'attivazione vera e propria del servizio di raccolta dei rifiuti, è stata prolungata l'esistenza degli Ato, che verosimilmente usciranno di scena all'inizio del prossimo anno. L'aggiudicazione delle gare d'appalto, infatti, dovrebbe avvenire non prima del 2013, questo perché tra adempimenti burocratici, presentazione delle offerte, aggiudicazione provvisoria e definitiva del servizio alle ditte, passeranno almeno due mesi. Una volta entrata a regime la riforma, saranno 18 le Srr che si occuperanno della gestione dei rifiuti in Sicilia: tre nel territorio di Catania, tre a Palermo, due a Trapani, due ad Agrigento, due a Caltanissetta, una a Enna, una a Ragusa, una a Siracusa ed una per le isole Eolie. «Dobbiamo completare in tempi brevissimi il passaggio dal vecchio sistema di gestione, che ha mostrato enormi criticità, a quello nuovo previsto dal piano regionale dei rifiuti e dalla legge 9 del 2010, in modo da eliminare sprechi e sovrapposizioni di competenze», conclude l'assessore Torrisi, che oggi relazionerà l'Ars sulla situazione dei rifiuti in Sicilia e sulla legge di riforma del settore in seguito all'impugnativa del commissario. DANIELE DITTA
Per coprire il buco dopo i tagli del governo Monti (da 1,4 mln) si punta a riscuotere i crediti (da 1,7 mln). Provincia, caccia ai debitori
Alla Provincia di Agrigento è corsa contro il tempo per rastrellare ogni risorsa utile e prepararsi ad affrontare i tagli previsti dalla «spending rewiev», al momento quantificati in circa 1,4 milioni di euro. La notizia di questo potenziale ammanco, frutto di minori trasferimenti da parte dello Stato, si
era avuta lo scorso luglio, provocando reazioni nette in Consiglio provinciale: già in quell'occasione in molti annunciarono - anche per motivazioni politiche - la propria contrarietà a votare un bilancio di previsione potenzialmente falsato, perché realizzato prima del taglio imposto dal Governo Monti. Posizione totalmente diversa aveva assunto l'amministrazione. Già in quell'occasione l'assessore al Bilancio Piero Marchetta aveva mostrato la propria contrarietà alla possibilità che lo strumento finanziario potesse essere ritirato, e adesso pare che sia stato trovato un «paracadute». «Su impulso dell'assessore Marchetta abbiamo avviato un'attività di ricognizione dei crediti non ancora incassati - spiega D'Orsi - che ci dovrebbe consentire di tamponare la riduzione di fondi erogati dallo Stato. La mia Amministrazione prosegue insomma sulla via del risanamento dei conti, riuscendo a garantire all'Ente, in un momento di grande difficoltà a livello nazionale, di poter lavorare con lo strumento finanziario che era già stato redatto». L'attenzione della Provincia si è rivolta in particolare al contributo provinciale del 4 per cento previsto nelle bollette Tia e Tarsu. «Abbiamo sollecitato Serit e Aipa ad effettuare nuovi controlli incrociati - spiega Marchetta - che ci hanno consentito di ottenere le prime somme, anche se stiamo ancora lavorando per chiarire il quadro».
L'Aipa, infatti, avrebbe già erogato alla Provincia 470mila euro nel mese di agosto, mentre Serit ha confermato in questi giorni l'esistenza di crediti attivi per oltre un milione di euro. Al vaglio, inoltre, la situazione dei comuni di Santo Stefano Quisquina e Naro, al fine di verificare se vi siano
ulteriori somme da incassare sempre per quanto riguarda la quota provinciale della Tarsu. «Le somme che incasseremo - spiega Marchetta - serviranno anche ad ampliare i margini del Patto di stabilità e consentirci di pensare ad interventi infrastrutturali, al momento bloccati da quei vincoli».
