LA SICILIA
Ormai sono troppi gonfi
Viabilità. I pilastri in cemento armato dei ponte sull'ex strada provinciale i sono irrecuperabili
Non c'è alcuna speranza di recupero per il ponte della ex Strada provinciale I Villaseta Quadrivio Spinasanta, chiuso al transito lo scorso febbraio perché a rischio crollo.
"Le condizioni dei pilastri della struttura - spiega il dirigente provinciale del settore infrastrutture stradali Piero Hamel non sono tali da consentire qualsiasi intervento di manutenzione o di consolidamento". A cedere, a quanto pare, il ferro che arma" il cemento, che essendosi gonfiato ha praticamente spaccato i piloni, già danneggiati a cavallo tra gli anni ottanta e novanta da la piena del fiume. Al momento il transito sul ponte è inibito da blocchi in cemento sebbene venga ancora usato per il transito pedonale e per il passaggio, abusivo, di motocicli- e i vincoli del patto di stabilità non consentono la Provincia di pensare ad interventi con fondi propri. 'Abbiamo dato incarico agli uffici di redarre un progetto per il rifacimento del ponte, data la sua importanza strategica aggiunge Hamelma l'unica speranza di trasferimento è da riporre nei fondi europei". Con l'apertura del centro commerciale di Villaseta, tra l'altro, il vecchio ponte riacquista, inaspettatamente, una certa importanza dal punto di vista della viabilità, dato che chi vuole raggiungere il popoloso quartiere deve, ad oggi, attraversare il viadotto Drago e immettersi nel traffico attraverso i i sistema di rotonde che si trovano davanti la struttura commerciale, 11 tutto, come prevedibile, si tradurrà in un'ulteriore appesantimento del flusso di auto e mezzi pensanti. Con il vecchio viadotto ancora in funzione, invece, chi avesse dovuto raggiungere Villaseta, anche se limitatamente al traffico leggero, lo avrebbe potuto fare attraverso un collegamento diretto, I tempi per la potenziale ricostruzione, ovviamente, non sono brevi, dato che sarà necessario realizzare il progetto, partecipare al bando, ottenere il finanziamento e fare partire i lavori, i disagi per gli abitanti di quella parte del territorio, invece, sono già in agguato.
GIOACCHINO SCHICCHI
DISTRETTO TURISTICO
«Il Palacongressi non può e non deve chiudere i battenti»
"Il Palacongressi non può e non deve chiudere". E' l'appello dell'Amministratore del Piano del Distretto Turistico Regionale Valle dei Templi, Gaetano Pendolino, che si dice preoccupato per la paventata chiusura del Palacongressi di Agrigento. Quella che a oggi è solo un'ipotesi potrebbe diventare realtà, a causa della scadenza del Certificato di Prevenzione Incendi che potrebbe avvenire già il 10 novembre prossimo. «La struttura, la più grande del Meridione, - commenta Pendolino, - sebbene non sia stata mai valorizzata appieno, è un pezzo importantissimo sullo scacchiere turistico, una risorsa fondamentale per cercare di attirare un turismo pregiato, quello congressuale appunto, che muove grandi volumi di presenze e soprattutto lo fa al di fuori dell'alta stagione». Il numero uno del Distretto Turistico Valle dei Templi che, al secondo piano della struttura del Villaggio Mosè, ha la sua sede, avvalora la sua considerazione riportando alla memoria appuntamenti agrigentini come il convegno internazionale di Studi Pirandelliani, attrattiva per oltre
1000 studenti all'anno, che permangono ad Agrigento in bassissima stagione, producendo da soli circa cinquemila presenze alberghiere. Il Palacongressi, tra le infiltrazioni d'acqua dello scorso anno e la necessità d'interventi di manutenzione, è comunque l'unica struttura agrigentina capace di ospitare grossi eventi e manifestazioni, come gli appuntamenti al chiuso della Sagra del Mandorlo in Fiore, o spettacoli, quali lo Schiaccianoci, in programma il prossimo 9 dicembre. E il rischio è proprio che tutte le manifestazioni programmate possano saltare. Per la struttura congressuale agrigentina, insomma, non c'è pace. Prima messa all'asta dalla Regione Sicilia, che ne vanta la titolarità, per un ammontare di 12.803.000 euro, adesso la sua possibile chiusura che, potrebbe essere scongiurata adeguando- la, al più presto, alle norme sulla sicurezza. «Pur nelle evidentissime ristrettezze fra le quali si dibatte il Comune, dichiara ancora Gaetano Pendolino, - l'Amministrazione ha il dovere di risolvere questa faccenda in tempi brevissimi. Non è pensabile impoverire ulteriormente il territorio privandolo di una delle poche infrastrutture presenti; bisogna evitare di perdere, dopo quasi 50 anni, questo evento altamente produttivo per l'economia turistica agrigentina». Pendolino si rivolge direttamente alla politica, affinché trovi soluzioni immediate. Soluzioni che devono essere trovate in fretta, vista l'imminenza della scadenza dell'autorizzazione, il prossimo 9 novembre, e la necessità di una nuova, a partire da quella data. Per ottenere la certificazione antincendio del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, occorrono subito 60 mila euro, che il Comune non ha. Si tratta di una vera e propria corsa contro il tempo, per salvare questo luogo nevralgico per eventi e manifestazioni, soprattutto nella stagione invernale.
