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Rassegna stampa del 4 dicembre 2012

GIORNALE DI SICILIA
 
ATO AG2. Ieri pomeriggio a società d'ambito ha presentato ai Comuni, l'elenco dei debiti da pagare per accedere alle anticipazioni della Regione
RIFIUTI, ULTIMA SETTIMANA DI RACCOLTA
GESA CHIEDE 3 MILIONI AI SINDACI SOCI
Annamaria Martorana
Dalla prossima settimana, se non verrà trovata una soluzione, si aprirà un nuovo fronte di emergenza rifiuti ad Agrigento e negli altri 18 comuni dell'Ato Ag2. Martedì prossimo infatti, è il giorno fissato dalle ditte del Raggruppamento temporaneo di imprese per la rescissione del contratto di appalto che gestiscono in regime di proroga e quello fissato dalla Catanzaro costruzioni per la chiusura della discarica di Siculiana.
Da qui ad allora, si dovrà cercare di trovare una soluzione per scongiurare il pericolo di un fermo reale al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
Ieri pomeriggio alla Gesa, il Soggetto attuatore per l'emergenza rifiuti Maurizio Norrito e il commissario liquidatore Teresa Restivo, hanno incontrato i rappresentanti delle imprese ma soprattutto i sindaci soci ai quali è stato consegnato l'elenco dei debiti che hanno nei confronti della società d'ambito, importi che dovranno essere inseriti nei Piani di rientro che stanno preparando per potere accedere alle anticipazioni della Regione, soldi, la cui prima trance potrebbe arrivare già entro gennaio. Complessivamente i debiti ammontano a 3 milioni di euro ripartiti ovviamente in maniera diversa da Comune a comune. Quelli più piccoli come possono essere ad esempio, Co mi tini o Joppolo Giancaxio hanno ovviamente meno da restituire ma non hanno meno difficoltà dei centri più grossi sul fronte delle liquidità disponibili per saldare i debiti con Gesa.
Intanto, da Confindustria Sicilia, è arrivata la proposta per la stipula di un accordo negoziale attuativo della circolare 2 del novembre scorso, proprio per l'accesso alle anticipazioni della Regione. L'accordo prevede l'intesa tra il commissario liquidatore, i fornitori dei servizi e i Comuni con la Gesa che conferisce ai comuni aderenti, la delega di pagamento delle somme dovute ai creditori-, fornitori che avverrebbe in tre trance, la prima entro il 30 aprile del 2013, la seconda entro il 30aprile del 2014 e la terza alla stessa data del 2015.
La Circolare del 10novembre scorso infatti, adottata dall'Assessorato regionale dell'Energia, quello delle'economia e quello delle Autonomie locali, ha lo scopo di attuare una più celere chiusura delle gestioni liquidatorie di tutti i debiti connessi alla gestione integrata dei rifiuti.
Ma da qui a quando si definirà questo passaggio, rimane l'emergenza legata alla sospensione annunciata del servizio di raccolta da parte delle imprese. E su questo aspetto, i sindaci hanno la possibilità di assegnare singoli appalti ad altre ditte, diverse da quelle del raggruppamento temporaneo che ha deciso di fare un passo indietro a fronte dell'entità dei crediti accumulati nei confronti della società d'ambito.
 
PROVINCIA
Proposto un «Tavolo tecnico»
Istituire un tavolo tecnico per formulare proposte concrete da presentare al governatore della Sicilia, Rosario Crocetta. La possibilità di un nuovo tavolo di confronto sul problema dei rifiuti nell'Ato Ag2, è emersa ieri mattina nel corso dell'incontro convocato dal presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, sul grave problema della raccolta e smaltimento dei rifiuti nella nostra provincia. Alla riunione, hanno partecipato pochi sindaci, le organizzazioni sindacali, i rappresentanti delle associazioni di categoria, i liquidatori dei tre Ato Gesa di Agrigento ed il rappresentante di Confindustria agrigentina.
La riunione si è svolta nell'Aula pellegrino di via Acrone.
('LOG')
 
