GIORNALE DI SICILIA
ZONA MONTANA Chiude ponte, delegazione di agricoltori va da D'Orsi
il presidente della Provincia regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi ha incontrato alcuni imprenditori agricoli della zona montana compresa tra Cammarata, Casteltermini e San Giovanni Gemini preoccupati per una eventuale chiusura del ponte sul fiume Platani in contrada «Ficurra bocca di capra» in territorio di Cammarata. La delegazione accompagnata dal consigliere provinciale Totò Scozzari è stata rassicurata dal presidente che l'Ente attuerà ogni azione possibile perchè il ponte sul Platani possa essere oggetto di un intervento urgente ed immediato.
Nella vasta area montana compresa tra Casteltermini, Cammarata e San Giovanni Gemini operano 80 aziende agricole e la chiusura del ponte li taglierebbe fuori dalla statale 189.
PROVINCIA
Si farà stamattina b riunione dei capigruppo
Il presidente del consiglio Raimondo Buscemi ha convocato la Commissione dei Capigruppo per oggi alle ore 12. All'ordine del giorno la convocazione del nuovo Consiglio provinciale che dovrà discutere il bilancio di previsione 2012, il piano triennale delle opere pubbliche e il piano delle alienazioni. Le altre proposte da inserire all'ordine del giorno riguardano due interrogazioni dei consiglieri Cammilleri, Di Ventura e Masone e cinque proposte di debiti fuori bilancio. Il termine per l'approvazione del bilancio, dopo rinvio della proposta da parte della giunta, decorre a partire dal 5 novembre 2012, prima data utile, per effetto dei termini previsti dalla normativa vigente in materia di bilanci degli enti locali.
TRIBUNALE Inflitta la pena di otto mesi
«Diffamò Firetto», condannato Guarraci
Accusò il sindaco di P.Empedocle, Calogero Firetto, di avere acquistato dei voti alle amministrative del 2006: il predecessore dell' esponente Udc, il consigliere provinciale Orazio Guarraci, viene condannato per diffamazione. Il giudice Graziella Luparello gli ha inflitto Otto mesi di reclusione. Il doppio di quanto aveva chiesto il pm Calogero Montante. Firetto (parte civile con l'assistenza dell'avvocato Angelo Farruggia) ha ottenuto il risarcimento dei danni con una provvisionale di 2 mila euro. Al centro del processo le dichiarazioni fatte da Guarraci in uno spazio autogestito andato in onda su un' emittente televisiva: avrebbe parlato di "compravendita di voti".Un concetto che aveva già messo per iscritto in una denuncia da cui scaturì un'inchiesta per voto di scambio a carico di Firetto, poi archiviata dal gip. Guarraci, che è stato assistito dall'avv. Arnaldo Faro, ieri si è difeso spiegando che non aveva l'intenzione di offendere la persona ma solo di "muovere critiche politiche". (GEcA)
Il presidente spiega: «È in corso una rivisitazione del protocollo perla legalità, alcune imprese subappaltatrici non idonee»
Lavori fermi peri raddoppio, D'Orsi: «Vanno ripresi»
Conferenza stampa del presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, preoccupato ieri la sospensione dei lavori relativi al raddoppio della statale 640. Da settimane, infatti, i lavori in questa importante opera sono fermi e si temeva che la scure della revisione della spesa (spending review) si fosse abbattuta sul finanziamento.
«Ho parlato con il direttore regionale dell'Anas Ugo Di Bennardo - ha detto Eugenio D'Orsi - ed il problema non sono i soldi, inail protocollo di legalità. C'è in corso una rivisitazione del protocollo che vede alcune imprese subappaltatrici non idonee al protocollo e quindi si è dovuto sospendere l'esecuzione dei lavori. Un fatto certamente grave, ma che il direttore regionale dell'Anas pensa di risolvere in trenta giorni».
Nel corso della conferenza il presidente D'Orsi ha informato i presenti che Ugo Di Bennardo sarà fra qualche giorno in città e si incontreranno.
D'Orsi va oltre: «Se entro un mese la situazione non sarà risolta io non attenderò a lungo. Occuperemo la 640 con le tende in quanto la provincia di Agrigento non può perdere questa importante infrastruttura stradale che ci consente di ridurre l'isolamento. Sono comunque fermamente convinto che l'Anas regionale saprà derimere la vicenda riprendendo i lavori del raddoppio».