GIOACCHINO SCHICCHI
La Provincia ripulisce Panoramica
Atti di inciviltà che minano l'immagine della città dei templi, del Parco Archeologico e che fanno riflettere sul poco senso civico della gente. Ci si riferisce ai rifiuti che hanno «adornato» i lati della strada «Panoramica dei Templi». A riguardo si annota l'intervento dell'assessore provinciale all'Ambiente Francescochristian Schembri per la rimozione dei cumuli di immondizia abbandonati contestualmente ai recenti eventi musicali che hanno avuto luogo presso il Teatro della Valle dei
Templi. Per evitare l'insorgere di altre problematiche, la Provincia e l'Ente Parco chiederanno all'associazione che gestisce il teatro di occuparsi della bonifica dell'area, a partire dal prossimo
evento musicale. «Avevamo appena bonificato la zona da un consistente deposito di inerti -ha asserito l'assessore Schembri - ed eccoci nuovamente costretti ad intervenire per rimediare alla maleducazione altrui, e per giunta a due passi dalla via Sacra. Un pessimo biglietto da visita
per i turisti, ma per fortuna il nostro Gruppo Tutela Ambientale è intervenuto tempestivamente. Per prevenire altre simili manifestazioni di inciviltà la Provincia e l'Ente Parco Archeologico chiederanno all'associazione che gestisce il teatro di provvedere alla bonifica dell'area, e questo già in occasione del prossimo evento musicale in programma nei prossimi giorni. La stessa associazione dovrebbe anche curare la posa di alcuni cestini portarifiuti. Ribadisco la mia indignazione e la mia amarezza per certi comportamenti, che provocano un devastante danno di immagine e al paesaggio della Valle dei Templi». Da lunedì gli operai della ditta aggiudicataria dell'appalto sono al lavoro sulla Sp 6 Licata-Ravanusa dopo il dissequestro, da parte dell'autorità giudiziaria, delle discariche abusive di inerti e altri materiali (eternit compreso). «Un plauso va al
nostro Gruppo di Tutela Ambientale, e in particolare al coordinatore di cantiere geom. Vincenzo Dainotto - ha concluso il presidente Eugenio D'Orsi - per l'impegno nella rimozione delle numerose discariche lungo le strade provinciali».
CHIARA MIROTTA
DI SICILIA
ATO GESA. L'impresa Catanzaro ha chiesto la liquidazione di circa 6oo mila euro per i servizi resi a luglio. I soldi dovranno essere versati entro lunedì
Sciopero finito, ora è a rischio la discarica. L' emergenza rifiuti resta dietro l' angolo
Inviata una nota di diffida alla società d'ambito e ai 19 Comuni, annunciando la chiusura
dell'impianto per l'il settembre se non verrà pagata l'ultima fattura emessa.
Piove sul bagnato nella delicata vertenza del comparto rifiuti in provincia di Agrigento. Dopo lo sciopero degli operatori ecologici e il botta e risposta tra imprese e sindacati, adesso arriva anche la diffida della Ditta Catanzaro che gestisce la discarica di Siculiana dove conferiscono, tra gli altri, anche gli autocompattatori di Gesa per i 19 comuni ad essa consorziati, Ieri mattina infatti, l'amministratore unico della società, Lorenzo Catanzaro, ha inviato una nota alla Gesa, ai sindaci e alla Prefettura di Agrigento sollecitando il pagamento delle fatture emesse il primo agosto scorso relative ai conferimenti in discarica effettuati a luglio per un importo complessivo di 609 mila e 351 euro. «Il termine di pagamento ricorda Catanzaro è scaduto lo scorso 3 settembre come previsto dall'articolo 3 del contratto di servizio che intercorre fra le parti e il credito oggetto di queste fatture, produce interessi a norma di legge. Pertanto continua qualora la Gesa non provveda a liquidare entro e non oltre il prossimo IO settembre l'intera somma, non sarà possibile continuare l'erogazione del servizio in favore dei Comuni di Gesa che verrà sospeso l'li settembre>.
