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Rassegna stampa del 9 novembre 2012

GIORNALE DI SICILIA
 
LA SFIDA. È stato il presidente dell'Upi ad annunciare la protesta. Avanti di Palermo e Ricevuto di Messina: non possiamo più far fronte ad alcuna spesa
Province, scuole al gelo contro i tagli.
 Il governo decurta 500 milioni e i presidenti annunciano: risparmieremo sui riscaldamenti nelle aule
Gerardo Marrone
La «serrata del termosifone», la minaccia di un inverno al freddo e al gelo per gli studenti delle scuole superiori italiane, è la risposta dell'Upi — l'Unione Province — a nuovi tagli per 500 milioni di euro decisi dal governo Monti. «Niente servizi e ricorso ai Tar contro una riduzione di fondi insopportabile», ha annunciato ieri il torinese Antonio Saitta che inizia così la sua stagione al vertice dell'Upi, dove ha preso il posto dell'ormai ex presidente della Provincia di Catania Giuseppe Castiglione.
L'iniziativa di Saitta, che non piace all'Unione Province Lombarde, spacca il fronte degli enti locali anche in Sicilia. Giovanni Avanti parla di «tagli inauditi che colpiranno la sola Provincia di Palermo per 6 milioni 300 mila euro e che vengono comunicati adesso dal governo, quando le risorse in bilancio sono già state impegnate per dieci-dodicesimi». «Sono scelte — prosegue Avanti — di chi non sa nulla di enti locali. Diventa difficile adesso persino fare fronte alle spese obbligatorie». Giovanni Leonardi, presidente dell'Aula consiliare etnea, dissente dalla linea-Saitta: «Già i disservizi sono tanti anche nelle scuole, visto che non abbiamo bilancio e il nostro ente, come altri, sta lottando per evitare io sforamento del patto di stabilità, Non è il caso penalizzare ulteriormente gli studenti». Nanni Ricevuto, che guida la Provincia di Messina, commenta: «Ci hanno trasferito a suo tempo competenze sui plessi scolastici ma, se adesso non ci danno le risorse, va da sé che quelle retrocedono allo Stato. Sono d'accordo con Saitta. D'altronde, oltre un anno fa volevo proporre ai nostri consiglieri un'iniziativa di questo tipo con il ministro della Pubblica istruzione. La nostra cultura, il nostro senso di responsabilità, ci aveva poi frenato».
Malgrado tutto, l'Upiva avanti nella crociata contro un governo «che fa il gioco delle tre carte». E certo non hanno avuto un effetto distensivo né le affermazioni del ministro Patroni Griffi — «a Saitta auguro di tenere un comportamento più consono all' istituzione che rappresenta» — nè la promessa di un tavolo di confronto con il ministro Vittorio Grilli che s'è detto pronto a rivedere le riduzioni nei trasferimenti «ma dal 2013». A esasperare i toni anche il rinvio della decisione della Corte costituzionale, inizialmente attesa per martedì, sui ricorsi contro la trasformazione delle Province a enti di secondo livello — niente elezione diretta, ma designazioni dai Comuni nelle regioni a statuto ordinario. La neoeletta Assemblea regionale dovrà decidere in materia nei prossimi mesi.
Il presidente Saitta ha preannunciato il blocco dei riscalda- menti e il rinvio di ogni intervento di manutenzione nelle strade, quindi s'è rivolto persino al Consiglio superiore della magistratura — «al Csm e al vicepresidente Vietti chiederemo se dobbiamo rispettare i programmi per il controllo nelle scuole o se invece dobbiamo dare retta ai tagli imposti dal governo» —e alla Corte dei Conti «a causa dei tanti decreti ingiuntivi per 2,8 miliardi che stanno arrivando dalle imprese».
Un tentativo di mediazione arriva, comunque, dal trevigiano Leonardo Muraro che ora è a capo del Consiglio direttivo dell' Upi: «Siamo pronti e disponibili a contribuire al risparmio e alla diminuzione della spesa pubblica, ma questo deve colpire le inefficienze e, dunque, è importante ripartire dal concetto federalista dei costi standard». (GEM')
 
Il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi preside dell'istituto Pascoli parla in trasmissione del furto di venti computer del plesso»
«Perche nessuno ha visto i ladri dei pc»
Sabrina Raccuglia
Come hanno fatto i residenti della zona in cui sorge la scuola Pascoli ad Agrigento a non accorgesi che i ladri stavano portando via venti computer? Se io chiede il preside della struttura e presidente della provincia Eugenio D'Orsi durante la trasmissione Ditelo a Rgs che trattava il problema del vandalismo in parecchi istituti scolastici siciliani.
«Fra la notte dell'elezione del presidente Obama - protesta D'Orsi- molta gente era sveglia per seguire i risultati delle elezioni come mai nessuno si è accorto del fatto che i ladri con un mezzo pesante hanno portato via tutta l'attrezzatura didattica»
E computer erano stati acquistare con i fondi europei e venivano utilizzati dai bambini delle classi elementari e medie. Su ventuno dispositivi installati in aula informatica se ne è salvato solo uno che è accidentalmente caduto, probabilmente durante il trasporto.
«Le scuole sembrano delle prigioni alle finestre ci sono le grate- continua D'Orsi - si pensa a proteggere la struttura, ma tanta attenzione deve essere rivolta alla didattica. A noi piacerebbe investire del denaro. Rendere la scuola più sicura con un sistema di videosorveglianza adeguato che ci permetta di rivedere le immagini dei responsabili delle incursioni così da poterli riconoscere e fermare. La legge di stabilità non ce lo permette, non possiamo fase questo tipo di investimenti» Durante la trasmissione andata in onda su Tgs e Rgs, è intervenuto anche lo psicologo e responsabile dell'osservatore regionale per la dispersione scolastica Maurizio Gentile, «Il fenomeno del vandalismo è molto sentito non solo in Sicilia ma soprattutto nelle metropoli dei paesi occidentali come Francia, Stati Uniti ad esempio- spiega- per capire le cause che spingono i ragazzi a compiere questi gesti a volte molto violenti bisogna studiare il con- testo in cui vivono, spesso infatti in queste azioni si cela un forte bisogno d'attenzioni che probabilmente in famiglia non ricevono». (SARA)
 
COALIZIONE IN CRISI. Grande Sud fa un passo indietro: «Difficile accettare i personalismi di chi non ritiene doveroso attuare un dibattito democratico»
Provincia, Cimino «molla» D'Orsi
Ieri mattina hanno rassegnato le dimissioni l'assessore Pino Montana e il vicepresidente Paolo Ferrara
Paolo Picone
Tempo di "divorzi" politici alla Provincia di Agrigento. E' finito l'idillio tra Grande sud e l'Mpa, ribattezzato 'Partito del siciliani" del presidente D'Orsi. A pochi giorni dalle elezioni regionali che hanno visto i due partiti correre insieme (ma con scarsa lealtà da parte del Mpa) per sostenere la candidatura a presidente della Regione di Gianfranco Miccichè, si consuma la separazione in «casa D'Orsi, Cimino e Di Mauro non saranno più alleati, almeno alla Provincia. Da questa decisione scaturiscono le dimissioni, presentate ieri mattina, dai due assessori in quota Grande sud, Paolo Ferrara, (che ricopriva anche la carica di vice presidente della Provincia) e del licatese Pino Montana, che aveva la delega allo Sport. Una decisione che è stata presa un secondo dopo essere maturata. Nemmeno il presidente O 'Orsi immaginava di incassare questo colpo. Il compito di spiegare cosa sta accadendo alla Provincia è stato affida- tu al coordinatore di Grande sud, Mario Baldacchino. «Nel condividere le motivazioni che hanno portato Paolo Ferrara e Pino Montana a dimettersi dalle cariche ricoperte - spiega Baldacchino - il coordinatore reputa opportuno evidenziare come in un momento di estrema delicatezza non è possibile gestire una pubblica amministrazione come uno strumento da manipolare per fini elettorali con continue revoche di deleghe ed azzeramenti di giunta con nuove nomine».
«Grande sud - aggiunge - ha sempre ritenuto opportuno discutere e confrontarsi con tutte le forze politiche per poter dare le migliori risposte alle esigenze della popolazione ed in quest'ottica non può più accettare i personalismi di chi guidando un Ente non ritiene doveroso attuare un dibattito democratico che può e deve modulare gli interventi con una programmazione ampiamente condivisa per efficacia e concretezza».
Fin qui Baldacchino. Ma cosa farà il gruppo consiliare? Sarà all' opposizione? La risposta è affidata al capogruppo Orazio Guarraci. «Tutte le decisioni le prendiamo assieme al partito. Se il partito ha deciso di lasciare la giunta è evidente che sarà all'opposizione». Stamattina, come conferma lo stesso Guarraci, si terrà un incontro tra lo stesso ed il presidente D'Orsi per un ultimo tentativo di riconciliazione. «Se ci sono le condizioni per un rilancio dell'azione amministrativa - spiega il capo- gruppo - potremmo tornare sui nostri passi. E' chiaro però che ogni decisione deve passare prima attraverso il partito. Sull'argomento interviene il capogruppo del Pdl Ivan Paci. «Plaudiamo all' iniziativa di Grande sud - dice - ma è una decisione tardiva. Stanno dicendo solo adesso quello che noi denunciamo da anni e cioè che questa amministrazione D'Orsi è fallimentare e non fa altro che occuparsi di nomine. L'ultimo esempio, cioè la nomina di Pasquale Mazza è la conferma di quanto noi denunciamo: iniziativa elettorale e di partito». Soprattutto perché è stata fatta in piena campagna elettorale e riguarda il partito del presidente D'Orsi e non altri partiti.
Intanto nell'imminenza dell'attivazione dei servizi in favore dei soggetti in situazione di handicap gestiti dalla Provincia, sono state pubblicate sul sito istituzionale dell'Ente le modalità operative a cui si devono attenere gli utenti, dopo essere stati ammessi ai servizi, per poter effettuare la scelta della ditta da cui farsi assistere. Nell' anno scolastico 20 12-13 i soggetti che usufruiranno dei servizi ammontano a circa 400. (*PAPI*)
 
