LA SICILIA
Fiumi neri
la Provincia
«Vigiliamo»
In principio fu il fiume Naro. Poi l'allarme si diffuse al fiume Akragas e ultimamente al Verdura. Ovunque acque nere inquinate dalla sansa esausta e dagli scarti della produzione delle olive. Dopo la denuncia di due proprietari di un frantoio in contrada Esa Chimento, pro- seguono i controlli delle forze dell'ordine per verificare che gli impianti scarichino regolarmente i propri inquinanti. Anche la Provincia regionale di Agrigento, in tal senso, sta utilizzando la Polizia provinciale e i tecnici del Settore Ambiente e Territorio, per verificare il rispetto, da parte di chi produce olio, delle norme sullo smaltimento.
"Un rafforzamento doveroso dicono in un comunicato stampa il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e l'assessore all'Ambiente Francescochristian Schembri perché non è ammissibile che certe attività continuino ad essere condotte in spregio a qualsiasi regola, spesso in aree di grande pregio ambientale e agricolo, con rischi concreti di danni anche per la salute dei cittadini. I controlli vengono eseguiti con attenzione e discrezione, e certamente porteranno a risultati che saranno sottoposti, in caso di accertate violazioni di legge, all'attenzione dell'autorità giudiziaria per i relativi provvedimenti". Al momento, da che ci è dato sapere, nulla di nuovo sotto il sole, ovvero non sono stati identificati nuovi responsabili, eppure le immagini che l'associazione ambientalista Mareamico continua a diffondere sono inquietanti, soprattutto quelle che testimoniano come, intorno alle foci dei fiumi, si sia formato sul fondo un residuo nero e denso, che permarrà in quelle aree per diverso tempo. li problema è di natura culturale, dato che diversi "addetti ai lavori" sconoscono, o fanno finta, quelle che sono le leggi in merito, limitandosi ad affermare che tutto sommato questi prodotti non sono pericolosi. Notizia falsa, dato che le acque di scarto prodotte durante la molitura delle olive sono altamente tossiche a causa della massiccia presenza di polifenoli. Tanto per fornire un termine di paragone, secondo gli esperti, quest'acqua ha un potenziale di contaminazione cento volte più alto delle acque di scarico comunali. Questa positiva attenzione sulle condizioni dei corsi d'acqua dolce, tuttavia, tra l'altro, dovrebbe iniziare ad estendersi anche ad altri fenomeni, come la formazione di discariche abusive o, ancora peggio, gli scarichi fognari delle abitazioni più o meno abusive che sorgono in diverse aree del territorio rivierasco.
GIOACCHINO SCHICCHI
Giovani e ambiente
PROVINCIA REGIONALE
Giovani e ambiente
E' stato presentato ieri il progetto orienta Giovani Greenjob", cofinanziato dall'Unione Province Italiane nell'ambito del programma UPI Giovani, e che la Provincia Regionale di Agrigento realizzerà in compartecipazione con la Provincia di Lecce (ente capofila), il CTS Ambiente e Confindustria di Agrigento Per la Provincia erano presenti l'Assessore Provinciale all'Ambiente Francescochristian Schembri, l'Assessore alle Politiche Giovanili Salvatore Tannorella e il Direttore del Settore Ambiente ing. Bernardo Barone, mentre Confindustria Agrigento era rappresentata da Andrea Messina. "Si tratta dice l'assessore Schembri del terzo progetto finanziato da Upi Giovani al quale aderisce la Provincia, proseguendo nel solco delle precedenti esperienze in partenariato con la Provincia di Lecce. E' un progetto che vuol contribuire a far superare ai giovani in uscita dalle scuole superiori, in particolare Istituti tecnici e professionali, le difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro puntando sulla green economy". Il progetto, illustrato ai dirigenti scolastici e ai docenti dall'ing. Barone, si concluderà nel giugno 2013 e prevede, tra l'altro, il coinvolgimento di 300 alunni trai 17e 19 anni di sei scuole superiori per ciascuna provincia.
Con la «green economy» il futuro fa meno paura
Favorire e rafforzare la cultura dell'occupazione tra i giovani della provincia fornendo occasioni dì orientamento professionale e acquisizione di informazioni, conoscenze e competenze legate al settore della green economy ed applicate al nostro territorio. Questi i contenuti del progetto "Orienta Giovani Green Job», presentato dall'assessore all'Ambiente Francescochristian Schembri, dai Direttore del Settore Bernardo Barone e dal Presidente di Confindustria Giovani, Andrea Messina, L'iniziativa, rivolta agli studenti di età compresa tra i 17 e i 19 anni, degli istituti
Tecnici e Professionali e cofinanziata dall'Unione Province Italiane, sarà realizzata dalla Provincia di Agrigento in collaborazione con la Provincia di Lecce (ente capofila), il Cts Ambiente e Confindustria. Il coinvolgimento delle 2 province non è casuale: infatti entrambe sono considerate ad alta valenza naturalistica e ambientale, spendibile nella green economy, che può aiutare le giovani generazioni nella difficile transizione dal mondo dell'istruzione e della formazione a quello del lavoro, una delle principali criticità sia a livello nazionale che nei due territori di riferimento.