Intanto continua la ricerca di liquidità per pagare le ditte e gli altri fornitori del commissario liquidatore Teresa Restivo dopo che nella riunione di lunedì mattina i sindaci che alla spicciolata hanno risposto alla convocazione, hanno ribadito di non essere in grado di far fronte agli impegni e dunque di non potere economicamente contribuire al raggiungimento delle somme necessarie per far pagare gli stipendi agli operatori ecologici. Allo studio dei sindacati, oltre al mantenimento dello stato di agitazione della categoria, c'è la possibilità della convocazione di un nuovo sciopero anche se, alla luce di quanto accaduto lunedì con un'adesione che non ha superato il 50 per cento, si è visto che gli operai non hanno intenzione di perdere altri soldi dalle buste paga, quando le prenderanno, e di non incorrere nel rischio di altre denunce per interruzione di pubblico servizio a causa di uno sciopero ad oltranza non autorizzato. Fino a questo momento, i lavoratori devono percepire il saldo del mese di maggio, la mensilità di giugno e luglio, la quattordicesima mensilità, il conguaglio dell'Irpef, tanti lavoratori devono avere 300/400 euro di indennità contrattuali, infine, è maturato con la fine del mese di agosto, anche questo stipendio. Le ditte del raggruppamento di imprese come si sa, hanno chiesto il pagamento di 3 milioni e 600 mila euro per saldare maggio e pagare giugno visto che i 2 milioni e 800 mila euro finora versati non sono stati sufficienti a dare altri soldi agli operatori ecologici. AMM
PROVINCIA «Un contributo per la crisi di liquidità»
Arriva dalla Provincia Regionale di Agrigento, su iniziativa del Presidente Eugenio D'Orsi e degli assessori Pietro Marchetta e Francescochristian Schembri un contributo alla «raccolta» di soldi dei tre Ato rifiuti, Sogeir, Gesa e Dedalo ambiente alla prese con una forte crisi di liquidità. In particolare si sta provvedendo alla liquidazione anticipata del 30 per cento delle somme destinate alle stesse società per la pulizia delle spiagge, valutando altresì forme di anticipazione sulle spese generali di funzionamento delle società d'ambito. «La Provincia - dice D'Orsi - sta facendo la sua parte, ma è necessario che anche i Comuni compiano ogni sforzo possibile per evitare l'interruzione del servizio di raccolta».
IL SOLE 24 ORE
Province, l'unione farà la fori Resistenze politiche e ricorsi giudiziari non impediscano il riordino
Resistenze politiche e ricorsi giudiziari non impediscano il riordino
Meno di un anno fa il decreto salva Italia, raccogliendo la spinta di una campagna mediatica per l'abolizione delle Province, come "simbo1 " della lotta contro i costi della politica, prevedeva la sostanziale scomparsa, in tutte le Regioni, grandi e piccole, di questi enti, svuotati di funzioni e perciò ridotti, in tal modo sì, a "enti inutili: a tutto a vantaggio non tanto degli ottomila Comuni, quanto di un nuovo accentramento dell'amministra7ione locale in capo alle Regioni. Un disegno francamente in contrasto con la Costituzione. Ora il nuovo decreto legge del Governo, approvato dal Parlamento all'inizio dì agosto, ha corretto saggiamente il tiro: non più svuotamento in vista della soppressione di tutte le Province, ma riordino della loro mappa, attraverso la soppressione per accorpamento di quelle al di sotto di certi limiti di dimensione territoriale e demografica, accompagnato dalla conferma delle fondamentali funzioni di "area vasta" in capo alle Province superstiti, nonché, finalmente, dall'avvio concreto del procedimento per la istituzione in dieci aree del paese delle Città metropolitane, destinate a loro volta a sostituire le rispettive Province. In questi giorni i Consigli regionali delle autonomie locali sono chiamati a formulare una ipotesi di riordino, sulla cui base le singole Regioni dovranno avanzare le loro proposte, destinate a sfociare entro ottobre in un provvedimento legislativo statale di carattere generale. Già però sono comparse le resistenze delle piccole Province destinate a fondersi, e si moltiplicano i ricorsi giurisdizionali diretti a contestare la legge che ha disposto il. riordino, invocando presunte lesioni di autonomia e di "specificità" territoriali. Intendiamoci: non è che non si possano nutrire dubbi sulla congruità in assoluto dei nuovi requisiti dimensionali (almeno 2.500 chilometri quadrati di territorio e almeno 35omila abitanti) e sul carattere rigido ditali criteri, destinati a trovare applicazione in tutte le aree e in tutte le Regioni del paese. Ben si sa che non esiste in natura la "dimensione ottimale" astratta
