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Rassegna stampa del 8/9/10 dicembre 2012

 8 DICEMBRE SABATO


LA SICILIA


Servono soldi, un progetto e altro tempo Cattedrale. Tavolo tecnico nei giorni scorsi a Palermo, Protezione civile, Chiesa e politica al lavoro ma la svolta è lontana
FRANCESCO DI MARE
Servono "alcune decine di milioni di euro», ma ancora non c'è un progetto esecutivo, il quale tra l'altro «si potrà avere solo dopo le indagini geologiche i cui studi saranno consegnati dai consulenti universitari incaricati nel corso del mese di marzo del prossimo anno».
Arriva dal sindaco di Porto Empedocle, ma nella veste di deputato regionale appena eletto, quella che pare essere più di un'indiscrezione trapelata dal riserbo tenuto durante e dopo il tavolo tecnico sull'emergenza Cattedrale di San Gerlando e annessa collina. Vertice tenico tenutosi a Palermo lo scorso 28 novembre, al quale hanno preso parte, oltre a Firetto, l'arcivescovo Francesco Montenegro, il responsabile del settore beni culturali della Curia Giuseppe Pontillo, i vertici della Protezione civile regionale e provinciale. Firetto, il quale ha detto di sentirsi coinvolto in prima persona nella battaglia per salvai-e la cattedrale da una triste fine, ha lasciato intendere come le attività di salvataggio siano in corso. Ma, dalle parole del neo deputato regionale dell'Udc emerge certamente la voglia di fare tanto, ma anche la dura realtà dei tempi che servono per concretizzare tutto.
Di nuovo, in estrema sintesi non è emerso granchè da questo ennesimo tavolo tecnico,
anche se la conferma che ci vogliano decine di milioni di euro (pare pronti e disponibili grazie alla Protezione Civile nazionale e regionale), ma soprattutto progetti non è certo una lieta novella. Mentre la Cattedrale continua la sua lenta e inesorabile discesa verso via XXV Aprile, con tutto quello che c'è intorno, Seminario e Curia compresi, non c'è ancora uno straccio di progetto esecutivo, capace di dire con chiarezza cosa fare per impedire la catastrofe.
Si dirà che al cospetto di un'emergenza così enorme ci vogliono modi e tempi appropriati. Ma è da più di dieci anni che si studia, che si scava, che si infilano pali, che si chiude e riapre la Cattedrale, che - soprattutto - si spendono fior di soldi pubblici, senza che ancora il malato sia stato curato come si dovrebbe, Dunque, in attesa che questo ((benedetto» progetto esecutivo veda la luce e finalmente si esegua quanto tracciato dagli studiosi, non resta che avere pazienza e pregare. Madre natura sta dimostrando di avere un occhio di riguardo per la zona più antica di Agrigento. Sta aspettando che gli uomini trovino una soluzione ed evitino l'irreparabile.
Dalle parti di via Duomo la gente è stanca di sentir parlare di tavoli tecnici. Vuole gli operai in campo. Dal canto suon don Pontillo si dice ((ottimista, siamo tutti in sintonia per trovare un rimedio».


«Carrozzone» da rottamare
Nel corso di una riunione alla Provincia regionale si è discusso del futuro del settore rifiuti Al termine fissati gli obiettivi immediati: chiedere lumi alla Regione, trovare soldi e discarica
Bisognerà chiedere alla Regione siciliana di individuare una soluzione chiara che consenta di risolvere una volta e per tutte il grave problema del servizio di igiene ambientale. E' quanto si legge, tra le altre cose, nell'ordine del giorno approvato nel corso della riunione svoltasi alla provincia, convocata dal presidente Eugenio D'Orsi ma presieduta dall'assessore Piero Marchetta, con la partecipazione di Calogero Pumilia in rappresentanza dei sindaci della provincia, dell'assessore all'ambiente Francescocristian Schembri, del liquidatore di Gesa Teresa Restivo, dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali e di quelle dei consumatori.
Il documento, che sarà inviato ai liquidatori di Sogeir e di Dedalo Ambiente per informarli di quanto è stato discusso ma anche per fare in modo che essi assicurino la loro presenza per 11 prossimo 13 dicembre alle ore 11 quando è previsto il prossimo incontro, fissa alcuni impegni che sono stati assunti dai presenti. Anzitutto si intende monitorare l'attuale emergenza dei comuni di Gesa Agrigento due e si intende promuovere un incontro copn le associazioni delle imprese e per superare la crisi in atto, dovuta alla prossima chiusura della discarica ed alla minacciata risoluzione dei contratti da parte delle imprese di servizio. Ai comuni invece si chiederà dì adempiere
alle procedure necessarie per accedere alle anticipazioni da parte della Regione siciliana prevista dalla circolare numero 2 del Dipartimento Acqua e Rifiuti.
«Nel corso della riunione, ed è stato scritto nell'ordine del giorno, - ha dichiarato Piero Marchetta — anche che occorrerà richiedere al Presidente della Regione Sicilia di scegliere una soluzione chiara ed in equivoca che, a partire dalla corresponsabilità dei Comuni e delle Province, individui un sistema integrato dei rifiuti. Per quanto riguarda la lotta all'evasione fiscale della Tarsu-Tia, è stato deciso dì attivare un tavolo continuo con le associazioni di categoria e consumatori per programmare ed individuare modalità trasparenti ed equi prelievi».
Intanto ieri mattina parecchi sindaci dell'ambito di Gesa, a cominciare da quello di Agrigento Marco Zambuto, hanno partecipato ad un incontro a Palermo con il presidente della regione organizzato dall'Anci. Si è parlato del problema dei rifiuti, ma anche di altre questioni in sospeso, a cominciare dai tagli alle rimesse per gli enti locali. Infine a Gesa sì attende ancora la risposta delle discariche interpellate per conferire i rifiuti a partire daI 12 dicembre, quando l'impianto di Siculiana sarà chiuso dall'impresa Catanzaro. La preferenza, alla fine, dovrebbe cadere su quella di Gela.
SALVATORE FUCÀ


GIORNALE DI SICILIA


DOPO LE PROTESTE . «Non c'è nessun vincolo di destinazione urbanistica»
Aeroporto, la Provincia: «L'iter va ancora avanti"
L'iter per le realizzazione dell'aeroporto di Licata va avanti Lo sostiene la Provincia di Agrigento in rep1ica alla lettera che il ministero delle Infrastrutture ha inviato per rispondere alle sollecitazioni del comitato spontaneo degli agricoltori della piana di Licata, sulle reali possibilità che venga realizzato lo scalo aeroportuale della Sicilia centro meridionale. «In merito alle osservazioni mosse allo studio economico-finanziario della Kpmg , durante l'ultima riunione del tavolo tecnico dal componente del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l'amministrazione provinciale - spiega la Provincia - ha contro dedotto, con propria nota del 21 maggio, inviata sia alla Presidenza della Regione Siciliana che al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed all'Ena., nota con la quale si confutavano puntualmente tutte le osservazioni mosse in occasione dei tavolo tecnico. L'atto programmatico regionale che prevede la realizzazione di uno scalo aeroportuale per migliorare; collegamenti dal territorio agrigentino con il resto d'italia, con parte dell'Europa e con i restanti paesi che sì affacciano sul Mediterraneo, è costituito dai Piano Regionale dei Trasporti, adottato con i decreti dell'Assessore Regionale al Turismo e Trasporti . La Regione, inoltre, con apposita deliberazione della Giunta ha stanziato ben 30 milioni di euro per la realizzazione dell' infrastruttura (i primi 25 milioni risultano già introdotti nel bilancio regionale) e costituiscono somme oggi immediatamente disponibili) mentre la somma restante dovrà esse e posta a carico del socio privato per la realizzazione e gestione della struttura, da ricercarsi con procedura di gara ad evidenza pubblica. Infine un accenno alle proteste degli agricoltori per il presunto «vincolo apposto sulle aree dove dovrà realizzarsi l'infrastruttura». L'amministrazione provinciale chiarisce che ha solo proceduto ad atti- varo l'avvio del procedimento per agevolare la conoscenza dei cittadini stile attività della Pubblica Amministrazione che possano coinvolgere interessi privati. Alla data attuale, pertanto, non risulta apposto alcun vincolo di destinazione urbanistica specifica sulle aree, che sono tuttora con destinazione agricola ( zona "E" dei Prg), destinazione che potrà essere modificata solo quando tutte le amministrazioni si saranno espresse sul progetto. (PAPI)


