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Rassegna stampa del 11 gennaio 2013

 DI SICILIA


REALMONTE Appelli all'Ars e di Legambiente
Scala dei turchi, sollecitati lavori alla strada franata
«Riparazione immediata, in ogni caso prima che cominci la stagione balneare, messa in sicurezza e manutenzione garantita per la strada provinciale 68, in parte franata proprio in prossimità della rinomata costiera della Scala dei Turchi». Sono queste le richieste contenute in un'interrogazione parlamentare urgente presentata dai deputati regionali del Pdl Vincenzo Fontana e Salvino Caputo.
Nell'atto ispettivo, indirizzato al presidente della regione Rosario Crocetta e agli assessori competenti - Ambiente e Territorio, Turismo e Beni culturali suggeriscono «un immediato intervento coordinato con la Protezione civile e con la Provincia regionale di Agrigento». «La soluzione vera e definitiva del problema - sostiene in una nota Claudia Casa, presidente del circolo "Rabat Legambiente Agrigento - non può essere quella del semplice ripristino dell'attuale viabilità in attesa del prossimo crollo, bensì la realizzazione di una nuova arteria in un luogo diverso e soprattutto non a rischio idrogeologico. L'entità di quest'ultima frana conferma che quella strada non avrebbe mai dovuto vedere la luce perché incompatibile con le caratteristiche del sito». CAGI


IL CASO DEL "MARCONI". Si trasferisce nelle stanze della politica la questione della destinazione delle aule didattiche
I locali contesi del plesso «Crispi»
La dirigente «sposa» la petizione
Ieri si è svolto un incontro tra il Presidente del Consiglio comunale, Mimmo Licata, il Presidente della Sesta Commissione, Manuela Seminatore, ed i rappresentanti scolastici e dei genitori.
Si trasferisce nelle stanze della politica la questione della destinazione dei locali della scuola Francesco Crispi, attualmente inutilizzati, e finiti al centro di una contesa che rischia di produrre effetti negativi per la continuità didattica da un lato degli studenti della sezione femminile dell'Ipia Marconi, i cui vecchi locali di via Ducezio potranno presto essere chiusi a seguito del procedimento di sfratto esecutivo che pende sul loro capo, e dall'altro per quelli della Scuola Primaria del plesso di Borgalino, desiderosi di proseguire il loro percorso di istruzione secondaria di primo grado nello stesso locale dove attualmente sono ospitati. A seguito della petizione promossa dai genitori di quest'ultimi, che hanno espresso contrarietà rispetto alla manifesta volontà dell'amministrazione comunale di concedere le cinque classi di via Colombo all'Ipia Marconi, come richiesto dalla Provincia regionale di Agrigento, il Dirigente Scolastico dell' Istituto Comprensivo Pirandello, a cui afferisce il plesso Crispi, Giovanna Pisano, ha inoltrato al Sindaco di Canicattì ufficiale richiesta di adoperarsi per la sistemazione a partire dall'anno scolastico 2013\2014 di una classe di Scuola Media nei locali inutilizzati della Crispi. «Non posso non sostenere la volontà manifestata dai genitori - ha dichiarato il Dirigente Scolastico, Giovanna Pisano - In ballo non vi è soltanto il garantire la continuità didattica ai bambini di Borgalino, che in questo modo potrebbero completare il loro percorso di studi obbligatorio nel quartiere in cui vivono, ma anche l'evitare di poter creare situazioni di imbarazzo legate alla convivenza tra bambini e ragazzi molto più grandi di loro». Ieri in merito alla vicenda si è svolto un incontro tra il Presidente del Consiglio comunale, Mimmo Licata, il Presidente della Sesta Commissione, Manuela Seminatore, ed i rappresentanti scolastici e dei genitori degli alunni della Crispi. Dall'incontro è emersa da parte del Presidente Licata la piena condivisione dell'iniziativa lanciata dal comitato dei genitori. In tempi rapidi verrà convocata una seduta della Sesta Commissione consiliare per approfondire la tematica e poter predisporre una apposita proposta di deliberazione consiliare da inserire all'Ordine del Giorno della prima seduta utile del Consiglio Comunale. Da parte sua l'amministrazione comunale invece fa registrare una possibile apertura nei confronti delle richieste dei genitori degli alunni della Crispi pur continuando a manifestare preoccupazione sul futuro del Professionale Marconi che rischia senza un intervento rapido di chiudere i battenti. GIMO