degli enti di autogoverno territoriali (nemmeno degli Stati: sappiamo come esistano Stati più piccoli di molte nostre Regioni), ma esiste una grande varietà di situazioni. storia è spesso più forte della geometria degli economisti o dei riformatori che dividono il territorio tracciando delle righe sulla carta geografica. E se all'esito del riordino risultasse riconosciuta l'identità storica di qualche territorio provinciale con so- li duemila chilometri quadrati di superficie o soli 25omila abitanti non ci sarebbe affatto da gridare allo scandalo. Come non vi sarebbe, peraltro, da gridare allo scandalo (anzi, sarebbe del tutto razionale) se si abolissero tout court le Province (come già avvenne nel 1945 in Valle d'Aosta) nelle Regioni più piccole, come il Molise o la Basilicata. La Provincia serve per le funzioni di "area vasta": ma se la circoscrizione regionale già costituisce una idonea area vasta, non v'è moti o perché coesistano due livelli di governo, la Regione e la Provincia. In ogni caso non si può negare la legittimità e l'utilità del "riordino". Né si può ritenere che la Costituzione, la quale rimette alla legge dello Stato, oltre alla determinazione delle funzioni fondamentali degli enti
locali, l'approvazione o meno, in base a una visione generale degli interessi del Paese, delle iniziative comunali per la istituzione di nuove Province o per la modifica di quelle esistenti, neghi invece al Parlamento il potere di sopprimere o accorpare Province esistenti, in un disegno generale di razionalizzazione delle funzioni e della spesa, anche senza l'iniziativa e l'accordo dei Comuni interessati (la cui voce, insieme a quella delle Regioni, pure deve essere sentita, dentro e fuori del Consiglio delle autonomie locali). Per quanto si possa considerare "rozzo" il requisito dimensionale fissato con la delibera del Governo (e per quanto sia vero che a ogni Provincia non devono necessariamente corrispondere anche uffici statali decentrati come le Prefetture), si dovrà riconoscere la legittimità di un ridisegno complessivo delle autonomie territoriali, e ammettere che da qualche parte bisogna ben comincia vuole contrastare decisamente dei frazionismi localistici che troppo a lungo hanno prevalso nel paese. Le Province erano, nel 1948, presa Trieste, momentaneamente "Territorio libero", ed esclusa Aosta divenuta Regione): da allora essenzialmente a partire dagli anni novanta, nonostante nel frattempo le comunicazioni sul territorio siano diventate certamente più agevoli - una raffica di iniziative dal Parlamento (o dal Consiglio Regionale, dove l'autonomia speciale lo consentiva) ha condotto alla creazione di ben 18 nuove Province ( otto nel 1992), di ridotte e antichissime dimensioni, fino ad a alle attuali 109.. Ma - ci si domanda è ragionevole che la Sardegna d'un colpo da quattro a otto Province; che il Piemonte passi da sei province a otto, la Lombardia da dodici; che si costituiscano Province la cui denominazione fa riferimento a tre diverse città, Barletta-Andria-Trani, rivelando che dietro, più che un'identità territoriale, sembrano esservi le ambizioni di tanti piccoli nuovi" capoluoghi che nel territorio di Monza, facente parte palesemente dell'area metropolitana di Milano, si costituisca invece otto anni dopo che la Costituzione ne ha previsto la creazione delle città metropolitane, la nuova Pro' della Brianza? Ecco perché, sarà rozzo il criterio adottato, ma è difficile negare che se si vuole conseguire il risultato, sono molte altre strade pratica quindi auspicabile che resistenze politiche e azioni giudiziarie non impediscano di raggiungerlo. Il Governo ha ottenuto un successo forse inatteso con la soppressione dei picco Tribunali e delle sezioni staccate dei Tribunale: è da augurarsi che il più arduo passaggio del riordino del coscrizioni provinciali e della creazione delle Città metropolitane segni un nuovo successo
Agrigentoflash.it
Rifiuti. Torrisi: "entro fine mese Srr costituite"
"Entro il 30 settembre tutte le Societa' per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti (Srr) devono essere costituite nella composizione prevista dalla normativa regionale vigente. Con questo obiettivo sono state definite le nomine dei commissari nei comuni di tutte le province siciliane". Lo ha dichiarato l'assessore regionale all'Energia e ai Servizi di pubblica utilita', Claudio Torrisi, nel corso della riunione del tavolo tecnico, che si e' svolta oggi al dipartimento Acque e Rifiuti, a Palermo. All'incontro hanno preso parte l'Unione regionale delle Province siciliane, Confindustria Sicilia, Cgil, Cisl e Uil e Ugl,le associazioni Legambiente, Rifiuti Zero, Cittadinanzattiva, Wwf e Italia Nostra, il Centro universitario Criea, la fondazione Cutgana. Unica assente l'Anci, nonostante l'invito ricevuto."Oggi avviamo un nuovo modello di concertazione - ha detto l'assessore Torrisi - di regole trasparenti e di pianificazione puntuale degli interventi. Si deve completare in tempi ormai brevissimi il passaggio dal vecchio sistema di gestione, che ha mostrato enormi criticita', a quello nuovo previsto dal Piano rifiuti e dalla legge 9 del 2010, in modo da eliminare sprechi e sovrapposizioni di competenze. E' necessario ridare autonomia ai comuni e garantire efficienza ed economicita' nei servizi".L'assessore Torrisi ha annunciato che "e' in itinere la proroga commissariale, sino al 31 dicembre, delle attuali gestioni dei servizi dei rifiuti, per consentire alle Srr appena costituite di dotarsi dei Piani d'ambito e degli atti di gestione consequenziali. L'assessore ha infine ribadito la chiusura all'incenerimento massivo nei termovalorizzatori, indicata chiaramente nel Piano rifiuti, nel pieno rispetto della normativa europea e nazionale.