LA MANOVRA RIGUARDA 18 MILA LAVORATORI  DEGLI  ENTI  LOCALI D'ALlA: USARE LE RISORSE PER CHI È IN DIFFICOLTÀ
La Regione: trovato i  soldi per i precari.
 Circolare ai Comuni: in finanziaria ci saranno i fondi per stipulare i contratti che scadranno il 31 dicembre
Giacinto Pipitone
PALERMO
Ora la Regione garantisce anche la copertura finanziaria. E così la lunga trattativa per arrivare al rinnovo dei contratti dei precari degli enti locali potrebbe essere arrivata a una svolta. Malgrado lo scetticismo dei sindacati.
Con una circolare inviata a tutti i sindaci, l'assessorato al Lavoro ha invitato i sindaci «a procedere senza indugio alla adozione dei provvedimenti necessari ad assicurare la prosecuzione dei contratti in scadenza. Il presupposto della circolare, firmata dalla dirigente Anna Rosa Corsello, è che la Regione fìnanzierà il rinnovo dei contratti: «La prosecuzione dei rapporti di lavoro - si legge nel provvedimento - è espressamente prevista dall'articolo 7 comma 1 della legge 241 del 2010 e pertanto la relativa copertura finanziaria dovrà obbligatoriamente essere garantita nell'ambito della legge di bilancio».
La circolare completa un percorso amministrativo che permette - secondo la Corsello - di rinnovare solo i contratti in scadenza al 31 dicembre. Le proroghe potranno essere fatte da sindaci e presidenti di Provincia per un numero di anni uguale a quello previsto dal contratto scaduto: la maggior parte dei precari attualmente è in servizio per 5 anni ma cene sono altri che hanno contratti da I o due anni.
La circolare è 'tata emanata su input del presidente Rosario Cm- cella, che la scorsa settimana a Roma ha avuto rassicurazioni dal governo nazionale sulla possibilità di ottenere deroghe alla legge che proibirebbe proroghe e stabilizzazioni: un emendamento sarà inserito dal ministero dell'economia nella legge di Stabilità ai voto in questi giorni e dovrebbe permettere a tutti gli 1.su di avere in ogni caso almeno 7 mesi di rinnovo, Inoltre, una legge regionale, quella richiamata nella circolare, consente di rinnovare i soli contratti in scadenza entro fine anni), A patto però che si trovi la copertura finanziaria, passaggio che secondo la circolare sarà garantito con la Finanziaria regionale che il governo ha cominciato a «disegnare» ieri.
Il problema della copertura finanziaria era stato sollevato dai sindaci che, temendo un passo indietro della Regione, non hanno avviato fino ad ora le procedure per il rinnovo dei contratti. Al contrario, avevano predisposto la macchina amministrativa per il licenziamento degli Lsu, dando ad esempio le ferie non godute che altrimenti avrebbero dovuto essere pagate o riducendo l'orario di lavoro per abbassare il costo degli stipendi.
La copertura finanziaria per tutti i 18 mila contrattisti degli enti locali costa ogni anno poco più di300 milioni. Ma - spiegano in assessorato - poichè non tutti i contratti scadono entro il 31 dicembre, la tranche di precari garantita da questa manovra è minore e dunque anche il budget da Iscrivere in bilancio può essere inferiore. L'amministrazione completerà il conteggio in questi giorni.
Resta tuttavia la preoccupazione dei sindacati: «le notizie che arrivano dal governo sono frammentarie - spiega Massimo Bontempo, leader del Movimento giovani lavoratori, la sigla autonoma più rappresentativa e noi attendiamo ancora un provvedimento più forte di una circolare. Meglio se firmata dall'assessore o dal presidente della Regione». Le risorse per i precari verranno trovate con la manovra finanziaria allo studio da ieri fra Crocetta e il neo assessore Luca Bianchi. E sulla manovra è intervenuto anche Gianpiero D'Alia, leader dell'Udc, che in un'intervista durante Tgs ha detto che 'è giusta una manovra economica che vada verso una politica di risparmio, per usare le risorse in favore delle tantissime famiglie che non arrivano a fine mese».
 
EMERGENZA. La Dedalo Ambiente deve due milioni di euro alla ditta Catanzaro, ma non li ha. Da giovedì discarica chiusa
Rifiuti, un altro vertice alla Regione
Ancora nessuna soluzione alla crisi
Angelo Augusto
Si avvicina la nuova crisi dei rifiuti. Domani la discarica di Siculiana sarà aperta per l'ultima volta agli autocompattatori della Dedalo Ambiente. Da giovedì, infatti, i cancelli del sito rimarranno chiusi. All'origine della decisione della ditta Catanzaro c'è il fatto che l'Ato Ag3 le deve, più il conferimento a Siculiana dei rifiuti raccolti in ben sette Comune, due milioni di euro. Cifra che l'autorità territoriale d'ambito non è in grado di sborsare. Perciò la discarica chiuderà a tempo indeterminato, rendendo così inevitabile la crisi della raccolta a Licata, Canicattì, Palma di Montechiaro, Ravanusa, Campobello di Licata, Naro e Camastra.
Sull'ennesima emergenza ieri c'è stato un confronto tra l'Emergenza Rifiuti, organismo dell'assessorato regionale all'Energia, e la Dedalo Ambiente.
"All'ordine del giorno della riunione — ha reso noto nel pomeriggio Rosario Miceli, commissario liquidatore dell'Ato Ag3 - c'era l'adesione dei nostri soci alla recente circolare con la quale la Regione si impegna ad anticipare, concedendo di fatto un mutuo, alle amministrazioni comunali i fondi necessari per pagare i rispettivi debiti con le autorità territoriali d'ambito. Ho fatto presente che i sindaci dei Comuni della Dedalo, eccezion fatta per Licata che era assente all'ultima assemblea, hanno firmato un protocollo con il quale si impegnano ad aderire all'opportunità garantita dalla Regione. Anche il Comune di Licata, sia pure informalmente, si è detto disponibile a sfruttare questa opportunità".
Il vertice di ieri, però, non è servito a scongiurare la crisi dei rifiuti. Tra due giorni la discarica verrà chiusa, salvo che nel frattempo la Dedalo Ambiente non abbia la possibilità di fornire precise garanzie circa la liquidazione del debito di due milioni di euro. Per oggi è in programma un'altra assemblea dei soci. Mi- celi relazionerà ai sindaci dei sette Comuni circa l'esito dell'incontro di ieri a Palermo e poi insieme tenteranno di trovare una soluzione all'ennesima crisi.
"Comprendo bene di essere ripetitivo — ha concluso il commissario liquidatore dell'Ato rifiuti -ma ad averci! debito maggiore con la ditta Catanzaro è il Comune di Licata. Dei circa due milioni di euro che dobbiamo ai titolari della discarica, ammonta ad oltre un milione l'esborso che compete a Licata. Continuiamo, però, a non avere garanzie da quell'ente circa il piano di rientro. Mi auguro che domani (oggi ndr il sindaco Angelo Graci ci fornisca delle assicurazione per evitare lo stop alla raccolta".
 