I lavori sono iniziati quasi tre anni fa, ed hanno consentito già l'apertura di alcuni tratti con ampie e più sicure carreggiate».
LA SICILIA
Maxi assemblea ieri di genitori e alunni
Ipia Fermi. Gli alunni hanno mostrato le foto delle aule
che dovrebbero ospitarli e che non sono ritenute adeguate
Stracolmo l'auditorium del "Nicolò Gallo" che ieri pomeriggio ha ospitato l'assemblea indetta dal comitato dei genitori dei circa 1000 alunni dell'istituto professionale Ipia Fermi". Una riunione per mettere in luce le problematiche vissute dalla comunità scolastica, sottolineare lo stato di emergenza e avanzare proposte su come agire per cercare di mobilitare gli enti competenti alla risoluzione della questione Ipia.
"Lo scopo prioritario di questa assemblea - ha detto Enzo Bordino esponente del comitato - è quello di stilare un verbale e chiedere al prefetto di ricoprire il ruolo di -coordinatore di un tavolo tecnico permanente al quale devono prendere parte tutti i soggetti interessati, Chiederemo anche l'intervento della Protezione civile".
Una riunione scandita dagli interventi di genitori, studenti, docenti, del preside dell'ipia Francesco Casalicchio e dell'unica autorità presente il provveditore Raffaele Zarbo. Grande assente la Provincia regionale di Agrigento. La rabbia dell'ipia è tanta, così come la grande sete di risposte, e come più volte ribadito nel corso dell'incontro c'è la vivida volontà di lottare per mantenere in vita una scuola scelta da 1000 giovani (di cui già circa 250 hanno chiesto il trasferimento). E anche emersa l'intenzione di un gruppo di genitori e studenti maggiorenni di occupare, sabato mattina, la sede dell'istituto di via Piersanti Mattarella. E una probabilità che potrebbe concretizzarsi, considerato il grande stato di stress e agitazione accumulato in questi mesi.
L'assemblea è stata anche l'occasione per mostrare le foto del sopralluogo, avvenuto ieri mattina, nelle scuole che hanno dato la disponibilità a concedere delle aule agli studenti dell'istituto professionale. Il preside, il segretario e una delegazione di alunni hanno dovuto constatare, come è accaduto per le 10 aule del "Tortorelle", le condizioni inadeguate dei locali assegnati. Le 5 aule del "Majorana" inidonee per motivi di sicurezza a cui si aggiunge il problema delle dimensioni: ogni locale non potrebbe ospitare più di 15 alunni. Due spogliatoi della palestra, adiacenti ai bagni di servizio, sono invece le 2 classi individuate allo "Sciascia". Grande indignazione da parte di tutta la comunità dell'ipia "Fermi".
CHIARA MIROTTA
IL FATTO Il presidente della Provincia svela perché il raddoppio della Ss 640 è fermo. «Riparte tra 1 mese»
PRONTO A PIAZZARE LE TENDE
Tra un mese è prevista la ripresa dei lavori per il raddoppio della strada statale 640 Agrigento - Caltanissetta, Ma se entro questo lasso di tempo ciò non avvenisse, il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi è pronto ad accamparsi lungo il tracciato con la sua mitica tenda.
D'Orsi ha avuto giorni fa un incontro con il direttore regionale dell'Anas Ugo Dibennardo, il quale lo ha rassicurato sull'imminente ripresa dei lavori, spiegando anche i motivi che hanno indotto la società delle strade a interrompere le attività. A pochi mesi dal completamento del primo tratto gli organi interessati si sono accorti che tre ditte impegnate con subappalti sono/sarebbero in odore di mafia. Condizione questa che ha obbligato e sta obbligando Ministero delle Infrastrutture, Anas, Cmc, Empedocle e tutti gli «attori» di questa vicenda a fermare il grande cantiere. D'Orsi al cospetto del totale disinteresse della classe politica a tutti i livelli circa le cause della sospensione dei lavori ha deciso di andare al cuore della questione, e cercare di trovare qualche soluzione. Di Bennardo ha illustrato come alla base dello stop al cantiere ci sia la necessità di rivedere il protocollo della legalità stabilito all'inizio dei lavori. Senza valutare con estrema attenzione tutte le nuove
ditte impegnate coni subappalti non è possibile infatti distribuire i nuovi fondi che, dopo un periodo di «dieta» da parte del Governo nazionale, pare siano sul punto di essere erogati, Denari che, alla luce del protocollo, non è neanche lontanamente ipotizzabile mettere sul tavolo con «commensali» presunti vicini alle attività mafiose presenti sul territorio.