Rifiuti/Ato Ag2 Gesa: Catanzaro minaccia di chiudere la discarica
La ditta Catanzaro Costruzioni chiuderà i cancelli della discarica di Siculiana dall'11 settembre se entro quella data non riceverà dall'Ato Ag2 Gesa il saldo della fattura di luglio, scaduta lo scorso 3 settembre: 609.000 euro che il liquidatore di Gesa Teresa Restivo dovrà trovare nel giro di pochi giorni altrimenti gli autocompattatori resteranno pieni e i 19 comuni dell'ambito territoriale saranno invasi dalla spazzatura. La ditta Catanzaro Costruzioni vanta crediti nei confronti di Gesa per circa 3 milioni e 400.000 euro.
Rifiuti, la Provincia disponibile ad anticipare alcune somme
L'emergenza rifiuti in provincia può essere superata solo con il contributo di tutti gli enti locali. In questo senso la Provincia Regionale di Agrigento, su iniziativa del Presidente Eugenio D'Orsi e degli Assessori Pietro Marchetta (Bilancio) e Francescochristian Schembri (Ambiente), competenti nei rispettivi rami, è disponibile ad anticipare alcune somme alle tre società d'ambito (Sogeir ATO AG1, Gesa Ag ATO AG2 e Dedalo Ambiente ATO AG3). In particolare si sta provvedendo alla liquidazione anticipata del 30% delle somme destinate alle stesse società per la pulizia delle spiagge, valutando altresì forme di anticipazione sulle spese generali di funzionamento delle società d'ambito."La Provincia, considerata la grave emergenza e i preoccupanti risvolti per i lavoratori e la salute dei cittadini, sta facendo la sua parte" dice il Presidente D'Orsi "ma è necessario che anche i Comuni compiano ogni sforzo possibile per evitare l'interruzione del servizio di raccolta. Un atto di responsabilità che è indispensabile per garantire alle società d'ambito le liquidità minime per effettuare i vari pagamenti".
La panoramica dei templi invasa dai rifiuti. Intervento dell'assessore Schembri
Nuovo intervento del Gruppo Tutela Ambientale del settore Territorio sulla SP 4 "Panoramica dei Templi" per la rimozione di rifiuti che ingombravano i lati della strada nel cuore del Parco Archeologico. Rifiuti abbandonati contestualmente ai recenti eventi musicali al teatro della Valle dei Templi, a corollario di un periodo nel quale l'inciviltà e la mancanza di sensibilità di numerosi cittadini hanno, evidentemente, prevalso sull'educazione e sul buon senso."Avevamo appena bonificato la zona da un consistente deposito di inerti - dice l'Assessore Provinciale all'Ambiente Francescochristian Schembri - ed eccoci nuovamente costretti ad intervenire per rimediare alla maleducazione altrui, e per giunta a due passi dalla via Sacra. Un pessimo biglietto da visita per i turisti, ma per fortuna il nostro Gruppo Tutela Ambientale è intervenuto tempestivamente. Per prevenire altre simili manifestazioni di inciviltà la Provincia e l'Ente Parco Archeologico chiederanno all'associazione che gestisce il teatro di provvedere alla bonifica dell'area, e questo già in occasione del prossimo evento musicale in programma nei prossimi giorni. La stessa associazione dovrebbe anche curare la posa di alcuni cestini portarifiuti. Ribadisco la mia indignazione e la mia amarezza per certi comportamenti, che provocano un devastante danno di immagine e al paesaggio della Valle dei Templi". La bonifica delle strade provinciali si sposta adesso sul comparto orientale. Da ieri gli operai della ditta aggiudicataria dell'appalto (la "Ciulla srl" di Agrigento) sono al lavoro sulla SP 6 Licata-Ravanusa dopo il dissequestro, da parte dell'autorità giudiziaria, delle discariche abusive di inerti e altri materiali (eternit compreso). "Un plauso va al nostro Gruppo di Tutela Ambientale, e in particolare al coordinatore di cantiere geom. Vincenzo Dainotto - dice il Presidente Eugenio D'Orsi - per l'impegno nella rimozione delle numerose discariche lungo le strade provinciali".
