DI SICILIA
NASCITA DELLE "SRR". Molti sindaci assenti
Gestione dei rifiuti, riunione va a vuoto
È andata deserta la prima delle due assemblee per l'attivazione delle nuove Società per la regolamentazione del servizio digestione rifiuti (Srr). Ieri mattina, all'assemblea dei sindaci dei 26 Comuni inseriti nell'Ato 4 (Agrigento Provincia Est), erano presenti: la Provincia e solo 8 amministratori, quelli di Aragona, Comitini, Favara, Joppolo Giancaxio, Licata, Racalmuto, Sant' Angelo Muxaro e Siculiana). Quindi non è stato raggiunto il 75% complessivo di quote, il minimo per rendere valida la seduta. Si attende, l'assemblea che stamattina dovrebbe riunire i sindaci dei 17 Comuni dell'Ato 11 (Agrigento Provincia Ovest). La Provincia riferirà sull'esito delle due assemblee al dipartimento Rifiuti dell'Assessorato Regionale Energia, Rifiuti e Acque, rimanendo in attesa delle conseguenti decisioni. (PAPI)
INFRASTRUTTURE. Il preside minaccia la chiusura. Ed è «balletto» di richiamo agli interventi fra Comune e Provincia
"E' la scuola meno scura d' Italia"
Il triste primato del plesso Marconi
Una situazione questa che ha spinto il Dirigente Scolastico addirittura a minacciare di chiudere.
Da scuola più "insicura" d'Italia la sede dell'istituto Professionale «Marconi» di Canicattì forse meriterebbe un attenzione maggiore rispetto a quella che negli ultimi tempi ha visto manifestare rispetto alle tante criticità e problematiche presenti al suo interno. Perché se da un lato il triste primato di scuola più disastrata dello Stivale, come risulta da uno studio di Cittadinanzattiva, ha fatto balzare agli onori delle cronache nazionali il plesso di via Ducezio, dall'altro i tanto attesi interventi di messa in sicurezza della struttura non sono ancora arrivati. Una situazione questa che ha spinto il Dirigente Scolastico dell' Ipia Marconi, la cui sede centrale è a Favara, Gaetano Fallea, addirittura a minacciare di chiudere il plesso di Canicattì. Uno sfogo quello del professore seguito alla visita dei giorni scorsi a Canicattì del Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia Maria Luisa Altomonte che ha voluto appurare con i propri occhi le condizioni di grande precarietà nelle quali sono costretti a svolgere le lezioni gli alunni ed i docenti della scuola. Il Direttore Generale dell'USR regionale ha manifestato al Dirigente scolastico la propria incredulità su come a distanza di tanti anni dalle prime richieste di intervento avanzate alla Provincia Regionale di Agrigento, che ha la competenza sulla scuola, non si sia riusciti a trovare soluzioni adeguate e soprattutto funzionali alle esigenze degli studenti. «Le osservazioni della Altomonte - ha dichiarato il responsabile del plesso canicattinese, Gioacchino Capizzi - hanno gravato ulteriormente di responsabilità chi si occupa della gestione della scuola a tal punto che il Preside, visto il disinteresse mostrato da parte delle istituzioni nei riguardi dei problemi dell'Ipia, ha manifestato l'intenzione di chiudere la scuola per dare un segnale, forte e deciso, contro l'immobilismo della politica». Nei prossimi giorni, e segnatamente lunedì mattina, è stato convocato un incontro alla provincia regionale di Agrigento, tra l'assessore all'Edilizia e Gestione del Patrimonio, Pietro Marchetta, ed i responsabili del plesso canicattinese. «Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto una lettera della provincia - ha dichiarato Gaetano Rizzo, vice sindaco di Canicattì - con la quale veniamo invitati a trovare con urgenza dei locali di proprietà comunale dove poter trasferire le aule dell'Ipia. E' una richiesta
che non possiamo assolutamente soddisfare - ha concluso Rizzo - perché non abbiamo disponibilità di strutture adeguate. Dovrà essere cura della Provincia provvedere al reperimento dei locali prima che la situazione diventi ancora più grave di quanto già non si presenti adesso».GIMO
ISTRUZIONE. Ospiterà in via definitiva l'istituto professionale per l'industria e l'artigianato chiuso per rischio crolli. Mercoledì vertice in Provveditorato
Asi, la Regione concede i locali all'Ipia.
