GIORNALE DI SICILIA
UFFICI PUBBLICI. La notizia era sul sito dell'Ente
«Provincia, stipendi più alti? La trattenuta è stata ripristinata»
La trattenuta del 2,5% sul Trattamento di fine rapporto, a carico del dipendente continuerà ad essere operata. Lo precisa la Provincia in merito alla notizia, pubblicata sul sito istituzionale dell'Ente il 5 novembre scorso, perché nel frattempo 'gli effetti della pronuncia della Corte Costituzionale, che aveva, con la sentenza n.223/2012, dichiarato la illegittimità della ritenuta, sono stati neutralizzati da un nuovo e recentissimo disegno di legge che ha abrogato la disposizione censurata con decorrenza retroattiva, Come si legge sul sito istituzionale dell'Ente - spiegano dalla Provincia - «il legislatore ha ripristinato la condizione precedente alla riforma del 2010. Si è in attesa di una circolare esplicativa dell'Inpdap». Per quanto attiene alle richieste da parte del segretario provinciale della Uil, Fabrizio Danile, di un incontro con l'amministrazione per la discussione di problematiche inerenti la rideterminazione della dotazione organica, alla luce della "Spendig review", e le procedure di stabilizzazione - si legge ancora nella precisazione - l'amministrazione provinciale replica quanto già detto nell'ultima riunione della commissione di contrattazione decentrata. La rideterminazione della dotazione organica dell' Ente potrà avvenire soltanto dopo che, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, saranno fissati i parametri di virtuosità per la determinazione delle dotazioni organiche degli enti locali. Soltanto in applicazione di tali parametri l'Ente potrà accertare carenze o esuberi di personale e rideterminare, conseguenzialmente, previo espletamento delle dovute relazioni sindacali, la propria dotazione organica. ('PAPI)
BILANCIO. D'Orsi: «Offriamo aiuti domiciliari»
La Provincia estingue un vecchio mutuo Assistenza ai disabili
Estinzione anticipata di un prestito ed avvio del servizio di assistenza domiciliare dei soggetti con disabilità in condizioni di svantaggio grave. Sono questi gli atti approvati dalla giunta provinciale presieduta dal presidente Eugenio D'Orsi. La delibera in favore dei disabili sensoriali è stata approvata all'unanimità dalla giunta, ma a causa dei pesanti tagli operati sul bilancio della Provincia, non ha consentito di poter continuare la preziosa opera svolta, fino allo scorso anno, in favore delle persone in situazione di handicap. I tagli, infatti, hanno imposto di poter attivare questo importante servizio esclusivamente alle persone che presentano gravi situazioni di handicap. L'altro provvedimento approvato dalla giunta provinciale è relativo all'estinzione anticipata di un mutuo di
5 milioni di euro contratto con la Cassa Depositi e Prestiti. «Si tratta di due provvedimenti importanti - ha dichiarato a conclusione della seduta di Giunta il Presidente D'Orsi - che evidenziano l'impegno di questa amministrazione a cercare di mantenere attivi certi servizi fondamentali per la collettività e soprattutto per quelle famiglie che hanno persone care in situazione di grave handicap, tutto ovviamente sempre nel rispetto del Patto di Stabilità. Personalmente aggiungo che è con grande amarezza che abbiamo dovuto restringere l'assistenza a queste persone in condizioni di handicap in quanto il nostro bilancio ha subito pesanti tagli. L'assistenza partirà subito e riguarda solo quei soggetti che presentano una gravissima situazione di handicap». (PAPI)
ATO AG2. Con gli amministratori si dovrà fare il punto su quanti soldi sono già stati versati e i motivi di eventuali ritardi
Emergenza rifiuti, sindaci a rapporto
Questa mattina tutti convocati a Gesa
Annamaria Martorana
Sindaci a rapporto questa mattina per l'assemblea dei soci di Gesa, convocata dal commissario liquidatore Teresa Restivo. Dopo la prima convocazione di ieri andata deserta come da prassi, si spera che questa mattina gli amministratori dei 19 comuni dell'Ato Ag2 si presentino puntuali al tavolo assembleare per fare il punto della situazione a tre giorni dalla ripresa del servizio di raccolta rifiuti dopo dieci giorni di fermo che ha causato una nuova, ennesima emergenza igienico sanitaria.
