LA SICILIA
FAVARA
Tante iscrizioni all'Aido
t. a.) In soli due giorni circa 200 favaresi si sono iscritti all'Aido (Associazione Italiana Donazione Organi) sezione di Agrigento. L'iniziativa, con il coinvolgimento della Confraternita Misericordia di Favara, è stata promossa dal volontario della stessa associazione e assessore provinciale Adriano Varisano. La campagna informativa si è svolta sabato e domenica in occasione della Fiera d'Ottobre, che quest'anno, dopo due rinvii consecutivi, si è tenuta in quest'ultimo week-end di novembre. «Nel gazebo allestito dai nostri volontari - spiega il giovane Adriano Varisano - sono venuti in tanti a chiedere informazioni e alla fine hanno sottoscritto la tessera. La loro presenza e i loro ringraziamenti per la nostra attività sono stati il miglior regalo per chi ogni giorno opera con la convinzione che donare gli organi vuoi dire donare la vita ad altre persone». Presenti nello stand a fornire informazioni: il dottor Antonino Arena, direttore Unità operativa reparto di anestesia e rianimazione AspI Agrigento, il dottor Alfonso Palillo, responsabile Trapianto organi per la provincia di Agrigento e la dottoressa Paola Pisciotta, responsabile dell'Aido per la provincia di Agrigento.
Novità per la strada che collega la Ss 115 con Campobello
CAMPOBELLO DI LICATA (c. v.) Novità importanti per il rifacimento e la messa in sicurezza della strada provinciale 63 che collega la 115 con Campobello di Licata, Il 29 novembre, infatti, sarà siglato il contratto, con la ditta che ha vinto l'appalto, per gli interventi attesi da anni a favore dell'importante arteria di collegamento. Lo stanziamento è di circa un milione e 500 mila euro finanziato dall'Unione Europea con i fondi Por. Un altro progetto per lo stesso importo l'Unione Europea lo ha ammesso a finanziamento e riguarda la strada provinciale 10 Campobello di Licata Fiume Salso. Questo ultimo progetto non gode ancora della copertura finanziaria ma è stato inserito in graduatoria e si pensa che il prossimo anno potrà essere bandita la gara di appalto. La Provincia di Agrigento ha allo studio altri interventi di manutenzione straordinaria e di messa in sicurezza della rete stradale esistente in territorio di Campobello di Licata. Al riguarda un importante sopralluogo è stato fatto nella zona dall'assessore provinciale ai lavori pubblici Vito Terrana accompagnato dall' ingegnere Filippo Napoli dell'ufficio tecnico provinciale al quale hanno partecipato il Sindaco di Campobello di Licata, Angelo Intorre, il Presidente del Consiglio Comunale, Giuseppe Vinci, l'architetto Paci responsabile del settore lavori pubblici del Comune di Campobello. Nel corso del sopralluogo è stato deciso che i tecnici comunali predisporranno una aggiornata planimetria stradale sulla quale poi l'Ente Provincia interverrà e si cercheranno le strade finanziarie per dare inizio ai lavori di manutenzione sia ordinari che straordinaria. "L'impegno dell'Amministrazione guidata dal Presidente Eugenio D'Orsi commenta l'assessore ai lavori pubblici, Vito Terrana è ottimizzare al massimo le poche risorse a nostra disposizione, sviluppare progetti sostenibili per averli finanziati con i fondi europei al fine di dare al territorio della Provincia di Agrigento una rete stradale secondaria efficiente".
