Sabato 10 nov
GIORNALE DI SICILIA
PROVINCIA
Tavolo tecnico per l'istituto «Panepinto»
L'assessore provinciale Piero Marchetta, ha presieduto un tavolo tecnico per individuare le soluzioni al completamento dei locali dell'istituto Panepinto di Bivona, E stato deciso di esaminare il programma di spesa degli interventi da effettuare, predisposto dal progettista, per individuare la copertura finanziaria necessaria e la compatibilità della stessa con i vincoli imposti dal Patto di Stabilità.
«TOSCANINI»
Due nuovi corsi di clarinetto e di canto
L'Istituto Toscanini ha attivato i corsi universitari di alta formazione musicale (AFAM) di Canto e Clarinetto di 1° e 2° livello, che si aggiungeranno a quelli relativi alla formazione di base già attivati per l'anno in corso 2012/13. (AMM')
PROVINCIA. Il presidente ha incontrato ieri mattina il capogruppo Orazio Guarraci, che a nome del partito ha dettato e condizioni. Ora attende risposte
D'Orsi sta cercando di recuperare l'intesa con «Grande sud»
Si riapre uno "spiraglio" per la ricomposizione dell'alleanza alla Provincia, tra Grande sud ed Mpa. La decisione la dovrà prendere il presidente D'Orsi, accettando i" consigli" del partito di Michele Cimino. Consigli o se vogliamo condizioni, che ieri mattina il capogruppo di Grande sud in Consiglio provinciale, Orazio Guarraci, ha posto al capo dell'amministrazione provinciale. Ieri mattina, infatti, si è svolto il vertice tra D'Orsi e Guarraci, per cercare un'intesa. Se D'Orsi vuole evitare che i consiglieri di Grande sud vadano ad ingrossare le fila dell'opposizione, secondo il diktat (li Guarraci, deve azzerare la giunta (che si presenta in questo momento come monocolore con 5 assessori in quota Mpa), procedere ad una verifica con gli alleati e ridisegnare i vertici degli enti partecipati, in altre parole mettere mano ai sottogoverni. «Persone capaci e competenti - dice il capogruppo di Grande sud - che possano lavorare per il bene della collettività». Le altre questioni messe sul tavolo della trattativa da Orazio Guarraci sono: procedere all'approvazione del piano provinciale dei trasporti, del piano energetico (settore in cui la Provincia ha perso 5 milioni di euro di finanziamenti). Ed infine del piano occupazionale e di sviluppo della Provincia di Agrigento. Argomenti che ormai da 5 anni si ripetono ma che non trovano riscontro con atti amministrativi concreti. «Tutti questi argomenti - aggiunge Guarraci - devono essere di primaria importanza, con Grande sud che ne rivendica la paternità, così come chiediamo al presidente D'Orsi di conferire, oltre al mandato agli assessori, anche piena autonomia decisionale. Quello che è mancato finora». D'Orsi si è preso 24 ore di tempo per dare una risposta a Guarraci, prima infatti deve consigliarsi con il suo partito e con l'onorevole Roberto Di Mauro. «Se la risposta sarà negativa alle condizioni poste da Grande sud - conclude Guarraci - noi passeremo subito all'opposizione». Intanto, dopo le dimissioni, il licatese Pino Montana spiega i motivi che lo hanno convinto a lasciare la carica di assessore provinciale allo Sport. «Ultimamente alcune scelte politiche del presidente D'Orsi, non discusse preventivamente con gli alleati, hanno creato quel vuoto politico in un momento estremamente delicato per la sopravvivenza della nostra collettività - dice Montana. - Il dibattito democratico è sconosciuto e lascia spazio a personalismi che, specialmente nella fase pre elettorale, hanno dato vita a continue revoche di deleghe e azzeramenti di giunta ,per dar spazio a nuove nomine senza un minimo di supporto alla futura azione di governo. La navigazione a vista non è concessa. Bisogna discutere e confrontarsi con tutte le forze politiche senza lasciarsi andare ad acuti da solista».
('PAPI')
LA SICILIA
CONSORZIO UNIVERSITARIO.