VIABILITA'. Ieri sopralluogo di tecnici e assessori della Provincia
Terminati tutti i lavori Riapre la Provinciale 42
È stata riaperta la strada provinciale numero 42 che collega la zona di Menti a quella del trapanese. Ieri, infatti, l'assessore provinciale Vito Terrana ha effettuato un sopralluogo nell'intera zona alla presenza dell'assessore provinciale Adriano Varisano, del geometra dell'Utc Lillo Volpe. La strada provinciale 42 è una importante arteria di penetrazione agricola in quanto consente alle numerose aziende della zona di poter raggiungere le vie di grande comunicazione per la commercializzazione dei prodotti. Intanto è stato siglato il contratto, con la ditta che ha vinto l'appalto, per il rifacimento e la messa in sicurezza della strada provinciale 63 che collega la statale 115 a Campobello di Licata. Lo stanziamento è di circa un milione e 500 mila euro finanziato dall'unione Europea con i fondi del Piano operativo regionale. (PAPI)


ATO AG2. Il Tavolo tecnico è stato aggiornato a giovedì 13 dicembre. Intanto si aspetta la decisione della Regione per conferì re nella discarica di Gela
Rifiuti, nuovo incontro alla Provincia «I Comuni trovino in fretta i soldi»
Paolo Picone
Solo Teresa Restivo, commissario liquidatore di Ato Gesa Ag 2 si è presentata giovedì scorso alla prima riunione del tavolo tecnico per l'emergenza rifiuti, istituito dal presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi. Non si sono presentati invece gli altri suoi colleghi Vincenzo Marinello della Sogeir e Rosario Miceli dell'Ato Ag3 Dedalo ambiente. La riunione si è svolta regolarmente ed al termine è stato redatto un articolato ordine del giorno. Il documento sarà inviato ai liquidatori delle Sogeir e Dedalo Ambiente affinché assicurino la loro presenza nel prossimo incontro in programma per 11 del 13 dicembre prossimo. Nell'ordine del giorno approvato si legge di un impegno assunto per monitorare l'attuale emergenza nei comuni ricadenti nell'ambito di Gesa Ag2 e promuovere un incontro con le associazioni delle imprese per superare l'attuale crisi, chiusura della discarica, scadenza dei contratti da parte delle imprese di servizio. Inoltre si cercherà di sollecitare i Comuni ad adempiere alle procedure necessarie in tempo utile per accedere alle anticipazioni in conseguenza dell'applicazione della circolare numero 2 del 2012.
Alla riunione, presieduta dall'assessore Piero Marchetta, hanno partecipato anche Calogero Pumilia in rappresentanza dei sindaci della provincia, l'assessore all'ambiente Francescochristian Schembri ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e dei consumatori.
«Nel corso della riunione, ed è stato scritto nell'ordine del giorno - dichiara Piero Marchetta - occorrerà richiedere al presidente della Regione Siciliana di scegliere una soluzione chiara ed in equivoca che, a partire dalla corresponsabilità dei Comuni e delle Province, individui un sistema integrato dei rifiuti, Per quanto riguarda la lotta all'evasione fiscale della Tarsu-Tia, è stato deciso dì attivare un tavolo continuo con le associazioni di categoria e consumatori per programmare ed individuare modalità trasparenti ed equi prelievi>.
«In questi mesi - aggiunge Eugenio D'Orsi - stiamo registrando una situazione allarmante nel campo della gestione dei rifiuti nella nostra provincia, determinato da diversi fattori, che se non affrontati in tempo utile e con rigore , rischiano di provocare il blocco totale nello smaltimento dei rifiuti stessi. Pertanto al fine di scongiurare il verificarsi ditale situazione, questa presidenza ritiene opportuno confrontarsi tra i diversi soggetti coinvolti in modo da pervenire alla risoluzione».
Intanto nelle prossime ore si saprà se il Dipartimento regionale per l'emergenza rifiuti darà seguito alle richieste dei commissario di Gesa Restivo per ottenere il decreto che permetterà il conferimento dei rifiuti nella discarica di contrada Timpazzo a Gela a partire dalla prossima settimana quando Catanzaro ha annunciato la chiusura dell'impianto di Siculiana provocando l'interruzione della raccolta e lasciando 19 Comuni sepolti dalla spazzatura..


VIABILITA'. Del primo lotto mancano da concludere una decina di chilometri tra cui il grande viadotto di Serra Cazzola
Raddoppio della «640», ripresi i lavori
L'impresa: strada pronta in pochi mesi


Annamaria Martorana
Lo spettro dell'interruzione a tempo indeterminato dei lavori di ammodernamento a quattro corsie della strada statale 640 Agrigento Caltanissetta, era ormai diffuso ma ieri è arrivata la notizia, per una volta buona, che i lavori sono appena ripresi.
«Lavori che - spiega l'ingegner Pierfrancesco Paglini, project manager dei generai contractor Empedocle - nel primo lotto, si avviano alla conclusione visto che l'ottanta per cento della percorso
stradale, importantissimo per la viabilità regionale, è stato già consegnato e soprattutto aperto alla viabilità. I lavori giorno dopo giorno proseguiranno a buon ritmo e già nei primi mesi dei 2013 avremo, come previsto, la strada pronta ad essere percorribile a doppio senso di marcia». In questo momento, del primo lotto mancano da concludere una decina di chilometri, lo svincolo di contrada Petrusa, ad Agrigento, il rettilineo di contrada Zaccanello, in territorio di Racalmuto, dallo svincolo Noce al bivio per Castrofilippo e il viadotto Serra Cazzola, l'opera più importante del cantiere, tra Racalmuto e Canicattì. L'asse principale include tre gallerie artificiali e ventuno viadotti, mentre tra viabilità secondaria e svincoli è prevista la costruzione di cinque nuovi viadotti e l'adeguamento di un viadotto esistente.»Per quanto riguarda il secondo lotto da Grotta- rossa all'imbocco della A19 - aggiunge Paglini - il cantiere sta rapidamente aumentando i volumi produttivi, in coerenza con il programma lavori contrattuale. L'opera appaltata è costituita dal secondo tratto dell'ammodernamento della statale per un totale di 28 chilometri. Sono previsti 6 svincoli, in adeguamento a quelli già esistenti, che collegano il territorio alla nuova arteria stradale grazie ad una estesa rete complementare necessaria per la riconnessione alla viabilità esistente e di accesso a tutti gli insediamenti dì tipo residenziale e produttivo. Notevoli sono infine le opere che comprendono, solo sull'asse principale, 13 viadotti, 5 gallerie artificiali, 4 gallerie naturali e 8 cavalcavia. Tra le gallerie più notevoli quella denominata «Caltanissetta".