CHIARA MANGIONE
GIORNALE DI SICILIA
Riapre il liceo devastato dai vandali
Il preside Lo Presti: «Quanto è accaduto è un atto di viltà e delinquenza, non dobbiamo restare in silenzio»
Angelo Augusto
Ha riaperto ieri la scuola che, nel corso della notte tra martedì e mercoledì, era stata devastata dai vandali. Si tratta del liceo "Vincenzo Linares", Di notte qualcuno era penetrato nella sede centrale, in via Malfitano, ed aveva rovesciato il contenuto di tutti gli estinto- ti nelle aule e nei corridoi di entrambi i piani. Il preside Santi- no Lo Presti si era perciò visto costretto a chiudere la scuola per due giorni. Ieri mattina gli studenti sono tornati in classe, ma il dirigente scolastico ha scritto una lettera a tutti loro per renderli edotti dell'accaduto. Lo Presti ha avuto parole molto pesanti nei confronti dei vandali. "Quello che è avvenuto la notte tra il 15 e il 16 ottobre è stato un puro atto di viltà e di delinquenza. Di viltà scrive Lo Presti - perché fatto da visi e mani nascoste, di delinquenza perché solo chi è abituato a delinquere è pronto a correre i rischi e i pericoli che hanno corso coloro che si sono macchiati dell'atto vandalico'. "A voi, cari alunni, è stato negato ha aggiunto il preside - il diritto fondamentale per cui tante volte avete e abbiamo lottato e per il quale lo Stato, il personale della scuola e i vostri genitori quotidianamente si impegnano. Vi è stato negato l'utilizzo di un luogo dove, momento dopo momento, si forma il pensiero necessario per far crescere la comunità, A noi, personale della scuola, è stato impedito di svolgere il proprio dovere per il quale veniamo pagati". I;o Presti si è interrogato sulle ragioni dei raid vandalico che lo ha costretto a chiudere il "Linares" per ben due giorni. 'Non so quale sia stato il motivo che abbia spinto queste persone a compiere tutto ciò ed è per questo che vorrei tanto "incontrarli", per capire io e far capire loro che solo la strada del dialogo porta nel mondo della civiltà. La violenza, in qualsiasi modo espressa, rimane tale, ci impoverisce, ci impregna di odio, ci abbrutisce, ci rende infelici, ci impedisce ha aggiunto il preside - di crescere e rappresenta un pericolo per noi e per chi ci sta vicino". Poi l'appello. "Mi rivolgo ha scritto Santino Io Presti - a tutta la comunità scolastica (alunni, genitori, personale della scuola), affinché chiunque abbia visto o veda trovi la
forza della "denuncia sociale", per evitare che pochi "rumorosi" travolgano i molti "silenziosi". Non possiamo restare indifferenti di fronte a tanta incomprensibile violenza. Dobbiamo trovare, nonostante il lutto che abbiamo dentro, la forza per non abbandonare costoro al proprio destino, tentando di coinvolgerli in un processo educativo che li possa pienamente reinserire nel tessuto sociale". "Per quanto mi riguarda, seppur turbato ed amareggiato, sarò più determinato ha concluso Lo Presti - di prima a svolgere con impegno, Coerenza, trasparenza ed imparzialità il mio quotidiano lavoro, appellandomi a tutti voi "attori scolastici", perché la condivisione del nostro comune agire possa sconfiggere coloro che vogliono impedire la crescita di questa collettività". (AAU')
DALLE VERIFICHE SCOPERTE ANOMALIE. ANCHE IL RITIRO DALLA BANCA DI 50 MILA EURO IN UN COLPO SOLO
La Finanza studia gli sperperi all'Ars Spuntano numerosi prelievi in contante dai conti dei gruppi parlamentari. E viaggi coi familiari al seguito
Riccardo Arena
PALERMO
Il gruppo parlamentare come un bancomat. Prelievi in contanti dalle banche, per somme che erano di una certa consistenza. In un caso, di 50 mila euro in una sola volta. E poi viaggi con familiari al seguito. Pezze d'appoggio ritenute insuffìcenti o in qualche caso rappresentate da pezzi di carta con qualche timbro. La Guardia di Finanza esamina gli atti prelevati all'Assemblea regionale e scopre che c'è qualcosa di strano: tanti i punti da approfondire. Tra sprechi e forse usi privati del denaro pubblico.