Firmato ieri il decreto che autorizza la Provincia all'utilizzo del Centro di addestramento professionale
L'assessore all'edilizia ed al patrimonio, Piero Marchetta: «Si conclude così una prima fase, di questa grave e tormentata situazione della inagibilità del complesso scolastico «Fermi».
L'Ipia"Fermi"di Agrigento sarà ospitato nel centro addestramento professionale della zona Asi. La Regione, con il suo ragionerie generale Bossone, ha firmato il decreto, concedendo lo stabile alla Provincia regionale. «Del provvedimento - è stato spiegato ieri dalla Provincia
- è stato messo a conoscenza l'Irsap e nelle prossime ore avverrà il sopralluogo tra i tecnici della Provincia e del Consorzio Asi per verificare gli interventi necessari per la messa in funzione dello stabile e la relativa consegna». «Si conclude una prima fase di questa grave situazione dovuta all' inagibilità del complesso dell'Ipia, ha commentato l'assessore all' Edilizia ed al Patrimonio, Piero Marchetta». i locali dell'Asi, nei quali la Provincia dovrà fare diversi lavori di sistemazione, costituiscono un primo passo verso la normalizzazione delle lezioni scolastiche all'ipia, in attesa del massiccio intervento sugli edifici della sede storica di via Piersanti Mattarella. Intanto, ieri, in attesa della consegna dei locali del Cap, gli operatori scolastici del "Fermi",por trovare una soluzione tampone ai gravi disagi hanno proposto al presidente della Provincia un piano di sistemazione delle aule che - a loro dire - risolverà la smembramento di alcuni istituti che hanno plessi distaccati in altre scuole. Plesso Pirandello di via Acrone: la scuola media Pirandello è stata accorpata e rimane con 12 classi che potrebbero essere sistemate fra i plessi Tortorelle e Garibaldi. «Il liceo Politi - sempre secondo il piano proposto ieri - è ospitato in parte al Foderà e, liberandosi l'ex scuola media Pirandello, potrebbe ricongiungersi in un sola sito, in via Acrone. L'istituto Brunelleschi che è associata al Foderà ed è formato da 14 classi potrebbe ricongiungersi con la sede centrale di via Cimarra, resa disponibile dal trasferimento delle classi del Politi. L'Ipia Fermi - concludono - vedrebbe in questa moda, risolti gran parte dei suoi problemi, sistemandosi, la mattina, dove opera il Brunelleschi». Mercoledì prossima per fare il punta della situazione disaddita ci sarà un vertice in Provveditorato. (CR)
LA SICILIA
TROVATA UNA SOLUZIONE PER GLI STUDENTI
L'ipia andrà nel centro di addestramento dell'Asi
Si conclude positivamente uno dei capitoli della lunga storia della scuola terremotata: l'istituto professionale ipia Fermi" verrà trasferito nei locali del centro addestramento professionale dell'Asi. La Regione ha comunicato la concessione della struttura alla Provincia Regionale di Agrigento. Naturalmente ci vorrà del tempo per effettuare il vero trasferimento, ma intanto l'edificio esiste ed è disponibile. Il decreto è stato firmato dal dott. Bossone, ragioniere generale della Regione, che ha riconosciuto all'Ente l'utilizzo del Cap. Del provvedimento è stato messo a conoscenza l'Irsap. Verranno presto avviati i sopralluoghi ad opera dei tecnici della Provincia di Agrigento e del consorzio, Asi per capire quali saranno gli interventi da intraprendere per rendere locali adeguati alle esigenze di una scuoia. Allo stato attuale potrà ospitare 20 aule, ma con una apposita progettazione il numero porrebbe aumentare fino a raggiungere un totale (presumibilmente di 30 locali) soddisfacendo per le esigenze dell'Ipia. Ma su questo punto bisognerà aspettare l'esito dei sopralluoghi e delle ipotesi di progettazione. "Si conclude così una prima fase di questa grave e tormenta situazione dell'inagibilità del complesso scolastico dell'Ipia commenta l'assessore all'edilizia ed al patrimonio, Piero Marchetta con il Presidente D'Orsi, vogliamo ringraziare quanti, a livello regionale, ci sono stati vicini e ci hanno aiutato nel risolvere questa gravissima situazione. I locali dell'Asi, nei quali la Provincia dovrà fare diversi lavori di sistemazione e ripristino, costituiscono un primo ed importante passo verso la normalizzazione definitiva dell'Ipia in attesa dei, massiccio intervento sugli edifici della sede storica di contrada Calcarelle. Il direttore generale regionale dell'ufficio scolastico, Maria Luisa Altomonte, ha convocato per mercoledì prossima alle 11.30 una riunione nei locali dell'ex Provveditorato agli Studi. Invitati a partecipare tutti i dirigenti scolastici degli istituti superiori della città. (C.MI.)