LEGALITÀ Sono 40 gli imprenditori iscritti all'associazione. Catanzaro: aiutiamo a denunciare
Addio pizzo sbarca ad Agrigento
Confindustria: segnale di forza
Eugenio Siracusa
AGRENTO
Sono quaranta, tra imprenditori e commercianti. Uomini che, in provincia di Agrigento, salgono sul carro di Addiopizzo per dire «no» al racket dell'estorsione. Una risposta, chiara e forte, nei confronti di una terra tristemente definita «omertosa». Per risalire la china e non piegarsi ai ricatti di Cosa nostra.
Missione compiuta, dunque, per Confindustria, impegnata più che mai nella lotta contro il racket. «Sono quaranta - sottolinea Giuseppe Catanzaro, numero uno di Confindustria Agrigento - le persone che hanno voluto aderire alle associazioni antiracket. Ma se estendiamo l'analisi oltre l'Agrigentino, arriviamo anche a 400 imprenditori che hanno deciso di ribellarsi.
Un bel segnale di coraggio e di forza contro la mafia».
Addiopizzo, quindi, arriva ad Agrigento. Attraverso anche l'impegno e la determinazione delle associazioni «Libera» e «Libero e Futuro», guidata da Enrico Colajanni: «L'obiettivo - spiega - è quello di creare una vasta rete di imprenditori per fronteggiare al meglio il fenomeno mafioso ed inoltre estendere le nostre iniziative ad altri settori, non solamente al mondo dell'imprenditoria», L'iniziativa di Confindustria rientra nel programma di lavoro in difesa degli imprenditori vittime del racket ed è stata promossa dalla Federazione antiracket italiana. Al convegno di ieri nella sede dell'associazione agrigentina, hanno preso parte le massime autorità istituzionali, con in testa il prefetto Francesca Ferrandino, il comandante dei carabinieri, Riccardo Sciuto ed il questore Giuseppe Bisogno. Presente anche una delegazione di studenti del liceo scientifico Majorana, accompagnati dai docenti. «Occorre spiegare ai ragazzi - dice Catanzaro - che in questa società non esistono le mezze misure, bisogna scegliere con determinazione da che parte stare. E occorre necessariamente stare dalla parte dello Stato e aiutare tutti quegli imprenditori che decidono di cambiare rotta e denunciare».
Ieri è stata anche presentata l'iniziativa «Cento strade per un Natale antiracket», per sensibilizzare i commercianti a denunciare attraverso un lavoro «porta a porta» di numerosi volontari. «Ad Agrigento si parte il 16dicembre - afferma il coordinatore regionale dell'associazione Libera, Vincenzo Di Maggio - e si andrà avanti per tutto il periodo natalizio». Per Pico di Trapani di Libera «solo con un impegno collettivo possiamo abbattere il muro dell'omertà». (ESI)


Agrigentonotizie


Agrigento-Palermo, Eugenio D'Orsi: "A breve il raddoppio della Ss189"
Ad annunciarlo è stato il presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi: "L'Anas finanzierà il progetto per un importo di oltre 600 milioni di euro. Tra un anno l'inizio dei lavori"
di Redazione -
La notizia arriva quasi in sordina: "La Ss189 diventerà una strada a quattro corsie". Mentre ieri mattina sono ripresi i lavori per il raddoppio della Ss640 Agrigento-Caltanissetta, una nuova importante infrastruttura potrebbe concretizzarsi nella provincia di Agrigento: il raddoppio a quattro corsie della Ss189 Agrigento-Lercara Friddi. Ad annunciarlo in un'intervista ad AgrigentoTv è stato il presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi.
"La prossima settimana - ha detto il capo dell'Amministrazione provinciale - saremo in grado di pubblicare l'avviso di gara per la realizzazione del raddoppio della pericolosissima Ss189. I lavori da Lercara Friddi a Palermo sono già cominciati, ma sono di competenza della Provincia di Palermo. Noi speriamo di iniziare entro un anno con i lavori di realizzazione di una strada a quattro corsie. L'importo del finanziamento supererà i 600 milioni di euro e la Provincia ha anticipato le somme riguardanti il progetto preliminare, ovvero circa 4 milioni e 300 mila euro" ha concluso nell'intervista il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi.
A finanziare l'opera - come piegato dal presidente D'Orsi - sarà l'Anas, con la quale la Provincia avrebbe già redatto il progetto dell'opera.


Non ci capisco una mazza
Pasquale Mazza, lo sconosciuto (ai più) assessore provinciale lascia il posto a Salvatore Vella. Saremmo grati a chi - magari a partire da Eugenio D'Orsi - riuscisse a spiegare il senso di quella nomina
di Fabio Russello
Dunque Pasquale Mazza, lo sconosciuto (ai più) assessore provinciale lascia il posto a Salvatore Vella. Mazza è rimasto in carica poco meno di due mesi. Saremmo grati a chi - magari a partire da Eugenio D'Orsi - riuscisse a spiegare il senso di quella nomina. Anche perché non si tratta del giardiniere di casa. Ma di un assessore che teoricamente si è occupato di questioni di rilievo pubblico e che, non ultimo, è stato pagato con soldi nostri. Ma da noi le cose vanno così. Un po' come quando il presidente nominò quale consulente della Provincia l'avvocato che lo difende nei processi penali.
L'avvocato in questione ha detto - dopo che a molti quella nomina era sembrata inopportuna: che fa pagare a noi il suo legale? - di essersi dimesso. Era il minimo. Ora c'è un altro assessore. Si chiama Salvatore Vella e si occuperà di servizi sociali. Così dice almeno il sito della Provincia, visto che ormai lo stesso presidente - nella città dove si indicono le conferenze stampa anche per il decespugliamento di due aiuole: diciamo che non manca il senso del ridicolo - evita di fare annunci ufficiali. Uno guarda il sito e vede se ci sono novità di giornata.
E dire che sono otto, al momento, gli assessori. Il massimo è dieci. Può la Provincia essere governata senza l'apporto di almeno dieci collaboratori del presidente? Temiamo di no. Però restano i dubbi sulla nomina e sulla sostituzione nel giro di due mesi di Pasquale Mazza. Io non c'ho ancora capito una mazza. Non so voi