Tutto da verificare, comunque. L'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto di Palermo Leonardo Agueci e dai sostituti Sergio Demontis e Maurizio Agnello è ancora all'inizio e gli uomini del Nucleo regionale di polizia tributaria stanno analizzando il materiale portato via, dieci giorni fa, da Palazzo dei Normanni.
Qualcosa tuttavia viene fuori e scattano subito nuovi approfondimenti, che entro qualche giorno potrebbero anche portare al palazzo di giustizia ilo i capigruppo protagonisti di movimentazioni ritenute anomale: dovrebbero essere chiamati lo saranno probabilmente a urne chiuse, per ovvi motivi a spiegare cosa sia accaduti).
Niente nomi, per adesso: c'è la campagna elettorale, ma questo non sarebbe di per sé un ostacolo; c'è piuttosto, soprattutto, un'esigenza di verifica più approfondita dei dati. L'analisi è partita dai gruppi parlamentari più consistenti anche se non trascura gli altri. La prima cosa che è stata analizzata sono i movimenti bancari: e da lì sono venuti fuori i prelievi in contanti. Per fare cosa? E soprattutto, come si spiegano, si «rendicontano, spese fatte in contanti? La seconda verifica ha riguardato così la consistenza e la frequenza dei prelievi: si tratta di migliaia di euro, in alcuni casi, e le operazioni sarebbero molto ravvicinate fra di loro. Ce n'è poi uno da 50 mila euro: per far cosa?
Solo i capigruppo hanno accesso ai conti bancari e possono «manovrarli». Gestiscono denaro del partito, che riceve contributi dell'Ars, nella misura di 3750 euro per ciascun deputato, oltre a 4178
sempre per parlamentare destinati ai cosiddetti portaborse, agli assistenti e alle manifestazioni che organizza. Da marzo 2012 questa seconda somma rimane per metà al gruppo e per metà viene erogata dall'Ars al singolo politico. Ogni 4 mesi il deputato deve fornire ai vertici di Palazzo del Normanni le certificazioni che giustificano le spese. Anche sui rendiconti, da sette mesi le regole sono cambiate: nel senso che adesso le pezze d'appoggio devono essere veramente tali, mentre prima c'era un po' più di libertà. Questo vuol dire che non sarà semplice ricostruire la situazione degli anni scorsi. In questa legislatura i gruppi hanno ricevuto, dal 2008 in poi, circa 50 milioni.
C'è poi il nodo dei viaggi: ne sono venuti fuori alcuni ai quali avrebbero preso parte anche i familiari. Erano presenze previste, per motivi istituzionali? Gli inviti erano per i singoli politici con i coniugi? Sono stati poi rimborsati dai deputati i costi affrontati per la partecipazione dei parenti?
A queste domande dovrà dare risposte l'indagine della Finanza, sollecitata dalla Procura a dare un quadro della situazione entro il mese, per poi procedere agli ulteriori passi.