LA SICILIA
 
CHIESTO UN CONSIGLIO STRAORDINARIO
«La Provincia si occupi dell'Ipia Marconi»
All'appello lanciato nelle ultime settimane dagli studenti «della scuola peggiore d'italia» risponde un gruppo di consiglieri provinciali. Mentre Provincia e Comune continuano a lanciarsi la palla della competenza e delle responsabilità su chi deve concedere una nuova struttura, Ivan Paci, Mario Lazzano, Gioacchino Zarbo, Carmelo D'Angelo, Angelo Bennici, Davide Gentile e Antonino Spoto chiedono al presidente dell'assemblea agrigentina di convocare una riunione straordinaria con all'ordine del giorno proprio le condizioni dell'istituto Professionale "Guglielmo Marconi" di Canicattì. "I sottoscritti Consiglieri, tenuto conto delle condizioni di grande disagio in cui versa l'istituto IPIA Marconi di Canicattì al punto tale da non assicurare condizioni igienico—sanitarie adeguate ad un normale e dignitoso svolgimento delle attività didattiche — scrivono su una nota — chiedono un Consiglio straordinario e urgente alfine di accendere i riflettori sul problema e cercare di trovare delle soluzioni immediate". Qualcosa, quindi, torna a smuoversi. Dopo anni di denunce e mobilitazione, la vicenda potrebbe finire Aula, Il condizionale è d'obbligo, considerato che la situazione della scuola canicattinese è nota da diverso tempo e che, nonostante passino i mesi ed anche gli anni, tutte le ipotesi avanzate finora hanno fatto solo buchi nell'acqua.
VALENTINA GARLANDI
Rifiuti in un vicolo cieco Assemblea dei sindaci disertata dai sindaci, la discarica sta per chiudere, le ditte annunciano lo stop dall'11
Mentre l'eventualità di una nuova emergenza sanitaria si profila sempre più concretamente, la maggioranza dei sindaci dei comuni ricadenti negli ambiti di Gesa e di Dedalo continua a brillare per il totale disinteresse nei confronti del servizio di igiene ambientale.
Anche ieri mattina, infatti all'assemblea indetta dal presidente della provincia Eugenio D'Orsi per parlare del delicato tema, si sono presentati pochissimi rappresentanti delle amministrazioni municipali: notati tra gli altri i rappresentanti dei comuni di Joppolo Giancaxio, Comitini, Casteltermini, Favara, Sciacca e Caltabellotta. Presenti in massa invece le organizzazioni sindacali e quelle dei consumatori. Stavolta è intervenuta anche Confindustria, presente con il direttore Giacomo Minio. Quest'ultimo, tra l'altro, ha portato una bozza di accordo tra Confindustria, Comuni ed imprese da sottoscrivere per chiedere alla Regione le anticipazioni ai sensi della circolare pubblicata la scorsa settimana sulla Gazzetta Ufficiale della Regione. Si tratta di un lavoro finalizzato a facilitare il compito delle amministrazioni comunali interessate che devono farsi dare i soldi dalla Regione da versare a Gesa ed a Dedalo le quali a loro volta devono pagare i rispettivi creditori.
Questa l'unica novità sostanziale emersa nel corso dell'incontro di ieri mattina. L'assenza della stragrande maggioranza dei sindaci ha vanificato l'iniziativa per cui è stato necessario rinviare tutto a giovedì mattina alle ore 10,30, nella speranza che questa volta i sindaci prendano coscienza del problema e finalmente si decidano a cambiare atteggiamento.
Intanto nei comuni di Gesa la situazione è drammatica: l'impresa Catanzaro, creditrice di una somma rilevante, minaccia di chiudere la discarica di Siculiana rifiutando il conferimento della spazzatura, il raggruppamento di imprese ha dato tempo fino al prossimo 11 dicembre (la data è slittata a seguito di un ricalcolo dei termini dovuto a questioni procedura- li). Se entro quella data non riceverà il pagamento del proprio credito (circa otto milioni di euro) riterrà risolto il contratto con Gesa e sospenderà il servizio di prelievo della spazzatura, licenziando i 400 dipendenti. Il liquidatore Teresa Restivo ieri pomeriggio ha convocato nuovamente i sindaci nella speranza di poterli convincere a fare dei versamenti «generosi» per ottenere le risorse finanziarie utili per pagare i debiti.
I sindaci, dal canto loro, sostengono di non avere in bilancio le somme necessarie per far fronte a queste esigenze.
SALVATORE FUCÀ
 