Le imprese, a fronte dell'incasso immediato di 613 mila euro, si impegnano a saldare gi stipendi arretrati fino a131 agosto e a quattordicesima
Rifiuti, niente licenziamenti di operai
Riprende la raccolta nei 19 Comuni
Annamaria Martorana
Niente licenziamenti per gli operatori ecologici e la ripresa del servizio di raccolta dei rifiuti ad Agrigento e negli altri 18 Comuni dell'Ato Gesa che potrebbe riprendere nelle prossime ore. Ieri sera infatti, al termine di una giornata di riunioni, tentativi di accordo e nervi tesi allo spasimo, è stato siglato un verbale tra le parti che potrebbe servire ad uscire da questa ennesima emergenza. Le imprese dell'Ati, che hanno spiegato che almeno per il momento, non metteranno i lavoratori in mobilità, nè interromperanno il servizio di appalto, si sono impegnate, al ricevimento dei primi 613 mila euro promessi dai sindaci, a pagare il saldo degli stipendi arretrati al 31 agosto compresa la quattordicesima.
Stipendi arretrati che, come si sa, sono diverse da soggetto a soggetto a seguito degli anticipi versati a settembre quando gli operai vennero eccezionalmente pagati direttamente da Gesa con cifre che oscillavano da 3500 a 4500 euro.
Dal canto suo, il soggetto attuatore per l'emergenza rifiuti Maurizio Norrito, si è impegnato a far scattare l'intervento sostitutivo per 25 giorni con la copertura economica che alla fine del servizio, permetterà alle imprese di avere i soldi necessari per pagare il 70 per cento dello stipendio di settembre mentre il commissario Teresa Restivo si è impegnato a saldare il 30 percento dello stipendio di settembre. Ovviamente che si dovranno trovare risorse anche per gli altri creditori, come la Progeo e la Catanzaro, Per tutta la serata i rappresentanti sindacali dei lavoratori hanno spiegato i termini dell'accordo ai propri iscritti. A questo punto è fondamentale che gli amministratori comunali mantengano gli impegni di pagamento, cosa che in passato non sempre è avvenuta, evitando così di far venire meno gli impegni delle imprese ai lavoratori. Se la raccolta non riprende inoltre, Norrilo non potrà far partire l'intervento sostitutivo che porta all'avvio anche del reperimento di strumenti economici. Intanto il sindaco di Agrigento Zambuto ha sospeso per oggi il mercato rionale di piazza Ugo La Malfa, quello di domani a Fontanelle e quello della Coldiretti, all'interno della villa Bonfiglio. E le associazioni dei consumatori Adicom, Codacons, Federconsumatori, Movimento difesa del cittadino e Unione nazionale consumatori chiedono alla Prefettura e alle altri parti interessate dalla vertenza, l'istituzione di un Tavolo permanente per la gestione dello stato di crisi. E in tutto questo, tra incertezze occupazionali, rischi del mantenimento del posto di lavoro e tanta precarietà, si fanno strada anche le procedure per il licenziamento collettivo di 141 unità di lavoratori che operano nel campo ambientale. «La pesante situazione debitoria che ha messo in grave difficoltà l'Iseda -_ dichiara il sindaco di Favara Rosario Manganella - non può essere di certo recuperata con il licenziamento dei lavoratori, anello debole, di una catena di problemi di cui i lavoratori non hanno di certo alcuna colpa o responsabilità».
('AMM')
 
LA SICILIA
 
ASSESSORI IN PERENNE MOVIMENTO ALLA PROVINCIA REGIONALE
Ferrara e Montana di Grande Sud lasciano D'Orsi
Qualcuno, ma giusto a favore di microfoni, definisce le dimissioni da assessori provinciali di Paolo Ferrara e Pino Montana, entrambi Grande Sud, «un fulmine a ciel sereno».
Del resto, il 6 novembre scorso sia i componenti del partito che Io stesso vicepresidente Ferrara, in sede di votazione del bilancio di previsione 2012 aveva difeso lo strumento finanziario, D'Orsi e la sua amministrazione degli attacchi dell'opposizione. Poi, ieri mattina, entrambi gli "arancioni" hanno sbattuto la porta e lasciato la Provincia senza tanti complimenti ma, da che ci risulta, senza nemmeno particolare contentezza.
Un fulmine a ciel sereno? No, piuttosto del fuoco che covava sotto la cenere. Il casus belli lo propone il coordinatore provinciale di Grande Sud, Mario Baldacchino: «In un momento di estrema delicatezza non è possibile gestire una pubblica amministrazione come uno strumento da manipolare per fini elettorali con continue revoche di deleghe ed azzeramenti di giunta con nuove nomine».
Il riferimento, non esattamente velato, è alla nomina in piena campagna elettorale, di Pasquale Mazza.
Se D'Orsi al momento dice di non volersi pronunciare, attendendo una presa di posizione di Michele Cimino, quest'ultimo è più disponibile a rilasciare dichiarazioni: «Permane la stima verso il presidente da un punto di vista umano — ha spiegato-, solamente non abbiamo condiviso la sua scelta di non coinvolgere gli alleati nelle sue scelte di composizione della giunta).
Grande sud tra l'altro, oltre a non aver gradito queste modalità, da tempo chiedeva una nuova poltrona, richiesta più pressante dopo le elezioni regionali.
«Pretendiamo rispetto — dice Cimino—. Se vi è unità di cartello politico non è normale che gli alleati vengano a conoscenza della nomina di un nuovo assessore dalla stampa». Da che ci risulta, dietro quelle dimissioni vi sono però vicende tutte politiche, come le frizioni Partito dei Siciliani — Grande Sud per la presidenza dell'Ars, le aspirazioni degli "arancioni" di trovare alleanze non "lombardiane" alle prossime nazionali, ad esempio incassando il conto del tanto chiacchierato sostegno a Crocetta (la famosa "Croc-ché") rafforzando i rapporti con l'Udc, e soprattutto la volontà di rescindere, a livello locale, l'alleanza con D'Orsi, in vista delle prossime elezioni provinciali e considerando i risultati delle scorse regionali.
Prima o poi, probabilmente, gli assessori serviranno per amministrare. Ma intanto c'è la campagna elettorale. L'ennesima.
GIOACCHNO SCHICCHI
 