CONSIGLIO PROVINCIALE
Una nuova riunione indetta per stasera
Torna riunirsi oggi alle 18 il Consiglio provinciale di Agrigento. L'ordine dei giorno prevede, dopo l'approvazione del verbale delle sedute precedenti, la discussione dell'interrogazione del Consigliere Masone sulla situazione del Cupa, in particolare chiedendo di conoscere la situazione finanziaria dei Consorzio se vi sono privati interessati a finanziare lo stesso, il dibattito, è ovvio, sarà necessariamente incentrato anche sulla nomina del nuovo presidente, la professoressa Immordino. Il Consiglio dovrà inoltre discutere e approvare la variazioni di bilancio per il documento di previsione 2012, la verifica degli equilibri di bilancio, la cosiddetta "estinzione anticipate di mutui" contratti con la Cassa depositi e prestiti. L'aula dovrà, inoltre, discutere ed approvare un debito fuori bilancio a seguito di sentenze della magistratura e due nuovi regolamenti: il "Regolamento controlli interni" e "Nuovo regolamento della consulta provinciale dei migranti". Sì tratta di due nuovi regolamenti, il primo resosi necessario a seguito dell'approvazione dei decreto legge 174 in materia di finanza pubblica, il secondo per realizzare un efficace e permanete raccordo tra la Provincia o i soggetti, istituzionali e non, in materia di immigrazione ed emigrazione.
La disperazione dei lavoratori ASI
Dal 10 dicembre chiuderà la tesoreria della Regione e rischiano un Natale senza soldi
I dipendenti dell'ex consorzio per l'area di sviluppo industriale, ormai da sei mesi senza stipendio, sono alla disperazione e si sono rivolti al presidente della Regione perché temono di rimanere ancora a lungo senza poter percepire gli emolumenti loro spettanti.
((Dal mese di giugno ad oggi si legge in una nota inviata a Rosario Crocetta, all'assessore alle attività produttive Linda Vancheri, al dirigente generale dello stesso Dipartimento Vincenzo Falgares, al dirigente generale dell'lrsap Salvatore Pirrone, al prefetto di Agrigento Francesca Ferrandini ed alle organizzazioni sindacali - viviamo momenti di sconforto e di tensione per noi e per il disastro causato alle nostre famiglie».
Essi aggiungono che ((a seguito di contatti con la banca eravamo pervenuti alla soluzione dei pagamenti di quanto spettante, attraverso le somme depositate nei sotto- conti di tesoreria del Consorzio Asi di Agrigento per un totale di euro 1.489198,01 ma, come per incanto, la ditta lmpresai ha subito pignorato anche i sottoconti», i dipendenti ricordano di avere cercato disperatamente l'attenzione dell' ex commissario straordinario dott. Luciana Giammanco la quale si impegnò ad eseguire i pagamenti in presenza dei prefetto e delle organizzazioni sindacali, ma non é successo niente ed ora si é dimessa,
«Abbiamo cercato disperatamente l'attenzione del Dirigente generale dott. Pirrone», aggiungono i dipendenti, ma invano,
((Con grande difficoltà, ma con vero senso di responsabilità - concludono - abbiamo portato avanti l'amministrazione ordinaria, facendo fronte alle problematiche interne ed esterne, con competenza e lavorando come il buon "pater familias", civilmente e con la fiducia che tutto si sarebbe risolto».
i lavoratori però rilevano che siamo ormai a fine novembre e che «il giorno 10 dicembre 2012 chiuderà la Tesoreria della Regione», per cui rischiano concretamente di trascorrere un Natale senza soldi, Per questo hanno chiesto l'intervento straordinario del Presidente della Regione Rosario Crocetta, dell'assessore Vancheri e del dirigente Falgares, definiti nella lettera «la nostra ultima risorsa».
(S.F)
CASTELTERMINI
Commozione per il fante Fraterrì
CASTELTERMINI. Da ieri riposano in pace nel cimitero del suo paese nativo, le spoglie del soldato di fanteria Ignazio Fraterrì. Il soldato castelterminese nato il 7gennaio del 1909 ha partecipato alla seconda guerra mondiale onorando la patria fino al sacrificio della propria vita. Infatti nel '44 la moglie, Santa Schillaci che aveva già partorito tre bambini, ricevette la notizia della morte del suo congiunto. Ma da allora non si ebbero più notizie circa il luogo dove era stato sepolto. Con grande amarezza e con altrettanta forza d'animo, la donna non ha mai perso la speranza di avere una tomba dove poter piangere il proprio marito. Purtroppo questa è rimasta solo una speranza perché la donna è deceduta qualche anno fa.
