1 novembre
GIORNALE DI SICILIA
Presentata una mozione sul caso Ipia
I consiglieri provinciali Carmelo Avarello e Nino Spoto han no presentato una mozione sul caso Ipia Fermi. «Considerato che scrivono - all'interno dell' area industriale, l'Asi ha costruito un'immensa struttura, completata e mai utilizzata, finalizzata a centro di educazione professionale e che, in ogni caso, deve essere individuata, al più presto, una soluzione alternativa alla frammentazione in più istituti, i consiglieri impegnano il presidente D'Orsi a trovare i locali idonei a consentire un regolare svolgimento dell'anno scolastico. (CR)
CAMERA DI COMMERCIO. Interviene il Consiglio
Consorzio universitario, non si deve chiudere»
«La chiusura del Polo Universitario di Agrigento è una sciagurata prospettiva che segnerebbe non solo un effettivo impoverimento del territorio ma un clamoroso fallimento da addebitare alla classe dirigente locale». questo uno dei passaggi del documento approvato dal Consiglio della Camera di Commercio di Agrigento, su proposta del presidente Vittorio Messina sulla paventata chiusura dell'università.
«Va fatto ogni sforzo - continua il documento - d'intesa con i sindaci interessati, con i privati disponibili, le forze politiche, culturali, sindacali, dell'associazionismo perché questo patrimonio di cultura e di sviluppo possa assolvere al suo ruolo di servizio per la Sicilia e per il bacino del Mediterraneo». L'Ente Camerale fa a questo proposito, un riferimento allo sviluppo di relazioni nel territorio e con il territorio dove l'Università ha un ruolo importante, per la promozione di dialogo, interazione e di collaborazione con interlocutori, attuali e potenziali. «Il futuro - aggiunge il Consiglio - come più volte ribadito dal rettore Lagalla, è, e rimarrà il decentramento, per ferma convinzione del ruolo portante della formazione e della ricerca universitaria nella provincia di Agrigento che il Polo ha storicamente interpretato. Inoltre, rilanciare il Polo significa lavorare per rafforzare il raccordo tra il mondo accademico e il mondo dei lavoro, ma anche e soprattutto per rendere maggiormente significative e visibili le ricadute economiche e sociali legate alla presenza dell'Università in provincia di Agrigento. Questo rapporto, infatti, nel medio e lungo termine può dare un importante contributo per la promozione di un territorio meno vulnerabile e più capace di superare i momenti difficili». (AMM)
LA SICILIA
Eugenio D'Orsi conferma che entro la fine dell'anno verrà stilato il bando per la realizzazione dello scalo.
«Il problema è solo l'Enac»
«Aeroporto? Crocetta è con noi»
Il presidente della Provincia fa il punto sull'infrastruttura dopo le elezioni regionali
FRANCESCO DI MARE
Eugenio D'Orsi ha due chiodi fissi nella testa: cercare di discolparsi nelle aule giudiziarie dalle accuse rivoltegli dalla Procura e oggetto di un processo in corso in Tribunale e spalmare la prima palettata di cemento sulla prima pietra dell'aeroporto della provincia di Agrigento.
Entrambi sono terreni minati, sui quali il presidente si sta muovendo con diversi atteggiamenti. Terreni sui quali si sta giocando molto del proprio futuro di uomo e politico. Sul fronte giudiziario, da quello che si vede in aula, sta mantenendo un profilo molto basso, rispettoso delle istituzioni, sia di quelle che lo accusano che di quelle che lo devono giudicare. Sul fronte non meno impervio dell'aerostruttura tanto agognata D'Orsi va avanti come un carrarmato. E l'insediamento del nuovo presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta non lo scoraggia, anzi.
Per nulla sconvolto dall'addio a Lombardo, che per anni è stato l'anima del Mpa per il quale D'Orsi si candidò nel 2008 alla Provincia, il presidente di quest'ultimo ente da il proprio «benvenuto al capo del governo regionale, sicuro che la sua priorità sarà quella dello sviluppo della Sicilia. Del resto la Regione e il suo Governo non è stata mai un problema per chi come me ha portato avanti il progetto dell'aeroporto, I nostri problemi arrivano da Roma, dal Governo nazionale e dall'Enac»,
A chi pensa che Crocetta possa rivedere, o anche solo contribuire ad affossare il sogno degli agrigentini di volare senza dover andare a Catania o Palermo, D'Orsi dice di «stare tranquilli che l'aeroporto lo realizzerò. A dicembre stileremo il bando per far concretizzare il sogno in realtà. Gli imprenditori israeliani che ho coinvolto in questa iniziativa sono sempre molto motivati e la strada ormai è tracciata. La Regione deve sostenerci e credo che ci sosterrà. Le autorizzazioni le abbiamo, quindi dal nuovo governo regionale ritengo - dice D'Orsi - che non mancherà il pieno appoggio alla realizzazione di un aeroporto in una zona strategica- mente importante come la provincia di Agrigento». Dunque, sulla struttura che generazioni di agrigentini stanno vedendo passare come un miraggio il presidente della Provincia mantiene il consueto piglio battagliero, sicuro di avere un alleato a Palermo.