«Indubbiamente i cosiddetti greenjobs possono costituire uno stimolo per l'intero sistema economico delle due province - afferma l'assessore Schembri - avendo registrato negli ultimi anni un tasso di crescita doppio rispetto alla crescita occupazionale generale. In effetti, gran parte delle assunzioni e degli investimenti aziendali hanno riguardato figure professionali legate alla sostenibilità. L'elevata richiesta di figure professionali "green" tra le realtà del Sud rafforza la nostra convinta adesione al progetto».
ANNA RITA DE LEO
IL PIANO DEL GOVERNO La Cancellieri presenta il riordino. Protestano i sindacati Tagli alle Province, la scure anche su prefetture, questure, commissariati
ROMA. Con i tagli alle Province cambia anche la presenza dello Stato sul territorio: saranno riviste prefetture, questure e commissariati. Un progetto di riorganizzazione di questi organismi è stato presentato ieri dal ministro dell'interno, Annamaria Cancellieri, ai sindacati di polizia, vigili del fuoco e prefettizi.
La bozza di regolamento messa a punto dagli uffici del Viminale contiene una decina di articoli. Se sarà mantenuto il taglio di 36 Province, nella metà di queste ci sarà un 'presidio di governo" e un "Ufficio presidiario di pubblica sicurezza", con un prefetto ed un questore, ma con strutture più agili rispetto alle attuali prefetture e questure. Nelle altre 18 Province tagliate niente prefetto e questore, probabilmente ci sarà un commissariato di pubblica sicurezza.
Nelle città metropolitane ecco la "super-prefettura" - Ufficio territoriale del governo: al prefetto possono essere delegate specifiche funzioni in materia di protezione civile, difesa civile e soccorso pubblico, immigrazione e asilo, enti locali.
li cosiddetto "presidio di governo", cui è preposto un prefetto, e l'Ufficio presidiario di pubblica sicurezza", retto da un dirigente superiore della polizia di Stato, verranno mantenuti - prevede la bozza di regolamento - nelle città con alti tassi di delitti, rischi ambientali e situazioni di disagio economico e sociale.
Il provvedimento proposto dal ministro è stato accolto in maniera critica dai sindacati. Per Siulp, Sap, Ugl Polizia e Consap, «mentre sale inesorabile la tensione sociale e il rischio di scontri di piazza, il ministero dell'interno e il dipartimento della P. 5. non trovano nulla di meglio per rispondere alla maggiore richiesta di sicurezza che proporre un regolamento il quale, in contrasto con quanto stabilito dalla stessa norma di riorganizzazione delle province e per la riduzione dei costi burocratici, determina la chiusura di circa 40 questure e altrettanti Comandi provinciali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dei Vigili del fuoco senza alcuna garanzia per il personale impiegato in quegli uffici. Un vero e proprio colpo d'ascia - aggiungono - alle già scarse risorse che sono a loro disposizione per combattere la mafia, il terrorismo e l'illegalità». Il segretario del Silp-Cgil, Claudio Giardullo, ha chiesto che «le risorse (mezzi e uomini) non vengano toccate dalla riorganizzazione, ma non ci sono state date garanzie. Occorre poi - ha aggiunto - rispettare il modello della sicurezza pubblica in Italia previsto dalla legge 121: dove c'è un prefetto ci deve essere anche un questore».
Intanto l'iter istituzionale per l'approvazione del processo di riordino delle Province pare di colpo aver perso il ritmo necessario per la conversione in legge - il cui termine ultimo scade il 5 gennaio - complice anche l'aria da fine legislatura che ormai caratterizza Camera e Senato. Esaurito ieri mattina in commissione Affari costituzionali al Senato il confronto sulle linee generali del decreto (il 188), si va delineando l'arrivo in aula del testo, pur tra più di un dubbio dei senatori e la probabile reintroduzione della pregiudiziale di incostituzionalità da parte di Pdl e Lega.