Solamente due anni fa un giornalista è riuscito a trovare via internet il nome del soldato Ignazio Freterrì in un elenco che riportava i nomi di alcuni soldati della nostra provincia che erano sepolti nelle nazioni che furono campo di battaglia del grande conflitto. Dopodiché i nipoti hanno fatto richiesta al ministero della Difesa del rimpatrio delle spoglie del loro nonno. La richiesta è andata a buon fine tanto che ieri il soldato Fraterrì ha avuto tributato dalla cittadina di Casteltermini tutti gli onori militari, civili e religiosi che competono a chi ha dato la vita per la sua patria.
Un solenne corteo, con i resti del militare, è partito da corso Umberto per arrivare in piazza Duomo davanti alla Madrice. Qui il feretro, condotto da un militare, è stato salutato da un picchetto di militari. Hanno partecipato alla cerimonia il questore di Agrigento Bisogno, il colonnello dei carabinieri Sciuto, il capitano Bulla della compagnia dei carabinieri di Cammarata, alcuni militari della Guardia di Finanza e del Corpo forestale, il maresciallo dei carabinieri Scibetta, che ha diretto lo svolgimento della cerimonia e il capitano Sardo della locale Polizia municipale. Presenti il sindaco Nuccio Sapia, alcuni membri della sua Giunta e molti consiglieri comunali e i consiglieri provinciali Scozzari e Ripepe. Alla fine della messa presieduta dall'arciprete Giovanni Di Liberto e concelebrata dagli altri sacerdoti del paese, una corona di alloro è stata deposta al monumento ai caduti delle due guerre mentre le note del Silenzio rendevano l'atmosfera ancora più emozionante. L'inno di Mameli ha concluso la cerimonia, Il feretro ha potuto così compiere il suo ultimo e definitivo viaggio per essere tumulato al cimitero.
Ignazio Fraterrì è morto l'11 maggio del 1944, ed era stato sepolto a Bielany, in Polonia.
FRANCESCA MARIA MAGRÌ
GIORNALE DI SICILIA
PROVINCIA
Si presenta oggi il progetto «Orienta giovani»
Promuovere un approccio ai temi dell'occupazione che tenga in considerazione l'accesso al lavoro ma soprattutto la capacità di mantenerlo in un mercato caratterizzato da continui mutamenti. E questo l'obiettivo principale del progetto «Orienta Giovani - Green Job», cofinanziato dall'Unione Province Italiane nell'ambito del programma UPI Giovani, e che la Provincia Regionale di Agrigento realizzerà in compartecipazione con la Provincia di Lecce (ente capofila), il CTS Ambiente e Confindustria. O progetto, sarà presentato oggi alle io nella sala convegni Pellegrino.
IL DOSSIER DEL "SOLE 24ORE". Nell'Isola, Ragusa è quella dove si sta meglio. Risultati positivi per servizi, ambiente e salute
Qualità della vita, la Sicilia soffre ancora
ma le città scalano gradini in classifica
Francesco SICILIA
PA t E RM O
Se fosse solo per il clima o l'inflazione non ci sarebbero problemi. Ma per stilare il dossier annuale della qualità della vita Il Sole 24 Ore tiene conto anche di altri 34 parametri ottenuti in base a dati forniti da Istat, Bankitalia, Inps e da altre fonti. Così finisce che le città siciliane rimangono sempre nei bassifondi della graduatoria con le 107 province italiane che premia -la altoatesina Bolzano e assegna la maglia nera alla pugliese Taranto. Anche se le città isolane scalano la classifica.