Agrigentoflash
Mobilità sostenibile, la Provincia collabora alla sperimentazione del progetto i-NEXT
E' stata pubblicata nei giorni scorsi dal MIUR la graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento sul PON R&C 2007-2013 "Smart Cities and Communities and Social Innovation". Tra questi, nella misura riservata a Green Energy e Trasporti, spicca il progetto "i-NEXT" sull'efficienza energetica degli edifici e sulla mobilità sostenibile, alimentata da energia proveniente da fonti rinnovabili. La Provincia Regionale, tramite il Settore Ambiente e Territorio, aveva manifestato il suo interesse a collaborare alla sperimentazione per i test e le dimostrazioni, mettendo a disposizione l'area di sua pertinenza nel Parco Archeologico della Valle dei Templi, uno dei due siti siciliani scelti dai progettisti. Il progetto è portato avanti dall'Università di Palermo, dal CNR e da altri partners privati, e il relativo bando era stato indetto dal MIUR nel marzo 2012. Ricerca e Innovazione, dunque, vedono coinvolte in questo caso anche la Provincia Regionale di Agrigento, e va aggiunto che a fronte dei 106 progetti presentati ne sono stati ammessi a finanziamento solo 32, tra cui, appunto i-NEXT (acronimo di "Innovation for green Energy and eXchange in Trasportation", che a sua volta aggrega altri due progetti originari tra di loro complementari, e riguarda le città di Palermo, Bagheria e Agrigento. L'intervento nell'area della Valle dei Templi ha l'obiettivo di sviluppare i modelli per salvaguardare l'ambiente attraverso la riduzione delle emissioni inquinanti. Com'è noto, infatti, la notevole affluenza di visitatori e l'ampia estensione della Valle stessa implicano l'utilizzo di un numero notevole di veicoli responsabili di elevate emissioni acustiche e di gas serra.
"Si tratta del completamento di un percorso già avviato nei mesi scorsi" dice l'Assessore all'Ambiente Francescochristian Schembri "attraverso il quale i soggetti proponenti il progetto cercheranno di elaborare anche le linee guida per favorire l'uso di mezzi elettrici nella Valle dei Templi, tema da sempre al centro dell'attenzione della Provincia e delle altre Istituzioni".
"Siamo soddisfatti di contribuire al progetto per il quale nei mesi scorsi avevamo anche ricevuto una lettera di ringraziamento dei partners" dice il Presidente D'Orsi "in quanto la nostra adesione avrebbe permesso di completare il progetto, ospitandone la sperimentazione e acquisendo il prodotto finale. Il successo del progetto contribuirebbe anche a creare nuovi posti di lavoro, dato estremamente importante in un periodo di crisi come questo".
Infoagrigento
Mobilità sostenibile, la Provincia collabora alla sperimentazione del progetto i-NEXT.
E' stata pubblicata nei giorni scorsi dal MIUR la graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento sul PON R&C 2007-2013 "Smart Cities and Communities and Social Innovation". Tra questi, nella misura riservata a Green Energy e Trasporti, spicca il progetto "i-NEXT" sull'efficienza energetica degli edifici e sulla mobilità sostenibile, alimentata da energia proveniente da fonti rinnovabili. La Provincia Regionale, tramite il Settore Ambiente e Territorio, aveva manifestato il suo interesse a collaborare alla sperimentazione per i test e le dimostrazioni, mettendo a disposizione l'area di sua pertinenza nel Parco Archeologico della Valle dei Templi, uno dei due siti siciliani scelti dai progettisti. Il progetto è portato avanti dall'Università di Palermo, dal CNR e da altri partners privati, e il relativo bando era stato indetto dal MIUR nel marzo 2012.
Ricerca e Innovazione, dunque, vedono coinvolte in questo caso anche la Provincia Regionale di Agrigento, e va aggiunto che a fronte dei 106 progetti presentati ne sono stati ammessi a finanziamento solo 32, tra cui, appunto i-NEXT (acronimo di "Innovation for greeN Energy and eXchange in Trasportation"), che a sua volta aggrega altri due progetti originari tra di loro complementari, e riguarda le città di Palermo, Bagheria e Agrigento. L'intervento nell'area della Valle dei Templi ha l'obiettivo di sviluppare i modelli per salvaguardare l'ambiente attraverso la riduzione delle emissioni inquinanti. Com'è noto, infatti, la notevole affluenza di visitatori e l'ampia estensione della Valle stessa implicano l'utilizzo di un numero notevole di veicoli responsabili di elevate emissioni acustiche e di gas serra.
"Si tratta del completamento di un percorso già avviato nei mersi scorsi" dice l'Assessore all'Ambiente Francescochristian Schembri "attraverso il quale i soggetti proponenti il progetto cercheranno di elaborare anche le linee guida per favorire l'uso di mezzi elettrici nella Valle dei Templi, tema da sempre al centro dell'attenzione della Provincia e delle altre Istituzioni".
"Siamo soddisfatti di contribuire al progetto per il quale nei mesi scorsi avevamo anche ricevuto una lettera di ringraziamento dei partners" dice il Presidente D'Orsi "in quanto la nostra adesione avrebbe permesso di completare il progetto, ospitandone la sperimentazione e acquisendo il prodotto finale. Il successo del progetto contribuirebbe anche a creare nuovi posti di lavoro, dato estremamente importante in un periodo di crisi come questo".