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Rassegna stampa del 16 novembre 2012

 LA SICILIA


CONSIGLIO PROVINCIALE
Votate mozioni e approvati debiti fuori bilancio
Votate alcune mozioni e 24Omila euro di debiti fuori bilancio durante la seduta del 14novembre del Consiglio provinciale di Agrigento, riunito in seduta di prosecuzione. L'aula ha approvato, all'unanimità, a mozione presentata dai consiglieri provinciali Avarello e Spoto sull'Ipia Fermi di Agrigento che impegna l'Amministrazione a trovare al più presto i locali in modo da garantire agli studenti lo svolgimento della regolare attività didattica. Successivamente sono stati votati i debiti, legati a sinistri stradali e adeguamenti contrattuali, con l'intervento di alcuni consiglieri che hanno chiesto che la Provincia si attivi per mettere in pratica iniziative che possano evitare questo dispendio di risorse. Discusse le interrogazioni del Pd sulle manifestazioni estive del 2012 e quella sul tema della mobilità in provincia di Agrigento, con l'Amministrazione che ha annunciato l'intenzione di chiedere a Trenitalia di ripristinare i collegamenti con Catania e Messina, Il Consiglio si è poi concluso con un rinvio a data da destinarsi, sebbene ciò dovrà avvenire entro il 30 novembre, data in cui dovranno essere approvati gli equilibri di bilancio, le variazioni e gli eventuali assestamenti al bilancio 2012, approvato la prima settimana del mese. G.sc.


Ipia in stato di agitazione contro scelte del governo
Stato di agitazione del personale docente e non docente dell'istituto professionale "Guglielmo Marconi" di Favara. La protesta è stata proclamata dalla Rappresentanza sindacale unitaria per una presa di posizione, anche in periferia, contro i provvedimenti sulla scuola emanati dal Governo Monti. Una protesta che coinvolge sempre più il mondo della scuola in provincia di Agrigento, caratterizzata tra l'altro da svariati problemi che rendono tutto più complicato. Il fatto che in questo periodo a protestare siano anche i docenti, insieme agli alunni è emblematico del clima che si registra nella scuola italiana. «I provvedimenti sulla scuola, a partire dall'aumento delle ore di lezione ed il mancato rinnovo del contratto del comparto —scrivono i rappresentanti sindacati — aggravano la già precaria situazione delle scuole". Tra le proposte che Rsu e Rsa avanzeranno al Collegio dei docenti, la cui convocazione è stata richiesta in seduta straordinaria, vi è il blocco temporaneo di tutte le attività aggiuntive di insegnamento e funzionali non disciplinate dal Contratto collettivo di lavoro. «Ciò potrebbe comportare, tra le altre cose —evidenziano i sindacati - il rifiuto di sostituire i colleghi assenti con ore a pagamento; il blocco delle uscite didattiche, dei viaggi di istruzione, degli scambi culturali; la sospensione delle attività extracurricolari ed integrative, compresi gli sportelli didattici e i corsi di recupero». Tutti temi scottanti che nel variegato universo della scuola italiana sono di primaria importanza, per la sopravvivenza stessa degli istituti. Il personale docente e non docente e le rappresentanze sindacali unitarie dell'lpia Marconi di Favara, inoltre, esprimono la propria solidarietà ai colleghi dell'Ipia 'Fermi" di Agrigento, per le difficoltà che si stanno trovando ad affrontare dopo la chiusura della sede istituto scolastico di contrada Calcarelle. Gli stessi si augurano che chi di competenza provveda in tempi rapidi a salvare l'istituto. Una speranza che però, di giorno in giorno si fa sempre più tenue, visto che nessuno riesce a trovare una soluzione a questa scandalosa vicenda. GIUSEPPE MOSCATO


LA RIUNIONE ALLA PROVINCIA DI AGRIGENTOA
«Pronti a ricorrere al Tar contro l'eolico off shore»
Opposizione decisa, anche sul piano legale, alla realizzazione del megaparco eolico off shore sulla costa meridionale siciliana, nel tratto che va da Gela ad Agrigento. E questa la decisione scaturita stamani dalla riunione del coordinamento «No Peos», che si è tenuta nell'aula «Pellegrino» della Provincia Regionale di Agrigento. Presenti tutti i soggetti facenti parte del coordinamento, e cioè le Province di Agrigento (rappresentata dall'assessore all'Ambiente Francescochristian Schembri) e Caltanissetta (rappresentata dal geologo Giuseppe Bellanti, funzionario dell'assessorato all'Ambiente delegato dal commissario straordinario), i Comuni di Licata, capofila del coordinamento (presente il sindaco Angelo Graci), Palma di Monte chiaro (vicesindaco Angelo Cottitto), Butera (vicesindaco Giovanna Donzella e assessore Giuseppa Pisario), Comitato Civico «Difendi Licata No Peos» (presidente Salvatore Licata), mentre erano assenti i rappresentanti del Comune di Gela, che però hanno confermato la ferma volontà di opporsi ad un progetto che arrecherebbe un colpo mortale all'economia dell'intera costa. «Un territorio è stato detto che punta decisamente allo sviluppo turistico, con diversi insediamenti turistici già realizzati e altri in itinere, e alla valorizzazione delle attività di pesca e dei beni culturali, archeologici e ambientali che insistono in quel vasto comprensorio)). Nella riunione di oltre a ribadire la ferma opposizione al progetto del megaparco eolico, è stato fatto il punto della situazione, in particolare sul primo dei parchi eolici per il quale la «Mediterranea Wind 0ff Shore» ha ottenuto, lo scorso 27 settembre, la positiva valutazione d'impatto ambientale da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
«Una decisione inspiegabile — commenta l'assessore provinciale all'Ambiente Francescochristian Schembri — tenuto conto dei pareri contrari del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Siciliana e dello stesso coordinamento No Peos, avallato da numerose relazioni tecniche sul danno che il parco arrecherebbe su ambiente ed attività economiche».Il coordinamento all'unanimità ha deciso, quindi, di valutare il conferimento di un incarico ad un legale per opporsi alla decisione della Presidenza del Consiglio, valutando la possibilità di ricorrere al Tar del Lazio, Il ricorso riguarda, appunto, la decisione del Ministero dell'Ambiente, che stride con i pareri contrari marciando univocamente ad esclusiva tutela degli interessi che gravitano intorno al parco eolico.
"E un primo passo ha detto il Presidente D'Orsi — nell'esclusivo interesse delle comunità che sarebbero enormemente penalizzate da un progetto insensato". LS.