Probabile anche la presenza del soggetto attuatore dell'Emergenza Rifiuti Maurizio Norrito che com'è noto, ha firmato per soli 22 giorni e non per 25, l'intervento sostitutivo del Dipartimento regionale, assumendosi gli oneri economici, la gestione, il coordinamento ed il controllo di queste settimane di servizio.
Quella di oggi è un'assemblea forse più importante delle altre perchè gli amministratori comunali, i sindaci, i commissari o chi per loro, dovranno chiarire ad uno ad uno, se hanno ottemperato agli impegni presi venerdì sera davanti ai funzionari regionali per fare in modo di fare avere quanto prima alle imprese, i soldi per pagare il saldo degli stipendi arretrati ai lavoratori fino al 31 agosto e la quattordicesima.
E tra gli amministratori comunali, è forse il sindaco di Agrigento quello che più degli altri, rivuole i servizio affidato al Comune, nonostante le oggettive difficoltà economiche dell'Ente, ma probabilmente forte delle recentissime aperture del presidente della Regione Crocetta che avrebbe trovato il modo per destinare importanti somme ai Comuni proprio per la gestione del servizio rifiuti con dei finanziamenti restituibili in diversi decenni. Zambuto infatti stigmatizza ancora una volta il ruolo degli ato creati dal governo Cuffaro definendoli «mostruosi strumenti di clientela e di sperpero del denaro pubblico».
Intanto continua la raccolta dei rifiuti nelle città invase dalla spazzatura. Ci sono zone di Agrigento ormai ripulite dagli operatori ecologici e dove rimane «soltanto» cattivo odore e sporcizia attorno al cassonetti, altre zone, come la periferia, e parte del centro come via Empedocle, i sottopassaggi, San Leone e alcune stradine e scalinate del centro storico, dove i primi interventi non sono stati sufficienti e ne necessitano altri. Riaperte le scuole e ripartite le attività commerciali dei mercati rionali, si tenta un ritorno alla normalità sperando che da qui ad un mesetto non si debba ritornare a parlare di emergenza igienico sanitaria legata al fermo della raccolta, a netturbini e imprese non pagate e a sindaci inadempienti.
L'unica nota positiva registratasi durante questa nuova emergenza per fermo della raccolta, è data dal basso numero di cassonetti date alle fiamme. Evidentemente sono serviti gli appelli agli improvvisati piromani, sul danno che la combustione di quintali di rifiuti provoca per via della produzione di diossina che finisce dritta dritta nei polmoni di tutti, compresi di coloro che
appiccano le fiamme e dei loro figli. I vigili del Fuoco, questa volta hanno lavorato molto meno rispetto a tutte le volte precedenti anche se il loro intervento è stato provvidenziale negli episodi segnalati per evitare che le fiamme si propagassero avvolgendo autovetture in sosta e abitazioni.(AMM)
I NODI DELLA POLITICA
MA NEGLI AUTONOMISTI È BUFERA INTERNA. NEL PDL MISURACA PROVA A RICUCIRE LO STRAPPO CON CASCIO
Lombardo: Crocetta merita appoggio
L'ex presidente della Regione al suo successore: «Sostegno, ma niente eolico e gestione dei rifiuti ai Comuni»
Riccardo Vescovo
PALERMO
Raffaele Lombardo è pronto a un incondizionato appoggio al presidente della Regione, Rosario Crocetta, ma deve fare i conti con i malumori all'interno del suo partito, ancora alle prese con le tensioni per la sua successione. Intanto il coordinatore del Pdl, Dore Misuraca, ha incontrato Francesco Cascio, per provare a ricucire i rapporti in casa azzurra. E oggi a Roma si riunirà il Gruppo parlamentare per discutere sulla strategia politica in Sicilia. Insomma, non si placano le tensioni all'indomani del voto. A maggior ragione dal momento che il presidente della Regione Rosario Crocetta, in Aula è fermo a 38 deputati su 90, ben lontano ai 46 necessari per una maggioranza. Un'apertura