SOLE
 
Assalto al decreto sulle Province
Presentati 700 emendamenti - Da giovedì riparte in commissione la riforma del fisco
Eugenio Bruno
Marco Mobili
ROMA
La diligenza su cui viaggiano le Province rischia di bloccarsi tra Frosinone e Latina. Se non è un assalto al decreto i88 poco ci manca. Dei 700 emendamenti presentati ieri nella I commissione del Senato circa 300 riguardano il contestato accorpamento nel Lazio. Una mole di modifiche che, da un lato, conferma come l'iter di conversione del Dl resti in salita e, dall'altro, rende ancora più intricato l'ingorgo di fine legislatura. Con due fiducie in agenda oggi al Senato (costi della politica e sviluppo-bis) e l'approdo in aula della legge elettorale atteso domani, Tutto ciò mentre la riforma dcl fisco sembra rimettersi in marcia.
«Prima il parere alla l3ilancio sul la legge di stabilità e poi la delega fiscale». E io stesso presidente della Commissione Finanze del Senato a nutrire maggiore ottimismo sul cammino del Odi bruscamente interrotto dall'aula la scorsa settimana, Ottimismo, ha spiegato Mario Baldassari, legato al fatto che gli uffici di Palazzo Madama hanno dato il loro assenso sulla possibilità che la commissione esamini la delega anche durante la sessione di bilancio. Il fascicolo degli emendamenti depositati venerdì scorso non è poi così corposo e «con la volontà di tutti — ha concluso Baldassarri — si può tornare a lavorare sulla delega anche da subito, ovvero dopo il parere sulla stabilità», Le nuove proposte di modifica sono poco più di 80 e per la gran parte portano la firma della Lega. Dei circa 20 emendamenti presentati dal Pdl, le attenzioni dei senatori
(Bonfrisco e Malan) si concentrano soprattutto sulle nuove tariffe d'estimo e sulla codificazione dell'abuso del diritto.
Ben più lunga è la lista di desiderata sulle Province. Su quasi 700 depositate ieri, un'ottantina portano la firma del Pd e circa 460 del Pdl. Alle 300 sulla fusione Frosinone-Latina targate Claudio Fazzone se ne sommano altre i6o del resto del gruppo. Inclusa quella di uno dei due relatori, Filippo Saltamartini (l'altro è il democratico Enzo Bianco, ndr), per salvaguardare la «funzionalità» di Questure e Prefetture nella lotta alla criminalità nell'ambito del riordino che il Governo vuole varare con un regolamento atteso al prossimo Cdm ma le cui sorti dipendono dalle Province. Sulle quali continuano però ad addensarsi parecchie nubi. Tra richieste di deroga ad personam, dispute per la conquista del futuro capoluogo e proposte anti-scioglimento anticipato, il lavoro di sintesi che attende Governo e senatori non si annuncia semplice in vista dell'approdo in aula della prossima settimana. Tanto più che il presidente della Affari costituzionali, Carlo Vizzini, ha chiarito: «Se prima non licenzio la riforma elettorale non mi occupo di Province».
Qualche schiarita riguarda il Dl costi della politica in vista della fiducia odierna. Per sciogliere i due nodi sul terremoto venuti al pettine giovedì, quando il maxiemendamento governativo ha espunto altrettante modifiche volute in commissione, da oggi partirà un tavolo tecnico tra Esecutivo e territori interessati. L'ha deciso ieri sera in un vertice a Palazzo Chigi tra il premier Mario Monti, il sottosegretario alla presidenza, Antonio Catricalà e i governatori di Emilia Romagna, Lombardia e Veneto (Vasco Errani, Roberto Formigoni e Luca Zaia). Sempre ché ciò basti alla "strana maggioranza" per dare l'ok al decreto 174 che va convertito entro il9 e deve ripassare dalla Camera.
 