Infoagrigento


Emergenza rifiuti: prima riunione del tavolo tecnico alla provincia
Un articolato ordine del giorno è stato redatto al termine della prima riunione del tavolo tecnico per l'emergenza rifiuti, voluto dal Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi.
Alla riunione, presieduta dall'assessore Piero Marchetta vi hanno preso parte l'on Calogero Pumilia in rappresentanza dei sindaci della provincia, l'assessore all'ambiente Francescochristian Schembri, la dottoressa Restivo, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e dei consumatori.
Il documento sarà inviato ai liquidatori delle Sogeir e Dedalo Ambiente affinché assicurino la loro presenza nel prossimo incontro in programma per le ore 11 del 13 dicembre prossimo, mercoledì.
Nell'ordine del giorno approvato si legge di un impegno assunto per monitorare l'attuale emergenza nei comuni ricadenti nell'ambito di Gesa Ag2 e promuovere un incontro con le associazioni delle imprese per superare l'attuale crisi : chiusura della discarica, scadenza dei contratti da parte delle imprese di servizio.
Inoltre si cercherà di sollecitare i Comuni ad adempiere alle procedure necessarie in tempo utile per accedere alle anticipazioni in conseguenza dell'applicazione della circolare numero 2 del 2012.
"Nel corso della riunione, ed è stato scritto nell'ordine del giorno, - dichiara Piero Marchetta, incaricato dal Presidente della Provincia di presiedere l'incontro - occorrerà richiedere al Presidente della Regione Sicilia di scegliere una soluzione chiara ed in equivoca che, a partire dalla corresponsabilità dei Comuni e delle Province, individui un sistema integrato dei rifiuti. Per quanto riguarda la lotta all'evasione fiscale della Tarsu-Tia, è stato deciso di attivare un tavolo continuo con le associazioni di categoria e consumatori per programmare ed individuare modalità trasparenti ed equi prelievi".


Sicilia24h


Aeroporto Agrigento, altra doccia fredda
Altra, ennesima, doccia fredda sul progetto aeroporto in provincia di Agrigento. Secondo quanto dichiarato dal Dipartimento per i Trasporti presso il ministero delle Infrastrutture, non vi sono le condizioni per costruire un aeroporto in provincia di Agrigento. La proposta di Piano nazionale degli aeroporti presentata dall'Enac, l' Ente nazionale per l'aviazione civile, e la relazione dello stesso Dipartimento, non contengono alcuna ipotesi di aeroporto in provincia di Agrigento. Non vi e' in atto di programmazione nazionale uno scalo nell'agrigentino, in ragione anche della situazione economica generale che pregiudica ipotesi di sviluppo gia' da tempo progettate per altri aeroporti.


Viabilità, riaperta la strada provinciale 42
E' stata riaperta alla circolazione la strada provinciale n. 42 che collega la zona di Menfi a quella di Partanna. Ieri, infatti, l'assessore provinciale ai lavori pubblici, Vito Terrana su incarico del Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, ha effettuato un circostanziato sopralluogo nell'intera zona alla presenza dell'assessore provinciale Adriano Variano, del geometra dell'Ufficio Tecnico Lillo Volpe e del consigliere del Comune di Menfi Saverio Ardizzone.
La provinciale 42, chiusa da tempo per problemi alla viabilità, è una importante arteria di penetrazione agricola in quanto consente alle numerose aziende della zona, ricca di vigniti e di una fiorente agricoltura, di poter raggiungere le vie di grande comunicazione per la commercializzazione dei prodotti.
"Da oggi - dichiara al termine l'assessore Terrana - questa importante strada provinciale viene riconsegnata al territorio e di concerto con il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, abbiamo dato il via ad alcuni lavori per ripristinare la normale viabilità stradale".


Emergenza rifiuti, Provincia: prima riunione del tavolo tecnico
Un articolato ordine del giorno è stato redatto al termine della prima riunione del tavolo tecnico per l'emergenza rifiuti, voluto dal Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi.


Alla riunione, presieduta dall'assessore Piero Marchetta vi hanno preso parte l'on Calogero Pumilia in rappresentanza dei sindaci della provincia, l'assessore all'ambiente Francescochristian Schembri, la dottoressa Restivo, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e dei consumatori.
Il documento sarà inviato ai liquidatori delle Sogeir e Dedalo Ambiente affinché assicurino la loro presenza nel prossimo incontro in programma per le ore 11 del 13 dicembre prossimo, mercoledì.
Nell'ordine del giorno approvato si legge di un impegno assunto per monitorare l'attuale emergenza nei comuni ricadenti nell'ambito di Gesa Ag2 e promuovere un incontro con le associazioni delle imprese per superare l'attuale crisi : chiusura della discarica, scadenza dei contratti da parte delle imprese di servizio.
Inoltre si cercherà di sollecitare i Comuni ad adempiere alle procedure necessarie in tempo utile per accedere alle anticipazioni in conseguenza dell'applicazione della circolare numero 2 del 2012.
"Nel corso della riunione, ed è stato scritto nell'ordine del giorno, - dichiara Piero Marchetta, incaricato dal Presidente della Provincia di presiedere l'incontro - occorrerà richiedere al Presidente della Regione Sicilia di scegliere una soluzione chiara ed in equivoca che, a partire dalla corresponsabilità dei Comuni e delle Province, individui un sistema integrato dei rifiuti. Per quanto riguarda la lotta all'evasione fiscale della Tarsu-Tia, è stato deciso di attivare un tavolo continuo con le associazioni di categoria e consumatori per programmare ed individuare modalità trasparenti ed equi prelievi".


Agrigentooggi


Aeroporto, un altro stop
Pubblicato da: Eugenio Cairone
Non servono editoriali o articoli fiume per dare la notizia dell'ennesimo stop all'eventuale nascita di un aeroporto nella nostra provincia.
Per il Ministero dei Trasporti è inutile persino parlarne di aeroporto.
Che dire? Nulla in più di quello che abbiamo detto in questi anni.
E non è certo, lo vogliamo ribadire per qualcuno, Eugenio D'Orsi ad averci preso per i fondelli. Il presidente, ha fatto quello che ha potuto fare praticamente da solo senza l'aiuto di quelli, e sappiamo chi sono "quelli", che avrebbero potuto e non hanno fatto altro che prendersi gioco di noi.
Non ci resta che una rivincita ed è quella di vedere "sparire"politicamente chi ci ha lasciato nella melma. Sarebbe una gran bella soddisfazione.