in tal senso è arrivata dal suo predecessore, Raffaele lombardo, che sul suo blog ha definito l'ex sindaco di Gela »cortese e interessato. Abbiamo passato in rassegna, al momento delle consegne, alcune emergenze e l'uomo mi è sembrato informato e determinato. Soprattutto interessato a non farsi legare le mani dalle logiche del palazzo e di certa politica». Per Lombardo, Crocetta «merita incondizionato appoggio su un programma di riforme radicali o, come le chiama lui, rivoluzionarie». Ma ecco le condizioni: «Niente eolico. Lo smalti- mento dei rifiuti ai comuni e per il resto raccolta differenziata e niente termovalorizzatori. Avanti nella riforma sanitaria». In tema di programmi, anche gli esponenti del Movimento Cinque stelle, sul loro sito internet hanno auspicato l'approvazione di una legge contro I' omofobia. «Quanto prima - hanno scritto - cercheremo di verificare se il governo siciliano, formato da Pd e Udc, sarà disposto a sposare il nostro testo, verificando effettiva- niente certe alleanze che nascono in Sicilia ma a Roma prendono altre strade». In casa autonomista intanto è bufera dopo la riunione di Caltanissetta del Comitato regionale del Partito dei Siciliani, per analizzare il risultato elettorale. Lombardo ha parlato di »una quarantina tra candidati e componenti di un cosiddetto comitato regionale su 240. Spiacciono le parole, non pronunziate in sala, di qualche aspirante sciacallo, ma è messo nel conto. Non mi convincono le correnti organizzate - ha aggiunto - Di cosa stiamo parlando? Della corrente separatista? Di quella secessionista o della corrente filo governativa?». Nel Pdl, il coordinatore regionale Dore Misuraca ha incontrato il presidente uscente dell'Ars, Francesco Cascio per provare a ricucire il partito dopo le tensioni dei giorni scorsi: »È stato un confronto cordiale e costruttivo. Ritengo che l'interesse e l'attesa per le primarie, che sta entusiasmando il Pdl, debba prevalere sulle motivazioni che hanno indotto alcuni amici siciliani a esternazioni sopra le righe. Oggi, assieme agli altri due coordinatori, Castiglione e Nania, sarà riunito a Roma il gruppo all'Ars per delineare la strategia politica in Sicilia, alla presenza del segretario nazionale, Angelino Alfano.
LA SICILIA
Naro, inagibile gran parte della sede distaccata dell'Itc
NARO. Sta iniziando a diffondersi dal sito ufficiale del giornale di istituto il movimento di protesta degli alunni della sede distaccata di Naro dell' ITC Galileo Galilei. In una nota diffusa dagli studenti si legge: «Quasi tre quarti dell'edificio è dichiarato inagibile Dove sono andati a finire tutti fondi stanziati per la manutenzione del nostro istituto? E normale una situazione del genere? Ogni giorno mettiamo a repentaglio la nostra vita. Gran parte dell'edificio è stato dichiarato inagibile e da pochi giorni si è aggiunta anche la vicina palestra)>.
Nel frattempo gli alunni della scuola superiore narese si apprestano, entro giorno 19 ad eleggere il proprio rappresentante di istituto. Non più di un mese fa era stata diffusa la notizia dell'arrivo di circa 150 mila euro per la messa in sicurezza dei locali dell'istituto superiore narese. «Il cortile esterno è inagibile, come anche la palestra. La caldaia è fuori attività si legge ancora nella nota . A quanto pare nessuno ha pensato ancora di intervenire per la sicurezza degli aspiranti ragionieri. Adesso la scuola dipende dalla sede centrale canicattinese del "Galileo Galilei" alla cui presidenza c'è il consigliere di minoranza narese prof. Fontana. Da quando la scuola non è più autonoma, è stata dimenticata da tutti. Chiediamo al preside, poiché anch'egli narese, di fare tutto il possibile affinché anche questo servizio scolastico, non diventi solo un ricordo».