Il tutto, almeno a sentirlo parlare, indipendentemente dalle coalizioni politiche di appartenenza che, tra l'altro, da qui a, qualche mese potrebbero offrire ulteriori margini di variazione.
Politici impegnati sulle tabelle
Da anni, almeno tre, in centro città campeggiano alcune tabelle gialle, sulle quali un noto imprenditore del settore pubblicitario fece affiggere un manifesto con le facce di alcuni politici agrigentini, Scalia, Alfano, Di Mauro, Capodicasa, Cimino, Gentile, Fontana. Sotto le facce una scritta: "Non siamo d'accordo", tema: l'aeroporto. Il manifesto-tabella (sulla cui legalità in termini di tassa di affissione pagata sarebbe interessante fare luce) è sempre lì, l'aeroporto non c'è ancora.
Agrigentonotizie
Ipia "Fermi", il gruppo Apc scrive a D'Orsi: "Che fine ha fatto la sede provvisoria?"
Nuova lettera dei componenti del gruppo Facebook "Agrigento punto e a capo", che chiedono al presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, notizie in merito all'Ipia "Enrico Fermi", chiuso dopo aver scoperto che è stato costruito con cemento depotenziato. Il presidente Eugenio D'Orsi "Presidente D'Orsi, torniamo per la terza volta a chiederLe conto dello stato del procedimento per il reperimento di una sede provvisoria per la scuola Ipia di Agrigento nelle more della messa in sicurezza della sede propria. Sarà l'ultima. Dopo prenderemo atto che la macchina amministrativa già avviata verso la stipula di un contratto di affitto per un immobile privato si è di colpo bloccata come 'un cunigliu alluciato' di fronte alla proposta Di Bella da noi sostenuta ed appoggiata come la più ovvia ed economicamente e didatticamente più idonea". "Dovremo pure prendere atto - continua la lettera - che la Sua disponibilità ad interloquire con noi cittadini è venuta inspiegabilmente ed improvvisamente meno. Ce ne dorrà, ma non dubiti che troveremo altre interlocuzioni sui drammatici problemi di una Scuola dello Stato, dei suoi 1200 alunni, delle famiglie e dei docenti"."
2 novembre
LA SICILIA
LE FACCE DELLA CRISI
C'è chi incassa ogni anno 100mila euro lordi come stipendio, più 37mila euro e spiccioli come
«posizione parte fissa» e...
E' c'è anche qualcuno che somma agli emolumenti erogati dall'ente anche quelli pagati dal Cupa e dall'Ato
Quanto costano i dirigenti della Provincia? Si parte da una base di 43.310 euro l'anno
Su 13 dirigenti alla Provincia regionale dì Agrigento, per l'anno 2010, in 13 hanno raggiunto, per quanto riguarda l'ottenimento dell'indennità, tra l'ottantasei e il cento per cento dei risultati a loro richiesti.
Sono questi alcuni dei dati pubblicati sul sito istituzionale dell'Ente sotto la voce "Valutazione e merito". Risultati che hanno portato all'erogazione, complessiva, di 154.565,70 euro da l3mila a
10mila euro a testa.
Ma quali sono gli stipendi, ovviamente lordi, dei dirigenti provinciali?
La loro composizione vede più voci: c'è lo stipendio tabellare, che è unico per tutti
43.310 euro, poi l'indennità di risultato, la posizione di parte fissa, quella di parte variabile e altri introiti non specificati.
Per entrare nel dettaglio cominciamo da Bernardo Barone, dirigente del settore Ambiente, Territorio, Programmazione Negoziata e politiche Comunitarie, Ufficio Europa, Sit e Protezione civile, a cui spetta un lordo annuo di 100.657 euro, formato da stipendio tabellare, 37.336 euro di posizione parte fissa, 11 mila euro di retribuzione di risultato e 8.597 euro di "altro".