RIFIUTI A vuoto l'assemblea degli amministratori per la costituzione della nuova società
Srr snobbata dai sindaci
I sindaci continuano a snobbare il problema del servizio di igiene ambientale. Ieri mattina l'assemblea degli amministratori dei comuni aderenti a Gesa e a Dedalo Ambiente, che avrebbe dovuto avere luogo nell'aula Pellegrino per la costituzione della nuova Società per la regolamentazione della raccolta dei rifiuti e l'approvazione del relativo statuto, non ha potuto avere luogo per la mancanza del numero legale. Erano presenti solo i rappresentanti di otto amministrazioni comunali (Aragona, Comitini, Favara, Joppolo Giancaxio, Licata, Racalmuto, Sant'Angelo Muxaro e Siculiana) oltre la Provincia rappresentata dall'assessore Francescochristian Schembri, ma la sola assenza dei Comuni di Agrigento e Canicattì (che insieme detengono il 27 per cento delle quote) ha fatto mancare i presupposti di legge dato che per la validità dell'assemblea sarebbe occorso il 75 per cento delle quote. Stamattina toccherà ai comuni che ricadono nell'ambito di Sogeir: vedremo se almeno i sindaci della parte occidentale della provincia dimostreranno una maggiore sensibilità. C'é anche da dire che ad oggi, per la costituzione del capitale sociale e la copertura delle spese notarili, le quote sono state versate soltanto dai Comuni di Grotte e Sant'Angelo Muxaro, nonché dalla provincia. In ogni caso domani mattina la Provincia riferirà sull'esito delle due assemblee al Dipartimento regionale Energia, Rifiuti ed Acque al quale toccherà adottare poi le decisioni più opportune per garantire la prosecuzione del servizio. Peraltro ci sarà da vedere quali decisioni adotterà la Regione: se cioè proseguirà sulla strada delle Srr oppure se, come ha annunciato il presidente Crocetta, sarà approvata una nuova riforma del settore riaffidando la gestione del servizio di igiene ambientale ai comuni. In ogni caso bisogna fare in fretta, dato che incombe ovunque l'emergenza sanitaria. Nell'ambito di Gesa, come si sa, il 5 scadrà la gestione del soggetto attuatore Maurizio Norrito e tutto tornerà alla società che tuttavia é assediata dai creditori. Per esaminare questa situazione il liquidatore Teresa Restivo ha convocato l'assemblea dei soci per la fine del mese in corso, ma il 30 scadrà il nuovo termine per il pagamento della rata del piano di rientro alla Catanzaro Costruzioni, la quale torna a minacciare la chiusura dell'impianto. Su questa vicenda é intervenuto il deputato regionale del Pd Giovanni Panepinto il quale si oppone «fermamente alla chiusura del sito» e chiede «al prefetto di Agrigento di convocare urgentemente una riunione, anche alla presenza di un rappresentante della Regione, per definire le partite debitorie nei confronti della ditta Catanzaro che gestisce la discarica». Panepinto aggiunge che «bisogna dare il tempo al neo presidente Crocetta di avviare un lavoro di programmazione, ad iniziare dall'ambito dei rifiuti, senza essere pressato da un'emergenza al minuto». Ma anche se Catanzaro venisse pagato (come peraltro sarebbe giusto che fosse) e lasciasse aperta la discarica resterebbe la situazione dei raggruppamento di imprese che si occupa del prelievo dei rifiuti, creditore di circa 2 milioni di euro, il quale ha già annunciato che considera risolto il contratto e che dal 5 dicembre sospenderà il servizio, licenziando i 400 dipendenti di cui si avvale. SALVATORE FUCÀ
Agrigentonotizie.it
Novità vicenda Ipia "Enrico Fermi", la Regione affida i locali Asi alla Provincia
La Regione Sicilia ha comunicato la concessione alla Provincia regionale di Agrigento dei locali del Centro addestramento professionale della zona Asi. Il decreto è stato firmato dal ragioniere generale della Regione che ha concesso all'Ente l'utilizzo del Centro dove sarà ospitato in via definitiva l'istituto professionale per l'industria e l'artigianato "Enrico Fermi".