Agrigentoweb


Aeroporto, precisazioni della Provincia
Scritto da Redazione
Sulla stampa regionale più diffusa ( "Giornale di Sicilia" e "La Sicilia" ), nella cronaca riguardante la Provincia di Agrigento e nelle pagine interne specifiche per le notizie dal licatese ( ove viene trattata unitamente alle notizie allarmanti sullo stato occupazionale e sull'entità della tassazione gravante sui cittadini licatesi ), torna alla ribalta l'aeroporto per gli agrigentini, programmato dalla Provincia Regionale proprio nella piana di Licata.
Gli articoli prendono spunto da una lettera del 15/07/2012 inviata dal Ministero delle Infrastrutture - Dipartimento Trasporti , Navigazione e Sistemi Informativi e Statistici - Divisione 4° - ove, su espressa richiesta del "Comitato per gli Agricoltori della piana di Licata" datata 04/07/2012, si comunica allo stesso Comitato quanto segue:
 Che la Regione Siciliana aveva attivato un tavolo tecnico per pervenire alla realizzazione dell'infrastruttura coinvolgendo anche il Ministero, tavolo la cui ultima seduta si è tenuta in data 30/11/2011.
 Che sullo studio di concreta fattibilità economica dell'infrastruttura, predisposto per conto della Provincia dalla Società KPMG, erano state espresse delle "perplessità" sul raggiungimento dell'equilibrio economico-finanziario della gestione dell'aeroporto e fatto delle "considerazioni" nella sostenibilità economica dell'opera.
 Che nella pianificazione nazionale proposta dall'ENAC ed assentita dal Ministero delle Infrastrutture non risultava previsto lo scalo aeroportuale di Agrigento.
Tutte le superiori considerazioni che per gli estensori degli articoli di stampa sembrano rappresentare delle autentiche novità del giorno ( la contemporaneità della notizia fa pensare ad un'unica interessata regia, che abbia fornito materiale per lo " scoop ") erano già conosciute dalla Provincia che le aveva rese note, a tempo debito, su diversi organi di stampa e che si è sempre adoperata con opportune contromisure tendenti al raggiungimento del risultato finale.
Infatti , alle osservazioni mosse allo studio economico-finanziario della KPMG , durante l'ultima riunione del tavolo tecnico dal componente del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l'Amministrazione Provinciale ha contradedotto con propria nota del 21/05/2012, inviata sia alla Presidenza della Regione Siciliana che al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed all'ENAC, nota con la quale si confutavano puntualmente tutte le osservazioni mosse in occasione del tavolo tecnico.
L'atto programmatico regionale che prevede la realizzazione di uno scalo aeroportuale per migliorare i collegamenti dal territorio agrigentino con il resto d'Italia, con parte dell'Europa e con i restanti paesi che si affacciano sul Mediterraneo, è costituito dal Piano Regionale dei Trasporti, adottato con i due decreti dell'Assessore Regionale al Turismo e Trasporti n° 237/GAB del 16/12/2002 e n° 40/GAB del 08/03/2005 .
La Regione, inoltre, con apposita deliberazione della Giunta di Governo, n° 425 del 27/10/2009 ha stanziato ben 30 milioni di euro per la realizzazione dell'infrastruttura ( i primi 25 milioni risultano già introdotti nel bilancio regionale giusto decreto dell'Assessore alle finanze del 27/09/2010 pubblicato sulla GURS n° 46 del 22/01/2010 e costituiscono somme oggi immediatamente disponibili) mentre la somma restante dovrà essere posta a carico del socio privato per la realizzazione e gestione della struttura, da ricercarsi con procedura di gara ad evidenza pubblica.
Un accenno finale alle proteste degli agricoltori per il presunto " vincolo apposto sulle aree dove dovrà realizzarsi l'infrastruttura "; nel merito si chiarisce che l'Amministrazione Provinciale ha solo proceduto ad attivare l'avvio del procedimento di cui alla L.R. 10/91 e S.m. e i. , attività prevista dalla legge proprio per agevolare la conoscenza dei cittadini sulle attività della Pubblica Amministrazione che possano coinvolgere interessi privati.
Alla data attuale, pertanto, non risulta apposto alcun vincolo di destinazione urbanistica specifica sulle aree, che sono tuttora con destinazione agricola ( zona "E" del P.R.G. ), destinazione che potrà essere modificata solo quando tutte le Amministrazioni interessate si saranno espresse sul progetto dell'infrastruttura.


DALLA PROVINCIA | Pari opportunità, la IX commissione provinciale incontra le associazioni
Scritto da Redazione
La IX Commissione Lavoro, Formazione e Pari Opportunità della Provincia Regionale di Agrigento esprime soddisfazione per il proficuo incontro con le associazioni e le amministrazioni locali impegnate nel settore delle pari opportunità tenutosi lo scorso 5 dicembre.
La relazione della dott.ssa Angela Cristofalo, dell'Unione degli Assessorati, che ha presentato il Progetto Alveare e sull'opportunità di costruire una vasta progettazione territoriale per organizzare servizi strutturati al fine di combattere la violenza alle donne.
La presenza di dirigenti scolastici, responsabili di sindacati, associazioni, assessori comunali e della Consigliera di Parità hanno indicato com'è importante, in particolare nella nostra provincia, insistere su nuove politiche e buone prassi al fine di invertire una tendenza negativa nell'ambito delle pari opportunità.
Sono state individuate vari settori d'intervento anche attraverso l'utilizzo di fondi comunitari partendo dalla scuola, dalla gestione di programmi per la gioventù, per l'apprendimento permanente del privato sociale, sui servizi integrati territoriali a sostegno dell'immigrato.
Tutti i presenti hanno evidenziato l'esigenza di un maggior raccordo tra le realtà presenti sul territorio dalle associazioni, al volontariato, alle istituzioni pubbliche che operano spesso in solitudine.
La Commissione ha ribadito la volontà di continuare il lavoro di raccordo e di promozione delle istanze che dal territorio provengono e che sono volte a favorire le pari opportunità, le iniziative anti-violenza e per questo appare utile costituire un Tavolo permanente per l'informazione e lo scambio di buone prassi, tavolo indispensabile a migliorare gli interventi d'ambito.
In particolare, la Commissione nelle prossime settimane promuoverà un forum su "Donne e mercato del lavoro" alla luce dei dati che indicano la disoccupazione femminile tra le cause della profonda crisi del Paese e Agrigento ha il più alto tasso di disoccupazione femminile in Italia.


MENFI | Viabilità, riaperta la strada provinciale 42
Scritto da Redazione
E' stata riaperta alla circolazione la strada provinciale n. 42 che collega la zona di Menfi a quella di Partanna. Ieri, infatti, l'assessore provinciale ai lavori pubblici, Vito Terrana su incarico del Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, ha effettuato un circostanziato sopralluogo nell'intera zona alla presenza dell'assessore provinciale Adriano Variano, del geometra dell'Ufficio Tecnico Lillo Volpe e del consigliere del Comune di Menfi Saverio Ardizzone.
La provinciale 42, chiusa da tempo per problemi alla viabilità, è una importante arteria di penetrazione agricola in quanto consente alle numerose aziende della zona, ricca di vigniti e di una fiorente agricoltura, di poter raggiungere le vie di grande comunicazione per la commercializzazione dei prodotti.
"Da oggi - dichiara al termine l'assessore Terrana - questa importante strada provinciale viene riconsegnata al territorio e di concerto con il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, abbiamo dato il via ad alcuni lavori per ripristinare la normale viabilità stradale".




DALLA PROVINCIA | Emergenza rifiuti, prima riunione del tavolo tecnico
Scritto da Redazione
Un articolato ordine del giorno è stato redatto al termine della prima riunione del tavolo tecnico per l'emergenza rifiuti, voluto dal Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi.
Alla riunione, presieduta dall'assessore Piero Marchetta vi hanno preso parte l'on Calogero Pumilia in rappresentanza dei sindaci della provincia, l'assessore all'ambiente Francescochristian Schembri, la dottoressa Restivo, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e dei consumatori.
Il documento sarà inviato ai liquidatori delle Sogeir e Dedalo Ambiente affinché assicurino la loro presenza nel prossimo incontro in programma per le ore 11 del 13 dicembre prossimo, mercoledì.
Nell'ordine del giorno approvato si legge di un impegno assunto per monitorare l'attuale emergenza nei comuni ricadenti nell'ambito di Gesa Ag2 e promuovere un incontro con le associazioni delle imprese per superare l'attuale crisi : chiusura della discarica, scadenza dei contratti da parte delle imprese di servizio.
Inoltre si cercherà di sollecitare i Comuni ad adempiere alle procedure necessarie in tempo utile per accedere alle anticipazioni in conseguenza dell'applicazione della circolare numero 2 del 2012.
"Nel corso della riunione, ed è stato scritto nell'ordine del giorno, - dichiara Piero Marchetta, incaricato dal Presidente della Provincia di presiedere l'incontro - occorrerà richiedere al Presidente della Regione Sicilia di scegliere una soluzione chiara ed in equivoca che, a partire dalla corresponsabilità dei Comuni e delle Province, individui un sistema integrato dei rifiuti. Per quanto riguarda la lotta all'evasione fiscale della Tarsu-Tia, è stato deciso di attivare un tavolo continuo con le associazioni di categoria e consumatori per programmare ed individuare modalità trasparenti ed equi prelievi.