Inferiore lo stipendio di Giovanni Butticè, dirigente dei settori tutela del consumatore, Pari opportunità e Ludoteca, a cui spetta un totale annuo di 91.813 euro (medesimi stipendio tabellare e posizione fissa del precedente) con 10.715 euro di posizione di parte variabile e nessuna retribuzione di risultato.
Fabrizio Caruana, dirigente del Settore Finanziario e provveditorato unisce allo stipendio tabellare una posizione fissa di 44.013 euro, una retribuzione di risultato di 12.646 euro e un "altro" di 451 euro per un totale annuo di 100.422,04 euro, mentre Aldo Cipolla, dirigente del Settore Risorse umane e Direttore delegato del Settore innovazione tecnologica raggiunge i 93.823 euro annue sommando al medesimo stipendio tabellare 37.336 euro di posizione fissa, 12.724 euro di retribuzione di risultato e 451 euro di "altro".
Il dirigente del Settore Turismo, attività economiche e produttive, politiche attive del lavoro e dell'istruzione, Achille Contino, porta a casa invece 98.491 euro, che sono la somma dello stipendio tabellare, di 44.013 euro di posizione parte fissa, 10.715 euro di retribuzione di risultato e
451 euro di "altro".
Lo stipendio del dirigente del settore Servizi sociali, Teresa Deleo è invece di 92.483 euro (stipendio tabellare, 37.336 euro di posizione fissa, 11.385 di indennità di risultato e 451 euro di altro), mentre quello di Michele Giuffrida, dirigente settore Affari generali e Segreteria generale è di 94.492 euro (stipendio tabellare, 31.336 euro di posizione fissa, 13.392 di retribuzione di risultato e 451 di altro).
Più alto è lo stipendio di Ignazio Gennaro, dirigente settore Comunicazione, Eventi ed Attività Culturali e Sociali, ovvero 102.263 euro (stipendio tabellare, 44.013 euro di posizione parte fissa,
13.843 euro di retribuzione di risultato e 1.095 euro di "altro").
Poco meno di mille euro sotto troviamo Gaetano Gucciardo, settore edilizia e gestione patrimoniale, 101.066 euro (stipendio tabellare, 37.336 euro posizione fissa, 11.412 euro retribuzione di risultato e ben 9.006 di "altro"), mentre molto più in alto troviamo Piero Hamel, dirigente del delicato settore Infrastrutture, Gare, Contratti e concessioni, con uno stipendio di 148.744 euro (stipendi tabella- re, 44.013 euro di posizione parte fissa, 5omila euro di retribuzione di risultato e 10mila di "altro").
Il nostro elenco va a conclusione con il dirigente del settore Politiche della famiglia, Rosanna Montana Lampo, annuo da 87.987 euro (stipendio tabellare, 33.911 euro posizione parte fissa, 10.045 di retribuzione di risultato e 719 euro di "altro"), Amelia Scibetta, dirigente settore Politiche del lavoro e Istruzione, stipendio annuo 94.492 euro, (tabellare più 37.336 euro posizione parte fissa, 13.394 retribuzione di risultato e 451 euro di "altro") e Giuseppe Virone, capo di Gabinetto e dirigente del settore Polizia provinciale, a cui spetta uno stipendio di 102.116 euro, formato dallo stipendio tabellare, 44.013 euro di posizione parte fissa, 12.724 di retribuzione di risultato e 2.067 di "altro".
A questi importi, nel caso di alcuni dirigenti, bisogna poi ovviamente aggiungere anche quando viene corrisposto loro per i doppi incarichi in società partecipate della Provincia come il Cupa o gli Ato che però non sono indicate nel sito della Provincia Regionale.