GABRIELE TERRANOVA
LO DICO A "LA SICILIA"
BIONDI: MONTANA DICA LA VERITA'
Spett. le Redazione, nella qualità di assessore provinciale al turismo intervengo per correggere l'errore riportato nell'articolo titolato: «Il presidente D'Orsi ha trascurato Licata» di sabato 10 novembre 2012. Nel pezzo, nell'affermare che con le dimissioni di Giuseppe Montana: «Licata non ha più assessori in provincia", si diffonde una notizia palesemente sbagliata, creando nei lettori del vostro giornale sorpresa e qualche perplessità. Chi scrive, infatti, da oltre due anni ricopre la carica di assessore alla provincia di Agrigento, e non credo che qualcuno possa mettere in dubbio la mia cittadinanza licatese. Detto questo e proprio perché rappresento Licata da prima della nomina di Montana nella giunta provinciale, mi sia consentito di aggiungere che le dimissioni di quest'ultimo nulla hanno a che vedere con le motivazioni che vengono riportate nell'articolo. Licata non è stata mai trascurata dal presidente D'Orsi, non solo perché, scegliendola come sito per la realizzazione dell'aeroporto di Agrigento, è stata messa al centro del più importante progetto di sviluppo economico portato avanti da questa amministrazione provinciale. Ma anche per aver destinato 1,4 milioni per la ristrutturazione dell'edificio di piazza Gondar da destinare a nuove classi per il Liceo Linares. Lavori che sono stati finanziati con i fondi «per le opere di mitigazione raddoppio Statale 640», non soggetti alla scure del rispetto del Patto di Stabilità e quindi immediatamente disponibili; inserito con valenza prioritaria la città e la costa licatese nell'itinerario della ciclovia del progetto Sibit; dato ampio spazio all'offerta turistica della nostra città alla Bit di Milano; provveduto, con puntualità e sollecitudine, a garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria nelle strade e nelle scuole di competenza provinciale ricadenti nel territorio di Licata, o non facendo mai mancare alla nostra città, compatibilmente con le limitazioni di bilancio, finanziamenti e patrocini per iniziative culturali e di spettacolo. Poco credibili risultano, poi, le critiche e gli appunti mossi dai dimissionari assessori e dai dirigenti di Grande Sud all'indirizzo di D'Orsi, allo scopo di giustificare questo repentino voltafaccia verso un presidente e un'azione politico-amministrativa condivisa e sostenuta per ben quattro anni e mezzo attraverso la presenza ininterrotta di propri rappresentanti nella giunta provinciale; nonché con puntuali attestati di stima per il buon governo di D'Orsi, da parte dei loro maggiori leader: Cimino e Miccichè. Le richieste di ulteriori posti in giunta e di incarichi in enti partecipati, in politica possono avere una qualche legittimità, ma non si può reagire sbattendo la porta se tempi e modi non corrispondono ai propri desideri, lamentando, solo ora, mancanza di collegialità e divergenza di vedute.
ANGELO BIONDI
Assessore provinciale al Turismo
IL VERTICE CON PISTORIO. L'ex-presidente non ha gradito qualche "fuori onda"
«A Caltanissetta aspiranti sciacalli » Lombardo accusa, nervi tesi nel Pds
Palermo. L'elezione di Crocetta presidente della Regione non è stata anche la vittoria dei partiti che lo hanno sostenuto: in particolare, il Pd che ha quasi dimezzato i suoi voti rispetto al 2008, pur con la concorrenza della lista «Crocetta presidente». Diverso il discorso per l'Udc che, dopo la scissione del 2010, ha riguadagnato consensi e deputati. Ma ciò non è stato sufficiente per garantire al presidente della Regione la maggioranza all'Ars. E ciò è al centro delle analisi e delle riflessioni di tutti i partiti, in vista delle politiche della prossima primavera.