PALMA DI MONTECHIARO | La provincia presenta l'Infopoint ed il percorso BikeTourism SIBIT
Scritto da Redazione
Sarà presentato domenica 9 dicembre, alle ore 17.00, nel Palazzo Ducale di Palma Montechiaro il percorso cicloturistico SIBIT Italia-Malta, progetto creato per lanciare sul mercato turistico internazionale un nuovo strumento che nasce dall'interazione di soggetti pubblici e privati che si occupano di turismo e di sport.
Saranno presentati, inoltre, il nuovo infopoint turistico a Palma di Montechiaro e la mostra di "Antichi mattoni di Maiolica".
All'incontro saranno presenti il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, l'Assessore Provinciale al Turismo Angelo Biondi, il Sindaco di Palma di Montechiaro Rosario Bonfanti e l'Assessore al Turismo Lina Vizzini, oltre al Presidente della Pro Loco di Palma Salvatore Costanzino.
Il percorso cicloturistico SIBIT interesserà tutta la fascia costiera della provincia oltre a prevedere due itinerari interni sulla direttrice della Valle del Sosio e della Valle del Platani.
L'info Point di Palma Montechiaro è la prima struttura di informazione turistica che parte in provincia di Agrigento, nato dalla collaborazione della Provincia Regionale di Agrigento, il Comune e la Proloco di Palma di Montechiaro. La gestione è stata affidata alla locale Pro Loco, mentre il Comune ha messo a disposizione i locali. La Provincia ha messo a disposizione la depliantistica oltre a formare il personale.
Altri protocolli di infopoint sono stati sottoscritti con i comuni di Canicattì, Favara, Grotte, Licata, Porto Empedocle, Sant'Angelo Muxaro, che porteranno, nei prossimi mesi all'apertura di altre strutture in provincia di Agrigento




9 DICEMBRE DOMENICA


LA SICILIA


Conti in tasca ai revisori
Provincia Regionale. Per il 2012, 2013 e 2014 stanziati l75mila euro
Con apposita determina, pubblicata sull'albo pretorio dell'Ente, la Provincia regionale di Agrigento ha impegnato la somma che servirà al pagamento del compenso spettante al collegio dei revisori dei conti per gli anni 2012, 2013 e 2014. Complessivamente si tratta di 175,500, considerando anche iva e contributi previdenziali, che saranno così "spalmati" nei bilanci provinciali: 19.500,00 al capitolo "Compensi componenti revisori dei conti" del bilancio 2012, 78.000 euro per il 2013 e per 78.000 euro per ll 2014. Nello specifico al presidente spetta un compenso annuo di 23.868 oltre iva e contributi e 15.912 euro ai componenti del collegio, anche questi al netto di ogni contribuzione fiscale.
Si tratta però di una indennità fortemente ridimensionata per volontà del Consiglio provinciale, che lo scorso 27 settembre, al termine della votazione per la nomina dei revisori, che appunto vengono selezionati dai consiglieri in modo sostanzialmente fiduciario, su proposta del consigliere Nino Sputo approvò una riduzione del 25 per cento del compenso, che prima di allora era di 31.824 euro per il presidente e di 21.216 euro per i componenti. Una decisione, che è giusto ricordarlo, provocò addirittura malcontento all'interno di aula "Pellegrino", con consiglieri contrari alla riduzione dell'indennità e un voto finale che vide anche numerosi contrari e astenuti. Nonostante l'approvazione della riduzione abbia fatto risparmiare alla Provincia circa ottomila euro all'anno, Nella cifra di 175.500 euro, che comunque è solo un impegno di previsione, sono incluse anche potenziali spese di viaggio, rimborsi ed eventualmente il pagamento dj vitto ed alloggio per i revisori residenti fuori sede, alle stesse condizioni previste per i componenti della Giunta Provinciale.
Il collegio è composto ad oggi da Dario Scozzari, presidente, votato a! momento della sua elezione tra gli altri da Mpa, Pdl e Pd, Giovanni Meli, votato da alcuni indipendenti e Giuseppe Piazza, 11 voti, voluto dal Patto per il territorio.
GIOACCHINO SCHICCHI


La Provincia incassa altri 1,669 mm di euro
In arrivo fondi regionali per le casse della Provincia regionale di Agrigento. Il Dipartimento regionale delle Autonomie locali, infatti, ha trasmesso negli scorsi giorni alla Ragioneria centrale un decreto che prevede il saldo delle prime tre trimestralità 2012 del contributo regionale.
Alla nostra Provincia spetteranno 1.669mi1a euro, che, ci fanno sapere dall'Ente, sono importanti principalmente perché aumentano la liquidità a disposizione e serviranno nell'immediato per tutta una serie di interventi.
"Non si tratta di fondi straordinari — spiega l'assessore al Bilancio Piero Marchetta -, ma di contributi ordinari. Tuttavia hanno una loro non trascurabile importanza visto che, nonostante l'Ente abbia un cospicuo avanzo d'amministrazione, queste somme sono fuori dai vincoli del patto di stabilità e quindi spendibili per investimenti".
La situazione è nota: la Provincia vanta ad oggi un tesoretto da oltre dieci milioni di euro che però non può essere reinvestito in opere o interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria a causa del patto di stabilità.
"Questi fondi, tra l'altro — aggiunge Marchetta — si vanno ad aggiungere ai circa due milioni di euro che siamo riusciti ad incassare agendo per recuperare la quota provinciale prevista nelle bollette sui rifiuti e che non ci era stata corrisposta, e ci danno ulteriore tranquillità. La Provincia — conclude — è comunque un ente pubblico in ottima salute dal punto di vista finanziario".
il contributo erogato, che ammonta a livello regionale a 6 milioni e 481 euro, si aggiunge ai 2,909 milioni già erogati come anticipazione nel giugno di quest'anno (la nostra Provincia ricevette circa mezzo milione di euro). La quarta trimestralità, pari a 3 milioni e l3Omila euro sarà erogata nel prossimo anno.
Queste le somme che sono andate alle altre Province: Caltanissetta, 939mila; Catania, 466mila; Enna, 1,449 mila; Messina, 258mila; Palermo, 467mila; Ragusa, 252mila; Siracusa, 441 mila; Trapani, 535mila euro.