sicilia24h.it
Rifiuti, Provincia Agrigento disponibile ad anticipare alcune somme
L'emergenza rifiuti in provincia può essere superata solo con il contributo di tutti gli enti locali. In questo senso la Provincia Regionale di Agrigento, su iniziativa del Presidente Eugenio D'Orsi e degli Assessori Pietro Marchetta (Bilancio) e Francescochristian Schembri (Ambiente), competenti nei rispettivi rami, è disponibile ad anticipare alcune somme alle tre società d'ambito (Sogeir ATO AG1, Gesa Ag ATO AG2 e Dedalo Ambiente ATO AG3). In particolare si sta provvedendo alla liquidazione anticipata del 30% delle somme destinate alle stesse società per la pulizia delle spiagge, valutando altresì forme di anticipazione sulle spese generali di funzionamento delle società d'ambito. "La Provincia, considerata la grave emergenza e i preoccupanti risvolti per i lavoratori e la salute dei cittadini, sta facendo la sua parte" dice il Presidente D'Orsi "ma è necessario che anche i Comuni compiano ogni sforzo possibile per evitare l'interruzione del servizio di raccolta. Un atto di responsabilità che è indispensabile per garantire alle società d'ambito le liquidità minime per effettuare i vari pagamenti".
La Panoramica dei Templi invasa dai rifiuti. Intervento dell'assessore Schembri
Nuovo intervento del Gruppo Tutela Ambientale del settore Territorio sulla SP 4 "Panoramica dei Templi" per la rimozione di rifiuti che ingombravano i lati della strada nel cuore del Parco Archeologico. Rifiuti abbandonati contestualmente ai recenti eventi musicali al teatro della Valle dei Templi, a corollario di un periodo nel quale l'inciviltà e la mancanza di sensibilità di numerosi cittadini hanno, evidentemente, prevalso sull'educazione e sul buon senso. "Avevamo appena bonificato la zona da un consistente deposito di inerti - dice l'Assessore Provinciale all'Ambiente Francescochristian Schembri - ed eccoci nuovamente costretti ad intervenire per rimediare alla maleducazione altrui, e per giunta a due passi dalla via Sacra. Un pessimo biglietto da visita per i turisti, ma per fortuna il nostro Gruppo Tutela Ambientale è intervenuto tempestivamente. Per prevenire altre simili manifestazioni di inciviltà la Provincia e l'Ente Parco Archeologico chiederanno all'associazione che gestisce il teatro di provvedere alla bonifica dell'area, e questo già in occasione del prossimo evento musicale in programma nei prossimi giorni. La stessa associazione dovrebbe anche curare la posa di alcuni cestini portarifiuti. Ribadisco la mia indignazione e la mia amarezza per certi comportamenti, che provocano un devastante danno di immagine e al paesaggio della Valle dei Templi".
La bonifica delle strade provinciali si sposta adesso sul comparto orientale. Da ieri gli operai della ditta aggiudicataria dell'appalto (la "Ciulla srl" di Agrigento) sono al lavoro sulla SP 6 Licata-Ravanusa dopo il dissequestro, da parte dell'autorità giudiziaria, delle discariche abusive di inerti e altri materiali (eternit compreso). "Un plauso va al nostro Gruppo di Tutela Ambientale, e in particolare al coordinatore di cantiere geom. Vincenzo Dainotto - dice il Presidente Eugenio D'Orsi - per l'impegno nella rimozione delle numerose discariche lungo le strade provinciali".
Agrigentonotizie.it
Tutor cicloturistici, l'assessore provinciale Biondi ha accolto i partecipanti
Il "sustainable inter regional bike tourism" è un programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Malta che promuove il rafforzamento del turismo grazie ad operazioni che favoriscono la creazione di circuiti turistici integrati tra le due isole.Aggiungi Notifica Segui le notizie relative a "cicloturismo"Seguendo questo argomento riceverai una notifica ogni volta che verrà pubblicato un contenuto pertinente.Qui puoi trovare l'elenco di tutte le tue notifiche.