CONSORZIO UNIVERSITARIO
Scontro a distanza tra D'Orsi e Lagalla
Università. Il presidente della Provincia replica al rettore dell'Ateneo sul futuro del polo agrigentino
E' polemica tra la Provincia di Agrigento e l'università di Palermo.
Dopo le accuse del rettore Roberto Lagalla circa l'adesione al nuovo protocollo ed alla mancata utilizzazione dei fondi per l'ex ospedale, con la conseguente minaccia della chiusura del Consorzio universitario agrigentino, giunge la risposta del presidente Eugenio D'Orsi.
«La situazione — afferma — non è quella rappresentata dal rettore Lagalla. Il Consorzio non si è mai rifiutato di corrispondere la somma dovuta all'Università, ma ha contestato la notevole somma richiesta (Euro 1.500.000,00 annui), relativa alle assunzioni e promozioni effettuate dall'Università per il Consorzio.
Questo ultimo si è limitato a chiedere all'Università, in conformità alle convenzioni vigenti tra gli Enti suddetti, le autorizzazioni alle assunzioni de quibus, stante che il pagamento di tali somme creerebbe notevoli difficoltà finanziarie al Consorzio stesso.
Dunque quest'ultimo non è vero che non vuole adempiere agli obblighi assunti, ma vuole capire se l'Università può bandire concorsi per professori e ricercatori senza alcuna autorizzazione, facendo gravare la somma su un ente già in difficoltà economico con conseguente rischio di chiusura»,
Circa l'ex ospedale, D'Orsi aggiunge che «li Consorzio negli anni 2011 e 2012 ha più volte sollecitato l'università, proprietaria del bene, a comunicare le somme disponibili per i lavori di completamento della residenza.
Tale comunicazione è arrivata solo ad Aprile 2012 e l'Università ha precisato che l'attuale disponibilità è di circa Euro 2.650.000,00, somma insufficiente per i lavori necessari per rendere l'edificio fruibile ed in sicurezza.
A tal fine necessita il doppio della somma disponibile. Per questo già nel giugno 2009 il Presidente del Polo Universitario aveva aderito ad un avviso pubblico dell'Assessorato Regionale ai lavori pubblici, trasmettendo un progetto preliminare, redatto dall'Ufficio Tecnico del Polo universitario di un importo complessivo di circa Euro 5.700.000,00 purtroppo ad oggi senza riscontro.
Tra l'altro nel mese di Settembre di quest'anno, la società Moncada costruzioni ha proposto un accordo di collaborazione con la disponibilità a finanziare la somma necessaria ad integrare i finanziamento già disponibile.
Pertanto il commissario straordinario, prof. Joseph Mifsud con propria determinazione ha tempestivamente attivato le procedure ed il settore tecnico del Polo Universitario sta predisponendo gli atti previsti dalla normativa e si prevede la pubblicazione di bando pubblico aperto ai privati che potranno offrire la propria sponsorizzazione».
SALVATORE FUCÀ
 
Una lezione di Protezione civile
ARAGONA. Gli alunni di media ed elementare allo stadio per delle dimostrazioni
ARAGONA. Una bellissima giornata di sole ha Caratterizzato la mattinata di ieri degli studenti della scuola media ed elementare che hanno dedicato la loro giornata scolastica ad una dimostrazione della Protezione Civile. Tutto è iniziato nella mattinata con la prova di evacuazione dei vari istituti da parte del personale docente e non docente e naturalmente degli alunni, che subito dopo si sono ritrovati allo stadio comunale per assistere ad alcune dimostrazioni. Queste ultime sono consistite nel montaggio di tende da campo in caso di calamità, la ricerca di dispersi tra le macerie attraverso unità cinofile e il soccorso in caso di incidenti stradali.
Ad accogliere i circa mille studenti arrivati allo stadio il vice prefetto Di Donato, il sindaco Parello e la sua Giunta, il presidente della Protezione Civile della Provincia Regionale di Agrigento Tuttolomondo, il presidente nazionale delle Giubbe d'Italia Di Giacomo e il presidente della sezione Giubbe d'italia di Aragona Parla.
«Fare volontariato è molto importante — dice il presidente Di Giacomo — Aragona ha bisogno di gente che si impegni molto nel sociale. La crescita di un paese come il nostro si vede anche in queste piccole grandi cose, fare volontariato aiuta chi ha bisogno».
«La manifestazione ha destato molto interesse da parte dei ragazzi e di tutti i genitori presenti — dice l'assessore alla Pubblica istruzione Peppe Caramazza — anche se si tratta di eventi che nessuno vorrebbe mai vivere, vedi i terremoti e gli incidenti, è opportuno avere delle buone istruzioni, che potrebbero consentire di salvare tante vite umane».
TONINO BUTERA
 
GIORNATA FRENETICA. Accordo trovato tra il soggetto attuatore, Gesa e il raggruppamento di aziende.
Rifiuti, c'è una soluzione
Frenetica giornata ieri per superare il blocco nella raccolta dei rifiuti. Il soggetto attuatore per l'emergenza rifiuti Maurizio Norrito, il liquidatore di Gesa Teresa Restivo e le imprese del raggruppamento che si occupa del prelievo dei rifiuti dopo un giorno di discussioni hanno trovato un accordo. Ma l'attuazione di quest'ultimo dipende dalla decisione dei lavoratori sulla prosecuzione o meno dello sciopero.
Anche ieri, come nei giorni scorsi, le riunioni si sono susseguite a ritmo frenetico con voci, anche infondate, che si sono succedute in ordine alle decisioni prese e alle cifre che erano state potenzialmente recuperate.
In mattinata Nornito e Restivo hanno incontrato i sindaci dei 19 comuni ricadenti nell'ambito di Agrigento due: riunione animata e vivace, ma alla fine è emerso l'impegno da parte degli amministratori a versare delle somme a Gesa per metterla nelle condizioni di dare a sua volta ulteriori acconti alle imprese.
Con questi soldi, aggiunti a quelli che l'emergenza rifiuti pagherà in questi giorni per la gestione che si riferisce al periodo a cavallo tra settembre ed ottobre, il raggruppamento si è detto nelle condizioni di riallineare gli stipendi al mese di agosto. Si parla di riallineamento perché, a quanto sembra, l'anticipo di 3500 o 4 mila euro versato ai primi di settembre direttamente da Gesa ha collocato i lavoratori in posizioni diverse, a seconda del tipo di contratto che essi hanno e delle ore di lavoro settimanali che svolgono. In parole povere c'è una piccola minoranza che non deve avere nulla ed altri che sono ancora fermi a luglio o anche prima. Adesso le imprese cercheranno di mettere tutti allo stesso passo. Nel frattempo da stamattina dovrebbe nuovamente subentrare il soggetto attuatore per cui il raggruppamento di imprese a questo punto farebbero slittare di un mese la diffida ad adempiere notificata nei giorni scorsi a Gesa. In parole povere manterranno in vita il contratto (e quindi il servizio) fino al 12 dicembre, con la speranza che nel frattempo succeda qualcosa che metta la società d'ambito nelle condizioni di pagare i propri debiti, ma anche nell'attesa di vedere quali decisioni saranno adottate sulle nuove Srr.
Tuttavia su tutto questo pesa la de-cisione dei lavoratori. Se questi ultimi manterranno lo sciopero il soggetto attuatore stamattina non potrà intervenire e le imprese manterranno la scadenza del 12 novembre. A quel punto scatteranno i licenziamenti e l'unica strada percorribile a quel punto, sempre per il soggetto attuatore, potrebbe essere il ricorso ad un'altra impresa con altri lavoratori. Per i 400 dipendenti dei raggruppamento sarebbe la fine del posto di lavoro Se invece lo sciopero cesserà fin da stamattina l'accordo si potrà attuare e Gesa cercherà anche le risorse per pagare entro 30 giorni un'altra somma alle ditte per consentire loro di pagare anche il mese di settembre.
Sindacalisti e lavoratori ieri sera si sono riuniti in assemblea per prendere una decisione, ma la discussione si è protratta fino a tarda ora. Non è da escludere che la decisione definitiva
venga adottata all'ultimo momento, stamattina all'inizio del turno di lavoro. Resterebbe sempre l'incognita, a quel punto, della discarica, se cioè Catanzaro consentirà il conferimento (visto che i sette giorni per Gela sono scaduti) o se manterrà la linea dura.
SALVATORE FUCÀ
 
Agrigentoflash
 
Provincia regionale, si dimettono Ferrara e Montana di Grande Sud
Hanno rassegnato le dimissioni il vice presidente della Provincia, Paolo Ferrara e l'assessore provinciale Pino Montana. A seguito dell'uscita dei due c'è da registrare l'intervento del coordinatore provinciale di Grande Sud, Mario Baldacchino, che ha ritenuto doveroso, a nome proprio e dell'intero coordinamento, ringraziare i due alti esponenti del movimento di Grande Sud per l'opera svolta con passione e competenza quali membri della giunta provinciale. "Nel condividere le motivazioni che hanno portato Paolo Ferrara e Pino Montana a dimettersi dalle cariche ricoperte, - si legge in una nota -, reputo opportuno evidenziare come in un momento di estrema delicatezza non è possibile gestire una pubblica amministrazione come uno strumento da manipolare per fini elettorali con continue revoche di deleghe ed azzeramenti di giunta con nuove nomine. Per poter raggiungere risultati che abbiano riversamenti positivi a favore dell'intera collettività provinciale occorre concordare con gli alleati, che sostengono e supportano l'azione di governo, una linea politica che consenta di individuare le migliori professionalità mettendo le stesse in condizioni di poter lavorare per realizzare gli obiettivi utili ad una costante e concreta crescita dell'intera provincia. Grande Sud ha sempre ritenuto opportuno discutere e confrontarsi con tutte le forze politiche per poter dare le migliori risposte alle esigenze della popolazione ed in quest'ottica non può più accettare i personalismi di chi guidando un Ente non ritiene doveroso attuare un dibattito democratico che può e deve modulare gli interventi con una programmazione ampiamente condivisa per efficacia e concretezza".
 