GIOACCHINO SCHICCHI
Agrigentoflash
Bilancio provinciale, Masone presenta emendamenti
Al Bilancio della Provincia, ripresentato dall'Amministrazione nelle scorse settimane, il Consigliere Maurizio Masone del PD ha riproposto alcuni emendamenti. In particolare, tra gli altri emendamenti, sono state presentate due proposte per l'istituzione di nuovi capitoli: il primo per un bando capace di raccogliere proposte di valorizzazione e sviluppo delle aree dismesse dalle Ferrovie dello Stato, dei vecchi tracciati abbandonati e per la valorizzazione di tratte funzionanti dal valore storico e turistico. In particolare in provincia di Agrigento esiste una tratta ferroviaria come l'Agrigento - Porto Empedocle che ha una lunghissima storia che s'intreccia con quella delle nostre comunità legate alla produzione mineraria. Oggi è una delle tratte di valore turistico tra le più importanti della Sicilia e che esiste un associazionismo legato alla valorizzazione delle tratte ferroviarie turistiche e alla valorizzazione museale della storia delle ferrovie siciliane. Il secondo riguarda la celiachia, che in provincia di Agrigento è un fenomeno abbastanza diffuso nella popolazione e che nel Bilancio 2012 risulta del tutto inesistente. La proposta è per uno stanziamento utile ad una campagna di informazione, prevenzione e sostegno alle famiglie interessate. Il terzo riguarda invece l'adeguamento delle risorse finanziarie disponibili per il servizio igienico-personale degli studenti con handicap fisico o psichico grave. Questo è uno dei servizi fondamentali forniti dalla Provincia e che ogni anno presenta difficoltà nel completamento dell'anno solare e/o scolastico. Non è stato ripresentato l'emendamento per il finanziamento dei teatri della nostra provincia in quanto gli uffici hanno ritenuto la proposta inaccoglibile. Infine, il consigliere Masone ha sottoscritto l'emendamento unitario sui lavoratori Precari della Provincia Regionale per l'aumento dell'orario di lavoro e il relativo adeguamento economico. Gli emendamenti sono al vaglio degli uffici tecnici e finanziari nonché dei revisori dei conti.
Racalmuto, raid vandalici in quattro scuole del paese
Quattro scuole sono state danneggiate dai vandali a Racalmuto. L'asilo nido, ristrutturato da poco e ancora non riaperto, e' stato incendiato e si sta valutando adesso la sua agibilità. All'elementare, media e all'istituto professionale sono stati rotti gli infissi, svuotati gli estintori e fracassate alcune suppellettili antiche. Sulla serie di raid vandalici indagano i carabinieri.
3 novembre
GIORNALE DI SICILIA
PROVINCIA
Tre emendamenti presentati da Masone
Al Bilancio della Provincia, ripresentato dall'Amministrazione nelle scorse settimane, il consigliere Maurizio Masone del PD ha riproposto alcuni emendamenti. il primo per un bando capace di raccogliere proposte di valorizzazione e sviluppo delle aree dismesse dalle Ferrovie dello Stato, dei vecchi tracciati abbandonati e per la valorizzazione di tratte funzionanti dal valore storico e turistico, li secondo uno stanziamento utile ad una campagna di informazione, prevenzione e sostegno alle famiglie interessate dalla celiachia. Il terzo riguarda invece l'adeguamento delle risorse finanziarie disponibili per il servizio igienico-personale degli studenti con handicap fisico o psichico grave.
Vandali in giro per Racalmuto, distrutte quattro scuole
Aule e materiale didattico distrutti da ignoti. Indagano i carabinieri, i quali suppongono sia stata la "bravata" di un gruppo di giovani messa a segno per la notte di Halloween. Successivamente è stato preso di mira l'asilo nido, da poco ristrutturato, dove è stato appiccato un incendio.
Anche all'istituto professionale "Marconi" è stato distrutto il materiale scolastico dei laboratori. L'ultimo avvenimento, avvenuto però mercoledì pomeriggio, durante le lezioni pomeridiane di musica, è accaduto alla scuola media "D'Asaro", dove qualcuno ha centrato una finestra con un grosso masso. Fortunatamente non ci sono state altre conseguenze.
4 novembre
LA SICILIA
Martedì Consiglio provinciale per votare il bilancio 2012
E' stata convocata peri! prossimo 6novembre la seduta del Consiglio provinciale di Agrigento che dovrebbe, a termini ormai scaduti, provvedere all'approvazione di bilancio di previsione 2012, piano di alienazione delle strutture provinciali e piano triennale delle opere pubbliche. Tutti in aula Pellegrino senza più le incombenze della campagna elettorale e impegnati a votare in quella che, eccetto eventi imprevedibili, dovrebbe essere una lunga maratona, condotta avvertendo sul collo il fiato del commissariamento, dato che si sta votando, come in moltissime altre amministrazioni, sei giorni in ritardo dispetto alla scadenza stabilita dal Governo.
Lo strumento finanziario che si andrà a discutere sarà sostanzialmente il medesimo che era stato presentato a settembre, sebbene prevederà nuovi incassi per circa un milione e mezzo di euro, utili a tamponare la spending review. Si vedrà poi, in sede di votazione, se voci specifiche ad esempio il celeberrimo fondo per la Polizia venatoria che avevano creato scontento in aula, sono state rimosse. Di certo i consiglieri hanno ripresentato l'emendamento comune sui precari della Provincia, che propone l'aumento delle ore di lavoro e quindi della retribuzione.
