GIORNALE DI SICILIA
TRATTE SOCIALI. L'Enac chiede a governo di evitare o stop dei voti
I collegamenti con le isole: le carte vanno a Passera
PALERMO
Il presidente dell'Enac Vito Riggio ha incontrato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Corrado Passera per parlare delle iniziative intraprese in tema di collegamenti in regime di oneri sociali con le isole minori della Sicilia, Lampedusa e Pantelleria, attualmente operate in proroga da Meridiana Fly fino al 27 ottobre di questo anno.
«Il presidente - dice una nota dell'Enac - ha consegnato al ministro la documentazione relativa all'indagine informale condotta dall'Ente per la verifica dell'eventuale disponibilità di compagnie aeree ad operare questi collegamenti fino all'entrata in vigore del nuovo regime e per un'eventuale nuova proroga del servizio fino a maggio del 2013». La documentazione dovrà essere esaminata congiuntamente dal ministero, dalla Regione e dall'Enac al fine di valutare le proposte pervenute dai vettori interpellati e i relativi costi, per individuare la soluzione più idonea ad assicurare la continuità territoriale per i cittadini lampedusani e panteschi. La «potrà essere decisa - prosegue la nota - solo nel caso in cui il rischio di emergenza e il pericolo per l'ordine pubblico derivanti dall'assenza dei collegamenti tra le isole di Pantelleria e di Lampedusa e l'isola principale siano formalmente rappresentati dalle competenti autorità prefettizie».
Provincia
Presentata ieri il "Pizza fest" di Ribera
Presentata ieri alla Provincia la nuova edizione del Pizza Fest di Ribera in programma da oggi e fine al 16 settembre. "Se gli eventi servono a promuovere il territorio ha detto il presidente D'Orsi - allora la Provincia farà la sua parte, anche 5E l'attuale situazione economica e le norme sul patto di stabilità non c consentono di potere disporre di risorse adeguate. La Provincia, oltre ad un contributo finanziario di 5mila euro, in considerazione delle oltre 6o.ooo presenze dello scorso anno, interverrà con i servizi di protezione civile per garantire un regola re ed ordinato svolgimento della manifestazione». (LOG)
Parole d'augurio da parte del dirigente dell'ufficio scolastico provinciale
Zarbo scrive agli studenti
Lettera di auguri del dirigente dell'ufficio scolastico provinciale, Raffaele Zarbo a tutti gli studenti ed al personale della scuola in vista dell' inizio dell'anno scolastico. "Desidero porgere a tutti voi il mio saluto a tutti voi - scrive Zarbo -- Mi sia concesso, innanzi tutto, accogliere con un affettuoso abbraccio tutti gli alunni delle prime classi della scuola primaria e, ancora di più, tutti i bambini della scuola dell'infanzia, che fanno il loro ingresso nella scuola iniziando il loro percorso formativo. A tutti gli altri studenti un caloroso "bentornati", dopo la pausa estiva, per riprendere la fatica e la gioia dell'apprendimento attraverso il comune e solidale impegno scolastico al fine di trasformare il successo formati- vo, via via conseguito, in successo di vita. Nello stesso tempo, sento di rivolgermi, con riconoscente rispetto per il compito svolto, a tutti coloro che operano nella scuola, a tutti i professionisti del sistema scolastico, a cominciare dai docenti, che - insieme agli alunni - sono e restano i principali protagonisti del "fatto" educativo e della scuola, quale istituzione che svolge un essenziale servizio alla comunità civile e alla nazione. Viviamo in una stagione difficile; molte famiglie si trovano in situazioni assai critiche mentre i valori sembrano vacillare e le prospettive di futuro dei nostri giovani non si presentano né rosee né facili, La scuola si deve configurare non solo come un'altra famiglia, restando in naturale continuità e costante collaborazione con essa, ma si deve anche costituire come un luogo di sicurezza e di speranza,di positive relazioni tra le persone che vogliono costruire un mondo migliore di quello dei loro padri".