GIORNALE DI SICILIA
SPESE DI RAPPRESENTANZA: Sul web l'elenco dei pagamenti sostenuti
Pranzi, omaggi floreali, orologi
Le spese fatte da D'Orsi nel 2011
Pranzi, omaggi floreali, orologi da tavolo e gadget. Tutto per un totale di 20.887 euro. Ecco quanto ha speso la Provincia come spese di rappresentanza sostenute dagli organi di governo nel 2011. Ecco nel dettaglio le spese che sono state affrontate, la deliberà è pubblicata sul sito dell'ente. Per ospitare la delegazione Israeliana spesi 551 euro, e 220 euro come rimborso per pranzi ospitalità della deputazione regionale. Per spendere 3.000 euro di gagliardetti, grest, spillini, cioè oggetti di rappresentanza, è stata fatta una trattativa privata. Per fornitura di composizioni floreali sono stati spesi: 220 euro per la cerimonia commemorativa del 25 aprile, 198 euro per il commiato del Questore, Girolamo di Fazio. Gli orologi da tavolo per salutare il comandante della Guardia di Finanza, Vincenzo Raffo ed il colonnello dei carabinieri Mario Di Iulio, sono costati 560,51 euro a testa. 11 ricevimento in occasione cerimonia di commiato del Questore è costato inoltre 967,03 euro. Una targa ricordo del valore di 40 euro al capitano Cirringione, Comandante della Capitaneria di Porto. Poi ci sono i pranzi istituzionali. Quello con i giornalisti è costato 400 euro, mentre 300 sono stati spesi in occasione del pranzo per l'evento "Fingle Climaction" con gli amministratori della Provincia di Lecco. Infine altre 700 euro per il pranzo in occasione del premio scolastico associazione "Giacinto Facchetti" di Sciacca. Dai pranzi al rinfresco e buffet. Rinfresco in occasione visita scolaresca del secondo circolo Don Bosco di Ribera
spesa di 198 euro; per la scuola di Porto Empedocle 781,51 e altri 660 per la "Rosario Livatino" di Porto Empedocle; in occasione della visita del presidente della Regione 770 euro. Stessa cifra spesa per il rinfresco in occasione dell'incontro criminalità e visita Scuola me- dia "Luigi Pirandello" e perla Conferenza Stampa in occasione Restauro Enciclopedia "Diderot' . Ancora il rinfresco per la conferenza stampa in occasione dell'Annullo Speciale I50 Anniversario Consiglio Provinciale è costato 330,51 euro. Il buffet in occasione dell'assemblea dei giornalisti di Sicilia ha avuto una spesa di 1.481,03 euro e quello in occasione della "Giornata Regionale sicurezza sul lavoro" di 1.501,03. Infine, tra le altre spese anche la fornitura di 2 targhe con astuccio per la Festa dell'Arma dei Carabinieri con un costo di 80, euro e la fornitura di Piatti Copenaghen per omaggio istituzionale di fine anno ad Autorità locali che sono costati 560,54 euro. (PAPI)
ATO AG2. Dalla prossima settimana possibile un nuovo stop alla raccolta e allo smaltimento nei 19 comuni della società
Ato rifiuti, imprese pronte a fermarsi
La Gesa convoca i sindaci per domani
Annamaria Martorana
Manca una settimana alla data prevista dalle ditte del Raggruppamento temporaneo di imprese che hanno in appalto il servizio dei rifiuti in 19 comuni della provincia, che lo scorso 22 ottobre, avevano annunciato l'intenzione di rescindere il contratto che gestiscono in regime di proroga per i forti debiti accumulatisi con la Gesa. Il prossimo 3 dicembre infatti, scadendo il servizio sostitutivo deciso dal soggetto attuatore per l'emergenza rifiuti della regione, Maurizio Norrito. A quella data, stante a quando annunciato dalle imprese, la raccolta si fermerà ad Agrigento e in altri 18 centri. Della cosa si sta occupando in queste ore il commissario liquidatore di Gesa Teresa Restivo che ha convocato per domani e dopodomani i sindaci soci dell'Ato Ag2 per discutere sia dei piani di rientro sia dell'attuale situazione del comparto rifiuti. La Restivo ha inoltre convocato i rappresentanti dell'Iseda, quale impresa capogruppo Rti per un incontro che possa servire a scongiurar una crisi del settore. «Non mi è possibile in alcun modo ha spiegato il commissario indire una nuova gara di appalto e questo in relazione alla normativa attuale visto che il prossimo 31 dicembre l'attività di gestione in regime di proroga dovrebbe cessare. A questo punto aggiunge qualora non vengano posti in essere ulteriori interventi sostitutivi da parte del Soggetto Attuatore, l'unica soluzione appare che nell'ipotesi in cui le imprese non facciano marcia indietro, i sindaci provvedano ai sensi di quanto previsto dall'articolo 191 del decreto legislativo 152 del 2006 che prevede che il sindaci possano emettere, nell' ambito delle rispettive competenze, ordinanze contingibili ed urgenti per consentire il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti, anche in deroga alle disposizioni vigenti, garantendo un elevato livello di tutela della salute e dell'ambiente». La Gesa dunque, pur conte- stando la fondatezza delle motivazioni delle imprese sulla rescissione dei contratto, invita le stesse a proseguire il rapporto di lavoro. «Si confida nella prosecuzione del rapporto - conclude la Restivo - che è sempre stato improntato alla massima collaborazione che ha evitato una rigorosa reciproca verifica dell'esatto adempimento di tutte le clausole previste dal contratto e dal capitolato speciale d'appalto».