PALMA D MONTECHIARO
Salvatore Tannorella «Vi spiego perché l'assessore sono io»
Il coordinatore cittadino del Partito democratico Salvatore Tannorella ha deciso finalmente di spiegare all'opinione pubblica i retroscena del suo insediamento come assessore nella giunta provinciale, a seguito del quale in campo locale si sono autosospesi dal Pd i dirigenti Stefano Montalto, Angelo Amato, Vittorio Giganti e Calogero Rinollo. I quattro esponenti politici come è noto hanno contestato le modalità con cui la segreteria provinciale, su proposta del deputato regionale Giovanni Panepinto, ha investito della carica assessoriale il loro compagno di partito, senza però avere coinvolto nella scelta il direttivo palmese. «La mia proposta —ha scritto Salvatore Tannorella era quella di nominare assessore il consigliere provinciale Daniele Camilleri, in modo da subentrargli Angelo Amato, primo dei non eletti nel Collegio di Licata. Per la mancata disponibilità di Camilleri e per le valutazioni fatte in sede provinciale, non è stato possibile e di ciò Angelo Amato, di cui mi rammarico per il suo passaggio all'Udc, era perfettamente a conoscenza».
Tannorella ha ancora sottolineato che, pur non negando il risultato delle scorse elezioni regionali, essendo anche penalizzato dall'astensionismo e dalla mancanza di un candidato locale, il Pd a Palma non è in agonia. «Sebbene infatti abbiano assunto un atteggiamento critico nei confronti di alcune scelte, operate dalla federazione provinciale — ha assicurato ancora Tannorella — Vittorio Giganti, Stefano Montalto e Calogero Rinollo non hanno mai minimamente pensato di abbandonare il partito, di cui peraltro sono fondatori». Quindi il coordinatore cittadino del Partito Democratico intende dimostrare che il Pd nella cittadina palmese ha un futuro, convinto com'è di un suo prossimo rilancio. «E' ferma intenzione di tutto il circolo — ha concluso il massimo esponente locale del partito di Bersani — rilanciare l'azione politica, creando un laboratorio con incontri mensili con varie categorie produttive e sociali. Stiamo inoltre provvedendo ad organizzare l'alternativa all'attuale amministrazione comunale che, ogni giorno di più, si sta dimostrando inetta e senza alcuna capacità di programmazione, essendo stata in grado solo di aumentare le tasse e penalizzare servizi sociali e assistenziali per gli anziani, i disabili e le tante famiglie che vivono nella soglia della povertà». Bisognerà però vedere se gli esponenti locali del Pd abbia la voglia di sotterrare l'ascia di guerra e riavviare la dialettica interna al partito. FILIPPO BELLIA


DI SICILIA


RASO. " Ci sono tutte le condizioni per utilizzare i locali già individuati"
Ipia «Fermi», per La Cgl lo stabile ex Asi va bene
Anche la Cgil di Agrigento prova a dare un contributo nella soluzione della vicenda dell'Ipia Fermi chiuso perché lo stabile non è stato considerato sicuro. Il segretario generale Massimo Raso ha scritto al presidente della Provincia D'Orsi, per sollecitare l'attivazione degli appositi uffici dell'finte perché si possa in tempi rendere possibile l'utilizzo di uno stabile dell'ex Asi per trasferivi l'Ipia. «Ieri- scrive Raso - ieri il Direttore Generale dell' Irsap, l'Istituto Regionale per lo sviluppo delle Attività Produttive, Salvatore Pirrone ci ha spiegato dottamente che "la legge regionale 8/12 all'art 19 ha demandato ai commissari liquidatori delle ex ASI e successivamente alla gestione separata, la rilevazione dei beni immobili suddividendoli in categorie, all'articolo 19 comma 9 dispone inoltre che i beni non strumentali, già facenti parte del patrimonio del Consorzio, decorso il termine di cui al comma 4, sono acquisiti al patrimonio della Regione che procede all'alienazione". Per cui l'immobile dell'Ex Asi di Agrigento, individuato oltre un mese fa e che può costituire una possibile soluzione all' annosa questione dell' IPIA Fermi di Agrigento, rischia di partire da zero


RISARCIMENTO DANNI
Troppi incidenti «La Provincia ora si assicuri»
«Strade provinciali, la Provinciali è costretta a pagare centinaia di milioni per risarcimenti danni a persone e/o cose annualmente per incidenti strada li per le pessime condizioni del le nostre strade. bisogna stipulare, a mezzo gara d'appalto, convenzioni con le compagnie di assicurazione» lo sostiene in una nota Mario Lazzano, vice presidente del Consiglio.


SCUOLA. Contro recenti provvedimenti
Crisi, stato d'agitazione all'Ipia Marconi
Contro i provvedimenti dei governo Monti anche il personale dell'ipia 'Marconi' proclama lo stato di agitazione, Gli Rsu e gli Rsa dell'istituto, insieme a tutto il personale docente e non docente, hanno deciso di iniziare un'azione di lotta così come già fatto in molti altri istituti sul territorio nazionale. Le rappresentanze sindacali chiedono al Governo di ripensare radicalmente i provvedi menti sulla scuola, a partire dal tanto contestato aumento delle ore di lezione proseguendo con il mancato rinnovo del contratto del comparto, scaduto ormai da quattro anni. "E ciò - sostengono - per restituire dignità a un settore fondamentale per la crescita democratica di un Paese che, in questi anni, è stato vilipeso da politiche miopi quando non colluse con interessi privatistici'. Tra le proposte che Rsu e Rsa avanzeranno in un Collegio dei docenti straordinario, che è l'organo preposto alla loro eventuale approvazione, vi è il blocco temporaneo di tutte le attività aggiuntive di insegnamento e funzionali non disciplinate dal Ccnl/ Scuola 2006/2009.UR


Agrigentoflash


Ipia Fermi, la Cgil scrive a Crocetta
La Cgil agrigentina scrive al presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta sulla vicenda Ipia Fermi di Agrigento. "Caro Presidente, parto dalla fine, ieri il Direttore Generale dell' Irsap, l' Istituto Regionale per lo sviluppo delle Attivita' Produttive, Salvatore Pirrone ci ha spiegato dottamente che "la legge regionale 8/12 all'art 19 ha demandato ai commissari liquidatori delle ex ASI e successivamente alla gestione separata, la rilevazione dei beni immobili suddividendoli in categorie, all'articolo 19 comma 9 dispone inoltre che i beni non strumentali, già facenti parte del patrimonio del Consorzio, decorso il termine di cui al comma 4, sono acquisiti al patrimonio della Regione che procede all'alienazione". Per cui l'immobile dell'Ex ASI di Agrigento , "avvistato" oltre 1 mese fa e che può costituire una possibile soluzione all'annosa questione dell'IPIA "Fermi" di Agrigento, rischia di partire da zero. Per questo siamo qui a chiederLe di voler attivare i propri uffici affinchè possa, in tempi celeri, rendere possibile l'utilizzo di questo stabile da parte della Provincia e dell'IPIA.Mi permetto di riassumerle le "puntate precedenti": il "problema IPIA" non si è manifestato di recente ma è dall´11 febbraio 2011 che l´ufficio preposto alla edilizia scolastica della Provincia Regionale di Agrigento comunicava che la palazzina individuata come "corpo D presentava evidenti segni di degrado strutturale che inducevano a improrogabili interventi di consolidamento" e invitava pertanto il Dirigente Scolastico dell´IPIA a non utilizzare una serie di locali nelle more che l´Ente Provincia intraprendesse i provvedimenti atti a risolvere la problematica evidenziata; che questo sanciva l´inutilizzabilità di ben 18 aule, e 4 laboratori tutti funzionanti a pieno regime oltre che dei relativi locali di servizio e disimpegno in fatto utilizzati dalla metà della utenza scolastica.In tutti questi mesi, non solo non è stato risolto il problema della palazzina D ma si è scoperto che tutte le strutture presentano rischi tanto da arrivare alla decisione del 10 settembre u.s. di chiudere tutto l´istituto. Nel frattempo la Provincia si è messa a cercare locali attraverso un avviso, cui - pare - abbiano risposto solo in 2 Ditte, una delle quali pretenderebbe un affitto di 600.000 Euro annuali che, per 6 anni, significherebbero 3.600.000 Euro!!! Una Scuola enorme e circa 1200 tra docenti, personale e studenti in tutto questo tempo hanno vissuto disagi enormi, spezzettamenti tra varie scuole, doppi turni ... Ci auguriamo davvero che un Suo tempestivo intervento possa chiudere questa brutta pagina (le cui responsabilità verranno accertate in sede penale e amministrativa dalla Magistratura) e si possa restituire serenità a quella Scuola, ai suoi docenti, ai suoi studenti ed alle loro famiglie."


