Rassegna on line del 18 settembre 2012
Agrigentoflash
Dalla provincia iniziative per l'Ipia Fermi
L'Assessore all'Edilizia Scolastica Pietro Marchetta comunica le iniziative che la Provincia Regionale di Agrigento ha posto in essere per dare soluzione alle problematiche sorte circa lo stato di inagibilità dell'Ipia Fermi di Agrigento. "Aldilà della soluzione tampone- dice Marchetta- data dalla disponibilità dei locali degli Istituti Brunelleschi, IPC Gallo e ITC Sciascia, ove potranno essere svolte le lezioni nel turno pomeridiano per tutte le classi, con esclusione delle prime classi che svolgeranno regolarmente le lezioni la mattina, la Provincia ha avviato le procedure per la progettazione dell'adeguamento strutturale dell'IPIA FERMI. Queste procedure serviranno ad individuare gli interventi necessari e i relativi costi indispensabili per la regolare agibilità statica dell'Istituto. Inoltre, a seguito del bando di avviso di ricerca di locali avviato nei giorni scorsi, sono pervenute due offerte di disponibilità di locali pronti ad ospitare l'IPIA FERMI per evitare i turni pomeridiani. Le suddette offerte sono al vaglio dell'Ufficio Tecnico per valutarne l'idoneità nonché per stabilire le eventuali opere di adeguamento".
Sicilia24h
"Ipia Fermi", D'Orsi riunisce l'ufficio tecnico e convoca i dirigenti scolastici
La Provincia si attiva per superare la ben nota e grave emergenza dell'IPIA Fermi. Il Presidente Eugenio D'Orsi ha infatti convocato per domani mattina dirigenti e funzionari dell'Ufficio Tecnico per individuare una rapida soluzione che porti al reperimento di aule idonee ad ospitare gli studenti dell'Istituto Professionale dopo lo sgombero della struttura. Lunedì prossimo, invece, D'Orsi incontrerà i dirigenti scolastici delle scuole agrigentine di competenza della Provincia ed il Dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale di Agrigento, Raffaele Zarbo, per spiegare la grave emergenza e raccogliere istanze e suggerimenti finalizzati al superamento della situazione, fermo restando che la soluzione adottata in questo momento risulta essere la più idonea.
"Gli studenti dell'IPIA" dice D'Orsi "non possono essere privati del diritto allo studio: per questo motivo sono pronto ad accogliere qualsiasi suggerimento o proposta che possa consentire ai ragazzi di poter svolgere le lezioni, sia pure in una condizione di precarietà che spero possa essere superata nel più breve tempo possibile con il contributo fattivo di tutti. La Giunta si sta adoperando per venire a capo della situazione: per questo motivo, nel ribadire di stare sempre dalla parte dei ragazzi, è nostro dovere stigmatizzare l'atteggiamento di quanti cercano di approfittare della vicenda per rovesciare su di noi accuse infondate. Si tratta di pura strumentalizzazione politica alla quale non prestiamo il fianco, desiderando, invece, solo trovare una rapida soluzione al problema".
Agrigento, Provincia: bocciato Piano Triennale Opere Pubbliche. Pdl: D'Orsi senza maggioranza
Clamorosa bocciatura del Piano Triennale delle Opere Pubbliche e del piano delle alienazioni durante la seduta di ieri del Consiglio Provinciale. Contro hanno votato i consiglieri di Pdl, Patto per il Territorio, Pid e alcuni consiglieri indipendenti. In Aula solo 8 Consiglieri a sostegno della Giunta D'Orsi. Nulla di fatto, invece, per quanto riguarda l'elezione dei nuovi componenti del Collegio dei revisori dei conti.
Per il Gruppo consiliare del Pdl la bocciatura del Piano Triennale delle Opere Pubbliche rappresenta "una nuova sonora sconfitta politica di D'Orsi".
"Il Presidente D'Orsi - proseguo i pidiellini - prenda atto del fallimento della sua maggioranza che non è stata in grado di assicurare i numeri per approvare i punti all'O.d.G proposti dalla sua stessa giunta. Sempre nel corso dei lavori, la maggioranza D'Orsi è stata più volte battuta sull'approvazione delle mozioni presentate dal Pdl. La prima riguardante la riduzione del numero degli assessori e la seconda contro l'aumento della tassa RC auto. Prendiamo atto del fallimento politico-amministrativo del Giunta D'Orsi dopo il ribaltone di 3 anni fa che ha visto i partiti vincitori del centrodestra mandati all'opposizione nonostante avessero vinto le elezioni in barba al popolo sovrano"
Scuole, Provincia: D'Orsi incontra i dirigenti scolastici
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, ha fissato per mercoledì mattina 19 settembre alle ore 11,00 un incontro con i dirigenti scolastici delle scuole di competenza dell'Ente.