 Scuola. Un tavolo tecnico per il "Panepinto"
L'assessore provinciale al Bilancio, Edilizia e gestione patrimoniale della Provincia Regionale di Agrigento, Piero Marchetta, ha presieduto nella mattinata di oggi, giovedì 8 novembre, un tavolo tecnico per individuare le soluzioni al completamento dei locali dell'Istituto di istruzione superiore secondario "Panepinto" di Bivona.
All'incontro hanno preso parte il direttore del settore, ing Gaetano Gucciardo, il sindaco di Bivona on Panepinto, il dirigente scolastico dell'istituto prof. Giovanni Battista Salamone ed il progettista l'arch. Calogero Baldo.
Nel corso della riunione è stato deciso di esaminare il programma di spesa degli interventi da effettuare, predisposto dal progettista, al fine di individuare la copertura finanziaria necessaria e la compatibilità della stessa con i vincoli imposti dal Patto di Stabilità.
Contestualmente gli Uffici del settore Edilizia e gestione patrimoniale della Provincia sono già attivati per la conclusione dell'iter procedurale utile alla validazione del progetto di ampliamento.
I lavori sono stati aggiornati alla fine della prossima settimana.
 
Agrigentonotizie
 
Provincia regionale, vanno via Ferrara e Montana
Il coordinatore provinciale di Grande sud, Mario Baldacchino, intervenuto sulla vicenda, ritiene doveroso "ringraziare i due per l'opera svolta con passione e competenza quali membri della giunta provinciale"
Movimenti all'interno della Giunta provinciale. oggi, infatti, hanno presentato le dimissioni il vicepresidente della Provincia Paolo Ferrara e l'assessore Pino Montana.
Il coordinatore provinciale di Grande sud, Mario Baldacchino, intervenuto sulla vicenda, ritiene doveroso "ringraziare i due alti esponenti del movimento di Grande sud per l'opera svolta con passione e competenza quali membri della giunta provinciale".
Nel condividere le motivazioni che hanno portato Paolo Ferrara e Pino Montana a dimettersi dalle cariche ricoperte, il coordinatore reputa opportuno evidenziare come "in un momento di estrema delicatezza non è possibile gestire una pubblica amministrazione come uno strumento da manipolare per fini elettorali con continue revoche di deleghe ed azzeramenti di giunta con nuove nomine. Per poter raggiungere risultati che abbiano riversamenti positivi a favore dell'intera collettività provinciale occorre concordare con gli alleati, che sostengono e supportano l'azione di governo, una linea politica che consenta di individuare le migliori professionalità mettendo le stesse in condizioni di poter lavorare per realizzare gli obiettivi utili ad una costante e concreta crescita dell'intera provincia. Grande Sud ha sempre ritenuto opportuno discutere e confrontarsi con tutte le forze politiche per poter dare le migliori risposte alle esigenze della popolazione ed in quest'ottica non può più accettare i personalismi di chi guidando un Ente non ritiene doveroso attuare un dibattito democratico che può e deve modulare gli interventi con una programmazione ampiamente condivisa per efficacia e concretezza".
 
Infoagrigento
 
      Provincia: comunicato sui Servizi in favore dei portatori di handicap 
Nell'imminenza dell'attivazione dei servizi in favore dei soggetti in situazione di handicap gestiti dalla Provincia Regionale di Agrigento, sono state pubblicate sul sito istituzionale dell'Ente (www.provincia.agrigento.it) le modalità operative a cui si devono attenere gli utenti, dopo essere stati ammessi ai servizi, per poter effettuare la scelta della ditta da cui farsi assistere.
 
Come già avvenuto negli anni precedenti, è infatti la famiglia che, scegliendo la cooperativa o l'Ente che deve seguire il proprio figlio/a, assume centralità nel sistema di gestione dei servizi sociali gestiti dalla Provincia Regionale, riappropriandosi così anche direttamente delle responsabilità educative ed organizzative nonché del controllo in via immediata e diretta, della qualità, efficacia e utilità dell'intervento.
Nell'anno scolastico 2012-13 i soggetti che usufruiranno dei servizi ammontano a circa 400.
 
      Provincia: Grande Sud esce dalla maggioranza, si dimettono Ferrara e Montana 
Hanno rassegnato le dimissioni il vice presidente della Provincia, Paolo Ferrara e l'assessore provinciale Pino Montana. A seguito dell'uscita dei due c'è da registrare l'intervento del coordinatore provinciale di Grande Sud, Mario Baldacchino, che ha ritenuto doveroso, a nome proprio e dell'intero coordinamento, ringraziare i due alti esponenti del movimento di Grande Sud per l'opera svolta con passione e competenza quali membri della giunta provinciale. "Nel condividere le motivazioni che hanno portato Paolo Ferrara e Pino Montana a dimettersi dalle cariche ricoperte, - si legge in una nota -, reputo opportuno evidenziare come in un momento di estrema delicatezza non è possibile gestire una pubblica amministrazione come uno strumento da manipolare per fini elettorali con continue revoche di deleghe ed azzeramenti di giunta con nuove nomine. Per poter raggiungere risultati che abbiano riversamenti positivi a favore dell'intera collettività provinciale occorre concordare con gli alleati, che sostengono e supportano l'azione di governo, una linea politica che consenta di individuare le migliori professionalità mettendo le stesse in condizioni di poter lavorare per realizzare gli obiettivi utili ad una costante e concreta crescita dell'intera provincia. Grande Sud ha sempre ritenuto opportuno discutere e confrontarsi con tutte le forze politiche per poter dare le migliori risposte alle esigenze della popolazione ed in quest'ottica non può più accettare i personalismi di chi guidando un Ente non ritiene doveroso attuare un dibattito democratico che può e deve modulare gli interventi con una programmazione ampiamente condivisa per efficacia e concretezza".
 
      Provincia: "l'università di Palermo rischia di far chiudere il CUPA"       
In risposta ai diversi articoli apparsi sui quotidiani relativi al rischio di chiusura del Polo Universitario di Agrigento, la provincia regionale di Agrigento precisa quanto segue:
Lo scrivente, nella qualità di socio di maggioranza, ha provveduto ad acquisire presso il Consorzio Universitario la documentazione relativa ai pagamenti dovuti dal Consorzio all'Università e quella inerente i lavori di completamento della residenza di via Atenea.
Dalla documentazione acquisita si rileva che la situazione non è quella rappresentata dal Rettore Lagalla, sia in merito ai mancato pagamenti sia in relazione ai lavori di completamento della residenza universitaria nello stabili di via Atenea.
Sotto il promo aspetto si evidenzia come il Consorzio non si è mai rifiutato di corrispondere la somma dovuta all'Università, ma ha contestato la notevole somma richiesta ( Euro 1.500.000,00 annui), relativa alle assunzioni e promozioni effettuate dall'Università per il Consorzio (c.d. incardinati).
Questo ultimo si è limitato a chiedere all'Università, in conformità alle convenzioni vigenti tra gli Enti suddetti, le autorizzazioni alle assunzioni de quibus, stante che il pagamento di tali somme creerebbe notevoli difficoltà finanziarie al Consorzio.
Dunque quest'ultimo non è vero che non vuole adempiere agli obblighi assunti, ma vuole capire se l'Università può bandire concorsi per professori e ricercatori senza alcuna autorizzazione, facendo gravare la somma su un ente già in difficoltà economico con conseguente rischio di chiusura.
Quindi non trattasi di un Consorzio inadempiente, bensì di un comportamento prudente ed attento.
Non precisa è, altresì, l'informazione fornita sulla questione residenza universitaria.
Il Consorzio, infatti, negli anni 2011 e 2012 ha più volte sollecitato l'università, proprietaria del bene, a comunicare le somme disponibili per i lavori di completamento della residenza. Tale comunicazione è arrivata solo ad Aprile 2012 e l'Università ha precisato che l'attuale disponibilità è di circa Euro 2.650.000,00, somma insufficiente per i lavori necessari per rendere l'edificio fruibile ed in sicurezza. A tal fine necessita il doppio della somma disponibile.
Per questo già nel giugno 2009 il Presidente del Polo Universitario aveva aderito ad un avviso pubblico dell'Assessorato Regionale ai lavori pubblici, trasmettendo un progetto preliminare, redatto dall'Ufficio Tecnico del Polo universitario di un importo complessivo di circa Euro 5.700.000,00 purtroppo ad oggi senza riscontro.
Tra l'altro nel mese di Settembre di quest'anno, la società Moncada costruzioni ha prodotto una dichiarazione di volontà proponendo un accordo di collaborazione (sponsorizzazione ai sensi del Lgs. 163/2006), con la disponibilità a finanziare la somma necessaria ad integrare il finanziamento ministeriale già disponibile.
Pertanto il commissario straordinario, prof. Joseph Mifsud con propria determinazione ha tempestivamente attivato le procedure ed il settore tecnico del Polo Universitario sta predisponendo gli atti previsti dalla normativa e si prevede la pubblicazione di bando pubblico aperto ai privati che potranno offrire la propria sponsorizzazione.
Anche setto questo aspetto, dunque, le notizie risultano incomplete e lacunose.
 