Intanto tutti i sindacati continuano a chiedere a gran voce che il prefetto di Agrigento Ferrandino si occupi della vicenda, convocando un tavolo tecnico.
«Per noi ribadiscono Alfonso Buscemi, Mario Stagno e Giovanni Manganella di Cgil, Cisl e Uil è fondamentale un'interlocuzione urgente con il Governo e in questo caso col prefetto di Agrigento per evitare che si arrivi a situazioni degeneranti come quelle verificatesi solo qualche settimana addietro e prima ancora a settembre con la raccolta ferma per quasi due settimane».
(AMM)
CONFINDUSTRIA VERSO L'EMERGENZA PURE ATRAPANI, MESSINA, CALTANISSETTA LA REGIONE FINITI I FONDI
Rifiuti, privati pronti a fermare la raccolta
Ad Agrigento a rischio 19 comuni. Le cinque ditte passano alle vie legali: pagateci o chiederemo pure i danni
Giacinto Pi pitone
PALERMO
Chiedono li milioni e 798 mila euro entro il prossimo 3 dicembre, altrimenti rescinderanno unilateralmente il contratto con l'Ato e lasceranno Agrigento e altri 18 Comuni in preda all'emergenza rifiuti. Le cinque imprese che curano raccolta e smaltimento per l'Ato Gesa 2 sono passate dalla protesta alle vie legali: con una lettera di diffida hanno chiesto non solo il pagamento dei crediti ma - nel caso si arrivasse all'interruzione del servizio - anche «il risarcimento danni, più gli interessi, per l'aggravio dei costi bancari e la perdita di altre chance»,
E esplosa l'emergenza rifiuti. Perchè una posizione analoga sta per essere presa, segnala Confindustria, da un'altra ventina di aziende in tutta la Sicilia, a cominciare dal Messinese per proseguire nel Nisseno e nel Trapanese. E la Regione - replicano dall'ufficio del Commissario per l'emergenza rifiuti - non ha un soldo per intervenire.
La lettera inviata all'Ato di Agrigento dalle imprese del consorzio guidato dalla Iseda è la prima e nasce da un credito che l'intero settore imprenditoriale che si muove nell'ambito dei rifiuti stima in un miliardo. Tutto nasce dal fatto che i Comuni non riscuotono la Tarsu, dunque non finanziano gli Ato che a loro volta non pagano le aziende che gestiscono gli appalti di raccolta e smaltimento. Ora queste aziende minacciano più di una serrata: intendono rompere i contratti e bloccare il servizio andando a caccia dei crediti per vie legali. Una rottura delle trattative che pure il governo Crocetta aveva provato a riaprire varando un primo provvedimento in cui imponeva ai Comuni di quantificare i debiti e chiedere prestiti per pagare le aziende.
Non a caso Confindustria, per bocca del vice presidente Giuseppe Catanzaro, sottolinea che »il problema non è creato dalla Regione ma dai Comuni». Gli imprenditori invocano l'attuazione di una norma della riforma del 2010 che prevede lo scioglimento dei Comuni che reiteratamente non pagano le aziende del settore.
Anche per questo motivo le cinque imprese agrigentine che per prime stanno sciogliendo i contratti scrivono nella lettera di diffida che «l'Ato si è reso gravemente inadempiente rispetto alle obbligazioni assunte non pagando i corrispettivi maturati da marzo ad agosto, che valgono 11.798.033 euro». Da qui nascerebbe il presupposto per lo scioglimento del contratto «a norma dell'articolo 1.454 del codice civile»
Il commissario liquidatore dell'Ato, Teresa Restivo, ha convocato per domani i sindaci per provare a scucire almeno in parte le somme necessarie a
evitare che si blocchi il servizio. Cgil, Cisl e Uil hanno invece già fatto appello al prefetto perchè impedisca alle aziende di fermarsi.
Che il problema non sia solo agrigentino lo dimostra la protesta che sta per partire anche nel Messinese dove le 4 imprese che lavorano per l'Ato te l'azienda che cura il servizio per l'Ato 2 attendono complessivamente 22 milioni e mezzo: «I nostri contratti scadono a fine anno - precisa Luca Fiasconaro della Fasteco - dunque scioglierli adesso sarebbe solo un'anticipazione di un fatto automatico. Ma resta il fatto che siamo io ginocchio. che non possiamo pagare i lavoratori e che per questo da ieri è scattata pure la protesta dei sindacati». Come dire, se non si fermano gli imprenditori sono pronti a fermarsi gli operai rimasti senza stipendio.