Se poi sarà attuabile tutto ai fini del bilancio è un altro paio di maniche.
GIORNALE DI SICILIA
PROVINCIA. La coincidenza è data dall'adesione de Ho stesso al Partito dei Siciliani - Mpa in piena campagna elettorale
D'Orsi sceglie un altro assessore
L'incarico va al favarese Mazza
La notizia si è appresa solo ieri con la pubblicazione dell'atto all'albo pretorio on line
Concetta Rizzo
PORTO EMPEDOCLE
Quasi in sordina, durante la campagna elettorale, è stato nominato un nuovo assessore alla Provincia.
Si tratta di Pasquale Mazza, impiegato di 40 anni, sposato e padre di due figli.
«Il nuovo assessore - si legge in una nota - si è sempre distinto nella Città di Favara per le battaglie sociali e civili a tutela dei lavoratori».
A nominarlo, lo scorso 15 ottobre con la determina numero 108, anche se la notizia si è appresa solo ieri con la pubblicazione dell'atto all'albo pretorio on line, è stato il presidente Eugenio D'Orsi. Nella stessa delibera, il capo dell'esecutivo, ha fissato ad 11 il numero degli assessori, uno in meno rispetto a quanto previsto da statuto e regolamento.
La coincidenza con la nomina dell'assessore Mazza è data però dall'adesione dello stesso al Partito dei Siciliani - Mpa in piena campagna elettorale. Infatti, il favarese Pasquale Mazza, neo assessore provinciale, ha comunicato la propria adesione al partito di Lombardo e Di Mauro ed in particolare al movimento de "I Lealisti" fondato dal presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi.
"Viva soddisfazione per la nuova adesione era stata espressa dal presidente D'Orsi, dall'assessore Francescochristian Schembri e dal responsabile provinciale de "I Lealisti" Giuseppe Ciulla, che hanno così commentato.
"Si tratta di un importante momento di crescita politica del nuovo Partito dei siciliani. L'impegno politico e le riconosciute qualità umane di Pasquale Mazza saranno propulsori di nuova vitalità ed impulso alle battaglie sociali e civili che il Mpa ed "I Lealisti" hanno intrapreso per la crescita del territorio".
Dalle parole ai fatti. Subito per Mazza si sono "spalancate" le porte della giunta con la giustificazione, inserita in de- libera da parte del presidente D'Orsi, che questa nomina servirà a rilanciare l'azione amministrativa nell'ultimo scorcio di mandato. Attualmente l'esecutivo è composto da: Paolo Ferrara, vice presidente della Provincia, ed assessore alla Protezione civile, Isole, Sviluppo Economico, Agricoltura e Trasporti; Pietro Marchetta (Bilancio, Edilizia e Gestione patrimoniale); Alfonso Montana, assessore alla viabilità. Ed ancora da Salvatore Tannorella(Politiche del lavoro, Pari opportunità, Politiche per i giovani, Pesca, Problematiche dell'immigrazione), Angelo Biondi (Turismo,Aeroporto e Politiche comunitarie). Adriano Varisano(Tutela del consumatore e delle minoranze); Giuseppe Montana è assessore allo Sport, spettacolo, Promozione culturale, Sit e Servizi informatici. Vito Terrana(Lavori pubblici) ;Francescochristian Schembri (Territorio e ambiente) e Pietro Giglione, assessore per le Attività produttive. (PAPI)
5 novembre
LA SICILIA
CELEBRATA A VILLA BONFIGLIO la giornata dell'Unità nazionale e delle Forze Armate
Una festa per pochi intimi
La città dei templi ha celebrato la "Festa dell'Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate" con una cerimonia ufficiale ma dal carattere sobrio, allestita dalla Prefettura e dal comando provinciale dei carabinieri all'interno della villa Bonfìglio.