Nei partiti dell'opposizione è già cominciata la fase della riorganizzazione. Partito dei siciliani (ex-Mpa) e Grande Sud, nel fine settimana appena trascorso, hanno riunito i rispettivi vertici, a Caltanissetta ed Enna, per avviare una nuova stagione politica. Più complessala situazione all'interno del Partito dei siciliani dove il segretario, Pistorio, ha rimesso il mandato per agevolare il confronto interno che avrà il momento doti nel congresso che si svolgerà nel gennaio del prossimo anno. Un passaggio delicato che sarà gestito da una direzione collegiale, coordinata da Piscitello.
Non sarà facile passare da un partito tutto fondato sul carisma del fondatore, come è stato l'Mpa di Lombardo, a un partito "democratico". Lombardo, domenica scorsa non ha partecipato al comitato di Caltanissetta, dove si è parlato e criticato in piena libertà. Però, non l'ha presa molto bene. «Il Pds s'interrogava sull'eredità - ha scritto sul suo blog-, su chi deve possederla e perché. Una quarantina tra candidati e componenti di un cosiddetto comitato regionale su 240 e un centinaio di accompagnatori, tifosi, curiosi. Mi hanno riferito. Spiacciono le parole non pronunciate in
sala di qualche aspirante sciacallo, ma è messo nel conto».
insomma, c'è il rischio di una guerra fratricida all'interno del Partito dei siciliani per valutazioni non pronunciate pubblicamente e che potrebbero essere il frutto di un'errata comprensione odi cattiveria. Lombardo che è un politico molto navigato queste cose le sa molto bene. Così come l'espressione «si occupi del mangime delle sue galline», non è stata pronunciata da Pistorio, ma è solo una sintesi giornalistica. Ciò non toglie che i nervi siano a fior di pelle. Lombardo ha dovuto rinunciare sia alla presidenza della Regione a causa dell'inchiesta antimafia che lo ha coinvolto sia alla guida della sua «creatura» politica, l'Mpa-Pds, per evitare di coinvolgerla nelle questioni giudiziarie.
Sul piano delle alleanza politiche, il Partito dei siciliani, come lo stesso Lombardo ha più volte sollecitato, potrebbe procedere verso la formazione di un partito unico con Grande Sud. Ma questa è una scelta che spetta al congresso di gennaio e, ovviamente, a Grande Sud. Pistorio ha avviato un fitto dialogo con Miccichè che dovrebbe scaturire in un rapporto federativo con l'Udc che si appresta a lanciare la »Lista per l'Italia». Sembra escluso il dialogo con il Pdl, «per coerenza con la campagna elettorale», ha sottolineato Pistorio.
Sia il Pd sia il Pdl, da parte loro, hanno avviato la stagione delle elezioni primarie. Quelle dei Pd sono fissate per il 25 novembre, mentre il Pdl è dilaniato dalle correnti interne. Ma il segretario Alfano, tranne che Berlusconi non decida di «rovesciare il tavolo», sembra avvantaggiato nella corsa per la designazione a candidato premier. In ogni caso, sia le primarie del Pd e sia quelle del Pdi non potranno prescindere dall'apporto del voto siciliano. Qui il 28 di ottobre c'è stato un vero e proprio terremoto: il 53% degli aventi diritto ai voto ha disertato le urne; il Movimento 5 Stelle è il primo partito siciliano. L'isola non è più la riserva divo- ti per i due maggiori partiti nazionali, anche se in passato a fare man bassa è sempre stato il Pdl, che però ora ha perso quasi i due terzi dei voti del 2008. La doppia scissione subita dal partito di Berlusconi, quella di Fu e di Grande Sud, c'entra fino a un certo punto.
Un contesto piuttosto articolato che deve fare i conti con l'anti-politica crescente. Ricette? Forse non ne ha nessuno. Però, si potrebbe cominciare col rinnovare la rappresentanza alla Camera e al Senato. La gente è stanca di vedere sempre le stesse facce. Anche perché ben poco hanno fatto per la Sicilia.