L'assessore provinciale Biondi, stamane presso sala Pellegrino, ha accolto i partecipanti al progetto Sibit ed aperto i lavori. Un percorso formativo per tutor cicloturistici della Provincia regionale di Agrigento. Il "sustainable inter regional bike tourism" è un programma di cooperazione transfrontaliera Italia - Malta che promuove il rafforzamento del turismo grazie ad operazioni che favoriscono la creazione di circuiti turistici integrati tra le due isole. "L'incontro operativo" ha visto partecipare anche gli operatori turistici, albergatori e ristoratori della città che hanno aderito al progetto. "Un prodotto competitivo al massimo - ha affermato Biondi - che ha l'obiettivo di sostenere lo sviluppo locale e potenziare il cicloturismo per valorizzazione il territorio. Verranno dunque adeguate le strutture ricettive con servizi biketourist e realizzati strumenti di supporto all'offerta. Questo tipo di turismo vede in Europa tanti appassionati e gli impatti positivi del progetto - conclude Biondi - creeranno nuova ricchezza ed occupazione". I futuri tutor cicloturistici, prima dell'inizio della loro attività ed entro il 10 ottobre, dovranno terminare lo studio dei moduli impartiti da Gianfranco Attaguile, Carmelina Drago, Giuseppe Minacori, Franco Tedesco, Roberto Lorito, Giuseppe Alaimo ed Alessandro Tedesco, fondamentali per la loro futura attività.
Agrigentooggi.it
Liquidati i gettoni di presenza ai Consiglieri provinciali. Spoto il più assiduo
Ammonta a 56.590,36 euro la spesa sostenuta, per il mese di luglio, dalla Provincia per i rimborsi ai consiglieri per la partecipazione alle sedute consiliari ed alle riunioni delle commissioni. A questo si aggiunge l'indennità del presidente del Consiglio comunale, Dino Buscemi. In sostanza, per la maggior parte dei consiglieri, in tutto 32 tranne Ivan Paci ed Ignazio Tavormina, la somma accreditata ammonta a 1.694,05 euro, cioè il tetto massimo previsto dalla legge che impone la soglia di un terzo dello stipendio del presidente della Provincia. In sostanza, ogni consigliere provinciale, fermo restando la partecipazione alle sedute, non può ricevere una somma superiore 1.882,27 euro sulla quale però è stata operata una riduzione del 10 per cento. Il consigliere più presente è Nino Spoto (foto) con 32 presenze seguito da altri tre esponenti di Sala Pellegrino: Giovanni D'Angelo, Franco La Porta e Calogero Gioacchino Zarbo che hanno accumulato 24 presenze tra Consigli e Commissioni. Mentre il consigliere che ha riportato il minor numero di partecipazioni a sedute del consiglio e delle commissioni, è stato Ignazio Tavormina con solo 6 presenze. Ecco i consiglieri provinciali che hanno percepito, per il mese di luglio, la somma massima cioè 1.694,05 euro: Carmelo Avarello che ha totalizzato 18 presenze, Angelo Bennici con 17, Daniele Cammilleri con 15 partecipazioni, Carmelo D'Angelo con 18 presenze, Giovanni D'Angelo con 24, Ignazio Di Prima con 15, Ettore Di Ventura con 17, Riccardo Gallo con 17 presenze. Ed ancora Roberto Gallo (20), Davide Gentile (16), Stefano Girasole (19), Orazio Guarraci (20), Francesco La Porta (24), Mario Lazzano (18), Lillo Lo Leggio con 16 presenze, Rosario Marino (22), Calogero Martello (14), Maurizio Masone (17), Gaetano Militello (20), Salvatore Montaperto (16), Gaetano Nobile (18), Giuseppe Picone con 14 partecipazioni. Infine Pellegrino Quartararo (14), Arturo Ripepe (19), Matteo Ruvolo (16), Salvatore Scozzari (21), Nino Spoto (32), Luigi Sutera Sardo (19), Giuseppe Terrazzino con 23, Nicolò Testone (21), Leo Vinci (21) e Calogero Gioachino Zarbo con 24. Al capogruppo del Pdl, Ivan Paci, è stata operata una trattenuta di 123,29 euro e quindi ha ricevuto un bonifico di 1.570,76 euro. Mentre a Tavormina solo 810 euro per 2 presenze in Consiglio e 4 in commissione. La Provincia inoltre ha liquidato la quota Irap che ammonta a 4.810,16 euro.