Agrigentoflash
 
Ato rifiuti: un tavolo tecnico per le proposte
 Istituire un tavolo tecnico per formulare proposte concrete da presentare al Governatore della Sicilia, Rosario Crocetta. Questo in sintesi quanto è emerso dall'incontro, convocato dal Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, sul grave problema della raccolta e smaltimento dei rifiuti nella nostra provincia. Alla riunione, che si è svolta nella sala dei convegni "Silvia Pellegrino" , hanno partecipato pochi sindaci (nonostante fossero stati tutti contattati in tempo utile), le organizzazioni sindacali, i rappresentanti delle associazioni di categoria, i liquidatori dei tre Ato Gesa di Agrigento ed il rappresentante di Confindustria agrigentina.
Ad inizio di seduta il Presidente D'Orsi, presenti gli assessori provinciali Piero Marchetta e Francescochristian Schembri, ha illustrato i motivi dell'incontro " ... per cercate, tutti assieme, di trovare soluzioni che possano far superare la continua emergenza dei rifiuti - ha detto il Presidente D'Orsi - Non sono più accettabile i continui scioperi degli operatori ecologici e le montagne di rifiuti che si accatastano nelle strade dei nostri comuni, con gravissimi problemi per la salute. Noi dobbiamo trovare soluzioni ottimali che tutelino prima di tutto la salute dei cittadini ma è altresì doveroso tutelare anche i diritti dei lavoratori". Nell'intervenire l'on Calogero Pumilia, sindaco di Caltabellotta, dopo aver illustrato la posizione dell'Anci, ha sostenuto l'urgenza di avviare un concreto e fattibile piano dei rifiuti. Pumilia è stato molto critico sull'invio della spazzatura in Germania e Svizzera con alti costi, riaffermando l'urgenza di affrontare l'intero ciclo della spazzatura con soluzioni tecnologiche definitive che consentiranno di sfruttare in positivo la spazzatura abbattendo i costi che si riversano sui cittadini. Il rappresentante di Confindustria agrigentina, dott Minio, ha consegnato al presidente D'Orsi un accordo negoziale che consentirebbe agli Ato di poter accedere alle anticipazioni. Aldo Broccio per la Uil, Roberto Migliara per l'Ugl e Salvatore Montalbano per la Cisl, hanno messo in evidenza gli errori della politica in tutti questi anni e che ormai non è più accettabile operare solo per risolvere l'emergenza. Occorre dare continuità all'azione di risanamento con proposte serie e fattibili - hanno sostenuto i sindacati - Ed in particolar modo, il Segretario provinciale della Cisl ha proposto che la Provincia Regionale di Agrigento coordini ed istituisca un Gruppo di lavoro che studi nel più breve tempo possibile, soluzioni idonee al problema della spazzatura, da presentare alla Regione. Molto critica la dottoressa Restivo che ha ribadito lo stato di crisi di tutti gli Ato informando l'assemblea che presto verrà realizzato a Casteltermini un impianto di compostaggio finanziato dalla Gesa.
 
Agrigentonotizie
 
Rifiuti, la Provincia propone tavolo tecnico per coinvolgere la Regione
Il presidente Eugenio D'Orsi vuole coinvolgere tutti "per trovare soluzioni che possano far superare la continua emergenza". Teresa Restivo ha ribadito lo stato di crisi di tutti gli Ambiti
di Redazione
Istituire un tavolo tecnico per formulare proposte concrete da presentare al governatore della Sicilia, Rosario Crocetta. Questo, in sintesi, quanto è emerso dall'incontro convocato dal presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, sul grave problema della raccolta e smaltimento dei rifiuti nella nostra provincia.
Alla riunione, che si è svolta nella sala dei convegni "Silvia Pellegrino", hanno partecipato pochi sindaci (nonostante fossero stati tutti contattati in tempo utile), le organizzazioni sindacali, i rappresentanti delle associazioni di categoria, i liquidatori dei tre Ato Gesa di Agrigento ed il rappresentante di Confindustria agrigentina.
Ad inizio di seduta il presidente D'Orsi, presenti gli assessori provinciali Piero Marchetta e Francescochristian Schembri, ha illustrato i motivi dell'incontro "per cercate, tutti insieme, di trovare soluzioni che possano far superare la continua emergenza dei rifiuti. Non sono più accettabili i continui scioperi degli operatori ecologici e le montagne di rifiuti che si accatastano nelle strade dei nostri comuni, con gravissimi problemi per la salute. Noi dobbiamo trovare soluzioni ottimali che tutelino prima di tutto la salute dei cittadini ma è altresì doveroso tutelare anche i diritti dei lavoratori".
Nell'intervenire Calogero Pumilia, sindaco di Caltabellotta, dopo aver illustrato la posizione dell'Anci, ha sostenuto l'urgenza di avviare un concreto e fattibile piano dei rifiuti. Pumilia è stato molto critico sull'invio della spazzatura in Germania e Svizzera con alti costi, riaffermando l'urgenza di affrontare l'intero ciclo della spazzatura con soluzioni tecnologiche definitive che consentiranno di sfruttare in positivo la spazzatura abbattendo i costi che si riversano sui cittadini.
Il rappresentante di Confindustria agrigentina, Minio, ha consegnato al presidente D'Orsi un accordo negoziale che consentirebbe agli Ato di poter accedere alle anticipazioni.
Aldo Broccio per la Uil, Roberto Migliara per l'Ugl e Salvatore Montalbano per la Cisl, hanno messo in evidenza gli errori della politica in tutti questi anni e che ormai non è più accettabile operare solo per risolvere l'emergenza.
"Occorre dare continuità all'azione di risanamento con proposte serie e fattibili" hanno sostenuto i sindacati, ed in particolar modo, il segretario provinciale della Cisl ha proposto che la Provincia regionale di Agrigento coordini ed istituisca un Gruppo di lavoro che studi nel più breve tempo possibile soluzioni idonee al problema della spazzatura, da presentare alla Regione.
Molto critica Teresa Restivo, commissario liquidatore dell'Ato Gesa Ag2, che ha ribadito lo stato di crisi di tutti gli Ambiti informando l'assemblea che presto verrà realizzato a Casteltermini un impianto di compostaggio finanziato dalla Gesa.
 