Agrigentoflash.it
Il Consiglio torna a riunirsi. Otto i punti all'ordine del giorno.
Riprenderà questa sera alle ore 18:00, nell'aula Silvia Pellegrino l'attività del Consiglio provinciale, a seguito del rinvio deciso dai Consiglieri nella seduta del 6 novembre, quando sono stati approvati il piano triennale delle opere pubbliche, il piano delle alienazioni e il Bilancio di previsione 2012.
L'ordine del giorno prevede la discussione dell'interrogazione del Consigliere Cammilleri ed altri sulle manifestazioni estive del 2012 e l'interrogazione del Cons. Cammilleri ed altri sul tema della Mobilità in provincia di Agrigento.
Il Consiglio dovrà discutere ed approvare cinque debiti fuori bilancio a seguito di sentenze della magistratura per un totale di oltre 200 mila euro.
Infine il Consiglio si occuperà della mozione presentata dai consiglieri provinciali Avarello e Spoto sull'IPIA Fermi di Agrigento.
Giunta provinciale, parte il servizio per diversamente abili. Estinto un mutuo di 5 milioni di euro
La Giunta provinciale presieduta dal Presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi, ha approvato due importanti atti Amministrativi uno dei quali dà l'avvio all'assistenza domiciliare dei soggetti in condizioni di svantaggio grave.
Approvato anche la chiusura anticipata di un mutuo per cinque milioni di euro.
Erano presenti alla seduta di Giunta oltre al Presidente Eugenio D'Orsi, gli Assessori Angelo Biondi, Vito Terrana, Francesco Christian Schembri, Pietro Giglione, Piero Marchetta, Adriano Varisano, Salvatore Tannorella e Pasquale Mazza.
La delibera in favore dei disabili sensoriali e non, è stata approvata all'unanimità dalla Giunta, ma a causa dei pesanti tagli operati sul bilancio della Provincia Regionale di Agrigento, non ha consentito di poter continuare la preziosa opera svolta, fino allo scorso anno, in favore delle persone in situazione di handicap. I tagli, infatti, hanno imposto di poter attivare questo importante servizio esclusivamente alle persone che presentano gravi situazioni di handicap. L'altro provvedimento approvato dalla Giunta provinciale è relativo all'estinzione anticipata di un mutuo contratto con la Cassa Depositi e Prestiti.
"Si tratta di due provvedimenti importanti - ha dichiarato a conclusione della seduta di Giunta il Presidente D'Orsi - che evidenziano l'impegno di questa Amministrazione a cercare di mantenere attivi certi servizi fondamentali per la collettività e soprattutto per quelle famiglie che hanno persone care in situazione di grave handicap. Il tutto ovviamente sempre nel rispetto del Patto di Stabilità. Personalmente aggiungo che è con grande amarezza che abbiamo dovuto restringere l'assistenza a queste persone in condizioni di handicap in quanto il nostro bilancio ha subito pesanti tagli. L'assistenza partirà subito e riguarda solo quei soggetti che presentano una gravissima situazione di handicap".
Grande sud. Anche Guarraci "rompe" con D'Orsi
Dopo le dimissioni del vice Presidente della Provincia Paolo Ferrara e dell'Assessore Giuseppe Montana, il capo gruppo consiliare di Grande Sud, Orazio Guarraci, su mandato pieno del partito, ha incontrato il Presidente D'Orsi per verificare se ci fossero ancora le condizioni, per trovare un punto di incontro. "A nome del partito-scrive Guarraci- ho posto all'attenzione del Presidente alcune priorità amministrative, quali: la realizzazione di un "Piano Provinciale dei Trasporti"; la realizzazione del "Piano Provinciale Energetico"; attivare il "Piano Provinciale dello sviluppo e dell'Occupazione", che sicuramente avrebbero favorito la ripresa economica ed occupazionale della provincia. Inoltre avevo chiesto l'azzeramento della Giunta, incaricando nuovi Assessori altamente qualificati, conferendo Loro totale autonomia d'azione. Purtroppo il Presidente D'Orsi era impegnato in altro. D'avanti a questo comportamento istituzionale, bene hanno fatto gli Assessori Ferrara e Montana a prendere le distanze da D'Orsi. Dopo l'incontro il Presidente D'Orsi, dichiarando di non avere autonomia decisionale e pertanto si sarebbe dovuto rapportare con altri soggetti per poter decidere, assumeva un atteggiamento di latitanza politica, evitando di prendere le dovute decisioni, e rifiutava di assumersi le responsabilità che il suo ruolo gli impone. Pertanto, il Presidente D'Orsi, tentando di sfuggire ai suoi doveri istituzionali".