Il Consiglio conclude i propri lavori approvando i debiti fuori bilancio
Conclusi i lavori del Consiglio provinciale di Agrigento, riunito in seduta di prosecuzione. Nella seduta di ieri sera, infatti, sono stati discussi ed approvati tutti i punti ancora iscritti all'ordine del giorno. Presenti 16 consiglieri provinciali, oltre agli assessori Schembri, Tannorella, Mazza e Alfonso Montana. I lavori sono stati presieduti da Mario Lazzano. Il Consiglio ha approvato, all'unanimità, la mozione presentata dai consiglieri provinciali Avarello e Spoto sull'IPIA Fermi di Agrigento che impegna l'Amministrazione a trovare al più presto i locali in modo da garantire agli studenti lo svolgimento della regolare attività didattica. Successivamente su proposta del Consigliere Bennici sono stati prelevati 5 debiti fuori bilancio, a seguito di sentenze della magistratura, relativi a sinistri stradali e adeguamenti contrattuali, per un importo di circa 240 mila. Le proposte sono state approvate a maggioranza. I Consiglieri D'Angelo, Lazzano, Picone e Roberto Gallo hanno chiesto al Presidente della Provincia di istituire un ufficio legale per evitare aggravi di spesa derivanti da contenziosi legali che potrebbero essere oggetto di transazione. Discusse le interrogazioni del Consigliere Cammilleri ed altri sulle manifestazioni estive del 2012 e quella sul tema della Mobilità in provincia di Agrigento. Il Consigliere Maurizio Masone, co-firmatario delle interrogazioni, ha illustrato le due interrogazioni alle quali ha risposto per l'Amministrazione l'Assessore Schembri. Sulle manifestazioni estive l'Assessore Schembri ha ricordato come molte manifestazioni non sono state finanziate a causa della esiguità delle somme in bilancio, mentre alcune manifestazioni sono state realizzate grazie all'intervento dell'Unicredit. Schembri ha ricordato che la esclusione di alcuni comuni è stata dovuta alla presentazione in ritardo le domande. Il Consigliere Masone ha ricordato come la Provincia abbia un regolamento abbastanza farraginoso che deve al più presto essere rivisto. Sull'interrogazione relativa alla mobilità viaria della provincia, il Consigliere Masone ha ricordato i tagli effettuati da Trenitalia che ha soppresso numerosi treni a cui si somma la situazione la situazione del trasporto extraurbano con le autolinee che sono costrette a sopprimere collegamenti. Questa situazione è aggravata dalla mancanza di un piano provinciale dei trasporti. L'Assessore Schembri ha annunciato che l'Amministrazione sta provvedendo a dotare un ufficio che si occupi dei trasporti e possa stilare un piano provinciale. Per quanto riguarda i collegamenti ferroviari la Provincia si sta attivando per chiedere a Trenitalia di ripristinare i collegamenti con Catania e Messina. Il Presidente della seduta Mario Lazzano ha quindi informato l'aula che il Consiglio dovrà essere riconvocato a breve. Entro il 30 novembre, infatti, dovranno essere approvati gli equilibri di bilancio, le variazioni e gli eventuali assestamenti al bilancio 2012.


Strade provinciali, Lazzano: "troppi i danni che l'ente paga"
Intervento del consigliere provinciale, Mario Lazzano, sulle strade provinciali e scrive al presidente della provincia, D'Orsi:"La Provincia - dice- è costretta a pagare centinaia di milioni per risarcimenti danni a persone e/o cose annualmente per incidenti stradali per le pessime condizioni delle nostre S.P. Bisogna stipulare,a mezzo gara d'appalto, convenzioni con le Compagnie di Assicurazione. Signor Presidente,ogni anno la richiesta di risarcimento dei danni richiesto alla Provincia per gli incidenti che si verificano a causa dei dissesti delle strade è in continua evoluzione,danni causati dalla mancata custodia e manutenzione delle strade, ciò crea costi esorbitanti per l'Ente Provincia costretta a pagare. Troppi i debiti fuori bilancio che la Provincia è costretta a riconoscere agli automobilisti dopo lunghi iter che portano a contenziosi. Solo ieri sera, 14 nov c,m.in Consiglio Provinciale ne abbiamo riconosciuto ed approvati per circa 150.000 euro.
A questo punto bisogna che l'Ente si Assicuri,assicuri le proprie strade , 1.400 km sparse su tutto il territorio dei nostri 43 Comuni espletando pubblica gara d'appalto con le Compagnie di Assicurazione. A mio avviso,da parte dell'Amministrazione che Lei Presiede ,considerato l'aumento esponenziale delle richieste di risarcimento danni a cose e/o persone merita una analisi attenta .Occorre: 1) da subito effettuare un monitoraggio condotto dagli uffici dell'amministrazione sui sinistri che annualmente si verificano sulle nostre S.P. per porre rimedio sui tratti ad alta pericolosità; 2) maggiori controlli da parte dei nostri Cantonieri,vigilando quotidianamente il tratto in consegna per porre con celerità a mezzo apposita cartellonistica stradale la segnalazione della pericolosità della strada in questione con tempestività; 3) maggiori controlli da parte della Polizia Provinciale preposta alla vigilanza su tutte le S.P; 4) Manutenzione ordinaria e straordinaria SS.PP., verifica dei lavori eseguiti a regola d'arte da parte delle ditte aggiudicatarie di gare d'appalto con scrupolo da parte dei nostri Tecnici,invitando le medesime ad effettuare anche dopo sei mesi il ripristino dello stato dei tratti interessati ai lavori. 5) Dotare gli Uffici della Provincia di un adeguato Ufficio Legale; Signor Presidente, comprendo che Il fenomeno delle richieste di risarcimento che salgono alle stelle è comune un po' a tutta l'Amministrazione Pubblica,.ma qui in Provincia di Agrigento ha raggiunto livelli clamorosi. Bisogna tutelare sia i Cittadini Amministrati che l'Ente Provincia attrezzandoci a mezzo di polizze assicurative R.C. per proseguire nell'opera di risanamento finanziario che tutti ci siamo impegnati ad adottare in questi anni di Consiliatura, oltre ovviamente al risparmio per le casse della Provincia costretta a pagare enormi risarcimenti."


Agrigentonotizie


Parco eolico off shore, ribadita l'opposizione del coordinamento "No Peos"
Nella riunione di stamani è stato fatto il punto della situazione, in particolare sul primo dei parchi eolici per il quale la "Mediterranea Wind Off Shore" ha ottenuto la positiva Via da parte del Consiglio dei ministri
Opposizione decisa, anche sul piano legale, alla realizzazione del megaparco eolico off shore sulla costa meridionale siciliana, nel tratto che va da Gela ad Agrigento: è questa la decisione scaturita stamani dalla riunione del coordinamento "No Peos", che si è tenuta nell'aula convegni "Pellegrino" della Provincia regionale di Agrigento. Presenti tutti i soggetti facenti parte del coordinamento, e cioè le Province regionali di Agrigento (rappresentata dall'assessore all'Ambiente Francescochristian Schembri) e Caltanissetta (rappresentata dal geologo Giuseppe Bellanti, funzionario dell'Assessorato all'Ambiente delegato dal commissario straordinario), i Comuni di Licata, capofila del coordinamento (presente il sindaco Angelo Graci), Palma di Montechiaro (vicesindaco Angelo Cottitto), Butera (vicesindaco Giovanna Donzella e assessore Giuseppa Pisano), Comitato civico "Difendi Licata No Peos" (presidente Salvatore Licata), mentre erano assenti i rappresentanti del Comune di Gela, che però hanno confermato la ferma volontà di opporsi ad un progetto che arrecherebbe un colpo mortale all'economia dell'intera costa. Nella riunione di stamani, oltre a ribadire la ferma opposizione al progetto del megaparco eolico, è stato fatto il punto della situazione, in particolare sul primo dei parchi eolici per il quale la "Mediterranea Wind Off Shore" ha ottenuto, lo scorso 27 settembre, la positiva Valutazione d'impatto ambientale da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri. "Una decisione inspiegabile - commenta l'assessore Provinciale all'Ambiente Francescochristian Schembri - tenuto conto dei pareri contrari del Ministero dei Beni culturali, della Regione siciliana e dello stesso coordinamento 'No Peos', avallato da numerose relazioni tecniche sul danno che il parco arrecherebbe su ambiente ed attività economiche". Il coordinamento all'unanimità ha deciso, quindi, di valutare il conferimento di un incarico ad un legale per opporsi alla decisione della Presidenza del Consiglio, valutando la possibilità di ricorrere al Tar del Lazio. Il ricorso riguarda, appunto, la decisione del Ministero dell'Ambiente, che stride con i pareri contrari marciando univocamente ad esclusiva tutela degli interessi che gravitano intorno al parco eolico. "E' un primo passo - aggiunge il presidente D'Orsi - nell'esclusivo interesse delle comunità che sarebbero enormemente penalizzate da un progetto insensato".