Infoagrigento
 
      Consiglio straordinario sulle tariffe idriche Buscemi: "Coinvolgere i consigli comunali" 
Indire entro breve tempo un Consiglio provinciale straordinario per affrontare le alte tariffe idriche applicate dal gestore "Girgenti acque".
E' stata questa la conclusione del Consiglio Provinciale riunitosi ieri sera nella sala "Silvia Pellegrino" per proseguire nell'ordine del giorno relativo alla trattazione di due nuovi regolamenti. Il primo riguarda il controllo interno nella gestione degli aspetti amministrativi dell'Ente provincia e l'altro sul nuovo regolamento della Consulta dei migranti.
Presenti il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi e gli assessori Alfonso Montana, Totò Tannorella, Francescochristian Schembri e Piero Marchetta.
Il Presidente del Consiglio, Raimondo Buscemi, ad inizio di seduta, ha informato l'aula di tre richieste presentate all'Ufficio di Presidenza. La prima riguarda l'indizione di un Consiglio Provinciale che affronti la pesante situazione dell'Istituto professionale per l'industria e l'artigianato "Marconi" sezione coordinata di Canicattì. La seconda comunicazione ha riguardato una interrogazione presentata dal Consigliere provinciale, Roberto Gallo. L'ultima è la richiesta a firma di numerosi Consiglieri, di dedicare una riunione straordinaria del Consiglio con all'ordine del giorno un solo punto, le tariffe idriche applicate dalla Girgenti Acque.
Il Presidente Buscemi ha spiegato di aver già avuto contatti con il suo omonimo di sala dei Giganti, per organizzare una seduta di consiglio congiunta tra il comune di Agrigento e la Provincia. Buscemi si è però spinto più in avanti affermando che "sarebbe importante contattare tutti gli altri consigli comunali per dar vita ad una grande assemblea invitando il Gestore a dare precise spiegazioni su queste tariffe idriche alte".
Il Consiglio ha quindi chiesto formalmente al suo Presidente di indire questa seduta straordinaria ed invitare Girgenti Acque. Per quanto riguarda il regolamento del Controllo interno Raimondo Buscemi ha informato il Consiglio che la Commissione Affari Generali venerdì avrà un incontro con il Segretario Generale Giuseppe Vella per sviluppare le proposte da presentare in Consiglio.
Intervenendo nel dibattito Mario Lazzano ha chiesto una maggiore visibilità dei Consiglieri Provinciali sul sito dell'Ente Provincia inserendo gli interventi che quotidianamente vengono presentate dalle forze politiche presenti. Inoltre Lazzano ha lamentato la mancanza di interventi sulla provinciale che collega Sciacca al santuario di San Calogero per la quale nel precedente bilancio erano stati stanziati 50 mila euro al fine di mettere in sicurezza la Sp, ma ad oggi la strada presenta gravi problemi per la sicurezza e l'incolumità degli automobilisti in transito.
 
      Ipia Canicattì, trovata la soluzione per il corso femminile 
Trovata la soluzione per la sezione coordinata femminile dell'Ipia "Marconi" di Canicattì.
A seguito di una riunione svoltasi nei locali del settore Edilizia e gestione patrimoniale della Provincia Regionale di Agrigento, tra l'assessore Piero Marchetta, su delega del Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, il vice preside dell'Ipia di Canicattì, prof. Rizzo accompagnato dal Consigliere provinciale Davide Gentile e l'ing Gaetano Gucciardo dirigente del settore, il Sindaco di Canicattì, Vincenzo Corbo, ha risposto all'appello dell'Ente Provincia mettendo a disposizione della sezione un intero piano. Si tratta del primo piano dello stabile "Francesco Crispi" sede distaccata dell'istituto comprensivo "Pirandello" di via Colombo. I locali sono stati ritenuti idonei ad ospitare temporaneamente la sezione femminile dell'Ipia "Marconi" di Canicattì in attesa che l'Ente provincia possa realizzare i nuovi locali..
"Preso atto che la richiesta della Provincia Regionale di Agrigento - scrive Corbo nella lettera alla Provincia e al dirigente scolastico dell'Ipia Marconi - assume carattere di urgenza soprattutto per il fatto che gli attuali locali sono interessati da una procedura di sfratto, si informa codesta Provincia della disponibilità dell'Amministrazione Comunale di canicatti alla cessione temporanea in comodato d'uso gratuito dei locali comunali posti al primo piano dello stabile di via Colombo".
Nella nota il Sindaco di Canicattì invita la Provincia ed il dirigente dell'Ipia ad effettuare un sopralluogo.
Il Presidente della Provincia informato dall'assessore Marchetta ha ringraziato il sindaco Corbo, per la sensibilità mostrata nel venire incontro alle esigenze degli studenti.
 
      Provincia: al vaglio l'istituzione di un osservatorio provinciale del mercato del lavoro 
Su impulso dell'Assessore alle Politiche Giovanili e del Lavoro della Provincia Regionale di Agrigento, Salvatore Tannorella, nell'ambito delle iniziative dell'Ente volte alla creazione di reti finalizzate alla comprensione ed accesso al mercato del lavoro ha avuto luogo un incontro finalizzato all'istituzione di un Osservatorio Provinciale del mercato del lavoro.
L'istituzione dell'Osservatorio consentirebbe di individuare, conoscendo l'offerta dei settori del mercato del lavoro del territorio provinciale, le carenze della domanda; ciò allo scopo di orientarne l'incontro.
Alla riunione sono stati invitati l'Ufficio Scolastico Provinciale di Agrigento, ed il Direttore dell'Ufficio Provinciale del Lavoro.
Hanno partecipato, presso l'Assessorato alle Politiche Giovanili, del Lavoro e dell'Istruzione di via Demetra, 1 - Agrigento, l'Assessore Tannorella, il Dirigente del Settore Amelia Scibetta e Stefania Ierna responsabile del Nucleo di Supporto all'Autonomia Scolastica dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Agrigento.
 