Ma la fotografia di amministrazioni che di fronte alla crisi in arrivo hanno le armi spunta- tela scattano proprio i commissari per l'emergenza, struttura di Palazzo d'Orleans: «Noi potremmo intervenire con misure emergenziali, come fatto in passato, ma in cassa ora non abbiamo più un Puro. Dunque questa volta c'è poco da fare» spiega il commissario Maurizio Norrito. E il collega Domenico Michelon rivela che »nell'ordinanza del governo nazionale che dà il via alla gestione commissariale dell'emergenza rifiuti erano previsti finanziamenti statali per 200 milioni. Ma non sono mai realmente arrivati. E così li abbiamo anticipati noi ai Comuni che poi non ce h hanno mai restituiti, al punto che ora stiamo chiedendone la restituzione per vie legali'>.
Ma i sindaci sono a loro volta terrorizzati dal rischio che questa diventi la scintilla di uno scontro sociale: »L'unica soluzione che ci resta se le imprese sciolgono i contratti - commenta Lillo Firetto, sindaco di Porto Empedocle - è emettere un'ordinanza che imponga, per fronteggiare l'emergenza, ad altre aziende di fare la raccolta. Ma creeremmo così uno scontro fra imprese e fra netturbini di imprese di diverse. Davvero una situazione ingestibile»
IL PRESDENTE:CON QUESTOACCORDO VENGONO GARANTI I LAVORATORI DI TERMINI IMERESE E DELLA GESIP
Cassi integrati, arrivano 113 milioni
Oggi Crocetta a Roma per l'allarme precari dei comuni:chiederà al governo una deroga per 18 mila contratti
Giacinto Pipitone
PALERMO
Ieri ha ottenuto i fondi per la cassa integrazione, oggi proverà a strappare una deroga per rinnovare i contratti a 18 mila precari degli enti locali. Appuntamento al ministero del Lavoro, la missione romana di Rosario Crocetta è nella fase decisiva.
Dopo mesi di tira e molta e trattativa sull'entità degli aiuti statali, Regione e Stato, hanno firmato ieri l'accordo sui fondi per la cassa integrazione. Ed è un accordo che migliora la base da cui si era partiti. È stato lo stesso presidente della Regione ad annunciare ieri che lo Stato verserà nelle casse siciliane 65 milioni. Altri 40 li aggiungerà la Regione per cofinanziare il pagamento della cassa integrazione a tutti i lavoratori delle aziende che ne hanno fatto richiesta fra marzo e ottobre.
La Regione ha poi strappato altri 8 milioni e mezzo che Crocetta ha detto serviranno per iniziare a pagare la cassa integrazione anche ai 1.800 operai della Gesip, la ex municipalizzata del Comune di Palermo: «Con questo accordo tutti i lavoratori, compresi quelli dell'indotto di Termini Imerese e Gesip, possono usufruire della cassa integrazione». In totale sono 113 milioni.
I pagamenti dovrebbero ripartire entro qualche giorno e, secondo i calcoli fatti dal tecnici della Regione, le somme appena stanziate basteranno per tutti i lavoratori che avranno bisogno della cassa integrazione fino a fine anno. Grazie al meccanismo delle anticipazioni da parte dell'Inps, anche quelli delle aziende che andranno in crisi nel mese di dicembre dovrebbero essere coperti.
Il sistema degli ammortizzatori sociali era andato in tilt perché i 30 milioni stanziati a gennaio dallo Stato erano finiti a marzo per effetto di una crisi galoppante che aveva aumentato il numero dei disoccupati e perchè la Regione aveva concesso la cassa integrazione anche ai docenti della formazione professionale visto che i corsi del 2012 sono rimasti al palo. Per questo motivo l'erogazione degli assegni è ferma da fine giugno. La notizia della firma sull'accordo conio Stato ha rassicurato i sindacati. Per Claudio Barone, segretario della Uil, si tratta di «un innegabile passo avanti che sancisce il recupero di credibilità della Regione nei confronti del governo Monti. E Pino Franchina, anche lui della Uil, chiede che ora le procedure burocratiche per sbloccare i pagamenti siano accelerate: «Chiediamo subito l'apertura di un tavolo tecnico per verificare la modalità di erogazione e la congruità delle risorse rispetto alle reali esigenze della nostra Isola».
I sindacati la settimana scorsa avevano calcolato che per coprire tutte le esigenze servirebbero 190 milioni. E in effetti anche Crocetta lunedì aveva chiesto al governo nazionale una quindicina di milioni in più. Ma le stime dei tecnici della Regione dicono comunque che non dovrebbero esserci problemi per arrivare a fine anno. Anche se la Cisl di Maurizio Bernava rilancia proprio questa preoccupazione: «Apprezziamo la celerità di Crocetta nel recuperare i ritardi del precedente governo. Tuttavia le risorse messe a disposizione dallo Stato rischiano di essere largamente in- sufficienti per il 2012».