AEROPORTO
Il presidente D'Orsi non si arrende e piazza «paletti»
Secondo il capo dell'esecutivo provinciale il progetto non sarebbe in discussione
Le considerazioni sull'aeroporto contenute nella lettera dei ministero per le infrastrutture che gli agricoltori di Licata hanno ricevuto e pubblicizzato erano già note alla Provincia, ma non impediranno la realizzazione dell'aeroporto. Lo afferma il presidente dell'Ente Eugenio D'Orsi che ha diramato una lunga nota sull'argomento.
Egli ricorda che «la Regione Siciliana aveva attivato un tavolo tecnico per pervenire alla realizzazione dell'infrastruttura coinvolgendo anche il Ministero, tavolo la cui ultima seduta si è tenuta in data 30/1l/2011;che sullo studio di concreta fattibilità economica dell'infrastruttura, predisposto per conto della Provincia dalla Società Kpmg, erano state espresse delle "perplessità" sul raggiungimento dell'equilibrio economico-finanziario della gestione dell'aeroporto e fatto delle "considerazioni" nella sostenibilità economica dell'opera; che nella pianificazione nazionale proposta dall'Enac ed assentita dal Ministero delle Infrastrutture non risultava previsto lo scalo.
«Alle osservazioni mosse allo studio economico-finanziario della lKpmg - spiega D'Orsi - l'Amministrazione Provinciale ha controdedotto con propria nota del 21/05/2012, con la quale si confutano puntualmente tutte le osservazioni mosse in occasione dei tavolo tecnico.
L'atto programmatico regionale che prevede la realizzazione di uno scalo aeroportuale è costituito dal Piano Regionale dei Trasporti, adottato con i due decreti dell'Assessore Regionale al Turismo e Trasporti. La Regione, inoltre, con apposita deliberazione della Giunta di Governo ha stanziato ben 30 milioni di euro per la realizzazione dell'infrastruttura (i primi 25 milioni risultano già introdotti nel bilancio regionale e sono oggi immediatamente disponibili) mentre la somma restante dovrà essere posta a carico del socio privato per la realizzazione e gestione della struttura, da ricercarsi con procedura di gara ad evidenza pubblica>).
infine D'Orsi si rivolge agli agricoltori per il "presunto vincolo apposto sulle aree dove dovrà realizzarsi l'infrastruttura.
«L'Amministrazione Provinciale ha solo proceduto ad attivare l'avvio del procedimento, attività prevista dalla legge proprio per agevolare la conoscenza dei cittadini sulle attività della Pubblica Amministrazione che possano coinvolgere interessi privati. Alla data attuale, pertanto, non risulta apposto alcun vincolo di destinazione urbanistica specifica sulle aree, che sono tuttora con destinazione agricola (zona "E" del prg).
SALVATORE FUCA


GIORNALE DI SICILIA


Palma, «nel futuro c'è il turismo»
Stamani apre il primo Infopoint
Il sindaco Bonfanti e l'assessore Vizzini: «Ringraziamo anche chi ha donato gli arredi»
Angelo Augusto
PALMA DI MONTECHIARO
La Provincia di Agrigento ha scelto Palma di Montechiaro per aprirvi il primo punto di informazione turistica. Una terra, quella del Gattopardo, fondata dai Tornasi di Lampedusa nel '600, che presenta numerose testimonianze dei passato che certamente possono contribuire a svilupparne il turismo. E' a questo che punta l'amministrazione comunale di Palma di Montechiaro, guidata da Rosario Bonfanti che ha affidato all'assessore Tina Vizzini la delega al Turismo. La città del Gattopardo, insomma, intende presentare ai potenziali visitatori i fasti del passato remoto, ma anche scrollarsi di dosso quelli di un passato recente, contraddistinto in più occasioni dalla violenza. C'è la voglia di svoltare da parte di tutto il territorio e lo dimostra anche il contributo che i cittadini hanno dam alla nascita dell'Infopoint. Ieri, infatti, il sindaco e l'assessore al Turismo, oltre a ringraziare il presidente della Provincia Eugenio D'orsi, si dono detti "grati alle ditte Vizzini Showroons di Crocifissa Sanfilippo, e Arredo Convenienza di Luigi Golino, per avere fornito l'arredamento del nascente Ufficio di Informazione Turistica. La loro donazione costituisce un tocco di classe e fa da cornice alle attività di quanti presteranno la loro opera per il potenziamento del settore turistico". "Nel giro di pochi giorni, da quando la Pro loco ha cominciato ad operare, una semplice sala denominata 'cz carcere" ha cambiato scrivono Bonfanti e Vizzini - assolutamente volto: è diventato un caldo e accogliente ufficio, ricco di foto storiche, dipinti e di affreschi, dotato di materiale informativo sru lunghi da visitare e, soprattutto, con le indicazioni su dove fermarsi a pranzare o a dormire a Palma di Montechiaro. Confidiamo, ora, nella professionalità di chi gestirà l'ufficio, la cui formazione sarà curata direttamente, come da protocollo, dalla provincia regionale di Agrigento" , Alle t7 di oggi ad inaugurare l'Infopoint, nei locali attigui al Palazzo Ducale, sarà Eugenio D'Orsi, alla presenza dell'assessore provinciale al Turismo Angelo Biondi, di Rosario Bonfanti e Lina Vizzini, del presidente del consiglio comunale di Palma Angelo Romano e di Salvatore Costanzino, presidente della pro loco.


Province
Il Pdl:dubbi
su legittimità costituzionale
Il Popolo della libertà porrà in aula al Senato, mercoledì, la pregiudiziale di incostituzionalità sul decreto legge di riordino delle Province. Lo ha detto uno dei due relatori della legge, Filippo Saltamartini del Pdl. Se dovesse essere approvata, il provvedimento del Governo andrebbe riscritto. Sollecito di questa mossa, Saltamartini non si sbilancia: «Bisogna capire se la costituzionalità della riforma delle Province passa tramite la Consulta o e a decidere saremo noi in Parlamento, Potremmo decidere o di bocciare decreto legge, oppure di farlo passare in attesa della pronuncia della Corte costituzionale» la quale, ha ricordato, dovrà esprimersi sul ricorso presentato dalle Regioni.


Canicattìweb


Provincia di Agrigento, in aumento le minacce agli Enti locali: terza in Italia dopo Napoli e Reggio Calabria
Scritto da Redazione Canicatti Web
L'associazione "Avviso Pubblico" ha presentato il secondo rapporto che analizza per intero il 2011 e fa focus sul 2012 sulle minacce mafiose nei confronti di amministratori locali e personale della pubblica amministrazione. Numeri che indicano un aumento di intimidazioni dal 2010 al 2011 in modo esponenziale, soprattutto nelle regioni del sud. Nel giro di 12 mesi si è passati infatti da 212 casi del 2010 ai 270 censiti nel 2011, con un +27%. Una media di 22 casi al mese, 5 alla settimana, 1 ogni 34 ore, in 14 regioni italiane. Nel 74% dei casi le minacce sono rivolte agli amministratori, nel 12% al personale della pubblica amministrazione, nel 14% a mezzi e strutture (37 casi). A livello provinciale Reggio Calabria, Agrigento e Napoli sono le realtà maggiormente colpite con rispettivamente 31, 23 e 18 casi. A Roma sono 6 i casi, pari al 2% del totale nazionale.