Agrigentooggi.it
Tutti gli assessori della giunta D'Orsi
Che utilità hanno gli assessori e cosa hanno fatto per il bene della Provincia Regionale di Agrigento. Chi di loro ha lasciato il segno ? Sono tanti i nomi che si sono succeduti. Ecco l'elenco di tutti gli esponenti di partito che hanno fatto parte della giunta provinciale. Attualmente quelli in carica sono nove.Sono in tutto 42 gli assessori che sono stati nominati nella giunta provinciale da luglio del 2008, mese in cui si è insediato il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi. Ricordiamo che D'Orsi è diventato presidente con un consenso ampio e succlassando i suoi antagonisti, come il candidato del Pd, Giandomenico Vivacqua. Della prima giunta, come riempi posto, fecero parte i deputati regionali, Nino Bosco del Pdl e Luigi Gentile del Fli. Ma ecco gli assessori che si sono succeduti nell'amministrazione D'Orsi: Luigi Argento, Giuseppe Arnone, Giovanni Barbera, Gaetano Cani, Settimio Cantone, Stefano Castellino, Giuseppe Ciulla, Sergio Indelicato, Pietro Macedonio, Carmelo Pace, Mariano Ragusa, Luca Cristian Salvato, Salvatore Tuzzolino, Paolo Ferrara, Calogero Volpe, Vincenzo Giambrone, Nino Bosco, Luigi Gentile, Giovanni Catania, Tullio Lanza, Domenico Alaimo, Katea Ferrara, Paolo Felice, Calogero Crapanzano, Giuseppe Pasciuta, Nicoletta Marchese, Maria Teresa La Marca, Antonio Limblici, Giovanni Nocera, Domenico Lombardo, Domenico Contino, Paolo Ferrara e Pino Montana. La squadra di assessori attualmente in carica è composta da: Pietro Marchetta (Bilancio, Edilizia e Gestione patrimoniale); Alfonso Montana, assessore alla viabilità. Ed ancora da Salvatore Tannorella (Politiche del lavoro e Pari opportunità), Angelo Biondi (Turismo, Aeroporto e Politiche comunitarie). Adriano Varisano (Tutela del consumatore e delle minoranze); Vito Terrana (Lavori pubblici); Francescochristian Schembri (Territorio e ambiente) Pietro Giglione, assessore per le Attività produttive, e l'ultimo entrato Pasquale Mazza, ancora senza delega. Dopo le dimissioni di Montana e Ferrara sono quindi 9 gli assessori in carica. Non è stato da meno il Sindaco di Agrigento. Marco Zambuto nel primo mandato ha visto roteare quasi trentasette assessori. Alcuni rimasti in carica per periodi molto brevi. Nel suo nuovo mandato, in soli sei mesi, c'è gia stato un primo rimpasto, che ha messo fuori la porta Pietro Macedonio e Giovanni Sciacca
Agrigentonotizie.it
Consiglio provinciale, domani nuova riunione
Otto i punti all'ordine del giorno, tra i quali la mozione presentata dai consiglieri provinciali Avarello e Spoto sull'Ipia Fermi di Agrigento
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Riprenderà domani, 13 novembre, alle 18, nell'aula Silvia Pellegrino, l'attività del Consiglio provinciale, a seguito del rinvio deciso dai consiglieri nella seduta del 6 novembre, quando sono stati approvati il piano triennale delle opere pubbliche, il piano delle alienazioni e il Bilancio di previsione 2012.