Il Consiglio provinciale conclude i propri lavori, approvati i debiti fuori bilancio
Approvata, all'unanimità, la mozione presentata dai consiglieri provinciali Avarello e Spoto sull'Ipia "Fermi" di Agrigento che impegna l'Amministrazione a trovare al più presto i locali
Conclusi i lavori del Consiglio provinciale di Agrigento, riunito in seduta di prosecuzione. Nella seduta di ieri sera, infatti, sono stati discussi ed approvati tutti i punti ancora iscritti all'ordine del giorno. Presenti 16 consiglieri provinciali, oltre agli assessori Schembri, Tannorella, Mazza e Alfonso Montana. I lavori sono stati presieduti da Mario Lazzano. Il Consiglio ha approvato, all'unanimità, la mozione presentata dai consiglieri provinciali Avarello e Spoto sull'Ipia "Fermi" di Agrigento che impegna l'Amministrazione a trovare al più presto i locali in modo da garantire agli studenti lo svolgimento della regolare attività didattica. Successivamente, su proposta del consigliere Bennici, sono stati prelevati 5 debiti fuori bilancio, a seguito di sentenze della magistratura, relativi a sinistri stradali e adeguamenti contrattuali, per un importo di circa 240mila. Le proposte sono state approvate a maggioranza. I consiglieri D'Angelo, Lazzano, Picone e Roberto Gallo hanno chiesto al presidente della Provincia di istituire un ufficio legale per evitare aggravi di spesa derivanti da contenziosi legali che potrebbero essere oggetto di transazione. Discusse le interrogazioni del consigliere Cammilleri ed altri sulle manifestazioni estive del 2012 e quella sul tema della Mobilità in provincia di Agrigento. Il consigliere Maurizio Masone, cofirmatario delle interrogazioni, ha illustrato le due interrogazioni alle quali ha risposto per l'Amministrazione l'assessore Schembri. Sulle manifestazioni estive l'assessore Schembri ha ricordato come molte manifestazioni non sono state finanziate a causa della esiguità delle somme in bilancio, mentre alcune manifestazioni sono state realizzate grazie all'intervento dell'Unicredit. Schembri ha ricordato che la esclusione di alcuni comuni è stata dovuta alla presentazione in ritardo le domande.
Il consigliere Masone ha ricordato come la Provincia abbia un regolamento abbastanza farraginoso che deve al più presto essere rivisto. Sull'interrogazione relativa alla mobilità viaria della provincia, il consigliere Masone ha ricordato i tagli effettuati da Trenitalia che ha soppresso numerosi treni a cui si somma la situazione la situazione del trasporto extraurbano con le autolinee che sono costrette a sopprimere collegamenti. Questa situazione è aggravata dalla mancanza di un piano provinciale dei trasporti. L'assessore Schembri ha annunciato che l'Amministrazione sta provvedendo a dotare un ufficio che si occupi dei trasporti e possa stilare un piano provinciale. Per quanto riguarda i collegamenti ferroviari la Provincia si sta attivando per chiedere a Trenitalia di ripristinare i collegamenti con Catania e Messina. Il presidente della seduta Mario Lazzano ha quindi informato l'aula che il Consiglio dovrà essere riconvocato a breve. Entro il 30 novembre, infatti, dovranno essere approvati gli equilibri di bilancio, le variazioni e gli eventuali assestamenti al bilancio 2012.


Infoagrigento


Strade provinciali e danni alle automobili: intervento di Mario Lazzano (PdL)
"La Provincia è costretta a pagare centinaia di milioni per risarcimenti danni a persone e/o cose annualmente per incidenti stradali per le pessime condizioni delle nostre arterie interne". A parlare è il consigliere provinciale del Pdl di Agrigento Mario Lazzano. "Bisogna stipulare - secondo Lazzano - a mezzo gara d'appalto, convenzioni con le Compagnie di Assicurazione. Ogni anno la richiesta di risarcimento dei danni richiesto alla Provincia per gli incidenti che si verificano a causa dei dissesti delle strade è in continua evoluzione,danni causati dalla mancata custodia e manutenzione delle strade, ciò crea costi esorbitanti per l'Ente Provincia costretta a pagare.
Troppi i debiti fuori bilancio che la Provincia è costretta a riconoscere agli automobilisti dopo lunghi iter che portano a contenziosi. Solo ieri sera, 14 nov c,m.in Consiglio Provinciale ne abbiamo riconosciuto ed approvati per circa 150.000 euro". " A questo punto - spiega il consigliere del PdL - bisogna che l'Ente si Assicuri,assicuri le proprie strade , 1.400 km sparse su tutto il territorio dei nostri 43 Comuni espletando pubblica gara d'appalto con le Compagnie di Assicurazione. A mio avviso,da parte dell'Amministrazione che Lei Presiede ,considerato l'aumento esponenziale delle richieste di risarcimento danni a cose e/o persone merita una analisi attenta .Occorre da subito effettuare un monitoraggio condotto dagli uffici dell'amministrazione sui sinistri che annualmente si verificano sulle nostre S.P. per porre rimedio sui tratti ad alta pericolosità maggiori controlli da parte dei nostri Cantonieri,vigilando quotidianamente il tratto in consegna per porre con celerità a mezzo apposita cartellonistica stradale la segnalazione della pericolosità della strada in questione con tempestività; maggiori controlli da parte della Polizia Provinciale preposta alla vigilanza su tutte le S.P. "Ed ancora: manutenzione ordinaria e straordinaria SS.PP., verifica dei lavori eseguiti a regola d'arte da parte delle ditte aggiudicatarie di gare d'appalto con scrupolo da parte dei nostri Tecnici,invitando le medesime ad effettuare anche dopo sei mesi il ripristino dello stato dei tratti interessati ai lavori. Ed infine dotare gli Uffici della Provincia di un adeguato Ufficio Legale", conclude Lazzano.