Per quanto riguarda l'isola si va da Ragusa (81" e migliore siciliana) che avanza di sei posizioni rispetto al 2011 a Caltanissetta (105a) nonostante un passo in avanti rispetto a dodici mesi fa. In mezzo ci sono Enna (87") che scala dodici posizioni rispetto all'anno precedente, Siracusa (88a) che però indietreggia di sette, Catania (90") che sale di sei gradini, Messina (94a) in ribasso di cinque, Agrigento (95-') che conquista un più sei, Palermo (99') che migliora di tre e Trapani (103) stabile.
«Quando la crisi economica si abbatte su un territorio che sconta un ritardo storico rispetto al resto del Paese, è naturale che la qualità della vita ne risenta>,, commenta il sindaco di Siracusa, Roberto Visentin, Secondo Marco Zambuto, primo cittadino della città dei Templi, invece, «nonostante il momento di grave difficoltà Agrigento si conferma competitiva»
In Affari e lavoro si fanno notare i cattivi dati di export di Enna (ancora una volta fanalino di coda) e di Palermo (quartultima). Non va meglio quando si va a guardare il tasso di disoccupazione con Siracusa (100'), Palermo (102"), Caltanissetta (104') ed Agrigento (106') tra le ultime otto.
Una sorpresa positiva arriva dal settore Servizi, ambiente e salute. Palermo è seconda, Agrigento quarta, Catania quinta e Trapani decima per territorio coperto da connessione internet veloce Buoni risultati anche nella graduatoria del clima calcolata in base alla differenza tra mese più caldo e più freddo con Siracusa che è ottava. La classifica sulla sanità invece tiene conto del tasso di emigrazione ospedaliera: qui le siciliane non vanno malissimo, ma forse è anche perché in pochi possono permettersi di partire per farsi curare.
Per redigere la classifica generale si sommano i risultati di sei settori (Tenore di vita, Affari e lavoro, Servizi ambiente salute, Popolazione, Ordine pubblico, Tempo libero). Ogni settore a sua volta tiene conto di sei liste. Numeri che provano a sintetizzare la quotidianità degli italiani.
Snocciolando le tabelle relative al Tenore di vita si scopre che per ricchezza prodotta, risparmi, importi medi della pensione e consumi privati le province siciliane sono quasi sempre in posizioni medio-basse, con Agrigento penultima per Pil pro capite ed Enna che spicca in negativo per il peggior risultato nella spesa - pro capite per veicoli, elettrodomestici, mobili e pc. In compenso si registrano due prime posizioni: Trapani ha l'inflazione più bassa e Caltanissetta il costo della casa più conve Per l'Ordine pubblico viene fuori il già noto allarme per i furti d'auto: Catania è la città meno sicura da questo punto di vista (107), Palermo non è messa molto meglio (102").l siciliani, invece, possono generalmente stare tranquilli per i loro appartamenti soprattutto se hanno casa a Enna (9") per minor numero di abitazioni svaligiate.
Dal Tempo libero, infine, arriva forse il dato più spiazzante: chi lo avrebbe mai detto, infatti, che Catania e Palermo sono le province con meno ristoranti e bar in Italia?
PROVINCIA. Gli argomenti della nuova seduta
Consorzio universitario all'esame del Consiglio
Torna a riunirsi oggi pomeriggio alle 18, nell'aula "Silvia Pellegrino il Consiglio provinciale, convocato dal presidente, Raimondo Buscemi. L'ordine del giorno prevede, dopo l'approvazione del verbale delle sedute precedenti, la discussione dell'interrogazione del consigliere Maurizio Masone del Partito democratico, sulla situazione del Consorzio universitario. Masone chiede, tra l'altro, nella mozione presentata, di conoscere la situazione economico - finanziaria del polo e se vi sono privati interessati a finanziare il Consorzio. Il Consiglio dovrà discutere ed approvare una serie di provvedimenti di natura finanziaria che devono essere varati prima del 30 novembre. Si tratta delle «Variazioni al Bilancio di previsione 2012», della (