Da qui l'esigenza di fermare tutto, resettare, in attesa dello sprint finale. Ieri mattina il presidente D'Orsi, con alcuni componenti la propria giunta ha illustrato i motivi dello stop, ha aperto spiragli di speranza in vista dell'»imminente ripresa delle attività», non senza però riesumare uno dei suoi proverbiali cavalli di battaglia: la tenda, L'ormai mitica canadese usata per alcuni giorni quando volle accendere i riflettori della cronaca nazionale sul mancato avvio dei lavori per l'aeroporto ad Agrigento, potrebbe tornare sulla ribalta: «Se entro un mese non torneranno al lavoro gli operai nei cantieri non perderà tempo, mi accamperò in un un tratto della strada fino a quando tutto tornerà alla normalità».
Il presidente della Provincia ha preannunciato un ulteriore incontro, questa volta ad Agrigento, con il direttore regionale dell'Anas Dibennardo.
FRANCESCO D MARE
PROVINCIA REGIONALE
Bilancio di previsione a passo di lumaca
La Provincia regionale di Agrigento avrà un bilancia di previsione 2012 probabilmente solo entro la prima decade di novembre, in netto ritardo con il margine imposto dalla legge. Del resto, già quando piano triennale delle opere pubbliche e piano delle alienazioni furono bocciati in aula, con conseguente ritiro da parte dell'amministrazione dello strumento finanziario, si sapeva che il tempo non sarebbe stato un alleato. Lunedì scorso è giunto il parere positivo da parte dei revisori dei conti. Da quella datavi sono poi 15 giorni di tempo per presentazione degli emendamenti e inserimento all'ordine del giorno in Consiglio. Ciò significa che la prima data utile per la discussione in aula slitta al 5 novembre prossimo Questa mattina la commissione dei capigruppo è stata convocata dal presidente del Consiglio provinciale Raimondo Buscemi e, verosimilmente, si dovrebbe convenire proprio sulla data del 5.
«Abbiamo attivato tutte le procedure per discuterà il prima possibile lo strumento finanziario 2012 - ha dichiarato Buscemi - ma alla fine si è dovuti arrivare ai primi di novembre per potere discute il bilancia di previsione 2012 e il Piano triennale delle opere pubbliche».
Il dibattito in aula, tra l'altro, dopo le "turbolenze" iniziali, dovrebbe essere più semplice per l'amministrazione, non sia altro per il fatto che si è già sulle soglie del commissariamento e perché, gli stessi emendamenti, con un bilancia già pressoché speso, hanno perso la loro utilità. Sulla 'tenuta" del bilancia si pronuncia tra l'altro l'assessore al ramo, Piero Marchetta. «Siamo riusciti, con nuove entrate - spiega- a neutralizzare i tagli della spending review. Avremmo preferito farlo in sede di assestamento di bilancia, a novembre, ma le scelte del Consiglio hanno voluto così e noi abbiamo sfruttato l'occasione».
Non resta dunque che attendere ancora qualche giorno, con la speranza però che una volta passato questo scoglio si possa pensare agli interventi anche urgenti di cui necessita il territorio provinciale. Del resto dei problemi derivanti dalla burocrazia ai cittadini poco importa.
GIOACCHINO SCHICCHI
Studenti in piazza
«Sitin davanti la villa» ieri i ragazzi del Galilei in assemblea: "Dove sono i prof?"