L'oggetto dell'incontro è fare il punto sulla situazione degli istituti di istruzione secondaria superiore di competenza dell'Ente provincia e trovare soluzioni idonee alla pesante situazione degli studenti dell'Ipia.
Contestualmente personale tecnico del settore edilizia e gestione patrimoniale sta continuando i sopralluoghi negli edifici scolastici di propria competenza così come disposto dal Presidente D'Orsi al fine di accertare eventuali criticità.
Agrigento, Provincia: Entro il 31 ottobre le domande per il finanziamento di manifestazioni sportive
Fissata al 31 ottobre 2012 la scadenza per la presentazione di progetti per la richiesta di finanziamenti per la realizzazione di manifestazioni sportive per l'anno 2013. La Provincia Regionale di Agrigento, in attuazione dell'art.3 del Regolamento per la promozione delle attività sportive, invita tutte le società sportive della provincia, interessate a usufruire dei finanziamenti, a presentare le domande al Settore Promozione Sportiva utilizzando gli appositi modelli che sono disponibili al Settore Promozione Sportiva sito in Via Esseneto, 66. L'istanza deve contenere tutte le informazioni necessarie e l'indicazione delle date di presumibile svolgimento della manifestazione, nonché deve allegare:
1) relazione dettagliata sulla manifestazione, sulle finalità di promozione sportiva, sugli enti coinvolti o da coinvolgere, sulle modalità organizzative della stessa, sulle modalità di spesa;
2) autorizzazioni allo svolgimento della manifestazione da parte delle federazioni sportive e/o del CONI e/o E.P.S. Provinciali;
3) dettagliato preventivo di spesa e di entrata con l'indicazione degli enti partecipanti, degli stanziamenti assicurati e delle modalità di intervento degli enti ( contributi, compartecipazioni, patrocini ecc.);
4) informazioni complete sull'ente proponente la manifestazione e curriculum.
Gli Enti interessati, ed in particolare modo le Associazioni Sportive e gli Enti locali, possono presentare le istanza per ricevere un intervento finanziario per lo svolgimento della manifestazione da organizzare nel territorio provinciale. Per la verifica della presentazione delle istanze farà fede il timbro postale per le proposte inviate o il timbro di protocollo in entrata per le proposte presentate "brevi manu".
Perlacittà
Caso 'Fermi' di Agrigento, la Rete degli Studenti Medi di Sicilia: "Intollerabile il modo con cui la Provincia chiuso dell'edificio"
Abbiamo appreso la notizia della chiusura dell'Istituto Professionale per l'Industria e l'Artigianato. "E. Fermi" di Agrigento a seguito della dichiarazione di inagibilità dello stesso da parte della Provincia avvenuta dopo che si è scoperto che l'edificio scolastico è stato costruito con cemento depotenziato e che quindi potrebbe essere soggetto a crolli in caso di un evento sismico. Pur trovando giusta la motivazione della chiusura dell'edificio, visto che si tratterebbe dell'ennesimo caso di scuola insicura che denunciamo in Sicilia, non tolleriamo il modo con cui la Provincia di Agrigento ha proceduto alla chiusura dell'edificio". Lo dichiara attraverso una nota a firma del suo portavoce Leandro Bianco la Rete degli Studenti Medi di Sicilia.
"Infatti secondo quanto ci hanno comunicato i ragazzi che frequentano l'Istituto - si legge ancora nella nota - la scuola è stata fatta chiudere improvvisamente ad una settimana prima dell'inizio delle lezioni, senza dare nessuna comunicazione prima agli studenti, senza prevedere prima un programma di interventi per la messa in sicurezza dell'edificio, senza trovare o allestire prima dei locali alternativi in cui poter disporre tutti gli studenti per iniziare regolarmente le lezioni. Così lo scorso venerdì gli studenti dell'I.P.I.A. " Fermi" a differenza di quelli delle altre scuole agrigentine non sono tornati a scuola, anzi una scuola non ce l'hanno più, almeno per ora. Solo gli studenti delle classi prime, circa 300, sembrano aver iniziato le lezioni dopo essere stati sistemati temporaneamente in altri istituti della città (Brunelleschi, Sciascia e Gallo) nell'attesa e nella speranza di ricevere una migliore sistemazione. Per gli studenti degli altri anni, circa 700, invece le lezioni dovrebbero riprendere domani sempre sistemati in quei tre istituti facendo però il turno pomeridiano dalle 15.00 alle 21.00″.