Caso IPIA: la CGIL "interroga" Crocetta
Dopo la nota del direttore generale dell'IRSAP che, in sostanza, ha negato la possibilità di utilizzare i locali del centro di addestramento professionale ubicato in zona ASI per ospitare gli alunni dell'IPIA, il segretario della CGIL di Agrigento Massimo Raso ha scritto una lettera aperta al Presidente della Regione Rosario Crocetta, chiedendo un intervento risolutivo. Ecco il testo integrale. Caro Presidente, parto dalla fine, ieri il Direttore Generale dell' Irsap, l' Istituto Regionale per lo sviluppo delle Attivita' Produttive, Salvatore Pirrone ci ha spiegato dottamente che "la legge regionale 8/12 all'art 19 ha demandato ai commissari liquidatori delle ex ASI e successivamente alla gestione separata, la rilevazione dei beni immobili suddividendoli in categorie, all'articolo 19 comma 9 dispone inoltre che i beni non strumentali, già facenti parte del patrimonio del Consorzio, decorso il termine di cui al comma 4, sono acquisiti al patrimonio della Regione che procede all'alienazione". Per cui l'immobile dell'Ex ASI di Agrigento , "avvistato" oltre 1 mese fa e che può costituire una possibile soluzione all'annosa questione dell'IPIA "Fermi" di Agrigento, rischia di partire da zero. Per questo siamo qui a chiederLe di voler attivare i propri uffici affinchè possa, in tempi celeri, rendere possibile l'utilizzo di questo stabile da parte della Provincia e dell'IPIA.
Mi permetto di riassumerle le "puntate precedenti" il "problema IPIA" non si è manifestato di recente ma è dall´11 febbraio 2011 che l´ufficio preposto alla edilizia scolastica della Provincia Regionale di Agrigento comunicava che la palazzina individuata come "corpo D presentava evidenti segni di degrado strutturale che inducevano a improrogabili interventi di consolidamento" e invitava pertanto il Dirigente Scolastico dell´IPIA a non utilizzare una serie di locali nelle more che l´Ente Provincia intraprendesse i provvedimenti atti a risolvere la problematica evidenziata;
che questo sanciva l´inutilizzabilità di ben 18 aule, e 4 laboratori tutti funzionanti a pieno regime oltre che dei relativi locali di servizio e disimpegno in fatto utilizzati dalla metà della utenza scolastica. In tutti questi mesi, non solo non è stato risolto il problema della palazzina D ma si è scoperto che tutte le strutture presentano rischi tanto da arrivare alla decisione del 10 settembre u.s. di chiudere tutto l´istituto; Nel frattempo la Provincia si è messa a cercare locali attraverso un avviso, cui - pare - abbiano risposto solo in 2 Ditte, una delle quali pretenderebbe un affitto di 600.000 Euro annuali che, per 6 anni, significherebbero 3.600.000 Euro!!! Una Scuola enorme e circa 1200 tra docenti, personale e studenti in tutto questo tempo hanno vissuto disagi enormi, spezzettamenti tra varie scuole, doppi turni ... Ci auguriamo davvero che un Suo tempestivo intervento possa chiudere questa brutta pagina (le cui responsabilità verranno accertate in sede penale e amministrativa dalla Magistratura) e si possa restituire serenità a quella Scuola, ai suoi docenti, ai suoi studenti ed alle loro famiglie.


Strade provinciali e danni alle automobili: intervento di Mario Lazzano (PdL)
"La Provincia è costretta a pagare centinaia di milioni per risarcimenti danni a persone e/o cose annualmente per incidenti stradali per le pessime condizioni delle nostre arterie interne". A parlare è il consigliere provinciale del Pdl di Agrigento Mario Lazzano. "Bisogna stipulare - secondo Lazzano - a mezzo gara d'appalto, convenzioni con le Compagnie di Assicurazione. Ogni anno la richiesta di risarcimento dei danni richiesto alla Provincia per gli incidenti che si verificano a causa dei dissesti delle strade è in continua evoluzione,danni causati dalla mancata custodia e manutenzione delle strade, ciò crea costi esorbitanti per l'Ente Provincia costretta a pagare.
Troppi i debiti fuori bilancio che la Provincia è costretta a riconoscere agli automobilisti dopo lunghi iter che portano a contenziosi. Solo ieri sera, 14 nov c,m.in Consiglio Provinciale ne abbiamo riconosciuto ed approvati per circa 150.000 euro". " A questo punto - spiega il consigliere del PdL - bisogna che l'Ente si Assicuri,assicuri le proprie strade , 1.400 km sparse su tutto il territorio dei nostri 43 Comuni espletando pubblica gara d'appalto con le Compagnie di Assicurazione. A mio avviso,da parte dell'Amministrazione che Lei Presiede ,considerato l'aumento esponenziale delle richieste di risarcimento danni a cose e/o persone merita una analisi attenta .Occorre da subito effettuare un monitoraggio condotto dagli uffici dell'amministrazione sui sinistri che annualmente si verificano sulle nostre S.P. per porre rimedio sui tratti ad alta pericolosità maggiori controlli da parte dei nostri Cantonieri,vigilando quotidianamente il tratto in consegna per porre con celerità a mezzo apposita cartellonistica stradale la segnalazione della pericolosità della strada in questione con tempestività; maggiori controlli da parte della Polizia Provinciale preposta alla vigilanza su tutte le S.P. "Ed ancora: manutenzione ordinaria e straordinaria SS.PP., verifica dei lavori eseguiti a regola d'arte da parte delle ditte aggiudicatarie di gare d'appalto con scrupolo da parte dei nostri Tecnici,invitando le medesime ad effettuare anche dopo sei mesi il ripristino dello stato dei tratti interessati ai lavori. Ed infine dotare gli Uffici della Provincia di un adeguato Ufficio Legale", conclude Lazzano.


Sicilia24h


"Ipia Fermi", Raso (Cgil) scrive a Crocetta
Riceviamo e pubblichiamo la lettera che il segretario generale della Cgil di Agrigento, Massimo Raso ha indirizzato al Governatore della Sicilia, Crocetta sulla tormentata questione che ruota attorno all'Istituto "Ipia Fermi" di Agrigento.
Caro Presidente, parto dalla fine, ieri il Direttore Generale dell' Irsap, l' Istituto Regionale per lo sviluppo delle Attivita' Produttive, Salvatore Pirrone ci ha spiegato dottamente che "la legge regionale 8/12 all'art 19 ha demandato ai commissari liquidatori delle ex ASI e successivamente alla gestione separata, la rilevazione dei beni immobili suddividendoli in categorie, all'articolo 19 comma 9 dispone inoltre che i beni non strumentali, già facenti parte del patrimonio del Consorzio, decorso il termine di cui al comma 4, sono acquisiti al patrimonio della Regione che procede all'alienazione". Per cui l'immobile dell'Ex ASI di Agrigento , "avvistato" oltre 1 mese fa e che può costituire una possibile soluzione all'annosa questione dell'IPIA "Fermi" di Agrigento, rischia di partire da zero. Per questo siamo qui a chiederLe di voler attivare i propri uffici affinchè possa, in tempi celeri, rendere possibile l'utilizzo di questo stabile da parte della Provincia e dell'IPIA. Mi permetto di riassumerle le "puntate precedenti" il "problema IPIA" non si è manifestato di recente ma è dall´11 febbraio 2011 che l´ufficio preposto alla edilizia scolastica della Provincia Regionale di Agrigento comunicava che la palazzina individuata come "corpo D presentava evidenti segni di degrado strutturale che inducevano a improrogabili interventi di consolidamento" e invitava pertanto il Dirigente Scolastico dell´IPIA a non utilizzare una serie di locali nelle more che l´Ente Provincia intraprendesse i provvedimenti atti a risolvere la problematica evidenziata; che questo sanciva l´inutilizzabilità di ben 18 aule, e 4 laboratori tutti funzionanti a pieno regime oltre che dei relativi locali di servizio e disimpegno in fatto utilizzati dalla metà della utenza scolastica.
In tutti questi mesi, non solo non è stato risolto il problema della palazzina D ma si è scoperto che tutte le strutture presentano rischi tanto da arrivare alla decisione del 10 settembre u.s. di chiudere tutto l´istituto; Nel frattempo la Provincia si è messa a cercare locali attraverso un avviso, cui - pare - abbiano risposto solo in 2 Ditte, una delle quali pretenderebbe un affitto di 600.000 Euro annuali che, per 6 anni, significherebbero 3.600.000 Euro!!! Una Scuola enorme e circa 1200 tra docenti, personale e studenti in tutto questo tempo hanno vissuto disagi enormi, spezzettamenti tra varie scuole, doppi turni ... Ci auguriamo davvero che un Suo tempestivo intervento possa chiudere questa brutta pagina (le cui responsabilità verranno accertate in sede penale e amministrativa dalla Magistratura) e si possa restituire serenità a quella Scuola, ai suoi docenti, ai suoi studenti ed alle loro famiglie.