('PAPI)
CEMENTO DEPOTENZIATO Casalicchio:«Ho una comunità di milleduecento persone a cui ho il dovere di assicurare il diritto allo studio»
«Ipia», inibito l'ingresso nell'istituto
Il dirigente scolastico va in procura
Elio Di Bella
Il preside dell'Ipsia"Enrico Fermi si è recato in Procura ieri mattina, dopo avere appreso la notizia che è stata aperta un'inchiesta per appurare tutte le eventuali responsabilità penali intorno alla costruzione dell'istituto professionale agrigentino costruito con cemento depotenziato. «Sono preoccupato perché ho una comunità di milleduecento persone a cui ho il dovere di assicurare il diritto allo studio e docenti che devono poter svolgere regolarmente l'anno scolastico Ma avverto un senso di impotenza e sono andato in Procura anche per capire come devo agire, quali scelte operare per il bene di tutti», dichiara il dirigente scolastico dell'Ipsia Francesco Casalicchio, Già
ieri mattina è stato inibito ai tutti l'ingresso nella scuola E' arrivato infatti il provvedimento del presidente della Provincia, Eugenio D'orsi, che ha dichiarato inagibile l'istituto. "Ci siamo ritrovati in tanti stamani con un senso di sconforto per non potere rientrare nelle nostre aule, nei nostri laboratori, alcuni dei quali sono tra i migliori della Sicilia, come quello di odontotecnica - dice il vicepreside Luigi Costanza - Anche alcuni studenti erano con noi per capire come ci organizzeremo quest'anno per garantire a tutti loro l'offerta formativa a cui ci dedichiamo. Ma difficile dare adesso una risposta. Non sappiamo davvero come potremo lavorare, se non ci metteranno nella condizioni di poter utilizzare le officine e i laboratori". Era pronto per il nuovo anno scolastico anche un moderno e attrezzatissimo laboratorio di chimica Doveva essere inaugurato proprio all'inizio del nuovo anno. C'è preoccupazione per la sorte ditali impianti, si teme che se non si vigilerà adeguata-mente la loro sicurezza sarà in pericolo. Quando e come avverrà il loro trasloco non è ancora noto. "Ci hanno detto che non possiamo entrare a scuola, ma nessuna comunicazione ufficiale invece abbiamo avuto su dove dobbiamo iniziare l'anno scolastico - dice il dirigente casalicchio - Cosa posso dire di ufficiale alle famiglie? Per le prime classi non abbiamo difficoltà, perché potranno essere ospitate negli istituti scolastici dove già negli anni passati erano allocate le nostre nove classi, cioè negli istituti Brunelleschi, Gallo e Sciascia, Per le altre classici sarà un turno pomeridiano, ma occorrerà prima organizzare il trasporto dei pendolari, ma non abbiamo alcuna notizia neppure intorno a questa complessa questione". Intanto l'assessore provinciale Pietro Marchetta ha avuto dei colloqui con i dirigenti della Protezione Civile per studiare la possibilità di un intervento di tecnici specializzati per verificare se sia possibile operare sui pilastri dove è stato rinvenuto cemento depotenziato per consolidarli al meglio, così come è stato fatto permettere in sicurezza le aree dell'ospedale San Giovanni di Dio che presentavano il medesimo problema. Nel frattempo si stanno anche svolgendo ricerche accurate per verificare sevi sono privati che possono affittare alla Provincia regionale locali adeguati alle necessità della popolazione scolastica dell'istituto professionale agrigentino. Ma tali locali andrebbero certamente ristrutturati per allocarvi 45 aule, i vari laboratori, oltre che la palestra e gli uffici. Un bando si ricerca è stato già pubblicato si attendono i risultati.