Sicilia24h
 
Provincia promuove servizi in favore dei portatori di handicap
Nell'imminenza dell'attivazione dei servizi in favore dei soggetti in situazione di handicap gestiti dalla Provincia Regionale di Agrigento, sono state pubblicate sul sito istituzionale dell'Ente (www.provincia.agrigento.it) le modalità operative a cui si devono attenere gli utenti, dopo essere stati ammessi ai servizi, per poter effettuare la scelta della ditta da cui farsi assistere.
Come già avvenuto negli anni precedenti, è infatti la famiglia che, scegliendo la cooperativa o l'Ente che deve seguire il proprio figlio/a, assume centralità nel sistema di gestione dei servizi sociali gestiti dalla Provincia Regionale, riappropriandosi così anche direttamente delle responsabilità  educative ed organizzative nonché del controllo in via immediata e diretta, della qualità, efficacia e utilità dell'intervento. Nell'anno scolastico 2012-13 i soggetti che usufruiranno dei servizi ammontano a circa 400.
 
Scuola, Provincia: Un tavolo tecnico per il "Panepinto" di Bivona
L'assessore provinciale al Bilancio, Edilizia e gestione patrimoniale della Provincia Regionale di Agrigento, Piero Marchetta, ha presieduto nella mattinata di oggi un tavolo tecnico per individuare le soluzioni al completamento dei locali dell'Istituto di istruzione superiore secondario "Panepinto" di Bivona.
All'incontro hanno preso parte il direttore del settore, ing Gaetano Gucciardo, il sindaco di Bivona on Panepinto, il dirigente scolastico dell'istituto prof. Giovanni Battista Salamone ed il progettista l'arch. Calogero Baldo.
Nel corso della riunione è stato deciso di esaminare il programma di spesa degli interventi da effettuare, predisposto dal progettista, al fine di individuare la copertura finanziaria necessaria e la compatibilità  della stessa con i vincoli imposti dal Patto di Stabilità.
Contestualmente gli Uffici del settore Edilizia e gestione patrimoniale della Provincia sono già attivati per la conclusione dell'iter procedurale utile alla validazione del progetto di ampliamento.
I lavori sono stati aggiornati alla fine della prossima settimana.
 
Provincia, Grande Sud "saluta" D'Orsi: si dimettono Ferrara e Montana
S'interrompe bruscamente il rapporto politico fra Grande Sud e il Presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi. Gli arancioni rappresentati in Giunta dal Vice Presidente Paolo Ferrara e dall'assessore Pino Montana escono dall'esecutivo. Motivazioni affidate al Coordinatore Provinciale del partito di Mario Baldacchino che nel "ritenere doveroso, a nome proprio e dell'intero coordinamento, ringraziare i due alti esponenti del movimento di Grande Sud per l'opera svolta con passione e competenza quali membri della giunta provinciale" passa al contrattacco.
"Nel condividere le motivazioni che hanno portato Paolo Ferrara e Pino Montana a dimettersi dalle cariche ricoperte, reputo  opportuno evidenziare - afferma Baldacchino - come in un momento di estrema delicatezza non è possibile gestire una pubblica amministrazione come uno strumento da manipolare per fini elettorali con continue revoche di deleghe ed azzeramenti di giunta con nuove nomine. Per poter raggiungere risultati che abbiano riversamenti positivi a favore dell'intera collettività provinciale occorre concordare con gli alleati, che sostengono e supportano l'azione di governo, una linea politica che consenta di individuare le migliori professionalità mettendo le stesse in condizioni di poter lavorare per realizzare gli obiettivi utili ad una costante e concreta crescita dell'intera provincia.
Grande Sud - conclude - ha sempre ritenuto opportuno discutere e confrontarsi con tutte le forze politiche per poter dare le migliori risposte alle esigenze della popolazione ed in quest'ottica non può più accettare i personalismi di chi guidando un Ente non ritiene doveroso attuare un dibattito democratico che può e deve modulare gli interventi con una programmazione ampiamente condivisa per efficacia e concretezza".
 
Gestione Rifiuti, D'Orsi convoca assemblee di insediamento nuove società
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, ha convocato le assemblee dei sindaci per l'attivazione delle nuove Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti (SRR), in attuazione della legge regionale 8 aprile 2010 n. 9. Si tratta del primo passo verso la costituzione delle nuove Società per la regolamentazione del servizio Rifiuti dei due ATO n. 4 (Agrigento Provincia Est) e n. 11 (Agrigento Provincia Ovest).  Il 22 novembre alle ore 9.30 si riuniranno i sindaci dei 26 Comuni inseriti nell'ATO n. 4 (Agrigento Provincia Est), mentre il 23 novembre alla stessa ora sarà la volta dei sindaci dei 17 Comuni facenti parte dell'ATO n. 11 (Agrigento Provincia Ovest). Entrambe le assemblee si terranno nell'aula convegni "Silvia Pellegrino" della Provincia (Via Acrone, 27).
Nel corso delle due riunioni si procederà all'approvazione dello Statuto di Costituzione della Società Consortile per Azioni, denominata "Società per la regolamentazione del servizio Rifiuti" per i due ATO n. 4 e n. 11, alla nomina del Presidente e del Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione e alla definizione del numero di componenti dello stesso CdA delle SRR. Le riunioni saranno presiedute dal Presidente D'Orsi alla presenza dell'Assessore Provinciale all'Ambiente Francescochristian Schembri, del Direttore Generale della Provincia dr. Giuseppe Vella e del Direttore del Settore Ambiente e Territorio ing. Bernardo Barone, che interverranno per chiarire tutti gli aspetti tecnici e amministrativi.
Accantonati i vecchi ATO, attualmente affidati a commissari liquidatori dopo la conclusione di quella fallimentare esperienza, nella provincia di Agrigento si passerà dagli attuali 3 ambiti territoriali a 2 SRR, che avranno lo scopo di gestire lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e speciali nell'intero territorio provinciale.
In seguito alla riforma della legge regionale sugli Ambiti Territoriali Ottimali per la gestione del servizio rifiuti in Sicilia, le due società della provincia di Agrigento sono così composte:
SSR n.4 Agrigento Provincia Est: Agrigento, Aragona, Camastra, Cammarata, Campobello di Licata, Canicattì, Casteltermini, Castrofilippo, Comitini, Favara, Grotte, Joppolo Giancaxio, Lampedusa e Linosa, Licata, Montallegro, Naro, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Racalmuto, Raffadali, Ravanusa, Realmonte, S. Giovanni Gemini, S. Elisabetta, S. Angelo Muxaro, Siculiana.
SRR n. 11 Agrigento Provincia Ovest: Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Cattolica Eraclea, Cianciana, Lucca Sicula, Menfi, Montevago, Ribera, Sambuca di Sicilia, S. Biagio Platani, S. Margherita Belice, S. Stefano Quisquina, Sciacca, Villafranca Sicula.
 
Provincia promuove servizi in favore dei portatori di handicap
Nell'imminenza dell'attivazione dei servizi in favore dei soggetti in situazione di handicap gestiti dalla Provincia Regionale di Agrigento, sono state pubblicate sul sito istituzionale dell'Ente (www.provincia.agrigento.it) le modalità operative a cui si devono attenere gli utenti, dopo essere stati ammessi ai servizi, per poter effettuare la scelta della ditta da cui farsi assistere.
Come già avvenuto negli anni precedenti, è infatti la famiglia che, scegliendo la cooperativa o l'Ente che deve seguire il proprio figlio/a, assume centralità nel sistema di gestione dei servizi sociali gestiti dalla Provincia Regionale, riappropriandosi così anche direttamente delle responsabilità  educative ed organizzative nonché del controllo in via immediata e diretta, della qualità, efficacia e utilità dell'intervento. Nell'anno scolastico 2012-13 i soggetti che usufruiranno dei servizi ammontano a circa 400.
 