Sarà la giornata della grande mobilitazione degli studenti, oggi, a Canicattì. L'esercito degli allievi di tutte le scuole superiori cittadine invaderà strade, piazze ed i punti strategici del centro abitato. Manifesterà con due obiettivi ben precisi: difendere il diritto allo studio e lottare per un futuro migliore. Gli alunni dei licei classico e scientifico, del tecnico e del geometra, compresi quelli della sezione di Naro, del professionale e dell'agrario da via Pirandello marceranno verso il Viale della Vittoria e si fermeranno alla villa comunale, dove formeranno un sit-in di protesta. Inoltre ci saranno punti informativi in diverse zone della città per spiegare a donne, uomini, anziani e bambini i motivi della loro protesta.
La mobilitazione degli studenti si era aperta mercoledì mattina con la cogestione al "Foscolo-Sciascia". Ieri, invece, ha registrato tantissime adesioni l'assemblea straordinaria del «Galilei», alla villa comunale. Striscioni, cori e marce contro la legge di stabilità, Ma se da un lato i ragazzi hanno fatto sentire la loro voce, dall'altro si sono rammaricati per l'assenza dei docenti. «Non capiamo perché i professori che dovrebbero essere i primi a protestare non sono qui con noi ha detto Sofia Alù, candidata rappresentante d'istituto all'ltcg - Purtroppo non abbiamo potuto protestare all'interno del nostro istituto e quindi siano venuti alla villa comunale per fare sentire la nostra voce. Vogliamo dimostrare che non siamo soltanto dei semplici studenti, ma siamo anche dei ragazzi impegnati nel sociale e vogliamo far valere i nostri diritti. Questa legge non solo vuole privatizzare la scuola ma in più sta facendo della scuola una dittatura. Oggi noi siamo dei candidati rappresentanti e da domani ci toglieranno pure questo. I professori non sono qui, ma noi stiamo facendo sentire non solo la nostra voce ma anche la loro. Inoltre da quest'anno ci siamo uniti con la sede di Naro e ci stiamo mobilitando tutti insieme. Nelle università aumentano le tasse e i corsi diventano a numero chiuso, chi un domani non potrà permettersi di studiare rimarrà ignorante e noi non vogliamo essere un popolo di ignoranti. Noi non vogliamo stare fermi a guardare, ma vogliamo combattere per il nostro futuro».
I ragazzi hanno lanciato un appello alla cittadinanza affinché partecipi numerosa alle iniziative di protesta previste per stamattina. «La nostra manifestazione non è Stata autorizzata ma abbiamo deciso lo stesso di muoverci ha affermato Alberto Tosto candidato rappresentante d'istituto all'ltcg - Spero che anche gli insegnanti si uniscano e possano manifestare con noi perché è anche un loro diritto manifestare. Sono loro anzi i diretti interessati a questa legge di stabilità. lo spero che anche loro parteciperanno attivamente. Devono manifestare tutti, siamo in una situazione davvero incresciosa. Il nostro governo è un governo tecnico che sta distruggendo un p0' tutta la situazione attuale. lo penso che tutte le persone debbano partecipare. Per questo invitiamo tutti a scendere in piazza a manifestare con noi perché ne va del futuro di tutti.
VALENTINA GARLANDI
Agrigentoflash
Ponte di Ficuzza bocca di Capra: La Provincia ha indetto un tavolo tecnico
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi ha incontrato stamane alcuni imprenditori agricoli della zona montana compresa tra Cammarata, Casteltermini e San Giovanni Gemini preoccupati per una eventuale chiusura del ponte sul fiume Platani in contrada "Ficuzza bocca di capra" in territorio di Cammarata.
La delegazione accompagnata dal consigliere provinciale Totò Scozzari è stata rassicurata dal Presidente della Provincia che l'Ente attuerà ogni azione possibile perchè il ponte sul Platani possa essere oggetto di un intervento urgente ed immediato.
Il Presidente D'Orsi si è poi incontrato con Carmelo Casalicchio ingegnere vicario del Genio Civile per affrontare meglio il problema del ponte sul Platani la cui chiusura per problemi di stabilità delle strutture portanti, verrebbe a compromettere l'economia della zona montana e quindi avere serie ripercussioni sulla sicurezza e l'orine pubblico.
Nella vasta area montana compresa tra Casteltermini, Cammarata e San Giovanni Gemini operano 80 aziende agricole e la chiusura del ponte li taglierebbe fuori dalla statale 189.