Per la Cisl è vista anche un'altra emergenza: «Serve una trattativa con il ministero del Lavoro e le parti sociali perché la crisi delle società a partecipazione pubblica degli enti locali, rischia di esplodere.
Ma la prossima emergenza che Crocetta ha in agenda è quella dei 18 mila precari degli enti locali. La maggior parte dei contratti scade a fine anno e norme nazionali impediscono il rinnovo o la trasformazione in assunzioni a tempo indeterminato. Il presidente della Regione continua a ripetere che «risaneremo i conti senza fare macelleria sociale». E questo dirà oggi alla Fornero (o ai tecnici del ministro) per ottenere una deroga. Non a caso ieri Crocetta, incassati i soldi per la cassintegrazione, ha anticipato ch «scatterà ora un periodo di tranquillità nel mondo del lavoro che ci darà il tempo per riforme misure necessarie per rilanciar le attività produttive in Sicilia».
Agrigentoflash
Proseguono i controlli su tutti i frantoi della provincia.
Proseguono le attività di controllo sui frantoi in provincia di Agrigento. I controlli sono eseguiti dalla Polizia Provinciale con il supporto dei tecnici del Settore Ambiente e Territorio, e riguardano tutte le attività olivicole, e non soltanto, condotte in violazione delle leggi in materia di tutela ambientale, In questo senso, l'attività della Polizia Provinciale, che si svolge parallelamente a quella degli altri corpi di polizia, si avvale anche del prezioso supporto del Sistema Informativo Territoriale della Provincia Regionale.
"Un rafforzamento doveroso - dicono il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e l'Assessore all'Ambiente Francescochristian Schembri - perché non è ammissibile che certe attività continuino ad essere condotte in spregio a qualsiasi regola, spesso in aree di grande pregio ambientale e agricolo, con rischi concreti di danni anche per la salute dei cittadini. I controlli vengono eseguiti con attenzione e discrezione questi controlli, e certamente porteranno a risultati che saranno sottoposti, in caso di accertate violazioni di legge, all'attenzione dell'autorità giudiziaria per i relativi provvedimenti".
Presentato stamani il progetto "Green Job"
E' stato presentato stamani nella sala convegni "Silvia Pellegrino" il progetto"Orienta Giovani - Green Job", cofinanziato dall'Unione Province Italiane nell'ambito del programma UPI Giovani, e che la Provincia Regionale di Agrigento realizzerà in compartecipazione con la Provincia di Lecce (ente capofila), il CTS Ambiente e Confindustria di Agrigento. Per la Provincia erano presenti l'Assessore Provinciale all'Ambiente Francescochristian Schembri, l'Assessore alle Politiche Giovanili Salvatore Tannorella e il Direttore del Settore Ambiente ing. Bernardo Barone, mentre Confindustria Agrigento era rappresentata da Andrea Messina. "Si tratta - dice l'Assessore Schembri - del terzo progetto finanziato da UPI Giovani al quale aderisce la Provincia, proseguendo nel solco delle precedenti esperienze in partenariato con la Provincia di Lecce. E' un progetto che vuol contribuire a far superare ai giovani in uscita dalle scuole superiori, in particolare Istituti tecnici e professionali, le difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro puntando sulla green economy". Il progetto, illustrato ai dirigenti scolastici e ai docenti dall'ing. Barone, si concluderà nel giugno 2013 e prevede, tra l'altro, il coinvolgimento di 300 alunni tra i 17 e 19 anni di sei scuole superiori per ciascuna provincia, Infoday sulle occasioni professionali e di mobilità legate all'ambiente in Europa, Educational tour per ciascuna delle scuole aderenti nelle aziende "green", il tutto per permettere agli studenti di entrare in contatto con esperienze concrete e di eccellenza, favorendo la conoscenza dei profili professionali emergenti. "Voglio sottolineare l'importanza dell'adesione di Confindustria - dice il Presidente D'Orsi - perché è ovvio che solo attraverso la formazione e il confronto in aziende specializzate i nostri giovani potranno acquisire le competenze necessarie ad inserirsi nel mondo delle cosiddette professioni verdi, molto richieste soprattutto al Sud".
Sicilia24h
Agrigento, Provincia: Presentato stamani il progetto "Green Job"
E' stato presentato stamani nella sala convegni "Silvia Pellegrino" il progetto"Orienta Giovani - Green Job", cofinanziato dall'Unione Province Italiane nell'ambito del programma UPI Giovani, e che la Provincia Regionale di Agrigento realizzerà in compartecipazione con la Provincia di Lecce (ente capofila), il CTS Ambiente e Confindustria di Agrigento. Per la Provincia erano presenti l'Assessore Provinciale all'Ambiente Francescochristian Schembri, l'Assessore alle Politiche Giovanili Salvatore Tannorella e il Direttore del Settore Ambiente ing. Bernardo Barone, mentre Confindustria Agrigento era rappresentata da Andrea Messina. "Si tratta - dice l'Assessore Schembri - del terzo progetto finanziato da UPI Giovani al quale aderisce la Provincia, proseguendo nel solco delle precedenti esperienze in partenariato con la Provincia di Lecce. E' un progetto che vuol contribuire a far superare ai giovani in uscita dalle scuole superiori, in particolare Istituti tecnici e professionali, le difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro puntando sulla green economy".