Riunione alla Provincia del coordinamento "No PEOS": ribadita opposizione al mega parco eolico off shore
Opposizione decisa, anche sul piano legale, alla realizzazione del megaparco eolico off shore sulla costa meridionale siciliana, nel tratto che va da Gela ad Agrigento: è questa la decisione scaturita stamani dalla riunione del coordinamento "NO PEOS", che si è tenuta nell'aula convegni "Pellegrino" della Provincia Regionale di Agrigento. Presenti tutti i soggetti facenti parte del coordinamento, e cioè le Province Regionali di Agrigento (rappresentata dall'Assessore all'Ambiente Francescochristian Schembri) e Caltanissetta (rappresentata dal geologo Giuseppe Bellanti, funzionario dell'Assessorato all'Ambiente delegato dal Commissario Straordinario), i Comuni di Licata, capofila del coordinamento (presente il Sindaco Angelo Graci), Palma di Montechiaro (vicesindaco Angelo Cottitto), Butera (Vicesindaco Giovanna Donzella e Assessore Giuseppa Pisano), Comitato Civico "Difendi Licata NO PEOS" (presidente Salvatore Licata), mentre erano assenti i rappresentanti del Comune di Gela, che però hanno confermato la ferma volontà di opporsi ad un progetto che arrecherebbe un colpo mortale all'economia dell'intera costa. Un territorio che punta decisamente allo sviluppo turistico, con diversi insediamenti turistici già realizzati e altri in itinere, e alla valorizzazione delle attività di pesca e dei beni culturali, archeologici e ambientali che insistono in quel vasto comprensorio. Nella riunione di stamani, oltre a ribadire la ferma opposizione al progetto del megaparco eolico, è stato fatto il punto della situazione, in particolare sul primo dei parchi eolici per il quale la "Mediterranea Wind Off Shore" ha ottenuto, lo scorso 27 settembre, la positiva Valutazione d'Impatto Ambientale da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. "Una decisione inspiegabile - commenta l'Assessore Provinciale all'Ambiente Francescochristian Schembri - tenuto conto dei pareri contrari del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Siciliana e dello stesso coordinamento NO PEOS, avallato da numerose relazioni tecniche sul danno che il parco arrecherebbe su ambiente ed attività economiche". Il coordinamento all'unanimità ha deciso, quindi, di valutare il conferimento di un incarico ad un legale per opporsi alla decisione della Presidenza del Consiglio, valutando la possibilità di ricorrere al TAR del Lazio. Il ricorso riguarda, appunto, la decisione del Ministero dell'Ambiente, che stride con i pareri contrari marciando univocamente ad esclusiva tutela degli interessi che gravitano intorno al parco eolico. "E' un primo passo - aggiunge il Presidente D'Orsi - nell'esclusivo interesse delle comunità che sarebbero enormemente penalizzate da un progetto insensato".


Agrigento, Provincia: Consiglio approva debiti fuori bilancio
Conclusi i lavori del Consiglio provinciale di Agrigento, riunito in seduta di prosecuzione. Nella seduta di ieri sera, infatti, sono stati discussi ed approvati tutti i punti ancora iscritti all'ordine del giorno. Presenti 16 consiglieri provinciali, oltre agli assessori Schembri, Tannorella, Mazza e Alfonso Montana. I lavori sono stati presieduti da Mario Lazzano. Il Consiglio ha approvato, all'unanimità, la mozione presentata dai consiglieri provinciali Avarello e Spoto sull'IPIA Fermi di Agrigento che impegna l'Amministrazione a trovare al più presto i locali in modo da garantire agli studenti lo svolgimento della regolare attività didattica. Successivamente su proposta del Consigliere Bennici sono stati prelevati 5 debiti fuori bilancio, a seguito di sentenze della magistratura, relativi a sinistri stradali e adeguamenti contrattuali, per un importo di circa 240 mila. Le proposte sono state approvate a maggioranza. I Consiglieri D'Angelo, Lazzano, Picone e Roberto Gallo hanno chiesto al Presidente della Provincia di istituire un ufficio legale per evitare aggravi di spesa derivanti da contenziosi legali che potrebbero essere oggetto di transazione.
Discusse le interrogazioni del Consigliere Cammilleri ed altri sulle manifestazioni estive del 2012 e quella sul tema della Mobilità in provincia di Agrigento. Il Consigliere Maurizio Masone, co-firmatario delle interrogazioni, ha illustrato le due interrogazioni alle quali ha risposto per l'Amministrazione l'Assessore Schembri. Sulle manifestazioni estive l'Assessore Schembri ha ricordato come molte manifestazioni non sono state finanziate a causa della esiguità delle somme in bilancio, mentre alcune manifestazioni sono state realizzate grazie all'intervento dell'Unicredit. Schembri ha ricordato che la esclusione di alcuni comuni è stata dovuta alla presentazione in ritardo le domande. Il Consigliere Masone ha ricordato come la Provincia abbia un regolamento abbastanza farraginoso che deve al più presto essere rivisto. Sull'interrogazione relativa alla mobilità viaria della provincia, il Consigliere Masone ha ricordato i tagli effettuati da Trenitalia che ha soppresso numerosi treni a cui si somma la situazione la situazione del trasporto extraurbano con le autolinee che sono costrette a sopprimere collegamenti. Questa situazione è aggravata dalla mancanza di un piano provinciale dei trasporti. L'Assessore Schembri ha annunciato che l'Amministrazione sta provvedendo a dotare un ufficio che si occupi dei trasporti e possa stilare un piano provinciale. Per quanto riguarda i collegamenti ferroviari la Provincia si sta attivando per chiedere a Trenitalia di ripristinare i collegamenti con Catania e Messina. Il Presidente della seduta Mario Lazzano ha quindi informato l'aula che il Consiglio dovrà essere riconvocato a breve. Entro il 30 novembre, infatti, dovranno essere approvati gli equilibri di bilancio, le variazioni e gli eventuali assestamenti al bilancio 2012.


Agrigentooggi


I locali dell'Asi non diventeranno aule , Servono altre soluzioni per l'Ipia
Il direttore generale dell'Istituto Regionale per lo sviluppo delle attività produttive, Salvatore Pirrone, ha inviato un telefax al Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, in merito alla richiesta dei locali del Centro Addestramento Professionale della zona Asi dove potrebbero essere ospitate le classi dell'istituto professionale Ipia "Fermi", chiuso perché realizzato con cemento depotenziato.
Il liquidatore spiega che, a seguito delle nuove norme che regolano la gestione dei beni immobili delle Asi, «non si ritiene che la gestione liquidatoria possa stipulare contratti pluriennali per l'utilizzo dell'immobile». La palla passa quindi alla Regione nella cui disponibilità è entrato il Cap e dovrà dire una parola definitiva sulla vicenda. Il Consiglio provinciale ha dedicato al caso dell'Ipia la sua ultima seduta. Gli intervenuti hanno sottolineato la necessità di fare presto a trovare una soluzione all'emergenza e contestualmente fare forti pressioni sulla regione perché intervenga.
A tale scopo oggi una commissione consiliare andrà a Palermo per sollecitare insieme al Presidente D'Orsi ed ai tecnici dell'Utp un chiaro intervento intorno ai locali dell'Asi. Maurizio Masone del Pd e Totò Scozzari capo gruppo del Mpa hanno proposto di chiedere l'intervento del Prefetto.