"Una pazzia - continua la Rete degli Studenti Medi di Sicilia - visto che la maggior parte degli studenti che sono pendolari e che devono recarsi a scuola dai vari paesi della Provincia, spesso percorrendo più di 40 km, usciti da scuola a quell'orario non troverebbero i mezzi pubblici per tornare a casa. Tutto questo per noi è assurdo. Non si può chiudere una scuola tutto ad un tratto togliendo le condizioni necessarie per poter garantire il diritto allo studio ai ragazzi. A questo punto ci poniamo alcune domande. Appena si è scoperto che la scuola era inagibile e che doveva essere chiusa perché non è stato comunicato subito agli studenti? Una volta dichiarata inagibile la scuola è stato rilasciato il certificato di inagibilità? Prima di dichiarare inagibile la scuola perché non sono stati programmati dei lavori di ristrutturazione e di messa in sicurezza dell'edificio che sarebbero dovuti iniziare nel momento in cui la scuola veniva sigillata? E prima di sigillare la scuola perché non si è cercato di trovare o allestire un luogo alternativo in cui mandare i ragazzi in modo che quando sarebbe stata chiusa la scuola i ragazzi avrebbero avuto un posto dove fare lezione? Quello che si è verificato a scuola è stato simile ad un terremoto e vanno adottate le stesse procedure di emergenza che si mettono in campo in caso di terremoto".
"Un terremoto forse un po' voluto però - aggiunge la nota - e non imprevedibile visto che, da quello che ci dicono i ragazzi dell'istituto, già lo scorso anno, intorno ai mesi di marzo e aprile, era stato dichiarato inagibile un padiglione dell'istituto, dove si trovavano i laboratori, facendolo chiudere e spostando gli alunni in altri spazi dell'istituto che erano però inadeguati impedendo ai ragazzi di svolgere l'attività pratica in laboratorio, senza concedere altri spazi dopo che questi sono stati chiesti dal preside. Se già si sapevano già l'anno scorso i problemi dell'edificio, si doveva procedere sin dall'anno scorso ad allestire un luogo che ospitasse temporaneamente tutti gli studenti dell'istituto per il nuovo anno scolastico in modo che i lavori a scuola iniziassero e nel frattempo i ragazzi non fossero privati del diritto allo studio avendo garantito un luogo dove poter studiare. La provincia quindi ha emesso un provvedimento di evacuazione senza però stabilire le procedure e le tempistiche. Un'azione che ha avuto effetti devastanti a partire dal fatto che sono stati lasciati per strada circa 1000 studenti e 200 unità tra docenti e personale non docente e di cui se non la Provincia se non trova una soluzione immediata dovrà assumersi tutte le responsabilità. Troviamo banali le dichiarazioni di oggi dell'Assessore all'Edilizia Scolastica Pietro Marchetta che per rassicurare gli studenti, i docenti e i genitori ha detto che sono già state avviate le procedure per l'adeguamento strutturale dell'edificio e che sono stati individuati i locali adeguati per poter permettere agli studenti di svolgere le lezioni di mattina. Bisogna vedere se a queste parole seguiranno i fatti. E se così dovesse essere si tratterebbe comunque di una soluzione arrivata in ritardo, dopo aver creato enormi disagi a studenti, personale della scuola e famiglie che giustamente vorranno il risarcimento dei danni subiti. L'apertura di un inchiesta della Procura su questa vicenda e in particolare sull'uso del cemento depotenziato nella costruzione dell'edificio, dimostra tra l'altro che se la scuola è stata costruita con questo cemento a farlo sarà stata molto probabilmente qualche ditta mafiosa che si è aggiudicata illegalmente l'appalto, cosa che avviene normalmente per la costruzione della maggior parte degli edifici scolastici siciliani. E visto che non contestiamo la decisione in sé per sé perché anche noi pensiamo che gli edifici non a norma e insicuri vadano messi in sicurezza ma il fatto che la provincia presa questa decisione non ha messo in atto le giuste procedure, auspichiamo che anche per le altre scuole agrigentine fatiscenti e insicure o anche per l'ospedale costruito sempre con cemento depotenziato vengano previsti degli interventi di ristrutturazione altrimenti, come ci ha fatto notare qualche ragazzo, sembra che questa decisione sia solo uno sgarbo fatto al preside dal presidente della Provincia, in seguito a diverse incomprensioni tra i due, e che derivi da una questione di natura politica. In ogni caso continueremo a seguire questa vicenda, a partire dal fatto se domani questi studenti potranno veramente andare a scuola o se saranno ancora una volta presi in giro, e se è necessario apriremo una vertenza sindacale affinché i diritti degli studenti, primo di tutti il diritto allo studio, vengano garantiti e tutelati. Siamo vicini agli studenti e alle loro famiglie, ai docenti, al personale non docente e al preside in questo momento di disagio e ci auguriamo che da domani possano tornare a studiare e lavorare e che presto possano tornare a farlo anche in condizioni normali".