Del provvedimento è stato messo a conoscenza l'Irsap e nelle prossime ore avverrà il sopralluogo tra i tecnici della Provincia e del Consorzio Asi al fine di verificare la consistenza dell'immobile, gli interventi necessari per la messa in funzione dello stabile e la relativa consegna.
Il provvedimento è stato adottato dall'Assessorato regionale all'economia su esplicita istanza della Provincia regionale di Agrigento, visto che lo stesso Assessorato era ed è l'Autorità competente a poter disporre la concessione in uso dello stabile considerato che è stato acquisito al patrimonio regionale.
"Si conclude così una prima fase, di questa grave e tormentata situazione della inagibilità del complesso scolastico dell'Ipia - commenta l'assessore all'edilizia ed al patrimonio, Piero Marchetta - con il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, vogliamo ringraziare quanti, a livello regionale, ci sono stati vicini e ci hanno aiutato nel risolvere questa gravissima situazione. I locali dell'Asi, nei quali la Provincia dovrà fare diversi lavori di sistemazione e ripristino, costituiscono un primo ed importante passo verso la normalizzazione definitiva dell'Ipia in attesa del massiccio intervento sugli edifici della sede storica di contrada Calcarelle".
Intanto il direttore generale regionale dell'Ufficio scolastico, Maria Luisa Altomonte, ha convocato per le 11.30 del 28 novembre prossimo, una riunione nei locali dell'ex Provveditorato agli Studi alla quale sono stati invitati tutti i dirigenti scolastici degli istituti di istruzione superiori della città. A coordinare l'incontro sarà il Salvatore Cecala in rappresentanza della Direzione generale.
Insediamento nuove Srr, nulla di fatto in sala "Pellegrino"
Su delega del presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, l'assessore provinciale all'Ambiente Francescochristian Schembri ha presieduto stamani, nell'aula "Pellegrino", la prima delle due assemblee dei sindaci per l'attivazione delle nuove Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti (Srr), in attuazione della legge regionale 8 aprile 2010 numero 9. Si tratta del primo passo verso la costituzione delle nuove Società per la regolamentazione del servizio Rifiuti dei due Ato4 (Agrigento Provincia Est) e 11 (Agrigento Provincia Ovest).
costituzione delle nuove Società per la regolamentazione del servizio Rifiuti dei due Ato4 (Agrigento Provincia Est) e 11 (Agrigento Provincia Ovest).
Stamani è stata la volta dell'assemblea dei sindaci dei Comuni inseriti nell'Ato4 (Agrigento Provincia Est), ma la presenza della Provincia e di otto dei 26 Comuni (Aragona, Comitini, Favara, Ioppolo Giancaxio, Licata, Racalmuto, S.Angelo Muxaro e Siculiana) ha impedito il raggiungimento del 75 percento complessivo di quote, il minimo per rendere valida la seduta. Si attende, dunque, l'assemblea che domani, venerdì 23 novembre, dovrebbe riunire i sindaci dei 17 Comuni facenti parte dell'Ato11 (Agrigento Provincia Ovest). La Provincia riferirà sull'esito delle due assemblee al dipartimento Rifiuti dell'Assessorato Regionale Energia, Rifiuti e Acque, rimanendo in attesa delle conseguenti decisioni.
impedito il raggiungimento del 75 percento complessivo di quote, il minimo per rendere valida la seduta. Si attende, dunque, l'assemblea che domani, venerdì 23 novembre, dovrebbe riunire i sindaci dei 17 Comuni facenti parte dell'Ato11 (Agrigento Provincia Ovest). La Provincia riferirà sull'esito delle due assemblee al dipartimento Rifiuti dell'Assessorato Regionale Energia, Rifiuti e Acque, rimanendo in attesa delle conseguenti decisioni.