EDB
Tanti nomi di esponenti della provincia che cercheranno di arrivare a ottenere una poltrona a Palermo
Candidature per le Regionali
Prime scadenze per i partiti
Campagna elettorale per le regionali, iniziano le prime importanti scadenze. Entro domenica 16 settembre, alle 16, infatti, i parti o formazioni politiche dovranno depositare all'assessorato regionale alle Autonomie locali il simbolo a contrassegna con il quale si presenteranno, in seguito, le liste dei candidati. Da questo primo atto si potrà poi fare il calcolo sulle liste che saranno presentate nei 9 collegi siciliani. Ad Agrigento si prevedono in tutto una decina di liste con un massimo, quindi di 70 candidati. Che cercheranno il consenso per potersi aggiudicare uno dei 7 seggi previsti per questa circoscrizione. Ecco le previsioni. I grandi partiti ci saranno tutti con il proprio simbolo: Pdl, Pd, Udc, Grande sud, Partito dei siciliani (ex Mpa), così come ci saranno liste promiscue soprattutto nella sinistra che sostiene Claudio Fava a presidente della Regione fatte da Sel, Rifondazione comunista e Verdi, oltre ad Italia dei valori, Ma andiamo nel dettaglio. La lista a sostegno di Fava avrà tra i candidati il riberese Nicola Ciccarello, Fabio Leonte, Enzo Guirreri, Lillo Miccichè, Carmelo Avarello e Lillo Sciortino, Italia dei valori con Nello Hamel e Salvo Nicolosi. Nel Pd invece sono attese le conferme degli uscenti Panepinto, Marinello e Di Benedetto a cui si aggiunge il canicattinese Alberto Tedesco. La lista Crocetta ospita Piero Lucchese e l'ambientalista Giuseppe Arnone, Il Pdl punterà sul giovane deputato favarese Nino Bosco a cui si affiancheranno i nomi di alcuni esponenti indicati dai deputati nazionali Fontana e Marinello e dall' europarlamentare Salvatore Iacolino. La seconda lista, Forza Sicilia per Musumeci avrà come candidati i consiglieri provinciali del Patto per il territorio. La terza lista, quella del presidente Musumeci avrà tra i candidati Pippo Scalia, Luca Salvato, Stefano Castellino e Domenico Incardona, Grande sud, presenta come candidato di punta Michele Cirnino. Al suo fianco Vincenzo Giambrone e Giuseppe Manzone, quest'ultimo ex sindaco di Montallegro, Orazio Guarraci e Francesco Coppa di Bivona. Nell'Udc, oltre a Lillo Firetto ci saranno Michele Botta, attuale sindaco di Menfi, Carmelo Brunetto, ex vicesindaco di Sciacca e forse anche Marina Barbera che è stata vice sindaco di Licata. Nel Cantiere popolare si fanno i nomi di Michele Catanzaro, dell'uscente Totò Cascio e Peppe Arnone ex vice sindaco di Licata. Andiamo al Nuovo polo. Futuro e libertà schiera Luigi Gentile, Rosario Bonfanti, sindaco di Palma di Montechiaro, Pippo Morello, primo cittadino di Naro e Alberto Sabella, ex assessore della giunta Bono al comune di Sciacca, Il Partito dei siciliani schiera Roberto Di Mauro, Carmela Castiglione di Licata, Mariano Ragusa e la moglie del presidente D'Orsi, Patrizia Marino. L'Api (che andrà con Crocetta) mette a disposizione Filippo Bellanca. Il movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo ha scelto i componenti della sua lista: si tratta di Emanuele Dalli Cardillo, Emma Gianni, Matteo Mangiacavallo, Nereo Dani, Giovanni Di Caro e Claudia Mirasola. Anche i Forconi hanno ufficializzato la loro scesa in campo per le regionali con una lista ad Agrigento. (PAPI)
LA SICILIA
DOPO IL RESPONSO DEI TECMCI DOPPI TURNI IN ALTRE SEDI PER 1.000 STUDENTI, INDAGA LA PROCURA
«Calcestruzzo depotenziato nell'edificio»: ad Agrigento istituto chiuso
AGRIGENTO. Nell'estate del 2009 ad Agrigento si è concretizzata l'emergenza ospedale "San Giovanni di Dio" che portò al sequestro della struttura con tanto di ordine di evacuazione deciso dalla Procura. A tre anni di distanza il calcestruzzo depotenziato oggi fa un'altra 'vittima" nella Città dei Templi: è l'istituto professionale "Enrico Fermi". La struttura, composta da diversi padiglioni, non è sicura. Il calcestruzzo depotenziato risulta presente in tutti gli edifici, a macchia di leopardo. Ad accertarlo i tecnici incaricati dalla Provincia. Due anni fa, infatti, venne segnalato il cedimento di uno dei pilastri del padiglione B, che è stato subito chiuso. L'ufficio tecnico della Provincia cominciò ad avviare una serie di accertamenti. Quest'estate gli esami di staticità e i carotaggi sono stati effettuati anche nel resto degli edifici, Il responso dei tecnici non lascia scampo:
presenza di calcestruzzo depotenziato, anche una lieve scossa di terremoto potrebbe causare danni gravissimi. Ricevuti i risultati il presidente della Provincia non ha potuto far altro che inibire l'attività scolastica in tutto l'istituto. Contemporaneamente tutti i documenti e i risultati del lavoro dei tecnici sono stati inoltrati alla Procura della Repubblica che immediatamente ha aperto un fascicolo, I magistrati avranno il compito di accertare eventuali responsabilità penali sulla vicenda.