Sicilia24h
 
Bollette idriche, Gallo (La Destra) "interroga" D'Orsi           
"La gente esasperata per la crisi economica , si deve pure sobbarcare di bollette idriche salatissime  ma anche di disagi dovuti spesso ad errore di compilazioni delle stesse, e quindi di viaggi e code interminabili a Girgenti Acque.  A mio avviso,  c'e' un problema di legittimita' sul come si è arrivati alle tariffe attuali . Infatti la convenzione originaria, tra l'ATO Idrico di Ag e Girgenti Acque,  è stata stipulata non tenendo conto di vari parametri di leggi dello stato in materia di servizio idrico ai cittadini Stamane ho presentato un Atto Ispettivo (Interrogazione ) al Presidente della Provincia di AG D'Orsi nella sua doppia veste , cioe' anche in quella di Presidente dell'ATO Idrico  Consorzio Agrigento.  Gia' in passato avevo presentato interrogazioni sull'argomento, arrivando a chiedere lo scioglimento della convenzione con il gestore Girgenti Acque per inadempienza contrattuale. La risposta fu, prendendo in esame i rilievi posti , che non c'era inadempienza e che comunque i problemi erano stati superati". E'quanto afferma in una nota il consigliere provinciale di Agrigento de La Destra, Roberto Gallo.
"Adesso  - prosegue  la questione sollevata è di natura legale . Dopo diversi approfondimenti della materia,  pare ci siano all'origine  diverse scorrettezze  gravi sulla convenzione stessa .
Infatti,  la convenzione in origine doveva seguire linee guida dettate dalla Regione Siciliana,  sia per la parte giuridica che per quanto riguarda il disciplinare tecnico . Ebbene la regione non ha mai predisposto tale documentazione . Poi nell'atto di convenzione viene indicato un disciplinare tecnico, che materialmente non risulterebbe tra gli atti ..! Ed ancora c'è un regolamento d'utenza redatto a cura del gestore , da cui partono tariffe , scaglionatura delle tariffe , ecc. Ebbene tale "regolamento d'utenza" pare scollegato a norme di legge e comunque non avente valore di legge. Questi gravissimi rilievi , qualora verificati  , riaprirebbero una questione sociale importantissima , che potrebbe rimettere in discussione il costo dell'acqua per i cittadini , e quindi farebbe chiarezza su responsabilita' politiche ed amministrative. La Destra sociale sempre vicino alla Gente , in questo momento drammatico , s'impegna sempre piu' a vigilare affinche' chi ha responsabilita' operi correttamente ed anche con un occhio ai bisogni dei cittadini".
 
Ato rifiuti, D'Orsi: un tavolo tecnico per le proposte
Istituire un tavolo tecnico per formulare proposte concrete da presentare al Governatore della Sicilia, Rosario Crocetta.
Questo in sintesi quanto è emerso dall'incontro, convocato dal Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, sul grave problema della raccolta e smaltimento dei rifiuti nella nostra provincia.
Alla riunione, che si è svolta nella sala dei convegni "Silvia Pellegrino" , hanno partecipato pochi sindaci (nonostante fossero stati tutti contattati in tempo utile),  le organizzazioni sindacali, i rappresentanti delle associazioni di categoria, i liquidatori dei tre Ato Gesa di Agrigento ed il rappresentante di Confindustria agrigentina.
Ad inizio di seduta il Presidente D'Orsi, presenti gli assessori provinciali Piero Marchetta e Francescochristian Schembri, ha illustrato i motivi dell'incontro " ... per cercate, tutti assieme, di trovare soluzioni che possano far superare la continua emergenza dei rifiuti - ha detto il Presidente D'Orsi - Non sono più accettabile i continui scioperi degli operatori ecologici e le montagne di rifiuti che si accatastano nelle strade dei nostri comuni, con gravissimi problemi per la salute. Noi dobbiamo trovare soluzioni ottimali che tutelino prima di tutto la salute dei cittadini ma è altresì doveroso tutelare anche i diritti dei lavoratori".
Nell'intervenire l'on Calogero Pumilia, sindaco di Caltabellotta, dopo aver illustrato la posizione dell'Anci, ha sostenuto l'urgenza di avviare un concreto e fattibile piano dei rifiuti. Pumilia è stato molto critico sull'invio della spazzatura in Germania e Svizzera con alti costi, riaffermando l'urgenza di affrontare l'intero ciclo della spazzatura con soluzioni tecnologiche definitive che consentiranno di sfruttare in positivo la spazzatura abbattendo i costi che si riversano sui cittadini. Il rappresentante di Confindustria agrigentina, dott Minio, ha consegnato al presidente D'Orsi un  accordo negoziale che consentirebbe agli Ato di poter accedere alle anticipazioni.
Aldo Broccio per la Uil, Roberto Migliara per l'Ugl e Salvatore Montalbano per la Cisl, hanno messo in evidenza gli errori della politica in tutti questi anni e che ormai non è più accettabile operare solo per risolvere l'emergenza. Occorre dare continuità all'azione di risanamento con proposte serie e fattibili - hanno sostenuto i sindacati - Ed in particolar modo, il Segretario provinciale della Cisl ha proposto che la Provincia Regionale di Agrigento coordini ed istituisca un Gruppo di lavoro che studi nel più breve tempo possibile, soluzioni idonee al problema della spazzatura, da presentare alla Regione.
Molto critica la dottoressa Restivo che ha ribadito lo stato di crisi di tutti gli Ato  informando l'assemblea che presto verrà realizzato a Casteltermini un impianto di compostaggio finanziato dalla Gesa.
 