Contestualmente il Capo dell'Amministrazione Provinciale, ha inviato un telegramma urgente al Ministero della difesa, alla Direzione del Genio Militare di Palermo e per conoscenza all'Assessorato Regionale ai Lavori Pubblici di Palermo ed al Genio Civile di Agrigento.
Nel testo Eugenio D'Orsi scrive : "Il pericolo del crollo del ponte sul fiume Platani, costruito dal genio militare nel 1946, contrada "Ficuzza - bocca di capra" comune di Cammarata, ha letteralmente isolato la zona dove insiste la presenza di circa ottanta aziende che supportano quotidianamente l'economia dei paesi montani. Se dovesse persistere tale situazione non sarà più possibile mantenere l'ordine pubblico. Questa Provincia regionale si dichiara fin da ora disponibile ad utilizzare mezzi e risorse proprie per un intervento urgente ed immediato. Al fine, quindi , di evitare gravi ed incontrollabili disordini si chiede con urgenza una convocazione dei soggetti interessati per affrontare il grave problema".
Conferenza di servizio per il ponte di contrada Ficuzza Bocca di Capra
Il capo gruppo del Mpa, in Consiglio Provinciale, Totò Scozzari ha chiesto al presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, di convocare, con urgenza, una conferenza di servizio sulla chiusura del ponte sul fiume Platani in contrada Ficuzza Bocca di Capra.
La richiesta nasce dalla sollecitazione degli imprenditori agricoli della zona le cui aziende sono collegate, mediante questo ponte, con la statale 189 e pertanto la chiusura della struttura li isolerebbe. Nella mattinata di oggi il capogruppo consiliare Totò Scozzari, accompagnato dagli stessi imprenditori agricoli, ha effettuato un accurato sopralluogo sul ponte, realizzato a suo tempo dal genio militare, accertando la gravità della situazione. La chiusura del ponte, a detta degli imprenditori agricoli, creerebbe un grave danno all'economia dell'intera zona.
Scopo della Conferenza di Servizi, pertanto, sarà individuare le competenze sul ponte, trovare idonee soluzioni per evitare il collasso dell'economia agricola. All'incontro, presieduto dal Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi saranno presenti il Genio Civile e l'Ufficio Tecnico Provinciale ed i rappresentanti degli imprenditori agricoli del territorio.
Raddoppio 640: Presto riprenderanno i lavori
Conferenza stampa, questa mattina, del Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, seriamente preoccupato per la sospensione dei lavori relativi al raddoppio della statale 640. Da settimane, infatti, i lavori in questa importante opera sono fermi e si temeva che la scure della revisione della spesa (spending review) si fosse abbattuta sul finanziamento.
"Ho parlato con il direttore regionale dell'Anas Ugo Di Bennardo - ha detto Eugenio D'Orsi ai giornalisti - ed il problema non sono i soldi, ma il protocollo di legalità. C'è in corso una rivisitazione del protocollo che vede alcune imprese subappaltatrici non idonee al protocollo e quindi si è dovuto sospendere l'esecuzione dei lavori. Un fatto certamente grave, ma che il direttore regionale dell'Anas pensa di risolvere in trenta giorni".
Nel corso della conferenza il Presidente D'Orsi ha informato i presenti che Ugo Di Bennardo sarà fra qualche giorno in città e si incontreranno.
Il D'Orsi pensiero, però, va oltre "Se entro un mese la situazione non sarà risolta io non attenderò a lungo. Occuperemo la 640 con le tende in quanto la provincia di Agrigento non può perdere questa importante infrastruttura stradale che ci consente di ridurre l'isolamento. Sono comunque fermamente convinto che l'Anas regionale saprà derimere la vicenda riprendendo i lavori del raddoppio".
Infoagrigento
Lazzano: "con le primarie riparte il PdL"
"La nota con cui Berlusconi ha confermato la sua non disponibilità a ricandidarsi come premier e ha rilanciato le primarie del Pdl per indicare un nuovo possibile candidato, è qualcosa di più di un annuncio che qualche amazzone o portavoce ufficioso potrà smentire". A dirlo è il consigliere provinciale del PdL Mario Lazzano.