La ricorrenza dei 4 novembre quest'anno è stata caratterizzata dalla scarsa partecipazione dei cittadini. A tenere la gente lontana ha contribuito anche la brutta giornata, con il cielo coperto per tutta la durata della manifestazione. Alla fine è arrivata pure la pioggia. Solo alcune scolaresche hanno partecipato all'evento. Massiccia la presenza, invece, delle rappresentanze civili, religiose e militari della Provincia di Agrigento, e di associazioni locali e di volontariato. Assenti il prefetto Francesca Ferrandino, il sindaco Marco Zambuto, c'era il vice Luparello, e il presidente della Provincia regionale Eugenio D'Orsi. in apertura, il colonnello dei carabinieri Riccardo Sciuto e il vice prefetto Nicola Diomede hanno passato in rassegna i reparti militari schierati nel piazzale dei parco comunale. Momento in cui tocca sempre il cuore è stata l'alzabandiera, mentre gli studenti dell'istituto Comprensivo Esseneto, che hanno suonato l'inno di Mameli. Altro passaggio della manifestazione la lettura dei messaggi del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e del ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola. Poi la deposizione di una corona d'alloro ai piedi del monumento ai Caduti in Guerra, seguito da un minuto di raccoglimento.
Alla faccia della trasparenza Sui siti di molti Enti viene disattesa la legge che prevede la pubblicazione degli stipendi dei dirigenti
Può un cittadino farsi un'idea di quanto costa allo Stato lo stipendio di un dirigente? Per alcuni enti pubblici ad Agrigento, no.
Partiamo intanto da cosa prescrive la legge, data 18 giugno 2009. L'allora ministro Renato Brunetta lanciò una campagna dal nome evocativo «Trasparenza, valutazione e merito», appoggiata ovviamente da una legge, la n. 69, che all'articolo 21 spiega che si fa obbligo a Comuni e Province di pubblicare nel proprio sito internet le retribuzioni annuali, i curricula vitae, gli indirizzi di posta elettronica e i numeri telefonici di dirigenti e segretari comunali e provinciali, aggiungendo con una successiva circolare che la disposizione vale per istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti dei Servizio sanitario nazionale.
Insomma, a tappeto tutti gli enti dovrebbero garantire una specifica finestra sul proprio sito istituzionale in cui poter consultare curricula, stipendi al lordo.
Ma è così? Purtroppo no. Iniziamo in ordine alfabetico dagli Ato (Rifiuti e idrico). Su entrambi i siti non vi è alcuna traccia dei dati che stiamo analizzando, Stesso dicasi per l'Agenzia del territorio, ovvero il Catasto, che in quanto distaccamento tra l'altro non ha un sito on line specifico, ma solo una derivazione di quello nazionale. E il Consorzio universitario di Agrigento. Sul sito è possibile consultare delibere e determine degli organi dell'ente, ma nulla su dirigenti, sebbene molti di essi siano conosciutissimi in quanto già impegnati alla Provincia regionale di Agrigento.
Proseguiamo con il Genio civile che fa un passo avanti: inserisce un menu a tendina «trasparenza valutazione e merito» che però non funziona, come a dire, premiamo la buona volontà. Situazione similare per la Soprintendenza ai beni culturali che ha una pagina nei sito regionale ma nessuna voce dedicata ai dirigenti. Non risponde ai criteri previsti da Brunetta anche l'Ente parco archeologico e, addirittura, la Prefettura di Agrigento. Sul sito esiste uno specifico sottomenù dedicato a valutazione e merito, con addirittura due voci per gli stipendi dei dirigenti di carne- ra prefettizia e quelli di area I. Peccato che, cliccando sulle due scelte, l'utente non venga indirizzato a nessun collegamento. Al massimo si consiglia di raggiungere il sito del ministero dell'interno, nel quale tuttavia, sono presenti dati non specifici.
Accorgimenti assenti del tutto, invece sul sito del Provveditorato agli studi, dove non vi è traccia anche solo dell'esistenza dei dirigenti.
Tutto questo oggi, novembre 2012. E pensare che la circolare di Brunetta parlava di un'applicazione della legge entro e non oltre il luglio 2009.