Maria Grazia Brandara interviene nella polemica fra Lagalla e D'Orsi per evitare la chiusura del polo
Sulla controversia nata attorno alla sopravvivenza del Consorzio universitario di Agrigento interviene l'on. Maria Grazia Brandara.
"I cittadini di Agrigento - scrive l'ex parlamentare regionale - assistono in questi giorni attoniti e allarmati al rimpallo di responsabilità tra il rettore dell'università di Palermo Lagalla e il commissario del Cupa Mifsud sui temi della gestione economica della struttura del Consorzio universitario. Un dibattito a distanza che ha più il sapore di un confronto di natura politica che quello di un sano dialogo finalizzato unicamente al bene di questo territorio e di quella straordinaria risorsa che è il consorzio".
L'on. Brandara ricorda allora 'Quando, spronati e sostenuti da Enzo Sardo e ad altri cittadini portammo avanti l'idea della realizzazione di un polo universitario ad Agrigento. In molti allora ci credevano dei visionari. Eppure quello che sembrava un sogno è divenuto una realtà grazie alla forza della volontà popolare, unita al l'impegno di amministratori lungimiranti come il presidente della Provincia Vivacqua, il sindaco di Agrigento Sodano, e il presidente della Camera di commercio Di Betta. Occorre quindi, ora come allora, che i cittadini, gli amministratori e gli attori del settore produttivo, ritrovino lo stesso slancio civico e civile, ma questa volta per scongiurare una potenziale, drammatica, chiusura. Quell'importante presidio di cultura che è il Cupa, nato dalla volontà popolare, dovrà trovare in quest'ultima la forza per contrapporre alle beghe politiche e alle esigenze dell'economia le necessità del territorio, al fine di tutelare il futuro dell'università ad Agrigento e correggere le derive privatistiche, che in questi mesi stanno venendo alla luce in forme inaspettate e subdole.
"Per questo - conclude - chiedo a tutte le forze in campo (studenti universitari e delle scuole superiori e le loro famiglie, movimenti civici e rappresentanti del tessuto politico e produttivo) di far sentire la loro voce, per far avvertire alla politica che ha utilizzato come "parcheggio" in cui collocare attraverso l'odiosa pratica dello spoill system i propri "protetti" e che adesso, che le casse languono, ritiene di poter abbandonare il Cupa, che noi vigileremo sul loro operato e saremo pronti, nuovamente, a tornare in piazza per difendere il futuro".
MARCELLA LATTUCA
«Il presidente D'Orsi ha trascurato Licata»
Provincia. L'ormai ex assessore Giuseppe Montana ha spiegato le ragioni delle sue dimissioni
Giuseppe Montana lascia la Provincia. L'assessore licatese si di- mette. Troppe le diversità di vedute su svariati temi. Licata non ha così più assessori in Provincia. Stimato professionista e insegnate licatese, Giuseppe Montana aveva sposato il progetto targato D'Orsi, adesso arriva il divorzio.
«Ultimamente alcune scelte politiche del presidente, non discusse preventivamente con gli alleati, hanno creato quel vuoto politico in un momento estremamente delicato per la sopravvivenza della nostra collettività».
Per Montana, la squadra non c'è più: «Il dibattito democratico è sconosciuto e lascia spazio a
personalismi che, specialmente nella fase pre-elettorale, hanno dato vita a continue revoche di deleghe e azzeramenti di giunta, per dar spazio a nuove nomine senza un minimo di supporto alla futura azione di governo. La navigazione a vista non è concessa, specialmente in Provincia di Agrigento. Bisogna discutere e confrontarsi con tutte le forze politiche senza lasciarsi andare ad acuti da solista».
Giuseppe Montana parla anche del futuro perché a suo parere anche la città di Licata è stata trascurata dall'azione dei governo provinciale: «Serve una linea politica che consenta di individuare le migliori professionalità mettendo le stesse in condizioni di poter lavorare per realizzare gli obiettivi utili ad una costante e concreta crescita dell'intera provincia. Licata in primis perché è la mia città, la comunità che amo e per la quale voglio fare qualcosa di buono».
Lo sguardo di Giuseppe Montana è già rivolto alle prossime amministrative di Licata. «Le prossime elezioni amministrative nella città di Licata saranno il vero banco di prova per tutte le forze politiche. Voglio quindi, assieme ai miei amici, affrontarle nella maniera più libera possibile e senza vincoli di alcuna natura».