Ad oggi le quote per la costituzione del capitale sociale e la copertura delle spese notarili per la Srr4 sono state versate soltanto dai Comuni di Grotte e Sant'Angelo Muxaro e dalla Provincia Regionale, mentre, a parte la stessa Provincia, nessuno dei 17 Comuni della Srr11 ha versato le relative quote.
"In ogni caso - dice l'assessore Schembri - la Provincia attiverà un tavolo tecnico con i Comuni, i sindacati e tutte le associazioni per fronteggiare l'annunciata emergenza del prossimo mese di dicembre, quando si rischierà di nuovo l'interruzione del servizio di raccolta dei rifiuti con le inevitabili ripercussioni sulla vita dei cittadini e degli stessi addetti al servizio. Il tavolo tecnico sarà finalizzato alla richiesta di intervento del Presidente della Regione per individuare le soluzioni all'emergenza, ma anche per chiedere quale sarà la politica della stessa Regione in materia di rifiuti".
Ricordiamo che, in seguito alla riforma della legge regionale sugli Ambiti territoriali ottimali per la gestione del servizio rifiuti in Sicilia, le due società della provincia di Agrigento sono così composte:
Srr4 Agrigento Provincia Est: Agrigento, Aragona, Camastra, Cammarata, Campobello di Licata, Canicattì, Casteltermini, Castrofilippo, Comitini, Favara, Grotte, Joppolo Giancaxio, Lampedusa e Linosa, Licata, Montallegro, Naro, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Racalmuto, Raffadali, Ravanusa, Realmonte, San Giovanni Gemini, Santa Elisabetta, Sant'Angelo Muxaro, Siculiana.
Srr11 Agrigento Provincia Ovest: Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Cattolica Eraclea, Cianciana, Lucca Sicula, Menfi, Montevago, Ribera, Sambuca di Sicilia, San Biagio Platani, Santa Margherita Belice, Santo Stefano Quisquina, Sciacca, Villafranca Sicula.
Agrigentoflash.it
Rifiuti, i sindaci snobbano la Srr
Ieri gli amministratori dei Comuni aderenti a Gesa e a Dedalo Ambiente avrebbero dovuto costituire la nuova Società per la regolamentazione della raccolta dei rifiuti (Srr) e approvare il relativo statuto. Ma tutto è saltato per la mancanza del numero legale. Erano presenti solo i rappresentanti di Aragona, Comitini, Favara, Ioppolo Giancaxio, Licata, Racalmuto, Sant'Angelo Muxaro e Siculiana, oltre la Provincia regionale. Oggi toccherà ai Comuni che ricadono nell'ambito di Sogeir. Domani la Provincia riferirà sull'esito delle due assemblee al Dipartimento regionale Energia, Rifiuti ed Acque al quale toccherà adottare poi le decisioni più opportune per garantire la prosecuzione del servizio.
Rifiuti/Ato Ag3 Dedalo Ambiente: emergenza scongiurata
Scongiurata emergenza rifiuti nei comuni del versante orientale della provincuia di Agrigento. I sindaci di Canicattì, Palma di Montechiaro, Naro, Camastra e Ravanusa si sono impegnati a versare degli acconti direttamente alla ditta Catanzaro - che vanta crediti per un milione 800 mila euro nei confronti dell'Ato Ag3 Dedalo Ambiente - affinchè oggi la discarica di Siculiana rimanga aperta e consenta il conferimento dell'immondizia. I sindaci di Licata e Campobello di Licata invece non hanno assunto impegni precisi e pertanto, per loro, la discarica sarà chiusa. La Dedalo Ambiente, la società che si occupa della raccolta e conferimento dei rifiuti, per scongiurare una nuova emergenza, sta cercando di ottenere l'autorizzazione affinché possano conferire a Gela (Cl).