GIOACCHNO SCHICCHI
GIORNALE DI SICILIA
Emergenza rifiuti, raccolta bloccata Netturbini in sciopero per due giorni
Annamaria Martorana
Continua nel senso dell'emergenza la vertenza che interessa l'intero comparto rifiuti ad Agrigento e in altri 18 comuni della provincia. La raccolta dei rifiuti è praticamente ferma da mercoledì scorso, quando gli autocompattatori delle imprese di Gesa, dopo avere svuotato i cassonetti non hanno potuto conferire nella discarica di Siculiana per la decisione della ditta Catanzaro di interrompere il servizio come protesta per i ritardi nei pagamenti della loro mensilità corrente. Da allora, i mezzi hanno potuto scaricare soltanto sabato mattina nell'impianto di contrada Timpazzo a Gela grazie ad un decreto firmato dal Dipartimento regionale per l'emergenza rifiuti che ne auto - rizzava l'utilizzazione per quattro giorni e su sollecitazione del Commissario liquidatore di Gesa Teresa Restivo che ha tentato in tutti i modi il ripetersi dell'emergenza. Ma a fine turno i lavoratori hanno deciso di non effettuare lo straordinario lasciando di fatto Agrigento e gli altri comuni con la spazzatura che arriva già per strada e lungo i marciapiedi. E proprio stamattina, il fronte della protesta si sposta sugli operatori eco- logici che incroceranno le braccia per due giorni, nell'ambito di uno sciopero precedentemente fissato con i sindacati e non rinviato nonostante la situazione di sostanziale emergenza. Oggi e domani ancora niente raccolta e già si paventa una nuova chiusura delle scuole della città visto che in molti casi, i cassonetti si trovano nelle immediate adiacenze delle entrate degli istituti scolastici. Fermi anche i mercatini settimanali con danni economici per i commercianti bloccati già dalla scorsa settimana. Questa mattina, i lavoratori dovrebbero ritrovarsi, come nei casi precedenti, davanti la Prefettura per far sentire la voce della loro protesta in attesa che qualcuno decida cosa fare. «Noi ribadiamo spiegano ancora una volta Alfonso Buscemi, Mario Stagno e Giovanni Manganella di Cgil, Cisl e Uil è fondamentale un'interlocuzione urgente con il Governo e in questo caso col prefetto di Agrigento per evitare che si arrivi a situazioni degeneranti come quelle verifica- tesi a settembre con la raccolta ferma per quasi due settimane'>. In quella circostanza infatti, si arrivò anche a chiudere le scuole perchè la spazzatura e i cassonetti bruciati che sprigionano veleni, avevano reso impossibile aprire gli istituti.
Una situazione esplosiva alla quale si aggiunge l'intenzione annunciata delle ditte del raggruppamento di imprese che hanno l'appalto della raccolta e smaltimento rifìuti per l'AtoAg2, di interrompere il servizio dal prossimo 12 novembre se non la Gesa non farà fede a circa 11 milioni di euro di arretrati. Ma la Gesa, il cui commissario liquidatore Teresa Restivo questa mattina sarà ancora una volta al Dipartimento rifiuti alla ricerca di soldi e di soluzioni anticrisi, non ha liquidità di cassa così importanti da poter far fronte ai crediti vantati sia dalle imprese che dalla Catanzaro che gestisce la discarica. (AMM)
DALTRAPANESEALMESSINESE PROROGA A RISCHIO, SE LA REGIONE NON FINANZIERÀ IL 90% DEGLI STIPENDI
Precari negli enti locali, primi stop
Ferie forzate e clausole nei contratti. Si muovono gli amministratori per affrontare l'emergenza Lsu
Giacinto Pipitone
PALERMO
Il sindaco di Santa Ninfa, prevedendo di non poter rinnovare i contratti, ha obbligato parte dei precari a mettersi in ferie per evitare di dover pagare a gennaio le vacanze non godute. Il sindaco di Partanna, sempre nel Trapanese, ha rinnovato i Contratti a tt3 ex Lsu e Asu ma ha apposto una clausola che suona come un cupo presagio: se la Regione non darà almeno il 90% della somma necessaria per gli stipendi la proroga è nulla. Sono le prime crepe nel sistema dei precari degli enti locali, un muro a cui sono aggrappati circa 20mila lavoratori degli enti locali. Santa Ninfa è il primo Comune a fermare formalmente i precari. E il primo effetto è stato la sospensione di alcuni servizi che erano interamente affidati agli lsu: 'Lo scuolabus - commenta il sindaco Paolo Pellicane - è interamente affidato a precari. E siccome abbiamo dovuto metterli in ferie, di conseguenza si è fermato il servizio». La decisione sulle ferie nasce dal fatto che «se non potremo rinnovare i contratti, non ci sarà neppure tempo per far prendere le ferie arretrate. Da qui l'emergenza, perchè altrimenti alla scadenza del contratto dovremo pagare le vacanze non godute. Il Comune di Santa Ninfa ha preso anche una seconda decisione che sta facendo tremare il fronte dei precari degli enti locali: 'La Corte dei Conti ci ha obbligato a non pagare più le integrazioni allo stipendio. Significa che dobbiamo riportare i contratti da 36 ore a 24 e limitare sia gli stipendi sia i servizi in cui questo personale è impiegato.