Ma non mancano le difficoltà. Bisognerà infatti tornare indietro nel passato, a oltre trent'anni fa. Era il 1980 quando venne inaugurata la nuova sede dell'ipia "Fermi". Per le sue dimensioni, i tanti padiglioni, l'auditorium, i laboratori e le grandi officine, questa cittadella è stata considerata, fino a poco tempo fa, il fiore all'occhiello dell'edilizia scolastica agrigentina. Oggi è in corso lo sgombero definitivo della struttura. La Provincia ha deciso per il trasferimento dei quasi mille studenti in altri tre istituti poco distanti. Saranno necessari i doppi turni. Organizzazione logistica divenuta estremamente complessa visto il poco tempo a disposizione prima dell'inizio del nuovo anno scolastico, previsto per domani. Di «emergenza» parla il dirigente scolastico dell'istituto, Francesco Casalicchio, che chiede una sistemazione definitiva, I problemi adesso sono tanti: trasporti e orari ma soprattutto didattica, per l'impossibilità di utilizzare laboratori e officine, Casalicchio chiede anche l'intervento della Protezione Civile: la stessa che portò a soluzione l'emergenza dell'ospedale.
TOTÒ FREQUENTE
IPIA "FERMI": PROCLAMATO LO STATO DI AGITAZIONE
«DISPOSTI A SACRIFICARCI, MA PER POCO TEMPO»
Come tanti inquilini sfrattati, ieri docenti e personale tecnico-amministrativo dell'lpia si sono ritrovati fuori dai padiglioni (nella foto). Potevano solo sostare nel parcheggio della cittadella di via Piersanti Mattarella, perché la Provincia ha imposto di non utilizzare più quell'istituto. Il (Fermi)) è un'altra vittima del calcestruzzo depotenziato. Domani inizierà la scuola anche per gli studenti dell'istituto professionale: 10 classi su 43 (in particolare le prime) avranno il privilegio di seguire le lezioni nelle ore mattutine negli istituti «Sciascia», »Brunelleschi» e «Gallo». Tutti gli altri, invece, dovranno affrontare qualche sacrificio in più con il turno pomeridiano. Insieme docenti, personale Ata e studenti raccolgono le firme: sono in stato d'agitazione contro le nuove sistemazioni temporanee. ((Siamo disposti a fare sacrifici, ma per uno mese o due, ci dice Lilly Greco, studentessa dell'ipia. ((Non possiamo essere precari aggiunge ma vogliamo qualcosa di stabile,. Anche i docenti sono sul piede di guerra. In particolare puntano l'attenzione sui problemi didattici causati dall'assenza di laboratori e officine. L'Ipia si chiama proprio così perché è previsto l'apprendimento pratico per gli studenti, ma questo non potrà essere concretizzato se andiamo a fare lezione in aule in prestito», afferma il professore Vincenzo Parello. «Ci sono degli insegnanti che si occupano solo della pratica - aggiunge -cosa faranno loro con gli studenti? «. Così, chiedono di trovare al più presto una sistemazione definitiva per l'istituto. «Mi sento impotente e voglio sapere come devo agire, dichiara il dirigente scolastico Francesco Casalicchio, che aggiunge: «Dovrei garantire io il diritto allo studio a questa comunità di studenti ma mi sento impedito per ovvie ragioni. Casalicchio chiede anche una sorveglianza per l'istituto che adesso rimarrà vuoto, perché all'interno dei laboratori e delle offìcine sono presenti attrezzature anche molto costose, Intanto dalla Provincia, alle sollecitazione che arrivano dal «Fermi», rispondono che in una situazione di emergenza come questa, è stato fatto tutto il possibile. «Come si fa a reperire il pochissimi giorni aule per mille studenti?», afferma il presidente Eugenio D'Orsi. «lo credo aggiunge che intanto bisogna elogiare l'attività ispettiva della Provincia che si muove per capire se i suoi alunni fanno lezione in ambienti 5icuri o no. Fa Provincia fa un'attività seria, seri non sono stati quelli che hanno costruito un edificio con calcestruzzo depotenziato». D'Orsi conferma che i locali sono stati già individuati: «Ci manca solo di aprire le buste ha detto e poi avviare i lavori di adeguamento delle strutture».