Agrigento, "Ipia": la Regione concede i locali Asi alla Provincia
Arriva la tanto attesa notizia per gli studenti e docenti dell'Ipia Fermi. La Regione Sicilia, infatti, ha comunicato la concessione alla Provincia regionale di Agrigento dello stabile del Centro addestramento professionale della zona Asi. Il decreto è stato firmato dal ragioniere generale della Regione che ha concesso all'Ente l'utilizzo del Centro dove sarà ospitato in via definitiva l'istituto professionale per l'industria e l'artigianato "Enrico Fermi". Del provvedimento è stato messo a conoscenza l'Irsape nelle prossime ore avverrà il sopralluogo tra i tecnici della Provincia e del Consorzio Asi al fine di verificare la consistenza dell'immobile, gli interventi necessari per la messa in funzione dello stabile e la relativa consegna. Il provvedimento è stato adottato dall'Assessorato regionale all'economia su esplicita istanza della Provincia regionale di Agrigento, visto che lo stesso Assessorato era ed è l'Autorità competente a poter disporre la concessione in uso dello stabile considerato che è stato acquisito al patrimonio regionale
Sicilia24h.it
Ipia Fermi: Assegnati alla Provincia i locali dell'Asi
La Regione Sicilia ha comunicato la concessione alla Provincia Regionale di Agrigento dei locali del Centro Addestramento Professionale della zona Asi.
Il decreto è stato firmato dal Ragioniere generale della Regione, dott Bossone, che ha concesso all'Ente l'utilizzo del Centro di Addestramento Professionale dove sarà ospitato in via definitiva l'istituto professionale per l'industria e l'artigianato "E. Fermi".
Del provvedimento è stato messo a conoscenza l'Irsap e nelle prossime ore avverrà il sopralluogo tra i tecnici della Provincia e del Consorzio Asi al fine di verificare la consistenza dell'immobile, gli interventi necessari per la messa in funzione dello stabile e la relativa consegna.
Il provvedimento è stato adottato dall'Assessorato regionale all'Economia su esplicita istanza della Provincia regionale di Agrigento, visto che lo stesso Assessorato era ed è l'Autorità competente a poter disporre la concessione in uso dello stabile considerato che ai sensi dell'art 19 della legge regionale n. 8 del 2012, è stato acquisito al patrimonio regionale.
"Si conclude così una prima fase, di questa grave e tormentata situazione della inagibilità del complesso scolastico dell'Ipia - commenta l'assessore all'edilizia ed al patrimonio, Piero Marchetta - con il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, vogliamo ringraziare quanti, a livello regionale, ci sono stati vicini e ci hanno aiutato nel risolvere questa gravissima situazione. I locali dell'Asi, nei quali la Provincia dovrà fare diversi lavori di sistemazione e ripristino, costituiscono un primo ed importante passo verso la normalizzazione definitiva dell'Ipia in attesa del massiccio intervento sugli edifici della sede storica di contrada Calcarelle".
Intanto per mercoledì mattina il Direttore Generale regionale dell'Ufficio Scolastico, Maria Luisa Altomonte, ha convocato le ore 11,30 del 28 novembre prossimo, una riunione nei locali dell'ex Provveditorato agli Studi alla quale sono stati invitati tutti i dirigenti scolastici degli istituti di istruzione superiori della città. A coordinare l'incontro sarà il dott Salvatore Cecala in rappresentanza della Direzione Generale.
Agrigentoweb.it
Panepinto (Pd), danni salute con chiusura discarica Siculiana
"La chiusura della discarica di Siculiana creerebbe enormi problemi, anche di carattere igienico-sanitario, con conseguenze sui cittadini e sull'ambiente. Le ripercussioni sui comuni che oggi ne usufruiscono sarebbero pesantissime, per questo mi oppongo fermamente alla chiusura del sito e chiedo al prefetto di Agrigento di convocare urgentemente una riunione, anche alla presenza di un rappresentante della Regione, per definire le partite debitorie nei confronti della ditta Catanzaro che gestisce la discarica". Lo dice Giovanni Panepinto, sindaco di Bivona (Ag) e deputato regionale del PD, che sul "rischio-chiusura" della discarica di Siculiana (Ato Dedalo) ha scritto al presidente della Regione, al Prefetto di Agrigento, ai sindaci ed agli altri soggetti interessati. "Bisogna affrontare la vicenda con razionalita' - prosegue Panepinto - e soprattutto bisogna dare il tempo al neo presidente Crocetta di avviare un lavoro di programmazione, ad iniziare dall'ambito dei rifiuti, senza essere pressato da un'emergenza al minuto".