VINCENZO MONTANA
Domenica 11 novembre
GIORNALE DI SICILIA
Provincia di Trapani,
tagli per esperti e consulenti esterni
Azzerato lo staff del presidente: costo 70 mila euro
Giacomo Di Girolamo
TRAPANI
La Provincia regionale di Trapani, nei prossimi sette mesi, risparmìerà circa 450 mila euro sugli stipendi dei funzionari che avevano avuto affidati gli incarichi di dirigente di settore e sugli emolumenti degli esperti e dei componenti dell'Ufficio di staff che erano stati nominati dall'ex presidente Mimmo Turano, dimessosi a fine agosto per concorrere (peraltro con successo) all'Ars. E il risultato economico della decisione del commissario Luciana Giammanco, di revocare, o comunque non confermare, tutte le nomine che erano state fatte da Turano, in relazione alla scadenza «naturale» della giunta che, appunto, sarebbe stata tra circa 7 mesi. Il commissario Giammanco ha anche ridotto i Settori della Provincia dati a 6, accorpando tutta una serie di branche amministrative e ponendo a capo degli stessi Settori il segretario generale Giuseppe Scalisi e i due dirigenti di ruolo Diego Maggio e Antonino Candela. Sono stati così «retrocessi» alle funzioni che ricoprivano prima di riceverei' incarico di dirigente di Settore i dipendenti Maria Stella Marino, Anna Maria Santangelo, Maria Stella Porretto e Giuseppe Fundarò mentre il dirigente esterno Angelo Mistretta è stato revocato. Il risparmio delle spese per i dirigenti sarebbe complessivamente di circa 250 mila euro.
Altri 70 mila euro circa sarebbe invece, il totale del risparmio per l'azzeramento dello staff del presidente che era composto da Gioacchino Lo Presti, Lorenzo Cascio e Marisa Di Marzo mentre supererebbe i 100 mila euro quello derivante dalla revoca dei consulenti Enrico Camillèri, Antonio Galfano e Giselda Abate. Solo 15 mila euro circa il risparmio derivante dalla mancato rinnovo del contratto del portavoce del presidente Mimmo Turano Filippo Siragusa. Il commissario Luciana Giammanco starebbe, infine, valutando la posizione dell'»esperto» Deborah Aureli che, nei mesi scorsi, era stata nominata coordinatrice (Project manager) per la gestione di progetti dell'unione Europea dall'allora dirigente Angelo Mistretta, con un compenso di circa 210 mila euro e con durata prevista fino al 30giugno2014, oltre, cioè, quella che sarebbe stara la scadenza «naturale» del mandato del presidente Mimmo Turano. Nella determina adottata da Mistretta, tuttavia, era stato già specificato che Deborah Aureli, con il suo lavoro, avrebbe contribuito a far ottenere alla Provincia l'ammissione a finanziamento, da parte della Comunità europea, di cinque progetti, per più di un milione e 800 mila euro e che, quindi, l'incarico di Project manager era per la gestione degli stessi progetti che dovranno essere realizzati nell'arco di 30 mesi. (GdG)
Lunedì 12 novembre
GIORNALE DI SICILIA
Ecco l'elenco di tutti gli esponenti di partito che hanno fatto parte della giunta provinciale. Attualmente quelli in carica sono nove
Dal luglio del 2008 sono stati nominati 42 assessori
Siamo a quota 42. Da quando si è insediato, cioè dal mese di luglio del 2008, il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, ha nominato un "esercito" di assessori. Una media altissima, un assessore al mese, Sono note anche le difficoltà iniziali del presidente a varare la prima giunta, subito dopo la sua elezione con un plebiscito rispetto al suo avversario del Pd, Giandomenico Vivacqua, risolte con l'inserimento nell'esecutivo dci parlamentari del Pd], Nino Bosco e Luigi Gentile, per dissidi interni ai partito. Ecco gli assessori che si sono succeduti nell'amministrazione D'Orsi: Luigi Argento, Giuseppe Arnone, Giovanni Barbera, Gaetano Cani, Settimio Cantone, Stefano Castellino, Giuseppe