Il Consiglio provinciale approva i debiti fuori bilancio
Conclusi i lavori del Consiglio provinciale di Agrigento, riunito in seduta di prosecuzione. Nella seduta di ieri sera, infatti, sono stati discussi ed approvati tutti i punti ancora iscritti all'ordine del giorno. Presenti 16 consiglieri provinciali, oltre agli assessori Schembri, Tannorella, Mazza e Alfonso Montana. I lavori sono stati presieduti da Mario Lazzano. Il Consiglio ha approvato, all'unanimità, la mozione presentata dai consiglieri provinciali Avarello e Spoto sull'IPIA Fermi di Agrigento che impegna l'Amministrazione a trovare al più presto i locali in modo da garantire agli studenti lo svolgimento della regolare attività didattica. Successivamente su proposta del Consigliere Bennici sono stati prelevati 5 debiti fuori bilancio, a seguito di sentenze della magistratura, relativi a sinistri stradali e adeguamenti contrattuali, per un importo di circa 240 mila. Le proposte sono state approvate a maggioranza. I Consiglieri D'Angelo, Lazzano, Picone e Roberto Gallo hanno chiesto al Presidente della Provincia di istituire un ufficio legale per evitare aggravi di spesa derivanti da contenziosi legali che potrebbero essere oggetto di transazione.
Discusse le interrogazioni del Consigliere Cammilleri ed altri sulle manifestazioni estive del 2012 e quella sul tema della Mobilità in provincia di Agrigento. Il Consigliere Maurizio Masone, co-firmatario delle interrogazioni, ha illustrato le due interrogazioni alle quali ha risposto per l'Amministrazione l'Assessore Schembri. Sulle manifestazioni estive l'Assessore Schembri ha ricordato come molte manifestazioni non sono state finanziate a causa della esiguità delle somme in bilancio, mentre alcune manifestazioni sono state realizzate grazie all'intervento dell'Unicredit. Schembri ha ricordato che la esclusione di alcuni comuni è stata dovuta alla presentazione in ritardo le domande. Il Consigliere Masone ha ricordato come la Provincia abbia un regolamento abbastanza farraginoso che deve al più presto essere rivisto. Sull'interrogazione relativa alla mobilità viaria della provincia, il Consigliere Masone ha ricordato i tagli effettuati da Trenitalia che ha soppresso numerosi treni a cui si somma la situazione la situazione del trasporto extraurbano con le autolinee che sono costrette a sopprimere collegamenti. Questa situazione è aggravata dalla mancanza di un piano provinciale dei trasporti. L'Assessore Schembri ha annunciato che l'Amministrazione sta provvedendo a dotare un ufficio che si occupi dei trasporti e possa stilare un piano provinciale. Per quanto riguarda i collegamenti ferroviari la Provincia si sta attivando per chiedere a Trenitalia di ripristinare i collegamenti con Catania e Messina. Il Presidente della seduta Mario Lazzano ha quindi informato l'aula che il Consiglio dovrà essere riconvocato a breve. Entro il 30 novembre, infatti, dovranno essere approvati gli equilibri di bilancio, le variazioni e gli eventuali assestamenti al bilancio 2012.


Agrigentoweb


AMBIENTE | Riunione alla Provincia del coordinamento "No PEOS": ribadita opposizione al mega parco eolico off shore
Opposizione decisa, anche sul piano legale, alla realizzazione del megaparco eolico off shore sulla costa meridionale siciliana, nel tratto che va da Gela ad Agrigento: è questa la decisione scaturita stamani dalla riunione del coordinamento "NO PEOS", che si è tenuta nell'aula convegni "Pellegrino" della Provincia Regionale di Agrigento. Presenti tutti i soggetti facenti parte del coordinamento, e cioè le Province Regionali di Agrigento (rappresentata dall'Assessore all'Ambiente Francescochristian Schembri) e Caltanissetta (rappresentata dal geologo Giuseppe Bellanti, funzionario dell'Assessorato all'Ambiente delegato dal Commissario Straordinario), i Comuni di Licata, capofila del coordinamento (presente il Sindaco Angelo Graci), Palma di Montechiaro (vicesindaco Angelo Cottitto), Butera (Vicesindaco Giovanna Donzella e Assessore Giuseppa Pisano), Comitato Civico "Difendi Licata NO PEOS" (presidente Salvatore Licata), mentre erano assenti i rappresentanti del Comune di Gela, che però hanno confermato la ferma volontà di opporsi ad un progetto che arrecherebbe un colpo mortale all'economia dell'intera costa.
Un territorio che punta decisamente allo sviluppo turistico, con diversi insediamenti turistici già realizzati e altri in itinere, e alla valorizzazione delle attività di pesca e dei beni culturali, archeologici e ambientali che insistono in quel vasto comprensorio. Nella riunione di stamani, oltre a ribadire la ferma opposizione al progetto del megaparco eolico, è stato fatto il punto della situazione, in particolare sul primo dei parchi eolici per il quale la "Mediterranea Wind Off Shore" ha ottenuto, lo scorso 27 settembre, la positiva Valutazione d'Impatto Ambientale da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. "Una decisione inspiegabile - commenta l'Assessore Provinciale all'Ambiente Francescochristian Schembri - tenuto conto dei pareri contrari del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Siciliana e dello stesso coordinamento NO PEOS, avallato da numerose relazioni tecniche sul danno che il parco arrecherebbe su ambiente ed attività economiche". Il coordinamento all'unanimità ha deciso, quindi, di valutare il conferimento di un incarico ad un legale per opporsi alla decisione della Presidenza del Consiglio, valutando la possibilità di ricorrere al TAR del Lazio. Il ricorso riguarda, appunto, la decisione del Ministero dell'Ambiente, che stride con i pareri contrari marciando univocamente ad esclusiva tutela degli interessi che gravitano intorno al parco eolico. "E' un primo passo - aggiunge il Presidente D'Orsi - nell'esclusivo interesse delle comunità che sarebbero enormemente penalizzate da un progetto insensato".