Stamani prima assemblea di insediamento della nuova SRR Agrigento Provincia Est: non raggiunta la quota minima
Su delega del Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, l'Assessore Provinciale all'Ambiente Francescochristian Schembri ha presieduto stamani nell'aula "Pellegrino" la prima delle due assemblee dei sindaci per l'attivazione delle nuove Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti (SRR), in attuazione della legge regionale 8 aprile 2010 n. 9. Si tratta del primo passo verso la costituzione delle nuove Società per la regolamentazione del servizio Rifiuti dei due ATO n. 4 (Agrigento Provincia Est) e n. 11 (Agrigento Provincia Ovest). Stamani è stata la volta dell'assemblea dei sindaci dei Comuni inseriti nell'ATO n. 4 (Agrigento Provincia Est), ma la presenza della Provincia e di otto dei ventisei Comuni (Aragona, Comitini, Favara, Ioppolo Giancaxio, Licata, Racalmuto, S.Angelo Muxaro e Siculiana) ha impedito il raggiungimento del 75% complessivo di quote, il minimo per rendere valida la seduta. Si attende, dunque, l'assemblea che domani, venerdì 23 novembre, dovrebbe riunire i sindaci dei 17 Comuni facenti parte dell'ATO n. 11 (Agrigento Provincia Ovest). La Provincia riferirà sull'esito delle due assemblee al dipartimento Rifiuti dell'Assessorato Regionale Energia, Rifiuti e Acque, rimanendo in attesa delle conseguenti decisioni.
Ad oggi le quote per la costituzione del capitale sociale e la copertura delle spese notarili per la SRR n.4 sono state versate soltanto dai Comuni di Grotte e Sant'Angelo Muxaro e dalla Provincia Regionale, mentre, a parte la stessa Provincia, nessuno dei 17 Comuni della SRR n.11 ha versato le relative quote.
"In ogni caso - dice l'Assessore Schembri - la Provincia attiverà un tavolo tecnico con i Comuni, i sindacati e tutte le associazioni per fronteggiare l'annunciata emergenza del prossimo mese di dicembre, quando si rischierà di nuovo l'interruzione del servizio di raccolta dei rifiuti con le inevitabili ripercussioni sulla vita dei cittadini e degli stessi addetti al servizio. Il tavolo tecnico sarà finalizzato alla richiesta di intervento del Presidente della Regione per individuare le soluzioni all'emergenza, ma anche per chiedere quale sarà la politica della stessa Regione in materia di rifiuti".
Ricordiamo che, in seguito alla riforma della legge regionale sugli Ambiti Territoriali Ottimali per la gestione del servizio rifiuti in Sicilia, le due società della provincia di Agrigento sono così composte:
SRR n.4 Agrigento Provincia Est: Agrigento, Aragona, Camastra, Cammarata, Campobello di Licata, Canicattì, Casteltermini, Castrofilippo, Comitini, Favara, Grotte, Joppolo Giancaxio, Lampedusa e Linosa, Licata, Montallegro, Naro, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Racalmuto, Raffadali, Ravanusa, Realmonte, S. Giovanni Gemini, S. Elisabetta, S. Angelo Muxaro, Siculiana.
SRR n. 11 Agrigento Provincia Ovest: Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Cattolica Eraclea, Cianciana, Lucca Sicula, Menfi, Montevago, Ribera, Sambuca di Sicilia, S. Biagio Platani, S. Margherita Belice, S. Stefano Quisquina, Sciacca, Villafranca Sicula
Lavalledeitempli.net
IPIA FERMI - CGIL: ADESSO SI RECUPERI IL TEMPO PERDUTO
La notizia che riguarda l' Ipia "Enrico Fermi", ovvero l'affidamento da parte della Regione alla Provincia regionale di Agrigento dei locali del Centro addestramento professionale della zona Asi è finalmente una buona notizia che va nella direzione che abbiamo sollecitato ed auspicato.
Adesso però non si perda ulteriore tempo e si accelleri al massimo, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione, affinchè tali locali possano essere davvero fruibili da parte della Scuola.