LA SICILIA


LA FRANA CHE ISOLA LA SCALA DEI TURCHI A REALMONTE
Legambiente: "Soluzioni miopi"
Cambiare percorso stradale e abbandonare una strada che sarà inevitabilmente soggetta a crolli.
Dopo lo smottamento di alcuni giorni fa nei pressi della Scala dei turchi, il circolo Rabat di Legambiente Agrigento interviene nel dibattito chiedendo soluzioni alternative a quelle prospettate ad oggi. «Dalla Provincia è stata avanzata la proposta di un intervento di consolidamento e rifacimento dell'attuale carreggiata — spiega il presidente del circolo, Claudia Casa-. Si tratta di una soluzione miope, dato che in quell'area sarebbero impossibili lavori invasivi per il contenimento del movimento franoso e lavori diversi non avrebbero alcun risultato". "Non sappiamo se qualcuno sarà in grado di dare sostanza alle ipotesi che sono state avanzate - ha continuato - e che metterebbero il crollo in correlazione con possibili perdite persistenti della rete idrica e fognaria o con eventuali scarichi abusivi, quello che invece si sa con certezza e che l'entità di quest'ultimo episodio conferma una volta di più è che quella strada così a ridosso del costone di marna che da Punta Grande arriva a Lido Rossello non avrebbe mai dovuto vedere la luce perché del tutto incompatibile con le caratteristiche del sito". Più chiari di così. «Ciò che viene costruito sulle falesie - aggiunge Daniele Gucciardo - prima o poi è destinato a questa fine. L'errore è perseverare con interventi di questo tipo. Non solo, ma nel caso specifico, pare che le caditoie dell'acqua piovana si riversassero direttamente proprio sulla falesia. Ovviamente questa non è la causa del crollo, ma di certo potrebbe rappresentare una delle concause". GIOACCHNO SCHICCHI


«No all'Ipia Marconi nell'elementare Crispi»
Comitato dei genitori insorge: diciottenni insieme ai bimbi?
A chi sarà destinato il plesso Francesco Crispi? Fermento in città, dopo la petizione del «Comitato per la costituzione di una classe di Scuola Secondaria di primo grado nel quartiere di Borgalino», che chiede ospitalità per gli studenti del quartiere e non per le alunne dell'ipia «Marconi». Della vicenda si occuperà il Consiglio comunale, Il presidente Mimmo Licata, dopo avere effettuato un sopralluogo nell'immobile insieme ad una delegazione di consiglieri, ha invitato la presidente della VI commissione, Manuela Seminatore, ad approfondire la problematica e predisporre una apposita proposta di deliberazione da inserire all'ordine del giorno della prima seduta utile dell'assise, inoltre, si è fatto carico di portare la vicenda in conferenza di capigruppo, che è stata convocata per domani mattina. Licata auspica una positiva conclusione della vicenda per dare una risposta concreta e costruttiva alla popolazione residente e fornire la possibilità di dare un concreto impulso alla «rivitalizzazione socio -, culturale del quartiere Borgalino».
Al sopralluogo nell'istituto erano presenti, oltre al capo del Consiglio, la presidente della commissione politiche scolastiche, culturali, sportive e ricreative, Manuela Seminatore, il capo di gabinetto dell'ufficio di Presidenza, Vincenzo Angelo Cuva, il referente scolastico, Maria Lauricella, e il portavoce del Comitato per la Stuoia Secondaria di primo grado di Borgalino, Vincenzo Lo Dico. La visita della rappresentanza istituzionale è stata fissata dopo l'arrivo negli uffici comunali di una petizione firmata da 143 genitori degli alunni che frequentano il plesso. Nel documento, indirizzato anche alla Provincia di Agrigento, al dirigente dell'Istituto Comprensivo Luigi Pirandello, Giovanna Pisanu, al sindaco Vincenzo Corbo, e ai capi gruppo in aula, gli abitanti della zona hanno chiesto il ripristino della scuola media nei locali del plesso Crispi, già presente non molti anni fa, per garantire la possibilità agli studenti del luogo di frequentare le scuole dell'obbligo senza dover raggiungere istituti che distano notevolmente dalle loro residenze. Inoltre, hanno invitato la giunta Corbo ad annullare l'idea di ospitare in quell'immobile le studentesse del professionale, poiché appare loro assurda l'allocazione di un istituto superiore, con studenti anche di 18 anni, negli stessi locali in cui è ospitata una scuola dell'infanzia con bambini di appena 3 anni e una primaria con bambini di ti anni'. Solidale con i genitori è Licata, il quale sostiene che ad occuparsi della vicenda non deve essere il Comune, ma la provincia che è competente in materia,
VALENTINA GIRLANDI

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