10 DICEMBRE LUNEDÌ


LA SICILIA


PROVINCIA REGIONALE
«Serve osservatorio sul mercato del lavoro»
L'Assessore provinciale alle politiche giovanili, Salvatore Tannorella, su delega del presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, insieme alla dirigente del settore, Amelia Scibetta, è al lavoro per la costituzione di un "Osservatorio provinciale del mercato del lavoro".
L'iniziativa si inserisce nell'ambito delle attività di servizio che della Provincia finalizzate alla creazione di reti informatiche per fare incontrare domanda ed offerte di lavoro e dare a tanti giovani la possibilità, mediante questo sportello informatico, di trovare occupazione. L'Osservatorio si inserisce quindi in un quadro di ricerca del lavoro facendo incontrare la domanda e l'offerta.
Si tratta di una struttura operativa e concreta — dichiara l'assessore Salvatore Tannorella — che consenta ai giovani di individuare le offerte di lavoro nel territorio agrigentino ed alle imprese di ricercare personale preparato ai propri bisogni. Insomma fare incontrare il mondo produttivo con i nostri giovani ed evitare che questi ultimi prendano la via dell'emigrazione per andare a cercare lavoro fuori dalla nostra provincia. Il nostro obiettivo come Provincia, voluto dal presidente D'Orsi, è far restare, laddove sarà possibile, i nostri giovani in questa terra meravigliosa. Noi stiamo lavorando in questa direzione e siamo convinti che con il contributo di tutte le istituzioni pubbliche e private potremmo riuscirci".


A rischio la gestione di strade, rifiuti e scuole superiori
Province, allarme del governo: «Caos istituzionale senza la conversione del decreto legge di riordino»
ROMA. «La mancata conversione del dl sulle Province comporterebbe una situazione di caos istituzionale)): dopo l'annuncio del Pdl di voler porre in aula al Senato, mercoledì, la pregiudiziale di incostituzionalità sul decreto, il governo lancia un allarme sulle conseguenze di uno stop al riordino di questi enti. «Oltre ai mancati risparmi, la lievitazione dei costi a carico di Comuni e Regioni e il blocco della riorganizzazione periferica dello Stato».
E il relatore pidiellino del provvedimento, Filippo Saltamartini, che sabato aveva preannunciato la mossa del suo partito in aula, ieri ha fatto sapere che >il Pdl valuterà bene le ricadute» delle decisioni non volendo figurare come capro espiatorio».
A mettere in guardia sulle conseguenze di uno stop al decreto è uno studio del dipartimento delle Riforme del ministero della Funzione Pubblica, che è stato inviato ad alcuni senatori.
Innanzitutto, oltre ai mancati risparmi, ci sarebbe >la lievitazione dei costi a carico di Comuni e Regioni e il blocco della riorganizzazione periferica dello Stato».
Si tornerebbe infatti al decreto Salva Italia, »i perimetri e le dimensioni delle province resterebbero quelli attuali (>rinascono» 35 province) e verrebbe meno l'individuazione delle funzioni »di area vasta» come funzioni fondamentali delle province».
Di conseguenza, >le Regioni dovrebbero emanare entro la fine di quest'anno leggi per riallocare le funzioni tra Comuni e Regioni stesse» e ciò comporterà, secondo gli esperti, la «devoluzione delle funzioni alle Regioni con una conseguente lievitazione dei costi per il personale e la probabile costituzione di costose agenzie e società strumentali per l'esercizio delle funzioni».
ia non basta: secondo lo studio, si aprirebbe »un periodo di incertezza per l'esercizio di funzioni fondamentali per i cittadini (come manutenzione di scuole superiori e strade, gestione rifiuti, tutela idrogeologica e ambientale) », si porrebbe poi >una questione finanziaria legata al problema dei mutui contratti dalle province con banche e Cassa depositi e prestiti» e ci sarebbero problemi su trasferimento del personale, dei finanziamenti, dei beni immobili.
Ancora, le città metropolitane resterebbero »istituite solo sulla carta e la loro operatività sarebbe ostacolata da una serie di fattori».
Interviene di nuovo anche il ministro della P. A. Filippo Patroni Griffi, il quale ribadisce come lo stop al dl comporterebbe »una serie di problemi operativi sul piano delle funzioni per i cittadini nonché di raccordo normativo con la legge di spending e il decreto Salva-Italia» e ammonisce: »ii governo dovrà attentamente valutare la presentazione di una pregiudiziale da parte di un partito di maggioranza e le conseguenze sull'ulteriore iter della legge di conversione».
Il Pdl contrattacca chiedendo al governo, per bocca di Saltamartini, di dimostrare »con i dati» quali risparmi porterebbe la riforma e insistendo sulle criticità del dl:
dall'»impatto sulla funzionalità di prefetture e questure» ai problemi «derivanti dall'accorpamento tra province con politiche diverse ad esempio in materia di rifiuti», Consapevoli che »se il Pdl decide di bocciare il dl si dirà che la casta ha voluto difendere le province, ma se l'approviamo le ricadute saranno pesantissime». Conclusione: si valuterà con attenzione quale posizione prendere in aula, »anche per non diventare il capro espiatorio della situazione».
Intanto Legautonomie difende il dl, »I'unica riforma istituzionale della legislatura fortemente voluta dai cittadini», mentre l'Dpi esulta: «finalmente è chiaro che le Province hanno un ruolo indispensabile nel sistema istituzionale del Paese per i servizi essenziali che svolgono ai cittadini.
Come è chiaro che queste funzioni non possono essere svolte né dalle Regioni nè dai Comuni».
ANGELA ABBRESCIA


SOLE


No al doppio lavoro per i dipendenti Pa
Aldo Monea
Il dipendente pubblico non può esercitare attività di vendita anche se collabora soltanto al commercio come commesso, presso il negozio di una parente, con o senza compenso, e persino in modo discontinuo è soggetto a licenziamento. In questo senso si è espressa la Corte di cassazione, sezione lavoro, con la sentenza n. 20857/2012.
Il caso è relativo a una lavoratrice che, a volte durante il normale orario di lavoro e talora durante l'assenza per malattia, collaborava alla vendita nella struttura della sorella.
Accertato il fatto, la Regione l'ha licenziata, accusandola di aver violato il divieto assoluto di cumulo di impieghi e di incarichi lavorativi in costanza di rapporto di lavoro subordinato con datore pubblico.
L'impiegata ha fatto ricorso prima al tribunale e poi alla corte d'appello, ma ha perso in entrambi i giudizi. Si è rivolta, quindi, alla Cassazione, sostenendo che la sentenza di secondo grado non aveva tenuto presente che lei aveva prestato attività in modo non continuativo e non remunerato, sostando, per qualche ora nel negozio della sorella. Poi ha portato a sostegno la giurisprudenza secondo cui è lecita la partecipazione in società agricole a conduzione familiare, qualora l'impegno sia modesto, non abituale o continuato.
La Cassazione ha messo in evidenza come i giudici di merito abbiano rilevato che la dipendente pubblica si era trovata nel negozio sia in orario lavorativo che extralavorativo e che essi, correttamente, non hanno valutato rilevante l'attribuzione o meno di compenso per l'attività di vendita.
I giudici di legittimità sottolineano, quindi, che il legislatore (articolo 6o del Testo Unico 3/1957 sulle incompatibilità, richiamato dall'articolo comma, 1 del Dlgs 165/2001) considera illecito l'esercizio, da parte dell'impiegato pubblico, di commercio, industria o professione, senza far riferimento alla retribuzione e che la contrattazione collettiva pone il divieto di attendere ad occupazioni estranee al servizio. Proprio nella lineare interpretazione di queste regole spicca il profilo giuridico di originalità e di maggiore interesse di questa sentenza: il divieto di vendere è, per il dipendente pubblico, assoluto, a prescindere del fatto che la prestazione sia remunerata o continuativa.
















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