Il progetto, illustrato ai dirigenti scolastici e ai docenti dall'ing. Barone, si concluderà nel giugno 2013 e prevede, tra l'altro, il coinvolgimento di 300 alunni tra i 17 e 19 anni di sei scuole superiori per ciascuna provincia, Infoday sulle occasioni professionali e di mobilità legate all'ambiente in Europa, Educational tour per ciascuna delle scuole aderenti nelle aziende "green", il tutto per permettere agli studenti di entrare in contatto con esperienze concrete e di eccellenza, favorendo la conoscenza dei profili professionali emergenti.
"Voglio sottolineare l'importanza dell'adesione di Confindustria - dice il Presidente D'Orsi - perché è ovvio che solo attraverso la formazione e il confronto in aziende specializzate i nostri giovani potranno acquisire le competenze necessarie ad inserirsi nel mondo delle cosiddette professioni verdi, molto richieste soprattutto al Sud".
Inquinamento, Provincia: Proseguono i controlli su tutti i frantoi
Proseguono le attività di controllo sui frantoi in provincia di Agrigento. I controlli sono eseguiti dalla Polizia Provinciale con il supporto dei tecnici del Settore Ambiente e Territorio, e riguardano tutte le attività olivicole, e non soltanto, condotte in violazione delle leggi in materia di tutela ambientale, In questo senso, l'attività della Polizia Provinciale, che si svolge parallelamente a quella degli altri corpi di polizia, si avvale anche del prezioso supporto del Sistema Informativo Territoriale della Provincia Regionale.
"Un rafforzamento doveroso - dicono il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e l'Assessore all'Ambiente Francescochristian Schembri - perché non è ammissibile che certe attività continuino ad essere condotte in spregio a qualsiasi regola, spesso in aree di grande pregio ambientale e agricolo, con rischi concreti di danni anche per la salute dei cittadini. I controlli vengono eseguiti con attenzione e discrezione questi controlli, e certamente porteranno a risultati che saranno sottoposti, in caso di accertate violazioni di legge, all'attenzione dell'autorità giudiziaria per i relativi provvedimenti".
Agrigentooggi
Ipia e Rc auto. Agrigento Punto a Capo scrive al Presidente D'Orsi
Il gruppo facebook Agrigento Punto e a capo ha inviato una lettera al Presidente regionale di Agrigento sulla questione Ipia e sull'aumento dell'Rc auto:
Presidente D'Orsi, siamo qui a sollecitare la Sua attenzione su due cose;
1) IPIA "Enrico Fermi" di Agrigento:
a) La più celere realizzazione dei lavori da effettuarsi nella Scuola di Formazione ASI affinchè sia possibile consegnarla alla Scuola IPIA già a Gennaio. Studenti, professori, personale amministrativo/ ATA e genitori hanno già sofferto abbastanza per la frammentazione dell'Istituto e i turni pomeridiani; quanto ancora manca alla loro sistemazione, deve essere fatto il più celermente possibile e ricorrendo a tutti i meccanismi amministrativi e gestionali che possano assicurare gli stretti tempi tecnici necessari.
b) L'orario pomeridiano è statisticamente quello che più aumenta il tasso di assenze anche per i fattori climatici all'approssimarsi dei mesi più freddi dell'anno e noi vorremmo, sicuramente anche Lei lo vuole, che nessuno studente debba superare il numero di assenze necessario alla validazione dell'anno scolastico, parafrasando il titolo del bel film di Zhang Yimou, ci rivolgiamo a Lei in quanto Presidente ma ancor più in quanto Preside, raccomandandole che "Non uno di meno" dei nostri ragazzi che sono rimasti iscritti all'IPIA consegua positivamente il risultato scolastico quest'anno.
c) Esamini la eventualità di creare uno staff tecnico-amministrativo di dipendenti in grado di provvedere a quanto necessario: dai lavori edili in senso stretto alle utenze e agli allacci, al primo avviamento dell'impianto di riscaldamento e quant'altro necessario.
d) Dimostri ai diretti interessati e alla Città tutta, che il Pubblico sa funzionare ad Agrigento come funziona a Milano con l'impegno e l'impiego di mezzi e personale più adeguato allo scopo. Difficilmente i giovani potranno accettare di ritrovarsi nuovamente nella presente situazione al rientro dalle vacanze di Natale e altrettanto difficilmente qualcuno potrà dare loro torto. Negli uffici del resto, come pure per le imprese edili le vacanze sono solo quelle dei giorni rossi di calendario, Presidente faccia in modo che siano tutti giorni operosi ed utili a portare a compimento quanto iniziato. La ringraziamo e confidiamo in Lei.