Canicattiweb.it
Provincia di Agrigento, rifiuti: Eugenio D'Orsi "pronti ad anticipare alcune somme"
L'emergenza rifiuti in provincia può essere superata solo con il contributo di tutti gli enti locali. In questo senso la Provincia Regionale di Agrigento, su iniziativa del Presidente Eugenio D'Orsi e degli Assessori Pietro Marchetta (Bilancio) e Francescochristian Schembri (Ambiente), competenti nei rispettivi rami, è disponibile ad anticipare alcune somme alle tre società d'ambito (Sogeir ATO AG1, Gesa Ag ATO AG2 e Dedalo Ambiente ATO AG3). In particolare si sta provvedendo alla liquidazione anticipata del 30% delle somme destinate alle stesse società per la pulizia delle spiagge, valutando altresì forme di anticipazione sulle spese generali di funzionamento delle società d'ambito."La Provincia, considerata la grave emergenza e i preoccupanti risvolti per i lavoratori e la salute dei cittadini, sta facendo la sua parte" dice il Presidente D'Orsi "ma è necessario che anche i Comuni compiano ogni sforzo possibile per evitare l'interruzione del servizio di raccolta. Un atto di responsabilità che è indispensabile per garantire alle società d'ambito le liquidità minime per effettuare i vari pagamenti".
Lavalledeitempli.net
La Panoramica dei Templi invasa dai rifiuti. Intervento dell'assessore Schembri
Nuovo intervento del Gruppo Tutela Ambientale del settore Territorio sulla SP 4 "Panoramica dei Templi" per la rimozione di rifiuti che ingombravano i lati della strada nel cuore del Parco Archeologico. Rifiuti abbandonati contestualmente ai recenti eventi musicali al teatro della Valle dei Templi, a corollario di un periodo nel quale l'inciviltà e la mancanza di sensibilità di numerosi cittadini hanno, evidentemente, prevalso sull'educazione e sul buon senso. "Avevamo appena bonificato la zona da un consistente deposito di inerti - dice l'Assessore Provinciale all'Ambiente Francescochristian Schembri - ed eccoci nuovamente costretti ad intervenire per rimediare alla maleducazione altrui, e per giunta a due passi dalla via Sacra. Un pessimo biglietto da visita per i turisti, ma per fortuna il nostro Gruppo Tutela Ambientale è intervenuto tempestivamente. Per prevenire altre simili manifestazioni di inciviltà la Provincia e l'Ente Parco Archeologico chiederanno all'associazione che gestisce il teatro di provvedere alla bonifica dell'area, e questo già in occasione del prossimo evento musicale in programma nei prossimi giorni. La stessa associazione dovrebbe anche curare la posa di alcuni cestini portarifiuti. Ribadisco la mia indignazione e la mia amarezza per certi comportamenti, che provocano un devastante danno di immagine e al paesaggio della Valle dei Templi". La bonifica delle strade provinciali si sposta adesso sul comparto orientale. Da ieri gli operai della ditta aggiudicataria dell'appalto (la "Ciulla srl" di Agrigento) sono al lavoro sulla SP 6 Licata-Ravanusa dopo il dissequestro, da parte dell'autorità giudiziaria, delle discariche abusive di inerti e altri materiali (eternit compreso). "Un plauso va al nostro Gruppo di Tutela Ambientale, e in particolare al coordinatore di cantiere geom. Vincenzo Dainotto - dice il Presidente Eugenio D'Orsi - per l'impegno nella rimozione delle numerose discariche lungo le strade provinciali".
Rifiuti, la Provincia disponibile ad anticipare alcune somme per contribuire al superamento dell'emergenza
L'emergenza rifiuti in provincia può essere superata solo con il contributo di tutti gli enti locali. In questo senso la Provincia Regionale di Agrigento, su iniziativa del Presidente Eugenio D'Orsi e degli Assessori Pietro Marchetta (Bilancio) e Francescochristian Schembri (Ambiente), competenti nei rispettivi rami, è disponibile ad anticipare alcune somme alle tre società d'ambito (Sogeir ATO AG1, Gesa Ag ATO AG2 e Dedalo Ambiente ATO AG3). In particolare si sta provvedendo alla liquidazione anticipata del 30% delle somme destinate alle stesse società per la pulizia delle spiagge, valutando altresì forme di anticipazione sulle spese generali di funzionamento delle società d'ambito. "La Provincia, considerata la grave emergenza e i preoccupanti risvolti per i lavoratori e la salute dei cittadini, sta facendo la sua parte" dice il Presidente D'Orsi "ma è necessario che anche i Comuni compiano ogni sforzo possibile per evitare l'interruzione del servizio di raccolta. Un atto di responsabilità che è indispensabile per garantire alle società d'ambito le liquidità minime per effettuare i vari pagamenti".