"Il fatto da cui ripartire oggi - secondo Lazzano - è che il Pdl esiste (e non ci importa se è sotto il 15 per cento), che le migliaia di suoi eletti e legittimi rappresentanti non hanno alcuna intenzione di intonare il "tutti a casa", che i suoi iscritti avranno da subito il diritto e il dovere di rilegittimare con le primarie la propria dirigenza. E almeno con questo si uscirà dall'odioso immobilismo che stava facendo morire di inedia un movimento di milioni di persone. La cosa che non si può fare in politica è stare fermi. E la seconda cosa che non si può fare è dare segnali confusi sulle proprie idee, come abbiamo fatto troppo a lungo coprendo azioni di governo che i cittadini e tutti noi ritenevamo intollerabili".
"E la terza cosa suicidale, ovviamente, è permettere che il nostro movimento venga interpretato o rappresentato sui giornali e in televisione da debuttanti allo sbaraglio, interpreti improvvisati o "biografi non autorizzati". Queste cose "sfasciano". Sfasciare è il contrario di legare insieme, unire e quindi consolidare. E rafforzare. Basta chiacchiere - ora parole d'ordine. Basta liti da pollaio - misuriamoci sulle iniziative. Basta "documenti" - facciamo manifestazioni di piazza. Basta attendismi - ora, al lavoro,ma soprattutto concentriamoci al massimo in questi ultimi tre giorni per portare alla vittoria in Sicilia il nostro Candidato Presidente Nello Musumeci per ridare speranza a tutti i Siciliani stanchi di governi non voluti dalla gente", ha concluso Lazzano
Sicilia24h
Firetto e Crocetta incontrano i precari e assicurano: "Manterremo i lavoratori, togliendo i privilegi alla casta"
La drammatica questione del precariato in Sicilia è stata al centro di un incontro tra il candidato presidente alla Regione Siciliana, Rosario Crocetta, Lillo Firetto candidato all'assemblea regionale, ed una delegazione di lavoratori precari degli enti locali e dell'Asp (Azienda sanitaria provinciale). La riunione si è svolta all' Hotel dei Pini di Porto Empedocle.
Crocetta ha posto l'accento sulla battaglia, già intrapresa, contro i licenziamenti dei precari; nessuno perderà il proprio posto di lavoro e saranno percorse tutte le strade possibili affinchè si proceda alla loro stabilizzazione. Per fare ciò saranno tagliati tutti gli sprechi, le consulenze, gli stipendi faraonici. Inoltre, una soluzione per i precari potrebbe derivare dai fondi comunitari, ad oggi completamente inutilizzati.
I precari sono parte fondamentale degli enti locali - dichiara Firetto, sindaco di Porto Empedocle - se dovessi rinunciare a questi lavoratori dovrei smantellare il corpo della Polizia Municipale ed altri uffici che sono fondamentali al funzionamento della macchina amministrativa. In Sicilia occorre una presa di coscienza ed un grande atto di rivolgimento, mantenendo i lavoratori e togliendo i privilegi alla casta."
Perla città
Il Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi convoca la Commissione dei Capigruppo per il bilancio 2012
di Redazione
Il Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi ha convocato la Commissione dei Capigruppo per domani 26 ottobre alle ore 12:00.
All'ordine del giorno della commissione la convocazione del nuovo Consiglio Provinciale che dovrà discutere il bilancio di previsione 2012, il piano triennale delle opere pubbliche e il piano delle alienazioni.
Le altre proposte da inserire all'ordine del giorno riguardano due interrogazioni dei Consiglieri Cammilleri, Di Ventura e Masone e cinque proposte di debiti fuori bilancio.
Il termine per l'approvazione del bilancio, dopo l'invio della proposta da parte della Giunta, decorre a partire dal 5 novembre 2012, prima data utile, per effetto dei termini previsti dalla normativa vigente in materia di bilanci degli enti locali.
Il Presidente Buscemi ha convocato, giorno 31 ottobre alle ore 11:00, i revisori dei conti e i dirigenti, per l'acquisizione dei pareri agli emendamenti al bilancio.
"Abbiamo attivato tutte le procedure per discutere il prima possibile lo strumento finanziario 2012, ha dichiarato il Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi, ma si è dovuti arrivare ai primi di novembre per potere discute il bilancio 12 e il Piano triennale delle opere pubbliche".