Agrigentooggi
 
QUALCUNO SI PREOCCUPI DEL CUPA
Schermaglie politiche e interessi si scontrano con il diritto allo studio.
A pagarne le conseguenze sono gli studenti del Polo Universitario di Agrigento.
Una realtà mai decollata del tutto. Per mancanza di fondi, ma, soprattutto, per carenze della politica che fa di tutto per tenere questa provincia sottosviluppata, frenandone potenzialità e trasformando occasioni di crescita in campi di battaglia.
La questione del Cupa è emblematica. Da una parte il Rettore di Palermo La Galla, uomo del Pdl, dall'altra l'Amministrazione Provinciale di Agrigento presieduta da Eugenio D'Orsi, uomo del Mpa. Il risultato? Il Polo universitario di Agrigento continua a volare basso, nonostante tanti studenti hanno scelto questa sede per i propri corsi di laurea ma si sta facendo di tutto per farli emigrare altrove. Tutto questo a causa dei continui litigi, delle lotte di potere e di voglia di non perseguire l'interesse collettivo. Nei giorni scorsi il Magnifico Rettore di Palermo, ha accusato la Provincia di Agrigento di non essere adempiente con i contributi previsti.
Questo, secondo La Galla, starebbe decretando la chiusura del Cupa.
Oggi è arrivata la replica della Provincia Regionale di Agrigento che rispedisce al mittente tutte le accuse. "Il Consorzio - si legge nella nota diffusa dall'ufficio di Presidenza - non si è mai rifiutato di corrispondere la somma dovuta all'Università, ma ha contestato la notevole somma richiesta ( Euro 1.500.000,00 annui), relativa alle assunzioni e promozioni effettuate dall'Università per il Consorzio.
Si vuole capire - si legge ancora nella nota stampa - se l'Università può bandire concorsi per professori e ricercatori senza alcuna autorizzazione, facendo gravare la somma su un ente già in difficoltà economiche con conseguente rischio di chiusura".
Dalla Presidenza si fa riferimento anche alla questione residenza universitaria di via Atenea, che non sarebbe ancora completa e che necessiterebbe di altri fondi per la messa in sicurezza e gli adeguamenti.
Gli oltre due milioni e seicento mila euro messi a disposizione, secondo la Provincia, basterebbero solo per completare la metà dei lavori.
A settembre, come si ricorderà, si era fatto avanti l'imprenditore Salvatore Moncada per completare l'opera.
L'imprenditore agrigentino aveva proposto un accordo di collaborazione (sponsorizzazione ai sensi del Lgs. 163/2006), con la disponibilità a finanziare la somma necessaria ad integrazione del finanziamento ministeriale già disponibile.
Joseph Mifsud, fanno sapere sempre dalla Provincia, con propria determinazione, avrebbe attivato le procedure. Il settore tecnico del Polo Universitario starebbe predisponendo gli atti previsti dalla normativa e si prevede la pubblicazione di un bando pubblico aperto ai privati che potranno offrire la propria sponsorizzazione.
Naturalmente, l'augurio di tutti, ad iniziare dagli studenti e dalle loro famiglie, è che a prevalere sia il buon senso al fine di salvaguardare il nostro Polo Universitario senza più diatribe e scontri che creano solo sfacelo.
Domenico Vecchio
 
Grande Sud esce dalla giunta provinciale
Sembra essersi concluso il rapporto politico fra Grande Sud e il Presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi. Dopo i risultati alle regionali, infatti, gli arancioni, rappresentati in Giunta dal Vice Presidente Paolo Ferrara e dall'assessore Pino Montana, probabilmente anticipando lo stesso D'Orsi,  escono dall'esecutivo. Motivazioni affidate al Coordinatore Provinciale del partito di Mario Baldacchino che nel "ritenere doveroso, a nome proprio e dell'intero coordinamento, ringraziare i due alti esponenti del movimento di Grande Sud per l'opera svolta con passione e competenza quali membri della giunta provinciale" passa al contrattacco.
"Nel condividere le motivazioni che hanno portato Paolo Ferrara e Pino Montana a dimettersi dalle cariche ricoperte, reputo opportuno evidenziare - afferma Baldacchino - come in un momento di estrema delicatezza non è possibile gestire una pubblica amministrazione come uno strumento da manipolare per fini elettorali con continue revoche di deleghe ed azzeramenti di giunta con nuove nomine. Per poter raggiungere risultati che abbiano riversamenti positivi a favore dell'intera collettività provinciale occorre concordare con gli alleati, che sostengono e supportano l'azione di governo, una linea politica che consenta di individuare le migliori professionalità mettendo le stesse in condizioni di poter lavorare per realizzare gli obiettivi utili ad una costante e concreta crescita dell'intera provincia.
Grande Sud - conclude - ha sempre ritenuto opportuno discutere e confrontarsi con tutte le forze politiche per poter dare le migliori risposte alle esigenze della popolazione ed in quest'ottica non può più accettare i personalismi di chi guidando un Ente non ritiene doveroso attuare un dibattito democratico che può e deve modulare gli interventi con una programmazione ampiamente condivisa per efficacia e concretezza"
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Agrigentoflash.
 
Provincia, spese per il personale: la Corte dei conti vigila
L'occhio della Corte dei conti, puntato sulla spesa del personale della Provincia regionale di Agrigento. Dal 2009 l'Ente è infatti monitorato, come avviene con molte altre amministrazioni pubbliche, sotto il profilo della spesa per il pagamento di dipendenti e dirigenti. La Provincia ha avviato da tre anni una sorta di piano di rientro per riportare la spesa per i dipendenti al 50 per cento di quella corrente, avviando il blocco del turn over, ad eccezione delle assunzioni obbligatorie, la riduzione del fondo per il salario accessorio e la riduzione del tetto orario per i precari. Questo ha portato nel 2011, quando la spesa per il personale è stata di 24.293mila euro, a raggiungere un superamento della soglia di 0.2 punti percentuali circa. Ma non basta, perché man mano che diminuisce la disponibilità per la spesa corrente diminuisce proporzionalmente anche la possibilità di spendere per il personale. Ciò significa che se il trend di riduzione dei finanziamenti non si fermerà nei prossimi anni sarà sempre più difficile mantenere i precari, che sono la parte più debole del sistema. Tra le iniziative che la Provincia sta pensando di attuare, per riuscire a raggiungere il traguardo del pareggio, vi è anche il taglio del rientro pomeridiano, i cui benefici sono però ancora da valutare.
Gioacchino Schicchi
Non rispetto delle quote rose nella giunta provinciale, intervento del Pd e della Cgil
Il capogruppo del Partito Democratico al comune di Agrigento Angela Galvano e la responsabile "Donne Cgil" Anna Tascarella eccepiscono al presidente D'Orsi l'illegittimità della sua giunta provinciale, in quanto palesemente in contrasto con le norme,a livello comunitario e a livello nazionale, che stabiliscono l'obbligo della rappresentanza di genere. La Galvano e la Tascarella affermano "la necessità della presenza di entrambi i generi all'interno della giunta provinciale al fine di garantire il rispetto del principio di pari opportunità". Pertanto, sollecitano il  presidente della provincia D'Orsi "a rimodulare, nel più breve tempo possibile, la Giunta provinciale esperendo ogni utile tentativo che permetta di individuare soggetti di genere femminile, dotati di competenze tecniche e professionali, da inserire nella Giunta assicurando in tal modo il rispetto delle quote rosa previste per legge."