Ciulla, Sergio indelicato, Pietro Macedonio, Carmelo Pace, Mariano Ragusa, Luca Cristian Salvato, Salvatore Tuzzolino, Paolo Ferrara, Calogero Volpe, Vincenzo Giambrone, Nino Bosco, Luigi Gentile, Giovanni Catania, Tullio Lanza, Domenico Alaimo, Katea Ferrara, Paolo Felice, Calogero Crapanzano, Giuseppe Pasciuta, Nicoletta Marchese, Maria Teresa La Marca, Antonio Limblici, Domenico Lombardo, Domenico Contino, Paolo Ferrara e Pino Montana La squadra di assessori attualmente in carica è composta da: Pietro Marchetta (Bilancio, Edilizia e Gestione patrimoniale); Alfonso Montana, assessore alla viabilità. Ed ancora da Salvatore Tannorella (Politiche del lavoro e Pari opportunità), Angelo Biondi (Turismo, Aeroporto e Politiche comunitarie). Adriano Varisano (Tutela del consumatore e delle minoranze); Vito Terrana (Lavori pubblici); Francescochristian Schembri (Territorio e ambiente) Pietro Giglione, assessore per le Attività produttive, e l'ultimo entrato Pasquale Mazza, ancora senza delega. Dopo le dimissioni di Montana e Ferrara sono quindi 9 gli assessori in carica. (PAPI)
Nanotecnologie, un master al Cupa
Proseguono le attività d'aula e i seminari della seconda edizione del Master di II° livello in «Ricercatore Esperto di Nanotecnologie e Nanomateriali per i Beni Culturali» presso la sede del Polo Universitario della Provincia di Agrigento organizzato dalla coordinatrice Patrizia Livreri, dalla responsabile delle Attività Esterne Federica Fernandez e dal Segretario amministrativo Rag. Matteo Lo Raso. Oggi alle ore 14 presso la sede del Polo Universitario della Provincia di Agrigento, si terrà l'incontro organizzato dalla Prof. ssa Federica Fernandez e il dott. Stefano Silvestrin, direttore commerciale della ditta NanoSlLV srL, specializzata in prodotti nanostrutturali per il trattamento delle superfici. L'incontro è aperto anche a tecnici esterni interessati.
LA SICILIA
PROVINCIA REGIONALE
Domani seduta del Consiglio nei bel mezzo del terremoto»
Dopo la maratona per l'approvazione del bilancio di previsione 2012 e degli allegati, ovvero piano triennale delle opere pubbliche e del piano delle alienazioni dei beni non strumentali, il Consiglio provinciale torna a riunirsi domani.
Diversi i punti all'ordine del giorno da discutere. Dovranno essere votati cinque debiti fuori bilancio per un importo complessivo di circa 130 mila euro, sui quali la Corte dei conti ha già posto la sua attenzione, non per una loro problematicità, ma solamente perché attendevano ormai da tempo una loro regolarizzazione contabile. Oltre a questi rimangono da discutere le interrogazioni dei consiglieri Pd Cammilleri, Dì Ventura e Masone sugli spettacoli estivi (che hanno fatto registrare una trazione, per così dire, molto licatese) e sulla situazione della mobilità viaria in provincia di Agrigento. Oltre a questo in consiglio dovrebbero votare una serie di mozioni che contengono al loro interno gli emendamenti al bilancio di previsione e al piano triennale delle opere pubbliche che sono stati ritenuti inammissibili dagli uffici per problemi di natura soprattutto contabile. In fase di approvazione dei documenti, infatti, le somme a disposizione si erano ormai ridotte drasticamente in quanto Impegnate in dodicesimi dall'amministrazione per consentire la sopravvivenza dell'ente.
La soluzione fu trovata dai consiglieri, inferociti dall'impossibilità di presentare interventi su temi specifici come l'ammodernamento di alcuni assi viari, somme in soste- gnu di progetti turistici e sociali. Quello che è certo è che nel dibattito farà irnizione anche il confronto politico, dopo le dimissioni la scorsa settimana degli assessori Grande sud Giuseppe Montana e Paolo Ferrara.
GIOACCHNO SCHCCHI
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