2) Tariffa RCA:
a) Viviamo la Città ogni giorno e ogni giorno ne raccogliamo gli umori e le insoddisfazioni, gli echi spesso ci giungono anche da altri centri della Provincia. La gente non comprende la replica dell'aumento secco di 2,5 punti dell'RCA nella nostra provincia. La preghiamo, bilancio di previsione alla mano, di spiegare che questo ulteriore balzello, che viene a gravare indistintamente su tutti gli utenti della strada (quindi anche su chi lavora/trasporta) è utile e necessario.
b) Dica a quali investimenti nella sicurezza e percorribilità stradale è destinato, la democrazia diventa realtà positiva quando è partecipata e le scelte sono condivise, ci dia modo di condividere le ragioni di questa ulteriore tassa che giunge in un momento in cui alla nostra economia asfittica si aggiunge un gradiente negativo ulteriore dovuto alla crisi ed alle manovre del Governo nazionale.
La ringraziamo di quanto vorrà fare per concorrere a costruire un nuovo rapporto tra Cittadini e Istituzioni che faccia argine alla disaffezione, all'astensionismo ed alla cosiddetta antipolitica
Presentato il progetto orienta giovani Green Job
E' stato presentato stamani nella sala convegni "Silvia Pellegrino" il progetto"Orienta Giovani - Green Job", cofinanziato dall'Unione Province Italiane nell'ambito del programma UPI Giovani, e che la Provincia Regionale di Agrigento realizzerà in compartecipazione con la Provincia di Lecce (ente capofila), il CTS Ambiente e Confindustria di Agrigento. Per la Provincia erano presenti l'Assessore Provinciale all'Ambiente Francescochristian Schembri, l'Assessore alle Politiche Giovanili Salvatore Tannorella e il Direttore del Settore Ambiente ing. Bernardo Barone, mentre Confindustria Agrigento era rappresentata da Andrea Messina. "Si tratta - dice l'Assessore Schembri - del terzo progetto finanziato da UPI Giovani al quale aderisce la Provincia, proseguendo nel solco delle precedenti esperienze in partenariato con la Provincia di Lecce. E' un progetto che vuol contribuire a far superare ai giovani in uscita dalle scuole superiori, in particolare Istituti tecnici e professionali, le difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro puntando sulla green economy".
Il progetto, illustrato ai dirigenti scolastici e ai docenti dall'ing. Barone, si concluderà nel giugno 2013 e prevede, tra l'altro, il coinvolgimento di 300 alunni tra i 17 e 19 anni di sei scuole superiori per ciascuna provincia, Infoday sulle occasioni professionali e di mobilità legate all'ambiente in Europa, Educational tour per ciascuna delle scuole aderenti nelle aziende "green", il tutto per permettere agli studenti di entrare in contatto con esperienze concrete e di eccellenza, favorendo la conoscenza dei profili professionali emergenti.
"Voglio sottolineare l'importanza dell'adesione di Confindustria - dice il Presidente D'Orsi - perché è ovvio che solo attraverso la formazione e il confronto in aziende specializzate i nostri giovani potranno acquisire le competenze necessarie ad inserirsi nel mondo delle cosiddette professioni verdi, molto richieste soprattutto al Sud".
Canicattìweb
Provincia di Agrigento, tutela ambientale: proseguono i controlli su tutti i frantoi
Scritto da Redazione Canicatti Web
Proseguono le attività di controllo sui frantoi in provincia di Agrigento. I controlli sono eseguiti dalla Polizia Provinciale con il supporto dei tecnici del Settore Ambiente e Territorio, e riguardano tutte le attività olivicole, e non soltanto, condotte in violazione delle leggi in materia di tutela ambientale, In questo senso, l'attività della Polizia Provinciale, che si svolge parallelamente a quella degli altri corpi di polizia, si avvale anche del prezioso supporto del Sistema Informativo Territoriale della Provincia Regionale.
"Un rafforzamento doveroso - dicono il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e l'Assessore all'Ambiente Francescochristian Schembri - perché non è ammissibile che certe attività continuino ad essere condotte in spregio a qualsiasi regola, spesso in aree di grande pregio ambientale e agricolo, con rischi concreti di danni anche per la salute dei cittadini. I controlli vengono eseguiti con attenzione e discrezione questi controlli, e certamente porteranno a risultati che saranno sottoposti, in caso di accertate violazioni di legge, all'attenzione dell'autorità giudiziaria per i relativi provvedimenti".