Agrigento, furto alla Pascoli: rubati 20 computer
Rubati 20 computer su 21 all'istituto comprensivo Pascoli di via Dante ad Agrigento. I ladri, durante la notte, hanno forzato la porta d'ingresso e hanno svaligiato l'aula informatica, creata con i fondi europei. Hanno lasciato solo un pc perchè si è rotto mentre lo stavano portando via. Indagano i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile. Per seguire l'avvio delle indagini sul posto si è portato il presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi,  che da anni è dirigente scolastico dell'istituto vandalizzato.

onsiglio provinciale, approvato Bilancio di previsione 2012
 
Dopo un Consiglio durato circa 4 ore, la Provincia regionale di Agrigento si è dotata di piano triennale delle opere pubbliche, piano delle alienazioni dei beni non strumentali e del bilancio di previsione 2012. Alla fine l'aula ha approvato con un contributo anche da parte della minoranza sia gli strumenti finanziari che alcuni degli emendamenti proposti. Tra quelli bocciati, la proposta di aumento del monte ore dei precari dell'ente fino a gennaio 2013. In dieci hanno votato favorevolmente: Avarello, Buscemi, Camilleri, Di Ventura, Gentile, Girasole, Lazzano, Masone, Spoto e Zarbo, nonostante i pareri contrari da parte dei tecnici e dei revisori dei conti. Agrigentoflash.it Approvati anche emendamenti riguardanti la viabilità secondaria e sostegno al settore del sociale e della pesca.
Gioacchino Schicchi

agrigentonotizie.it
Consiglio provinciale, approvato il Bilancio di previsione 2012
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Consiglio provinciale, approvato il Bilancio di previsione 2012
Approvati anche il Piano Triennale delle opere pubbliche e il Piano delle Alienazioni dei Beni della Provincia
Il Consiglio provinciale di Agrigento ha approvato ieri sera il Bilancio di previsione 2012, il Piano triennale delle opere pubbliche 2012-2014 e il Piano delle alienazioni e valorizzazioni dei Beni della Provincia. Alla seduta, presieduta dal Presidente del Consiglio, Raimondo Buscemi, hanno preso parte anche gli assessori Ferrara, Schembri, Alfonso Montana, Biondi, Tannorella, Terrana, Varisano e Marchetta, mentre era assente per motivi di salute il presidente D'Orsi.
L'inizio dei lavori è stato caratterizzato dall'audizione del professor Parello in rappresentanza dei docenti dell'Ipia "Fermi", che ha esposto la situazione dell'istituto. Uno strappo alla procedura sollecitato anche dai consiglieri Nino Spoto e Carmelo Avarello, che hanno presentato una mozione sull'argomento. In particolare Spoto, illustrandola, ha dichiarato: "Il problema va risolto chiedendo l'intervento della Regione, del Minsiero dell'Istruzione e dellaProtezione Civile, analogamente a quanto è accaduto per la vicenda dell'Ospedale San Giovanni di Dio". Anche Orazio Guarraci ha rilevato l'importanza di dare la parola ai diretti interessati, rinviando poi l'approfondimento ad una successiva seduta aperta. "Siamo in una situazione drammatica - ha detto il professor - Parello - con oltre mille studenti penalizzati dai turni pomeridiani. Chiediamo alla Provincia di individuare una soluzione che consenta di tornare al normale orario antimeridiano ed evitare di disperdere in più plessi gli studenti".
L'assessore al Bilancio Pietro Marchetta ha puntualizzato che la Provincia sta producento il massimo impegno per risolvere il problema, ma non dispone di locali: la collocazione in più strutture è dunque un sacrificio temporaneo ma necessario. "Sinora - ha detto Marchetta - sono state reperite alcune aule tra Itc 'Sciascia', Ipc 'Gallo' e Itg 'Brunelleschi', e altre dieci al plesso 'Tortorelle', peraltro da adeguare sul piano igienico sanitario. Oggi (ieri per chi legge, ndr) è stato fatto un passo in avanti nella riunione a Palermo con i dirigenti dell'Istruzione. La soluzione all'Asi sembra praticabile, ma attendiamo una risposta definitiva: altre vie brevi non si intravedono, considerato che la Provincia non può ricorrere a trattative private ma deve indire gare ad evidenza pubblica, e successivamente la congruità delle offerte dovrà essere valutata dall'Ute".
Il consigliere Totò Scozzari ha quindi chiesto e ottenuto il prelievo dei tre punti riguardanti, nell'ordine, il Piano Triennale delle Opere Pubbliche, il Piano delle Alienazioni dei beni provinciali e il Bilancio di Previsione 2012. Il Piano Triennale è stato illustrato dall'assessore ai Lavori Pubblici, Vito Terrana, che ha rilevato come la Giunta non abbia apportato modifiche sostanziali al precedente Piano (non sarebbe stato possibile rispettare i tempi tecnici per l'approvazione della delibera). "Uniche, leggere modifiche il modesto decremento dei fondi per le manutenzioni ordinarie - ha detto Terrana - e l'incremento di 42,5 milioni di euro del fondo per l'Aeroporto, provenienti dalla compartecipazione dei privati, in adeguamento al Decreto Legislativo 207/2010".
Approvati alcuni emendamenti dei consiglieri, mentre altri sono stati dichiarati inammissibili (il consiglio ha deciso di trasformarli in successivi atti di indirizzo), il Piano Triennale è stato approvato con 22 voti favorevoli, 2 contrari e 4 astensioni. Il consigliere Scozzari ha chiesto e ottenuto anche l'immediata esecutività dell'atto deliberativo. Approvato anche il Piano delle Alienazioni, che era stato integrato dall'Amministrazione con l'inserimento di alcuni relitti stradali, si è passati alla trattazione del Bilancio di previsione 2012. Anche in questo caso è stato deciso che gli emendamenti inammissibili, o ammissibili ma con parere tecnico contrario, saranno successivamente trasformati in atti di indirizzo.
Il confronto si è acceso, in particolare, su un emendamento presentato da alcuni consiglieri (primo firmatario Raimondo Buscemi) che avrebbe dovuto destinare ai precari alcune somme da un capitolo di spesa per il personale, per consentire da qui alla fine dell'anno una modesta integrazione delle ore lavorative. Il segretario generale Giuseppe Vella è intervenuto precisando che il parere del direttore del Settore Risorse Umane era contrario, in quanto parte delle somme da cui prelevare i fondi per l'aumento delle ore non avevano la necessaria copertura finanziaria (come chiarito anche dal presidente del Collegio dei revisori dei conti Dario Scozzari), e in ogni caso una recente direttiva della Corte dei Conti vietava incrementi di spesa agli Enti (come la Provincia) che avevano già superato il tetto del 50 percento della spesa per il personale. Inoltre gli aumenti delle ore dovevano essere legati ad un progetto per l'utilizzo del personale precario. Il Consiglio avrebbe comunque potuto approvare l'emendamento, motivandolo, ma esponendosi al rischio di una contestazione di danno erariale.
L'acceso dibattito ha registrato gli interventi, con varie sfumature, dei consiglieri Lazzano, Ruvolo, Masone, Guarraci, Carmelo D'Angelo, nonché del vicepresidente della Provincia Paolo Ferrara. Alla fine l'emendamento è stato respinto (14 astenuti, 10 si, 2 no). Il Bilancio di previsione 2012 è stato quindi approvato con 20 voti favorevoli, 3 contrari (Buscemi, Spoto e Lazzano)e 2 astenuti (Picone e Testone). Il consigliere Carmelo D'Angelo ha quindi chiesto l'immediata esecutività dell'atto, approvata con 18 si, 5 no e 1 astenuto.
I lavori sono stati aggiornati a martedì 13 novembre alle 18.
 