Si stanno verificando i problemi che da mesi denunciano sia i sindacati che i sindaci, frutto dell'incrocio fra norme regionali e paletti statali: e per rinnovare i contratti - spiega Matteo Cocchiara, presidente dell'Asael, associazione degli amministratori degli enti locali - è necessario che il costo non superi il 50% della spesa corrente e che comunque non si oltrepassi la soglia del 2008. Sono condizioni che nessun Comune ai di sotto dei 5 mila abitanti è in grado di garantire». Cocchiara mette sul tappeto un secondo problema: 'La Regione sta dando solo 180% del contributo per pagare i contratti, meno di quanto atteso dai sindaci. A questo punto le soluzioni sono solo tre: ridurre l'orario di lavoro a 240 18 ore, ridurre il numero dei precari o aumentare le tasse per finanziare una maggiore spesa. I contratti però scadono a fine dicembre e non risono le condizioni ora per ipotizzare che vengano rinnovati'.
La Regione perla verità tre settimane fa Isa inviato una circolare in cui invitava i sindaci a rinnova- re i contratti in scadenza prima del 2013 (mentre quelli che si interrompono da gennaio in poi inciampano in nuovi limiti statali). Ma i sindaci dubitano sulle possibilità che la Regione finanzi davvero una spesa che vale oltre 300 milioni all'anno: «Noi abbiamo già proceduto alle proroghe - spiega Giovanni Cottone, sindaco di Partanna - ma c'è una clausola che scioglie automaticamente gli accordi se la Regione non rispetta l'impegno di finanziarli o dà meno di quanto dato quest'anno.
Non a caso a Scaletta Zanclea il sindaco Mario Briguglio già a settembre, in accordo con i sindacati, ha deciso di ridurre l'orario di lavoro per far rientrare la spesa all'interno del budget ridotto garantito dalla Regione. E un problema che hanno anche gli enti più grandi: 'Se la Regione non darà garanzie - anticipa Nanni Ricevuto, presidente della Provincia di Messina - a fine anno non potremo rinnovare i contratti di 90 precari.
Notizie che a macchia di leopardo stanno componendo un puzzle che terrorizza i sindacati:
«La situazione è gravissima e il tempo stringe. Abbiamo chiesto al presidente Rosario Crocetta di affrontarla subito convocando le parti sociali» fa sapere Massimo Bontempo, leader del Movimento giovani lavoratori, il sindacato autonomo più rappresentativo.
Sicilia24h
Bilancio Provincia, Masone (Pd) presenta emendamenti
Al Bilancio della Provincia regione di Agrigento, ripresentato dall'Amministrazione nelle scorse settimane, il Consigliere Maurizio Masone del PD ha riproposto alcuni emendamenti. In particolare, tra gli altri emendamenti, sono state presentate due proposte per l'istituzione di nuovi capitoli: 1) il primo per un bando capace di raccogliere proposte di valorizzazione e sviluppo delle aree dismesse dalle Ferrovie dello Stato, dei vecchi tracciati abbandonati e per la valorizzazione di tratte funzionanti dal valore storico e turistico. In particolare in provincia di Agrigento esiste una tratta ferroviaria come l'Agrigento - Porto Empedocle che ha una lunghissima storia che s'intreccia con quella delle nostre comunità legate alla produzione mineraria. Oggi è una delle tratte di valore turistico tra le più importanti della Sicilia e che esiste un associazionismo legato alla valorizzazione delle tratte ferroviarie turistiche e alla valorizzazione museale della storia delle ferrovie siciliane.
2) Il secondo riguarda la celiachia, che in provincia di Agrigento è un fenomeno abbastanza diffuso nella popolazione e che nel Bilancio 2012 risulta del tutto inesistente. La proposta è per uno stanziamento utile ad una campagna di informazione, prevenzione e sostegno alle famiglie interessate. Il terzo riguarda invece l'adeguamento delle risorse finanziarie disponibili per il servizio igienico-personale degli studenti con handicap fisico o psichico grave. Questo è uno dei servizi fondamentali forniti dalla Provincia e che ogni anno presenta difficoltà nel completamento dell'anno solare e/o scolastico. Non è stato ripresentato l'emendamento per il finanziamento dei teatri della nostra provincia in quanto gli uffici hanno ritenuto la proposta inaccoglibile. Infine, il consigliere Masone ha sottoscritto l'emendamento unitario sui lavoratori Precari della Provincia Regionale per l'aumento dell'orario di lavoro e il relativo adeguamento economico. Gli emendamenti sono al vaglio degli uffici tecnici e finanziari nonché dei revisori dei conti.