In merito alla notizia apparsa sull'edizione odierna del Giornale di Sicilia, a firma di Paolo Picone, dal titolo "La busta paga è più pesante alla Provincia" , si precisa che la busta dei dipendenti della Provincia, così come quella di tutti gli altri dipendenti pubblici, non sarà affatto più pesante dal mese di novembre in quanto gli effetti della sentenza della Corte Costituzionale, che aveva, con la sentenza n.223/2012, dichiarato la illegittimità della ritenuta del 2,5% sul TFR, introdotta dal d.l. n. 78/2010, sono stati neutralizzati dal d.l. n. 185/2012 che ha abrogato la disposizione censurata con decorrenza retroattiva. Come si legge sul sito istituzionale dell'Ente già dal 5 novembre scorso, ".. il legislatore ha ripristinato la condizione precedente alla riforma del 2010 ....in altri termini la trattenuta a carico del dipendente continuerà a farsi. Si è in attesa di una circolare esplicativa dell'Inpdap, tuttavia, per effetto del provvedimento del Governo,la busta paga del mese di novembre non sarà affatto più pesante."
L'articolo, riprende dal sito istituzionale e riporta, anche, la notizia della richiesta da parte del segretario provinciale della UIL, dott. Danile, di un incontro con l'Amministrazione per la discussione di problematiche inerenti la rideterminazione della dotazione organica, alla luce della c.d. spendig review, e le procedure di stabilizzazione. L'articolo riporta completamente tutti i termini della richiesta sindacale ma non la replica dell'Amministrazione sulla precisa ed importante questione.
Tale replica, che di seguito si riporta, sia ritiene debba essere pubblicata per una informazione più completa.
"In merito si ribadisce quanto già detto nell'ultima riunione della commissione di contrattazione decentrata. La rideterminazione della dotazione organica dell' Ente potrà avvenire, proprio in virtù di quanto disposto dall'art.16 comma 8 del decreto legge invocato dal Dott. Danile, soltanto dopo che, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, saranno fissati i parametri di virtuosita' per la determinazione delle dotazioni organiche degli enti locali. Soltanto in applicazione di tali parametri l'Ente potrà accertare carenze o esuberi di personale e rideterminare, conseguenzialmente, previo espletamento delle dovute relazioni sindacali,la propria dotazione organica. Al momento, l'unica certezza è quella sancita dal comma 9 dell'art.16 del medesimo decreto, ai sensi del quale: " Nelle more dell'attuazione delle disposizioni di riduzione e razionalizzazione delle Province e' fatto comunque divieto alle stesse di procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato." La norma, chiarissima nella sua esposizione, non concede, al momento, nessuno spazio a procedure di stabilizzazione. Peraltro rimangono tutte le pesanti limitazioni alle capacità assunzionali per gli enti locali, come il nostro, che sostengono spese per il personale in misura superiore al 50% delle spese correnti.
Si ricorda, anche, quanto ribadito dalla Corte dei Conti -sezioni riunite per la Regione siciliana in sede consultiva nella Deliberazione del 4 ottobre 2012 - " la facoltà d'incremento delle prestazioni lavorative può essere legittimamente esercitata solo nel rispetto di tutti i vincoli e limiti fissati dal legislatore e, comunque, con l'obbligo di includere nella spesa del personale l'onere derivante dal maggior numero di ore da retribuire (delibera n. 19/2012/SSRR/PAR. L'incremento orario comporta, in realtà, una modifica del contratto di lavoro e, pertanto,deve rispettarsi il parametro del 40% (oggi 50%) che viene calcolato tenendo conto dell'intera spesa del personale, senza decurtazione alcuna (delibera n. 70/2011/SSRR/PAR)."