Agrigentooggi.it
Ecco le cifre del bilancio di previsione 2012 della Provincia
Il bilancio di previsione 2012 approvato ieri sera dal Consiglio Provinciale prevede, secondo lo schema approvato precedentemente dalla Giunta presieduta dal prof.  Eugenio D'Orsi,  entrate e uscite per 158.262.620 euro. Le entrate sono costituite da: entrate tributarie (25.850.000 euro), trasferimenti da altri enti (16.402.125 euro), entrate extratributarie (1.868.741 euro), entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossioni crediti (95.228.218 euro) ed avanzo di amministrazione utilizzato  per il riconoscimento di debiti fuori bilancio (490.034 euro).
Le uscite prevedono: spese correnti (43.030.391 euro), spese per investimenti (95.711.328 euro), spese per rimborso prestiti (9.097.399 euro).
Le spese per gli investimenti sono destinate prevalentemente agli interventi sulla viabilità interna, sulle infrastrutture stradali e sull'edilizia scolastica provinciale.
I sette emendamenti approvati dal consiglio provinciale prevedono modesti spostamenti di somme, destinate a interventi su beni culturali, solidarietà sociale, prevenzione alcolismo e tossicodipendenze, progetti per i giovani e sostegno alla pesca.
Rispetto agli anni passati, com'è noto, il bilancio di previsione 2012 ha subito una contrazione a causa di ulteriori tagli nei trasferimenti dallo Stato, previsti dalla legge finanziaria di fine 2011 e dalla successiva legge sulla spending review. Il taglio, rapportato ai trasferimenti nell'ultimo triennio, è di oltre il 60 per cento: si passa infatti dai 16.856.000 euro del 2010 agli oltre 7.000.000 di euro del 2012, una pesante riduzione solo parzialmente compensata dall'aumento dell'imposta provinciale sulle RC Auto,  passata dal 12,5 al 16% (il massimo consentito dalla legge).
"Plaudo al senso di responsabilità mostrato dal Consiglio Provinciale - dice il Presidente D'Orsi - considerati i pesanti tagli nei trasferimenti siamo riusciti a far quadrare i conti, con particolare attenzione agli investimenti su viabilità e scuole. In questo modo, pur con grandi difficoltà, superiamo le recenti disposizioni
Progetto RESI, incontro tecnico tra Provincia e gli altri partner
Si è svolto ieri nella sede dell'Assessorato Provinciale all'Ambiente e Territorio un incontro tra i partner del progetto comunitario RESI. Si è trattato dell'ultimo comitato di pilotaggio (organismo di governance dei progetti comunitari) al quale hanno partecipato i funzionari della Provincia Regionale di Agrigento componenti del comitato e del gruppo di lavori, e i rappresentanti degli altri partner, ovvero Provincia di Ragusa (ente capofila), MRA (l'authority maltese per la gestione delle risorse naturali) e il dipartimento Energia dell'Università di Malta. Presente alla riunione anche l'Assessore Provinciale all'Ambiente, Francescochristian Schembri Il progetto RESI (acronimo di Renewable Energy Scenarios in Islands), finanziato dal Programma Operativo Italia-Malta 2007-2013, ovvero dall'Unione Europea e dal Governo Nazionale, ha l'obiettivo di censire e sviluppare la diffusione delle buone pratiche di energia rinnovabile, per colmare il divario nella produzione di energia da fonti rinnovabili con il resto dell'Europa. Articolato sul censimento degli impianti di energia rinnovabile, in particolare quelli solari e fotovoltaici, per ottenere un database degli impianti a Malta e nelle province siciliane partner, ha l'obiettivo di redarre un atlante delle buone pratiche (Best Practices Atlas) adottate a Malta e nelle province siciliane aderenti al progetto. La Provincia Regionale di Agrigento, mediante l'azione del Servizio Politiche Comunitarie, gestisce un budget di 158 mila euro su 587 mila euro del finanziamento complessivo. Iniziato nell'aprile del 2011, il progetto è entrato ormai nella fase finale. Nella riunione di ieri, oltre ad analizzare lo stato del progetto e delle singole azioni previste, è stato deciso che l'evento finale si svolgerà ad Agrigento.  "Un progetto importante che ha permesso di ottenere finanziamenti di una certa consistenza" dicono il Presidente D'Orsi e l'Assessore Schembri "confermando il nostro impegno sui temi prioritari dell'Ambiente e dell'Energia".
 Agrigentoweb.it
Il Consiglio Provinciale approva il Bilancio di Previsione 2012
Approvati anche Piano Triennale OO.PP. e Piano delle Alienazioni dei Beni
Il Consiglio Provinciale di Agrigento ha approvato ieri sera il Bilancio di previsione 2012, il Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2012-2014 e il Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni dei Beni della Provincia. Alla seduta, presieduta dal Presidente del Consiglio, Raimondo Buscemi, hanno preso parte anche gli assessori Ferrara, Schembri, Alfonso Montana, Biondi, Tannorella, Terrana, Varisano e Marchetta, mentre era assente per motivi di salute il Presidente D'Orsi.
L'inizio dei lavori è stato caratterizzato dall'audizione del prof. Parello in rappresentanza dei docenti dell'IPIA "Fermi", che ha esposto la situazione dell'istituto. Uno strappo alla procedura sollecitato anche dai consiglieri Nino Spoto e Carmelo Avarello, che hanno presentato una mozione sull'argomento. In particolare Spoto, illustrandola, ha dichiarato: "Il problema va risolto chiedendo l'intervento della Regione, del Minsiero dell'Istruzione e dellaProtezione Civile, analogamente a quanto è accaduto per la vicenda dell'Ospedale San Giovanni di Dio". Anche Orazio Guarraci ha rilevato l'importanza di dare la parola ai diretti interessati, rinviando poi l'approfondimento ad una successiva seduta aperta. "Siamo in una situazione drammatica" ha detto il prof. Parello "con oltre mille studenti penalizzati dai turni pomeridiani. Chiediamo alla Provincia di individuare una soluzione che consenta di tornare al normale orario antimeridiano ed evitare di disperdere in più plessi gli studenti". L'Assessore al Bilancio Pietro Marchetta ha puntualizzato che la Provincia sta producento il massimo impegno per risolvere il problema, ma non dispone di locali: la collocazione in più strutture è dunque un sacrificio temporaneo ma necessario. "Sinora - ha detto Marchetta - sono state reperite alcune aule tra ITC Sciascia, IPC Gallo e ITG Brunelleschi, e altre dieci al plesso Tortorelle, peraltro da adeguare sul piano igienico sanitario. Oggi (ieri per chi legge, ndr) è stato fatto un passo in avanti nella riunione a Palermo con i dirigenti dell'Istruzione. La soluzione all'ASI sembra praticabile, ma attendiamo una risposta definitiva: altre vie brevi non si intravedono, considerato che la Provincia non può ricorrere a trattative private ma deve indire gare ad evidenza pubblica, e successivamente la congruità delle offerte dovrà essere valutata dall'UTE".
Il cons. Totò Scozzari ha quindi chiesto e ottenuto il prelievo dei tre punti riguardanti, nell'ordine, il Piano Triennale delle Opere Pubbliche, il Piano delle Alienazioni dei beni provinciali e il Bilancio di Previsione 2012. Il Piano Triennale è stato illustrato dall'Assessore ai Lavori Pubblici, Vito Terrana, che ha rilevato come la Giunta non abbia apportato modifiche sostanziali al precedente Piano (non sarebbe stato possibile rispettare i tempi tecnici per l'approvazione della delibera). "Uniche, leggere modifiche il modesto decremento dei fondi per le manutenzioni ordinarie - ha detto Terrana - e l'incremento di 42,5 milioni di euro del fondo per l'Aeroporto, provenienti dalla compartecipazione dei privati, in adeguamento al Decreto Legislativo 207/2010".
Approvati alcuni emendamenti dei consiglieri, mentre altri sono stati dichiarati inammissibili (il consiglio ha deciso di trasformarli in successivi atti di indirizzo), il Piano Triennale è stato approvato con 22 voti favorevoli, 2 contrari e 4 astensioni. Il cons. Scozzari ha chiesto e ottenuto anche l'immediata esecutività dell'atto deliberativo. Approvato anche il Piano delle Alienazioni, che era stato integrato dall'Amministrazione con l'inserimento di alcuni relitti stradali, si è passati alla trattazione del Bilancio di previsione 2012. Anche in questo caso è stato deciso che gli emendamenti inammissibili, o ammissibili ma con parere tecnico contrario, saranno successivamente trasformati in atti di indirizzo.
Il confronto si è acceso, in particolare, su un emendamento presentato da alcuni consiglieri (primo firmatario Raimondo Buscemi) che avrebbe dovuto destinare ai precari alcune somme da un capitolo di spesa per il personale, per consentire da qui alla fine dell'anno una modesta integrazione delle ore lavorative. Il Segretario Generale dr. Giuseppe Vella è intervenuto precisando che il parere del direttore del Settore Risorse Umane era contrario, in quanto parte delle somme da cui prelevare i fondi per l'aumento delle ore non avevano la necessaria copertura finanziaria (come chiarito anche dal Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti dr. Dario Scozzari), e in ogni caso una recente direttiva della Corte dei Conti vietava incrementi di spesa agli Enti (come la Provincia) che avevano già superato il tetto del 50% della spesa per il personale. Inoltre gli aumenti delle ore dovevano essere legati ad un progetto per l'utilizzo del personale precario. Il Consiglio avrebbe comunque potuto approvare l'emendamento, motivandolo, ma esponendosi al rischio di una contestazione di danno erariale.
L'acceso dibattito ha registrato gli interventi, con varie sfumature, dei consiglieri Lazzano, Ruvolo, Masone, Guarraci, Carmelo D'Angelo, nonché del vicepresidente della Provincia Paolo Ferrara. Alla fine l'emendamento è stato respinto (14 astenuti, 10 si, 2 no). Il Bilancio di previsione 2012 è stato quindi approvato con 20 voti favorevoli, 3 contrari (Buscemi, Spoto e Lazzano)e 2 astenuti (Picone e Testone). Il consigliere Carmelo D'Angelo ha quindi chiesto l'immediata esecutività dell'atto, approvata con 18 si, 5 no e 1 astenuto.
I lavori sono stati aggiornati a martedì 13 novembre alle ore 18.00.
 
 

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