L'ordine del giorno prevede la discussione dell'interrogazione del consigliere Cammilleri ed altri sulle manifestazioni estive del 2012 e l'interrogazione del consigliere Cammilleri ed altri sul tema della Mobilità in provincia di Agrigento.
Il Consiglio dovrà discutere ed approvare cinque debiti fuori bilancio a seguito di sentenze della magistratura per un totale di oltre 200mila euro.
Infine il Consiglio si occuperà della mozione presentata dai consiglieri provinciali Avarello e Spoto sull'Ipia Fermi di Agrigento.
Sicilia 24h.it
Caso Ipia", conferenza stampa di D'Orsi
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi e l'Assessore al Bilancio, Edilizia e Gestione Patrimoniale, Piero Marchetta, hanno indetto una conferenza stampa per domani, martedì 13 novembre 2012 alle ore 11,00 nella sala stampa dell'Ente al terzo piano del Palazzo della Provincia. Oggetto della Conferenza stampa "Aggiornamento situazione logistica Ipia "Fermi".
Agrigento, Provincia: parte il servizio in favore delle persone in situazione di handicap
La Giunta provinciale presieduta dal Presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi, ha approvato due importanti atti Amministrativi uno dei quali dà l'avvio all'assistenza domiciliare dei soggetti in condizioni di svantaggio grave.
Approvato anche la chiusura anticipata di un mutuo per cinque milioni di euro.
Erano presenti alla seduta di Giunta oltre al Presidente Eugenio D'Orsi, gli Assessori Angelo Biondi, Vito Terrana, Francesco Christian Schembri, Pietro Giglione, Piero Marchetta, Adriano Varisano, Salvatore Tannorella e Pasquale Mazza.
La delibera in favore dei disabili sensoriali e non, è stata approvata all'unanimità dalla Giunta, ma a causa dei pesanti tagli operati sul bilancio della Provincia Regionale di Agrigento, non ha consentito di poter continuare la preziosa opera svolta, fino allo scorso anno, in favore delle persone in situazione di handicap. I tagli, infatti, hanno imposto di poter attivare questo importante servizio esclusivamente alle persone che presentano gravi situazioni di handicap. L'altro provvedimento approvato dalla Giunta provinciale è relativo all'estinzione anticipata di un mutuo contratto con la Cassa Depositi e Prestiti. "Si tratta di due provvedimenti importanti - ha dichiarato a conclusione della seduta di Giunta il Presidente D'Orsi - che evidenziano l'impegno di questa Amministrazione a cercare di mantenere attivi certi servizi fondamentali per la collettività e soprattutto per quelle famiglie che hanno persone care in situazione di grave handicap. Il tutto ovviamente sempre nel rispetto del Patto di Stabilità. Personalmente aggiungo che è con grande amarezza che abbiamo dovuto restringere l'assistenza a queste persone in condizioni di handicap in quanto il nostro bilancio ha subito pesanti tagli. L'assistenza partirà subito e riguarda solo quei soggetti che presentano una gravissima situazione di handicap".
Agrigentoweb.it
Ipia, studenti e docenti raccolgono firme
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi e l'Assessore al Bilancio, Edilizia e Gestione Patrimoniale, Piero Marchetta, hanno indetto una conferenza stampa per domani, martedì 13 novembre 2012 alle ore 11,00 nella sala stampa dell'Ente al terzo piano del Palazzo della Provincia.
Oggetto della Conferenza stampa "Aggiornamento situazione logistica Ipia "Fermi".
Intanto, sabato mattina, docenti e studenti dell'Istituto, si sono ritrovati a Porta di Ponte per raccogliere firme al fine di sollecitare una rapida soluzione al problema che rischia di diventare un vero boomerang, soprattutto per gli studenti che rischiano di perdere l'anno scolastico.