Provincia, Tannorella: Istituire un osservatorio provinciale del lavoro
Su impulso dell'Assessore alle Politiche Giovanili e del Lavoro della Provincia Regionale di Agrigento, Salvatore Tannorella, nell'ambito delle iniziative dell'Ente volte alla creazione di reti finalizzate alla comprensione ed accesso al mercato del lavoro ha avuto luogo un incontro finalizzato all'istituzione di un Osservatorio Provinciale del mercato del lavoro.
L'istituzione dell'Osservatorio consentirebbe di individuare, conoscendo l'offerta dei settori del mercato del lavoro del territorio provinciale, le carenze della domanda; ciò allo scopo di orientarne l'incontro.
Alla riunione sono stati invitati l'Ufficio Scolastico Provinciale di Agrigento, ed il Direttore dell'Ufficio Provinciale del Lavoro.
Hanno partecipato, presso l'Assessorato alle Politiche Giovanili, del Lavoro  e dell'Istruzione di via Demetra, 1 - Agrigento,  l'Assessore Tannorella, il Dirigente del Settore Amelia Scibetta e Stefania Ierna responsabile del Nucleo di Supporto all'Autonomia Scolastica dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Agrigento.
 
Agrigentooggi
 
"Le alte tariffe idriche applicate da Girgenti acque" discusse in consiglio Provinciale
Indire entro breve tempo un Consiglio provinciale straordinario per affrontare le alte tariffe idriche applicate dal gestore "Girgenti acque".
E' stata questa la conclusione del Consiglio Provinciale riunitosi ieri sera nella sala "Silvia Pellegrino" per proseguire nell'ordine del giorno relativo alla trattazione di due nuovi regolamenti. Il primo riguarda il controllo interno nella gestione degli aspetti amministrativi dell'Ente provincia e l'altro sul nuovo regolamento della Consulta dei migranti.
Presenti il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi e gli assessori Alfonso Montana, Totò Tannorella, Francescochristian Schembri e Piero Marchetta.
Il Presidente del Consiglio, Raimondo Buscemi, ad inizio di seduta, ha informato l'aula di tre richieste presentate all'Ufficio di Presidenza. La prima riguarda l'indizione di un Consiglio Provinciale che affronti la pesante situazione dell'Istituto professionale per l'industria e l'artigianato "Marconi" sezione coordinata di Canicattì. La seconda comunicazione ha riguardato una interrogazione presentata dal Consigliere provinciale, Roberto Gallo. L'ultima è la richiesta a firma di numerosi Consiglieri, di dedicare una riunione straordinaria del Consiglio con all'ordine del giorno un solo punto, le tariffe idriche applicate dalla Girgenti Acque.
Il Presidente Buscemi ha spiegato di aver già avuto contatti con il suo omonimo di sala dei Giganti, per organizzare una seduta di consiglio congiunta tra il comune di Agrigento e la Provincia. Buscemi si è però spinto più in avanti affermando che "sarebbe importante contattare tutti gli altri consigli comunali per dar vita ad una grande assemblea invitando il Gestore a dare precise spiegazioni su queste tariffe idriche alte".
Il Consiglio ha quindi chiesto formalmente al suo Presidente di indire questa seduta straordinaria ed invitare Girgenti Acque. Per quanto riguarda il regolamento del Controllo interno Raimondo Buscemi ha informato il Consiglio che la Commissione Affari Generali venerdì avrà un incontro con il Segretario Generale Giuseppe Vella per sviluppare le proposte da presentare in Consiglio.
Intervenendo nel dibattito Mario Lazzano ha chiesto una maggiore visibilità dei Consiglieri Provinciali sul sito dell'Ente Provincia inserendo gli interventi che quotidianamente vengono presentate dalle forze politiche presenti. Inoltre Lazzano ha lamentato la mancanza di interventi sulla provinciale che collega Sciacca al santuario di San Calogero per la quale nel precedente bilancio erano stati stanziati 50 mila euro al fine di mettere in sicurezza la Sp, ma ad oggi la strada presenta gravi problemi per la sicurezza e l'incolumità degli automobilisti in transito.
Il Consigliere Orazio Guarraci riprendendo l'intervento di Mario Lazzano, ha sostenuto che le fidejussioni recuperate dall'Ente, debbono servire per ripristinare i danni causati dalla ditta che ha vinto un determinato appalto.
Al termine è stato votato all'unanimità il rinvio della seduta di Consiglio al 18 dicembre prossimo sempre con inizio alle ore 18 nella sala dei convegni "Pellegrino" di via Acrone
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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