TOTÒ FREQUENTE
GLI AMMINISTRATORI DI 19 COMUNI DELLA PROVINCIA SEMPRE PIÙ AGGUERRITI
«Non consegneremo gli impianti idrici al commissario»
Gli amministratori di ben 19 Comuni agrigentini, quasi la metà, non consegneranno gli impianti idrici, gli acquedotti e le sorgenti dei loro territori al commissario ad acta Teresa Restivo, nominata dall'assessore regionale per l'Energia e i i servizi di pubblica utilità, hanno deciso nelle riunioni tenutesi ad Agrigento e a Joppolo Giancaxio di impugnare il provvedimento, hanno deciso di convocare al più presto i civici con- sessi per deliberare di dare piena attuazione all'esito referendario per la ripubblicizzazione del servizio idrico e hanno confermato di volere dare vita a delle manifestazioni di piazza per sollecitare le istituzione a trovare una soluzione adeguata, con la revoca da parte della Regione del provvedimento di commissariamento.
Con le loro diffide, i sindaci di Alessandria della Rocca, Aragona, Bivona, Burgio, Camastra, Cammarata, Cianciana, Joppolo Giancaxio, Lampedusa e Linosa, Menfi, Montevago, Palma di Montechiaro, Sambuca di Sicilia, San Biagio Platani, Santa Elisabetta, Santa Margherita Belice, Sant'Angelo Muxaro, Santo Stefano Quisquina e Villafranca Sicula, diffidano i dirigenti e i funzionari comunali ad astenersi dal porre in essere, su richiesta del commissario, qualsiasi atto o provvedimento in merito alle risorse idriche. Gli stessi comuni interessati, assistiti dall'avvocato Luigi Restivo, hanno inoltrato al presidente al presidente dell'Ato idrico una nota con la quale hanno respinto con determinazione ogni tentativo di condizionamento dell'attività di pubblici
amministratori, democraticamente eletti e portatori degli interessi generali delle comunità amministrate nell'ambito del servizio idrico integrato.
Il presidente del Consiglio comunale di Burgio Andrea Puleo ha annunciato che nella prossima settimana ogni civico consesso delle 19 cittadine sarà convocato per confermare la volontà espressa con il referendum popolare, di chiedere al presidente dell'Ato la convocazione di un'assemblea dei sindaci per una eventuale re- scissione del contratto e di avanzare richiesta al presidente della Regione siciliana di sospendere il provvedimento per l'ulteriore consegna degli impianti alla società che oggi gestisce il servizio.
ENZO MINIO
agrigentoflash
Ato Ag2 Gesa, emergenza rifiuti: oggi i netturbini decidono se proseguire lo sciopero
E' attesa per questa mattina la decisione dei netturbini dipendenti delle ditte che per conto di Gesa gestiscono il servizio di raccolta dei rifiuti in merito alla proposta avanzata ieri dalla società d'ambito territoriale: l'immediato pagamento di 4.000 euro (3.500 per i lavoratori a 4 ore settimanali) scavalcando le imprese. La proposta è scaturita ieri sera al termine di una lunga riunione tenutasi in Prefettura. I lavoratori - in sciopero da più di una settimana - si sono riservati di dare una risposta. Lo faranno oggi al termine di un'assemblea generale che, alla presenza dei sindacati, è fissata per le 9. In caso di accoglimento della proposta, la raccolta dei rifiuti riprenderebbe immediatamente in tutti i 19 comuni che ricadono nelle competenze dell'Ato Ag2 Gesa..
Sicilia24h
"Pizza Fest" di Ribera, Provincia partecipa all'organizzazione
La Provincia Regionale di Agrigento, nell'ambito delle proprie risorse, sostiene tutte quelle iniziative che possano contribuire al rilancio socio-economico della nostra provincia. E' questa la motivazione espressa dal Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi nel corso della conferenza stampa di presentazione del Pizza Fest di Ribera in programma da domani al 16 settembre.