Sarebbe, infatti, folle (ma siamo capacissimi in follie simili) che ora ci si impastoi in iter burocratici tali da vanificare il tutto o, peggio, si utilizzi la pericolosa dizione della "somma urgenza" per spendere assai più del dovuto.
Mi auguro che, da questo punto di vista, ci sia un'attenzione particolare di quanti hanno il dovere istituzionale e di vigilanza.
Se una vicenda va a buon fine, tuttavia, come CGIL non possiamo che ribadire che quella della Edilizia Scolastica, della qualità infrastrutturale del nostro sistema scolastico, resta un problema: vanno spese e bene le risorse disponibili ma che non bastano a far fronte per tutte le esigenze.massimo Raso
Stamani prima assemblea di insediamento della nuova SRR Agrigento Provincia Est: non raggiunta la quota minima
Su delega del Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, l'Assessore Provinciale all'Ambiente Francescochristian Schembri ha presieduto stamani nell'aula "Pellegrino" la prima delle due assemblee dei sindaci per l'attivazione delle nuove Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti (SRR), in attuazione della legge regionale 8 aprile 2010 n. 9. Si tratta del primo passo verso la costituzione delle nuove Società per la regolamentazione del servizio Rifiuti dei due ATO n. 4 (Agrigento Provincia Est) e n. 11 (Agrigento Provincia Ovest). Stamani è stata la volta dell'assemblea dei sindaci dei Comuni inseriti nell'ATO n. 4 (Agrigento Provincia Est), ma la presenza della Provincia e di otto dei ventisei Comuni (Aragona, Comitini, Favara, Ioppolo Giancaxio, Licata, Racalmuto, S.Angelo Muxaro e Siculiana) ha impedito il raggiungimento del 75% complessivo di quote, il minimo per rendere valida la seduta. Si attende, dunque, l'assemblea che domani, venerdì 23 novembre, dovrebbe riunire i sindaci dei 17 Comuni facenti parte dell'ATO n. 11 (Agrigento Provincia Ovest). La Provincia riferirà sull'esito delle due assemblee al dipartimento Rifiuti dell'Assessorato Regionale Energia, Rifiuti e Acque, rimanendo in attesa delle conseguenti decisioni.
Ad oggi le quote per la costituzione del capitale sociale e la copertura delle spese notarili per la SRR n.4 sono state versate soltanto dai Comuni di Grotte e Sant'Angelo Muxaro e dalla Provincia Regionale, mentre, a parte la stessa Provincia, nessuno dei 17 Comuni della SRR n.11 ha versato le relative quote.
"In ogni caso - dice l'Assessore Schembri - la Provincia attiverà un tavolo tecnico con i Comuni, i sindacati e tutte le associazioni per fronteggiare l'annunciata emergenza del prossimo mese di dicembre, quando si rischierà di nuovo l'interruzione del servizio di raccolta dei rifiuti con le inevitabili ripercussioni sulla vita dei cittadini e degli stessi addetti al servizio. Il tavolo tecnico sarà finalizzato alla richiesta di intervento del Presidente della Regione per individuare le soluzioni all'emergenza, ma anche per chiedere quale sarà la politica della stessa Regione in materia di rifiuti".
Ricordiamo che, in seguito alla riforma della legge regionale sugli Ambiti Territoriali Ottimali per la gestione del servizio rifiuti in Sicilia, le due società della provincia di Agrigento sono così composte:
SRR n.4 Agrigento Provincia Est: Agrigento, Aragona, Camastra, Cammarata, Campobello di Licata, Canicattì, Casteltermini, Castrofilippo, Comitini, Favara, Grotte, Joppolo Giancaxio, Lampedusa e Linosa, Licata, Montallegro, Naro, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Racalmuto, Raffadali, Ravanusa, Realmonte, S. Giovanni Gemini, S. Elisabetta, S. Angelo Muxaro, Siculiana.
SRR n. 11 Agrigento Provincia Ovest: Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Cattolica Eraclea, Cianciana, Lucca Sicula, Menfi, Montevago, Ribera, Sambuca di Sicilia, S. Biagio Platani, S. Margherita Belice, S. Stefano Quisquina, Sciacca, Villafranca Sicula.