Il Consiglio conclude i propri lavori approvando i debiti fuori bilancio
Conclusi i lavori del Consiglio provinciale di Agrigento, riunito in seduta di prosecuzione. Nella seduta di ieri sera, infatti, sono stati discussi ed approvati tutti i punti ancora iscritti all'ordine del giorno. Presenti 16 consiglieri provinciali, oltre agli assessori Schembri, Tannorella, Mazza e Alfonso Montana. I lavori sono stati presieduti da Mario Lazzano. Il Consiglio ha approvato, all'unanimità, la mozione presentata dai consiglieri provinciali Avarello e Spoto sull'IPIA Fermi di Agrigento che impegna l'Amministrazione a trovare al più presto i locali in modo da garantire agli studenti lo svolgimento della regolare attività didattica. Successivamente su proposta del Consigliere Bennici sono stati prelevati 5 debiti fuori bilancio, a seguito di sentenze della magistratura, relativi a sinistri stradali e adeguamenti contrattuali, per un importo di circa 240 mila. Le proposte sono state approvate a maggioranza. I Consiglieri D'Angelo, Lazzano, Picone e Roberto Gallo hanno chiesto al Presidente della Provincia di istituire un ufficio legale per evitare aggravi di spesa derivanti da contenziosi legali che potrebbero essere oggetto di transazione.
​Discusse le interrogazioni del Consigliere Cammilleri ed altri sulle manifestazioni estive del 2012 e quella sul tema della Mobilità in provincia di Agrigento. Il Consigliere Maurizio Masone, co-firmatario delle interrogazioni, ha illustrato le due interrogazioni alle quali ha risposto per l'Amministrazione l'Assessore Schembri. Sulle manifestazioni estive l'Assessore Schembri ha ricordato come molte manifestazioni non sono state finanziate a causa della esiguità delle somme in bilancio, mentre alcune manifestazioni sono state realizzate grazie all'intervento dell'Unicredit. Schembri ha ricordato che la esclusione di alcuni comuni è stata dovuta alla presentazione in ritardo le domande. Il Consigliere Masone ha ricordato come la Provincia abbia un regolamento abbastanza farraginoso che deve al più presto essere rivisto. Sull'interrogazione relativa alla mobilità viaria della provincia, il Consigliere Masone ha ricordato i tagli effettuati da Trenitalia che ha soppresso numerosi treni a cui si somma la situazione la situazione del trasporto extraurbano con le autolinee che sono costrette a sopprimere collegamenti. Questa situazione è aggravata dalla mancanza di un piano provinciale dei trasporti. L'Assessore Schembri ha annunciato che l'Amministrazione sta provvedendo a dotare un ufficio che si occupi dei trasporti e possa stilare un piano provinciale. Per quanto riguarda i collegamenti ferroviari la Provincia si sta attivando per chiedere a Trenitalia di ripristinare i collegamenti con Catania e Messina. Il Presidente della seduta Mario Lazzano ha quindi informato l'aula che il Consiglio dovrà essere riconvocato a breve.
Entro il 30 novembre, infatti, dovranno essere approvati gli equilibri di bilancio, le variazioni e gli eventuali assestamenti al bilancio 2012.




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"No PEOS": ribadita opposizione al mega parco eolico off shore
Opposizione decisa, anche sul piano legale, alla realizzazione del megaparco eolico off shore sulla costa meridionale siciliana, nel tratto che va da Gela ad Agrigento: è questa la decisione scaturita stamani dalla riunione del coordinamento "NO PEOS", che si è tenuta nell'aula convegni "Pellegrino" della Provincia Regionale di Agrigento. Presenti tutti i soggetti facenti parte del coordinamento, e cioè le Province Regionali di Agrigento (rappresentata dall'Assessore all'Ambiente Francescochristian Schembri) e Caltanissetta (rappresentata dal geologo Giuseppe Bellanti, funzionario dell'Assessorato all'Ambiente delegato dal Commissario Straordinario), i Comuni di Licata, capofila del coordinamento (presente il Sindaco Angelo Graci), Palma di Montechiaro (vicesindaco Angelo Cottitto), Butera (Vicesindaco Giovanna Donzella e Assessore Giuseppa Pisano), Comitato Civico "Difendi Licata NO PEOS" (presidente Salvatore Licata), mentre erano assenti i rappresentanti del Comune di Gela, che però hanno confermato la ferma volontà di opporsi ad un progetto che arrecherebbe un colpo mortale all'economia dell'intera costa.
Un territorio che punta decisamente allo sviluppo turistico, con diversi insediamenti turistici già realizzati e altri in itinere, e alla valorizzazione delle attività di pesca e dei beni culturali, archeologici e ambientali che insistono in quel vasto comprensorio. Nella riunione di stamani, oltre a ribadire la ferma opposizione al progetto del megaparco eolico, è stato fatto il punto della situazione, in particolare sul primo dei parchi eolici per il quale la "Mediterranea Wind Off Shore" ha ottenuto, lo scorso 27 settembre, la positiva Valutazione d'Impatto Ambientale da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. "Una decisione inspiegabile - commenta l'Assessore Provinciale all'Ambiente Francescochristian Schembri - tenuto conto dei pareri contrari del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Siciliana e dello stesso coordinamento NO PEOS, avallato da numerose relazioni tecniche sul danno che il parco arrecherebbe su ambiente ed attività economiche". Il coordinamento all'unanimità ha deciso, quindi, di valutare il conferimento di un incarico ad un legale per opporsi alla decisione della Presidenza del Consiglio, valutando la possibilità di ricorrere al TAR del Lazio. Il ricorso riguarda, appunto, la decisione del Ministero dell'Ambiente, che stride con i pareri contrari marciando univocamente ad esclusiva tutela degli interessi che gravitano intorno al parco eolico. "E' un primo passo - aggiunge il Presidente D'Orsi - nell'esclusivo interesse delle comunità che sarebbero enormemente penalizzate da un progetto insensato".


Agrigento - Il Consiglio conclude i propri lavori approvando i debiti fuori bilancio
Conclusi i lavori del Consiglio provinciale di Agrigento, riunito in seduta di prosecuzione. Nella seduta di ieri sera, infatti, sono stati discussi ed approvati tutti i punti ancora iscritti all'ordine del giorno. Presenti 16 consiglieri provinciali, oltre agli assessori Schembri, Tannorella, Mazza e Alfonso Montana. I lavori sono stati presieduti da Mario Lazzano. Il Consiglio ha approvato, all'unanimità, la mozione presentata dai consiglieri provinciali Avarello e Spoto sull'IPIA Fermi di Agrigento che impegna l'Amministrazione a trovare al più presto i locali in modo da garantire agli studenti lo svolgimento della regolare attività didattica. Successivamente su proposta del Consigliere Bennici sono stati prelevati 5 debiti fuori bilancio, a seguito di sentenze della magistratura, relativi a sinistri stradali e adeguamenti contrattuali, per un importo di circa 240 mila. Le proposte sono state approvate a maggioranza. I Consiglieri D'Angelo, Lazzano, Picone e Roberto Gallo hanno chiesto al Presidente della Provincia di istituire un ufficio legale per evitare aggravi di spesa derivanti da contenziosi legali che potrebbero essere oggetto di transazione. Discusse le interrogazioni del Consigliere Cammilleri ed altri sulle manifestazioni estive del 2012 e quella sul tema della Mobilità in provincia di Agrigento. Il Consigliere Maurizio Masone, co-firmatario delle interrogazioni, ha illustrato le due interrogazioni alle quali ha risposto per l'Amministrazione l'Assessore Schembri. Sulle manifestazioni estive l'Assessore Schembri ha ricordato come molte manifestazioni non sono state finanziate a causa della esiguità delle somme in bilancio, mentre alcune manifestazioni sono state realizzate grazie all'intervento dell'Unicredit. Schembri ha ricordato che la esclusione di alcuni comuni è stata dovuta alla presentazione in ritardo le domande. Il Consigliere Masone ha ricordato come la Provincia abbia un regolamento abbastanza farraginoso che deve al più presto essere rivisto. Sull'interrogazione relativa alla mobilità viaria della provincia, il Consigliere Masone ha ricordato i tagli effettuati da Trenitalia che ha soppresso numerosi treni a cui si somma la situazione la situazione del trasporto extraurbano con le autolinee che sono costrette a sopprimere collegamenti. Questa situazione è aggravata dalla mancanza di un piano provinciale dei trasporti. L'Assessore Schembri ha annunciato che l'Amministrazione sta provvedendo a dotare un ufficio che si occupi dei trasporti e possa stilare un piano provinciale. Per quanto riguarda i collegamenti ferroviari la Provincia si sta attivando per chiedere a Trenitalia di ripristinare i collegamenti con Catania e Messina. Il Presidente della seduta Mario Lazzano ha quindi informato l'aula che il Consiglio dovrà essere riconvocato a breve. Entro il 30 novembre, infatti, dovranno essere approvati gli equilibri di bilancio, le variazioni e gli eventuali assestamenti al bilancio 2012.

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