"Se gli eventi servono a promuovere il territorio - ha detto D'Orsi - allora la Provincia farà la sua parte, anche se l'attuale situazione economica e le norme sul patto di stabilità non ci consentono di potere disporre di risorse adeguate. Siamo e saremo disponibili a valutare le richieste che provengono dai Comuni della provincia ma i limiti di bilancio, nonostante la nostra politica di contenimento delle spese, ci impongano di disporre di risorse limitate. Ribera, capitale delle arance - ha continuato il Presidente - che rappresenta una delle eccellenze della nostra produzione agricola, è uno dei comuni che meritano il nostro sostegno. La Provincia, oltre ad un contributo finanziario di 5.000 euro, in considerazione delle oltre 60.000 presenze dello scorso anno, interverrà con i servizi di protezione civile per garantire un regolare ed ordinato svolgimento della manifestazione".
Il Presidente D'Orsi ha infine ricordato come la nostra provincia stia vivendo una profonda crisi economica a cui si aggiungono emergenze sociali, come la chiusura dell'Ipia Fermi che interessa più di mille tra alunni e professori, o l'emergenza rifiuti: "E' un tunnel buio che continua ad allungarsi sempre di più di non si riesce ad intravedere la luce. La speranza è che manifestazioni come quella di Ribera, nonostante la crisi, riescano a far vivere momenti di serenità ai cittadini" ha concluso D'Orsi.
Risanamento ambientale, sindaco Caltabellotta ringrazia Provincia
La bonifica delle strade interne nella zona di Caltabellotta è stata oggetto di apprezzamento da parte dell'Amministrazione del Comune montano, nel cui territorio insistono le strade bonificate dal Settore Ambiente della Provincia Regionale di Agrigento. Con una nota indirizzata al Presidente Eugenio D'Orsi, all'Assessore all'Ambiente Francescochristian Schembri e al Direttore del Settore Ambiente, ing. Bernardo Barone, il Sindaco di Caltabellotta, On. Calogero Pumilia, ha espresso un vivo ringraziamento per l'intervento del Gruppo Tutela Ambientale su alcune aree al di fuori del perimetro del centro abitato, pienamente recuperate dal degrado. Le aree ricadono su: SP 36 Bivio Verdura-S.Anna-Caltabellotta, SP 37 Sciacca-Caltabellotta-S.Carlo e SPR 10 Sciacca-Salinella, dalle quali sono stati rimossi complessivamente 21,4 tonnellate di rifiuti, tra cui ben 3 tonnellate di amianto, 16 tonnellate di inerti e 2,4 tonnellate di ingombranti.
"L'intervento della Provincia Regionale - scrive l'On. Pumilia - ha consentito di recuperare dal degrado diverse aree esterne con la rimozione e lo smaltimento di notevoli quantitatitivi di rifiuti di varia tipologia. Il nostro è un giudizio ampiamente positivo, che va esteso al direttore di cantiere geom. Vincenzo Dainotto e a tutta la squadra dei suoi collaboratori per l'efficienza nell'esecuzione dell'intervento di bonifica, che ha consentito, tra l'altro, di rimuovere un grosso quantitativo di amianto".
"E' la conferma dell'apprezzamento da parte dei Comuni per il nostro impegno nella tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini - commentano il Presidente D'Orsi e l'Assessore Schembri - impegno che continua tuttora con la bonifica di altre strade provinciali, e nonostante le notevoli difficoltà finanziarie. L'attività del nostro Ufficio Risanamento Ambientale è decisivo per il recupero di molte aree degradate, sulle quali siamo sempre pronti ad intervenire su segnalazione dei cittadini o delle autorità preposte al controllo del territorio".
Infoagrigento
Cemento depotenziato all'IPIA: dura nota di Bellini (PD)
"Sarebbe proprio il caso di dire che se un episodio genera il sospetto, due danno una quasi certezza. A distanza di appena 3 anni dalla nota vicenda dell'ospedale di Agrigento, esplode una nuova emergenza riguardante un edificio pubblico realizzato con materiali che potrebbero non essere conformi alle Leggi e alle pratiche di buona esecuzione. Le due vicende, sulle quali la magistratura ha il compito d'individuare le responsabilità e verso cui nutriamo la massima fiducia, getterebbero una cupa ombra sulle modalità di realizzazione delle opere pubbliche, su cui la classe dirigente locale ma anche regionale e nazionale deve interrogarsi per prevenire le tragedie che potrebbero verificarsi se considerassimo il problema episodico e isolato". A parlare è il segretario del circolo "Berlinguer" del Partito Democratico di Agrigento, Epifanio Bellini.
"Quante opere - prosegue - sono state realizzate nello stesso periodo? Quante dalle medesime imprese? Quante si sono approvvigionate dagli stessi impianti di confezionamento del Calcestruzzo? A queste domande, non la magistratura, ma la politica dovrebbe fornire la risposta e darci rassicurazioni attraverso gli strumenti che la Protezione Civile mette a disposizione, avviando una puntuale ricognizione dello stato di salute delle opere pubbliche sul territorio al fine di accertarne la tenuta rispetto ad eventi sismici potenzialmente catastrofici. Non sembra superfluo chiedere tra le altre cose lumi sullo stato complessivo dell'edilizia scolastica comunale e provinciale per sapere quanti Istituti scolastici siano ancora sprovvisti di Certificati d'Idoneità sismica e/o con impianti elettrici e antincendio non adeguati o addirittura mancanti".
"In ultimo questo Direttivo intende esprimere il proprio sostegno e la propria vicinanza a tutta la popolazione studentesca e alle rispettive famiglie per i gravosi disagi che la vicenda comporterà sul piano logistico, ma soprattutto per la conseguenti difficoltà sul piano didattico che la loro formazione subirà non potendo usufruire dei laboratori specializzati (eccellenze del sistema scolastico provinciale) se non si trovasse il modo di spostarli. Alle Istituzioni e a tutta la classe politica l'invito ad attivarsi secondo le loro possibilità per tentare di fornire soluzioni che non mortifichino ulteriormente il diritto allo studio degli studenti e a provvedere al più presto alle opere di messa in sicurezza eventualmente necessarie per far tornare alla normalità la situazione", ha concluso Epifanio Bellini.
Risanamento ambientale, soddisfatto il sindaco di Caltabellotta
La bonifica delle strade interne nella zona di Caltabellotta è stata oggetto di apprezzamento da parte dell'Amministrazione del Comune montano, nel cui territorio insistono le strade bonificate dal Settore Ambiente della Provincia Regionale di Agrigento. Con una nota indirizzata al Presidente Eugenio D'Orsi, all'Assessore all'Ambiente Francescochristian Schembri e al Direttore del Settore Ambiente, ing. Bernardo Barone, il Sindaco di Caltabellotta, On. Calogero Pumilia, ha espresso un vivo ringraziamento per l'intervento del Gruppo Tutela Ambientale su alcune aree al di fuori del perimetro del centro abitato, pienamente recuperate dal degrado. Le aree ricadono su: SP 36 Bivio Verdura-S.Anna-Caltabellotta, SP 37 Sciacca-Caltabellotta-S.Carlo e SPR 10 Sciacca-Salinella, dalle quali sono stati rimossi complessivamente 21,4 tonnellate di rifiuti, tra cui ben 3 tonnellate di amianto, 16 tonnellate di inerti e 2,4 tonnellate di ingombranti.
"L'intervento della Provincia Regionale - scrive l'On. Pumilia - ha consentito di recuperare dal degrado diverse aree esterne con la rimozione e lo smaltimento di notevoli quantitatitivi di rifiuti di varia tipologia. Il nostro è un giudizio ampiamente positivo, che va esteso al direttore di cantiere geom. Vincenzo Dainotto e a tutta la squadra dei suoi collaboratori per l'efficienza nell'esecuzione dell'intervento di bonifica, che ha consentito, tra l'altro, di rimuovere un grosso quantitativo di amianto".
"E' la conferma dell'apprezzamento da parte dei Comuni per il nostro impegno nella tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini - commentano il Presidente D'Orsi e l'Assessore Schembri - impegno che continua tuttora con la bonifica di altre strade provinciali, e nonostante le notevoli difficoltà finanziarie. L'attività del nostro Ufficio Risanamento Ambientale è decisivo per il recupero di molte aree degradate, sulle quali siamo sempre pronti ad intervenire su segnalazione dei cittadini o delle autorità preposte al controllo del territorio".